ITBO980108U1 - Dispositivo a sbloccaggio automatico per la chiusura di ante . - Google Patents

Dispositivo a sbloccaggio automatico per la chiusura di ante . Download PDF

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ITBO980108U1
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Benedetto Caruso
Antonino Agliolo
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Benedetto Caruso
Antonino Agliolo
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05CBOLTS OR FASTENING DEVICES FOR WINGS, SPECIALLY FOR DOORS OR WINDOWS
    • E05C7/00Fastening devices specially adapted for two wings
    • E05C7/04Fastening devices specially adapted for two wings for wings which abut when closed
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B15/00Other details of locks; Parts for engagement by bolts of fastening devices
    • E05B15/10Bolts of locks or night latches
    • E05B15/101Spring-retracted bolts

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Power-Operated Mechanisms For Wings (AREA)
  • Closing And Opening Devices For Wings, And Checks For Wings (AREA)

Description

Titolo: DISPOSITIVO A SBLOCCAGGIO AUTOMATICO PER LA CHIUSURA DI ANTE
Forma oggetto del presente trovato un dispositivo a sbloccaggio automatico per la chiusura di ante e simili.
Le finestre o le porte a due ante sono spesso dotate di catenacci retrattili che permettono di bloccare l'anta fissa sprovvista di maniglia, in modo da fornire un riscontro per la chiusura dell'anta mobile.
Nei dispositivi noti, i due catenacci di bloccaggio dell'anta debbono essere inseriti ed estratti per mezzo di meccanismi a scorrimento od a leva assai scomodi da azionare, in quanto richiedono di spingere o tirare con forza piccoli appigli o cavità. Oltre a ciò questi dispositivi si trovano in prossimità delle estremità dell'anta, e sono quindi spesso troppo in alto o troppo in basso per essere facilmente accessibili.
Compito tecnico del presente trovato è quello di ovviare ai citati inconvenienti dei dispositivi noti, di mettere a punto cioè un dispositivo per la chiusura di ante e simili a sbloccaggio automatico che possa essere azionato in maniera semplice e sia di comoda accessibilità.
Nell'ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato è quello di assolvere il compito precedente con una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente dispositivo a sbloccaggio automatico per la chiusura di ante e simili caratterizzato dal fatto che comprende un catenaccio di bloccaggio scorrevole all'interno di un involucro fissato nel montante del telaio dell'anta ed inseribile in una bocchetta ricavata nel corrispondente corrente della finestra, mezzi elastici di richiamo di detto catenaccio da detta bocchetta e mezzi di ritegno a comando manuale alloggiati in una sede di detto involucro ed atti a ritenere detto catenaccio in posizione di inserimento in detta bocchetta ed a consentirne il disimpegno da detta bocchetta mediante detti mezzi elastici di richiamo.
Ulteriori particolarità risulteranno maggiormente dalla descrizione che segue di due forme di realizzazione preferite, illustrate a titolo esemplificativo, non limitativo, sulla base degli uniti disegni, in cui:
la fig.1 mostra una vista di una prima realizzazione del trovato con il catenaccio retratto;
la fig. la mostra una vista del montante di battuta dell'anta mobile;
la fig.2 mostra una vista in sezione laterale del trovato con il catenaccio in posizione di ritegno dell'anta in posizone di chiusura;
la fig.3 mostra una vista frontale del catenaccio di figura 2;
la fig.4 mostra una vista frontale del trovato in un'altra forma di realizzazione;
la fig.5 una vista laterale in sezione del trovato di figura 4 in posizione di sbloccaggio dell'anta;
la fig.6 una vista laterale in sezione del trovato di figura 4 in una fase antecedente la posizione di ritegno in chiusura dell'anta;
la fig.7 una vista laterale in sezione del trovato di figura 4 in posizione di ritegno in chiusura dell'anta;
la figura 8 mostra una vista laterale in sezione del trovato di figura 4 a sbloccaggio avvenuto.
Con particolare riferimento a tali figure è indicato globalmente con 1 un dispositivo a sbloccaggio automatico per la chiusura di ante e simili secondo il trovato.
Il dispositivo illustrato nelle figure 1, 2 e 3 è progettato per essere montato sul montante la di quella che, normalmente, costituisce l'anta fissa e funge da battuta per l'anta mobile. Il dispositivo è concepito per essere azionato attraverso il meccanismo a maniglia di apertura dell'anta mobile. Tale dispositivo è costituito da un involucro esterno 2, a forma di astuccio di sezione rettangolare installato in un alloggiamento dell'estremità inferiore del montante la. L'involucro 2 è dotato di un foro inferiore 3 e di una faccia frontale divisa da un setto 5 in due aperture attraverso le quali si accede ad una sede 4 e ad una cavità 4a.
All'interno dell'involucro 2 è contenuto scorrevolmente un cursore 6 che comprende, all'estremità superiore, una linguetta 8 addossata alla parete dell'involucro 2 e, all'estremità inferiore, un catenaccio 1, attorno al quale è disposta una molla 16 bloccata tra il bordo del foro 3 ed uno spallamento del cursore 6. In corrispondenza dell'apertura 4b, attraverso cui si accede nella cavità 4a il cursore 6 presenta uno smanco rettangolare in cui è alloggiato un rinforzo metallico 10 a forma di U, fissato con due viti 11 e definente un incavo 9.
Le pareti della sede 4 sovrastante il setto 5 sono attraversate da un perno 12 che funge da fulcro per una levetta 13 di sbloccaggio del cursore 6 e del catenaccio 7. L'estremità superiore della levetta 13 è spinta verso l'esterno da una molla 14, mentre l'estremità inferiore conforma un dentello 15 sollecitato dalla molla 14 contro la Parete di fondo dell'involucro 2. Quando il cursore 6 è in condizione abbassata ed il catenaccio 7 fuoriesce dal foro 3, il dente 15 interferisce con la linguetta 8 ed impedisce al cursore 6 di salire per effetto della molla 16, cosicché il catenaccio 7 rimane in posizione di bloccaggio dell'anta. Per sbloccare l'anta fissa, facendo risalire il catenaccio 7, è sufficiente premere il braccio superiore della levetta 13 contro l'azione di rinvio della molla 14, in modo da disimpegnare il dentello 15 dalla linguetta 8 e consentire lo spostamento verso l'alto del cursore 6 e del catenaccio 7. Il riscontro del rinforzo 10 contro il setto 5 assicura il fine corsa del cursore 6.
Chiudendo l'anta libera, un nottolino N montato sull'asta A collegata con la maniglia di azionamento, si inserisce nell'incavo 9, in prossimità del suo bordo inferiore. Azionando la maniglia per bloccare l'anta libera, il nottolino N scende, appoggiandosi al bordo interno dell'incavo 9, e trascina con sè verso il basso il cursore 6, provocando contestualmente alla compressione della molla 16, la discesa del catenaccio 7 all'interno dell'apposita bocchetta F presente sul corrente inferiore della finestra. Quando la linguetta 8 è scesa sotto al dentello 15 quest'ultimo, sotto la spinta della molla 14, si porta a riscontro della parete di fondo dell'involucro 2 in modo da impedire la risalita della stessa linguetta e del cursore 6 e mantenere il catenaccio in impegno nella bocchetta F.
Una variante del trovato, progettata in particolare per bloccare l'estremità superiore dell'anta fissa, è illustrata nelle figure 4-8. In questa versione, l'involucro 2 è dotato di un'apertura superiore 3, e di una sede 4 aperta frontalmente che occupa la parte inferiore dell'involucro stesso. La sede 4, superiormente, è delimitata da una parete 17 trasversale che, centralmente, presenta un foro 17a e, in adiacenza della parete interna dell'involucro 2, una fessura 17b. La parete 17 chiude internamente all'involerò 2 una cavità 2a aperta verso l'alto attraverso l'apertura 3. Un catenaccio di chiusura 18, del tipo a scrocco a sezione trapezoidale, può scorrere verticalmente nella cavità 2a fuoriuscendo dall'apertura 3, ed è affiancato da un elemento prismatico 19, di sezione identica e spessore leggermente maggiore, scorrevole indipendentemente dal catenaccio 18 e parallelamente a quest'ultimo. All'estremità interna dell'elemento 19 è fissato uno stelo 20 che attraversa la cavità 2a e si prolunga nella sede 4 attraverso il foro 17a.
L'elemento 19 ha la funzione, come risulterà meglio in seguito, di armare la molla predisposta a richiamare il catenaccio 18 dalla posizione di bloccaggio in chiusura dell'anta su cui è montato.
Attraverso la fessura 17b è condotta una linguetta 21 che, con una porzione piegata ad U, è guidata sullo stelo 20. Tale porzione ad U comprende un'aletta terminale 22 ed un'aletta intermedia 23 attraversate dallo stelo 20 e collegate da un ponticello 24 parallelo allo stelo.
Sullo stelo 20, nel tratto compreso fra le alette 22,23, è disposto un collare costituito da anello elastico 25 che funge da battuta per una molla 26 agente a compressione fra l'anello 25 e l'aletta intermedia 23 in modo da sollecitare l'anello 25 verso l'aletta terminale 22.
Fra il ponticello 24 e la parete frontale dell'involucro 2 resta definito un interspazio nel quale è guidata una piattina 27 che, con l'estremità superiore, è solidale al catenaccio 18. L'estremità inferiore della piattina 27 è piegata ad angolo retto in modo da formare un'aletta 28 sottostante l'aletta intermedia 23 della linguetta 21, attraverso la quale è condotto lo stelo 20. Fra l'aletta 28 e la parete 17 è interposta una molla 29 meno rigida della molla 26.
Per impedire che lo stelo 20, per l'azione esercitata dalle molle 26,29, abbandoni il foro 17a fuoriuscendo verso l'alto, all'estremità dello stesso stelo, che si prolunga verso il basso nella sede 4, è disposto un collare costituito da un anello elastico 30 di riscontro contro la parete 17.
In posizione di riposo, rappresentata in figura 5, la molla 26, agendo sull'aletta intermedia 23 della linguetta 21, mantiene l'altra aletta terminale 22 in appoggio sull'anello 25, mentre la molla 29 agisce contro l'aletta 28 della piattina 27 in modo che quest'ultima, dopo aver riscontrato contro l'aletta intermedia 23, sposta lo stelo 20 verso l'alto fino all'arresto determinato dal riscontro dell'anello 30 contro la parete 17.
In questa posizione di riposo, corrispondente a quella di anta aperta, il catenaccio 18 e l'elemento 19 sporgono dal foro superiore 3 con la loro porzione conformata a scrocco.
Come nella realizzazione illustrata in precedenza, la sede 4 è attraversata trasversalmente da un perno 12 che funge da fulcro per una levetta 13 di sbloccaggio del catenaccio 18. Il modo con cui la levetta 13 coopera con la lastrina 14, è analogo a quello già presentato in relazione al dente 15 ed alla linguetta 8.
Per utilizzare il dispositivo, nel corrente orizzontale superiore della finestra è prevista una bocchetta F in corrispondenza della zona di impegno del catenaccio 18 dimensionata in modo da poter ricevere solo quest'ultimo e lasciare l'elemento di armamento 19 in appoggio contro la superficie del corrente in adiacenza della bocchetta 9. Quando l'anta è aperta, il catenaccio 18 e l'elemento 19 sporgono dall'apertura 3 per effetto della spinta della molla 29 (vedi figura 5). Chiudendo l'anta, il catenaccio 18 e l'elemento 19 urtano con la faccia obliqua della loro porzione a scrocco contro il corrente della finestra e vengono sollecitati a rientrare nella cavità 2a. In questa fase (vedi figura 6) entrambe le molle 26 e 29 si comprimono. In particolare la molla 26, a causa del rientro dello stelo 20, rimane compressa contro l'aletta intermedia 23, essendo la linguetta 21 impossibilitata a scorrere a causa del dentello 15 contro cui si arresta. Giungendo in corrispondenza della bocchetta F (figura 7), il catenaccio 18, spinto dalla molla 29, entra al suo interno mentre l'elemento 19 rimane retratto, mantenendo compressa la molla 26 (vedi figura 7). In questa configurazione il catenaccio 18 mantiene l'anta in posizione di chiusura.
Per aprire l'anta si preme sulla levetta 13 cosicché il dentello 15 si disimpegna dalla linguetta 21 che ora, per effetto della molla 26, viene spinta verso il basso nella sede 4 all'interno dell'involucro 2 (vedi figura 8).
É da notare che lo spostamento della linguetta 21 e quindi il rientro dell'elemento 19 nella cavità 2a è consentito per il fatto che la forza esercitata dalla molla 26 è maggiore dì quella della molla 29, per cui quest'ultima viene compressa, provocando l'arretramento della piattina 27 e conseguentemente il disimpegno del catenaccio 18 dalla bocchetta F. A questo punto, l'anta è libera e può essere aperta; il catenaccio 18 e l'elemento 19, dopo aver abbandonato la bocchetta F, vengono spinti verso l'esterno dalla molla 29, consentendo alla levetta 13 di riarmarsi per il successivo impegno del dente 15 contro la linguetta 21. Il dispositivo torna pertanto nella configurazione iniziale di figura 5.
Si è così visto come il trovato raggiunge gli scopi proposti, ed in particolare realizza un dispositivo di chiusura per ante a sbloccaggio automatico, azionabile con la semplice pressione sulla levetta 13.
Nella versione delle figure 1-3 è prevista una varianté che consente il bloccaggio del cursore 6 anche nel caso in cui la profondità della bocchetta F sia tale da determinare solo una parziale penetrazione del catenaccio 7 nella bocchetta, per cui il dentello 15 non sarebbe in grado di sormontare la linguetta 8 e portarsi in posizione di interdizione del cursore 6 oppure nel caso in cui le corse del perno N non corrispondano ad una rotazione completa della maniglia di azionamento.
Tale variante consiste nel prevedere, sui due lati della linguetta 8, una pluralità di tacche contrapposte 31, impegnabili da una coppia di dentelli 15 della levetta 13.
In tal modo la coppia di dentelli 15 potrà impegnare la coppia di tacche 31 corrispondenti alla corsa di penetrazione del catenaccio 7 nella bocchetta F e bloccare il cursore 6 alla quota corrispondente a tale corsa.
In pratica tutti i dettagli sono sostituibili da altri tecnicamente equivalenti. Inoltre i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (7)

  1. R IV E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo a sbloccaggio automatico per la chiusura di ante e simili caratterizzato dal fatto che comprende un catenaccio di bloccaggio scorrevole all'interno di un involucro fissato nel montante del telaio dell'anta ed inseribile in una bocchetta ricavata nel corrispondente corrente della finestra, mezzi elastici di richiamo di detto catenaccio da detta bocchetta e mezzi di ritegno a comando manuale alloggiati in una sede di detto involucro ed atti a ritenere detto catenaccio in posizione di inserimento in detta bocchetta ed a consentirne il disimpegno da detta bocchetta mediante detti mezzi elastici di richiamo.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto catenaccio è cilindrico e solidale ad un cursore scorrevole in detto involucro e dotato di un incavo frontale, impegnabile da un nottolino solidale ad un'asta di comando ad azione manuale per portare detto catenaccio in posizione d'impegno in detta bocchetta di detto corrente orizzontale.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici sono costituiti da una molla disposta attorno a detto catenaccio ed agente fra detto catenaccio e detto involucro, in modo da comprimersi quando il catenaccio s'impegna in detta bocchetta ed espandersi quando il cursore viene sbloccato.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che comprende un involucro definente una sede ed una cavità dotata di un'apertura e distinta da detta sede da una parete contrapposta a detta apertura, un catenaccio ed un elemento di armamento guidati in detta cavità e fuoriuscenti da detta apertura, detti catenaccio ed elemento essendo conformati a scrocco trapezoidale, uno stelo solidale a detto elemento, guidato in un foro di detta parete ed avente una estremità che si prolunga in detta sede, un primo ed un secondo collare solidali a detto stelo, detto primo collare essendo solidale a detta estremità ed atto a far battuta contro detta parete per impedire a detto elemento di fuoriuscire da detta cavità e detto secondo collare essendo solidale alla porzione di detto stelo interna a detta cavità, una linguetta attraversante detta parete e conformata in modo da presentare un'aletta porzione intermedia ed un’aletta terminale guidate su detto stelo all'interno di detta cavità e da lati opposti rispetto a detto secondo collare, detta aletta terminale di detta linguetta essendo interposta fra detto secondo collare e detto elemento, e detta aletta intermedia essendo interposta fra detto secondo collare e detta parete, una piattina solidale a detto catenaccio, estendentesi in detta cavità ed avente un'aletta guidata su detto stelo fra detta parete e detta aletta intermedia, una prima molla ad espansione disposta su detto stelo fra detta aletta e detta parete ed una seconda molla ad espansione disposta fra detta aletta intermedia e detto secondo collare, detta linguetta essendo asservita a detti mezzi di ritegno.
  5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritegno sono costituiti da una levetta fulcrata in detta sede e comprendente un dente atto a riscontrare detto cursore o detta linguetta per ritenere detto catenaccio in posizione d'impegno in detta bocchetta, detta levetta essendo azionabile manualmente contro l'azione di una molla in posizione di disimpegno di detto cursore o di detta linguetta così da determinare il rientro di detto catenaccio in detto involucro per l'azione di detta molla.
  6. 6.Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detto cursore comprende una linguetta che si prolunga in detta sede e presenta una pluralità di tacche impegnabili da detti mezzi di ritegno in relazione alla corsa di detto catenaccio in modo da bloccare detto cursore alla quota corrispondente a detta corsa.
  7. 7. Dispositivo a sbloccaggio automatico per la chiusura di ante e simili secondo quanto desumibile dalla descrizione che precede e dai disegni allegati.
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