ITBS20130011U1 - Apparato e gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari e per l¿esecuzione di una disinfezione anti-legionella - Google Patents

Apparato e gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari e per l¿esecuzione di una disinfezione anti-legionella Download PDF

Info

Publication number
ITBS20130011U1
ITBS20130011U1 IT000011U ITBS20130011U ITBS20130011U1 IT BS20130011 U1 ITBS20130011 U1 IT BS20130011U1 IT 000011 U IT000011 U IT 000011U IT BS20130011 U ITBS20130011 U IT BS20130011U IT BS20130011 U1 ITBS20130011 U1 IT BS20130011U1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
water
inlet
group
delivery
shutter
Prior art date
Application number
IT000011U
Other languages
English (en)
Inventor
Umberto Bertolotti
Original Assignee
Ivar Spa
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Ivar Spa filed Critical Ivar Spa
Priority to IT000011U priority Critical patent/ITBS20130011U1/it
Publication of ITBS20130011U1 publication Critical patent/ITBS20130011U1/it

Links

Landscapes

  • Treatment Of Water By Oxidation Or Reduction (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per MODELLO DI UTILITÀ’ avente per titolo “APPARATO E GRUPPO PER LA MISCELAZIONE DI ACQUA PER IMPIANTI SANITARI E PER L’ESECUZIONE DI UNA DISINFEZIONE ANTI-LEGIONELLA”
Il presente trovato ha per oggetto un apparato e un gruppo per la miscelazione di acqua fredda e acqua calda in un impianto idrico sanitario e per Γ esecuzione di un’operazione di disinfezione anti-legionella su tale impianto.
Il presente trovato trova particolare impiego nell'ambito degli impianti idrici di tipo sanitario, civile e industriale.
Nel settore degli impianti idrici sanitari sono impiegati apparati e gruppi in grado di miscelare opportunamente un flusso di acqua fredda e un flusso di acqua calda al fine di fornire in uscita un flusso di acqua miscelata, avente una determinata temperatura, che può essere quindi distribuito a varie utenze, quali rubinetti di lavandini, cucine, docce, etc.
Tali apparati e gruppi di miscelazione comprendono in generale elementi valvolari, valvole miscelatrici (o miscelatori termostatici), condotti e raccordi variamente combinati tra loro e tipicamente posti in cassette di derivazione, nelle quali si introducono i condotti di alimentazione di acqua calda e acqua fredda e dalle quali fuoriescono uno o più condotti di mandata portanti acqua miscelata.
Come è noto, gli impianti idrici sanitari necessitano di periodici trattamenti antilegionella, previsti da specifiche normative, ossia di cicli di disinfezione volti a prevenire la proliferazione del batterio della legionella nell’impianto idrico, o debellare tali batteri qualora fossero presenti in porzioni dell’impianto idrico. Il batterio della legionella può essere reso inattivo sottoponendolo a temperature elevate, tipicamente superiori a 60°C. Pertanto, un ciclo di disinfezione antilegionella consiste tipicamente nel far circolare forzatamente - all’interno delle tubature e dei componenti dell’impianto idrico sanitario - acqua avente una temperatura elevata per un determinato periodo di tempo (si consideri che maggiore è la temperatura dell’acqua, minore è il tempo necessario a garantire l’inattivazione del batterio all’intemo dell’impianto).
Ciò premesso, sono note diverse tipologie di apparati di miscelazione per impianti idrici dotati di opportuni mezzi in grado di realizzare un trattamento anti-legionella all’intemo dell’impianto. Tipicamente tali apparati comprendono un condotto di bypass che si dirama dal condotto di alimentazione di acqua calda per raggiungere direttamente (senza passare attraverso il miscelatore termostatico) il condotto di mandata dell’acqua miscelata al fine di consentire, all’ occorrenza, un passaggio diretto di acqua calda ad alta temperatura (ossia non miscelata) verso il condotto di mandata e da quest’ultimo nell’intero impianto idrico. Il canale di bypass è dotato di una valvola, normalmente chiusa, che viene portata in posizione di apertura (mediante attuatore manuale o comandato elettricamente da una centralina) quando si intende eseguire il ciclo di disinfezione anti-legionella.
Il canale di bypass consente di inviare al canale di mandata un flusso di acqua calda ad alta temperatura senza passare attraverso il miscelatore termostatico. In mancanza di tale canale di bypass l’unico modo di inviare un flusso di sola acqua calda ad alta temperatura nell’impianto è quello di chiudere l’alimentazione di acqua fredda, indirizzando al miscelatore termostatico soltanto l’alimentazione di acqua calda. Tuttavia ciò non è comunque possibile, in quanto i miscelatori termostatici sono dotati, in conformità a specifiche normative di sicurezza per gli utenti, di una funzione “anti-scottatura”, che blocca automaticamente l’erogazione di acqua miscelata qualora si interrompa l’alimentazione di acqua fredda; da qui la necessità di impiegare un canale di bypass per disporre in mandata di sola acqua calda ed eseguire quindi la disinfezione.
Il brevetto italiano IT 1381966 descrive un sistema di miscelazione di acqua calda e acqua fredda con funzione di disinfezione anti-legionella nel quale sono presenti, oltre al canale di bypass con relativa valvola come sopra descritto, una valvola aggiuntiva sul condotto di alimentazione dell’acqua fredda e mezzi di comando collegati sia alla valvola del bypass sia alla valvola aggiuntiva per comandare contemporaneamente l’apertura della valvola del bypass e la chiusura della valvola aggiuntiva sul condotto di acqua fredda. L’azionamento dei mezzi di comando consente quindi di attivare il canale di bypass e contemporaneamente bloccare l’afflusso di acqua fredda: in tal modo è possibile inviare soltanto acqua calda al condotto di mandata realizzando un trattamento anti-legionella per 1’impianto idrico. La Richiedente ha riscontrato che gli apparati e i gruppi di miscelazione noti non sono esenti da inconvenienti e sono migliorabili sotto diversi aspetti.
La tipologia di gruppi di miscelazione con semplice bypass e valvola di apertura/chiusura presentano, ad esempio, il seguente inconveniente: all’apertura del canale di bypass per eseguire un ciclo anti-legionella, l’acqua calda portata da esso viene inviata al condotto di mandata, nella quale tuttavia continua a confluire l’acqua miscelata proveniente dalla valvola miscelatrice, la quale è ottenuta per miscelazione di acqua calda con acqua fredda, e pertanto ha una temperatura inferiore a quella della sola acqua calda. Pertanto il condotto di mandata, sebbene il canale di bypass sia aperto, emette un flusso d’acqua avente una temperatura inferiore a quella dell’acqua calda fornita dal solo condotto di alimentazione di acqua calda. Ciò riduce l’efficacia della disinfezione, a causa della diminuzione di temperatura introdotta dalla persistenza, in mandata all’impianto, di acqua miscelata,
Un inconveniente del gruppo di miscelazione descritto in ΓΓ 1381966 risiede nella sua elevata complessità strutturale. Infatti tale soluzione prevede - quando si intende realizzare una disinfezione anti-legionella, l’azionamento simultaneo di due distinte valvole, una sul condotto di bypass (normalmente chiusa e da aprire per eseguire la disinfezione) e una sul condotto di alimentazione di acqua fredda (normalmente aperta, da chiudere per eseguire la disinfezione). In aggiunta, il gruppo necessita di mezzi di comando per eseguire tale apertura e chiusura simultanea delle due valvole. Tali mezzi consistono in un attuatore che comanda un’asta attiva sia sull’otturatore della valvola del canale di bypass sia sull’otturatore della valvola del canale di acqua fredda, in modo tale che l’azionamento dell’ attuatore provochi un movimento traslatorio dell’asta determinante l’apertura della prima valvola e la chiusura della seconda. È evidente, come appare anche dalle figure e dalla descrizione di ΓΓ 1381966, che tale configurazione operativa rende la struttura del gruppo di miscelazione di complessa realizzazione, in quanto è necessario prevedere un corpo cavo integrante al suo interno i condotti di alimentazione dell’acqua calda e dell’acqua fredda, il condotto di bypass e il condotto di mandata, ai quali si aggiungono le due valvole per il ciclo di disinfezione e una elaborata sede nella quale scorre l’asta dei mezzi di comando; tale sede necessita di lavorazioni meccaniche molto precise e di opportune guarnizioni di tenuta, per evitare il trafilamento di acqua tra i diversi condotti. Inoltre, tale sede di scorrimento dell’asta, nonché le sedi degli otturatori delle due valvole, necessitano di un preciso allineamento al fine di operare correttamente il passaggio dell’acqua durante il normale uso del gruppo di miscelazione e durante i cicli di disinfezione.
Complessivamente il gruppo miscelatore risulta strutturalmente complesso e quindi, considerando anche che il corpo cavo viene realizzato in pezzo unico mediante fusione, difficile da realizzare e caratterizzato da un costo elevato. Inoltre, risultano complesse anche le operazioni di assemblaggio e manutenzione, nonché il funzionamento del gruppo, che comprende mezzi di comando articolati in movimento.
Un ulteriore inconveniente risiede nel fatto che il gruppo di miscelazione di ΓΓ 1381966 prevede, per eseguire la disinfezione, mediante l’attivazione simultanea delle due valvole distinte sull ’ alimentazione di acqua fredda e sul bypass, l’interruzione di una delle linee di alimentazione del miscelatore termostatico e la conseguente inibizione di quest’ultimo (a causa della sicurezza anti- scottatura); tuttavia tale inattivazione temporanea del miscelatore termostatico, durante la funzione di disinfezione, e la sua successiva ripresa può portare - nel tempo - ad un’usura dei suoi componenti interni o a fenomeni di trafilamento o cavitazione. In questa situazione lo scopo alla base del presente trovato, nei suoi vari aspetti e/o forme realizzative, è mettere a disposizione un apparato e un gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari con funzione di disinfezione antilegionella che possano essere in grado di ovviare ad uno o più degli inconvenienti citati.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un apparato e un gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari con funzione di disinfezione anti-legionella in grado di distribuire acqua miscelata ad una determinata temperatura e - all’occorrenza - eseguire un efficace trattamento di disinfezione anti-legionella, inviando dal condotto di mandata verso rimpianto idrico acqua ad elevata temperatura.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un apparato e un gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari con funzione di disinfezione anti-legionella che risultino di semplice e/o rapida e/o economica realizzazione e/o montaggio e/o manutenzione, in particolare caratterizzati da una struttura razionale e semplificata rispetto agli apparati e ai gruppi noti.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un apparato e un gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari, con funzione di disinfezione anti-legionella, caratterizzati da un funzionamento semplice e/o affidabile, e/o caratterizzati da una minore predisposizione a guasti e/o malfunzionamenti .
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un apparato e un gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari in grado di mantenere intatte le prestazioni nel tempo e/o di funzionare correttamente per un elevato numero di cicli di disinfezione anti-legionella.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di proporre un apparato per la miscelazione di acqua per impianti sanitari, con funzione di disinfezione antilegionella, realizzabile mediante assemblaggio di una pluralità di singoli componenti distinti, eventualmente di tipo commerciale.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di proporre un gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari che risulti di forma compatta e integri sia la funzione di miscelazione di acqua ad una determinata temperatura sia una funzione di disinfezione anti-legionella di un impianto collegato a valle di detto gruppo.
Tali scopi, e altri eventuali, che meglio risulteranno nel corso della seguente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un apparato e un gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari e per Γ esecuzione di un ciclo di disinfezione anti-legionella secondo una o più delle unite rivendicazioni, ciascuna delle quali presa da sola (senza le relative dipendenze) o in qualsiasi combinazione con le altre rivendicazioni, nonché secondo i seguenti aspetti e/o forme realizzative, variamente combinati, anche con le suddette rivendicazioni.
In un primo aspetto, il trovato riguarda un apparato per la miscelazione di acqua calda e acqua fredda, a formare un flusso di acqua miscelata per un impianto idrico sanitario, e per Γ esecuzione di una disinfezione anti-legionella, comprendente:
- un condotto di ingresso di acqua fredda destinato ad essere collegato idraulicamente ad una sorgente di alimentazione di acqua fredda;
- un condotto di ingresso di acqua calda destinato ad essere collegato idraulicamente ad una sorgente di alimentazione di acqua calda;
- un condotto di mandata di acqua miscelata destinato ad essere collegato ad una linea di mandata di acqua miscelata, posta a valle dell’ apparato, di un impianto idrico sanitario;
- un dispositivo di miscelazione dotato di un primo ingresso collegabile idraulicamente a detto condotto di ingresso di acqua fredda, di un secondo ingresso collegabile idraulicamente a detto condotto di ingresso di acqua calda, e di una uscita di acqua miscelata, il dispositivo di miscelazione comprendendo inoltre una camera di miscelazione nella quale confluiscono detti primo e secondo ingresso, portanti rispettivamente un flusso di acqua fredda e un flusso di acqua calda, e dalla quale emerge detta uscita di acqua miscelata portante un flusso di acqua miscelata, detto dispositivo di miscelazione essendo configurato per fornire da detta uscita di acqua miscelata un flusso di acqua miscelata avente una determinata temperatura di mandata intermedia tra la temperatura di detta acqua fredda e la temperatura di detta acqua calda.
In un aspetto l’apparato comprende un dispositivo valvolare, dotato di un terzo ingresso collegabile idraulicamente a detta uscita di acqua miscelata, di un quarto ingresso e di una uscita di mandata, collegabile idraulicamente a, o coincidente con, detto condotto di mandata.
In un aspetto l’apparato comprende un condotto di bypass diramantesi da detto condotto di ingresso di acqua calda in un punto a monte di detto dispositivo di miscelazione e collegante idraulicamente il condotto di ingresso di acqua calda con detto quarto ingresso del dispositivo valvolare.
In un aspetto il dispositivo valvolare è configurato e predisposto per operare selettivamente almeno tra una prima configurazione, nella quale collega idraulicamente detto terzo ingresso a detta uscita di mandata per inviare acqua miscelata proveniente dal dispositivo di miscelazione alla linea di mandata dell’impianto idrico sanitario e contemporaneamente chiude l’afflusso di acqua calda a detto quarto ingresso, e una seconda configurazione nella quale collega idraulicamente detto quarto ingresso a detta uscita di mandata per inviare acqua calda proveniente dal condotto di bypass alla linea di mandata dell’impianto idrico sanitario e contemporaneamente chiude l’afflusso di acqua miscelata a detto terzo ingresso.
In un aspetto in detta prima configurazione l’apparato consente di inviare acqua miscelata alla linea di mandata dell’impianto idrico e in detta seconda configurazione consente di inviare esclusivamente acqua calda alla linea di mandata dell’impianto idrico per eseguire una disinfezione termica anti-legionella dell’impianto stesso. In un suo aspetto indipendente, il presente trovato riguarda un gruppo per la miscelazione di acqua calda e acqua fredda a formare un flusso di acqua miscelata per un impianto idrico sanitario, con funzione di disinfezione anti-legionella, il gruppo comprendente un corpo cavo nel quale sono definiti almeno:
- un percorso di ingresso di acqua fredda terminante con un’apertura di ingresso di acqua fredda destinata ad essere collegata idraulicamente ad una sorgente di alimentazione di acqua fredda;
- un percorso di ingresso di acqua calda terminante con un’apertura di ingresso di acqua calda destinata ad essere collegata idraulicamente ad una sorgente di alimentazione di acqua calda;
- un percorso di mandata di acqua miscelata destinato ad essere collegato ad una linea di mandata di acqua miscelata, posta a valle del gruppo, di un impianto idrico sanitario.
In un aspetto il gruppo, o detto corpo, comprende una porzione di miscelazione alloggiante un dispositivo di miscelazione dotato di un primo ingresso collegato idraulicamente a detta apertura di ingresso di acqua fredda mediante detto percorso di ingresso di acqua fredda, di un secondo ingresso collegato idraulicamente a detta apertura di ingresso di acqua calda mediante detto percorso di ingresso di acqua calda, e di una uscita di acqua miscelata, il dispositivo di miscelazione comprendendo inoltre una camera di miscelazione nella quale confluiscono detti primo e secondo ingresso, portanti rispettivamente un flusso di acqua fredda e un flusso di acqua calda, e dalla quale emerge detta uscita di acqua miscelata portante un flusso di acqua miscelata, detto dispositivo di miscelazione essendo configurato per fornire da detta uscita di acqua miscelata un flusso di acqua miscelata avente una determinata temperatura di mandata intermedia tra la temperatura di detta acqua fredda e la temperatura di detta acqua calda.
In un aspetto il gruppo, o detto corpo, comprende una porzione valvolare alloggiante un dispositivo valvolare, dotato di un terzo ingresso collegato idraulicamente a detta uscita di acqua miscelata, di un quarto ingresso e di una uscita di mandata, collegata idraulicamente a detto percorso di mandata di acqua miscelata.
In un aspetto il corpo comprende un percorso di bypass diramantesi da detto percorso di ingresso di acqua calda in un punto a monte di detta porzione di miscelazione e collegante idraulicamente il percorso di ingresso di acqua calda con detto quarto ingresso del dispositivo valvolare.
In un aspetto il dispositivo valvolare è configurato e predisposto per operare selettivamente almeno tra una prima configurazione, nella quale collega idraulicamente detto terzo ingresso a detta uscita di mandata per inviare acqua miscelata proveniente dal dispositivo di miscelazione alla linea di mandata deH’impianto idrico sanitario e contemporaneamente chiude l’afflusso di acqua calda a detto quarto ingresso, e una seconda configurazione nella quale collega idraulicamente detto quarto ingresso a detta uscita di mandata per inviare acqua calda proveniente dal percorso di bypass alla linea di mandata deH’impianto idrico sanitario e contemporaneamente chiude l’afflusso di acqua miscelata a detto terzo ingresso.
In un aspetto in detta prima configurazione il gruppo consente di inviare acqua miscelata alla linea di mandata dell’impianto idrico e in detta seconda configurazione consente di inviare esclusivamente acqua calda alla linea di mandata dell’impianto idrico per eseguire una disinfezione termica anti-legionella dell’impianto stesso. Un metodo per la miscelazione di acqua calda e acqua fredda, a formare un flusso di acqua miscelata per un impianto idrico sanitario, e per l’esecuzione di una disinfezione anti-legionella, impiegante un apparato o un gruppo secondo il presente trovato, può comprendere le fasi di:
- predisporre un apparato o un gruppo secondo uno qualsiasi o più degli aspetti sopra e/o delle rivendicazioni;
- collegare idraulicamente il condotto di ingresso di acqua fredda dell’apparato, o l’apertura di ingresso di acqua fredda del gruppo, ad una sorgente di alimentazione di acqua fredda;
- collegare idraulicamente il condotto di ingresso di acqua calda dell’apparato, o l’apertura di ingresso di acqua calda del gruppo, ad una sorgente di alimentazione di acqua calda;
- collegare idraulicamente il condotto di mandata dell’apparato, o il percorso di mandata del gruppo, ad una linea di mandata di acqua miscelata, posta a valle dell’apparato o del gruppo, di un impianto idrico sanitario.
In un aspetto il metodo comprende la fase di operare il dispositivo valvolare di detto apparato o di detto gruppo in modo selettivo tra detta prima configurazione, nella quale l’apparato o il gruppo invia un flusso di acqua miscelata ad una determinata temperatura di mandata, ottenuta per miscelazione di detta acqua calda e detta acqua fredda, alla linea di mandata dell’impianto idrico, e detta seconda configurazione, nella quale l’apparato o il gruppo invia esclusivamente acqua calda alla linea di mandata dell’impianto idrico per eseguire una disinfezione termica anti-legionella dell’impianto stesso.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, tra cui anche una forma di esecuzione preferita, esemplari ma non esclusive, di un apparato per la miscelazione di acqua, e di un gruppo di miscelazione di acqua, in accordo con il presente trovato. Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, fomiti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
- la figura 1 mostra una vista prospettica di una possibile forma realizzativa di un apparato per la miscelazione di acqua secondo il presente trovato;
- la figura 2 mostra una vista in sezione longitudinale dell’ apparato di figura 1, in cui il dispositivo valvolare si trova in detta prima configurazione;
- la figura 3 mostra una vista prospettica di una possibile forma realizzativa di un gruppo per la miscelazione di acqua in accordo con il presente trovato;
- la figura 4 mostra una vista laterale in sezione longitudinale del gruppo di figura 3, in cui il dispositivo valvolare si trova in detta prima configurazione;
- la figura 5 mostra una vista in pianta e in sezione trasversale del gruppo di figura 3. Con riferimento alle figure citate, con i numeri 1 e 50 sono stati complessivamente indicati, rispettivamente, un apparato e un gruppo per la miscelazione di acqua per impianti idrici sanitari in accordo con il presente trovato.
L’apparato 1 e il gruppo 50 sono destinati ad essere impiegati con impianti idrici sanitari, ad esempio civili o industriali, per la gestione dell’ afflusso di acqua miscelata alle diverse utenze dell’impianto e, in aggiunta, per gestire la disinfezione sanitaria anti-legionella dell’impianto stesso. L’apparato 1 e il gruppo 50 sono tipicamente collocati in cassette di derivazione o in vani tecnici nei quali confluiscono, e dai quali si diramano, tubature e condotte dell’impianto idrico. In sostanza l’apparato 1 e il gruppo 50, una volta installati, costituiscono essi stessi un elemento dell’impianto idrico, che consente di dare continuità alle condotte idriche dell’impianto e ne gestisce i flussi di acqua circolanti nell’impianto.
L’apparato 1 comprende un condotto di ingresso di acqua fredda 2, destinato ad essere collegato idraulicamente ad una sorgente di alimentazione di acqua fredda (non mostrata, ad esempio una linea di acqua fredda della rete idrica), e un condotto di ingresso di acqua calda 3 destinato ad essere collegato idraulicamente ad una sorgente di alimentazione di acqua calda, tipicamente una linea di acqua calda proveniente da una caldaia, un boiler o un serbatoio di acqua ad alta temperatura, L’apparato comprende un condotto di mandata 4 di acqua miscelata destinato ad essere collegato ad una linea di mandata di acqua miscelata, posta a valle dell’apparato, di un impianto idrico sanitario. L’impianto idrico, così come la linea di mandata dell’acqua facente parte di esso, non è mostrato, in quanto può essere un qualsiasi impianto idrico - ad esempio di tipo noto - per uso civile, commerciale o industriale.
L’apparato 1 comprende un dispositivo di miscelazione 5 dotato di un primo ingresso 6 collegato idraulicamente al condotto di ingresso di acqua fredda 2, di un secondo ingresso 7 collegato idraulicamente al condotto di ingresso di acqua calda 3, e di una uscita di acqua miscelata 8. Il dispositivo di miscelazione 5 comprende inoltre una camera di miscelazione 9 nella quale confluiscono il primo 6 e il secondo ingresso 7, portanti rispettivamente un flusso di acqua fredda e un flusso di acqua calda, e dalla quale emerge l’uscita di acqua miscelata 8 portante un flusso di acqua miscelata. Il dispositivo di miscelazione è configurato per fornire dall’uscita di acqua miscelata un flusso di acqua miscelata avente una determinata temperatura di mandata intermedia tra la temperatura dell’acqua fredda e la temperatura dell’acqua calda che alimentano l’apparato.
L’apparato 1 comprende inoltre un dispositivo valvolare 10, dotato di un terzo ingresso 11 collegato idraulicamente all’uscita di acqua miscelata 8, di un quarto ingresso 12 e di una uscita di mandata 13, quest’ultima collegata idraulicamente al condotto di mandata 4. In una possibile forma realizzativa, l’uscita di mandata può coincidere essa stessa con il condotto di mandata.
L’apparato 1 comprende inoltre un condotto di bypass 20 che si dirama dal condotto di ingresso di acqua calda 3 in un punto a monte rispetto al dispositivo di miscelazione 5 e collega idraulicamente il condotto di ingresso di acqua calda con il quarto ingresso 12 del dispositivo valvolare 10. Il dispositivo valvolare è configurato per operare selettivamente almeno tra una prima configurazione, nella quale collega idraulicamente il terzo ingresso 11 all’uscita di mandata 13 per inviare acqua miscelata proveniente dal dispositivo di miscelazione 5 alla linea di mandata dell’impianto idrico sanitario e contemporaneamente chiude l’afflusso di acqua calda al quarto ingresso 12, e una seconda configurazione nella quale collega idraulicamente il quarto ingresso 12 all’uscita di mandata 13 per inviare acqua calda proveniente dal condotto di bypass alla linea di mandata dell’impianto idrico sanitario e contemporaneamente chiude l’afflusso di acqua miscelata dal terzo ingresso 11. L’apparato 1 è così strutturato in modo tale che nella prima configurazione l’apparato 1 consenta l’invio di acqua miscelata alla linea di mandata dell’impianto idrico, mentre nella seconda configurazione consenta l’invio esclusivamente di acqua calda alla linea di mandata dell’impianto idrico, per eseguire una disinfezione termica anti-legionella dell’impianto stesso.
Preferibilmente, come mostrato esemplarmente in figura 2, il dispositivo valvolare 10 comprende una sede 14 e almeno un otturatore 15 mobilmente alloggiato nella sede. La sede 14 è dotata preferibilmente di una prima luce di passaggio 16 collegata a, o definente, il terzo ingresso 11, di una seconda luce di passaggio 17 collegata a, o definente, il quarto ingresso 12 e di una terza luce di passaggio 18 collegata a, o definente, l’uscita di mandata 13. In altre parole, la sede 14 è preferibilmente dotata di tre differenti aperture, delle quali due di ingresso (prima e seconda luce di passaggio) e una di uscita (terza luce di passaggio). L’otturatore 15 è mobile almeno tra una prima posizione, nella quale chiude la seconda luce di passaggio e mette in comunicazione, tramite la sede, la prima e la terza luce di passaggio (portando il dispositivo valvolare nella suddetta prima configurazione), e una seconda posizione, nella quale l’otturatore 15 chiude la prima luce di passaggio e mette in comunicazione, tramite la sede, la seconda e la terza luce di passaggio (portando il dispositivo valvolare nella suddetta seconda configurazione).
Si osservi che la terza luce di passaggio è preferibilmente sempre aperta e viene messa selettivamente in comunicazione, tramite l’otturatore, alla prima o alla seconda luce di passaggio.
La figura 2 mostra esemplarmente il dispositivo valvolare in detta prima configurazione: è possibile notare che l’otturatore intercetta la seconda luce di passaggio 17 (bloccando l’afflusso di acqua calda dal condotto di bypass) e apre la prima luce di passaggio, mettendola in comunicazione con Γ interno della sede e, da questa, con la terza luce di passaggio e - a monte di questa - con il condotto di mandata.
Preferibilmente la sede 14 è configurata per essere attraversata selettivamente da un flusso di acqua, rispettivamente miscelata o calda, sia con l’otturatore in prima posizione che con l’otturatore in seconda posizione. Preferibilmente quando l’otturatore 15 è in prima posizione la sede 14 è attraversata esclusivamente da un flusso di acqua miscelata proveniente dal dispositivo di miscelazione 5 e diretto alla linea di mandata dell’impianto idrico sanitario, mentre quando l’otturatore è in seconda posizione la sede è attraversata esclusivamente da un flusso di acqua calda proveniente dal condotto di bypass 20 e diretto alla linea di mandata dell’impianto idrico sanitario. Preferibilmente il dispositivo valvolare 10 realizza esso stesso una porzione di condotto che collega idraulicamente, in modo selettivo, l’uscita di acqua miscelata 8 o il condotto di bypass 20 al condotto di mandata 4. Preferibilmente il dispositivo valvolare 10, o la sua sede 14, definisce esso stesso una porzione iniziale del condotto di mandata 4 di acqua miscelata. Preferibilmente il condotto di bypass 20 non presenta alcuna interruzione tra le sue due estremità.
Preferibilmente, come mostrato esemplarmente in figura 1 e 2, l’apparato 1 comprende un unico dispositivo valvolare 10, il quale a sua volta comprende uno e un solo otturatore 15 operativamente attivo sulla prima luce di passaggio 16 e sulla seconda luce di passaggio 17. Preferibilmente l’otturatore è mobile nella sede 14 in modo tale che il passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione determina la simultanea chiusura della prima luce di passaggio e apertura della seconda luce di passaggio, mentre il passaggio dalla seconda posizione alla prima posizione determina la simultanea chiusura della seconda luce di passaggio e apertura della prima luce di passaggio.
Preferibilmente la prima luce di passaggio 16 e la seconda luce di passaggio 17 sono tra loro spaziate di una distanza minore o uguale ad un ingombro dell’otturatore 15 (ad esempio un ingombro assiale o radiale) o ad una corsa dell’otturatore. Preferibilmente tale corsa corrisponde ad una distanza percorsa dall’otturatore nel passaggio tra la prima e la seconda posizione. Preferibilmente il terzo ingresso 11 e il quarto ingresso 12 del dispositivo valvolare sono tra loro adiacenti e/o contigui; nella forma realizzativa di figura 1 e 2 il terzo e il quarto ingresso sono disposti perpendicolarmente tra loro e con le rispettive estremità avvicinate.
Preferibilmente il dispositivo di miscelazione 5 comprende (o corrisponde con) un miscelatore termostatico 5a, preferibilmente del tipo a cera oppure azionato mediante un attuatore elettrico o elettromagnetico; il dispositivo di miscelazione 5 può comprendere una manopola 5b, che consente mediante una rotazione di selezionare la temperatura desiderata per l’acqua miscelata; il miscelatore termostatico è configurato per selezionare la suddetta determinata temperatura di mandata dell’ acqua miscelata.
Preferibilmente il dispositivo valvolare 10 comprende (o coincide con) una valvola di zona IOa ad almeno tre vie, delle quali due vie di ingresso, corrispondenti a detto terzo ingresso e a detto quarto ingresso, e una via di uscita, corrispondente a detta uscita di acqua miscelata, e in cui detta via di uscita è selettivamente collegata idraulicamente a una sola di dette due vie di ingresso.
Preferibilmente (come mostrato esemplarmente nelle figure 1 e 2) il dispositivo valvolare 10, o la valvola di zona IOa, comprende un attuatore 10b manuale o elettrico o elettrotermico operativamente collegato all’otturatore 15 per comandarne il passaggio tra la prima e la seconda posizione.
Nell’ambito del presente trovato, con l’espressione “valvola di zona” si identifica in generale un componente, noto nel settore tecnico degli impianti idraulici, dotato di un ingresso e due uscite e configurato per porre in comunicazione l’ingresso -selettivamente - soltanto con una delle due uscite. Le valvole di zona sono impiegate tipicamente per gestire l’afflusso di acqua calda in determinate zone di un impianto di riscaldamento: l’acqua calda è inviata all’ingresso della valvola di zona, mentre le due uscite sono collegate rispettivamente alla zona dell’impianto e al circuito di ritorno dell’acqua calda. In tale situazione, la valvola di zona permette di alimentare -tramite la prima uscita - la zona dell’impianto quando ciò è necessario (ad esempio per riscaldare gli ambienti corrispondenti a tale zona) o, al contrario, di interrompere l’afflusso di acqua calda alla zona selezionando la seconda uscita, tramite la quale l’acqua viene indirizzata al circuito di ritorno.
Nel presente trovato la valvola di zona è usata “al contrario”, ossia alimentando le due uscite (che divengono due ingressi) con differenti flussi di acqua e collegando l’ingresso (che diviene l’unica uscita) al condotto di mandata dell’acqua. In tal modo l’attivazione della valvola di zona consente di collegare l’uscita in modo selettivo ad uno soltanto - per volta - dei due ingressi di acqua. In altre parole, la valvola di zona nel presente trovato è montata e configurata in modo tale da realizzare selettivamente un collegamento idraulico tra dispositivo di miscelazione e condotto di mandata oppure tra condotto di bypass e condotto di mandata. Le due condizioni operative si escludono a vicenda e non possono verificarsi contemporaneamente.
Preferibilmente (come mostrato esemplarmente nelle figure 1 e 2) l’apparato 1 comprende un condotto di derivazione 25 di acqua fredda diramantesi dal condotto di ingresso di acqua fredda 2, in un punto a monte del dispositivo di miscelazione 5, e destinato ad essere collegato idraulicamente ad una linea di mandata di acqua fredda dell’impianto idrico sanitario (non mostrata).
L’apparato 1, come appare dalle figure 1 e 2, può vantaggiosamente essere realizzato mediante componenti commerciali, ovvero mediante assemblaggio di diversi condotti o rubinetti, un miscelatore termostatico e una valvola di zona opportunamente montati a formare il circuito idraulico sopra descritto.
I collegamenti tra i componenti possono essere di tipo standard, ovvero noti nel settore, ad esempio raccordi filettati, innesti a serraggio, innesti a scatto, etc.
Il gruppo 50 per la miscelazione di acqua calda e acqua fredda con funzione di disinfezione anti-legionella del presente trovato è illustrato esemplarmente nelle figure 3, 4 e 5.
Il gruppo 50 comprende un corpo cavo 51 nel quale sono definiti almeno:
- un percorso di ingresso di acqua fredda 52 terminante con un’apertura di ingresso di acqua fredda 52a destinata ad essere collegata idraulicamente ad una sorgente di alimentazione di acqua fredda;
- un percorso di ingresso di acqua calda 53 terminante con un’apertura di ingresso di acqua calda 53 a destinata ad essere collegata idraulicamente ad una sorgente di alimentazione di acqua calda;
- un percorso di mandata 54 di acqua miscelata destinato ad essere collegato ad una linea di mandata di acqua miscelata, posta a valle del gruppo, di un impianto idrico sanitario;
- una porzione di miscelazione 60;
- una porzione valvolare 70;
- un percorso di bypass 90.
La porzione di miscelazione 60 alloggia un dispositivo di miscelazione 61 dotato di un primo ingresso 62 collegato idraulicamente all’apertura di ingresso di acqua fredda 52a mediante il percorso di ingresso di acqua fredda 52, di un secondo ingresso 63 collegato idraulicamente all’apertura di ingresso di acqua calda 53a mediante il percorso di ingresso di acqua calda 53, e di una uscita di acqua miscelata 64. H dispositivo di miscelazione 61 comprende inoltre una camera di miscelazione 65 nella quale confluiscono il primo 62 e il secondo ingresso 63, portanti rispettivamente un flusso di acqua fredda e un flusso di acqua calda, e dalla quale emerge detta uscita di acqua miscelata portante un flusso di acqua miscelata. Il dispositivo di miscelazione 61 è configurato per fornire dall’uscita di acqua miscelata 64 un flusso di acqua miscelata avente una determinata temperatura di mandata intermedia tra la temperatura dell’acqua fredda e la temperatura dell’acqua calda. Preferibilmente il percorso di ingresso di acqua calda si immette su un lato del dispositivo di miscelazione (figura 4), dove è presente il secondo ingresso 63, mentre il percorso di ingresso di acqua fredda 52 raggiunge il lato opposto del dispositivo di miscelazione attraverso un condotto interno al corpo 51 che passa attorno al dispositivo di miscelazione per raggiungere il primo ingresso 62 (figura 5).
La porzione valvolare 70 alloggia un dispositivo valvolare 71, dotato di un terzo ingresso 72 collegato idraulicamente all’uscita di acqua miscelata 64, di un quarto ingresso 73 e di una uscita di mandata 74, collegata idraulicamente al percorso di mandata 54 di acqua miscelata.
Il percorso di bypass 90 si dirama dal percorso di ingresso di acqua calda 53 in un punto a monte della porzione di miscelazione 60 e collegante idraulicamente il percorso di ingresso di acqua calda con il quarto ingresso 73 del dispositivo valvolare.
Il percorso di bypass 90 è mostrato esemplarmente nella sezione di figura 4. Tale percorso si dirama dal percorso di acqua calda 53 e passa, internamente al corpo 51, dietro al percorso di acqua fredda 52 per raggiungere la porzione valvolare.
II dispositivo valvolare 71 è configurato per operare selettivamente almeno tra una prima configurazione, nella quale collega idraulicamente il terzo ingresso 72 all’uscita di mandata 74 per inviare acqua miscelata proveniente dal dispositivo di miscelazione 61 alla linea di mandata dell’impianto idrico sanitario e contemporaneamente chiude l’afflusso di acqua calda al quarto ingresso 73, e una seconda configurazione nella quale collega idraulicamente il quarto ingresso 73 all’uscita di mandata 74 per inviare acqua calda proveniente dal percorso di bypass 90 alla linea di mandata dell’impianto idrico sanitario e contemporaneamente chiude l’afflusso di acqua miscelata al terzo ingresso 72.
Nella prima configurazione il gruppo 50 consente di inviare acqua miscelata alla linea di mandata dell’impianto idrico, mentre nella seconda configurazione consente di inviare esclusivamente acqua calda alla linea di mandata dell’impianto idrico per eseguire una disinfezione termica anti-legionella dell’impianto stesso.
Preferibilmente il dispositivo valvolare comprende una sede 75 e almeno un otturatore 76 mobilmente alloggiato nella sede. Preferibilmente la sede è dotata di una prima luce di passaggio 77 collegata al, o definente il, terzo ingresso 72, di una seconda luce di passaggio 78 collegata al, o definente il, quarto ingresso 73 e di una terza luce di passaggio 79 collegata a (o definente) detta uscita di mandata 74. Preferibilmente l’otturatore 76 è mobile almeno tra una prima posizione, nella quale chiude la seconda luce di passaggio e mette in comunicazione, tramite la sede, la prima e la terza luce di passaggio, portando il dispositivo valvolare nella prima configurazione, e una seconda posizione, nella quale l’otturatore chiude la prima luce di passaggio e mette in comunicazione, tramite la sede, la seconda e la terza luce di passaggio, portando il dispositivo valvolare nella seconda configurazione.
Preferibilmente la sede 75 è configurata per essere attraversata selettivamente da un flusso di acqua, rispettivamente miscelata o calda, sia con l’otturatore 76 in prima posizione che con l’otturatore in seconda posizione. Preferibilmente quando l’otturatore 76 è in prima posizione la sede 75 è attraversata esclusivamente da un flusso di acqua miscelata proveniente dal dispositivo di miscelazione 61 e diretto alla linea di mandata, mentre quando l’otturatore è in seconda posizione la sede è attraversata esclusivamente da un flusso di acqua calda proveniente dal condotto di bypass 90 e diretto alla linea di mandata.
Preferibilmente, come mostrato esemplarmente in figura 4, il dispositivo valvolare 71, in particolare la sua sede 75, è configurato per realizzare esso stesso una porzione di percorso collegante idraulicamente, in modo selettivo, l’uscita di acqua miscelata 64 o il percorso di bypass 90 al percorso di mandata 54.
Preferibilmente, come nella forma realizzativa esemplare delle figure 3-5, il gruppo comprende un unico dispositivo valvolare 71 e tale dispositivo valvolare comprende - a sua volta - uno e un solo otturatore 76 operativamente attivo sulla prima luce di passaggio 77 e sulla seconda luce di passaggio 78.
Preferibilmente l’otturatore 76 è mobile nella sede 75 in modo tale che il passaggio dalla prima alla seconda posizione determina simultaneamente la chiusura della prima luce di passaggio e l’apertura della seconda luce di passaggio, e che il passaggio dalla seconda alla prima posizione determina simultaneamente la chiusura della seconda luce di passaggio e l’apertura della prima luce di passaggio.
Preferibilmente la prima luce di passaggio 77 e la seconda luce di passaggio 78 sono tra loro spaziate di una distanza minore o uguale ad un ingombro dell’otturatore 76 (preferibilmente un ingombro assiale o radiale) o ad una corsa dell’otturatore.
Preferibilmente la corsa corrisponde ad una distanza (o spazio lineare) percorsa dall’otturatore nel passaggio tra la prima e la seconda posizione.
Preferibilmente il terzo ingresso 72 e il quarto ingresso 73 del dispositivo valvolare sono tra loro adiacenti e/o contigui.
Preferibilmente (come mostrato nelle figure 3-5) il dispositivo di miscelazione 61 comprende un miscelatore termostatico 6 la, preferibilmente del tipo a cera oppure azionato mediante un attuatore elettrico o elettromagnetico; preferibilmente il dispositivo di miscelazione può comprendere una manopola 61b, che consente mediante una rotazione di selezionare la temperatura desiderata per l’acqua miscelata; il miscelatore termostatico è configurato per selezionare la suddetta determinata temperatura di mandata dell’acqua miscelata.
Preferibilmente il dispositivo valvolare 71 comprende (o coincide con) una valvola di zona 7 la ad almeno tre vie, delle quali due vie di ingresso, corrispondenti al terzo ingresso e al quarto ingresso, e una via di uscita, corrispondente all’uscita di acqua miscelata, e in cui detta via di uscita è selettivamente collegata idraulicamente a una sola di dette due vie di ingresso.
Preferibilmente il dispositivo valvolare 71, o la valvola di zona 7 la, comprende un attuatore 71b manuale o elettrico o elettrotermico operativamente collegato all’otturatore per comandarne il passaggio tra la prima e la seconda posizione.
Preferibilmente il gruppo 50 comprende un percorso di derivazione 95 di acqua fredda diramantesi dal percorso di ingresso di acqua fredda 52, in un punto a monte della porzione di miscelazione 60, e destinato ad essere collegato idraulicamente ad una linea di mandata di acqua fredda dell’impianto idrico sanitario. Preferibilmente il percorso di derivazione 95 comprende un terminale 96 (ad esempio un innesto o raccordo).
Preferibilmente il percorso di derivazione 95 riceve un flusso di acqua fredda tramite un passaggio 62b nel percorso di ingresso di acqua fredda 52 (si veda figura 5).
Preferibilmente le aperture di ingresso di acqua fredda 52a e calda 53a comprendono mezzi per la connessione a tubazioni o condutture dell’impianto; tali mezzi possono essere ad esempio terminali filettati o innesti rapidi. Preferibilmente il percorso di mandata 54 termina con un rispettivo terminale o raccordo 54a per il collegamento idraulico alla linea di mandata dell’impianto idrico.
Preferibilmente, come nella forma realizzativa esemplare mostrata nelle figure 3-5, il corpo cavo 51 è di tipo monoblocco, realizzato ad esempio mediante fusione e/o lavorazioni meccaniche. Preferibilmente il corpo cavo è realizzato in pezzo unico. Preferibilmente il corpo cavo è in ottone o in acciaio, ad esempio acciaio inossidabile.
Preferibilmente l’otturatore del dispositivo valvolare dell’apparato 1 o del gruppo 50 è interamente contenuto nella, o associato alla, rispettiva sede.
Preferibilmente l’otturatore è interamente contenuto nel rispettivo dispositivo valvolare. Preferibilmente l’otturatore è associato soltanto alla rispettiva sede e non si estende, o non ingombra, o non attraversa, i condotti o i percorsi rispettivamente dell’apparato e del gruppo.
Preferibilmente l’ingombro dell’otturatore coinvolge soltanto la rispettiva sede e lo spazio in prossimità della prima e seconda luce di passaggio, ovvero quanto basta per determinare l’apertura e la chiusura di tali luci.
Preferibilmente la prima e/o la seconda luce di passaggio comprendono un rispettivo elemento di tenuta configurato per garantire la tenuta d’acqua quando l’otturatore è in posizione di chiusura della luce di passaggio. Preferibilmente detto elemento di tenuta è una guarnizione (ad esempio in gomma o plastica) o un O-ring.
In sostanza il gruppo 50 per la miscelazione di acqua calda e acqua fredda integra in un unico corpo cavo, preferibilmente monoblocco o in pezzo unico, le caratteristiche tecniche e le funzionalità del suddetto apparato 1. A seconda delle applicazioni, ad esempio della tipologia di impianto idrico, è possibile utilizzare un apparato o un gruppo secondo il presente trovato.
Preferibilmente l’apparato e/o il gruppo possono comprendere mezzi di controllo attivi sul rispettivo dispositivo valvolare e/o sul rispettivo dispositivo di miscelazione per comandarne il funzionamento. Tali mezzi di controllo possono ad esempio regolare la temperatura dell’acqua miscelata e il passaggio del dispositivo valvolare tra la prima e la seconda configurazione. I mezzi di controllo possono comprende una unità elettronica di comando e/o un interruttore e/o un timer e/o un collegamento (cablato o wireless) ad una centralina esterna di comando dell’impianto idrico.
In uso, il dispositivo valvolare 10 dell’apparato 1 o 71 del gruppo 50 viene azionato in modo selettivo tra la prima configurazione, nella quale l’apparato o il gruppo invia un flusso di acqua miscelata ad una determinata temperatura di mandata, ottenuta per miscelazione di acqua calda e acqua fredda, alla linea di mandata dell’impianto idrico, e la seconda configurazione, nella quale l’apparato o il gruppo invia esclusivamente acqua calda alla linea di mandata dell’impianto idrico per eseguire una disinfezione termica anti-legionella dell’impianto stesso.
Tipicamente l’apparato e il gruppo sono installati nell’impianto idrico in modo tale da risultare normalmente in configurazione di miscelazione, ossia con il proprio dispositivo valvolare in prima configurazione: in tale condizione 1’impianto idrico a valle dell’apparato o del gruppo è regolarmente alimentato con acqua miscelata. Esemplarmente, l’azionamento - all’ occorrenza, ad esempio a determinati intervalli di tempo - dell’apparato o del gruppo al fine di eseguire un trattamento di disinfezione anti-legionella può consistere nella rotazione di una manopola oppure, come nelle forme realizzative mostrate nelle figure, nell’attivazione di un attuatore elettro termico, che attiva il rispettivo dispositivo valvolare, portandolo nella seconda configurazione, in modo tale da bloccare Γ afflusso di acqua miscelata e attivare l’afflusso di acqua ad alta temperatura dal condotto o percorso di bypass.
La Richiedente ritiene che la combinazione delle suddette caratteristiche tecniche alla base del presente trovato consente di ottenere numerosi vantaggi. Innanzitutto, il trovato consente di risolvere uno o più dei problemi riscontrati nella tecnica nota.
L’apparato 1 e il gruppo 50 consentono, inoltre, di integrare sia la distribuzione di acqua miscelata ad un impianto idrico sia l’esecuzione di una disinfezione antilegionella del medesimo impianto, in modo efficiente, razionale ed efficace.
L’apparato 1 e il gruppo 50 sono inoltre caratterizzati da un funzionamento semplice, rapido e completamente reversibile. In aggiunta, l’apparato 1 e il gruppo 50 risultano affidabili, caratterizzati da una minore predisposizione a guasti o malfunzionamenti e in grado di mantenere intatte le prestazioni nel tempo, funzionare correttamente per un elevato numero di cicli di disinfezione anti-legionella.
Un ulteriore vantaggio del presente trovato risiede nella possibilità, per l’apparato 1, di essere realizzato mediante assemblaggio di una pluralità di singoli componenti distinti, eventualmente di tipo noto e/o disponibili commercialmente.
Un vantaggio del gruppo 50 del presente trovato risiede nella sua struttura monoblocco, di forma compatta e razionale e di facile ed economica realizzazione. Un ulteriore vantaggio del presente trovato consiste nella semplicità dei mezzi valvolari (ovvero il dispositivo valvolare o valvola di zona) impiegati per il suo funzionamento.
Un ulteriore vantaggio del presente trovato risiede nella possibilità di eseguire una disinfezione anti-legionella su un apparato e gruppo per la miscelazione di acqua senza intervenire sul dispositivo di miscelazione (in particolare senza interromperne il funzionamento), ma agendo a valle di esso.

Claims (68)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) per la miscelazione di acqua calda e acqua fredda, a formare un flusso di acqua miscelata per un impianto idrico sanitario, e per l’esecuzione di una disinfezione anti-legionella, l’apparato comprendente: - un condotto di ingresso di acqua fredda (2) destinato ad essere collegato idraulicamente ad una sorgente di alimentazione di acqua fredda; - un condotto di ingresso di acqua calda (3) destinato ad essere collegato idraulicamente ad una sorgente di alimentazione di acqua calda; - un condotto di mandata (4) di acqua miscelata destinato ad essere collegato ad una linea di mandata di acqua miscelata, posta a valle dell’apparato, di un impianto idrico sanitario; - un dispositivo di miscelazione (5) dotato di un primo ingresso (6) collegabile idraulicamente a detto condotto di ingresso di acqua fredda (2), di un secondo ingresso (7) collegabile idraulicamente a detto condotto di ingresso di acqua calda (3), e di una uscita di acqua miscelata (8), il dispositivo di miscelazione (5) comprendendo inoltre una camera di miscelazione (9) nella quale confluiscono detti primo (6) e secondo ingresso (7), portanti rispettivamente un flusso di acqua fredda e un flusso di acqua calda, e dalla quale emerge detta uscita di acqua miscelata (8) portante un flusso di acqua miscelata, detto dispositivo di miscelazione essendo configurato per fornire da detta uscita di acqua miscelata un flusso di acqua miscelata avente una determinata temperatura di mandata intermedia tra la temperatura di detta acqua fredda e la temperatura di detta acqua calda; - un dispositivo valvolare (10), dotato di un terzo ingresso (11) collegabile idraulicamente a detta uscita di acqua miscelata (8), di un quarto ingresso (12) e di una uscita di mandata (13), collegabile idraulicamente a, o coincidente con, detto condotto di mandata (4); - un condotto di bypass (20) diramantesi da detto condotto di ingresso di acqua calda (3) in un punto a monte di detto dispositivo di miscelazione (5) e collegante idraulicamente il condotto di ingresso di acqua calda con detto quarto ingresso (12) del dispositivo valvolare (10); in cui detto dispositivo valvolare è configurato e predisposto per operare selettivamente almeno tra una prima configurazione, nella quale collega idraulicamente detto terzo ingresso (11) a detta uscita di mandata (13) per inviare acqua miscelata proveniente dal dispositivo di miscelazione (5) alla linea di mandata dell’impianto idrico sanitario e contemporaneamente chiude l’afflusso di acqua calda a detto quarto ingresso (12), e una seconda configurazione nella quale collega idraulicamente detto quarto ingresso (12) a detta uscita di mandata (13) per inviare acqua calda proveniente dal condotto di bypass alla linea di mandata dell’impianto idrico sanitario e contemporaneamente chiude l’afflusso di acqua miscelata a detto terzo ingresso (11).
  2. 2. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui in detta prima configurazione l’apparato (1) consente di inviare acqua miscelata alla linea di mandata dell’impianto idrico e in detta seconda configurazione consente di inviare esclusivamente acqua calda alla linea di mandata dell’impianto idrico per eseguire una disinfezione termica anti-legionella dell’impianto stesso.
  3. 3. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto dispositivo valvolare (10) comprende una sede (14) e almeno un otturatore (15) mobilmente alloggiato in detta sede.
  4. 4. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta sede (14) è dotata di una prima luce di passaggio (16) collegata a, o definente, detto terzo ingresso (11), di una seconda luce di passaggio (17) collegata a, o definente, detto quarto ingresso (12) e di una terza luce di passaggio (18) collegata a, o definente, detta uscita di mandata (13).
  5. 5. Apparato (1) secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui detto otturatore (15) è mobile almeno tra una prima posizione, nella quale chiude detta seconda luce di passaggio e mette in comunicazione, tramite detta sede, detta prima e detta terza luce di passaggio, portando il dispositivo valvolare in detta prima configurazione, e una seconda posizione, nella quale l’otturatore (15) chiude detta prima luce di passaggio e mette in comunicazione, tramite detta sede, detta seconda e detta terza luce di passaggio, portando il dispositivo valvolare in detta seconda configurazione.
  6. 6. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui detta sede (14) è configurata per essere attraversata selettivamente da un flusso di acqua, rispettivamente miscelata o calda, sia con l’otturatore (15) in detta prima posizione che con l’otturatore in detta seconda posizione.
  7. 7. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui quando l’otturatore (15) è in detta prima posizione detta sede (14) è attraversata esclusivamente da un flusso di acqua miscelata proveniente da detto dispositivo di miscelazione (5) e diretto a detta linea di mandata dell’impianto idrico sanitario e quando l’otturatore è in detta seconda posizione detta sede è attraversata esclusivamente da un flusso di acqua calda proveniente dal condotto di bypass (20) e diretto a detta linea di mandata dell’impianto idrico sanitario.
  8. 8. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo valvolare (10) è configurato per realizzare esso stesso una porzione di condotto collegante idraulicamente, in modo selettivo, detta uscita di acqua miscelata (8) o detto condotto di bypass (20) a detto condotto di mandata (4) di acqua miscelata.
  9. 9. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo valvolare (10), o detta sede (14) del dispositivo valvolare, definisce esso stesso una porzione iniziale di detto condotto di mandata (4) di acqua miscelata.
  10. 10. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un unico dispositivo valvolare (10).
  11. 11. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo valvolare comprende uno e un solo otturatore (15) operativamente attivo su detta prima luce di passaggio (16) e su detta seconda luce di passaggio (17).
  12. 12. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’otturatore è mobile in detta sede (14) in modo tale che il passaggio da detta prima posizione a detta seconda posizione determina la simultanea chiusura della prima luce di passaggio e apertura della seconda luce di passaggio, e che il passaggio da detta seconda posizione a detta prima posizione determina la simultanea chiusura della seconda luce di passaggio e apertura della prima luce di passaggio.
  13. 13. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta terza luce di passaggio è preferibilmente sempre aperta e viene messa selettivamente in comunicazione, tramite detto otturatore, alla prima o alla seconda luce di passaggio.
  14. 14. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima luce di passaggio (16) e detta seconda luce di passaggio (17) sono tra loro spaziate di una distanza minore o uguale ad un ingombro di detto otturatore (15).
  15. 15. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima luce di passaggio (16) e detta seconda luce di passaggio (17) sono tra loro spaziate di una distanza minore o uguale ad una corsa di detto otturatore.
  16. 16. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta corsa corrisponde ad una distanza percorsa da detto otturatore nel passaggio tra detta prima e detta seconda posizione.
  17. 17. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto terzo (11) e detto quarto ingresso (12) del dispositivo valvolare sono tra loro adiacenti.
  18. 18. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto terzo (11) e detto quarto ingresso (12) del dispositivo valvolare sono tra loro contigui.
  19. 19. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo di miscelazione (5) comprende un miscelatore termostatico (5a) configurato e predisposto per selezionare detta determinata temperatura di mandata dell’ acqua miscelata.
  20. 20. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto miscelatore termostatico è del tipo a cera oppure comprende un attuatore elettrico o elettromagnetico e/o comprende una manopola per la selezione manuale della temperatura di miscelazione.
  21. 21. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo valvolare (10) comprende, o coincide con, una valvola di zona (IOa) ad almeno tre vie, delle quali due vie di ingresso, corrispondenti a detto terzo ingresso e a detto quarto ingresso, e una via di uscita, corrispondente a detta uscita di acqua miscelata, e in cui detta via di uscita è selettivamente collegata idraulicamente a una sola di dette due vie di ingresso.
  22. 22. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo valvolare (10), o detta valvola di zona (IOa), comprende un attuatore (10b) manuale o elettrico o elettrotermico operativamente collegato a detto otturatore (15) per comandarne il passaggio tra detta prima e detta seconda posizione.
  23. 23. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un condotto di derivazione (25) di acqua fredda diramantesi da detto condotto di ingresso di acqua fredda (2), in un punto a monte di detto dispositivo di miscelazione (5), e destinato ad essere collegato idraulicamente ad una linea di mandata di acqua fredda deH’impianto idrico sanitario.
  24. 24. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di controllo attivi su detto dispositivo valvolare e/o su detto dispositivo di miscelazione per comandarne il funzionamento.
  25. 25. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di controllo sono configurati per regolare la temperatura dell’ acqua miscelata.
  26. 26. Apparato (1) secondo la rivendicazione 24 o 25, in cui detti mezzi di controllo sono configurati per gestire il passaggio del dispositivo valvolare tra la prima e la seconda configurazione.
  27. 27. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 24 a 26, in cui i mezzi di controllo comprendono una unità elettronica di comando e/o un interruttore e/o un timer e/o un collegamento, di tipo cablato o wireless, ad una centralina esterna di comando dell’impianto idrico.
  28. 28. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, configurato e predisposto per realizzare un metodo per la miscelazione di acqua calda e acqua fredda per un impianto idrico sanitario e per l’esecuzione di una disinfezione antilegionella, comprendente le fasi di: - predisporre un apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; - collegare idraulicamente il condotto di ingresso di acqua fredda (2) dell’apparato ad una sorgente di alimentazione di acqua fredda; - collegare idraulicamente il condotto di ingresso di acqua calda (3) dell’apparato ad una sorgente di alimentazione di acqua calda; - collegare idraulicamente il condotto di mandata (4) dell’apparato ad una linea di mandata di acqua miscelata, posta a valle dell’apparato, di un impianto idrico sanitario; - operare il dispositivo valvolare (10) di detto apparato (1) in modo selettivo tra detta prima configurazione, nella quale l’apparato invia un flusso di acqua miscelata ad una determinata temperatura di mandata, ottenuta per miscelazione di detta acqua calda e detta acqua fredda, alla linea di mandata dell’impianto idrico, e detta seconda configurazione, nella quale l’apparato invia esclusivamente acqua calda alla linea di mandata dell’impianto idrico per eseguire una disinfezione termica anti-legionella dell’impianto stesso.
  29. 29. Gruppo (50) per la miscelazione di acqua calda e acqua fredda a formare un flusso di acqua miscelata per un impianto idrico sanitario, con funzione di disinfezione anti-legionella, il gruppo comprendente un corpo cavo (51) nel quale sono definiti almeno: - un percorso di ingresso di acqua fredda (52) terminante con un’apertura di ingresso di acqua fredda (52a) destinata ad essere collegata idraulicamente ad una sorgente di alimentazione di acqua fredda; - un percorso di ingresso di acqua calda (53) terminante con un’apertura di ingresso di acqua calda (53 a) destinata ad essere collegata idraulicamente ad una sorgente di alimentazione di acqua calda; - un percorso di mandata (54) di acqua miscelata destinato ad essere collegato ad una linea di mandata di acqua miscelata, posta a valle del gruppo, di un impianto idrico sanitario; - una porzione di miscelazione (60) alloggiante un dispositivo di miscelazione (61) dotato di un primo ingresso (62) collegato idraulicamente a detta apertura di ingresso di acqua fredda (52a) mediante detto percorso di ingresso di acqua fredda (52), di un secondo ingresso (63) collegato idraulicamente a detta apertura di ingresso di acqua calda (53a) mediante detto percorso di ingresso di acqua calda (53), e di una uscita di acqua miscelata (64), il dispositivo di miscelazione (61) comprendendo inoltre una camera di miscelazione (65) nella quale confluiscono detti primo (62) e secondo ingresso (63), portanti rispettivamente un flusso di acqua fredda e un flusso di acqua calda, e dalla quale emerge detta uscita di acqua miscelata portante un flusso di acqua miscelata, detto dispositivo di miscelazione (61) essendo configurato per fornire da detta uscita di acqua miscelata (64) un flusso di acqua miscelata avente una determinata temperatura di mandata intermedia tra la temperatura di detta acqua fredda e la temperatura di detta acqua calda; - una porzione valvolare (70) alloggiante un dispositivo valvolare (71), dotato di un terzo ingresso (72) collegato idraulicamente a detta uscita di acqua miscelata (64), di un quarto ingresso (73) e di una uscita di mandata (74), collegata idraulicamente a detto percorso di mandata (54) di acqua miscelata; - un percorso di bypass (90) diramantesi da detto percorso di ingresso di acqua calda (53) in un punto a monte di detta porzione di miscelazione (60) e collegante idraulicamente il percorso di ingresso di acqua calda con detto quarto ingresso (73) del dispositivo valvolare (71).
  30. 30. Gruppo (50) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto dispositivo valvolare (71) è configurato e predisposto per operare selettivamente almeno tra una prima configurazione, nella quale collega idraulicamente detto terzo ingresso (72) a detta uscita di mandata (74) per inviare acqua miscelata proveniente dal dispositivo di miscelazione (61) alla linea di mandata deH’impianto idrico sanitario e contemporaneamente chiude l’afflusso di acqua calda a detto quarto ingresso (73), e una seconda configurazione nella quale collega idraulicamente detto quarto ingresso (73) a detta uscita di mandata (74) per inviare acqua calda proveniente dal percorso di bypass (90) alla linea di mandata dell’impianto idrico sanitario e contemporaneamente chiude l’afflusso di acqua miscelata a detto terzo ingresso (72).
  31. 31. Gruppo (50) secondo la rivendicazione 29 o 30, in cui in detta prima configurazione il gruppo (50) consente di inviare acqua miscelata alla linea di mandata dell’impianto idrico e in detta seconda configurazione consente di inviare esclusivamente acqua calda alla linea di mandata dell’impianto idrico per eseguire una disinfezione termica anti-legionella dell’impianto stesso.
  32. 32. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 31, in cui detto dispositivo valvolare comprende una sede (75) e almeno un otturatore (76) mobilmente alloggiato in detta sede.
  33. 33. Gruppo (50) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta sede (75) è dotata di una prima luce di passaggio (77) collegata a, o definente, detto terzo ingresso (72), di una seconda luce di passaggio (78) collegata a, o definente, detto quarto ingresso (73) e di una terza luce di passaggio (79) collegata a, o definente, detta uscita di mandata (74).
  34. 34. Gruppo (50) secondo la rivendicazione 32 o 33, in cui detto otturatore (76) è mobile almeno tra una prima posizione, nella quale chiude detta seconda luce di passaggio e mette in comunicazione, tramite detta sede, detta prima e detta terza luce di passaggio, portando il dispositivo valvolare in detta prima configurazione, e una seconda posizione, nella quale l’otturatore chiude detta prima luce di passaggio e mette in comunicazione, tramite detta sede, detta seconda e detta terza luce di passaggio, portando il dispositivo valvolare in detta seconda configurazione.
  35. 35. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 32 a 34, in cui detta sede (75) è configurata per essere attraversata selettivamente da un flusso di acqua, rispettivamente miscelata o calda, sia con l’otturatore (76) in detta prima posizione che con l’otturatore in detta seconda posizione.
  36. 36. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 32 a 35, in cui quando l’otturatore (76) è in detta prima posizione detta sede (75) è attraversata esclusivamente da un flusso di acqua miscelata proveniente da detto dispositivo di miscelazione (61) e diretto a detta linea di mandata e quando l’otturatore è in detta seconda posizione detta sede è attraversata esclusivamente da un flusso di acqua calda proveniente dal condotto di bypass (90) e diretto a detta linea di mandata.
  37. 37. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 36, in cui detto dispositivo valvolare (71), o detta sede (75) del dispositivo valvolare, è configurato per realizzare esso stesso una porzione di percorso collegante idraulicamente, in modo selettivo, detta uscita di acqua miscelata (64) o detto percorso di bypass (90) a detto percorso di mandata (54).
  38. 38. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 37, comprendente un unico dispositivo valvolare (71).
  39. 39. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 38, in cui detto dispositivo valvolare comprende uno e un solo otturatore (76) operativamente attivo su detta prima luce di passaggio (77) e su detta seconda luce di passaggio (78).
  40. 40. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 39, in cui detto corpo cavo (51) è monoblocco o in pezzo unico.
  41. 41. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 40, in cui l’otturatore (76) è mobile in detta sede (75) in modo tale che il passaggio da detta prima posizione a detta seconda posizione determina la simultanea chiusura della prima luce di passaggio e apertura della seconda luce di passaggio, e che il passaggio da detta seconda posizione a detta prima posizione determina la simultanea chiusura della seconda luce di passaggio e apertura della prima luce di passaggio.
  42. 42. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 41, in cui detta prima luce di passaggio (77) e detta seconda luce di passaggio (78) sono tra loro spaziate di una distanza minore o uguale ad un ingombro di detto otturatore (76).
  43. 43. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 42, in cui detta prima luce di passaggio (77) e detta seconda luce di passaggio (78) sono tra loro spaziate di una distanza minore o uguale ad una corsa di detto otturatore.
  44. 44. Gruppo (50) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta corsa corrisponde ad una distanza percorsa da detto otturatore nel passaggio tra detta prima e detta seconda posizione.
  45. 45. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 44, in cui detto terzo (72) e detto quarto ingresso (73) del dispositivo valvolare sono tra loro adiacenti.
  46. 46. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 45, in cui detto terzo (72) e detto quarto ingresso (73) del dispositivo valvolare sono tra loro contigui.
  47. 47. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 46, in cui detto dispositivo di miscelazione (61) comprende un miscelatore termostatico (6 la) configurato per selezionare detta determinata temperatura di mandata dell’ acqua miscelata.
  48. 48. Gruppo (50) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto miscelatore termostatico è del tipo a cera oppure comprende un attuatore elettrico o elettromagnetico e/o comprende una manopola (61b) per la selezione manuale della temperatura di miscelazione.
  49. 49. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 48, in cui detto dispositivo valvolare (71) comprende, o coincide con, una valvola di zona (7 la) ad almeno tre vie, delle quali due vie di ingresso, corrispondenti a detto terzo ingresso e a detto quarto ingresso, e una via di uscita, corrispondente a detta uscita di acqua miscelata, e in cui detta via di uscita è selettivamente collegata idraulicamente a una sola di dette due vie di ingresso.
  50. 50. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 49, in cui detto dispositivo valvolare (71), o detta valvola di zona (7 la), comprende un attuatore (71b) manuale o elettrico o elettrotermico operativamente collegato a detto otturatore per comandarne il passaggio tra detta prima e detta seconda posizione.
  51. 51. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 50, comprendente un percorso di derivazione (95) di acqua fredda diramantesi da detto percorso di ingresso di acqua fredda (52), in un punto a monte di detta porzione di miscelazione (60), e destinato ad essere collegato idraulicamente ad una linea di mandata di acqua fredda dell’ impianto idrico sanitario.
  52. 52. Gruppo (50) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto percorso di derivazione (95) comprende un terminale (96).
  53. 53. Gruppo (50) secondo la rivendicazione 51 o 52, in cui il percorso di derivazione (95) riceve un flusso di acqua fredda tramite un passaggio (62b) nel percorso di ingresso di acqua fredda (52).
  54. 54. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 53, in cui l’apertura di ingresso di acqua fredda (52a) e l’apertura di ingresso di acqua calda (53a) comprendono mezzi per la connessione a tubazioni o condutture dell’impianto.
  55. 55. Gruppo (50) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi per la connessione comprendono terminali filettati o innesti rapidi.
  56. 56. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 55, in cui detto corpo cavo (51) è realizzato mediante fusione e/o lavorazioni meccaniche.
  57. 57. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 56, in cui detto corpo cavo è realizzato in ottone o in acciaio o in acciaio inossidabile o in materiale plastico.
  58. 58. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 57, in cui detto otturatore del dispositivo valvolare è interamente contenuto in, o associato a, detta sede.
  59. 59. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 58, in cui detto otturatore è interamente contenuto in detto dispositivo valvolare.
  60. 60. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 59, in cui detto otturatore non si estende, o non ingombra, o non attraversa, i percorsi del gruppo.
  61. 61. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 60, in cui l’ingombro dell’otturatore coinvolge soltanto detta sede e lo spazio in prossimità della prima e seconda luce di passaggio, ovvero quanto basta per determinare l’apertura e la chiusura di tali luci.
  62. 62. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 61, in cui la prima e/o la seconda luce di passaggio comprendono un rispettivo elemento di tenuta configurato per garantire la tenuta d’acqua quando l’otturatore è in posizione di chiusura della luce di passaggio.
  63. 63. Gruppo (50) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto elemento di tenuta è una guarnizione o un O-ring.
  64. 64. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 63, comprendente mezzi di controllo attivi su detto dispositivo valvolare e/o su detto dispositivo di miscelazione per comandarne il funzionamento.
  65. 65. Gruppo (50) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di controllo sono configurati per regolare la temperatura dell’ acqua miscelata.
  66. 66. Gruppo (50) secondo la rivendicazione 64 o 65, in cui detti mezzi di controllo sono configurati per gestire il passaggio del dispositivo valvolare tra la prima e la seconda configurazione.
  67. 67. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 64 a 66, in cui i mezzi di controllo comprendono una unità elettronica di comando e/o un interruttore e/o un timer e/o un collegamento, di tipo cablato o wireless, ad una centralina esterna di comando dell’impianto idrico.
  68. 68. Gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 29 a 67, configurato e predisposto per realizzare un metodo per la miscelazione di acqua calda e acqua fredda per un impianto idrico sanitario e per l’esecuzione di una disinfezione antilegionella, comprendente le fasi di: - predisporre un gruppo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; - collegare idraulicamente l’apertura di ingresso di acqua fredda (52a) del gruppo ad una sorgente di alimentazione di acqua fredda; - collegare idraulicamente l’apertura di ingresso di acqua calda del gruppo (53a) ad una sorgente di alimentazione di acqua calda; - collegare idraulicamente il percorso di mandata (54) del gruppo ad una linea di mandata di acqua miscelata, posta a valle del gruppo, di un impianto idrico sanitario; - operare il dispositivo valvolare (71) di detto gruppo (50) in modo selettivo tra detta prima configurazione, nella quale il gruppo invia un flusso di acqua miscelata ad una determinata temperatura di mandata, ottenuta per miscelazione di detta acqua calda e detta acqua fredda, alla linea di mandata dell’impianto idrico, e detta seconda configurazione, nella quale il gruppo invia esclusivamente acqua calda alla linea di mandata dell’impianto idrico per eseguire una disinfezione termica anti-legionella dell’impianto stesso.
IT000011U 2013-03-08 2013-03-08 Apparato e gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari e per l¿esecuzione di una disinfezione anti-legionella ITBS20130011U1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000011U ITBS20130011U1 (it) 2013-03-08 2013-03-08 Apparato e gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari e per l¿esecuzione di una disinfezione anti-legionella

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000011U ITBS20130011U1 (it) 2013-03-08 2013-03-08 Apparato e gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari e per l¿esecuzione di una disinfezione anti-legionella

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITBS20130011U1 true ITBS20130011U1 (it) 2014-09-09

Family

ID=49484893

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000011U ITBS20130011U1 (it) 2013-03-08 2013-03-08 Apparato e gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari e per l¿esecuzione di una disinfezione anti-legionella

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITBS20130011U1 (it)

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US9151021B2 (en) Modular water-saving device
EP1608821B1 (en) Water recovery systems and control valves
ITTO20060177A1 (it) Dispositivo idraulico, apparecchiatura idraulica, impianto idraulico e metodo per il suo utilizzo
ITMI20070936A1 (it) Sistema e gruppo di miscelazione per impianti sanitari con funzione di disinfezione ani-legionella
KR20150025785A (ko) 직수형 전기 순간온수기
DE102016013583A1 (de) Sanitärarmatur mit Bypass-Ventil
ITBS20130028A1 (it) Apparato, gruppo e metodo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari e per l¿esecuzione di una disinfezione anti-legionella
IT201800006696A1 (it) Gruppo valvolare di miscelazione termostatico con dispositivo di disinfezione
ITBS20130011U1 (it) Apparato e gruppo per la miscelazione di acqua per impianti sanitari e per l¿esecuzione di una disinfezione anti-legionella
ITTO20070013A1 (it) Impianto di climatizzazione, unita di distribuzione e valvola di distribuzione per tale impianto, e metodo per il condizionamento termico di un edificio tramite tale impianto.
NL2015440B1 (en) Satellite for central heating or for teleheating with multifunction presettings.
DE102016013555A1 (de) Wassersparsystem
KR101609094B1 (ko) 온수 순환배관장치
EP1590607B1 (en) Heating plant control device
EP2334992B1 (en) Water circulation system for preventing the growth of micro-organisms
KR200482921Y1 (ko) 난방용 온수 분배장치
KR101486551B1 (ko) 냉온수 공급시스템
KR20200039091A (ko) 건물의 온수관 내 냉수 환수 및 재가열 시스템 및 이에 사용되는 환수 제어장치
ITBS20140015U1 (it) Dispositivo di regolazione per impianti termici
CN209762323U (zh) 壁挂炉出水阀
RU2344352C1 (ru) Водонагревательный бытовой аппарат
RU109881U1 (ru) Аварийная система отключения подачи теплоносителя для замкнутой системы отопления (варианты)
ITMO20130114A1 (it) Dispositivo modulare e componibile di miscelazione di liquidi con controllo elettronico della temperatura e della portata del flusso in uscita.
ITVI20130262A1 (it) Impianto idrico sanitario a risparmio energetico
JP2012095794A (ja) 消火設備