ITGR20010005A1 - Ponticello in legno per strumenti ad arco ad elevato rendimento acustico. - Google Patents

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Descrizione dell’invenzione dal tìtolo “Ponticello in legno per strumenti ad arco ad elevato rendimento acustico”
GENERALITÀ’
Il presente trovato è relativo ad un ponticello in legno per strumenti ad arco ad elevato rendimento acustico avente la caratteristica di consentire, agli strumenti da esso equipaggiati, l’ottenimento di un maggior volume sonoro dando risalto a tutte le componenti dello spettro armonico. Esso costituisce una vera e propria invenzione, in quanto vi è la totale rìelaborazione del procedimento costruttivo finalizzato alla produzione di un oggetto che, pur dovendo svolgere le stesse funzioni di quelli sinora prodotti, risulta completamente diverso nella sostanza e negli accorgimenti costruttivi adottati.
INTRODUZIONE
Il Ponticello in legno per strumenti ad arco ad elevato rendimento acustico appartiene al settore tecnologico della liuteria, con particolare riferimento alla costruzione di strumenti ad arco a cui appartengono violini, viole, violoncelli, contrabbassi, ed affini.
Dall’esigenza di migliorare la sonorità di detti strumenti per aumentarne le risorse espressivo/comunicative, senza peraltro modificarne le caratteristiche costruttive del corpo, si è pensato di intervenire su un particolare elemento, il ponticello, che ha la funzione di accoppiare acusticamente le corde con il piano armonico (coperchio).
Da qui la consapevolezza che ogni miglioramento potesse essere ottenuto solo attraverso la comprensione dei fenomeni meccanici/acustici legati al trasferimento dell’energia acustica dalla corda tesa eccitata al piano armonico.
LO STATO DELLA TECNICA FINO AD OGGI
Tradizionalmente gli strumenti ad arco sono equipaggiati con ponticelli realizzati con una lamina di legno massello di acero o di pioppo opportunamente modellata, costituita da una sezione radiale del
tronco di legno da cui è ricavato ed avente le venature disposte parallelamente al piano armonico.
Ad una dettagliata analisi dei tradizionali ponticelli risulta evidente come il trasferimento di energia acustica dalla corda tesa eccitata al piano armonico sia finora avvenuto secondo una direzione trasversale alle venature del legno, più precisamente perpendicolare a queste ultime, con la conseguenza che durante tale percorso, la vibrazione viene parzialmente assorbita, e non restituita, a causa degli attriti interni delle parti molli del legno cosi orientato.
E’ noto infatti che la velocità di propagazione del suono nel legno è maggiore quando questo ne percorre le fibre in senso longitudinale e, seppure in misura di poco inferiore, in senso tangenziale, mentre risulta decisamente minore se le fibre sono percorse in senso trasversale.
Altro aspetto è invece quello legato alla massa dei ponticelli tradizionali che, seppur
già abbastanza leggeri, hanno comunque una capacità non eccessivamente accentuata di essere posti in oscillazione. Se facciamo riferimento al principio d’inerzia in base al quale un corpo tende a mantenere il suo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme è evidente che quanto più i ponticelli hanno una massa elevata tanto più tendono a rimanere immobili e a non trasferire, conseguentemente, l’energia che hanno immagazzinato durante la vibrazione della corda.
IL TROVATO
Da qui la ricerca di un materiale naturale idoneo, per restare in linea con la tradizione liutaia, che avesse doti di estrema leggerezza, per poter oscillare con il minimo assorbimento passivo di energia grazie alla ridotta inerzia, e sufficiente resistenza meccanica per sopportare il notevole carico prodotto dalle corde in tensione.
Si sono così individuati i legni appartenenti alla famiglia delle conifere che, grazie alla loro struttura, riuniscono egregiamente dette esigenze.
Al fine di aumentare la resistenza al carico di punta che si viene a generare a causa della
sollecitazione che le corde tese degli strumenti ad arco esercitano verso il piano armonico, si è provveduto a realizzare il ponticello in legno ad elevato rendimento acustico mediante
l’assemblaggio, attraverso l’uso di colle opportune, di tre lamine di legno disposte alternativamente in sezione radiale, tangenziale, radiale come meglio evidenziato nelle figure n°4 e 6 della tavola n°l e come specificato, riguardo i tipi di sezione nelle figure n°8 e 9 tavola n°2. In particolare le predette sezioni radiali vengono assemblate in modo che le venature risultino orientate perpendicolarmente al piano armonico a differenza dei ponticelli tradizionali che le hanno, come già detto, parallele. Di rilevante importanza è che le sezioni radiali abbiano il bordo delle venature dure in aderenza con le venature dure della sezione tangenziale, che dovranno risultare perfettamente scoperte, come meglio evidenziato nella figura n°4 della tavola n°l e nell’esploso della figura n°9 della tavola n°2.
In tal modo infatti le venature dure della sezione tangenziale possono trasmettere la vibrazione proveniente dalla corda eccitata al piano armonico solidalmente con le venature dure delle sezioni radiali.
Inoltre al fine di contrastare il notevole carico che le corde esercitano sulla sommità del ponticello, che tenderebbero ad affondare a causa della morbidezza dei legni di conifera, si è provveduto all’incastonatura su detta sommità del ponticello di quattro piccoli inserti di osso animale, detti reggicorda, vedi figure n°l e 7 tavola n°l, opportunamente modellati ed incollati, che unitamente al vantaggio di poter adeguatamente sostenere il carico delle corde per poi ripartirlo uniformemente al legno del ponticello attraverso il diretto contatto con le venature dure della sezione tangenziale, contribuiscono a ridurre gli smorzamenti che normalmente si manifestano nell’accoppiamento diretto fra il legno del ponticello e la corda quando questa viene eccitata
FUNZIONAMENTO
Le vibrazioni provenienti dalla corda tesa eccitata raggiungono il reggicorda in osso, materiale duro,
e in questo caso a basso assorbimento di energia, che provvede a trasferirle alle venature dure del ponticello, relative alla già descritta sezione tangenziale, che si trovano a loro volta a diretto contatto del reggicorda stesso. Vedere figura esplicativa n°10 tavola n°2. Da qui le venature dure della predetta sezione tangenziale distribuiscono le vibrazioni alle venature delle sezioni radiali, che costituiscono i lati esterni del ponticello, potendo così giungere solidalmente al piano armonico.
A ridurre ulteriormente l’assorbimento della vibrazione provvede la massa del ponticello in legno per strumenti ad arco ad elevato rendimento acustico che, essendo nell’ordine del 40-50% in meno rispetto ai ponticelli ordinari, risulta notevolmente più propensa a vibrare rispetto a questi ultimi migliorando notevolmente l’accoppiamento acustico fra corda e piano armonico e ottenendo in definitiva un suono di maggior potenza rispetto a quello ottenuto dagli strumenti ad arco equipaggiati con ponticelli tradizionali.
CONCLUSIONI
In definitiva la leggerezza e l’opportuno orientamento delle venature del legno di cui è costituito il ponticello in legno per strumenti ad arco ad elevato rendimento acustico, il tutto secondo noti principi di fisica e di acustica, hanno consentito di ottenere una struttura ideale per quest’importante accessorio in modo da offrire ai vari strumentisti un più ampio ventaglio di possibilità espressivo/comunicative senza dover ricorrere, o comunque almeno limitando, all’uso di apparecchiature elettriche di amplificazione del suono.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Ponticello in legno per strumenti ad arco ad elevato rendimento acustico; 2. Ponticello secondo 1 caratterizzato dal fatto che il legno utilizzato ha caratteristiche di estrema leggerezza, utilizzando preferibilmente essenze di conifera, per ridurne l’inerzia aumentando il rendimento sonoro degli strumenti ad arco ai quali viene applicato; 3. Ponticello secondo 1 e 2 caratterizzato dal fatto che esso è costituito dall’assemblaggio di n° tre lamine di legno le cui venature e fibre sono opportunamente orientate come risulta in figura n° 9 tavola n° 2; 4. Ponticello secondo 1, 2 e 3 caratterizzato dal fatto che le lamine esterne facenti parte dell’assemblaggio sono costituite da sezioni radiali del tronco di legno da cui sono ricavate, vedi figura n°8 tavola n°2, ed aventi venature disposte perpendicolarmente al piano armonico ovvero nella stessa direzione percorsa dalle vibrazioni provenienti dalla corda eccitata come risulta in figura n°10 tavola n°2 ; 5. Ponticello secondo 1, 2, 3 e 4 caratterizzato dal fatto che la lamina interna facente parte dell’assemblaggio è costituita da sezione tangenziale del tronco di legno da cui é ricavata, vedi figura n°8 tavola n°2, ed avente venature disposte perpendicolarmente al piano armonico ovvero nella stessa direzione percorsa dalle vibrazioni provenienti dalla corda eccitata, e fibre parallele al piano armonico come risulta in figura n°9 tavola n°2; 6. Ponticello secondo 1, 2, 3, 4 e 5 caratterizzato dal fatto che sulla sua sommità sono incastonati n° 4 elementi di osso animale, materiale duro, denominati “reggicorda” aventi la funzione di sostenere il carico generato dalla tensione delle corde ripartendolo al legno sottostante come risulta nelle figure n°l e 7 tavola n°l e figura n°10 tavola n°2; 7. Ponticello secondo 1, 2, 3, 4, 5 e 6 caratterizzato dal fatto che sulla sua sommità sono incastonati n° 4 elementi di osso animale, materiale duro, denominati “reggicorda” aventi la funzione di distribuire le vibrazioni provenienti dalle corde tese eccitate alle venature dure del legno in cui sono incastonati, come risulta nelle figure n°l e 7 tavola n°l e figura n°10 tavola 2; 8. Ponticello secondo 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 caratterizzato dal fatto che il suo funzionamento è basato sull’uso dei precedenti accorgimenti di cui alle precedenti rivendicazioni e non sulla forma finale dell’oggetto che può variare secondo le caratteristiche e le dimensioni degli strumenti ad arco ai quali verrà destinato. 9. Ponticello in legno per strumenti ad arco ad elevato rendimento acustico come alle precedenti rivendicazioni e sostanzialmente come descritto ed illustrato negli allegati esempi.
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