ITFI20080034A1

ITFI20080034A1 - DENTAL COMPOSITION FOR THE DESENSITIZATION OF DISINFECTION AND PROTECTION OF EXPOSED DENTINE.

Info

Publication number: ITFI20080034A1
Authority: IT
Inventors: Alessandro Tosetti
Original assignee: Italmed S R L
Priority date: 2008-02-26
Filing date: 2008-02-26
Publication date: 2009-08-27
Also published as: WO2009106972A2; WO2009106972A3

Description

Descrizione dell’Invenzione Industriale dal titolo: Description of the Industrial Invention entitled:

“COMPOSIZIONE AD USO ODONTOIATRICO PER LA “COMPOSITION FOR DENTAL USE FOR THE

DESENSIBILIZZAZIONE DISINFEZIONE E PROTEZIONE DESENSITIZATION, DISINFECTION AND PROTECTION

DELLA DENTINA ESPOSTA” OF EXPOSED DENTINE "

DESCRIZIONE DESCRIPTION

Ambito dell’ invenzione: Scope of the invention:

La presente invenzione riguarda il settore odontoiatrico e più precisamente si riferisce ad una composizione per il trattamento dell'ipersensibilità dentinate la disinfezione e protezione dei denti e del parodonlo. Tale composizione può essere utilizzata come una soluzione. The present invention relates to the dental sector and more precisely refers to a composition for the treatment of dentin hypersensitivity, the disinfection and protection of the teeth and periodonlus. Such a composition can be used as a solution.

Breve descrizione della tecnica nota Brief description of the prior art

L'ipersensibilità dentinole è un sintomo che l’odontoiatra rileva frequentemente nell’anamnesi odonlostomatologica. Il paziente riferisce come un disturbo fastidioso provocato dall’assunzione di alimenti caldi o freddi, zuccherini o aciduli, nonché dallo spazzolamelo. Dentin hypersensitivity is a symptom that the dentist frequently detects in the oral history. The patient reports it as an annoying disorder caused by the intake of hot or cold, sugary or acidic foods, as well as by brushing it.

In corrispondenza delle aree dentali ipersensibili, l’esame ispettivo spesso evidenzia un'abrasione o un’erosione dello smalto con superficializzazione più o meno grave della dentina, in altri casi è la recessione gengivale che scopre la parte più sensibile del dente e cioè la giunzione smalto-cemento. Si sottolinea che la dentina normale è rivestita perifericamente da smalto (nella dentina coronale) e da cemento (nella dentina radicolare). La dentina in queste condizioni non è effettivamente penneabile. Si deve ricordare che la polpa è riccamente innervata. Da questo plesso le fibrenervose si dirigono in senso centrifugo verso la dentina. Alcune di queste formano un’arborizzazione di delicate fibre terminali che si insinuano più o meno profondamente nello strato degli odontoblasti, altre ancora possono attraversare la predentina senza dare collaterali ed entrano nella dentina attraverso i tubuli dentinali. La dentina, infatti, è attraversata in senso radiale da innumerevoli tubuli dentinali, che risultano contenere il fluido dentinale. Inoltrandosi nella dentina (in senso centrifugo) la percentuale di tubuli che contengono fibre nevose diminuisce rapidamente. Le fibre nervose penetrano quindi nella dentina per non più di alcuni micrometri, pertanto la dentina è in gran parte sprovvista di fibre nervose. Diverse sono le ipotesi che cercano di chiarire i meccanismi attraverso i quali avviene la trasmissione degli stimoli dalla superficie esterna del dente fino alle strutture sensoriali della polpa. In correspondence of the hypersensitive dental areas, the inspection often highlights an abrasion or erosion of the enamel with more or less severe superficialization of the dentin, in other cases it is the gingival recession that reveals the most sensitive part of the tooth, that is the junction enamel-concrete. It is emphasized that normal dentin is peripherally coated with enamel (in coronal dentin) and cementum (in root dentin). Dentin under these conditions is not actually peneable. It must be remembered that the pulp is richly innervated. From this plexus the nerve fibers travel centrifugally towards the dentin. Some of these form an arborization of delicate terminal fibers that penetrate more or less deeply into the odontoblast layer, others still can cross the predentine without giving collaterals and enter the dentin through the dentinal tubules. In fact, the dentine is crossed radially by innumerable dentinal tubules, which appear to contain the dentinal fluid. As it enters the dentin (centrifugally), the percentage of tubules that contain snow fibers decreases rapidly. The nerve fibers then penetrate the dentin no more than a few micrometers, so the dentin is largely devoid of nerve fibers. There are several hypotheses that try to clarify the mechanisms through which the transmission of stimuli from the external surface of the tooth to the sensory structures of the pulp takes place.

Ad oggi la teoria più accreditata è quella idrodinamica della sensibilità dentinale. In sintesi questa teoria asserisce che avvengono piccoli spostamenti del contenuto fluido tubulare in risposta a stimoli tattili, termici od osmotici. Con Γ applicazione di vari stimoli (disidratazione, caldo, freddo, o soluzioni iperosmotiche) ci sarà un conseguente movimento del fluido dentinale dentro i tubuli ed una consequenziale agitazione, dei prolungamenti protoplasmatici delfodontoblasta aH’intemo del tubulo stesso e quindi dei nervi sensitivi che sono strettamente associati a tali prolungamenti. Questo rapido spostamento del contenuto dei tubuli dentinali è responsabile, attraverso lo stiramento di suddette fibre nervose, dell’eccitazione dei meccanocettori nervosi situati nella zona tra polpa e dentina, producendo cosi una risposta elettrica e quindi lo stimolo doloroso. To date, the most accredited theory is the hydrodynamic one of dentinal sensitivity. In summary, this theory asserts that small displacements of the tubular fluid content occur in response to tactile, thermal or osmotic stimuli. With the application of various stimuli (dehydration, heat, cold, or hyperosmotic solutions) there will be a consequent movement of the dentinal fluid inside the tubules and a consequential agitation, of the protoplasmic extensions of the odontoblast within the tubule itself and therefore of the sensory nerves that are closely associated with such extensions. This rapid displacement of the contents of the dentinal tubules is responsible, through the stretching of the aforementioned nerve fibers, for the excitation of the nerve mechanoreceptors located in the area between pulp and dentin, thus producing an electrical response and therefore the painful stimulus.

Quindi un tacito assunto della teoria idrodinamica è che i tubuli dentinali abbiano rimbocco aperto (per abrasione o erosione dello smalto): la dentina sensibile è quindi la dentina permeabile. Quando il fluido viene rimosso dalle estremità dei tubuli dentinali, ad esempio mediante disidratazione con getto d’aria, le forze capillari producono un rapido movimento di fluido verso P esterno. La stimolazione nervosa è trasmessa più facilmente quando le aperture dei tubuli esterne sono ampie ed il fluido dentinale è facilmente accessibile. Viceversa la sensibilità dentinale può essere considerevolmente ridotta obliterando gli orifizi dei tubuli, cosi’ da diminuire la loro conduttanza. Qualsiasi sostanza capace di occludere i tubuli dentinali dovrebbe diminuire la sensibilità. Questo avviene fisiologicamente quando ad esempio i tubuli sono occlusi alla loro estremità da tartaro, o da precipitazione intratubulare dei sali minerali salivari, o da formazione di tappi di collageno ecc. Tutti questi processi tenderebbero ad occludere i tubuli dentinali e a diminuire la sensibilità dentinale. Esistono però delle sostanze come il nitrato o il cloruro di potassio capaci di diminuire la sensibilità dentinale senza però possedere capacità di diminuire il flusso fluido attraverso la dentina. Tali osservazioni possono essere spiegate ipotizzando che il nitrato di potassio porti a desensibilizzazione per un aumento della concentrazione degli ioni potassio a livello extra-cellulare. Gli ioni potassio, presumibilmente, depolarizzano la membrana piasmatica dell’assone, provocando un iniziale aumento del potenziale d’azione. Dopo l’iniziale depolarizzazione le fibre nervose non possono ripolarizzarsi a causa dei persistenti alti livelli di potassio extra-cellulare Quindi l’effetto dell’ aumento della concentrazione extra-cellulare del potassio consiste nella riduzione dell’eccitabilità nervosa. Le fibre nervose rimangono ineccitabili per tutto il tempo in cui la concentrazione extra-cellulare di potassio rimane elevata. Un’altra sostanza che sembra ridurre l’eccitabilità nervosa è l’eugenolo. Nella pratica clinica vengono utilizzati dei composti chimici (sotto forma di soluzioni, gel o paste) o dei trattamenti fisici per cercare di occludere meccanicamente l’apertura dei tubuli dentinali. Tra i primi ricordiamo l’ossalato ferrico e potassico (attraverso una reazione con il calcio ionizzato presente nella saliva si formerebbe dell’ ossalato di calcio che precipitando occluderebbe gli orifizi dei tubuli dentinali), il nitrato d’argento (ugualmente attraverso la precipitazione di complessi di argento), il fiorino di stannio (con precipitazione di complessi di stannio), i sali di stronzio ecc. Oppure sali insolubili quali il fosfato di calcio, l’idrossiapatite, la silice colloidale ecc. che occludono direttamente gli orifizi tubulari. Vengono attualmente usati per tale scopo anche i cementi vetro-ionomerici ed alcuni tipi di resine. Therefore a tacit assumption of the hydrodynamic theory is that the dentinal tubules have open tucking (by abrasion or erosion of the enamel): the sensitive dentin is therefore permeable dentin. When the fluid is removed from the ends of the dentinal tubules, for example by dehydration with an air jet, the capillary forces produce a rapid movement of fluid towards the outside. Nerve stimulation is more easily transmitted when the openings of the external tubules are large and the dentinal fluid is easily accessible. Conversely, dentinal sensitivity can be considerably reduced by obliterating the orifices of the tubules, so as to decrease their conductance. Any substance capable of occluding the dentinal tubules should decrease sensitivity. This occurs physiologically when, for example, the tubules are occluded at their ends by tartar, or by intratubular precipitation of salivary mineral salts, or by the formation of collagen plugs, etc. All these processes would tend to occlude the dentinal tubules and decrease dentinal sensitivity. However, there are substances such as nitrate or potassium chloride capable of decreasing dentinal sensitivity without however possessing the ability to decrease the fluid flow through the dentin. These observations can be explained by hypothesizing that potassium nitrate leads to desensitization due to an increase in the concentration of potassium ions at the extra-cellular level. The potassium ions, presumably, depolarize the piasmatic membrane of the axon, causing an initial increase in the action potential. After the initial depolarization, the nerve fibers cannot repolarize due to persistent high levels of extra-cellular potassium. So the effect of increasing the extra-cellular potassium concentration consists in reducing nervous excitability. The nerve fibers remain inexcitable for as long as the extra-cellular potassium concentration remains high. Another substance that appears to reduce nervous excitability is eugenol. In clinical practice, chemical compounds are used (in the form of solutions, gels or pastes) or physical treatments to try to mechanically occlude the opening of the dentinal tubules. Among the former we remember ferric and potassium oxalate (through a reaction with the ionized calcium present in saliva, calcium oxalate would form which precipitating would occlude the orifices of the dentinal tubules), silver nitrate (also through the precipitation of complexes of silver), stannium florin (with precipitation of stannium complexes), strontium salts etc. Or insoluble salts such as calcium phosphate, hydroxyapatite, colloidal silica, etc. which directly occlude the tubular orifices. Glass ionomer cements and some types of resins are currently used for this purpose.

Tra i mezzi fisici si può ricordare il laser o gli scaler ad ultrasuoni che causano la formazione di una consistente quantità di detriti (smear layer) con conseguente occlusione dei tubuli. Attualmente nella pratica, quindi, si procede alla desensibilizzazione della dentina mediante occlusione tubulare chimica o fisica per bloccare il movimento dei fluidi all’interno dei tubuli dentinali, oppure mediante applicazione di sostanze capaci di bloccare l’attività nervosa pulpare alterando l’eccitabilità delle fibre nervose sensoriali che si inseriscono all’interno dei tubuli dentinali quali ad es. il Cloruro di potassio, il Nitrato di potassio, o 1 Ossalato di potassio. In ogni caso tutte le metodologie di occlusione i tubuli dentinali mediante sali solubili o insolubili utilizzate fino ad oggi hanno avuto scarse percentuali di risposta ed una durata relativamente breve anche se sono semplici da applicare. Ugualmente i composti ad azione depolarizzante le fibre nervose hanno una durata di azione limitata (legata al mantenimento di un’elevata concentrazione di ioni potassio nel tubulo dentinale, che essendo però pervio fa fuoriuscire il fluido dentinale e con esso gli ioni potassio). Among the physical means we can remember the laser or the ultrasonic scalers that cause the formation of a consistent amount of debris (smear layer) with consequent occlusion of the tubules. Currently in practice, therefore, the desensitization of dentin is carried out by means of chemical or physical tubular occlusion to block the movement of fluids inside the dentinal tubules, or by applying substances capable of blocking pulp nervous activity by altering the excitability of the fibers. sensory nerves that are inserted inside the dentinal tubules such as eg. Potassium Chloride, Potassium Nitrate, or 1 Potassium Oxalate. In any case, all the methods of occlusion of the dentinal tubules using soluble or insoluble salts used up to now have had poor response rates and a relatively short duration even if they are simple to apply. Likewise, compounds with depolarizing action on nerve fibers have a limited duration of action (linked to the maintenance of a high concentration of potassium ions in the dentinal tubule, which, however, being patent, makes the dentinal fluid and with it the potassium ions escape).

Metodiche più nuove, ancora per altro non diffuse nella piatica clinica, che utilizzano i cementi vetro-ionomerici o le resine fotoindotte portano a risultati migliori per quanto riguarda la durata della desensibilizzazione, ma risultano complesse nella applicazione pratica ed indicate per le erosioni molto profonde. Il trattamento con laser o scaler ad ultrasuoni porta a risultati sovrapponibili, come percentuali di risposta e per durata, a quelli ottenuti con il trattamento topico con i suddetti sali solubili o insolubili, richiedendo inoltre una spesa rilevante per l’acquisto della attrezzatura. La patologia infettiva delle mucose del cavo orale, nella sua evoluzione clinica, può presentarsi prima come gengivite che può successivamente evolvere in parodontite per poi cronicizzare, presentando nella sua progressione un aggravamento dell’infezione e dell’ infiammazione dei tessuti profondi del parodonto. Newer methods, still not widespread in clinical practice, which use glass ionomer cements or photoinduced resins lead to better results as regards the duration of desensitization, but are complex in practical application and indicated for very deep erosions. Treatment with laser or ultrasonic scaler leads to results that are comparable, such as response rates and duration, to those obtained with topical treatment with the aforementioned soluble or insoluble salts, also requiring a significant expense for the purchase of the equipment. The infectious pathology of the mucous membranes of the oral cavity, in its clinical evolution, may first present itself as gingivitis which can subsequently evolve into periodontitis and then become chronic, presenting in its progression an aggravation of the infection and inflammation of the deep tissues of the periodontium.

Il processo infettivo può essere causa di scollamento del tessuto parodontale con recessione gengivale ed esposizione del colletto. In tale condizione, in presenza di placca batterica, si osservano frequentemente abrasioni ed erosioni del cemento e della dentina nell’area cervicale : tutto ciò è la causa principale dell’ipersensibilità. The infectious process can cause detachment of the periodontal tissue with gingival recession and exposure of the collar. In this condition, in the presence of bacterial plaque, abrasions and erosions of the cement and dentin in the cervical area are frequently observed: all this is the main cause of hypersensitivity.

I segni patognomonici della malattia parodontale, a causa della distruzione delle fibre parodontali del bordo cervicale, sono le tasche gengivali con perdita di attacco epiteliale, Γ esposizione del colletto, il riassorbimento osseo con proliferazione in senso apicale dell’epitelio giunzionale, le abrasioni a livello dello smalto con sintomatologia dolorosa causata sia dalla flogosi che dalla sensibilità dentinale. The pathognomonic signs of periodontal disease, due to the destruction of the periodontal fibers of the cervical border, are gingival pockets with loss of epithelial attachment, Γ exposure of the collar, bone resorption with apical proliferation of the junctional epithelium, abrasions at the level of the enamel with painful symptoms caused by both inflammation and dentinal sensitivity.

II fattore etiologico primario, sia della carie che delle parodontopatie infiammatorie e’ la placca batterica, un accumulo microbico eterogeneo costituito da batteri aerobi ed anaerobi e da una matrice intercellulare. The primary etiological factor, both of caries and inflammatory periodontal diseases, is bacterial plaque, a heterogeneous microbial accumulation consisting of aerobic and anaerobic bacteria and an intercellular matrix.

Qualunque sia la causa scatenante dell’ ipersensibilità dentinale il processo infettivo determina uno scollamento del tessuto parodontale con recessione gengivale ed esposizione del colletto, ed in presenza di recessione gengivale, si osservano frequentemente abrasioni ed erosioni del cemento e della dentina nell’area cervicale. Whatever the triggering cause of dentinal hypersensitivity, the infectious process determines a detachment of the periodontal tissue with gingival recession and exposure of the collar, and in the presence of gingival recession, abrasions and erosions of the cement and dentin in the cervical area are frequently observed.

Infatti l’esposizione della giunzione amelocementizia e del cemento, a seguito appunto di una recessione gengivale, provoca un rammollimento del cemento o della dentina esposta. Ciò dipende da decalcificazione e macerazione del cemento e della dentina esposti ai fluidi orali. Tale condizione porta frequentemente a fenomeni di ipersensibilità. In fact, the exposure of the amelocementitious junction and of the cement, following a gingival recession, causes a softening of the exposed cement or dentin. This is due to decalcification and maceration of the cement and dentin exposed to oral fluids. This condition frequently leads to hypersensitivity phenomena.

Un importante capitolo di ipersensibilità dentinale è quella che compare dopo una otturazione di cavità effettuata con materiale definitivo (amalgama o composito). Mentre però per l’amalgama non vi sono problemi nell’utilizzo di desensibilizzanti, in quanto il meccanismo di stabilizzazione dell’otturazione in amalgama nella cavità è di tipo ritenitivo e non adesivo, per le otturazioni in composito tale procedura non può essere effettuata in quanto i tubuli dentinali devono risultare pervi per l’adesione che l’adesivo deve esplicare sulla dentina. Inoltre vi è il problema del mantenimento del sigillo tra il composito e la dentina E’ noto in letteratura che degli enzimi (metallo proteinasi) tendono ad indebolire l’adesione tra composito e dentina. An important chapter of dentinal hypersensitivity is that which appears after a cavity filling performed with definitive material (amalgam or composite). However, while for amalgam there are no problems in the use of desensitizers, as the stabilization mechanism of the amalgam filling in the cavity is of the retentive and non-adhesive type, for composite fillings this procedure cannot be performed as the dentinal tubules must be open for the adhesion that the adhesive must exert on the dentin. There is also the problem of maintaining the seal between the composite and the dentin. It is known in the literature that enzymes (metallo proteinases) tend to weaken the adhesion between composite and dentin.

Pur essendo soddisfacente l’efficacia dei prodotti desensibilizzanti attualmente utilizzati in clinica, è sentito il bisogno di un prodotto che possieda delle caratteristiche desensibilizzanti ottimali unita a proprietà disinfettanti e protettive dalle metalloproteinasi. While the efficacy of desensitizing products currently used in the clinic is satisfactory, the need is felt for a product that possesses optimal desensitizing characteristics combined with disinfectant and protective properties from metalloproteinases.

Sintesi dell’invenzione Summary of the invention

Si tratta di una composizione ad uso odontoiatrico per la desensibilizzazione disinfezione e protezione della dentina esposta, ed in particolare per il trattamento desensibilizzante disinfettante e protettivo di cavità dentarie atte ad accogliere otturazioni in composito, per essere utilizzata in sostituzione di sottofondi, o per il trattamento desensibilizzante disinfettante e protettivo dei monconi in occasione di applicazione di elementi protesici, dopo detartraggio e molatura delle radici, dopo trattamenti sbiancanti. Tale composizione comprende una soluzione che può essere applicata topicamente con un pennellino o microspugna sulle zone sopracitate. E’ scopo della presente invenzione fornire una composizione utilizzata nella terapia della desensibilizzazione disinfezione e protezione dentinale che abbia una spiccata capacità nella occlusione profonda dei tubuli dentinali (lasciando pervi gli ultimi 3-6 micron) in aggiunta alla capacità di depolarizzazione delle fibre nervose dentinali, e protezione del collagene presente nello strato ibrido della dentina (pre-trattata con l’acido ortofosforico), dalle metalloproteinasi, consentendo un’elevata risposta desensibilizzante/protettiva e quindi una più lunga stabilità adesiva nel tempo. It is a composition for dental use for the desensitization disinfection and protection of exposed dentin, and in particular for the desensitizing disinfectant and protective treatment of dental cavities suitable for accommodating composite fillings, to be used in place of substrates, or for the treatment disinfectant and protective desensitizer of abutments when applying prosthetic elements, after scaling and grinding of the roots, after whitening treatments. This composition comprises a solution which can be applied topically with a brush or micro-sponge on the aforementioned areas. It is an object of the present invention to provide a composition used in the therapy of desensitization disinfection and dentinal protection which has a strong capacity in the deep occlusion of the dentinal tubules (leaving the last 3-6 microns open) in addition to the depolarization capacity of the dentinal nerve fibers, and protection of the collagen present in the hybrid layer of dentin (pre-treated with orthophosphoric acid), from metalloproteinases, allowing a high desensitizing / protective response and therefore a longer adhesive stability over time.

Questo scopo viene raggiunto dalla composizione secondo l’invenzione, la cui caratteristica è di comprendere un disinfettante, un polimero acrilico, l’acido ossalico, e/o un sale di fluoro. This purpose is achieved by the composition according to the invention, the characteristic of which is to include a disinfectant, an acrylic polymer, oxalic acid, and / or a fluorine salt.

Preferibilmente il disinfettante scelto è nella famiglia dei disinfettanti cationici, in particolare: il benzalconio cloruro, benzetonio cloruro, clorexidina, cetrimide, cetilpiridinio cloruro. In preferenza tra i disinfettanti è scelto la clorexidina . Preferably, the disinfectant selected is from the family of cationic disinfectants, in particular: benzalkonium chloride, benzethonium chloride, chlorhexidine, cetrimide, cetylpyridinium chloride. Chlorhexidine is chosen in preference among the disinfectants.

In preferenza i sali solubili di fluoro sono scelti tra: The soluble fluorine salts are preferably selected from:

floruro di potassio, floruro di sodio, monofluorfosfato di sodio, monofluorofosfato di potassio, fluoruro amminico. In preferenza tra i sali solubili di potassio e scelto è il floruro di potassio. potassium fluoride, sodium fluoride, sodium monofluorophosphate, potassium monofluorophosphate, amine fluoride. In preference among the soluble salts of potassium and chosen is the potassium fluoride.

In preferenza tra i polimeri acrilici è scelto ΓΗΕΜΑ (2-idrossietilmetacrilato) . Preferably ΓΗΕΜΑ (2-hydroxyethyl methacrylate) is chosen from among the acrylic polymers.

La composizione farmaceutica secondo l’invenzione consente di superare i problemi suddetti legati alle parziali proprietà presenti nei desensibilizzanti utilizzati nella pratica clinica. L’associazione di un disinfettante cationico insieme ad un polimero acrilico, la clorexidina, con l’acido ossalico e/o un sale di fluoro consente, sorprendentemente, di ottenere elevate attività di desensibilizzazione e protezione della dentina. Tale sorprendente attività è legata ad una azione sinergica dei disinfettanti cationici con l’acido ossalico insieme allo ione fluoro, ed al polimero acrilico. E’ nota infatti in letteratura una attività desensibilizzante dei disinfettanti quando applicati su dentina esposta, in quanto questi riducendo la placca batterica riducono anche tutti i prodotti di sintesi o di degradazione dei batteri stessi che possono penetrare nei tubuli dentinali, pervi per l’esposizione della dentina. In particolare la clorexidina inoltre avrebbe proprietà inibenti le metalloproteinasi, mentre l’acido ossalico ed i sali di fluoro occluderebbero in profondità i tubuli. The pharmaceutical composition according to the invention allows to overcome the aforementioned problems related to the partial properties present in the desensitizers used in clinical practice. The association of a cationic disinfectant together with an acrylic polymer, chlorhexidine, with oxalic acid and / or a fluorine salt surprisingly allows to obtain high desensitization and protection activities of the dentin. This surprising activity is linked to a synergistic action of the cationic disinfectants with oxalic acid together with the fluorine ion, and the acrylic polymer. In fact, in the literature, a desensitizing activity of disinfectants is known when applied to exposed dentin, as these by reducing bacterial plaque also reduce all the synthesis or degradation products of the bacteria themselves that can penetrate into the dentinal tubules, pertaining to the exposure of the dentin. In particular, chlorhexidine would also have inhibiting properties of metalloproteinases, while oxalic acid and fluorine salts would occlude the tubules in depth.

L’HEMA consentirebbe la stabilizzazione dei cristalli di ossalato di calcio e floruro di calcio formatesi profondamente nei tubuli dentinali. HEMA would allow the stabilization of calcium oxalate and calcium fluoride crystals formed deeply in the dentinal tubules.

Gli ioni potassio agirebbero sulle fibre nervose contenute all’ interno dei tubuli dentinali riducendo così la soglia della sensibilità. The potassium ions would act on the nerve fibers contained within the dentinal tubules thus reducing the sensitivity threshold.

La proporzione ponderale generale per la soluzione è la seguente: The general weight ratio for the solution is as follows:

HEMA 5-40% HEMA 5-40%

Clorexidina gluconato 0.1-5% Chlorhexidine gluconate 0.1-5%

Acido ossalico 0,5-5% Oxalic acid 0.5-5%

Floruro di potassio 0,1-5% Potassium floride 0.1-5%

Alcool etilico 96° 1-40% Ethyl alcohol 96 ° 1-40%

Acqua depurata q.b. a 100 mi Purified water q.s. to 100 mi

L’uso di un disinfettante cationico più unita ad un polimero acrilico più l’acido ossalico e/o sali solubili di fluoro non è noto nella tecnica del settore odontoiatrico, dove invece è ottimamente utilizzabile secondo la presente invenzione. The use of a cationic disinfectant plus an acrylic polymer plus oxalic acid and / or soluble fluorine salts is not known in the technique of the dental sector, where instead it is optimally usable according to the present invention.

Allo scopo di illustrare meglio la composizione secondo la presente invenzione, si riporta qui di seguito esempi di composizione. In order to better illustrate the composition according to the present invention, examples of composition are given below.

ESEMPIO 1 EXAMPLE 1

Una composizione ad uso desensibilizzante, disinfettante e protettiva che utilizza l’uso di una soluzione a base di clorexidina gluconato e acido ossalico unitamente HEMA e floruro di potassio, confezionata in monodose in PE da 0,5 mi o in flaconcini di vetro da 5ml con tappo gocciolatore, con le seguenti proporzioni ponderali: A composition for desensitizing, disinfecting and protective use that uses a solution based on chlorhexidine gluconate and oxalic acid together with HEMA and potassium fluoride, packaged in single-dose PE of 0.5 ml or in 5ml glass vials with dripper cap, with the following weight proportions:

Acido ossalico 3% Oxalic acid 3%

Clorexidina gluconato 2% Chlorhexidine gluconate 2%

2-idrossietilmetacrilato (HEMA) 35% 2-hydroxyethyl methacrylate (HEMA) 35%

Floruro di potassio 2% Potassium floride 2%

Acqua depurata q.b a 100 Purified water q.s. to 100

ESEMPIO 2 EXAMPLE 2

Una composizione ad uso desensibilizzante, disinfettante e protettiva che utilizza l’uso di una soluzione a base di clorexidina gluconato e acido ossalico unitamente HEMA, confezionata in monodose in PE da 0,5 mi o in flaconcini di vetro da 5 mi con tappo gocciolatore, con le seguenti proporzioni ponderali: A composition for desensitizing, disinfecting and protective use that uses a solution based on chlorhexidine gluconate and oxalic acid together with HEMA, packaged in single-dose 0.5 ml PE or in 5 ml glass vials with dropper cap, with the following weight proportions:

Acido ossalico 3% Oxalic acid 3%

Clorexidina gluconato 2% Chlorhexidine gluconate 2%

2-idrossietilmetacrilato (HEMA) 35% 2-hydroxyethyl methacrylate (HEMA) 35%

Acqua depurata q.b a 100 Purified water q.s. to 100

ESEMPIO 3 EXAMPLE 3

Una composizione ad uso desensibilizzante, disinfettante e protettiva che utilizza l’uso di una soluzione a base di clorexidina gluconato e acido ossalico unitamente HEMA, confezionata in monodose in PE da 0,5 mi o in flaconcini di vetro da 5ml con tappo gocciolatore, con le seguenti proporzioni ponderali: A composition for desensitizing, disinfecting and protective use that uses a solution based on chlorhexidine gluconate and oxalic acid together with HEMA, packaged in single-dose 0.5 ml PE or in 5ml glass vials with dropper cap, with the following weight proportions:

Acido ossalico 3% Oxalic acid 3%

Clorexidina gluconato 4% Chlorhexidine gluconate 4%

2-idrossietilmetacrilato (HEMA) 35% 2-hydroxyethyl methacrylate (HEMA) 35%

Alcool etilico 28% Ethyl alcohol 28%

Acqua depurata q.b a 100 Purified water q.s. to 100

ESEMPIO 4 EXAMPLE 4

Una composizione ad uso desensibilizzante, disinfettante e protettiva che utilizza l'uso di una soluzione a base di clorexidina gluconato e Floruro di potassio unitamente HEMA, confezionata in monodose in PE da 0,5 mi o in flaconcini di vetro da 5ml con tappo gocciolatore, con le seguenti proporzioni ponderali: A composition for desensitizing, disinfecting and protective use that uses a solution based on chlorhexidine gluconate and potassium floride together with HEMA, packaged in single-dose in PE of 0.5 ml or in glass vials of 5ml with dropper cap, with the following weight proportions:

Floruro di potassio 3% Potassium Floride 3%

Clorexidina gluconato 2% Chlorhexidine gluconate 2%

2-idrossietilmetacrilato (HEMA) 35% 2-hydroxyethyl methacrylate (HEMA) 35%

Acqua depurata q.b a 100 Purified water q.s. to 100

Tali composizioni vengono utilizzate nel modo seguente per il trattamento desensibilizzante disinfettante e protettivo: Such compositions are used in the following way for the disinfectant and protective desensitizing treatment:

Detergere la superficie della dentina per rimuovere la placca batterica; nel trattamento di cavità dopo detersione ed applicazione del gel mordenzante all’acido ortofosforico al 37%, detergere abbondantemente con acqua. Asciugare cautamente con getto d'aria per circa 10 secondi, se è presente una severa ipersensibilità asciugare semplicemente con batuffolo di cotone; Applicazione del liquido: spremere il contenuto del monodose direttamente sull'area da trattare o in un pozzetto di una basetta monouso (se il prodotto confezionato in flaconcini con tappo gocciolatore). Prelevare quindi la soluzione con un pennellino o microspugna e massaggiare delicatamente per circa 10 secondi. Clean the surface of the dentin to remove bacterial plaque; in the treatment of cavities after cleansing and application of 37% orthophosphoric acid etching gel, wash thoroughly with water. Dry carefully with a jet of air for about 10 seconds, if there is severe hypersensitivity, simply dry with a cotton swab; Application of the liquid: squeeze the contents of the single-dose directly onto the area to be treated or into a well of a disposable base (if the product is packaged in vials with dropper cap). Then pick up the solution with a brush or micro-sponge and massage gently for about 10 seconds.

La composizione è particolarmente indicata nelle cavità sotto otturazioni in composito, ma può essere applicata in genere a quelle regioni dentali dove sia presente un’erosione o un’usura dello smalto, oppure in quei pazienti dove essendo presente una recessione gengivale viene ad essere scoperta la giunzione amelo-cementizia. La composizione può anche essere applicata sui monconi protesici, dopo scaling e root planning, o dopo trattamenti sbiancanti. The composition is particularly suitable in cavities under composite fillings, but it can generally be applied to those dental regions where there is erosion or wear of the enamel, or in those patients where a gingival recession is present, the amelo-cement junction. The composition can also be applied on prosthetic abutments, after scaling and root planning, or after whitening treatments.

Varianti e/o modifiche potranno essere apportate alla composizione secondo la presente invenzione senza per questo uscire dall’ambito protettivo dell’invenzione medesima. Variations and / or modifications may be made to the composition according to the present invention without thereby departing from the protective scope of the invention itself.

Claims

CLAIMS 1) A composition for dental use for the desensitization, protection and disinfection of exposed dentin, characterized in that it comprises a disinfectant, an acrylic polymer, oxalic acid, and / or a fluorine salt.

2) Composition according to claim 1 wherein said disinfectant is selected from cationic disinfectants.

3) Composition according to claim 2 wherein the cationic disinfectant is selected from: benzalkonium chloride, benzethonium chloride, chlorhexidine, cetrimide, cetylpyridinium chloride 4) Composition according to claim 1 wherein said cationic disinfectant is chlorhexidine gluconate 5) Composition according to claim 1 in which said fluorine salt is selected from potassium fluoride, sodium fluoride, sodium monofluorophosphate, potassium monofluorophosphate, amine fluoride or from a mixture thereof 6) Composition according to claim 1 wherein said fluorine salt is potassium fluoride. 7) Composition according to claim 1 formulated in solution form (for professional use) 8) Composition for dental use according to claim 1 for the desensitization, protection and disinfection of exposed dentin (for erosion or wear of the enamel), and in particular for the desensitizing disinfectant and protective treatment of dental cavities suitable for accommodating composite fillings, to be used to replace substrates, or for the desensitizing disinfectant and protective treatment of abutments when applying prosthetic elements, after scaling and grinding of the roots, after whitening treatments, according to the following general weight ratio: HEMA 5-40% Chlorhexidine gluconate 0.1-5% Oxalic acid 0.5-5% Potassium floride 0.1-5% Ethyl alcohol 96 ° 1-40% Purified water q.s. to 100 mi 20) Composition for dental use for the desensitization, protection and disinfection of exposed dentin (for erosion or wear of the enamel), and in particular for the desensitizing disinfectant and protective treatment of dental cavities suitable for accommodating composite fillings, to be used as a replacement of substrates, or for the desensitizing disinfectant and protective treatment of the abutments during the application of prosthetic elements, after scaling and grinding of the roots, after whitening treatments, as described above and exemplified.