ITFG20110008A1 - Apparato erogatore per contenitori di fluidi con piedistallo di supporto e sollevamento. - Google Patents
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Description
Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo
“APPARATO EROGATORE PER CONTENITORI DI FLUID! CON PIEDISTALLO DI SUPPORTO E SOLLEVAMENTO “
Descrizione
La presente invenzione è relativa ad un apparato erogatore per contenitore di fluidi, aventi un'imboccatura nella parte superiore, con piedistallo di supporto e sollevamento,
Attualmente per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi alimentari e non, vengono usate taniche e contenitori da 3 a 10 litri, ma anche di dimensioni maggiori, Queste taniche come ad esempio una tanica in banda stagnata {comunemente usata per gli oli alimentari), taniche in PET, o altre plastiche hanno normalmente la chiusura sulla parte superiore e il versamento del contenuto interno avviene mediante sollevamento delia lattina e inclinazione a! fine di versare in altri contenitori o recipienti il fluido interno.
Questa operazione spesso è faticosa, poca agevole e poco pratica, Infatti al di là dello sforzo di inclinare il contenitore, richiede elevata precisione ai fine di evitare un eccessivo versamento fuori dal recipiente desiderato e talvolta per riempiere bottìglie richiede di un imbuto.
Se facciamo riferimento al settore alimentare prenderemo due esempi di liquidi alimentari., l’olio d'oliva o olii alimentari e il vino, in utilizzo con due tipologie di contenitori molto utilizzati la lattina in banda stagnata e un contenitore in PET, fermo restando che la presente invenzione sì applica a qualsiasi contenitore per fluidi che ha un apertura nella parte superiore, ed è priva di un sistema di erogazione.
Un contenitore per fluidi di media capacità {3-10 litri) trasportabile viene usato in numerosi campi per la conservazione e il trasporto di fluidi alimentari, Normalmente questi contenitori sono pensati per il versamento dei contenuto nei recipienti di utilizzo più piccoli adatti al consumo e all utilizzo,
ad esempio caso di olii alimentari e dell'olio di oliva in
Attualmente il consumo di olio di oliva avviene attraverso l’utilizzo di differenti contenitori quali alluminio, vetro in bottiglie o lattine. Il consumo di olio attraverso le lattine - in banda stagnata - è quello più efficace che né garantisce la migliore conservazione del prodotto, in quanto mantiene l'olio extravergine di oliva al riparo dalla luce e risulta essere un pratico sistema di trasporto, economico e sicuro. Le lattine però di formato da 3 e 5 litri, hanno anche un minor impatto ambientale e una maggiore capacità di contenuto, che ne fa di fatto lo standard nello stoccaggio e nel trasporto di piccole quantità di olio d'oliva, Una volta che si decide di consumare l’olio contenuto in queste lattine, è spesso necessario compiere un operazione di travaso e di riempimento dì bottiglie di vetro o contenitori più piccoli e maneggevoli e questo comporta l'utilizzo di un imbuto e il rischio di rovesciare dell’olio a cause della scarsa maneggevolezza e peso della lattina. In sostanza è un'operazione sconveniente e poco pratica da eseguire, dato lo scarso tempo a disposizione della vita quotidiana, che limita Cutìlizzo della lattina a favore di altre soluzioni come le bottiglie di vetro, che hanno un maggior impatto ambientale ma maggiore praticità.
Per ovviare a questo inconveniente la soluzione ideale è quella di poter utilizzare una lattina che ha un sistema a rubinetto alla base che permette di riempire bottiglie e contenitori in maniera facile e agevole. In commercio vi sono diversi sistemi del genere ma che richiedono l'utilizzo di apposite forme dì lattine o dì bidoni di olio che montano alla base un sistema con un rubinetto.
Questi contenitori, riutilizzabili, hanno delie forme non standard (rispetto alla lattina standard) e pesi e ingombri diversi e hanno un costo relativamente aito proprio per l'utilizzo di un sistema a rubinetto, realizzato in metallo.
Ulteriore soluzione che vuol associare una trasporto di medie quantità di liquidi insieme di un sistema a rubinetto è I sistema Bag-Sn-BoX, che consiste in un sacchetto di materiale plastico che racchiude il liquido, all'interno di una scatola di cartone, che fa da supporto e da sistema per il trasporto. Nel sacchetto d plastica vi è una membrana in cui è collegato un erogatore (come il sistema Vitop), detto erogatore fuoriesce dalla scatola di cartone ed è pronto per erogare il contenuto. Questo sistema, è più costoso di un sistema rigido realizzato in banda stagnata o in PET, e fa si che l'erogatore venga buttato ogni volta.
Lo scopo di questa invenzione è quello di ottenere un apparato che permette ad un non richieda modifiche al contenitore e alla chiusura standard e che sia riutilizzabile e dal costo contenuto. In modo da avere un contenitore o una lattina che acquista nuova funzionalità, che da l’essere un mezzo di trasporto e stoccaggio diventa anche un sistema di erogazione del prodotto stesso.
Lo scopo è realizzato utilizzando un apparato erogatore che è formato da un rubinetto, collegato ad un tubo alla cui estremità vi sono mezzi e parti atti ad avvitarsi o ad inserirsi a pressione al sistema di chiusura del contenitore di fluidi, Detto apparato erogatore presenta una forma tale che è atto ad essere ribaltato, in modo che l’estremità dell'apparato erogatore possa agganciarsi alla chiusura dei contenitore, Lina volta installato l'apparato erogatore, questo in solido con il contenitore viene ribaltato, con l'effetto che la parte superiore diventa inferiore. Viene poggiato in un piedistallo o struttura di supporto che ha mezzi e forma atte che la parte superiore del contenitore del· fluidi possa combaciare ed essere tenuto e supportato da questo piedistallo. Detto piedistallo solleva il detto contenitore di fluidi e permette che l’apparato erogatore, fuoriesce da uno dei lati del piedistallo e permette quindi di essere usato come erogatore su un piano e riempiere contenitori di varia natura e grandezza, utilizzando il rubinetto {o altro sistema a valvola o di apertura e chiusura liquidi).
In fig. 1 è visibile una lattina di forma rettangolare tradizionale standard - realizzata in banda stagnante - con la capsula di chiusura e ii tappo della stessa, secondo io stato dell'arte attuale, In fig, 2a è visibile il supporto a piedistallo completo, mentre nella fig, 2b è visibile lo stesso piedistallo in versione esplosa con tutti i componenti di cui è formato, Nelle figg. 3a e 3b sono visibili varie viste dell’apparato erogatore utilizzato nella presente invenzione, mentre in fig. 3c è mostrato uno spaccato della capsula di chiusura secondo la presente invenzione. In fig. 4a viene presentata la lattina in posizione verticale dopo il montaggio dell'apparato erogatore e del piedistallo, mentre la fig. 4b mostra la stessa lattina con il piedistallo, un ulteriore modulo di espansione e l'apparato erogatore in posizione ribaltata, pronta per essere utilizzata secondo lo scopo della presente invenzione. In fìg. 5 è rappresentata un altro contenitore di fluidi comunemente usata, che è una tanica realizzata in PET, In fig. 6 è rappresentato un sistema a piedistallo di quello atto a contenere la tanica in PET, come visibile in fig. 7 che mostra la tanica in posizione verticale, non capovolta, insieme all'apparato erogatore e al piedistallo montato capovolto.
8a, 8b e Se è raffigurato un altro sistema di avvitatura dell'apparato erogatore una ghiera filettata,
In fig, 9 è visibile il sistema completo d tanica in PET, con l'apparato erogatore installato, capovolta e inserita dentro la parte interna dei piedistallo,
Generalmente una lattina 1 realizzata secondo lo stato dell’arte,, atta a contenere olii alimentari è composto da una parte metallica in banda stagnata 1 , un foro praticato in atto 2, un manico 3, Il foro 2 viene chiuso attraverso una capsula 4 ed un tappo 5 che ha la capacità di essere ermetico, e ha un sigillo di garanzia rompendo il quale è possibile svitare e rimuovere detto tappo 5 e procedere all’erogazione del contenuto inclinando la lattina e versando il contenuto in un altro contenitore più piccolo, con l'aiuto dì un imbuto o versando direttamente il contenuto.
L’invenzione si compone di due parti: il piedistallo {Fig, 2), l'apparato di erogazione a rubinetto (Figg, 3a, 3b, 3c, 3d, 8a, 8b, 8c), Il supporto a piedistallo 10 è realizzato in preferibilmente in materiale plastico, attraverso un procedimento di iniezione o altro procedimento, e ha una forma preferenziale come quelle indicata in fig, 2b e 2b, che ricalca la sagoma della base della lattina. Vi è un primo piedistallo 11, avente forma cava al proprio interno, che sulla parte superiore lungo il bordo presenta una scanalatura interna 12 atta ad alloggiare il bordo della lattina, facendo in modo che possa aderire inserendosi e non muoversi sul piano orizzontale, Detta scanalatura ha misure in profondità e larghezza atte ad alloggiare il bordo della lattina, ha una forma sostanzialmente in "negativo” rispetto al bordo della lattina. Grazie alla particolare forma del piedistallo 11 questo ha una certa robustezza e affidabilità, e permette di distribuire ottimamente il carico della lattina. Il piedistallo 11 presenta un apertura su un lato, oltre alla forma cava, al fine di permettere come vedremo l’uscita dell’apparato di erogazione a rubinetto. Detto piedistallo, nella parte superiore su una parte presenta due vani di alloggiamento 15 per due magneti 13 di forma rettangolare e con spessori di pochi millimetri; i magneti sono fissati nei vani di alloggiamento 15 attraverso colla o altro sistema adesivo o ad incastro, I magneti fanno in modo che il piedistallo 11 sia ulteriormente in solido con la lattina: essendo questa realizzata preferibilmente di acciaio, i magneti aderendo magneticamente alla superficie superiore della lattina, fanno in modo che il piedistallo aderisca in solido ala lattina, e possa funzionare secondo lo scopo della presente invenzione, come vedremo ovvero possa essere capovolta o ribaltata,
quindi fanno in modo che nell'operazione di capovolgimento il piedistallo 11 sia in solido con la lattina. Al piedistallo 11 è possibile inserire per il di fori 17 posti sotto il lato inferiore del piedistallo 11 e attraverso degii incastri 16, un modulo 14 di espansione è di forma analoga a quello dei piedistallo. Detto modulo ed è realizzato sempre in materiale plastico, e a sua volta può agganciarsi ad altri moduli di espansione per il tramite di fori 17 e incastri 16 o altro sistema di ritenzione di altra forma, al fine di avere una struttura ancora più alta. In questo modo, utilizzando almeno un modulo di espansione e un piedistallo è possibile avere un assieme visibile in fig. 2a.
Ogni lattina di olio standard, di quelle comunemente in commercio, dispone di un capsula 4 in plastica, monouso che ne permette la chiusura e la sigillatura. Di norma l’utente rompe questo sigillo, svita il tappo 5 e versa il contenuto della lattina in contenitori più piccoli. Il sistema qui presentato, permette una volta rimosso il tappo 5, che è di tipo a vite, di utilizzare la filettatura 23 interna della chiusura, per inserire e avvitare l’apparato erogatore 20 a rubinetto compatibile con la presente invenzione.
Questo apparato erogatore, visibile nelle Figg. 3a, 3b, 3c può essere realizzato in materiale plastico o metallico con la parte interna dotata di filettatura 24 realizzata in ogni caso in plastica, al fine di potersi avvitare alla filettatura 23 della capsula di chiusura della lattina. In alternativa può essere privo di filettatura e inserirsi a pressione, qui di seguito faremo riferimento ad un sistema con filettature, essendo il sistema più diffuso in commercio per questo genere di chiusure. Detto apparato erogatore 20 presenta un rubinetto 21, preferibilmente In plastica, con mezzi atti ad aprire e chiudere detto rubinetto 21 ai fine di permettere Sa fuoriuscita o meno del liquido contenuto nella lattina 1.
La parte estrema 22 contiene al sua interno la filettatura 24 dello stesso passo della filettatura esterna 23 della capsula 4 posta sul foro 2 della lattina. La realizzazione tecnica dei rubinetto 21 può essere delle più diverse utilizzando l'arte nota, contemplando anche sistemi che non sono basati su un meccanismo a rubinetto ma con meccanismi a pressione o altre forme e tecniche, senza perdere di efficacia secondo gli scopi deila presente invenzione.
Sul bordo della capsula di chiusura è visibile un punto 26 che può essere o dipìnto o stampato sulla plastica oppure in rilievo o incavato rispetto al resto del bordo della capsula,. Sul lato dell'estremità 22 delia del sistema a rubinetto 20 è visibile in rilievo 25 (o anche incavato), così come è visibile in dettaglio nella fig. 3c. Scopo dei punti 26 e 25 è quello di individuare il punto di partenza , quando la parte estrema 22
20 viene ad essere inserito nella filettatura e di avvitatura. In questo modo una volta che l'apparato erogatore 20 è avvitato completamente il rubinetto 21 esce in corrispondenza de! lato aperto del piedistallo 10,
in alternativa all’estremità 22 e ai mezzi 25 e 26 si possono usare dei mezzi, noti nella tecnica idraulica, che permettono di avvitare l'estremità 22 dell'apparato 20 erogatore lungo la filettatura della capsula 4 in maniera tale che l'orientamento dell'apparato erogatore sia fisso, detto sistema è rappresentato nelle Figg. 8a, 8b e 8c.
In questo caso si utilizza, al posto dell'estremità 22, un apparato erogatore 50 basato su ghiera 51 con filettature 54 in plastica al suo interno, che si avvita sulla filettatura 23 interna della capsula 4 di chiusura, La ghiera 51 filettata, in materiale plastico, fa sì che nell’avvitatura l'orientamento del tubo dell'apparato erogato rimanga nella posizione corretta, e non ruoti come nel caso precedente in cui l'estremità 22 è in solido con il resto dell'apparato erogatore. In questo caso non si pone il problema di individuare l'esatto punto di inizio avvitatura. Qualora si utilizzi la ghiera è necessario che in prossimità della parte esterna del tubo 55 dell'apparato erogatore 50 abbia un anello 52 di plastica, atta a sigillare una volta che la ghiera 51 si è completamente avvitata sulla capsula 4, Su detto anello 52 viene posta una guarnizione, che aumenta la tenuta idraulica complessiva, In fìg , 4a è visibile il sistema oggetto della presente invenzione ovvero il piedistallo 11 e il l’apparato 20 erogatore a rubinetto, insieme alla lattina 1 nei corretto modo di montaggio e di installazione. Che per chiarezza viene di seguito illustrato. La lattina, una volta che è stato rimosso il tappo 5 di chiusura viene avvitato l'apparato 20 a rubinetto utilizzando i riferimenti 25 e 26 per far in modo che la fine della corsa dell'avvitatura avvenga con il rubinetto lungo il lato aperto del piedistallo. In alternativa può essere usato il sistema a ghiera 51. Successivamente viene montato il piedistallo 11, il quale sia grazie ai magneti e alla scanalature 12 diventa solidale al lato superiore della lattina. Questa viene ribaltata di 180°, e il piedistallo 11 e l’apparato 20 erogatore in solido con essa e collocato in posizione come quella visibile nella fig. 4b, poggiato sul modulo di espansione 14, che può essere montato anche prima del ribaltamento. Collocando la lattina lungo un bordo all’interno di una credenza o il bordo di una superficie di lavoro, basta mettere sotto all'apertura del rubinetto e girare il meccanismo di apertura/chiusura 21 quindi versare una certa quantità di olio nel contenitore preferito In questo modo si può erogare il contenuto ii contenitori in maniera pratica, senza la necessità di dover ribaltare o inclinare ogni volta la utilizzare imbuti e altri utensili per versare il contenuto della lattina.
Sia il piedistallo 11, ii modulo 14 e l'apparato 20 erogatore sono riutilizzabili svariate volte e quindi utilizzarlo per uno svariato numero di lattine, avendo cosi a disposizione un pratico sistema di erogazione che si adatta alle cucine moderne sia casalinghe che in ambito dì ristorazione o per comunità.
Questo sistema inoltre permette di sfruttare l’intero contenuto della lattina, senza che sia necessario il sollevamento della stessa come con bidoni o recipienti a media e alta capacità che hanno il sistema di erogazione non posto nel lato inferiore, ma in basso su un lato del recipiente, facendo In modo che si accumuli del lìquido sopra la linea di pescaggio del rubinetto.
Appare evidente ad un esperto della materia come lo scopo della presente invenzione sia realizzabile con altre implementazioni della stessa, utilizzando altri materiali e forme per quanto concerne il piedistallo 11 e il modulo 14 di espansione, o l’utilizzo di altro sistema 20 di erogazione, senza perderne in efficacia.
Vediamo ora una seconda implementazione deirim/enzione applicato ad un contenitore realizzato in PET e molto comune in commercio, di capacità indicativa di 5 litri, come quello rappresentato in fig. 5: la tanica 30 realizzata in PET, una capsula 31 di chiusura con maniglia e il relativo tappo 32 che si avvita alla capsula 31 mediante filettature.
In fig. 6 è rappresentata una vista esplosa del piedistallo 33 adatto al contenitore 30 in PET. Il piedistallo 33 presenta all'interno forme atte a fare in modo che la parte superiore della tanica in PET, avente una forma a sezione di tronco piramidale, possa inserirsi sulla tanica 30 come visibile in fig. 7 ovvero con il piedistallo capovolto, in dettaglio il piedistallo 33 è dotato di piedi 34 o altri sistemi a loro volta di sostegno, realizzati in plastica atti a sostenere e sollevare il piedistallo in modo da consentire l'utilizzo della tanica in PET secondo lo scopo della presente invenzione, I piedi 34 in questo caso quattro, ma che possono avere altra forma o essere in un numero inferiore sono collegati al piedistallo 33 per mezzo di incastri e altre soluzioni note nell'arte per unire componenti in plastica, non sono qui visibili per semplicità di rappresentazione. In fig. 7 possiamo notare l'apparato 39 erogatore e il sistema a rubinetto 38 e l’estremità 40 caratterizzato da avere forme e mezzi atti ad avvitarsi alla capsula 31 di chiusura della tanica 30. Anche in questo caso può essere usato il sistema di segni 25 e 26 visti in fig. 3a e 3b oppure mezzi a ghiera 51 L'apparato 39 è identico a quello visto nella lattina di olio, solo che, in questo caso, dispone di mezzi all’estremità 40 capace di adattarsi alle dimensioni e alla forma della capsula 31 di questo contenitore ovvero la tanica in PET, Senza andare in eccessivi dettai, si può vedere l’apparato erogatore può essere So stesso di quello utilizzato per la lattina, solo avente una differente estremità 40 in quanto i! contenitore in PET utilizza una capsula di chiusura differente, Il piedistallo 33 a differenza di quello usato per la lattina, dovendo aderire ad un contenitore di plastica, non necessita di magneti come nel caso della lattina in banda stagnata.
La forma de! piedistallo è ricavata tenendo conto della peculiarità del contenitore di fluido, in questo caso la lattina in PET che è ha un corpo pseudo rettangolare e la parte superiore a tronco di piramide con gli angoli laterali arrotondati. Il piedistallo è ricavato utilizzando una forma negativa o un calco trid intensione di parte della sezione a tronco piramidale della parte superiore della tanica in PET. In questo modo quando la lattina 30, con installato l'apparato erogatore, capovolgendo quest’ultimo si colloca nella sede del piedistallo, che ha una forma appunto negativa rispetto alia sezione del contenitore da inserire dentro, In fig, 9 è rappresentato l’apparato 39 erogatore, il piedistallo 33 e la tanica capovolta {notare le frecce in basso) poggiata sul piedistallo 33, con i piedi 34 montati e con l'apparato erogatore 39 installato. La staffa 36 realizzata nello stesso materiale plastico dispone di una forma ad "IT 37 atta a sostenere l’apparato 39 erogatore ed evitare che possa subire svitature accidentali, anche durante la fase di apertura o chiusura del rubinetto 38 rischiando la non tenuta dell'estremità 40 sulla capsula 31 di chiusura. Inoltre l’incavo 37 permette anche di sostenere il peso e la gravità dell’apparato 39 erogatore.
Generalmente, appare evidente ad un esperto della tecnica come utilizzando l'apparato 33 erogatore avente ['estremità 40 adatta alla chiusura utilizzata da! contenitore di fluidi e un apposito piedistallo con una forma compatibile con la forma della parte superiore di un contenitore di fluidi sia possibile ottenere piedistalli dalla forme più diverse adatte a contenere un contenitore di fluidi di qualsiasi altra forma e materiale. Appare evidente, quindi, come il sistema qui presentato può adattarsi a qualsiasi contenitore di fluidi alimentari e non, realizzato secondo altre forme e tecniche, con lo scopo di trasformare tale contenitore di adeguata capacità avente una chiusura sulla parte superiore, in un sistema di erogazione applicando un adeguato sistema a piedistallo e un apparato a rubinetto, e attraverso il ribaltamento del contenitore di fluidi ottenere io scopo del presente brevetto
Claims (2)
- Rivendicazioni: 1) Apparato erogatore per l'erogazione dì fluidi, caratterizzato dal fatto di comprendere un piedistallo (11 , 33), cavo al suo interno e aperto su un iato, realizzato in plastica o altro materiale idoneo avente forma e mezzi atti a sostenere, sollevare ed agganciare in modo solidale un contenitore di fluidi capovolto; e mezzi (21, 39, 50) a rubinetto atti ad avvitarsi ad una capsula (4, 31) di chiusura del deto contenitore di fluidi e fuoriuscenti dal lato del detto piedistallo.
- 2) Apparato secondo la rivendicazione 1, applicato ad una lattina in banda stagnata, caratterizzato dal fatto che il detto piedistallo ha una forma negativa atta a contenere il lato superiore de! contenitore per fluidi o lattina; detta forma negativa o incisa nel piedistallo, nel caso di una lattina equivale ad una scanalatura (13) lungo il lato superiore del piedistallo, di dimensioni atte ad alloggiare il bordo deila detta lattina; fori o mezzi ad incastro (17) presenti nel lato inferiore di detto piedistallo, essendo previsti per permettere l’aggancio di detto piedistallo ad un modulo (14) di espansione, dotato di mezzi (16) ad incastro positivi; detto modulo (14) di uguale forma che permette di aumentare l'altezza di sollevamento dal piano della detta lattina, 3) Apparato secondo la rivendicazione 1, applicata ad un contenitore in plastica PET o ad altro contenitore di fluidi di forma e materiale differente, detto contenitore per fluidi avente l’apertura sulla parte superiore, caratterizzato dal fato che il piedistallo (33) cavo al proprio interno, avente forma atta a contenere e sostenere un contenitore per fluidi, posto in maniera capovolta; mezzi (34) atti a sollevare detto piedistallo (33) al fine dì permettere che l'apparato (39, 50) erogatore possa essere prominente su un lato. 4) Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ì detti mezzi a rubinetto (20, 39, 50) comprendono un rubinetto erogatore (21, 38) ed un tubo in plastica o altro materiale che congiunge la parte del detto rubinetto (21, 38) con l'altra estremità (22, 40) de! tubo, detta estremità (22, 40) essendo atta ad avvitarsi per mezzo di filettature ad una capsula (4, 31) di chiusura dì detta lattina, 5) Apparato secondo la rivendicazione 1, 2 e 3 caratterizzato dal fatto che il detto piedistallo (11) u una sua parte superiore presenta uno o più van i (5) incavati per il collocamento mediante colle o altri sistemi vari, di magneti ( 13) permanenti o calamite atte ad agganciarsi magneticamente alla superficie del lato superiore o inferiore a seconda della posizione del detto contenitore di fluidi; detti magneti sono utilizzabili qualora detto contenitore sia in materiale ferroso o magnetico, come nel caso della lattina (1) in banda stagnata. 6) Apparato secondo Sa rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che Sa detta capsula (4) di chiusura presenta un segno (26) a forma di punto o altra forma idonea realizzata o con un processo di stampa ad inchiostro o colorazione o con incavo o protuberanza lungo il bordo della detta capsula di chiusura, avente lo scopo di segnalare il punto di partenza di avvitamento dell’estremità (22) dei mezzi (21) a rubinetto; su detta estremità, vi è un segno (25) avente scopo di indicare il punto di partenza dell'awitamento di detta estremità (22), 7) Apparato secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che l’estremità (40) prevede una ghiera (51) smontabile filettata, e relativi mezzi a tenuta ermetica (52,53). 8) Apparato secondo la rivendicazione 1, caratterizzato che il detto piedistallo (33) ha dei piedi (34) o strutture di supporto atte a sostenere ed elevare il piedistallo (33) stesso; e mezzi (36) aventi un insenatura a forma di U (37) atti a sostenere il tubo dei mezzi (21, 38) a rubinetto.
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IT000008A ITFG20110008A1 (it) | 2011-10-20 | 2011-10-20 | Apparato erogatore per contenitori di fluidi con piedistallo di supporto e sollevamento. |
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2011
- 2011-10-20 IT IT000008A patent/ITFG20110008A1/it unknown
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