ITBO990650A1 - Metodo e dispositivo per il controllo della minzione in pazienti affetti da insensibilita' o incontinenza della vescica . - Google Patents

Metodo e dispositivo per il controllo della minzione in pazienti affetti da insensibilita' o incontinenza della vescica . Download PDF

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Fabrizio Tonini
Luciano Nincheri
Alessandro Bettarini
Adolfo Benini
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Luciano Nincheri
Adolfo Benini
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Description

METODO E DISPOSITIVO PER IL CONTROLLO DELLA MINZIONE IN PAZIENTI AFFETTI DA INSENSIBILITÀ’ O INCONTINENZA DELLA VESCICA.
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico concernente gli apparati elettromedicali urologici. In particolare la presente invenzione è relativa ad un metodo ed un dispositivo per il controllo della minzione in pazienti affetti da insensibilità od incontinenza della vescica.
E’ noto che l’incontinenza della vescica è un problema complesso e diffuso, che colpisce in prevalenza le donne. E’ infatti stimato che, nelle società occidentali, almeno il 40% delle donne in età matura soffrono in qualche misura d’incontinenza urinaria.
La vescica è, un organo cavo la cui parete è formata da tre strati di fibre muscolari lisce (muscolo detrusore): l'esterno e l'intemo longitudinali, il medio circolare. La vescica è al tempo stesso un organo di contenimento e d’espulsione dell 'urina.
Le cause d’incontinenza hanno diversa origine, e sono riconducibili sostanzialmente a disturbi o lesioni di tipo nervoso oppure a problemi di carattere locale come ad esempio le lesioni delle vie urinarie.
Le più comuni forme di incontinenza sono provocate dalla mancanza di tono dello sfintere dovuto a una deficienza dello stesso o ad una mancanza o insufficienza degli stimoli di contrazione dello sfintere stesso. Altre forme di incontinenza sono causate dalla mancanza di sensibilità del paziente al livello di riempimento della vescica con assenza di stimolo alla minzione. In quest’ultimo caso la minzione si verifica in conseguenza del fatto che la pressione della vescica supera i limiti di soglia della minzione automatica senza che il paziente si sia accorto dell’ eccesso di riempimento.
Le patologie da incontinenza della vescica sono trattate sia con terapie non invasive che chirurgicamente. Le terapie non invasive prevedono l’uso di particolari farmaci, di terapie di tipo fisico con specifici esercizi e della stimolazione dei bassi muscoli pelvici per aumentarne il tono. Le terapie chirurgiche sono generalmente attuate in caso di insuccesso delle terapie non invasive e per queste è fondamentale, nel periodo postoperatorio, la rieducazione dello sfintere della vescica.
Sia le terapie chirurgiche che quelle non invasive possono però affrontare e risolvere solo una parte di queste patologie.
A questo scopo sono stati ideati numerosi presidi per l’incontinenza, comprendenti assorbenti per adulti, cateteri, contenitori portatili delle urine e simili. Tali presidi aiutano i pazienti a sostenere le normali attività lavorative e di relazione ma implicano forti limiti di libertà e non risolvono che in parte i problemi psicologici connessi a queste patologie in quanto non danno al paziente un pieno controllo della situazione.
In particolare, questi rimedi non assicurano un funzionamento ottimale in tutte le situazioni e non evitano comunque la produzione di cattivi odori o perdite accidentali. Inoltre sono di autonomia limitata ed incerta in quanto il tasso di produzione di urina nei pazienti può fortemente variare in funzione della alimentazione, delle condizioni ambientali e dell’eventuale assunzione di sostanze ad effetto diuretico.
Deve inoltre essere preso in considerazione l’aspetto prettamente igienico: infatti la prolungata esposizione della cute alla urina può causare irritazioni, infezioni e piaghe. In definitiva, questi presidi rappresentano dei rimedi più o meno efficaci contro gli effetti dell’incontinenza ma presentano lo svantaggio che non ne evitano il verificarsi.
Presidi di altro tipo, generalmente adottati in caso di forme di incontinenza dovute alla mancanza di stimolo alla minzione o per forme di enuresi notturna in pazienti in età infantile, sono rappresentati dai misuratori ultrasonici del riempimento della vescica, applicati generalmente alla parete addominale dei pazienti e destinati ad avvisarlo con appropriate segnalazioni di allarme al raggiungimento di un certo livello del riempimento della vescica.
Tali misuratori presentano però lo svantaggio che “avvisano” soltanto il paziente dell ’imminente minzione ma non sono in grado di trattenerla per il tempo necessario a quest’ultimo per attuare l’evacuazione della vescica in un luogo appropriato. Inoltre, l allarme emesso in corrispondenza del riempimento della vescica di guardia non dà al paziente una sicura indicazione del tempo disponibile prima della minzione fisiologica automatica, in quanto, in caso di un alto tasso di produzione di urina, il riempimento completo della vescica può avvenire in tempi ridotti rispetto al consueto.
Lo scopo principale della presente invenzione è quello di proporre un metodo ed un dispositivo per il controllo della minzione in pazienti affetti da insensibilità o incontinenza della vescica, in grado di permettere al paziente il pieno controllo delle attività di riempimento e svuotamento della vescica in modo del tutto simile al normale funzionamento fisiologico delle persone non affette da questa patologia.
Altro scopo della presente invenzione è quello di proporre un metodo ed un dispositivo che permetta al paziente di controllare l’incontinenza della vescica indipendentemente dai tassi di produzione delle urine.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre un metodo ed un dispositivo sicuro ed affidabile oltre che in grado di garantire al paziente i livelli normali di igiene delle persone non affette da tale patologia.
Gli scopi sopra indicati vengono ottenuti in accordo con il contenuto delle rivendicazioni,
Le caratteristiche dell 'invenzione sono evidenziate nel seguito con particolare riferimento alla allegata tavola di disegno, in cui la figura illustra una vista schematica C
di un dispositivo oggetto della presente invenzione associato al complesso vescicauretra di un paziente.
Con riferimento alla figura allegata, con 100 è indicato il dispositivo che comprende in cascata mezzi sensori di riempimento 10, mezzi di conversione analogico-digitale 11, mezzi di controllo 20, provvisti di organi di comando 21 e organi di allarme 22, mezzi di attuazione 30 e mezzi di stimolazione 40.
I mezzi sensori di riempimento 10 sono disposti in prossimità della vescica 1, preferibilmente applicati a contatto con la cute del ventre del paziente in direzione del suo bacino e sono destinati a controllare la quantità di urina in essa contenuta misurandone il livello di riempimento, mediante segnali di livello rappresentativi del livello stesso.
I mezzi sensori di riempimento 10 comprendono uno o più trasduttori 12, preferibilmente del tipo ad ultrasuoni a emettitore - ricevitore integrato o separato.
I mezzi di controllo 20 sono destinati a ricevere ed elaborare segnali di riempimento provenienti dai mezzi sensori di riempimento 10. Tali mezzi di controllo 20 sono dotati di mezzi noti e non illustrati quali mezzi di memorizzazione di dati, programmi e parametri, ad esempio memorie dinamiche ad accesso casuale e memorie di tipo ROM o riprogrammabili non volatili, e di mezzi di elaborazione ad esempio a microprocessore del tipo a basso consumo. Inoltre comprendono accumulatori di energia elettrica per lalimentazione sia dei mezzi di controllo 20 che degli altri componenti del dispositivo 100 che richiedono energia.
Gli organi di comando 21 sono essenzialmente costituiti da un pulsante posto sui mezzi di controllo 20 ed azionabile dal paziente. L’azionamento di tale pulsante determina l’invio di un comando di minzione dai mezzi di controllo 20 ai mezzi di attuazione 30.
I mezzi di allarme 22 sono costituiti da un generatore di vibrazioni subsoniche applicato a contatto della cute del paziente ed interconnesso ai mezzi di controllo 20.
I mezzi di attuazione 30 consistono essenzialmente in un generatore elettronico di stimoli elettrici che realizza segnali o sequenze di segnali di stimolazione di contrazione che vengono inviati ai mezzi di stimolazione 40 applicati a mezzi di compressione 2, a loro volta costituiti dallo sfintere stesso dell’uretra 3 del paziente.
I mezzi di stimolazione 40 sono essenzialmente costituiti da microelettrodi di tipo biocompatibile impiantati nello sfintere 2.
II funzionamento del dispositivo 100 prevede che, in corrispondenza di una condizione di ritenzione dell’urina ed in assenza di comandi di minzione, i mezzi di attuazione 30 generano con continuità segnali di contrazione che inviano ai mezzi di stimolazione 40 in modo che i mezzi di compressione 2, sottoposti a tali segnali di contrazione, si contraggono al punto da fare occludere il lume interno dell’uretra 3. In questo modo sono impediti fuoriuscite di urina dalla vescica che gradualmente si accumula all’interno di quest’ultima.
Ogni trasduttore 12 inoltre, emette impulsi, singoli o multipli, di ultrasuoni a bassa potenza che generano echi alla interfaccia urina/parete della vescica 1; le caratteristiche degli echi consentono il rilevamento del riempimento della vescica 1.
I mezzi sensori di riempimento 10 emettono un segnale indicativo del livello di urina nella vescica o di riempimento della stessa, mantenuto costante tra una rilevazione e la successiva, che viene inviato ai mezzi di conversione analogico/digitale 11 provvisti di un condizionatore di segnale, noto e non illustrato, che svolge la funzione di rendere il segnale analogico proporzionale alla percentuale di riempimento della vescica 1 e di regolarne l’ampiezza massima prevista, in modo compatibile ed ottimale per il convertitore analogico/digitale.
I segnali di livello digitalizzati sono trasmessi ai mezzi di controllo 20 che li memorizzano. In particolare, l’ultimo campione memorizzato viene comparato con un primo prefissato valore di soglia, dipendente dalle caratteristiche fisiologiche del paziente, rappresentativo del riempimento della vescica a cui è opportuno e prudenziale effettuare la minzione. Se dal confronto risulta che il riempimento è pari o superiore al primo valore di soglia, i mezzi di controllo 20 comandano remissione di un primo segnale d’allarme da parte dei mezzi di allarme 22.
A seguito del primo segnale d’allarme il paziente, di sua iniziativa, provvede alla minzione grazie all’azionamento degli organi di comando 21 i quali determinano l’invio dai mezzi di controllo 20 ai mezzi di attuazione 30 di un comando di minzione che determina la sospensione dell’invio dei segnali di contrazione ai mezzi di stimolazione 40 con la conseguente decontrazione dello sfintere 2 determinando lo svuotamento della vescica 1.
A minzione effetuata si ritorna nella condizione di normale funzionamento in cui i mezzi sensori di riempimento 10 tengono sotto controllo il livello di urina all’interno della vescica.
L’ultimo valore del livello d’urina memorizzato viene anche comparato con un secondo valore di soglia, dipendente dalle caratteristiche fisiologiche del paziente, rappresentativo del riempimento della vescica a cui è necessario effettuare comunque la minzione entro un tempo prefissato. Se dal confronto risulta che il riempimento è pari o superiore al secondo valore di soglia, evento che si verifica particolarmente nel caso in cui il paziente non ha provveduto alla minzione dopo il primo segnale d’allarme, i mezzi di controllo 20 comandano remissione di un secondo allarme da parte dei mezzi di allarme 22.
A questo punto il paziente può agire sui mezzi di comando 21 per effetuare la minzione entro il citato periodo di tempo altrimenti la minzione sarà automaticamente effetuata dai mezzi di controllo 20 che inviano il segnale di minzione ai mezzi di attuazione.
In una variante di realizzazione del dispositivo 100, i mezzi di attuazione 30, sono inoltre in grado di inviare segnali di decontrazione ai mezzi di stimolazione 40 in corrispondenza della ricezione del segnale di comando dagli organi di comando 21.
Ad esempio tali mezzi di attuazione 30 possono consistere in pompe miniaturizzate per microinfusione in grado di fornire sostanze ad effetto tetanizzante tali da provocare la contrazione sfinterica. Al ricevimento del comando di minzione, i mezzi di attuazione 30 interrompono per tutto il tempo di ricevimento del comando, la sequenza di stimolazione di contrazione e provvedono alla erogazione di una sequenza di stimolazione di rilassamento consistente nella somministrazione di sostanze curarizzanti atte al rilassamento sfinterico. In questo caso i mezzi di stimolazione possono essere costituiti da aghi da microinfusione di tipo biocompatibile impiantati nello sfintere 2.
Un’ulteriore variante del dispositivo 100 prevede che i mezzi di compressione 2 siano costituiti da uno sfintere artificiale, impiantato chirurgicamente tra la vescica 1 e l’uretra 3, realizzato, ad esempio, tramite polimeri in grado di modificare la propria forma se percorsi da corrente, o da materiali a memoria di forma, o da un toro in materiale elastico espandibile verso il centro del toro a seguito dell’aumento della pressione intera; in questi casi le sequenze di stimolazione consistono, ad esempio, in opportune correnti elettriche o pressione idrostatica.
E’ vantaggioso notare che il segnale di riempimento, condizionato, viene campionato con un periodo di campionamento pari circa a due minuti o inferiore e quantizzato in un numero di intervalli corrispondente alla codifica di digitalizzazione predeterminata.
Inoltre il segnale di livello viene digitalizzato con una codifica almeno a 2 bit, ad esempio a 4 bit a cui corrispondono 16 livelli di quantizzazione.
E’ opportuno ancora che le rilevazioni del riempimento della vescica 1 da parte dei mezzi sensori di riempimento 10 abbiano una periodicità pari o superiore a quella di campionamento del convertitore analogico/digitale 11.
I mezzi di controllo effettuano una verifica sulla velocità con cui la vescica si riempie in modo da fornire un allarme in tempo utile anche nei casi di tassi di riempimento molto elevati.
La verifica viene ottenuta tramite un parametro di velocità di riempimento calcolato come la differenza tra gli ultimi due campioni successivi del segnale di livello digitalizzati e comparandolo con una soglia di velocità di riempimento predeterminata in funzione della fisiologia del paziente. Per minimizzare l’effetto di eventuali false letture del riempimento della vescica è previsto di predeterminare periodi di campionamenti brevi, dell’ordine delle decine di minuti, e di confrontare la soglia di velocità di riempimento con un parametro di velocità di riempimento calcolato come media di un certo numero, ad esempio quattro, delle differenze tra gli ultimi campioni successivi. Se la differenza o la media delle differenze tra campioni successivi supera la soglia di velocità di riempimento si ha lemissione di un relativo allarme, anche in questo caso regolabile dal paziente. Nel caso di tassi di riempimento molto alti, questo ultimo allarme può precedere il secondo allarme o anche il primo.
E’ vantaggioso notare che vengono prefissati più valori di soglia, compresi fra la prima e la seconda, una volta raggiunti i quali viene emesso un relativo segnale di allarme di appropriate caratteristiche, in modo da avvisare il paziente della necessità di mingere con maggiore flessibilità rispetto al dispositivo con due sole segnalazioni di allarme.
Ciascun allarme è caratterizzato da durata, frequenze, intensità, intermittenza ottenuta con cicli alternati di attivazione e quiescenza, che possono essere regolati dal paziente così da distinguere facilmente ciascun allarme.
In ulteriori varianti di realizzazione del dispositivo 100 i mezzi di allarme 22 possono essere costituiti da noti segnalatori acustici od ottici anziché a vibrazione.
E’ vantaggioso evidenziare che il dispositivo ed il metodo proposto prevedono non solo la possibilità di avvertire in tempo il paziente del raggiungimento di un certo livello di riempimento della vescica 1 ma permettono di evitare la fuoriuscita di urina da quest’ultima fino a quando il paziente, avvertito dal segnale d’allarme non è in grado di portarsi in un luogo idoneo a mingere, così da azionare volontariamente e liberamente i mezzi di comando in modo da svuotare la vescica l .
In pratica, se il paziente non aziona i mezzi di comando, per evitare problemi connessi al riempimento eccessivo della vescica il dispositivo prevede di operare automaticamente lo svuotamento della stessa previo un secondo segnale d’allarme.
Il tempo intercorrente tra lemissione del secondo segnale d’allarme e lo svuotamento automatico della vescica 1 può essere nullo o comunque di entità prefissata e tale da permettere al paziente di realizzare l’imminente svuotamento in un luogo o con mezzi idonei.
I segnali di allarme, primo e/o secondo, possono essere di tipo ottico od acustico e chiaramente percepibili dal paziente, ma per venire incontro alle esigenze di privacy del paziente è possibile prevedere che i segnali d’allarme siano del tipo a vibrazione a frequenze subsoniche, percepibili attraverso le terminazioni nervose cutanee del paziente stesso per mezzo di vibratori applicati sul paziente in un punto opportuno.
E’ inoltre preferibile che i mezzi di attuazione 30 generino i segnali di stimolazione della contrazione e/o decontrazione in forma di onde elettriche periodiche di prefissate forma ed intensità. In via alternativa si può prevedere che tali segnali siano generati per mezzo della somministrazione di sostanze chimiche a prefissate frequenze e quantità. E’ preferibile che i mezzi di attuazione siano impiantati in una porzione del corpo del paziente, preferibilmente prossima all’uretra 3.
Il vantaggio principale della presente invenzione è quindi quello di fornire un dispositivo ed un metodo per il controllo della minzione in pazienti affetti da insensibilità o incontinenza della vescica, in grado di permettere al paziente il pieno controllo delle attività di riempimento e svuotamento della vescica in modo del tutto simile al normale funzionamento fisiologico delle persone non affette da questa patologia.
Altro vantaggio della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo ed un metodo che permetta al paziente di controllare l’incontinenza della vescica indipendentemente dai tassi di produzione delle urine.
Ulteriore vantaggio della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo ed un metodo sicuro ed affidabile oltre che in grado di garantire al paziente i livelli normali di igiene delle persone non affette da tale patologia.
Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell’ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per il controllo della minzione in pazienti affetti da insensibilità o incontinenza della vescica caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi sensori di riempimento (10), disposti in prossimità della vescica (1) di detto paziente, e destinati ad inviare segnali di livello deH’urina nella vescica a mezzi di controllo (20) che elaborano detti segnali ed inviano, in corrispondenza di una condizione di ritenzione dell’urina, corrispondenti segnali di comando a mezzi di attuazione (30) destinati a generare corrispondenti segnali di contrazione da inviare a mezzi di stimolazione (40) di mezzi di compressione (2) dell’uretra (3) in modo da occluderla così da impedire fuoriuscite d’urina; detti mezzi di controllo (20) comprendenti organi di comando (21) destinati a generare un comando di minzione e ad inviarlo a detti mezzi di attuazione (30), determinando la sospensione dell’invio di detti segnali di contrazione a detti mezzi di stimolazione (40) e la conseguente decontrazione di detti mezzi di compressione (2) dell’uretra (3) consentendo la minzione.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di controllo (20) comprendono inoltre organi di allarme (22) destinati ad emettere un primo allarme, in corrispondenza del superamento di un prefissato primo valore di soglia di detti segnali di livello, tale da avvisare il paziente dell’opportunità di attivare detti organi di comando (21).
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di controllo (20) sono in grado di attuare automaticamente detto comando di minzione dopo un tempo prefissato a partire dalla emissione di un secondo segnale d’allarme generato da detti organi di allarme (22) in corrispondenza del superamento di un prefissato secondo valore di soglia, superiore a detto primo valore di soglia, di detti segnali di livello.
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di attuazione (30) inviano segnali di decontrazione a detti mezzi di stimolazione (40) in corrispondenza della ricezione di detto comando di minzione da detti organi di comando (21).
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre mezzi di conversione analogico-digitali (11) interposti tra detti mezzi sensori di riempimento (10) e deti mezzi di controllo (20) ed ati a digitalizzare detti segnali di livello provenienti da detti mezzi sensori di riempimento (10).
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di compressione (2) sono costituiti dallo sfintere naturale od artificiale di detta uretra (3) del paziente.
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti mezzi sensori di riempimento (10) comprendono almeno un trasduttore (12) ad almeno un elemento attivo.
  8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di allarme (22) sono di tipo otico o acustico o a vibrazione.
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di stimolazione (40) sono essenzialmente costituiti da microelettrodi o da micfroinfusori impiantati in detti mezzi di compressione (2).
  10. 10) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che detti segnali di allarme, primo e secondo, consistono in vibrazioni a frequenze subsoniche percepite dalle terminazioni nervose cutanee di detto paziente.
  11. 11) Dispositivo secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fato che detti segnali di contrazione e di decontrazione sono onde elettriche periodiche di prefissate forma ed intensità.
  12. 12) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di stimolazione (40) applicano una stimolazione chimica degli organi di compressione (2).
  13. 13) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti segnali di livello sono generati da detti mezzi sensori di riempimento (10) con un periodo inferiore o uguale a 2 minuti.
  14. 14) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di attuazione (30) e/o detti mezzi sensori di riempimento (10) sono impiantati in una porzione del corpo di detto paziente, preferibilmente prossima rispettivamente a detta uretra (3) e detta vescica (1).
  15. 15) Dispositivo secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che detto sfintere artificiale è composto da polimeri in grado di modificare la propria forma se percorsi da corrente, o da materiali a memoria di forma, o da un toro in materiale elastico espandibile verso il centro del toro a seguito dell’aumento della pressione interna.
  16. 16) Metodo per il controllo della minzione in pazienti affetti da insensibilità o incontinenza della vescica caratterizzato dal fatto di comprendere: il rilevamento del livello di urina contenuta in detta vescica (1) mediante mezzi sensori di riempimento (10) generanti corrispondenti segnali di livello; - l’invio di detti segnali di livello d’urina a mezzi di controllo (20); l’elaborazione di detti segnali di livello da parte di detti mezzi di controllo (20) in segnali di comando; l’invio, in corrispondenza di una condizione di ritenzione dell’urina, di detti segnali di comando a mezzi di attuazione (30); la generazione di segnali di contrazione da parte di detti mezzi d’attuazione (30) da inviare a mezzi di stimolazione (40); l’attivazione di mezzi di compressione (2) dell’uretra (3), in modo da occluderla così da impedire fuoriuscite d’urina, a seguito di segnali di comando ricevuti da detti mezzi di stimolazione (40); l’attivazione di organi di comando (21) di detti mezzi di controllo (20), la conseguente generazione di un comando di minzione, il cui invio a detti mezzi di attuazione (30) determina la sospensione dell’invio di detti segnali di contrazione a detti mezzi di stimolazione (40); la decontrazione di detti mezzi di compressione (2) dell’uretra (3) consentendo la minzione.
  17. 17) Metodo secondo la rivendicazione 16 caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre lemissione di un primo allarme, da parte di organi d’allarme (22) di detti mezzi di controllo (20), in corrispondenza del superamento di un prefissato primo valore di soglia di detti segnali di livello.
  18. 18) Metodo secondo la rivendicazione 17 caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre l’emissione di un secondo segnale d’allarme da parte di detti organi d’allarme (22), e l’invio di detto comando di minzione dopo un tempo prefissato a partire dalla emissione di detto secondo segnale d’allarme in corrispondenza del superamento di un prefissato secondo valore di soglia, superiore a detto primo valore di soglia, di detti segnali di livello.
  19. 19) Metodo secondo la rivendicazione 17 caratterizzato dal fatto di comprendere la generazione di detti segnali di livello con un periodo inferiore o uguale a 2 minuti.
  20. 20) Metodo secondo la rivendicazione 16 caratterizzato dal fatto di comprendere l’invio di segnali di decontrazione a detti mezzi di stimolazione (40) in corrispondenza della ricezione di detto comando di minzione da detti organi di comando (21).
  21. 21) Metodo secondo la rivendicazione 16 caratterizzato dal fatto di comprendere il calcolo del valore corrente di riempimento della vescica (1) sulla base di un parametro di velocità di riempimento di detta vescica (1).
  22. 22) Metodo e dispositivo per il controllo della minzione in pazienti affetti da insensibilità od incontinenza della vescica come descritto con riferimento al disegno allegato
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