ITBS20110010U1 - Dispositivo di aspirazione - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

del BREVETTO per MODELLO INDUSTRIALE DI UTILITA’ avente per titolo:

“DISPOSITIVO DI ASPIRAZIONE”

Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo per un’aspirazione di secrezioni, per esempio dalle cavità nasali.

Già sono noti dispositivi di aspirazione, particolarmente per cavità nasali, che comprendono un adattatore da inserire nella cavità da trattare applicato a un corpo di azionamento il quale può essere attivato manualmente per effettuare un’aspirazione della secrezione dalla cavità interessata.

Tali dispositivi hanno però l’inconveniente che quando attivati in un senso per poter poi effettuare l’aspirazione generano un flusso d’aria verso la cavità da trattare, condizione questa svantaggiosa che può dare fastidio ai pazienti, soprattutto se bambini.

In aggiunta, con tali aspiratori il muco, una volta aspirato, viene convogliato nel corpo di azionamento con l’ulteriore svantaggio che, qualora non rimosso correttamente, possa essere mandato nella stessa o in altra cavità durante un trattamento successivo.

Uno scopo del presente trovato è di rimediare effettivamente a suddetti svantaggi mediante un innovativo dispositivo per l’aspirazione di secrezioni da cavità corporee, quali le cavità nasali, configurato per evitare la mandata di un flusso d’aria nella cavità di volta in volta trattata e per raccogliere e trattenere le secrezioni aspirate in un vano dedicato, affinché non possano essere rimandate nella stessa cavità trattata o in quella da trattare successivamente.

Tale scopo e gli impliciti vantaggi che ne derivano sono ottenuti con un dispositivo di aspirazione di secrezioni corporee composto da una pompa, o attuatore manuale, a pistone avente un adattatore terminale da inserire nella cavità corporea, in particolare nasale, un sistema valvolare unidirezionale in grado di permettere un flusso d’aria attraverso l’adattatore solo nella direzione di aspirazione delle secrezioni dalla cavità trattata, e un serbatoio di raccolta delle secrezioni aspirate attraverso l’adattatore.

In tal modo, quando il dispositivo viene azionato mediante uno spostamento dello stantuffo verso l’adattatore terminale l’aria è scaricata all’esterno attraverso il sistema valvolare, senza affluire alla cavità trattata e creare fastidi.

Poi, quando è rilasciato lo stantuffo, spinto da una molla, si muove a ritroso causando di conseguenza un’aspirazione delle secrezioni scaricandole e confinandole nel serbatoio di raccolta.

Ulteriori dettagli del trovato risulteranno evidenti dalla descrizione che segue fatta con riferimento agli allegati disegni indicativi e non limitativi, nei quali:

la Fig.1 mostra una vista esplosa dei componenti dell’aspiratore; la Fig.2 mostra una vista prospettica del dispositivo assemblato; la Fig. 3 mostra una sezione assiale del dispositivo nella posizione di riposo;

le Figg. 4 e 5 mostrano sezioni analoghe a quelle in Fig. 3, ma con il dispositivo rispettivamente in una posizione intermedia ed in una posizione finale di azionamento;

la Fig. 6 mostra una vista ingrandita di un dettaglio A cerchiato in Fig. 4; e

la Fig. 7 mostra una vista ingrandita di un dettaglio B cerchiato in Fig. 5.

Come rappresentato il dispositivo 10 comprende un corpo di azionamento 11, o attuatore, portante frontalmente un adattatore 12 configurato per un suo inserimento in una cavità da trattare.

L’attuatore 11 è del tipo a pistone con un cilindro esterno 13 ed uno stantuffo 14 che scorre in detto cilindro. Cilindro e stantuffo 13, 14 sono assemblati con l’ausilio di una ghiera 15 che fa da guida assiale per lo stantuffo e che permette anche la separazione dei componenti, ove richiesto, per operazioni di pulizia interna. La ghiera di assemblaggio 15 può essere associata al cilindro 13 per esempio avvitamento o con un innesto a baionetta come mostrato nel disegno -Fig. 2- oppure a scatto.

L’adattatore 12 è applicato all’estremità del cilindro 13 dalla parte opposta allo stantuffo 14. Lo stantuffo è spostabile tra una posizione arretrata, nella quale si trova lontano dall’adattatore, ed una posizione avanzata, vicino all’adattatore 12. La posizione arretrata dello stantuffo è causata da una molla di richiamo 16 posta tra cilindro e pistone, mentre la posizione avanzata si consegue manualmente, esercitando una spinta sull’estremità libera, posteriore, dello stantuffo, al massimo fin contro una battuta d’arresto 13’ nel corpo 13.

Secondo un aspetto del trovato, il cilindro 13 è internamente disposto o integra un serbatoio 17 di raccolta delle secrezioni, aperto solamente verso l’adattatore 12 ed estendentesi coassialmente, ma senza interferenza, verso una cavità 14’ prevista nello stantuffo 14. Di preferenza, il cilindro 13, esterno, è realizzato in un materiale trasparente per permettere di vedere l’interno del serbatoio 17. Inoltre, il cilindro può essere dotato almeno di alette 18 per una presa ergonomica del dispositivo, usualmente con l’indice e il medio di una mano, durante il suo utilizzo. Per rendere la presa più sicura tali alette possono presentarsi con una superficie operata con effetto antiscivolamento.

Da parte sua, l’adattatore 12 è tipo anatomico, realizzato in un materiale morbido e ipoallergenico ed associato al cilindro in maniera rimovibile per consentirne il lavaggio e poter essere sostituito con un adattatore differente secondo necessità. L’adattatore ha una testa 19 che può essere di varie forme e che presenta almeno uno spacco laterale di sicurezza 20, di preferenza due, per permettere all’utente di aspirare aria anche quando l’adattatore sia applicato a una cavità nasale congestionata, evitando di provocare fastidiose depressioni interne alla cavità.

Inoltre, l’adattatore 12 definisce assialmente un condotto 21 che ha un imbocco a livello della testa 19 di ingresso delle secrezioni aspirate ed uno sbocco a livello del serbatoio 17, di preferenza al di sotto del bordo dell’apertura di quest’ultimo.

Secondo un altro aspetto del trovato, tra il cilindro e lo stantuffo è interposto un sistema valvolare che segue i movimenti dello stantuffo.

Nell’esempio illustrato, tale sistema valvolare consiste in una sede anulare 22 e in una guarnizione 23, di preferenza di tipo torico, alloggiata in detta sede. Questa sede comunica sia con l’interno del cilindro attraverso una luce 24 tra cilindro e stantuffo sia con l’esterno attraverso passaggi di sfogo 25 previsti in una parte di detta sede e tra lo stantuffo 14 e la ghiera di assemblaggio 15 –Figg. 6 e 7.

La guarnizione 21 non è stretta bensì flottante nella sede 22 in dipendenza degli spostamenti dello stantuffo nel cilindro, in modo da lasciare aperti sia la luce 24 tra cilindro e stantuffo sia i passaggi di sfogo 25, per uno scarico dell’aria verso l’esterno del cilindro, quando lo stantuffo viene spostato dalla posizione arretrata alla posizione avanzata e, viceversa, chiudere la luce 24 di sfogo dell’aria verso l’esterno del cilindro ed ottenere allora un’aspirazione di aria attraverso il condotto 21 dell’adattatore quando lo stantuffo viene spostato dalla posizione avanzata alla posizione arretrata per rimuovere le secrezioni dalla cavità trattata.

Le frecce nelle Fig. 4 e 6 mostrano il flusso d’aria dall’interno verso l’esterno del dispositivo quando lo stantuffo viene spostato nella posizione avanzata con una spinta in direzione della freccia F; le frecce in Fig. 5 mostrano invece l’afflusso d’aria in aspirazione attraverso l’adattatore quando lo stantuffo è spostato nella posizione arretrata nella direzione della freccia G ad opera della molla di richiamo 16.

Sostanzialmente, quando lo stantuffo viene spinto dalla posizione arretrata alla posizione avanzata contro l’azione della molla di richiamo 16, la guarnizione flottante che lascia passare l’aria dall’interno verso l’esterno del cilindro attraverso la luce 24 e i passaggi di sfogo 25 –Figg. 4 e 6. In tal modo, e vantaggiosamente, così come ricercato, non vi è alcun flusso d’aria verso l’adattatore e corrispondentemente verso la cavità da trattare nella quale l’adattatore si trova ad essere inserito. Successivamente, nel momento in cui viene a mancare la spinta sullo stantuffo, la molla 16 riporta quest’ultimo nella sua posizione arretrata, iniziale, causando in tal modo l’aspirazione delle secrezioni dalla cavità trattata, aspirazioni che passando attraverso il condotto si accumulano nel serbatoio di raccolta 17. Ciò in quanto la guarnizione flottante va allora ad ostruire la luce 24 tra pistone e cilindro come mostrato in particolare nelle Figg. 5 e 7.

L’esempio riportato è a scopo esemplificativo; la disposizione degli elementi propri del dispositivo e al suo interno potrà dunque variare senza per questo uscire dall’ambito di protezione del presente trovato.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per un’aspirazione di secrezioni corporee, in particolare dalle cavità nasali, caratterizzato da un attuatore manuale a pistone avente un adattatore terminale da inserire nella cavità corporea da trattare, da un sistema valvolare unidirezionale destinato a permettere un flusso d’aria in detto attuatore solo nella direzione di aspirazione delle secrezioni dalla cavità trattata, e da un serbatoio di raccolta delle secrezioni aspirate attraverso l’adattatore.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui l’attuatore manuale (11) comprende un cilindro esterno (13) ed uno stantuffo (14) scorrevole in detto cilindro assemblati mediante una ghiera (15), e in cui detto adattatore (12) è applicato all’estremità di detto cilindro (13) opposto a detto stantuffo (14), lo stantuffo essendo spostabile tra una posizione arretrata lontano dall’adattatore e una posizione avanzata vicino all’adattatore.
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il cilindro (13) di detto attuatore manuale (11) è internamente dotato di un serbatoio (17) di raccolta delle secrezioni, con un‘apertura verso l’adattatore (12) ed estendentesi coassialmente verso una cavità prevista nello stantuffo (14), e in cui l’adattatore (12) ha una testa (19) con almeno uno spacco laterale di sicurezza (20) e delimita assialmente un condotto (21) avente un imbocco a livello della testa (19) di ingresso delle secrezioni aspirate ed uno sbocco a livello del serbatoio (17), di preferenza al di sotto del bordo dell’apertura di quest’ultimo.
4. 4. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 o 2 e 3, in cui il sistema valvolare unidirezionale è disposto tra il cilindro esterno (13) e lo stantuffo (14) dell’attuatore manuale (11).
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui il sistema valvolare unidirezionale comprende una sede anulare (22) attorno allo stantuffo, tra questo e il cilindro esterno ed una guarnizione anulare (23) alloggiata e flottante in detta sede.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui detta sede anulare (22) comunica sia con l’interno del cilindro (13) attraverso una luce (24) tra cilindro e stantuffo sia con l’esterno attraverso passaggi di sfogo (25) previsti in una parte di detta sede e tra lo stantuffo (14) e la ghiera di assemblaggio (15).
7. 7. Dispositivo secondo le rivendicazioni 5 e 6, in cui la guarnizione flottante (23) è movibile in detta sede (22) secondo gli spostamenti dello stantuffo nel cilindro, da una posizione di apertura luce (24) tra cilindro e stantuffo e dei passaggi di sfogo (25), per uno scarico dell’aria verso l’esterno del cilindro, quando lo stantuffo è spostato dalla posizione arretrata alla posizione avanzata, ad una posizione di chiusura di detta luce (24) di sfogo dell’aria verso l’esterno del cilindro per consentire un’aspirazione di aria attraverso il condotto (21) dell’adattatore, quando lo stantuffo è spostato dalla posizione avanzata alla posizione arretrata per rimuovere le secrezioni dalla cavità trattata.
8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui lo stantuffo è sollecitato e mantenuto normalmente nella posizione arretrata da una molla di richiamo (16).
9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il cilindro può essere in un materiale trasparente e dotato di alette di presa.