ITBO990283A1 - Apparecchiatura telefonica utilizzante la rete cellulare . - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DELL ’ INVENZIONE

La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico relativo alle apparecchiature telefoniche, con particolare riferimento all’ utilizzazione della rete cellulare.

E’ noto che con l’avvento della tecnologia digitale la crescente richiesta di reperibilità da parte dell’utenza, in qualsiasi luogo ed in ogni momento, ha portato ad un’esponenziale diffusione degli apparecchi telefonici cellulari.

I telefoni cellulari presentano al giorno d’oggi una diffusione tale da interessare ogni livello sociale (dall’operaio al professionista) e la quasi totalità delle fasce di età (dallo studente alle persone anziane).

Ciò ha inevitabilmente portato le case costruttrici di tali apparecchi a ricercare modalità di impiego sempre più rapide, spesso caratterizzate dai cosiddetti “tasti multifunzione”, volti cioè all’utilizzo di pochi tasti per l’esecuzione di una pluralità di funzioni.

Per l’utente occasionale, pertanto, con l’evoluzione dei modelli, può essere particolarmente difficoltoso e laborioso l’utilizzo di telefoni cellulari di generazioni successive, soprattutto nel caso di differenti case costruttrici.

Questa casistica è molto frequente nei casi in cui l’utente di un cellulare di vecchio modello è costretto ad utilizzare un apparecchio estraneo per manutenzione o per fattori contingenti.

Tale problematica è particolarmente acuita nei casi in cui gli apparecchi cellulari sono impiegati da un’utenza occasionale, avente poca familiarità con le modalità di utilizzo.

A ciò va aggiunto che, da tempo, si conducono studi e ricerche volte a determinare l’influenza dei campi elettromagnetici prodotti dagli apparecchi cellulari sulla salute degli utenti. E’ noto che tali campi interferiscono tra l’altro con il funzionamento delle apparecchiature elettroniche (mediche, strumentali, ecc.).

Nel quotidiano utilizzo dei cellulari, la sorgente del campo risulta a stretto contatto con la testa dell’utente ed è opinione convinta della maggior parte dei ricercatori del settore che tale campo possa provocare danni al cervello non preventivabili ne quantificabili a priori.

Scopo della presente invenzione è quello di ovviare ai menzionati inconvenienti proponendo un’apparecchiatura telefonica utilizzante la rete cellulare in grado di facilitare notevolmente le modalità di impiego, soprattutto nei confronti dell’utenza occasionale, senza per questo rinunciare alla mobilità che contraddistingue gli apparecchi cellulari.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di proporre un’apparecchiatura telefonica realizzata mediante una soluzione tecnica di semplice concezione, di costo contenuto, estremamente affidabile e funzionale, che riduca al minimo gli effetti sull’utenza dei campi elettromagnetici prodotti in fase di funzionamento.

I suddetti scopi vengono ottenuti in accordo con il contenuto delie rivendicazioni. Le caratteristiche dell’invenzione saranno evidenziate nel seguito in cui sono descritte alcune preferite, ma non esclusive, forme di realizzazione, con riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali :

- la fig.i rappresenta schematicamente una vista prospettica della proposta apparecchiatura telefonica;

- la fig.2 illustra, in modo schematico, una vista prospettica di una ulteriore forma di realizzazione;

- la fig.3 rappresenta sinteticamente uno schema di principio della stessa apparecchiatura telefonica nelle due proposte forme di realizzazione.

Con riferimento alle tavole 1 e 3, e ad una prima forma di realizzazione, si indica con 1 la proposta apparecchiatura telefonica utilizzante la rete cellulare.

Tale apparecchiatura telefonica 1 prevede una sezione ricetrasmittente RT, costituita in sostanza dalFelettronica di un telefono cellulare, ad esempio del tipo GSM, dotata di relativa antenna 1 a.

La sezione ricetrasmittente RT, collegata ad un alimentatore 7, è atta a connettere l’apparecchiatura 1 con una rete radiomobile.

La stessa apparecchiatura 1 comprende un telefono fisso costituito, come noto, da una base di supporto 3 col legata ad un microtelefono 4, ad esempio mediante un cavo flessibile 5, e da una tastiera 3a.

Il microtelefono 4, normalmente posizionato entro una relativa sede conformata dalla stessa base 3, interagisce con un pulsante 17 di sgancio e/o aggancio alla linea telefonica secondo modalità note nelle apparecchiature analogiche utilizzate tradizionalmente nella telefonia fissa.

Entro tale base 3 sono posizionati la predetta sezione ricetrasmittente RT ed una sezione di interfaccia 8, ad esempio del tipo a microprocessore, atta ad interfacciare la stessa sezione ricetrasmittente RT con il microtelefono 4, la tastiera 3a e il pulsante 17.

La sezione di interfaccia 8 è concepita secondo le usuali tecniche, del tutto note, di progettazione dei circuiti digitali di tipo sequenziale ed è realizzata in modo tale da automatizzare le normali sequenze di accesso alla rete radiomobile.

Nel momento in cui si desidera effettuare una telefonata è pertanto sufficiente che l’utente sollevi il microtelefono 4, permettendo il rilascio del pulsante 17, in modo tale che la sezione di interfaccia 8 provvede a riconoscere la richiesta della linea telefonica ed invia alla sezione ricetrasmittente RT una sequenza di accensione della stessa.

In tal caso la sezione di interfaccia 8 provvede ad inviare al microtelefono 4 il classico segnale acustico di “invito alla selezione" (o “tono di centrale”), noto nei tradizionali apparecchi di telefonia fissa.

Successivamente è possibile comporre sulla tastiera 3a il desiderato numero telefonico, sia di rete fissa che di rete mobile, che viene memorizzato dalla sezione di interfaccia 8 oppure inviato, cifra per cifra, verso la sezione ricetrasmittente RT. Dopo aver completato la digitazione del numero prefissato, la sezione di interfaccia 8 riconosce la fine della trasmissione di informazioni e abilita la sezione ricetrasmittente RT all’invio delle stesse.

In questo frangente il microtelefono 4 riceve una sequenza sonora informativa che può essere, ad esempio, di “tono libero”, di “tono occupato”, di “non reperibilità dell’utente chiamato”, ecc.

Senza premere, quindi, nessun “tasto di invio” l’apparecchiatura 1 tenta la connessione con la rete radiomobile a cui è abilitata subito dopo la digitazione del numero telefonico composto mediante la tastiera 3 a.

Al termine della conversazione la chiamata può essere interrotta riponendo il microtelefono 4 nell’apposita sede conformata dalla base 3, agendo opportunamente sul pulsante 17.

In tal caso la sezione di interfaccia 8 riconosce la fine della conversazione ed invia alla sezione ricetrasmittente RT una sequenza di spegnimento della stessa.

Si riesce, in tal modo, a riprodurre le medesime procedure e le stesse sequenze che caratterizzano il normale utilizzo di un tradizionale telefono analogico per rete fissa, facilitando notevolmente le persone che utilizzano occasionalmente gli apparecchi cellulari tradizionali.

Così facendo si vincola il normale funzionamento dell’ apparecchiatura telefonica 1 a quello del tradizionale telefono presente abitualmente negli ambienti domestici e lavorativi.

Qualora il segnale della rete mobile non fosse sufficiente da garantire un’ottimale fedeltà di conversazione, è possibile utilizzare un’antenna esterna W, opportunamente dimensionata, adeguatamente connessa alla base 3 dell 'apparecchio 1.

Per garantire l’autonomia all’apparecchiatura 1 nei casi di sconnessione dall’alimentatore 7, è possibile prevedere, entro la base 3, una batteria 18 di alimentazione delle suddette sezioni, ricetrasmittente RT e di interfaccia 8, collegata allo stesso alimentatore 7 .

Per ottimizzare la flessibilità dell’apparecchiatura 1, la base 3 può essere provvista di un connettore multipolare 3 b, opportunamente connesso alla sezione di interfaccia 8, per la connessione con Personal Computer, Telefax, ecc.

Qualora si desideri utilizzare l’apparecchiatura 1 per l’invio e/o la ricezione di messaggi di testo SMS, occorre prevedere, sulla base 3, un display digitale che permetta una buona visualizzazione dei testi in oggetto.

Secondo un ulteriore forma di realizzazione, nei casi in cui si voglia utilizzare un preesistente apparecchio telefonico fisso 13, è previsto un dispositivo ausiliario IO dotato di una relativa presa telefonica 10b atta ad accoppiarsi con una relativa spina telefonica 9a facente capo, mediante un cavo di connessione 9, allo stesso apparecchio fisso 13.

In questo caso le sezioni, ricetrasmittente RT e di interfaccia 8, sono collocate internamente al dispositivo ausiliario 10 e la stessa sezione di interfaccia 8, direttamente connessa alla presa 10b, interagisce con i relativi microtelefono e tastiera dell’ apparecchio fisso 13 mediante l’accoppiamento analogico presa 10b -spina 9a.

Le modalità di funzionamento non si discostano da quelle precedentemente descritte. Analogamente alla precedente forma di realizzazione, il dispositivo 10 può essere connesso ad un’antenna esterna W e può prevedere un connettore multipolare 12 di collegamento con idonei dispositivi esterni.

Allo stesso modo il dispositivo ausiliario 10 può essere internamente dotato di una batteria 18 di alimentazione delle suddette sezioni, ricetrasmittente RT e di interfaccia 8, collegata allo stesso alimentatore 7 .

Secondo ulteriori forme di realizzazione l’alimentatore 7 può essere posizionato internamente alla base di supporto 3 o al dispositivo ausiliario 10.

In ogni forma di realizzazione la proposta apparecchiatura telefonica permette di disporre delle caratteristiche vantaggiose sia delle apparecchiature a rete fissa che di quelle a rete mobile.

E’ infatti possibile garantire modalità di impiego particolarmente facilitate a tutta quella utenza che ha rapporti occasionali con le apparecchiature di telefonia mobile. Questo in virtù di un funzionamento operativo sostanzialmente identico a quello di un tradizionale apparecchio di telefonia fissa, senza rinunciare in tal modo alle vantaggiose prerogative degli apparecchi radiomobili.

Va inoltre segnalata la possibilità di ridurre drasticamente tutti quegli effetti dannosi che possono produrre suH’organismo i campi elettromagnetici generati nel normale funzionamento di un apparecchio cellulare, soprattutto grazie alla distanza di sicurezza tra la sorgente di campo e testa dell’utenza.

Le forme di realizzazione proposte garantiscono inoltre una totale mobilità, nonché un’ottimale trasportabilità, dell’apparecchiatura telefonica, pur non riproducendo le caratteristiche dimensionali dei tradizionali apparecchi cellulari.

I suddetti vantaggi sono conseguibili mediante una soluzione tecnica di semplice concezione, di costo contenuto, estremamente affidabile e tale da ottimizzare la funzionalità dell’ apparecchiatura anche per quanto concerne la connessione con dispositivi esterni, come ad esempio Personl Computer, telefax, ecc.

Si intende comunque che quanto sopra detto è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali modifiche di dettaglio, così come le variazioni di forma e dimensioni dei componenti descritti, si intendono rientranti nel medesimo ambito protettivo, così come nel seguito rivendicato.

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1) Apparecchiatura telefonica utilizzante la rete cellulare, caratterizzata dal fatto di prevedere : almeno una sezione ricetrasmittente RT, sostanzialmente costituita dalFelettronica di un telefono cellulare, dotata di relativa antenna (la, 10a) e connessa ad un corrispondente alimentatore 7, con detta sezione ricetrasmittente RT atta a connettere detta apparecchiatura 1 ad una rete radiomobile pubblica; un telefono fisso costituito da una base di supporto 3 collegata con un microtelefono 4, con detta base 3 comprendente una tastiera 3a ed un pulsante 17 di sgancio e/o aggancio alla linea telefonica; almeno una sezione di interfaccia 8, collegata ai citati sezione ricetrasmittente RT e telefono fisso, destinata ad interfacciare i suddetti sezione ricetrasmittente RT, tastiera 3a, microtelefono 4 e pulsante 17, per consentire l’effettuazione, secondo una sequenza opportuna, delle operazioni di accesso alla suddetta rete radiomobile in corrispondenza del normale utilizzo di detto telefono fisso.
2. 2) Apparecchiatura telefonica secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che le suddette sezioni, di interfaccia 8 e ricetrasmittente RT, sono contenute entro la suddetta base 3 del telefono fisso.
3. 3) Apparecchiatura telefonica secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto di prevedere un dispositivo ausiliario IO conformante una presa telefonica 10b atta ad accoppiarsi con una corrispondente spina telefonica 9a connessa al suddetto telefono fisso, e dal fatto che detto dispositivo ausiliario 10 racchiude al suo interno le suddette sezioni, ricetrasmittente RT e di interfaccia 8, quest’ultima essendo collegata alla suddetta presa 10b.
4. 4) Apparecchiatura telefonica secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto di prevedere, in corrispondenza della menzionata base 3, un connettore multipolare 3b collegato alla citata sezione di interfaccia 8 e destinato alla connessione di dispositivi esterni.
5. 5) Apparecchiatura telefonica secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto di prevedere, in corrispondenza della suddetta base 3, un display digitale collegato alla citata sezione di interfaccia 8 e destinato alla visualizzazione di informazioni.
6. 6) Apparecchiatura telefonica secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto di prevedere, in corrispondenza della suddetta base 3, un connettore di collegamento con una antenna esterna W connesso alla citata sezione di interfaccia 8.
7. 7) Apparecchiatura telefonica secondo la riv.3, caratterizzata dal fatto di prevedere in corrispondenza del suddetto dispositivo ausiliario 10, un connettore multipolare 12 collegato alla citata sezione di interfaccia 8 e destinato alla connessione di dispositivi esterni.
8. 8) Apparecchiatura telefonica secondo la riv.3, caratterizzata dal fatto di prevedere, in corrispondenza del citato dispositivo ausiliario 10, un display digitale collegato alla citata sezione di interfaccia 8 e destinato alla visualizzazione di informazioni.
9. 9) Apparecchiatura telefonica secondo la riv.3, caratterizzata dal fatto di prevedere, in corrispondenza del menzionato dispositivo ausiliario 10, un connettore di collegamento con una antenna esterna W connesso alla citata sezione di interfaccia 8.
10. 10) Apparecchiatura telefonica secondo la riv.2, caratterizzata dal fatto di prevedere, internamente a detta base 3, una batteria 18 di alimentazione delle citate sezioni, di interfaccia 8 e ricetrasmittente RT, connessa allo stesso alimentatore 7.
11. 11) Apparecchiatura telefonica secondo la riv.3, caraterizzata dal fatto di prevedere, internamente a deto dispositivo ausiliario 10, una bateria 18 di alimentazione delle citate sezioni, di interfaccia 8 e ricetrasmitente RT, connessa allo stesso alimentatore 7.
12. 12) Apparecchiatura telefonica secondo la riv.l e 2, caratterizzata dal fatto che detto alimentatore 7 è posizionato entro il citato telefono fisso.
13. 13) Apparecchiatura telefonica secondo la riv.l e 3, caratterizzata dal fatto che detto alimentatore 7 è posizionato entro il citato dispositivo ausiliario 10.