ITFI20130141A1 - Sistema di sicurezza per la verifica di autenticità di oggetti e metodo di funzionamento associato - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

“SISTEMA DI SICUREZZA PER LA VERIFICA DI AUTENTICITÀ DI

OGGETTI E METODO DI FUNZIONAMENTO ASSOCIATO”

La presente invenzione riguarda un sistema di sicurezza e in dettaglio concerne un sistema di sicurezza per la verifica di autenticità di oggetti ed il metodo di funzionamento associato.

E’ noto che alcuni oggetti, particolarmente se dotati di elevato valore intrinseco, sono corredati di certificati di autenticità volti a garantirne l’originalità e permettere pertanto al compratore una maggiore sicurezza d’acquisto.

Il certificato di autenticità, nella sua forma più tradizionale, è un certificato cartaceo che viene associato all’oggetto e tipicamente riporta alcune caratteristiche dello stesso, l’indicazione del produttore ed eventualmente il numero seriale.

Nel corso della storia sono stati messi a punto numerosi sistemi per contraffare non solo oggetti di prestigio ma anche i loro relativi certificati di autenticità. Laddove ad esempio il certificato cartaceo sia ben contraffatto, per l’utente non solo risulta difficile identificare il prodotto come non originale, ma egli è anche tratto in inganno dal certificato, che alcune volte è del tutto indistinguibile ad occhio rispetto all’originale.

In tempi più recenti sono stati messi a punto dei certificati di tipo più avanzato, volti a garantire una maggiore sicurezza di acquisto. Tali certificati possono includere dei sistemi di trasmissione a breve distanza, conosciuti in gergo con il nome di NFC (Near Field Communication), una tecnologia RF che si è evoluta a partire dalla tecnologia dei tag RFID con altre tecnologie di comunicazione passiva a breve distanza.

Lo scopo della presente invenzione è quello di descrivere un sistema di sicurezza per la verifica di autenticità di oggetti che permetta un’elevata sicurezza d’acquisto di oggetti da parte degli acquirenti o compratori.

Lo scopo della presente invenzione è inoltre quello di descrivere un metodo di funzionamento del detto sistema per la verifica di autenticità di oggetti.

Secondo la presente invenzione viene realizzato un sistema di sicurezza per la verifica di autenticità di oggetti, il sistema comprendendo una o più coppie di chip di comunicazione a breve distanza ognuna comprendente un primo e secondo chip di comunicazione a breve distanza aventi ognuno una rispettiva memoria ed essendo configurati per contenere sulle rispettive memorie delle informazioni digitali preventivamente associate; ogni coppia di chip di comunicazione a breve distanza contiene informazioni la cui associazione è un’associazione unica e non ripetibile di codici di certificazione assegnati rispettivamente ad un oggetto la cui autenticità si vuol certificare ed un certificato d’autenticità a quest’ultimo associato.

Vantaggiosamente il sistema realizza una certificazione d’autenticità di tipo remoto, e comprende inoltre dei mezzi di verifica elettronica di autenticità suscettibili di essere posizionati in posizione remota rispetto ai detti primo e secondo chip di comunicazione a breve distanza.

Vantaggiosamente, i mezzi di verifica elettronica comprendono un lettore portatile di chip di comunicazione a breve distanza.

Vantaggiosamente i mezzi di verifica elettronica comprendono inoltre un’interfaccia remota, suscettibile di scambiare segnali con il detto lettore portatile; la detta interfaccia remota è configurata realizzare una verifica d’autenticità remota, verificando la correttezza di una combinazione tra il primo e il secondo chip di comunicazione a breve distanza di una determinata coppia associata ad un rispettivo oggetto e certificato d’autenticità ai quali detti chip di comunicazione a breve distanza sono associati.

Vantaggiosamente, il sistema comprende inoltre un circuito elettronico associato assieme detto secondo chip di comunicazione a breve distanza; il detto circuito elettronico comprendendo un’unità di elaborazione dati configurata per permettere di decodificare un codice chiave memorizzato su altri primi chip di comunicazione a breve distanza posti nelle sue vicinanze ed effettuare una verifica di corretta associazione tra il detto secondo e primo chip di comunicazione a breve distanza realizzando un sistema di verifica d’autenticità di tipo locale.

Secondo la presente invenzione viene descritto inoltre un metodo di verifica dell’autenticità di un oggetto, comprendente: un passo di associazione di identificazione preventiva di una coppia di chip comprendente un primo, secondo chip di comunicazione a breve distanza e di memorizzazione su di una memoria di ognuno di essi di rispettive informazioni digitali univoche; un successivo passo di associazione inamovibile del primo chip di comunicazione a breve distanza su un oggetto la cui autenticità si vuole verificare e del secondo chip di comunicazione a breve distanza su di un certificato d’autenticità associato a detto oggetto; un successivo passo di verifica della corrispondenza delle informazioni digitali contenute nella memoria del primo e secondo chip di comunicazione a breve distanza.

Vantaggiosamente, tale metodo comprende inoltre un passo preventivo di memorizzazione di dette informazioni digitali su di un database di un’interfaccia remota suscettibile di ricevere e trasmettere dati con un dispositivo suscettibile di leggere chip di comunicazione a breve distanza. Vantaggiosamente il metodo comprende un passo di lettura dei detti chip di comunicazione a breve distanza per mezzo di un lettore ed un passo successivo passo di trasmissione dei dati letti alla detta interfaccia remota. Vantaggiosamente, il metodo comprende un passo di crittazione dell’informazione digitale memorizzata sulla memoria del detto primo chip di comunicazione a breve distanza ed un successivo passo di decrittazione di tale informazione digitale per mezzo di un codice chiave reperito dal detto secondo chip di comunicazione a breve distanza.

Vantaggiosamente, il detto successivo passo di decrittazione è effettuato da un circuito elettronico associato a detto secondo chip di comunicazione a breve distanza.

Vantaggiosamente, infine, il primo chip di comunicazione a breve distanza è di tipo passivo.

Le ulteriori caratteristiche e vantaggi del sistema e metodo sopra citati risulteranno dalla descrizione qui di seguito riportata che rappresenta un esempio di forma di realizzazione preferita e non limitativa con riferimento ai disegni allegati.

Descrizione delle figure:

- la figura 1 illustra uno schema semplificato del sistema di sicurezza per la verifica di autenticità di oggetti secondo la presente invenzione;

- le figure 2, 3 e 4 descrivono dei diagrammi temporali di funzionamento di rispettivamente una prima, seconda e terza forma di realizzazione del sistema oggetto della presente invenzione.

Con riferimento alle figure allegate, ed in dettaglio alla figura 1, la quale illustra una prima forma di realizzazione preferita del sistema oggetto della presente invenzione, con il numero di riferimento 1 è indicato nel suo complesso un sistema di sicurezza per la verifica di autenticità di oggetti. Tale sistema comprende un primo chip di comunicazione a breve distanza, per brevità definito primo chip NFC 100 ed un secondo chip di comunicazione a breve distanza, per brevità definito secondo chip NFC 101, rispettivamente posizionati su di un certificato di autenticità 500 e su un oggetto 400. Preferibilmente il primo, secondo chip NFC 100, 101 sono uniti ai rispettivi certificati di autenticità 500 e oggetti 400 in modo difficilmente amovibile in modo tale da preservarne la difficoltà di contraffazione o di trafugazione. Il numero di primi e secondi chip NFC 100, 101 gestiti dal sistema è chiaramente proporzionale al numero di oggetti 400 e di relativi certificati d’autenticità 500 che si vogliono proteggere.

In particolare, la tecnologia NFC (Near Field Communication) permette la comunicazione senza fili tra due dispositivi in modo bidirezionale tipicamente entro una distanza di una decina-ventina di centimetri. Come da riferimento ISO, i chip NFC sono preferibilmente di tipo passivo ed operano preferibilmente ad una frequenza di 13,56 MHz. Vantaggiosamente, pertanto, il funzionamento del sistema oggetto della presente invenzione non è soggetto al funzionamento di batterie sui chip per poter operare correttamente.

Ognuno dei chip NFC 100, 101 comprende al suo interno almeno una memoria suscettibile di contenere dati elettronici codificati o più in generale delle informazioni digitali, il cui contenuto può essere senza limitazione alcuna, un qualsiasi codice con cifre numeriche, alfanumeriche o immagini. La memoria dei chip deve essere di tipo non riscrivibile, in modo tale da evitare che un potenziale contraffattore possa alterarne il contenuto. Ciò non toglie che il chip possa avere ulteriori memorie o aree di memoria, destinate a diverso scopo rispetto a quanto descritto nel presente documento, che possano anche essere scrivibili.

Il primo, secondo chip NFC 100, 101 sono realizzati da un produttore il quale li produce “associandoli” per ogni coppia di oggetto 400 e certificato di autenticità 500. L’associazione è pertanto preventiva, ma ciò non toglie che possa essere modificata in modo “sicuro” dal produttore, utilizzando mezzi atti a mantenere la sicurezza dell’associazione stessa e a prevenire che terzi malintenzionati possano facilmente creare una nuova associazione.

Ai fini della presente descrizione, con il termine “produttore” si intende sia il produttore vero e proprio dei chip NFC, sia una società o ente terzo, che sia autorizzata dal produttore vero e proprio o comunque disponga di mezzi con cui provvedere ad eseguire l’associazione. Pertanto, supponendo che ogni oggetto la cui originalità si vuol certificare attraverso il sistema della presente invenzione sia associato ad un rispettivo certificato d’autenticità, il produttore dovrà produrre un egual numero di primi e secondi chip NFC 100, 101, in coppie la cui associazione sia univoca e non riproducibile.

In dettaglio, il primo chip NFC 100 contiene informazioni relative al certificato di autenticità 500 o equivalentemente relative al secondo chip NFC 101; il secondo chip NFC 101 contiene informazioni relative all’oggetto 400 o equivalentemente relative al primo chip NFC 100.

Il sistema oggetto della presente invenzione, nella prima forma di realizzazione permette la certificazione dell’originalità dell’oggetto attraverso una procedura di certificazione remota.

In dettaglio, il sistema 1 comprende un’interfaccia remota 300, contenente informazioni relative al primo e secondo chip NFC 100, 101; tali informazioni sono memorizzate su un database accessibile solo ad utenti autorizzati.

In particolare, il database contiene una lista di accoppiamenti (<OGG_id>1, <Cert_id>1); (<OGG _id>2, <Cert_id>2);…; (<OGG _id>N, <Cert_id>N) in cui OGG _id e Cert_id sono rispettivamente le informazioni digitali contenute nelle varie coppie di chip NFC 100, 101 per ogni oggetto 1,…N.

Nella prima forma di realizzazione qui descritta, il sistema oggetto della presente invenzione funziona per mezzo di un lettore portatile 200, il quale può essere ad esempio e non limitatamente un telefono cellulare. Il lettore portatile 200 può essere dotato fin dall’origine di mezzi hardware e/o software per la lettura dei chip NFC o alternativamente esserne sprovvisto. Il lettore portatile 200 può essere riposto in posizione remota rispetto all’oggetto 400 e al suo certificato d’autenticità 500, e successivamente trasportato nelle loro immediate vicinanze allorché si vuol procedere ad una verifica di autenticità. In quest’ultimo caso, e particolarmente laddove la mancanza riguardi principalmente mezzi software, il sistema oggetto della presente invenzione potrebbe comprendere anche un’applicazione software da installarsi su detto lettore portatile 200.

Il lettore portatile 200 deve essere quindi almeno in grado di:

- Leggere il primo e secondo chip NFC 100, 101;

- Trasmettere e ricevere dati da e verso l’interfaccia remota 300. Il funzionamento del sistema avviene come segue. Con riferimento alla figura 2, allorché un utente, quale ad esempio un compratore o acquirente di un oggetto prezioso, vuol procedere alla verifica dell’originalità dello stesso, in una prima fase si esegue una lettura del primo chip NFC 100 per mezzo del lettore portatile 200 (istante di tempo t1). Il primo chip NFC 100 risponde quindi trasmettendo l’informazione digitale ivi contenuta (istante di tempo t2).

Successivamente, in una seconda e susseguente fase (istante di tempo t3), si procede con una lettura del secondo chip NFC 101, sempre a mezzo del lettore portatile 200. Il secondo chip NFC 101 risponde al lettore trasmettendo anch’esso l’informazione digitale contenuta nella sua memoria (istante di tempo t4). A questo punto il lettore portatile possiede le informazioni presenti sia sul primo che sul secondo chip NFC 100, 101. In una terza fase, corrispondente in figura all’istante di tempo t5, queste informazioni vengono trasmesse dal lettore portatile 200 all’interfaccia remota 300; qui un’unità di elaborazione dati elettronica procede ad interrogare il database e verificare se quanto trasmesso dal lettore portatile 200 coincide con quanto memorizzato.

Ad esempio, l’unità di elaborazione dati può verificare se il primo codice “AAF12312GHT” memorizzato sul primo chip NFC 100 sia veramente associato al secondo chip NFC 101 il quale memorizzava al suo interno un secondo codice “HTHT987”. Tali codici, o informazioni digitali per loro forma e lunghezza non debbono intendersi in modo limitativo.

Se e solo se i dati trasmessi dal lettore portatile 200 all’interfaccia remota 300 sono coincidenti con la coppia di dati come memorizzata nel database, l’interfaccia remota 300 procede con il trasmettere in una quarta fase un segnale di approvazione verso il lettore portatile 200; tale segnale di approvazione permette all’utente di avere una conferma dell’autenticità dell’oggetto. Viceversa qualora la coppia di dati come memorizzata nel database differisca per anche solo uno di essi rispetto a quanto ricevuto dal lettore portatile 200, l’interfaccia remota 300 procede con il trasmettere in una quarta fase un segnale di diniego verso il lettore portatile 200; tale segnale di diniego permette all’utente di avere un’indicazione che l’autenticità dell’oggetto non è effettiva.

Una seconda forma di realizzazione preferita del sistema oggetto della presente invenzione è schematicamente rappresentata nel diagramma di figura 2. Nella seconda forma di realizzazione, il sistema è configurato per verificare l’autenticità dell’oggetto 400 senza l’ausilio di un collegamento remoto; vantaggiosamente, pertanto, la seconda forma di realizzazione del sistema oggetto della presente invenzione può essere impiegata laddove non sia presente un collegamento di tipo internet o di telefonia cellulare o, più generalmente, laddove le condizioni ambientali rendano difficile se non impossibile collegare il lettore portatile 200 con l’interfaccia remota 300. La seconda forma di realizzazione del sistema oggetto della presente invenzione realizza un sistema di certificazione locale.

Nella seconda forma di realizzazione, e con riferimento alla figura 3, il sistema funziona come descritto qui di seguito: in una prima fase, il lettore mobile 200 procede con una lettura (istante di tempo t1) del contenuto della memoria del primo chip NFC 100, acquisendo (istante di tempo t2) da esso un codice chiave necessario per poter decrittare le informazioni presenti sul secondo chip NFC 101.

Successivamente, in una seconda e susseguente fase, il lettore portatile 200 interroga (istante di tempo t3) il contenuto della memoria del secondo chip NFC 101 e, allorché viene ricevuta la risposta del primo chip NFC 100 (istante di tempo t4), estrae un’informazione crittata, il cui contenuto può essere decrittato solamente avendo a disposizione il codice chiave. Questo è vantaggioso in quanto anche captando la trasmissione del contenuto del secondo chip NFC 101 posto sul certificato d’autenticità 500, un malintenzionato non sarebbe in grado di interpretarne il contenuto se non attraverso un lungo ed oneroso processo di decodifica del messaggio originale (ad esempio, e non limitatamente, attacco per forza bruta).

In una terza fase il lettore portatile compara quanto ricevuto dalla memoria del primo chip NFC 100 con il contenuto del secondo chip NFC 101; qualora si abbia un riscontro positivo, segno dell’autenticità dell’oggetto 400, allora l’utente viene informato dell’autenticità dell’oggetto; viceversa, qualora il riscontro non sia positivo, l’utente verrà informato che l’oggetto 400 non è autentico.

Infine una terza forma di realizzazione del sistema oggetto della presente invenzione, il cui funzionamento è schematicamente rappresentato nel diagramma di figura 4, realizza un sistema di certificazione locale che differisce da quello della seconda forma di realizzazione per la mancanza di un lettore portatile 200. Questo porta al vantaggio di non dover necessariamente avere un dispositivo esterno per la lettura dei chip NFC 100, 101, rendendo di fatto il sistema secondo la presente invenzione più flessibile ed esonerando un qualsiasi utente dalla necessità di doversi portare appresso un dispositivo elettronico eventualmente ingombrante. La seconda di realizzazione è una forma di realizzazione che rispetto alla prima risulta essere più economica e maggiormente conveniente, specie laddove vi debbano essere più lettori portatili 200.

Nella terza forma di realizzazione il sistema comprende solamente un primo e secondo chip NFC 100, 101 rispettivamente installati sull’oggetto 400 e sul certificato d’autenticità 500 come nel precedente caso.

Tuttavia, nella terza forma di realizzazione il secondo chip NFC 101 è integrato all’interno di un circuito elettronico 110 più complesso, preferibilmente di tipo alimentato ad esempio e non limitatamente attraverso una batteria. Si può pertanto considerare l’assieme del secondo chip NFC 101 con il relativo circuito elettronico 110 come un elemento attivo.

Anche per la terza forma di realizzazione, il primo e secondo chip NFC 100, 101 sono già dall’origine associati a coppie, in modo che ogni primo chip NFC 100 installato su un qualunque oggetto, contenga un codice riconoscibile come parte di una coppia di codici la cui seconda parte è solamente disponibile sul secondo chip NFC 101 associato al certificato d’autenticità 500 relativo a quel determinato oggetto. Come per la seconda forma di realizzazione, anche nella terza forma di realizzazione della presente invenzione il secondo chip NFC 101 contiene un codice chiave per permettere la decodifica del contenuto della memoria del primo chip NFC 100; il contenuto è infatti crittato in modo tale da non poter permettere una facile decodifica del messaggio da parte di malintenzionati.

In uso, qualora si voglia verificare l’originalità o autenticità dell’oggetto 400, in una prima fase il certificato d’autenticità 500 è avvicinato all’oggetto 400 ad una distanza sufficiente a permettere ai chip NFC 100, 101 di potersi “vedere” e reciprocamente scambiare dati. Tale distanza è, come già accennato nel paragrafo iniziale della presente descrizione – laddove si è descritta l’arte nota prossima alla presente invenzione – nell’ordine di una ventina di centimetri. Con riferimento alla figura 4, in dettaglio dapprima il secondo chip NFC 101 interroga (istante di tempo t1) il primo chip NFC 100 posto sull’oggetto 400; immediatamente in seguito, se i due chip sono posti a una distanza sufficientemente ridotta, il primo chip NFC 100 risponde al secondo chip NFC 101 trasmettendo (istante di tempo t2) l’informazione digitale crittata, che poi verrà decodificata dal circuito elettronico 110.

Successivamente, in una seconda fase, si provvede ad una verifica dell’integrità della coppia dei codici contenuti nel primo e secondo chip NFC 100, 101.

In questo caso, a differenza di quanto avviene per la seconda forma di realizzazione, la verifica non viene più effettuata attraverso un lettore portatile 200, ma attraverso il circuito elettronico 110 entro il quale è inserito il secondo chip NFC 101.

In particolare il circuito elettronico 110 presenta una piccola unità di elaborazione dati contenente un algoritmo configurato per decodificare il codice chiave. Pertanto nella seconda fase, il codice chiave viene utilizzato come “chiave” appunto per decrittare il dato o messaggio contenuto nella memoria del primo chip NFC 100.

Nel caso la decodifica avvenga in modo positivo, in una terza fase il circuito elettronico 110 provvede ad inviare un segnale di conferma verso l’utente. Tale conferma può avvenire ad esempio e non limitatamente attraverso l’accensione di un led di colore verde installato sul circuito elettronico 110.

Nel caso la decodifica avvenga in modo errato, in una terza fase alternativa il circuito elettronico 110 provvede ad inviare un segnale di errore o compromissione all’utente. Analogamente, tale segnale può essere ad esempio e non limitatamente l’accensione di un led di colore rosso.

Tutte e tre le forme di realizzazione del sistema fin qui descritte sono caratterizzate dall’elemento comune di avere una coppia di chip NFC 100, 101, configurati per contenere sulle rispettive memorie delle informazioni preventivamente accoppiate in modo tale da realizzare una coppia unica e non ripetibile di codici di certificazione assegnati rispettivamente ad un oggetto 400 la cui autenticità si vuol certificare ed un certificato d’autenticità a quest’ultimo associato.

Parte delle procedure fin qui descritte possono essere realizzate per mezzo di un programma per elaboratore elettronico, il quale è configurato tipicamente per ricevere le informazioni memorizzate nei chip NFC 100, 101 e successivamente procedere con il confronto delle stesse come precedentemente descritto in dettaglio.

I vantaggi del sistema oggetto della presente invenzione sono chiari alla luce della descrizione fin qui presentata. Riassumendo, il sistema oggetto della presente invenzione permette di certificare l’autenticità di uno o più oggetti in modo flessibile, essendo infatti configurabile per operare con o senza una postazione remota di verifica e permettendo al contempo una maggiore sicurezza rispetto ad un tradizionale accoppiamento tra certificato d’autenticità ed oggetto.

Il furto dell’oggetto, per tale ragione, risulta inutile in quanto pur possedendo il primo chip di comunicazione a breve distanza, non si disporrebbe del corretto accoppiamento con il secondo chip di comunicazione a breve distanza, e pertanto qualunque associazione risulterebbe sostanzialmente non valida, o, nel caso della seconda e terza forma di realizzazione del sistema oggetto della presente invenzione, non si riuscirebbe a decrittare l’informazione digitale contenuta all’interno del primo chip di comunicazione a breve distanza.

E’ infine chiaro che al sistema e metodo di funzionamento fin qui descritti, possono essere applicati aggiunte, varianti, modifiche ovvie per un tecnico del ramo senza per questo fuoriuscire dall’ambito di tutela fornito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di sicurezza per la verifica di autenticità di oggetti, il sistema comprendendo una o più coppie di chip di comunicazione a breve distanza ognuna comprendente un primo, secondo chip di comunicazione a breve distanza (100, 101), aventi ognuno una rispettiva memoria ed essendo configurati per contenere sulle rispettive memorie delle informazioni digitali preventivamente associate; ogni coppia di chip di comunicazione a breve distanza contiene informazioni la cui associazione è un’associazione unica e non ripetibile di codici di certificazione assegnati rispettivamente ad un oggetto (400) la cui autenticità si vuol certificare ed un certificato d’autenticità (500) a quest’ultimo associato.
2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, realizzante una certificazione d’autenticità di tipo remoto, e comprendente inoltre dei mezzi di verifica elettronica (200, 300) di autenticità suscettibili di essere posizionati in posizione remota rispetto ai detti primo e secondo chip di comunicazione a breve distanza (100, 101).
3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 2, in cui i detti mezzi di verifica elettronica comprendono un lettore portatile (200) di chip di comunicazione a breve distanza.
4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 3, in cui i detti mezzi di verifica elettronica comprendono inoltre un’interfaccia remota (300), suscettibile di scambiare segnali con il detto lettore portatile (200); la detta interfaccia remota (300) è configurata realizzare una verifica d’autenticità remota, verificando la correttezza di una combinazione tra il primo e il secondo chip di comunicazione a breve distanza (100, 101) di una determinata coppia associata ad un rispettivo oggetto (400) e certificato d’autenticità (500) ai quali detti chip di comunicazione a breve distanza sono associati.
5. 5. Sistema secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre un circuito elettronico (110) associato assieme detto secondo chip di comunicazione a breve distanza (101); il detto circuito elettronico (110) comprendendo un’unità di elaborazione dati configurata per permettere di decodificare un codice chiave memorizzato su altri primi chip di comunicazione a breve distanza (100) posti nelle sue vicinanze ed effettuare una verifica di corretta associazione tra il detto secondo e primo chip di comunicazione a breve distanza (101, 100) realizzando un sistema di verifica d’autenticità di tipo locale.
6. 6. Metodo di verifica dell’autenticità di un oggetto, comprendente: un passo di associazione di identificazione preventiva di una coppia di chip comprendente un primo, secondo chip di comunicazione a breve distanza (100, 101) e di memorizzazione su di una memoria di ognuno di essi di rispettive informazioni digitali univoche; un successivo passo di associazione inamovibile del primo chip di comunicazione a breve distanza (100) su un oggetto (400) la cui autenticità si vuole verificare e del secondo chip di comunicazione a breve distanza (101) su di un certificato d’autenticità (500) associato a detto oggetto (400); un successivo passo di verifica della corrispondenza delle informazioni digitali contenute nella memoria del primo e secondo chip di comunicazione a breve distanza (100, 101).
7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 6, comprendente inoltre un passo preventivo di memorizzazione di dette informazioni digitali su di un database di un’interfaccia remota (300) suscettibile di ricevere e trasmettere dati con un lettore (200) di chip di comunicazione a breve distanza.
8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, comprendente un passo di lettura dei detti chip di comunicazione a breve distanza (100; 101) per mezzo di un lettore (200) ed un passo successivo passo di trasmissione dei dati letti alla detta interfaccia remota (300).
9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 6, comprendente un passo di crittazione dell’informazione digitale memorizzata sulla memoria del detto primo chip di comunicazione a breve distanza (100) ed un successivo passo di decrittazione di tale informazione digitale per mezzo di un codice chiave reperito dal detto secondo chip di comunicazione a breve distanza (101).
10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9, in cui il detto successivo passo di decrittazione è effettuato da un circuito elettronico (110) associato a detto secondo chip di comunicazione a breve distanza (101).
11. 11. Metodo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 6-11, caratterizzato dal fatto che il detto primo chip di comunicazione a breve distanza è di tipo passivo.