ITMC20070200A1 - Divano-letto. - Google Patents

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ITMC20070200A1
ITMC20070200A1 ITMC20070200A ITMC20070200A1 IT MC20070200 A1 ITMC20070200 A1 IT MC20070200A1 IT MC20070200 A ITMC20070200 A IT MC20070200A IT MC20070200 A1 ITMC20070200 A1 IT MC20070200A1
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pivoted
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Fabrizio Pazzi
Graziano Sansavini
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Armetal Srl
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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“DIVANO-LETTO”.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un divano-letto, che comprende una struttura portante fissa ed un’intelaiatura articolata mobile e pieghevole in grado di fungere da supporto sia per la seduta e lo schienale del divano sia per il materasso del letto.
Più precisamente detta seduta e detto schienale sono stabilmente fissati a detta intelaiatura articolata in modo da subire un ribaltamento di 180° rispetto alla struttura portante fissa nel momento in cui avviene il cambiamento di configurazione da divano a letto e viceversa.
Va subito premesso che il divano-letto secondo il trovato presenta un’impostazione costruttiva e modalità di funzionamento di per sé note, mentre del tutto innovativi sono i cinematismi di comando e di trasmissione sincronizzata del movimento in esso adottati, grazie ai quali un solo operatore può agevolmente e rapidamente aprire o chiudere detta intelaiatura articolata per fargli assumere rispettivamente un assetto allungato e disteso atto a definire un piano di riposo oppure un assetto compatto e ripiegato su se stesso in corrispondenza del quale detto schienale e detta seduta si dispongono a squadro fra loro nella tipica condizione di divano.
Più precisamente detta intelaiatura articolata è formata da quattro telai mobili consecutivamente incernierati fra di loro, ciascuno dei quali supporta rispettivi mezzi di sostegno per il materasso, quali ad esempio una rete metallica od una serie parallela di doghe di legno.
Se si prende in esame detta intelaiatura articolata nel suo assetto disteso ed allungato, che corrisponde come già detto alla condizione di letto, allora si possono distinguere, partendo dalla testa e andando verso i piedi , un primo telaio, un secondo telaio, un terzo telaio ed un quarto telaio , essendo il primo ed il terzo telaio più corti rispetto al secondo ed al quarto telaio.
Quando detta intelaiatura articolata viene ripiegata su se stessa, allora detto primo e terzo telaio si dispongono in verticale , mentre detti secondo e quarto telaio assumono una posizione sovrapposta in orizzontale, così da delimitare tutti assieme un vano parallelepipedo ove viene racchiuso il materasso , piegato in tre parti, due parti uguali fra loro ed attestate in orizzontale l’una al di sopra dell’altra, una terza parte ( coincidente con il tratto di testa del materasso) eretta e molto più corta .
La struttura portante fissa, cui detto intelaiatura articolata è impegnata, comprende una pluralità di telai fissi, che costituiscono le quattro sponde di un vano parallelepipedo atto ad alloggiare detta intelaiatura articolata ed il materasso da esso sostenuto nel momento in cui entrambi risultano ripiegati in assetto chiuso e compatto , corrispondente alla condizione di divano .
Ciò premesso, va detto che soltanto il primo ed il secondo telaio di detta intelaiatura articolata sono impegnati direttamente od indirettamente alle sponde laterali di detta struttura portante fissa, mentre detti terzo e quarto telaio sono completamente liberi da qualsiasi vincolo che ne possa condizionare il movimento .
In considerazione del fatto che l’apertura e la chiusura di siffatti divani-letto richiede l' applicazione di una forza esercitata sul terzo telaio mobile ed in particolare in corrispondenza del suo lato trasversale incernierato al quarto telaio, allora è necessario prevedere una cascata di cinematismi di collegamento fra i vari telai mobili , i quali siano in grado di sincronizzare la movimentazione consecutiva e progressiva dei singoli telai mobili, in modo che l’operatore possa da solo e con una manovra unica e continua determinarne la movimentazione dalla posizione di chiusura a quella di apertura e viceversa.
Al fine di alleviare detta manovra si ricorre solitamente ad una o più molle di compensazione interposte fra la struttura portante fissa e detta intelaiatura articolata .
Scopo della presente invenzione è quello di progettare nuovi cinematismi per la movimentazione agevole, rapida e sincronizzata di detti telai mobili di detta intelaiatura articolata.
In particolare, scopo della presente invenzione è quello di progettare nuovi cinematismi per la movimentazione agevole, rapida e sincronizzata di detti telai mobili di detta intelaiatura articolata, i quali siano costituiti dal minimo numero possibile di membri cinematici, siano economici da realizzare ed agevoli da assemblare.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di adottare nuove combinazioni di dette molle di compensazione, atte ad alleviare gli sforzi di manovra per passare dalla condizione di divano a quella di letto e viceversa.
Per maggior chiarezza esplicativa la descrizione del divano letto secondo il trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, riportate solo a titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
- la fig. 1 mostra con una rappresentazione assonometrica detta intelaiatura articolata in assetto chiuso e ripiegato su se stessa;
- la fig. 2 mostra con una rappresentazione assonometrica detta intelaiatura articolata in assetto semi-chiuso ;
- la fig. 3 mostra con una rappresentazione assonometrica detta intelaiatura articolata in assetto semia-aperto ;
- la fig. 4 mostra con una rappresentazione assonometrica detta intelaiatura articolata in assetto aperto e disteso ;
- la fig. 5 mostra il divano-letto secondo il trovato in condizione di divano;
- la fig. 6 mostra il divano-letto secondo il trovato in fase di trasformazione dalla condizione di divano alla condizione di letto.
Con riferimento alle figure anzidette il divano-letto secondo il trovato è del tipo che comprende una struttura portante fissa (A) ed un’intelaiatura articolata (B) , mobile e ripieghevole su se stessa, in grado di fungere da supporto sia per la seduta ( S) e lo schienale (T) del divano sia per il materasso (M) del letto.
Come evidenziato nelle figg. 5 e 6, detta seduta (S) e detto schienale (T) sono stabilmente fissati a detto intelaiatura articolata (B) in modo da subire un ribaltamento di 180° rispetto alla struttura portante fissa (A) nel momento in cui avviene il cambiamento di configurazione da divano a letto e viceversa.
Per semplicità grafica nelle figure da 1 a 4 è stata omessa la rappresentazione di dette seduta (S) e di detto schienale (T) anche in considerazione del fatto che il loro fissaggio stabile ai telai mobili dell’ intelaiatura articolata (B) avviene con mezzi e modalità di tipo noti .
Detta struttura portante fissa (A) comprende una pluralità di telai fissi, che costituiscono le quattro sponde di un vano parallelepipedo atto ad alloggiare detto intelaiatura articolata (B) ed il materasso (M) da esso sostenuto nel momento in cui entrambi risultano ripiegati in assetto chiuso e compatto , corrispondente alla condizione di divano , come mostrato in fig. 1 .
In particolare detta struttura portante fissa (A) comprende almeno una coppia contrapposta di identiche sponde laterali (A1) , ciascuna delle quali è formata da un telaio perimetrale (1) di profilo sostanzialmente rettangolare, irrigidito da una coppia di montanti scatolati (2) .
Fra questa coppia contrapposta di sponde laterali (A1) è impegnata detta intelaiatura articolata (B) , che risulta formata da quattro telai mobili consecutivamente incernierati fra di loro, ciascuno dei quali supporta rispettivi mezzi di sostegno per il materasso, nella fattispecie una rete metallica ( R) , ben visibile in fig. 1 .
Se si prende in esame detto intelaiatura articolata (B) nel suo assetto disteso ed allungato, mostrato in fig. 4, si possono distinguere, partendo dalla testa e andando verso i piedi , un primo telaio (T1), un secondo telaio (T2) , un terzo telaio (T3) ed un quarto telaio (T4) , essendo il primo ed il terzo telaio più corti rispetto al secondo ed al quarto telaio.
Il primo telaio (T1) è impegnato con il secondo telaio (T2) in corrispondenza di una coppia contrapposta ed allineata di punti di fulcraggio (P1) .
Il secondo telaio (T2) è impegnato con il terzo telaio (T3) in corrispondenza di una coppia contrapposta ed allineata di punti di fulcraggio (P2).
Il terzo telaio (T3) è impegnato con il quarto telaio (T4) in corrispondenza di una coppia contrapposta ed allineata di punti di fulcraggio (P3).
Quando detta intelaiatura articolata (B) viene ripiegata su se stessa, allora detto primo e terzo telaio si dispongono in verticale, mentre detti secondo e quarto telaio assumono un posizione sovrapposta in orizzontale, così da delimitare tutti assieme un vano parallelepipedo ove viene racchiuso il materasso (M) piegato in tre parti, due parti (M1 e M2) uguali fra loro ed attestate in orizzontale l’una al di sopra dell’altra, una terza parte (M3) eretta e molto più corta , come mostrato in fig. 1.
Ciò premesso, va detto che soltanto il primo (T1) ed il secondo (T2) telaio di detta intelaiatura articolata (B) sono impegnati alla sponde laterali (Al) di detta struttura portante fissa (A) , previa interposizione di cinematismi atti a rendere sincronizzato e consequenziale il movimento di detti telai (T1 e T2) nel momento in cui vengono posti in movimento il terzo telaio (T3) ed il quarto telaio (T4).
Più precisamente il primo telaio (T1) è impegnato al telaio perimetrale (1) di ciascuna delle due sponde laterali (Al) mediante l' interposizione di una coppia contrapposta di prime bielle verticali (10) , dislocate in prossimità del lato posteriore di detta fiancata (A1) .
Ciascuna prima biella verticale (10) risulta alla sua base a detto telaio perimetrale (1) in punto (10a), mentre alla sua sommità risulta Morata, in un punto (10b), all’ estremità libera di un’asta di prolunga (11) , fissata stabilmente sui correnti longitudinali del primo telaio (T1) rispetto ai quali detta asta di prolunga risulta perfettamente allineata , costituendone per l’appunto un prolungamento rigido verso il lato posteriore della struttura fissa (A).
Le oscillazioni di detta prima biella verticale (10) attorno al suo punto di fulcraggio (10a) sono condizionate da un biscotto verticale (12) , Morato in sommità in un punto intermedio (12b) di detta leva (10), mentre alla sua base detto biscotto (12) risulta Morato al telaio (1) in un punto (12a) . Il secondo telaio (T2) è impegnato a detto telaio perimetrale (1) di ciascuna delle due sponde laterali (A1) mediante l' interposizione di una coppia contrapposta di seconde bielle (20), sagomate ad “S”, dislocate in prossimità del lato anteriore di detta fiancata (Al) .
Ciascuna seconda biella sagomata (20) risulta fulcrata in prossimità di una delle sue estremità a detto telaio perimetrale (1) in punto (20a), mentre in prossimità dell’altra sua estremità è fulcrata , in un punto (20b), al secondo telaio (T2).
Detta seconda biella sagomata (20) funge sia da collegamento fra la sponda laterale (Al) ed il secondo telaio (T2), sia da elemento di sincronizzazione fra la movimentazione del terzo telaio (T3) ed il secondo telaio (T2).
Infatti detta seconda biella sagomata (20) risulta fulcrata in un punto (30a) - coincidente con la sua estremità prossima al punto di fulcraggio (20b) - ad una terza biella (30) , che all’altra sua estremità è fulcrata al terzo telaio (T3) in un punto intermedio (30b) di quest’ultimo.
Il quarto telaio (T4) funge da supporto per una sorta di struttura articolata a pantografo (G) al quale viene fissato lo schienale (T) , così come il cuscino della seduta (S) viene fissato sulla faccia inferiore del quarto telaio (T4) , intendo per faccia inferiore la faccia del telaio (T4) rivolta verso il basso quando l' intelaiatura articolata (B) è completamente aperta e distesa come mostrato in fig. 4.
Detta struttura articolata a pantografo (G) consente, a partire dalla condizione di divano, di ribaltare in avanti lo schienale (Τ) al di sopra della seduta (S) , come mostrato in fig. 6.
Detta struttura articolata a pantografo (G) è collegata indirettamente al terzo telaio (T3) mediante una coppia contrapposta di quarte bielle (40), ciascuna delle quali presenta tratti terminali inclinati in verso opposto.
Ciascuna quarta biella (40) risulta alla struttura a pantografo (G) in un punto (40a), che coincide con l' estremità di detta quarta biella (40) rivolta verso la struttura a pantografo (G).
La stessa quarta biella (40) risulta al terzo telaio (T3) in un punto (40b) , posto in prossimità dell’ estremità di detta quarta biella (40) rivolta verso il terzo telaio (T3) .
In effetti detta quarta biella (40) risulta collegata anche al secondo telaio (T2) tramite l' interposizione di una quinta biella (50), che risulta in un punto di estremità (50a) al secondo telaio (T2), mentre all’altro suo punto di estremità (50b) detta quinta biella (50) è all’estremità di detta quarta biella (40).
La rotazione di detta struttura a pantografo (G) e quella a cascata dei telai (T2,T3 e T4) sono sincronizzate per mezzo di detto treno di bielle ( 20,30,40,50) interconnesse direttamente od indirettamente fra loro.
D’altro canto la movimentazione del secondo telaio (T2) rispetto alla struttura fissa (A) è condizionata dalla seconda biella (20) , mentre la movimentazione del primo telaio (T1) rispetto alla struttura fissa (A) è condizionato dalla prima biella (10) congiuntamente al biscotto (12) .
A detta seconda biella (20) sono agganciate due molle di compensazione (60 e 61), entrambe agganciate alla sponda laterale (A1), anche se in punti diversi (60a e 61a) .
Più precisamente la prima molla (60) è agganciata alla seconda biella (20) in un punto (20c) che coincide con l' estremità della seconda biella (20) prossima a detto punto di fulcraggio (20a) .
La seconda molla (61) è aggancia alla seconda biella (20) in un punto intermedio (20d) prossimo a detto punto di fulcraggio (20a).
A detta seconda biella (20) è agganciata anche una terza molla di compensazione (63) ,che all’altra sua estremità è agganciata al secondo telaio (T2) in un punto (63a) prossimo a detto punto di fulcraggio (P1) .

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1)Divano-letto del tipo che comprende : - una struttura portante fissa (A) avente configurazione scatolare e formata almeno da una coppia contrapposta di identiche sponde laterali (A1), ciascuna delle quali è costituita da un telaio perimetrale (1) di profilo sostanzialmente rettangolare; - un’intelaiatura articolata (B), ripieghevole su se stessa in modo da assumere un primo assetto aperto e disteso ed un secondo asseto chiuso e ripiegato su se stesso, la quale risulta interposta fra detta coppia contrapposta di sponde laterali (Al) e che risulta in grado di fungere da supporto sia per la seduta (S) e lo schienale (T) del divano sia per il materasso (M) del letto, essendo detta intelaiatura articolata (B) formata da quattro telai mobili (T1,T2,T3,T4) consecutivamente incernierati fra di loro, ciascuno dei quali supporta rispettivi mezzi di sostegno per il materasso (M) ; - una serie di cinematismi, alcuni ( 10,11,12,20) dei quali condizionano la movimentazione del primo (T1) e del secondo telaio (T2) rispetto alla struttura fissa (A), mentre altri (30,40,50) condizionano la movimentazione reciproca e sincronizzata fra il secondo (T2), il terzo (T3) ed il quarto telaio (T4) dell’ intelaiatura articolata (B) ; - uno schienale (T) supportato da una sorta di struttura articolata a pantografo (G) incernierata al quarto telaio (T4) ; - una seduta (S) fissata sulla faccia inferiore del quarto telaio (T4) , intendo per faccia inferiore la faccia del telaio (T4) rivolta verso il basso quando l' intelaiatura articolata (B) è completamente aperta e distesa, divano-letto caratterizzato per il fatto che : - il primo telaio (T1) è impegnato al telaio perimetrale (1) di ciascuna delle due sponde laterali (A1) mediante l' interposizione di una coppia contrapposta di prime bielle verticali (10) , dislocate in prossimità del lato posteriore di detta fiancata (A1) ; - il secondo telaio (T2) è impegnato al telaio perimetrale (1) di ciascuna delle due sponde laterali (A1) mediante l' interposizione di una coppia contrapposta di seconde bielle (20), sagomate ad “S”, dislocate in prossimità del lato anteriore di detta fiancata (Al) ; - il terzo telaio (T3) è collegato sia direttamente al secondo telaio (T2) in corrispondenza di una coppia contrapposta di punti di reciproco fulcraggio (P2) sia indirettamente per mezzo di una coppia contrapposta di terze bielle (30) , ciascuna delle quali è fulcrata sia al terzo telaio (T3) sia a detta seconda biella (20) ; - detta struttura a pantografo (G) è collegata indirettamente al terzo telaio (T3) per mezzo di una coppia contrapposta di quarte bielle (40) , ciascuna delle quali è fulcrata sia al terzo telaio (T3) sia a detta quinta biella (50). - detta struttura a pantografo (G) è collegata indirettamente anche al secondo telaio (T2) mediante una copia contrapposta di quinte bielle (50) ciascuna delle quali risulta sia al telaio (T2) sia all’anzidetta quarta biella (40) .
  2. 2) Divano-letto, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato per il fatto che ciascuna prima biella verticale (10) risulta Morata alla sua base a detto telaio perimetrale (1) in punto (10a), mentre alla sua sommità risulta , in un punto (10b), all’estremità libera di un’asta di prolunga (11) , fissata stabilmente sui correnti longitudinali del telaio (T1) rispetto ai quali detta asta di prolunga (11) risulta perfettamente allineata , essendo l’oscillazione di detta prima biella verticale (10) attorno al suo punto di fulcraggio (10a) condizionata da un biscotto verticale (12) , in sommità in un punto intermedio (12b) di detta leva (10), mentre alla sua base detto biscotto (12) risulta al telaio perimetrale (1) in un punto (12a) .
  3. 3) Divano-letto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che ciascuna seconda biella sagomata (20) risulta in prossimità di una delle sue estremità al telaio perimetrale (1) in punto (20a), mentre in prossimità dell’altra sua estremità è , in un punto (20b), al secondo telaio (T2) . 4) Divano-letto, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato per il fatto che detta seconda biella sagomata (20) risulta fulcrata in un punto (30a) - coincidente con la sua estremità prossima a detto punto di fulcraggio (20b) - a detta terza biella (30) , che all’altra sua estremità è fulcrata al terzo telaio (T3) in un punto intermedio (30b) di quest’ultimo.
  4. 4) Divano-letto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che detta quarta biella (40) risulta fulcrata alla struttura a pantografo (G) in un punto (40a) , che coincide con l’estremità di detta quarta biella (40) rivolta verso la struttura a pantografo (G) e per il fatto che la stessa quarta biella (40) risulta fulcrata al terzo telaio (T3) in un punto (40b) , posto in prossimità dell’estremità di detta quarta biella (40) rivolta verso il terzo telaio (T3) .
  5. 5) Divano-letto, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato per il fatto che detta quarta biella (40) risulta collegata anche al secondo telaio (T2) tramite l’interposizione di una quinta biella (50) che risulta fulcrata in un punto di estremità (50a) al secondo telaio (T2), mentre all’altro suo punto di estremità (50b) detta quinta biella (50) è fulcrata all’estremità di detta quarta biella (40).
  6. 6) Divano-letto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che a detta seconda biella (20) sono agganciate due molle di compensazione (60 e 61), entrambe agganciate alla sponda laterale (A1), anche se in punti diversi (60a e 6 la) .
  7. 7) Divano-letto, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato per il fatto che la prima molla (60) è agganciata alla seconda biella (20) in un punto (20c) che coincide con l’estremità della seconda biella (20) prossima a detto punto di fulcraggio (20a), mentre la seconda molla (61) è agganciata alla seconda biella (20) in un punto intermedio (20d) prossimo a detto punto di fulcraggio (20a).
  8. 8) Divano-letto, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che a detta seconda biella (20) è agganciata anche una terza molla di compensazione (63), che all’altra sua estremità è agganciata al secondo telaio (T2) in un punto (63a) prossimo al punto di fulcraggio (P1) fra il primo (T1) ed il secondo telaio (T2).
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