ITCO20110009A1 - Metodo di asciugatura di strumenti chirurgici ed apparecchio che lo implementa - Google Patents

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ITCO20110009A1
ITCO20110009A1 IT000009A ITCO20110009A ITCO20110009A1 IT CO20110009 A1 ITCO20110009 A1 IT CO20110009A1 IT 000009 A IT000009 A IT 000009A IT CO20110009 A ITCO20110009 A IT CO20110009A IT CO20110009 A1 ITCO20110009 A1 IT CO20110009A1
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Stefano Ugo Guidi
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Description

METODO DI ASCIUGATURA DI STRUMENTI CHIRURGICI ED APPARECCHIO CHE LO IMPLEMENTA
DESCRIZIONE CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un metodo di asciugatura di strumenti chirurgici ed a un apparecchio che Io implementa.
STATO DELLA TECNICA
Attualmente, lo strumentario chirurgico comprende strumenti atti ad un singolo uso (e quindi da gettare dopo l'uso) e strumenti atti ad essere riutilizzati più volte in operazioni chirurgiche (o trattamenti terapeutici) distinte su pazienti diversi; tali strumenti chirurgici comprendono tipicamente i cosiddetti "ferri chirurgici†.
Come noto, gli strumenti chirurgici atti ad essere riutilizzati devono essere accuratamente trattati tra un uso (ad esempio su un primo paziente) ed uno successivo (ad esempio su un secondo paziente).
Il trattamento di strumenti chirurgici, in particolare di quelli ad uso dentistico, completo, ossia da quanto il medico ha finito di usarli in una prima operazione a quanto il medico inizia ad usarli in una seconda operazione successiva, prevede le seguenti fasi:
FA) decontaminazione primaria,
FB) detersione,
FC) asciugatura,
FD) confezionamento,
FE) sterilizzazione,
FF) conservazione.
Ognuna di queste fasi deve essere eseguita bene perché siano rispettati i requisiti igienici imposti agli strumenti chirurgici utilizzati in operazioni chirurgiche o trattamenti terapeutici.
La decontaminazione primaria (fase FA) deve essere effettuata immediatamente dopo l'uso degli strumenti sul paziente; gli strumenti vanno immersi in una soluzione disinfettante di riconosciuta efficacia su batteri e virus (in particolare sul HIV) al fine di ridurre il rischio infettivo del personale e per ridurre la carica batterica e virale sugli strumenti; in seguito, gli strumenti vengono tipicamente sciacquati (ad esempio mediante risciacquo manuale sotto acqua corrente) per eliminare i residui di disinfettante dagli strumenti.
La detersione (fase FB) viene generalmente fatta mediante ultrasuoni in modo da risultare molto efficace: gli strumenti sono immersi in una soluzione detergente (fredda o preferibilmente calda) e vengono investiti dagli ultrasuoni; in seguito, gli strumenti vengono tipicamente sciacquati per eliminare i residui di detergente e di sporco dagli strumenti.
L’asciugatura (fase FC) può essere fatta mediante contatto (ed eventuale strofinamento) con materiali asciuganti (naturalmente non contaminati); l’accuratezza dell’asciugatura à ̈ importante per non compromettere l’efficacia della sterilizzazione (fase FE); infatti, piccole gocce di acqua residue sugli strumenti potrebbero impedire che ogni piccola parte di ciascun strumento raggiunga l’elevata temperatura prevista dalla fase di sterilizzazione (tipicamente 134°C); in seguito, gli strumenti vengono tipicamente controllati mediante ispezione visiva per verificare l'integrità e la pulizia degli stessi a livello macroscopico.
Il confezionamento (fase FD) prevede che ogni strumento venga inserito in una sua confezione e che poi la confezione sia sigillata (tipicamente termosigillata); lo scopo del confezionamento à ̈ quello di mantenere lo strumento sterile fino al momento del suo utilizzo sul paziente, ovvero fino all'apertura della confezione; la confezione, dopo la sigillatura, à ̈ tale da permettere l’ingresso al suo interno dell’agente sterilizzante che verrà a contatto con lo strumento.
La sterilizzazione (fase FE) avviene tipicamente in autoclave con vapore ad altissima temperatura, tipicamente 134°C, e per un tempo predeterminato, tipicamente 4 minuti; nell’autoclave vengono inseriti gli strumenti dopo che sono stati confezionati.
La conservazione (fase FF) prevede lo stoccaggio degli strumenti confezionati e sterilizzati ad esempio in armadi o cassetti o comunque in un ambiente chiuso e pulito al fine di non compromettere la barriera antimicrobica rappresentata dalla confezione.
SOMMARIO
La presente invenzione si prefigge di migliorare la fase di asciugatura; tuttavia, l’esempio di realizzazione che verrà illustrato à ̈ un apparecchio atto a realizzare vantaggiosamente l'intera fase di detersione (fase FB) e l’intera fase di asciugatura (fase FC).
Come detto tale asciugatura avviene tipicamente in modo manuale mediante contatto (ed eventuale strofinamento) con materiali asciuganti.
Tale modo di operare presenta fondamentalmente due svantaggi:
- Ã ̈ difficile effettuare una buona asciugatura,
- per effettuare una buona asciugatura (ossia di tutte le superfici degli strumenti) à ̈ necessario manipolare gli strumenti e quindi vi à ̈ il rischio di ferirsi con gli strumenti quando questi non sono ancora sterilizzati.
Scopo generale della presente invenzione à ̈ quello di superare gli inconvenienti deH’arte nota.
Questo ed altri scopi sono raggiunti grazie al metodo ed all'apparecchio avente le caratteristiche esposte nelle rivendicazioni qui annesse che formano parte integrante della presente descrizione.
L’idea alla base della presente invenzione à ̈ quella di effettuare l’asciugatura in modo automatico.
In particolare, l’asciugatura viene effettuata mediante un flusso di gas; più in particolare gli strumenti vengono bagnati in un liquido di asciugatura caldo prima di essere sottoposti al flusso di gas.
In particolare, l’asciugatura viene effettuata lasciando gli strumenti nel cestello e nella vasca dove à ̈ stato effettuato Io sciacquo dopo il lavaggio ad ultrasuoni.
ELENCO DELLE FIGURE
Le caratteristiche tecniche della presente invenzione nonché i suoi vantaggi risulteranno chiari dalla descrizione che segue da considerare congiuntamente ai disegni qui annessi in cui:
Fig. 1 mostra una vista prospettica parzialmente sezionata di una vasca e di un cestello di un esempio di realizzazione dell’apparecchio secondo la presente invenzione,
Fig. 2 mostra una prima vista prospettica parzialmente sezionata di una vasca e di un coperchio di un esempio di realizzazione dell’apparecchio secondo la presente invenzione,
e
Fig.3 mostra una seconda vista prospettica parzialmente sezionata di una vasca e di un coperchio di un esempio di realizzazione dell’apparecchio secondo la presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Sia tale descrizione che tali disegni sono da considerare solo a fini illustrativi e quindi non limitativi; pertanto, la presente invenzione potrà essere implementata secondo altre e diverse forme realizzative.
E’ da notare che le Fig.1 , Fig.2 e Fig.3 e la descrizione che segue si riferiscono al medesimo esempio di realizzazione.
L'apparecchio qui descritto effettua tutti i trattamenti previsti (lavaggio, sciacquo e asciugatura) sugli strumenti chirurgici posti in un cestello 1 alloggiato in una vasca 2 senza bisogno né di spostare né di manipolare tali strumenti e/o tale cestello; naturalmente, à ̈ auspicabile che gli strumenti chirurgici siano posti nel cestello 1 in modo regolare ed ordinato in modo che i vari trattamenti risultino massimamente efficaci.
Solo a scopo indicativo, si fornisce qui qualche indicazione sulle possibili dimensioni del cestello 1 e della vasca 2; i lati del cestello 1 (che corrispondono sostanzialmente a quelli della vasca 2) sono 20-30 cm x 25-35 cm; la profondità del cestello 1 à ̈ di 4-6 cm; la profondità della vasca à ̈ di 12-18 cm in modo tale che la distanza tra il fondo della vasca 2 e il fondo del cestello 1 sia di 4-6 cm
In sintesi, l’apparecchio qui descritto à ̈ in grado di effettuare:
- prima lavaggio a ultrasuoni con soluzione acquosa detergente calda,
- poi sciacquo mediante ripetuti spruzzi ed accumuli di acqua,
- infine asciugatura mediante bagno in acqua calda e successiva ventilazione di aria.
Questa integrazione delle fasi di trattamento à ̈ molto comoda e vantaggiosa per l’utente; inoltre, permette di ottenere dei risultati di ottima qualità.
Nella vasca 2 viene caricato e/o accumulato e/o scaricato il liquido di trattamento che, a seconda del momento à ̈ necessario per il trattamento; ad esempio, il liquido di trattamento potrà essere in alcuni momenti un liquido detergente (ad esempio una soluzione acquosa detergente), in altri momenti un liquido di sciacquo (ad esempio acqua normale), in altri momenti ancora un liquido di asciugatura (ad esempio acqua demineralizzata).
Per il carico del liquido di trattamento, vi sono due dispositivi 3A e 3B di carico dell’acqua ed un dosatore di detergente non mostrato nelle figure; i due dispositivi 3A e 3B sono in particolare due ugelli atti a sprizzare acqua verso il cestello 1 dove si trovano gli strumenti chirurgici; i due dispositivi 3A e 3B servono sia in fase di lavaggio sia in fase di sciacquo sia in fase di asciugatura; il dosatore serve solo in fase di lavaggio; naturalmente, i dispositivi di carico sono ad apertura controllata.
I due ugelli 3A e 3B sono sufficienti a spruzzare molto bene l’intero contenuto del cestello 1 ; alternativamente, si potrebbe utilizzare una doccia (con una pluralità di fori) con una estensione corrispondente a quella del cestello 1 ; alternativamente, si potrebbe utilizzare un sistema a sgocciolamento; à ̈ da notare che lo spruzzo dell’acqua potrebbe avvenire dall’alto (come appena descritto) e/o da uno o più lati della vasca 2.
Per lo scarico del liquido di trattamento, vi à ̈ una apertura sul fondo della vasca 2 collegata ad un tubo di scarico 4.
Per permettere l’accumulo di liquido di trattamento (ciò serve sia in fase di lavaggio sia in fase di sciacquo sia in fase di asciugatura) vi à ̈ un dispositivo di scarico ad apertura controllata associato alla vasca 2, in particolare al tubo di scarico 4; il dispositivo di controllo dello scarico, ad esempio una valvola oppure una pompa, (che determina l’apertura e la chiusura dello stesso) non à ̈ mostrato nelle figure e può essere ad esempio una elettrovalvola oppure una pompa di scarico (la pompa rende più rapida l’uscita del liquido di trattamento dalla vasca). La quantità di liquido da accumulare nella vasca 2 può dipendere da vari fattori, ad esempio dal trattamento che si sta effettuando; per controllare tale quantità, l’apparecchio comprende un sensore di livello 5 atto a rilevare un livello di liquido presente nella vasca 2. Secondo l’esempio di realizzazione delle figure, il sensore 5 à ̈ un sensore di pressione ed à ̈ posto in un condotto a Ύ†idraulicamente connesso allo scarico della vasca 2; più precisamente, il condotto a “Y†à ̈ integrato nel tubo di scarico 4; il dispositivo di controllo dello scarico (non mostrato nelle figure) à ̈ posto a valle del condotto a ÎŽ"; à ̈ da notare che il sensore 5 ed il condotto ad Ύ†non sono mostrati in Fig.1 per semplificare la figura.
Per riscaldare il liquido di trattamento e/o gli strumenti chirurgici nel cestello 1 e/o il vano della vasca 2, vi sono dei mezzi di riscaldamento 6 posti all’interno della vasca. Secondo l’esempio di realizzazione delle figure, tali mezzi sono costituiti da un unico resistore 6 elettrico situato all’interno della vasca 2; quando all’interno della vasca 2 vi à ̈ un liquido, il resistore 6 trasmette calore al liquido per conduzione ed il liquido, a sua volta, trasmette calore per conduzione agli elementi immersi nello stesso (in particolare agli strumenti chirurgici contenuti nel cestello 1); quando nella vasca 2 non vi à ̈ un liquido, il resistore 6 si scalda molto ed emette calore sotto forma di radiazioni e quindi scalda sia il vano della vasca 2 che il cestello 1 e gli strumenti chirurgici contenuti; per evitare surriscaldamento del resistore 6 quando nella vasca 2 non vi à ̈ un liquido, à ̈ opportuno alimentare il resistore 6 non in continuo, ma ad intermittenza.
Secondo soluzioni alternative a quella delle figure, si possono prevedere mezzi di riscaldamento specifici da utilizzare solo quando nella vasca 2 non vi à ̈ un liquido; tali mezzi potrebbero essere ad esempio lampade a raggi infrarossi oppure resistor! opportunamente progettati per operare in tali condizioni.
Per ventilare aria nella vasca 2 dove à ̈ alloggiato il cestello 1 contenente gli strumenti chirurgici da trattare, vi sono mezzi di soffiaggio 7 atti a soffiare un gas, in particolare aria presa dall’ambiente circostante l’apparecchio, nella vasca 2, in particolare verso detto cestello 1 che contiene gli strumenti chirurgici; tali mezzi di soffiaggio sono in particolare una soffiante 7.
Come già detto l’apparecchio delle figure à ̈ in grado di effettuare anche un lavaggio degli strumenti chirurgici, in particolare un lavaggio ad ultrasuoni; a tale scopo, l’apparecchio comprende anche dei trasduttori a ultrasuoni associati alla vasca 2, ma non mostrati nelle figure, ed atti ad irradiare ultrasuoni nella vasca 2 investendo in tal modo il liquido di lavaggio contenuto ed gli strumenti chirurgici contenuti nel cestello 1 alloggiato nella vasca 2. Alla fase di lavaggio, contribuisce anche il resistore 6 riscaldando il liquido di lavaggio (realizzato dalla miscelazione di acqua proveniente dagli ugelli 3A e 3B e di detergente proveniente dal dosatore) dopo che questo à ̈ stato caricato nella vasca 2.
Fino ad ora sono stati nominati parecchi componenti dell’apparecchio, alcuni elettrici, altri idraulici; tutti questi sono controllati da una unità elettronica di controllo, non mostrata nelle figure, alla quale sono collegati elettricamente; naturalmente, per quanto riguarda il sensore di livello 5, questo fornisce segnali elettronici alla unità elettronica di controllo, ma non li riceve. Tale unità elettronica di controllo à ̈ preferibilmente realizzata mediante un microprocessore dotato di opportuni programmi per implementare gli opportuni metodi di lavaggio, di sciacquo e di asciugatura.
Dal punto di vista costruttivo, l’apparecchio delle figure comprende vantaggiosamente un coperchio 8 atto a coprire superiormente la vasca 2 durante i trattamenti; in tal modo, si crea una cavità chiusa definita inferiormente dalla vasca 2 e superiormente dal coperchio 8. Secondo l’esempio di realizzazione delle figure, il coperchio 8 alloggia la soffiante 7 con un relativo circuito aereo ed anche gli ugelli 3A e 3B con un relativo circuito idraulico che porta l’acqua agli stessi.
Il coperchio 8 à ̈ dotato di due condotti d’aria 9A e 9B, che sono interni al coperchio, e di alcune apertura d’aria (in particolare feritoie) 81, 82, 83, 84, che sono sulla superficie del coperchio; l’apertura 81 serve a mettere in comunicazione l’ambiente esterno con l’ingresso della soffiante 7, il condotto 9A di afflusso ariaserve a mettere in comunicazione l’uscita della soffiante 7 con l’apertura 82, l’apertura 82 serve a mettere in comunicazione il condotto 9A con la vasca 2, l’apertura 83 serve a mettere in comunicazione la vasca 2 con il condotto 9B di deflusso aria, il condotto 9B serve a mettere in comunicazione l’apertura 83 con l’apertura 84, l’apertura 84 serve a mettere in comunicazione il condotto 9B con l’ambiente esterno; in pratica ed in generale, l’aria fresca viene aspirata dall’ambiente circostante nel coperchio dai mezzi di soffiaggio, viene soffiata dai mezzi di soffiaggio ed entra nella vasca, circola nella vasca (eventualmente riscaldandosi e/o arricchendosi di umidità), esce dalla vasca ed entra nel coperchio, fluisce in un condotto d’aria interno al coperchio, e infine esce dal coperchio scaricandosi nell’ambiente circostante.
E’ da notare che vantaggiosamente la soffiante 7 non à ̈ allineata alla vasca 2 in modo tale da limitare il suo riscaldamento per effetto del resistere 6; ciò comporta la necessità del condotto 9A di raccordo tra l’uscita della soffiante 7 e l’apertura d’aria 82 sul coperchio 8.
L’apparecchio qui descritto ed illustrato implementa, tra l’altro, vantaggiosamente sia un metodo di sciacquo di strumenti chirurgici innovativo che un metodo di asciugatura di strumenti chirurgici innovativo.
E’ da notare che, implementando il metodo di asciugatura in modo opportuno (come risulterà più chiaro nel seguito), si realizza anche una efficace disinfezione degli strumenti chirurgici.
Secondo il metodo di sciacquo innovativo, gli strumenti chirurgici sono in un cestello (1 nelle figure), il cestello à ̈ in una vasca (2 nelle figure), la vasca à ̈ dotata di uno scarico (4 nelle figure) ad apertura controllata; tale metodo comprende almeno i passi di:
51) spruzzare gli strumenti con un liquido di sciacquo,
52) accumulare il liquido di sciacquo spruzzato nella vasca fino ad un livello predeterminato; questo livello predeterminato à ̈ tale da bagnare e preferibilmente sommergere gii strumenti presenti nel cestello, e
53) scaricare il liquido di sciacquo accumulato.
Il liquido di sciacquo sarà tipicamente acqua normale o demineralizzata.
Lo spruzzo può avvenire dall’alto e/o dai lati ed à ̈ un modo di sciacquo molto efficace.
Poiché il cestello presenta una pluralità di aperture (essendo ad esempio realizzato come una griglia con dei bordi rialzati per contenere meglio gli strumenti) il liquido di sciacquo, dopo avere colpito gli strumenti, cade per gravità, attraversa il cestello e si raccoglie nella vasca sottostante dove si accumula poiché lo scarico viene tenuto chiuso.
Grazie al fatto che gli strumenti vengono bagnati e preferibilmente sommersi dal liquido accumulato nella vasca, lo sciacquo à ̈ assicurato anche in quei punti degli strumenti difficilmente raggiungibili direttamente dallo spruzzo.
I passi S2 e S3 possono essere ripetuti per un numero predeterminato di volte, ad esempio tre volte, in modo da ottenere uno sciacquo di qualità ancora superiore. II metodo di sciacquo può essere oggetto di alcune varianti; ad esempio, durante tutto o parte del passo S2 un liquido di sciacquo può venire spruzzato sugli strumenti chirurgici; ad esempio ancora, durante tutto o parte del passo S3 un liquido di sciacquo può venire spruzzato sugli strumenti chirurgici; detto in altri termini, il passo S1 può essere realizzato in tutto in parte mentre si realizzano i passi S2 e/o S3.
Il metodo di sciacquo può comprendere un passo iniziale e/o un passo finale durante la quale si spruzza un liquido di sciacquo sugli strumenti chirurgici e si scarica immediatamente il liquido di sciacquo spruzzato.
Secondo il metodo di asciugatura innovativo, gli strumenti chirurgici sono in un cestello (1 nelle figure), il cestello à ̈ in una vasca (2 nelle figure), la vasca à ̈ dotata di uno scarico (4 nelle figure) ad apertura controllata; tale metodo comprende almeno i passi di:
A1 ) riempire la vasca con un liquido di asciugatura fino ad un livello predeterminato; questo livello predeterminato à ̈ tale da bagnare e preferibilmente sommergere gli strumenti chirurgici presenti nel cestello,
A2) scaldare il liquido di asciugatura (che nel caso dell’esempio delle figure à ̈ già contenuto nella vasca) fino ad una temperatura predeterminata; questa temperatura predeterminata à ̈ compresa tra 60 e 99 °C (evitando quindi l'ebollizione),
A3) preferibilmente mantenere il liquido contenuto nella vasca approssimativamente alla temperatura predeterminata per un primo tempo predeterminato,
A4) scaricare il liquido contenuto nella vasca, e
A5) soffiare un gas nella vasca per un secondo tempo predeterminato.
Il liquido di sciacquo sarà tipicamente acqua, preferibilmente acqua demineralizzata per evitare depositi di calcare sugli strumenti a causa della alta temperatura del passo A2.
Il gas soffiato sarà tipicamente aria, presa daH’ambiente circostante.
Preferibilmente il gas verrà soffiato verso il cestello dove si trovano gli strumenti. Il passo A3 à ̈ opzionale e risulterà più chiaro dalla descrizione che segue.
Considerando i passi elencati sopra, il metodo di asciugatura inizia, paradossalmente, con dei passi che servono a bagnare gli strumenti; tuttavia, secondo questo metodo, gli strumenti vengono bagnati a temperatura molto alta in modo tale che, quando il “liquido di asciugatura†viene rimosso, gli strumenti, che sono essi stessi ad alta temperatura, si asciugano più facilmente anche se si utilizza un soffio di aria a temperatura ambiente (tipicamente da 15°C a 25°C) ossia non volutamente riscaldata.
Soffiando il gas nella vasca si asporta l’umidità dal volume interno della vasca (in particolare dalla cavità chiusa definita inferiormente dalla vasca e superiormente dal coperchio) e si favorisce l'evaporazione del liquido di asciugatura che rimane sulla superficie degli strumenti chirurgici dopo che tale liquido à ̈ stato scaricato dalla vasca nel passo A4.
Come detto, il passo A3 potrebbe anche essere evitato, ossia il primo tempo essere nullo.
Alternativamente, il primo tempo del passo A3 può essere breve, in particolare meno di 10 secondi, e tale solamente da assicurare che gli strumenti chirurgici si scaldino alla temperatura predeterminata.
Alternativamente ancora, il primo tempo del passo A3 può essere lungo, in particolare compreso tra 3 e 10 minuti, e tale da realizzare una disinfezione degli strumenti chirurgici; in questo caso, come già anticipato, il metodo realizza contemporaneamente e vantaggiosamente sia una asciugatura che una disinfezione.
Il metodo di asciugatura può essere oggetto di alcune varianti; ad esempio, i passi A4 e A5 possono essere parzialmente sovrapposti temporalmente.
Vantaggiosamente, durante tutto o parte del passo A5 può essere realizzato un riscaldamento degli strumenti chirurgici. Come detto in precedenza, nell’esempio delle figure, tale riscaldamento à ̈ ottenuto alimentando elettricamente (preferibilmente ad intermittenza il resistore 6); alternativamente, tale riscaldamento potrebbe essere ottenuto ad esempio mediante lampade. Tale riscaldamento, favorisce ulteriormente l’evaporazione del liquido di asciugatura che rimane sulla superficie degli strumenti chirurgici dopo che tale liquido à ̈ stato scaricato dalla vasca nel passo A4.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Metodo di asciugatura di ferri chirurgici, in cui detti ferri chirurgici sono posti in un cestello (1), in cui detto cestello (1) Ã ̈ alloggiato in una vasca (2), in cui detta vasca (2) Ã ̈ dotata di uno scarico (4) ad apertura controllata, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: A1) riempire detta vasca (4) con un liquido di asciugatura fino ad un livello predeterminato, detto livello predeterminato essendo tale da bagnare e preferibilmente sommergere detti ferri chirurgici in detto cestello (1 ), A2) scaldare (6) il liquido di asciugatura fino ad una temperatura predeterminata, detta temperatura predeterminata essendo compresa tra 60 e 99 °C, A3) preferibilmente mantenere il liquido contenuto in detta vasca (2) approssimativamente a detta temperatura predeterminata per un primo tempo predeterminato, A4) scaricare (4) il liquido contenuto in detta vasca (2), e A5) soffiare (7) un gas in detta vasca (2) per un secondo tempo predeterminato.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 , in cui detto primo tempo à ̈ breve, in particolare meno di 10 secondi, e tale da assicurare che detti ferri chirurgici si scaldino a detta temperatura predeterminata.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 , in cui detto primo tempo à ̈ lungo, in particolare compreso tra 3 e 10 minuti, e tale da realizzare una disinfezione di detti ferri chirurgici.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 1 oppure 2 oppure 3, dette fasi A4 e A5 sono parzialmente sovrapposte temporalmente.
  5. 5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, durante detta fase A5 viene realizzato un riscaldamento (6) di detti ferri chirurgici.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 5, in cui detto riscaldamento durante detta fase A5 à ̈ realizzato mediante un resistere (6) situato all’interno di detta vasca (2) elettricamente alimentato ad intermittenza o in continuo.
  7. 7. Apparecchio per trattamento di ferri chirurgici atto ad implementare il metodo di asciugatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6 e comprendente: - un cestello (1) atto a contenere ferri chirurgici, - una vasca (2) atta ad alloggiare detto cestello (2), - un dispositivo di carico (3A, 3B) ad apertura controllata associato a detta vasca (2), - un dispositivo di scarico (4) ad apertura controllata associato a detta vasca (4), - un sensore di livello (5) atto a rilevare un livello di liquido presente in detta vasca (2), e - mezzi di riscaldamento (6) posti aH’interno di detta vasca (2), - mezzi di soffiaggio (7) atti a soffiare un gas in detta vasca (2), - una unità elettronica di controllo collegata elettricamente a detto dispositivo di scarico (4), detto almeno un dispositivo di carico (3A, 3B), detto sensore di livello (5), detti mezzi di riscaldamento (6), e detti mezzi di soffiaggio (7).
  8. 8. Apparecchio secondo la rivendicazione 7, in cui detto sensore di livello (5) à ̈ posto in un condotto a Ύ†idraulicamente connesso a detto scarico (4).
  9. 9. Apparecchio secondo la rivendicazione 7 oppure 8, comprendente ulteriormente un coperchio (8) atto a coprire superiormente detta vasca (2), ed in cui detto almeno un dispositivo di carico (3A, 3B) Ã ̈ montato su detto coperchio (8).
  10. 10. Apparecchio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui detti mezzi di riscaldamento (6) comprendono un resistore situato all'interno di detta vasca (6).
  11. 11. Apparecchio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 10, comprendente ulteriormente un coperchio (8) atto a coprire superiormente detta vasca (2), ed in cui detti mezzi di soffiaggio (7) sono alloggiati in detto coperchio (8).
  12. 12. Apparecchio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 11, caratterizzato dal fatto di essere atto ad implementare anche un metodo di sciacquo comprendente le fasi di: 51) spruzzare detti ferri con un liquido di sciacquo, 52) accumulare liquido di sciacquo spruzzato in detta vasca fino ad un livello predeterminato, detto livello predeterminato essendo tale da bagnare e preferibilmente sommergere detti ferri chirurgici in detto cestello, e 53) scaricare detto liquido di sciacquo accumulato
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