ITMC950135A1

ITMC950135A1 - Metodo industriale, ed il relativo impianto di attuazione, per il decapaggio di dischi in alluminio

Info

Publication number: ITMC950135A1
Application number: IT95MC000135A
Authority: IT
Inventors: Giorgio Tomassini
Original assignee: Alluflon Spa
Priority date: 1995-12-22
Filing date: 1995-12-22
Publication date: 1997-06-22
Also published as: TR199601044A2; BR9606049A; EP0781863A1; IT1281925B1; ITMC950135A0

Abstract

La presente invenzione concerne un metodo industriale per il decapaggio di dischi in alluminio, secondo il quale i dischi vengono appoggiati sopra una serie di pettini fissati ad un dispositivo di trasporto aereo a catena, che li fa avanzare entro un tunnel ove operano in sequenza una batteria trasversale di ugelli che spruzzano le sostanze necessari al trattamento di decapaggio.

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

"METODO INDUSTRIALE ED IL RELATIVO IMPIANTO DI ATTUAZIONE, PER IL DECAPAGGIO DI DISCHI IN ALLUMINIO

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un metodo industriale, ed il relativo impianto di attuazione, per il decapaggio di dischi in alluminio, in particolare di quelli impiegati per la produzione di pentolame e destinati ad essere rivestiti con una pellicola di politetrafluoroetilene , comunemente denominato P.T.F.E.

Si premette subito che il P.T.F.E. è un composto organico capace di resistere alle temperature di 250 °C in maniera continuativa, ma in grado di sopportare anche temperature superiori, fino a 400 “C , per brevi periodi di tempo.

Questa sua proprietà, abbinata alle sue ottime qualità antiaderenti, ha fatto sì che il P.T.F.E. trovasse ampio impiego nel pentolare da cucina e nel vasellame di uso domestico ed in tutti quegli articoli per cui sia richiesta facilità di pulizia e resistenza alla temperatura.

Se le qualità antiaderenti di questo composto organico assicurano, da un lato, la facilità di pulizia dei prodotti con esso rivestiti, dall'altro, queste stesse proprietà generano il problema di come far aderire il P.T.F.E. alle superfici da trattare, dal momento che il P.T.F.E. presenta grande difficoltà a formare legami chimici con tutti gli altri materiali, in special modo con l'alluminio, che è il metallo maggiormente utilizzato per la realizzazione di pentolame e vasellame da cucina. Ciò nonostante è stato appurato che si può riuscire a far aderire il P.T.F.E. ad una superficie metallica in alluminio se quest'ultima viene preventivamente irruvidita al punto di poter fornire un aggancio di tipo meccanico al film di P.T.F.E. Uno dei procedimenti più diffusi per attuare detto irruvi dimento consiste nell'aggredire le superfici da trattare con NaOH (idrossido di sodio noto come soda caustica) e con HC1 (acido cloridrico).

Nel caso specifico della produzione di pentolame, i dischi di alluminio, a partire dai quali vengono poi ottenute le pentole, vengono dapprima immersi in u n bagno di soda caustica che li sgrassa, e succestivamente immersi in un bagno di acido cloridrico, che ne aggredisce la superficie fino a renderla sufficientemente ruvida per consentire uno stabile aggrappaggio del film di rivestimento in P.T.F.E.

Durante queste successive immersioni i dischi di alluminio risultano collocati e sostenuti entro cestelli, solitamente di plastica, dove i dischi vengono caricati manualmente, così come manuale è il successivo scaricamento dei dischi trattati Questo metodo - usualmente adottato per attuare il decapaggio di dischi in alluminio - risulta affetto da numerosi inconvenienti, fra i quali si segnalano innanzitutto gli elevati costi di mano d'opera per il carico e lo scarico dei cestelli anzidetti, nonché i costi di depurazione, altrettanto elevati in considerazione dell’ingente quantità di acqua e di fanghi da trattare.

Proprio in considerazione di questi inconvenienti di ordine economico è stato proposto, ma con scarso successo, un metodo alternativo consistente nel appoggiare i dischi sopra una nastro trasportatore a tappeto , lungo il cui tragitto si susseguono batterie di ugelli spruzzatori che erogano getti di acqua additivata con soda caustica per lo sgrassaggio e con acido cloridrico per il decapaggio.

Questo metodo però non ha riscosso grande consenso in quanto penalizzato innanzitutto dai grandi spazi occupati dal nastro trasportatore a tappeto, su quale i dischi vengono adagiati di piatto, a differenza che nei cestelli, dove i dischi vengono caricati di taglio.

E' dunque evidente che sul nastro a tappeto l'interasse fra due dischi consecutivi non può certo essere inferiore al diametro di ciascun disco, per cui lo sviluppo in lunghezza del nastro assume valori davvero elevati che richiedo locali di istallazione estremamente ampi.

Oltre al problema degli elevati ingombri, l'adozione di un nastro trasportatore a tappeto comporta anche un altro inconveniente, forse ancora più grave, consistente nella difficoltà di spruzzare adeguatamente la faccia inferiore del disco , quella rivolta verso il tappeto, sulla quale il trattamento di decapaggio avviene quasi sempre con una efficacia inferiore rispetto alla faccia superiore. Scopo della presente invenzione è quello di ideare un nuovo metodo per l'attuazione del trattamento di decapaggio dei dischi in alluminio, il quale sia 'esente da tutti gli inconvenienti anzidetti e che, in particolare, potesse essere attuato con un impianto caratterizzato da minimo impiego di mano d'opera, contenute dimensioni di ingombro e bassi costi di depurazione.

Il metodo secondo il trovato prevede che i dischi di alluminio vengano appoggiati in assetto subverticale sopra una serie ravvicinata di pettini applicati ad un opportuno dispositivo di trasporto aereo a catena, collocato entro un tunnel ove operano ugelli spruzzatori in quantità e dislocazione adeguate per assicurare che entrambe le facce di tutti i dischi trasportati a bordo dei pettini vengano uniformemente investite dai getti erogati da detti ugelli spruzzatori.

Balza subito evidente come l'adozione di una serie ravvicinata di pettini atti a sostenere uno o più dischi affiancati favorisca, da un lato, una efficace ed omogenea spruzzatura di entrambe le facce di ciascun disco e, dall'altro, la possibilità di sottoporre a decapaggio simultaneamente un elevato numero di dischi occupando spazi contenuti. Inoltre detto metodo consente di ridurre notevolmente i costi di depurazione in quanto la quantità d'acqua spruzzata dagli ugelli è di molto inferiore a quella impiegata negli impianti di decapaggio che prevedono più vasche contenenti i diversi bagni in cui devono essere successivamente immersi i dischi di alluminio.

Non va trascurato infine che l'adozione di un dispositivo di trasporto aereo a pettini consente di automatizzare, a bassi costi, l'operazione di carico e scarico dei dischi ; va detto fra l'altro che l'automatizzazione dell'impianto di decapaggio è un problema alquanto sentito dagli operatori del settore dal momento che sia l'impianto di verniciatura dei dischi che quello successivo di asciugatura al forno sono stati già da tempi automatizzati e collegati in linea.

Ciò significa che l'automatizzazione dello impianto di decapaggio consentirebbe in pratica di realizzare l'intero ciclo lavorativo senza alcun impiego di mano d'opera, se non quella di un unico operatore di controllo.

Per maggior chiarezza esplicativa la descrizione del metodo secondo il trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo, non certo limitativo, in cui :

la fi g . 1 mostra con un disegno schematico l' impianto di attuazione del metodo in parola, visto secondo un angolazione parallela alla direzione di avanzamento dei pettini reggi—disco all'interno del tunnel di decapaggio.

- la fig. 2 mostra con un disegno schematico ed in assonometria la configurazione di ciascun pettine reggi-disco .

Con riferimento alla fig. 1 l'impianto per l'attuazione del metodo secondo il trovato comprende un tunnel rettilineo (1) all’interno del quale viene istallato un dispositivo di trasporto aereo per il supporto e la movimentazione di pettini reggi-disco (2).

Detto dispositivo di trasporto comprende una coppia contrapposta di identiche catene, a circuito chiuso, (3), ciascuna giacente su un piano verticale

situato a ridosso delle pareti interne del tunnel

(1).

A cavallo della coppia di catene (3) vengono fissati trasversalmente pettini reggi-dischi (2) atti a sostenere i dischi in alluminio (S) in modo tale che detti dischi (S) si dispongano su un piano sub— verticale orientato trasversalmente rispetto alla direzione di marcia delle due catene di trasporto

all'interno del tunnel si susseguono più batterie trasversali di ugelli spruzzatori, alcuni superiori (6a) ed altri inferiori (6b) rispetto al piano orizzontale di avanzamento dei pettini reggi-dischi (2), i quali avanzano, carichi di dischi (5), al di sopra un una serie di vasche di raccolta (7) entro cui gocciola e si accumula il prodotto erogato dagli ugelli spruzzatori .

Il tragitto di ritorno del pettini reggi-dischi (2), ovviamente scarichi di dischi (5), avviene al di sotto delle anzidette vasche di raccolta (7), che risultano chiuse superiormente da rispettivi coperchi (7a), adeguatamente sagomati a volta in modo da realizzare una vera e propria galleria, chiusa su tutti i lati, entro cui avanzano i pettini reggi-dischi (2) .

Gli ugelli spruzzatori (6a) posti al di sopra dei pettini reggi-dischi (2) sono dislocati per l'appunto lungo tubi collettori (8a) fissati trasversalmente all'interno di detti coperchi (7a), mentre gli ugelli spruzzatori (6b) posti al di sotto dei pettini reggi-dischi (2) sono dislocati lungo tubi collettori (8b) fissati trasversalmente all’interno di dette vasche dì raccolta (7) . Durante l'attraversamento del tunnel (1) - o più precisamente della galleria delimitata inferiormente dalle vasche di raccolta (7) e superiormente dai relativi coperchi a volta (7a) - i dischi di alluminio (5) vengono investi da una fitta pioggia spruzzata sia dall'alto che dal basso dalla serie di ugelli anzidetti; detti dischi subiscono in sequenza una sgrassaggio con soda caustica, un primo lavaggio con acqua, un decapaggio con acido cloridrico, un secondo lavaggio con acqua ed un terzo lavaggio con acqua demineralizzata.

In pratica il tunnel viene costruito a settori rispettando la lunghezza delle successive vasche di raccolta (7).

Esternamente alle pareti longitudinali del tunnel (1) si susseguono più vasche (9) per il contenimento dei prodotti chimici e per l'acqua di lavaggio impiegati nel trattamento di decapaggio.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Metodo industriale per il decapaggio di dischi in alluminio , caratterizzato per il fatto di prevedere che i dischi di alluminio (5) vengano appoggiati sopra una serie pettini reggi-dischi (2) fissati ad 'un dispositivo di trasporto aereo a catena, che li fa avanzare entro un tunnel (1) ove operano in sequenza più batterie trasversali di ugelli (6a e 6b) che spruzzano, dal basso e dall'alto, contro i dischi (5) le sostanze necessarie per l'esecuzione del trattamento di decapaggio; essendo previsto che detti dischi (5) siano sostenuti a bordo di detti pettini (2) su un piano sub-verticale orientato trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento dei pettini medesimi (2).
2) Impianto per il trattamento di decapaggio dei dischi in alluminio, operante secondo il metodo di cui alla rivendicazione precedente, caratterizzato per il fatto di comprendere un tunnel rettilineo (1) all'interno del quale viene istallato un dispositivo di trasporto aereo formato da una coppia contrapposta di identiche catene, a circuito chiuso, (3), a cavallo delle quali vengono fissati trasversalmente pettini reggi-dischi (2) atti a sostenere i dischi in alluminio (5) in modo tale che detti di schi ( 5 ) s i d ispongano su un piano subve r ti ca l e o r i enta to tr asve r salmente rispetto alla direzione di avanzamento di de tti pettini (2) all''intero del tunnel (1), ove si susseguono più batterie trasversali di ugelli spruzzatori, alcuni superiori (6a) ed altri inferiori (6b) rispetto al piano orizzontale di avanzamento dei pettini reggidischi (2), i quali avanzano, al di sopra un una serie di vasche di raccolta (7), che risultano chiuse superiormente da rispettivi coperchi (7a), adeguatamente sagomati a volta in modo da realizzare una vera e propria galleria, chiusa su tutti i lati; essendo previsto che esternamente alle pareti longitudinali del tunnel (1) si susseguano più vasche (9) per il contenimento dei prodotti chimici e per l'acqua di lavaggio impiegati nel trattamento di decapaggio.
3) Impianto per il trattamento di decapaggio dei dischi in alluminio, secondo la rivendicazione 2, caratterizzata per il fatto che gli ugelli spruzzatori (6a) posti al di sopra dei pettini reggi-dischi (2) sono dislocati lungo tubi collettori (8a) fissati trasversalmente all'interno di detti coperchi (7a), mentre gli ugelli spruzzatori (6b) posti al di sotto dei pettini reggi-dischi (2) sono dislocati lungo tubi collettori (8b) fissati trasversalmente all'interno di dette vasche di raccolta (7).