ITFI20120158A1 - "contenitore in plastica con tappo e sigillo di garanzia" - Google Patents

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ITFI20120158A1
ITFI20120158A1 IT000158A ITFI20120158A ITFI20120158A1 IT FI20120158 A1 ITFI20120158 A1 IT FI20120158A1 IT 000158 A IT000158 A IT 000158A IT FI20120158 A ITFI20120158 A IT FI20120158A IT FI20120158 A1 ITFI20120158 A1 IT FI20120158A1
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Vieri Ceccherini
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Description

"CONTENITORE IN PLASTICA CON TAPPO E SIGILLO DI GARANZIA”
Descrizione
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda i contenitori in materiale plastico, in particolare bottiglie in plastica per acqua minerale naturale, o bottiglie in plastica per acqua minerale effervescente ed anche per altre bevande.
Stato della tecnica
L'impiego di bottiglie di plastica per il confezionamento di acqua minerale o altre bibite è molto diffuso. Le bottiglie di plastica sono normalmente corredate di un tappo, o cosiddetta capsula, a vite che viene impegnato alla bottiglia e che presenta un sigillo di garanzia o fascetta di sicurezza che viene rotta al momento della prima apertura della bottiglia e garantisce il consumatore circa l' integrità del contenuto della bottiglia all’atto dell’acquisto.
I moderni grandi impianti di imbottigliamento riempiono giornalmente decine di migliaia, ed in alcuni casi centinaia di migliaia di bottiglie e quindi consumano grandi quantità di questo tipo di contenitori. Vi è una costante ricerca di nuovi accorgimenti per ridurre il peso di ciascuna bottiglia e di ciascun tappo, in primo luogo per ridurre i costi di produzione, ed in secondo luogo anche per ridurre l'impatto ambientale di questo tipo di confezionamento, considerato che non tutte le bottiglie in plastica vengono riciclate.
Normalmente le bottiglie di plastica di questo tipo presentano un collo filettato e, tra la filettatura ed il corpo della bottiglia, due collari perimetrali o risalti anulari, che servono l’uno per agganciare il sigillo di garanzia e l’altro per manipolare le bottiglie negli impianti di riempimento.
In EP-A-2207722 è descritta una bottiglia di plastica, in cui il collo della bottiglia presenta un unico collare perimetrale o risalto anulare che serve sia all'impegno della bottiglia ad organi di manipolazione e convogliamento all'intemo dell'impianto di riempimento, sia a vincolare il sigillo di garanzia. Per consentire la manipolazione della bottiglia, tra il collo filettato della bottiglia ed il risalto anulare è prevista una scanalatura o rientranza anulare dove si impegnano gli organi meccanici di manipolazione.
L'utilizzo di un singolo collare perimetrale o risalto anulare, in luogo della tradizionale conformazione con doppio collare, consente di ridurre di alcuni grammi il peso di ciascuna bottiglia e quindi di ridurre di molte tonnellate la quantità annuale di plastica impiegata dall'impianto di confezionamento.
Esiste tuttavia ancora margine per migliorare questo aspetto e ridurre ulteriormente il quantitativo di materiale plastico necessario per la produzione della singola bottiglia.
Sommario dell’invenzione
L’invenzione prevede un contenitore di materiale plastico con un collo filettato, per l’impegno di un tappo a vite, ed un collare perimetrale posto tra la filettatura ed il corpo del contenitore. Il collare ha funzione di vincolo e di strappo di un sigillo di garanzia del tappo. Per ridurre la quantità di materiale plastico necessario alla produzione del contenitore, il collare perimetrale presenta un bordo corredato di una dentatura a dente di sega. Questa dentatura definisce un profilo atto ad impegnarsi con ponticelli di collegamento di una fascetta di sicurezza di un sigillo di garanzia del tappo. Rispetto ad un contenitore tradizionale, ad esempio una normale bottiglia di acqua minerale, la configurazione a dente di sega del collare anulare consente di ridurre la quantità complessiva di materiale plastico impiegato per la produzione della bottiglia. Infatti, la funzione del collare viene mantenuta, come se esso avesse una forma anulare liscia, ma viene risparmiato tutto il materiale corrispondente alle porzioni vuote tra dente e dente.
In vantaggiose forme di realizzazione il collare perimetrale è unico, e funge sia da ancoraggio del sigillo di garanzia, sia da superficie di guida o di impegno del contenitore negli impianti di stampaggio, manipolazione, movimentazione, riempimento e chiusura del contenitore. Non si esclude, peraltro, di prevedere un secondo collare perimetrale, posizionato tra il collare perimetrale a dente di sega e il corpo della bottiglia, che serve da guida o impegno del contenitore rispetto a macchinari, dispositivi, attrezzature od altro lungo la linea di produzione. Peraltro, la previsione di un unico collare che svolge entrambe le funzioni risulta particolarmente vantaggioso grazie alla ulteriore riduzione del peso complessivo di materiale plastico impiegato.
In pratiche forme di realizzazione, la dentatura comprende una pluralità di denti, ciascuno dei quali ha un primo fianco ed un secondo fianco. Il primo fianco è vantaggiosamente inclinato rispetto ad una direzione radiale e si sviluppa da una prima estremità radialmente più interna ad una seconda estremità radialmente più esterna. In pratica, il primo fianco dei denti ha una sporgenza radiale crescente dalla prima estremità alla seconda estremità nel verso di avvitamento di detta filettatura. Esso forma, in questo modo, un profilo a camma, od a rampa, gradualmente allontanantesi dall’asse del contenitore, cioè dall’asse della filettatura di impegno del tappo, sul quale può scorrere un ponticello del sigillo di garanzia del tappo quando il tappo viene avvitato sul contenitore, facendo sì che il ponticello venga flesso radialmente verso l’estemo fino a scavalcare il dente e trovarsi davanti ad un secondo fianco del dente. Il secondo fianco di ciascun dente della dentatura del collare perimetrale è sagomato in modo tale che, ruotando il tappo nel verso dello svolgimento, i ponticelli rimangono impegnati a rispettivi secondi profili dei denti, e vengono strappati per effetto della torsione applicata al tappo.
Secondo vantaggiose forme di realizzazione, il secondo fianco dei denti della dentatura a dente di sega può avere ad esempio un profilo concavo, oppure una inclinazione, rispetto alla direzione radiale, minore rispetto a detto primo fianco, cioè un orientamento più vicino alla direzione radiale rispetto all’ orientamento del primo dente.
Per ottenere una ulteriore riduzione della quantità di materiale plastico, tra denti consecutivi il collare perimetrale può presentare un profilo curvilineo a raggio sostanzialmente costante. In questo modo si aumenta il volume di vuoto tra un dente ed il successivo e quindi si riduce la quantità di materiale plastico rispetto ad un collare perimetrale che presenta una dimensione radiale pari alla dimensione radiale massima dei denti del collare perimetrale a dente di sega secondo l’invenzione.
In vantaggiose forme dei realizzazione il collo del contenitore ha una superficie esterna sostanzialmente cilindrica e si sviluppa dall’ imboccatura del contenitore fino al collare perimetrale. Sulla superficie esterna sono realizzati uno o più filetti di avvitamento del tappo del contenitore. Inoltre, fra il collare perimetrale ed il corpo del contenitore è prevista una parete di raccordo, la cui dimensione radiale esterna è inferiore rispetto alla dimensione radiale della superficie esterna del collo. Si forma in questo modo un sottosquadro pronunciato sotto il collare perimetrale, che consente l’impegno del contenitore da parte di organi di manipolazione, trasporto od altro, previsti nella linea di riempimento.
Il contenitore può comprendere un tappo a vite impegnato al collo del contenitore e corredato di un sigillo di garanzia comprendente un anello, impegnantesi alla faccia del collare perimetrale opposta all’imboccatura del contenitore, ed una pluralità di ponticelli strappabili, che uniscono l’anello al corpo del tappo. Vantaggiosamente, la configurazione dei ponticelli e dei denti è tale che avvitando il tappo sul contenitore, i ponticelli si inseriscono fra coppie di denti adiacenti. Il movimento di svitamento del tappo provoca l’interferenza dei ponticelli con la dentatura e conseguentemente la rottura dei ponticelli.
In alcune forme di realizzazione l’anello del sigillo di garanzia del tappo può presentare una prima superficie, che in assetto avvitato è rivolta verso il corpo del tappo ed a cui sono uniti i ponticelli, ed una seconda superficie opposta, con un invito per facilitare lo scavalcamento del collare perimetrale quando il tappo viene avvitato sul collo del contenitore. Per facilitare l’avvitamento, il collare perimetrale può presentare una superficie superiore, cioè rivolta verso l’imboccatura del contenitore, di forma smussata, formante un invito e cooperante con la superficie smussata ad invito dell’anello.
In vantaggiose forme di realizzazione, la filettatura e la dentatura sono realizzate in modo che: durante l’avvitamento del tappo sul contenitore i ponticelli del sigillo di garanzia scorrono su rispettivi primi fianchi ei denti, i quali primi fianchi hanno un’inclinazione tale da consentire ai ponticelli di scavalcare i denti durante la rotazione di avvitamento; e che durante lo svitamento del tappo dal contenitore i ponticelli interferiscono con rispettivi secondi fianchi dei denti, i quali secondi fianchi hanno una inclinazione tale da impedire ai ponticelli di scavalcare i denti durante la rotazione di svitamento, provocando in tal modo la lacerazione dei ponticelli.
II contenitore può essere una bottiglia per acqua minerale, in particolare per acqua minerale liscia, cioè non effervescente, oppure una bottiglia per acqua minerale gassata, oppure anche una bottiglia per altri tipi di bevande. Non si esclude di utilizzare le caratteristiche della presente invenzione per realizzare bottiglie per il contenimento di altri prodotti, commestibili o non commestibili, ad esempio per uso industriale, quale olii minerali, prodotti detergenti, disinfettanti o simili.
Nel generico termine di contenitore rientra anche una cosiddetta pre-forma destinata a formare una bottiglia per soffiaggio a caldo, come noto in particolare nel settore del confezionamento di acque minerali o altre bevande.
Forma oggetto della presente invenzione anche un tappo a vite per un contenitore in plastica corredato di un collo filettato, comprendente un corpo con una filettatura interna ed un sigillo di garanzia comprendente un anello ed una pluralità di ponticelli strappabili, che uniscono l’anello al corpo del tappo. Caratteristicamente la lunghezza dei ponticelli strappabili è sufficiente a creare uno spazio tra l’anello ed il corpo del tappo, in cui si inserisce un collare perimetrale di un contenitore a cui il tappo viene avvitato.
Caratteristiche e forme di realizzazione sono descritte qui di seguito e ulteriormente definite nelle allegate rivendicazioni, che formano parte integrante della presente descrizione. La sopra riportata breve descrizione individua caratteristiche delle varie forme di realizzazione della presente invenzione in modo che la seguente descrizione dettagliata possa essere meglio compresa e affinché i contribuiti alla tecnica possano essere meglio apprezzati. Vi sono, ovviamente, altre caratteristiche dell’invenzione che saranno descritte più avanti e che saranno esposte nelle rivendicazioni allegate. Si deve comprendere che le varie forme di realizzazione dell’invenzione non sono limitate nella loro applicazione ai dettagli costruttivi ed alle disposizioni di componenti descritti nella descrizione seguente o illustrati nei disegni. L’invenzione può essere attuata in altre forme di realizzazione e posta in pratica in vari modi. Inoltre si deve comprendere che la fraseologia e la terminologia qui impiegate sono soltanto ai fini descrittivi e non devono essere considerate limitative.
Gli esperti del ramo pertanto comprenderanno che il concetto su cui si basa l’invenzione può essere utilizzato come base per progettare altre strutture, altri metodi e/o altri sistemi per attuare i vari scopi della presente invenzione. E’ importante, quindi, che le rivendicazioni siano considerate come comprensive di quelle costruzioni equivalenti che non escono dallo spirito e dall’ambito della presente invenzione.
Breve descrizione dei disegni
L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica forma di realizzazione dell'invenzione. Più in particolare, nel disegno mostrano: la
Fig.1 una vista laterale di una cosiddetta preforma per la produzione di una bottiglia od altro contenitore in materiale plastico con un tappo a vite; la
Fig.2 una vista prospettica ingrandita del collo della preforma; la
Fig.3 una sezione di un tappo con sigillo di garanzia secondo un piano contenente l'asse del tappo stesso; la
Fig.4 una sezione secondo un piano longitudinale di una bottiglia con il relativo tappo ad essa applicato; la
Fig.5 una sezione secondo V-V di Fig.4; le
Figg.5A e 5B due sezioni locali secondo A-A di Fig.5 in due diverse forme di realizzazione;
Fig.6 una vista prospettica del tappo avvitato sul collo della bottiglia; e la Fig.7 il tappo avvitato sulla bottiglia dopo la rottura del sigillo di garanzia. Descrizione dettagliata di una forma di realizzazione
La descrizione dettagliata che segue di forme di realizzazione esemplificative si riferisce ai disegni allegati. Gli stessi numeri di riferimento in disegni differenti identificano gli elementi uguali o simili. Inoltre i disegni non sono necessariamente in scala. La descrizione dettagliata che segue non limita l'invenzione. Piuttosto, l’ambito dell’ invenzione è definito dalle rivendicazioni accluse.
Il riferimento nella descrizione a “una forma di realizzazione” o “la forma di realizzazione” o “alcune forme di realizzazione” significa che una particolare caratteristica, struttura o elemento descritto in relazione ad una forma di realizzazione è compreso in almeno una forma di realizzazione dell’oggetto descritto. Pertanto la frase “in una forma di realizzazione” o “nella forma di realizzazione” o “in alcune forme di realizzazione” usata nella descrizione non si riferisce necessariamente alla stessa o alle stesse forme di realizzazione. Inoltre, le particolari caratteristiche, strutture od elementi possono essere combinati in qualunque modo idoneo in una o più forme di realizzazione.
Nel seguito verrà fatto specifico riferimento ad una forma di realizzazione in cui il contenitore in materiale plastico è una bottiglia, ad esempio una bottiglia per bibite, quali acque minerali o simili. Si deve peraltro comprendere che il concetto alla base dell'invenzione può essere incorporato anche in altri tipi di contenitori di plastica dove si presentino esigenze analoghe e caratteristiche tecnico-funzionali simili a quelle delle bottiglie per bibite.
In Fig.1 è mostrata una cosiddetta preforma utilizzata per la produzione di una bottiglia per bevande. Come noto agli esperti del ramo, la preforma viene trasformata in bottiglia tramite soffiaggio, subito prima del suo riempimento.
La preforma, complessivamente indicata con 1, comprende un corpo 3 ed un collo 5. Il corpo 3 viene successivamente espanso per soffiaggio a caldo e forma il corpo della bottiglia, mentre il collo 5 costituisce la parte di imboccatura della bottiglia e di avvitamento del tappo. La forma del collo 5 della preforma 1 rimane sostanzialmente invariata una volta che la preforma è stata trasformata in bottiglia e pertanto gli elementi strutturali che verranno di seguito descritti si ritrovano tanto nella preforma quanto nella bottiglia finita.
La Fig.4 mostra una porzione, in sezione longitudinale, di una bottiglia 7 ottenuta del soffiaggio della preforma 1. Con 9 è indicato il corpo della bottiglia e con 5 è indicato il collo della bottiglia.
Il collo 5 comprende una porzione sostanzialmente cilindrica 5A su cui è realizzata una filettatura 11 per avvitarvi un tappo, rappresentato in sezione longitudinale in Fig.3 ed ivi indicato con 13. Nella parte superiore la porzione cilindrica 5A del collo 5 termina con l'imboccatura I. Sotto la filettatura 11, il collo 5 presenta un collare perimetrale o risalto anulare 17, che separa il collo vero e proprio della bottiglia o della preforma dal corpo 3 della preforma ovvero 9 della bottiglia. In Fig.4, tra il collare perimetrale 17 ed il corpo 9 della bottiglia è prevista una parete di raccordo 9A.
Il collare perimetrale 17 presenta un profilo dentato a dente di sega. In termini generali, per dentatura a denta di sega si intende in questo contesto una dentatura in cui i denti presentano due fianchi di forma diversa, ed in particolare con una diversa inclinazione rispetto alla direzione radiale, per consentire, come verrà chiarito in seguito, lavvitamento del tappo con il sigillo di garanzia, mantenendo l'integrità del tappo e del sigillo, e provocando la rottura del sigillo quando il tappo viene svitato dalla bottiglia 7.
Nella forma di realizzazione illustrata, vedasi in particolare la sezione di Fig.5, il collare perimetrale 17 presenta una pluralità di denti 19, ciascuno dei quali presenta un primo fianco 19A ed un secondo fianco 19B. primo fianco 19A ha una forma convessa, inclinata rispetto ad una direzione radiale. In altre forme di realizzazione il fianco 19A può essere rettilineo ed inclinato rispetto alla direzione radiale.
Più in particolare muovendosi in direzione oraria attorno all’asse della bottiglia, il fianco 19A di ciascun dente 19 si allontana gradualmente dall’asse A della bottiglia sviluppandosi da una prima estremità radialmente più vicina all’asse della bottiglia, ad una seconda estremità più distante dall’asse A della bottiglia. In altri termini, il fianco 19A di ciascun dente 19 ha una dimensione radiale crescente da una prima estremità ad una seconda estremità, osservando la bottiglia dall’alto e muovendosi in direzione oraria. In sostanza, l'inclinazione del fianco 19A è tale per cui esso si allontana gradualmente dall'asse A della bottiglia in direzione radiale spostandosi in un verso concorde al verso di avvitamento del tappo sulla bottiglia, indicato con F in Fig.5.
Nella forma di realizzazione illustrata, il secondo fianco 19B presenta un profilo concavo. In altre forme di realizzazione, il fianco 19B potrebbe avere una forma piana, ad esempio ad orientamento radiale, anziché una forma concava ed inclinata rispetto alla direzione radiale come mostrato nel disegno. In ancora ulteriori forme di realizzazione, il fianco 19B potrebbe avere una forma rettilinea o convessa, con una inclinazione, rispetto alla direzione radiale, minore rispetto al fianco 19 A, cioè può avere un orientamento più vicino alla direzione radiale rispetto all’ orientamento del fianco 19 A.
Come apparirà più chiaro nel seguito, tuttavia, la forma concava del fianco 19B illustrato nel disegno presenta particolari vantaggi in termini di efficienza di funzionamento del tappo di sicurezza che viene applicato alla bottiglia 7 dopo il riempimento.
Come visibile in particolare in Fig.5A, il collare perimetrale 17 presenta un'altezza, cioè una dimensione nella direzione dell'asse A della bottiglia, indicata con H ed una dimensione radiale complessiva calcolata dalla superficie cilindrica 5A esterna del collo 5 pari a R.
Nella forma di realizzazione illustrata, oltre alla dentatura formata dai denti 19, il collare perimetrale 17 presenta anche (tra coppie di denti 19 consecutivi) una porzione radialmente più interna indicata con 17A, di forma sostanzialmente circolare a raggio costante, indicata con 17B. In questo modo, In sostanza, in questa forma di realizzazione, tra un dente 19 ed il successivo vi è un arco libero sotteso da un angolo a (vedasi Fig.5).
Il tappo 13 comprende un corpo 21 ed un sigillo 23. Il corpo 21 presenta una parete frontale 21 A ed una parete cilindrica perimetrale 21B, sulla cui superficie interna si sviluppa una filettatura interna 21C, impegnantesi alla filettatura esterna 11 del collo 5 della bottiglia 7.
Nella forma di realizzazione illustrata, il sigillo 23 comprende un anello 27 ed una pluralità di ponticelli 29 strappabili o rompibili. I ponticelli 29 strappabili uniscono l'anello 27 al corpo 21 del tappo 13 e più esattamente i ponticelli 29 si sviluppano tra un bordo 21D del corpo 21 del tappo 13 fino allineilo 27.
Come visibile in particolare nella sezione ingrandita di Fig.5A, l'anello 27 presenta una sezione trasversale opportunamente smussata in 27A. Nell'esempio di realizzazione illustrato lo smusso 27A è definito da una superficie conica interna dell'anello 27. Lo smusso facilita l’avvitamento del tappo sulla bottiglia, poiché quando il tappo viene avvitato, la superficie smussata 27A scorre sui denti 19 del collare perimetrale 17 e provoca una dilatazione radiale dell’anello 27. Per facilitare ulteriormente l’avvitamento del tappo e la dilatazione dell’anello 27 fino a che esso si impegna a sottosquadro sotto il collare perimetrale 17, in una variante di realizzazione (illustrata in Fig.5B, che mostra una sezione analoga a quella di Fig.5A), la superficie superiore del collare perimetrale 17 è anch’essa smussata.
Nella forma di realizzazione illustrata nel disegno, i ponticelli 29 presentano vantaggiosamente una sezione trasversale circa circolare. In altre forme di realizzazione possono essere previsti ponticelli aventi una sezione trasversale diversa, ad esempio ellittica, oppure poligonale.
Nella forma di realizzazione illustrata (vedasi Fig.5) il numero dei ponticelli 29 del tappo 13 è pari alla metà del numero dei denti 19 della dentatura a dente di sega del collare perimetrale 17 della bottiglia 7. Non si esclude la possibilità di un diverso rapporto tra il numero dei denti 19 ed il numero dei ponticelli 29, ad esempio un rapporto 1:1, oppure un rapporto 1:3, con un minor numero di ponticelli 29 rispetto a quello rappresentato nel disegno.
II tappo 13 viene avvitato sulla bottiglia 17, dopo il riempimento della medesima, tramite una normale operazione di avvitamento utilizzando le macchine esistenti per la manipolazione dei tappi delle bottiglie tradizionali. Nell'avvitare il tappo 13 sul collo 5 della bottiglia 7, l'invito 27A formato sull'anello 27 e l’eventuale smusso dei denti 19 o dell’interno collare perimetrale 17 (vedasi forma di realizzazione di Fig.5B) provoca la dilatazione radiale dell'anello 27 e la deformazione fissionale dei ponticelli 29, facilitando lo scavalcamento da parte dell'anello 27 dei denti 19. Se necessario questi ultimi possono presentare una superficie superiore leggermente smussata, benché ciò non sia necessario se vengono scelte opportunamente le dimensioni dei denti 19 e dell'anello 27 e la forma della sezione trasversale di quest'ultimo.
Al termine dell'avvitamento del tappo 13, quest'ultimo assumerà la posizione mostrata in Fig.4, con l'anello 27 impegnato a sottosquadro sotto il denti 19 del collare perimetrale 17. 1 ponticelli 29 si dispongono ciascuno fra due denti 19 consecutivi. Durante l'avvitamento, i ponticelli 29 scorrono lungo i fianchi 19A dei denti 19 che a tale scopo sono sagomati con forma convessa ed inclinata rispetto alla direzione radiale. Questa forma fa sì che il tappo 13 possa avvitarsi completamente sulla bottiglia 17 fino a portare i ponticelli 29 a scavalcare i denti 19 del collare perimetrale o risalto anulare 17.
La forma circolare della sezione trasversale dei ponticelli 29 può facilitare questo scorrimento dei ponticelli 29 sui fianchi inclinati 19A dei denti 19.
Quando la bottiglia viene aperta per il primo utilizzo, la rotazione antioraria (freccia FI in Fig.5), fa sì che ciascun ponticello strappabile 29 rimanga impegnato ad un rispettivo fianco 19B di uno dei denti 19. La configurazione di questi fianchi 19B è tale da agganciare i rispettivi ponticelli 29 impedendone la rotazione. Ruotando il corpo 21 del tappo 13 si provoca in questo modo la lacerazione o strappo dei ponticelli 29 e quindi la rottura del sigillo 23 di garanzia.
Il risultato di un’operazione di svitamento del tappo 13 dalla bottiglia 7 è visibile dalle Figg.6 e 7: in Fig.6 il tappo è ancora integro, in Fig.7 esso è stato svitato e successivamente riavvitato sul corpo della bottiglia 7. L'anello 27 con eventuali spezzoni di ponticelli 29 si trova appoggiato sul corpo 9 della bottiglia 7 e questo consente al consumatore di verificare che la bottiglia non è integra.
La forma dentata del collare perimetrale 17 consente di ridurre in modo sostanziale il peso di materiale plastico necessario per ogni bottiglia. Infatti, a parità di dimensione radiale R del risalto o collare perimetrale 17, nella bottiglia secondo la presente invenzione si ha una quantità di materiale molto minore rispetto a quello necessario per formare il collare perimetrale di una bottiglia tradizionale, dove il collare ha un bordo esterno circolare, con un raggio esterno pari al raggio RM di ciascun dente 19 (Fig.5), anziché un profilo dentellato.
Anche la quantità di materiale plastico necessario per la realizzazione del tappo 13 è minore rispetto a quella richiesta per un tappo tradizione. Infatti, in una bottiglia secondo lo stato della tecnica il sigillo di garanzia è formato da una fascia anulare che ha una altezza superiore rispetto a quella del collare perimetrale della bottiglia e si impegna al collare stesso con un labbro od una dentatura interna. Come si osserva in particolare in Fig.3, viceversa, secondo quanto qui illustrato il sigillo di garanzia 23 presenta un anello 27 di spessore molto limitato, che viene posizionato ad una distanza D dal bordo inferiore 21D del corpo 21 del tappo 13 per mezzo dell'interposizione di ponticelli 29, tale distanza D essendo almeno pari allo spessore od altezza H del collare perimetrale 17 (Fig.5A). Il peso complessivo del sigillo 23 è quindi inferiore rispetto a quello dei sigilli tradizionali.
Le forme di realizzazione qui sopra descritte ed illustrate nei disegni sono state discusse in dettaglio come esempi di attuazione dell’ invenzione. Gli esperti del ramo comprenderanno che sono possibili molte modifiche, varianti, aggiunte ed omissioni, senza discostarsi dai principi, dai concetti e dagli insegnamenti della presente invenzione così come definita nelle allegate rivendicazioni. Pertanto l’ambito dell’invenzione deve essere determinato unicamente sulla scorta della più ampia interpretazione delle rivendicazioni allegate, comprendendo in esso tali modifiche, varianti, aggiunte ed omissioni. I termini “comprendere” e suoi derivati non escludono la presenza di ulteriori elementi o fasi, oltre a quelli specificamente indicati in una determinata rivendicazione. Il termine “un” o “una” che precede un elemento, mezzo o caratteristica di una rivendicazione non esclude la presenza di una pluralità di tali elementi, mezzi o caratteristiche. Quando una rivendicazione di dispositivo elenca una pluralità di “mezzi”, alcuni o tutti tali “mezzi” possono essere attuati da un unico componente, organo o struttura. L’enunciazione di determinati elementi, caratteristiche o mezzi in rivendicazioni dipendenti distinte non esclude la possibilità di combinare tra loro detti elementi, caratteristiche o mezzi. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (14)

  1. "CONTENITORE IN PLASTICA CON TAPPO E SIGILLO DI GARANZIA” Rivendicazioni 1. Un contenitore di materiale plastico avente un corpo ed un collo con una imboccatura, detto collo comprendendo: una porzione filettata per l’impegno a vite di un tappo di chiusura del contenitore, ed un collare perimetrale posto tra detta porzione filettata e detto corpo ed avente la funzione di vincolo e di strappo di un sigillo di garanzia del tappo; caratterizzato dal fatto che detto collare perimetrale presenta un bordo corredato di una dentatura a dente di sega.
  2. 2. Contenitore come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto: che detta dentatura comprende una pluralità di denti, ciascuno dei quali ha un primo fianco ed un secondo fianco; che il primo fianco è inclinato rispetto ad una direzione radiale e si sviluppa da una prima estremità radialmente più interna ad una seconda estremità radialmente più esterna.
  3. 3. Contenitore come da rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il primo fianco di detti denti ha una sporgenza radiale crescente dalla prima estremità alla seconda estremità nel verso di avvitamento di detta filettatura.
  4. 4. Contenitore come da rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che il secondo fianco di detti denti ha un profilo concavo, oppure una inclinazione, rispetto alla direzione radiale, minore rispetto a detto primo fianco.
  5. 5. Contenitore come da rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che tra denti consecutivi detto collare perimetrale presenta un profilo curvilineo a raggio sostanzialmente costante.
  6. 6. Contenitore come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto: che detto collo ha una superficie esterna sostanzialmente cilindrica, da detta imboccatura fino a detto collare perimetrale, su detta superficie esterna essendo realizzati uno o più filetti di avvitamento del tappo del contenitore; e che fra detto collare perimetrale ed il corpo del contenitore è prevista una parete di raccordo, la cui dimensione radiale esterna è inferiore rispetto alla dimensione radiale della superficie esterna del collo.
  7. 7. Contenitore come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un tappo a vite impegnato al collo del contenitore e corredato di un sigillo di garanzia comprendente un anello, impegnantesi alla faccia di detto collare perimetrale opposta all’imboccatura del contenitore, ed una pluralità di ponticelli strappabili, che uniscono l’anello al corpo del tappo, detti ponticelli inserendosi fra coppie di denti adiacenti quando il tappo viene avviato al contenitore; il movimento di svitamento del tappo provocando l’interferenza dei ponticelli con detta dentatura e la rottura dei ponticelli.
  8. 8. Contenitore come da rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti ponticelli hanno una sezione sostanzialmente circolare.
  9. 9. Contenitore come da rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto anello presenta una prima superficie rivolta verso il corpo del tappo, a cui sono uniti detti ponticelli, ed una seconda superficie opposta, con un invito per facilitare lo scavalcamento di detto collare perimetrale quando il tappo viene avvitato sul collo del contenitore.
  10. 10. Contenitore come da una o più delle rivendicazioni 7 a 9 quando dipendenti almeno dalla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta filettatura e detta dentatura sono realizzate in modo che: durante l’avvitamento del tappo sul contenitore detti ponticelli scorrono su rispettivi primi fianchi di detti denti, detti primi fianchi avendo un’inclinazione tale da consentire ai ponticelli di scavalcare i denti durante la rotazione di avvitamento; e che durante lo svitamento del tappo dal contenitore i ponticelli interferiscono con rispettivi secondi fianchi di detti denti, detti secondi fianchi avendo una inclinazione tale da impedire ai ponticelli di scavalcare i denti durante la rotazione di svitamento, provocando in tal modo la lacerazione dei ponticelli.
  11. 11. Contenitore come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il collare perimetrale presenta una superficie superiore, rivolta verso l’imboccatura del contenitore, di forma smussata per facilitare l’avvitamento del tappo.
  12. 12. Un tappo a vite per un contenitore in plastica corredato di un collo filettato, comprendente un corpo con una filettatura interna ed un sigillo di garanzia comprendente un anello ed una pluralità di ponticelli strappabili, che uniscono l’anello al corpo del tappo, caratterizzato dal fatto che la lunghezza dei ponticelli strappabili è sufficiente a creare uno spazio tra l’anello ed il corpo del tappo, in cui si inserisce un collare perimetrale di un contenitore a cui il tappo viene avvitato.
  13. 13. Tappo come da rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti ponticelli hanno una sezione sostanzialmente circolare.
  14. 14. Tappo come da rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che detto anello presenta una prima superficie rivolta verso il corpo del tappo, a cui sono uniti detti ponticelli, ed una seconda superficie opposta, con un invito per facilitare lo scavalcamento di un collare perimetrale quando il tappo viene avvitato sul collo del contenitore.
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