ITBO960156A1 - Manglia con chiusura a chiave per infissi - Google Patents

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ITBO960156A1
ITBO960156A1 IT96BO000156A ITBO960156A ITBO960156A1 IT BO960156 A1 ITBO960156 A1 IT BO960156A1 IT 96BO000156 A IT96BO000156 A IT 96BO000156A IT BO960156 A ITBO960156 A IT BO960156A IT BO960156 A1 ITBO960156 A1 IT BO960156A1
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Marco Lambertini
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Giesse Spa
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DESCRIZIONE
annessa a domanda di breveto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
MANIGLIA CON CHIUSURA A CHIAVE PER INFISSI.
Il presente trovato concerne una maniglia con chiusura a chiave per infissi, in particolare una maniglia a cremonese dotata di una serratura per il bloccaggio della posizione assunta dall'impugnatura della maniglia stessa.
Atualmente esistono sul mercato alcuni tipi di maniglie a cremonese che hanno in dotazione un dispositivo che permete il bloccaggio della maniglia in una posizione, che generalmente è quella di chiusura dell'anta a cui è solidale la stessa maniglia.
In una soluzione nota (vedi brevetto EP - 446.566 della stessa Richiedente) sono previsti degli organi di interferenza a chiave su una impugnatura di una maniglia, la quale in questo specifico caso è realizzata con una conformazione tale da coprire parte di una boccola di raccordo tra corpo maniglia e l'impugnatura.
Gli organi di interferenza agiscono sul corpo maniglia, in corrispondenza della boccola, la quale presenta una coppia di superfici esterne non cilindriche con asse coincidente con l'asse di rotazione dell'impugnatura (per avere la possibilità di reversibilità della maniglia): in questo modo l'impugnatura presenta un bloccaggio stabile, rispetto al corpo maniglia, in una delle posizioni che può assumere ruotando attorno all'asse di rotazione. Nel caso ora citato la boccola presenta una conformazione quadrangolare per poter ottenere un bloccaggio su qualsiasi lato della boccola si disponga l'impugnatura con posizioni fra loro ruotate di 90°.
Gli organi di interferenza a chiave sono costituiti da un barilotto, inseribile orizzontalmente e scorrevolmente all'interno dell'impugnatura che presenta una complementare sede passante realizzata sottostante l'asse di rotazione della stessa impugnatura, ed in modo tale che il barilotto sia azionabile dall’estemo. Azionando il barilotto, viene mossa una slitta disposta orizzontalmente su una coppia di binari fissati sulla parte interna dell'impugnatura avvolgente la boccola, in modo da portare la slitta da un punto interno all'impugnatura fino ad interporre la slitta tra la stessa impugnatura e la superficie esterna della boccola: in tal modo si realizza una interferenza tra questi ultimi due elementi evitando un passaggio, in rotazione, dell'impugnatura da una posizione (di chiusura) ad un'altra posizione (di apertura) o viceversa.
Tale soluzione se da un lato riesce a soddisfare esigenze di reversibilità della maniglia e di sicurezza nella chiusura a chiave della stessa, dall'altro lato non permette, date le caratteristiche tecniche di tale soluzione, una sua utilizzazione nei modelli che attualmente vengono studiati, realizzati ed immessi sul mercato: questi nuovi modelli infatti presentano, per esigenze estetiche, boccole del corpo maniglia a sezione cilindrica che non consente quindi di sfruttare la soluzione di bloccaggio ad interferenza sopra descritta; oltre a ciò, vi è da considerare che la tendenza di questi nuovi modelli è rivolta a rapporti dimensionali più contenuti rispetto alle precedenti soluzioni, con conseguente difficoltà, se non impossibilità, nell’adattare la soluzione tecnica ad interferenza su questi ultimi.
A tale scopo la Richiedente ha ideato e realizzato una maniglia a cremonese con dispositivo di chiusura a chiave di nuova concezione, al cui interno fosse già compresa la possibilità di alloggiare degli organi di chiusura a chiave senza che l'aggiunta di questi ne variasse il dimensionamento o l'architettura esterna, e quindi l'aspetto estetico, il tutto senza che il sistema di chiusura perdesse in sicurezza o praticità d'uso.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
la figura 1 illustra una maniglia per infissi con serratura oggetto del presente trovato, in una vista prospettica con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
la figura 2 illustra la maniglia di cui a figura 1 in una vista prospettica in esploso;
la figura 3 illustra una sezione III - III di cui a figura 1 con alcune parti non in vista e con dei mezzi di chiusura a chiave in una posizione rientrata non operativa;
la figura 4 illustra un particolare in scala ingrandita riferito a figura 3 in cui i mezzi di chiusura a chiave sono in una posizione avanzata operativa;
la figura 5 illustra una coppia di elementi facenti parte dei mezzi di chiusura a chiave, entrambi in una vista frontale con alcune parti asportate.
la figura 6 illustra una variante realizzativa della maniglia con serratura in oggetto, in una vista frontale con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre.
Conformemente alle figure dei disegni allegati, e con particolare riferimento alle figure 1 e 2, la maniglia in oggetto è del tipo denominato a cremonese ed è dotato di organi per la chiusura stabile con chiave dell'infisso su cui è montata la maniglia.
Questo tipo di maniglia, indicata nel suo complesso con 1 , comprende un corpo maniglia 2 alloggiante i meccanismi di passaggio (qui non illustrati) del movimento effettuato con una impugnatura 4 dall'utente. Per ottenere questo, sul corpo maniglia 2 è previsto, da un lato, una profusione o boccola 3 realizzata in corpo unico con il corpo maniglia 2 che permette il raccordo con l'impugnatura 4 che porta in rotazione un alberino 5 attorno ad un asse Y trasversale allo sviluppo del corpo maniglia 2, ovvero orizzontale quando la maniglia 1 è montata.
L'alberino 5 è in parte alloggiato all'interno del corpo maniglia 2, ed in parte alloggiato nell'impugnatura 4 alla quale è unita per il tramite di una vite passante 5v in modo da poter ruotare, sotto l’azione dell'impugnatura stessa, tra più posizioni stabili, in un senso di rotazione o nell'altro, che risultano angolate di almeno un angolo retto l'una dall'altra (solitamente da un minimo di due ad una massimo di quattro) attorno al suddetto asse Y.
La rotazione dell'alberino 5 fa sì che, attraverso un cinematismo non illustrato e disposto all'intemo del corpo maniglia 2, si muovano in traslazione una coppia di barrette 6, fuoriuscenti dall'altro lato del corpo maniglia 2, ed impegnate, con le rispettive estremità libere, con un dispositivo di chiusura deH’infÌsso (dispositivo ed infisso non sono illustrati in quanto non facenti strettamente parte del trovato).
Per poter bloccare l’impugnatura 4 in una delle suddette posizioni, sono previsti dei mezzi di bloccaggio 7 a chiave alloggiati ed agenti tra l’impugnatura 4 e la boccola 3.
Questi mezzi di bloccaggio 7 a chiave prevedono una serie di sedi 8 realizzate sulla superficie 3a della boccola 3 contraffacciata ed a contatto con l’impugnatura 4 ed un elemento di interferenza 10 che, su comando esterno (come vedremo meglio in seguito) può inserirsi all'intemo di una di queste sedi 8 per bloccare l'impugnatura 4 in tale posizione.
Più in dettaglio, vedi sempre figura le 2, le sedi 8 risultano disposte ad un angolo retto l'una dall'altra per poter corrispondere alle posizioni che assume l'impugnatura 4 durante la rotazione.
Nella soluzione realizzativa preferita, illustrata nelle figure da 1 a 3, tali sedi 8 vengono definite dal piano di sviluppo della superficie 3a in cui si alternano una serie di segmenti 8a equi di stanziati ed uniformemente sporgenti dalla stessa superficie della boccola 3, e dove ogni segmento 8a presenta una conformazione ad arco di cerchio in prossimità della zona perimetrale della boccola 3 .
Questi segmenti 8a si impegnano entro una scanalatura 9 circonferenziale e continua realizzata sull'impugnatura 4 per poter definire un accoppiamento stabile di guida per tra la stessa impugnatura e la superfìcie 3a della hoccola 3.
in una soluzione alternativa, in cui sia la boccola 3 che l'impugnatura 4 prevedono la propria conformazione a sezione quadrata (come illustrato in figura 6), i segmenti 8a possono essere riportati, ovvero realizzati con dei blocchetti arcuati 8b inseriti in apposite sedi 3b realizzate sulla superficie 3a della boccola 3.
Il suddetto elemento 10 di interferenza è fulcrato ed alloggiato internamente all'impugnatura 4, ed è assoggettato a degli organi 7a di comando a chiave che si azionano dall'esterno dell'impugnatura 4 (che vedremo meglio in seguito nella trattazione).
L'elemento 10 di interferenza può essere mosso tra una posizione non operativa rientrata (vedi figura 3), in cui lo stesso elemento si trova alloggiato completamente all’interno dell'impugnatura 4 e quest'ultima è libera di ruotare attorno all'asse Y, ed una posizione operativa avanzata (vedi figura 4), in cui l'elemento 10 si trova avvicinato alla superficie 3a della boccola 3 e si impegna in una delle sedi 8, interponendosi tra due segmenti 8a successivi, in modo da bloccare la rotazione dell'impugnatura 4.
L'elemento 10 di interferenza è in pratica costituito da un corpo a sezione sostanzialmente triangolare che presenta, su un proprio vertice, un perno 11 di fulcro ad asse orizzontale, ovvero trasversale rispetto al suddetto asse Y di rotazione. Questo perno 11 è vincolato entro la parte superiore 12a di una sede 12 realizzata sull’impugnatura 4 e quasi tangente all'alberino 5 di rotazione; il vincolo sul perno 11 di fulcro è realizzato tramite una ribattitura delle estremità della parte superiore 12a della sede 12.
11 corpo 10 è anche previsto di una seconda scanalatura 13 longitudinale che definisce in pratica dei mezzi a camma frontali, in quanto risulta parallela al perno 11, ed è realizzata in corrispondenza del lato più lontano dal vertice di fulcro del corpo medesimo; questa seconda scanalatura 13 si sviluppa per tutta la lunghezza del corpo 10 in modo da definire due pareti, indicate con 14 e 15 e sostanzialmente contraffacciate tra loro, che vengono impegnate alternativamente da un nottolino o asta 16 orizzontale di comando, disposta all’intemo della sede 12, e facente parte dei suddetti organi 7a di comando a chiave. In pratica si ha che la scanalatura 13, ovvero le due pareti 14 e 15, definiscono un mezzo a camma frontale che viene impegnato dal nottolino o asta 16 per poter ottenere la rotazione dell'elemento 10 di interferenza tra le due suddette posizioni.
L'asta 16 è ruotabile, nei due sensi, ed almeno per un angolo retto (come visibile in figura 5), in modo da comandare l'elemento 10 di interferenza tra le due posizioni operative rientrata e rispettivamente avanzata agendo, secondo un vincolo bilaterale ed essendo in pratica le camma di tipo lineare, su una o rispettivamente sull'altra delle pareti 14 e 15.
Per ottenere il suddetto tipo di movimentazione, la coppia di pareti 14 e 15 presenta: la prima 14 superiore, uno sviluppo orizzontale e parallelo rispetto ad un asse 16y di sviluppo dell'asta 16, mentre la seconda 15 inferiore presenta uno sviluppo inclinato di un angolo a rispetto sempre all'asse 16y dell'asta 16.
Con tale configurazione, l'asta 16 può trattenere il corpo 10 all'interno della sede 12, tramite una posizione estrema sollevata di contatto stabile in appoggio con la parete superiore 14, per poi ruotare di un angolo retto verso il basso e portare stabilmente il corpo 10 nella posizione avanzata attraverso la spinta ed il contatto stabile con la parete inferiore 15.
Oltre a queste due pareti 14 e 15, il corpo 10 presenta una ulteriore coppia di pareti esterne 17 e 18, angolate tra loro, che sono destinate al contatto con la superficie 3a della boccola 3. Queste pareti 17 e 18 sono sagomate in modo da presentare, la prima 17 uno sviluppo sostanzialmente rettilineo per il contatto stabile con la superficie 3a durante la posizione avanzata, mentre la seconda parete 18, contigua alla seconda scanalatura 13, presenta uno sviluppo arcuato in modo da occludere completamente la sede 12 dell'impugnatura 4 quando il corpo 10 si trova nella posizione avanzata: tale accorgimento permette di ottenere una parete di contatto tra boccola 3 ed impugnatura 4 continua e priva di sedi entro cui è possibile entrare con arnesi da scasso per forzare l'accoppiamento di chiusura della maniglia 1.
La prima parete 17 può essere anche configurata in modo da presentare uno scalino 17s per poter eliminare l'eventuale differenza di spessore presente sulla superfìcie 3a della boccola 3 dato da una seconda boccola 5a di supporto dell'alberino 5: in tal modo la superficie di contatto tra boccola 3 ed elemento 10 risulta molto ampia e permette un sicuro bloccaggio.
Con riferimento alle figure 2 e 5, gli organi 7a di comando a chiave sono costituiti da un cilindro o barilotto cilindrico 19 disposto entro l'impugnatura 4 e lungo un asse parallelo al suddetto asse Y di rotazione della stessa impugnatura 4.
Il barilotto 19 presenta, da un lato, una serratura 20 per l'innesto di una chiave 21 di comando, e dall'altro lato una sorta di manovella 22, disposta aH'intemo della sede 12 dell'impugnatura 4, e comprendente un cilindretto 23 di supporto della suddetta asta 16 orizzontale che, come già accennato pTecedentemente, è ruotatole di un angolo β pari ad un angolo retto.
Con tale maniglia è possibile quindi ottenere una chiusura dell'infisso su cui la stessa è montata partendo da una configurazione della maniglia 1 in cui l’elemento 10 di interferenza è disposto nella posizione rientrata (vedi figura 2) e l'impugnatura 4 può ruotare attorno all'asse Y nelle varie posizioni stabili.
In tale situazione, l'utente, dopo aver posizionato l'impugnatura nella posizione voluta, può inserire la chiave 21 di comando airintemo della serratura 20 e ruotare quesfultima per portare l’asta 16 a contatto con la parete inferiore 15 dell'elemento 10 che così può avanzare fino a portarsi nella posizione avanzata interponendosi tra due segmenti 8a successivi (vedi figura 3). A questo punto l'impugnatura 4 è impossibilitata a ruotare e mantiene l’infisso nella configurazione voluta (solitamente chiusa).
Per ritornare nella configurazione precedente è necessario semplicemente ruotare in senso inverso la chiave 21 per far sì che l'asta 16 agisca nuovamente sulla parete 14 dell'elemento 10 di interferenza per portarlo nella posizione rientrata.
Con una tale soluzione quindi è possibile avere una maniglia a cremonese concepita in modo da realizzare un sistema di chiusura estremamente pratico e sicuro, oltreché economicamente accettabile nel suo complesso, ed un effetto estetico tale da soddisfare le esigenze che il mercato di tali maniglie richiede.
Oltre a ciò, vi è da tenere presente che il sistema di chiusura è studiato in modo da poter essere inserito in qualsiasi tipo di maniglia cremonese già esistente indipendentemente dalla configurazione geometrica presentata dalla stessa; questa possibilità di standardizzarne l'uso su più modelli permette di ridurre notevolmente i costi di magazzino e conseguentemente i costi globali di realizzo delle maniglie dotate di una serratura con chiave.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Maniglia con chiusura a chiave per infissi, maniglia (1) del tipo comprendente un corpo maniglia (2) presentante, da un lato, una protrusione a boccola (3) dalla quale si aggetta una impugnatura (4) atta a portare in rotazione, attorno ad un asse (Y) trasversale al detto corpo maniglia (2), un alberino (5) alloggiato all'interno di detto corpo maniglia (2) da almeno una prima ad una seconda posizione e viceversa; detto corpo maniglia presentando, dall'altro lato, due barrette (6) impegnabili, con le rispettive estremità libere, con un dispositivo di chiusura di detto infisso; mezzi di bloccaggio (7) a chiave essendo previsti disposti ed agenti tra detta impugnatura (4) e detto corpo maniglia (2) ed atti a permettere alla stessa impugnatura un bloccaggio stabile rispetto al detto corpo maniglia (2) in almeno una delle dette prima o seconda posizione, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (7) a chiave prevedono. almeno una coppia di sedi (8) realizzate su di una superficie (3a) di detta boccola (3) contraffacciala a detta impugnatura (4) e fra loro angolarmente distanziate di un valore pari al valore o ad un multiplo intero del valore dell'angolo definito tra dette prima e seconda posizione assunte da detta impugnatura (4), ed atte, dette sedi (8), ad essere impegnate da un elemento (10) di interferenza fulcrato ed alloggiato internamente a detta impugnatura (4) e mobile, mediante organi (7a) di comando a chiave azionabili dall'esterno di detta impugnatura (4), tra una posizione non operativa rientrata, in cui il detto elemento (10) si trova alloggiato completamente all'interno di detta impugnatura (4) e quest’ultima risulta liberamente ruotabile attorno a detto asse trasversale (Y), ed una posizione operativa avanzata, in cui deto elemento (10) si trova avvicinato a detta superficie (3a) di deta boccola (3) contraffacciala a deta impugnatura (4) ed impegnato in una di dette sedi (8) in modo da bloccare la rotazione di detta impugnatura (4).
  2. 2. Maniglia secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto elemento (10) di interferenza e detti organi (7a) di comando a chiave sono costituiti l'uno da una camma frontale (13) e l'altro da un nottolino (16) di movimentazione impegnantesi in detta camma frontale (13) con vincolo bilaterale.
  3. 3. Maniglia secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto nottolino (16) di riscontro è girevole attorno ad un asse (16y) parallelo ad un asse trasversale (Y), e detta camma (13) risulta di tipo lineare e parallela ad un perno (11) di fulcro.
  4. 4. Maniglia secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette sedi (8) sono definite dal piano di detta superficie (3a) in cui si alternano una serie di segmenti (8a) equidistanziati ed uniformemente sporgenti dalla detta superficie (3a) di detta boccola (3), e detta impugnatura (4) presenta una scanalatura (9) continua in grado di definire un accoppiamento ruotabile tra la stessa impugnatura e detta boccola (3); detto elemento (10) di interferenza interponendosi tra due successivi segmenti (8) in corrispondenza di detta posizione operativa avanzata.
  5. 5. Maniglia secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che ogni detto segmento (8a) definisce un arco di cerchio in prossimità della zona perimetrale della detta boccola (3) alternandosi a dette sedi (8), e detta impugnatura (4) presenta una scanalatura (9) circonferenziale continua conformata complementarmente a dette zone perimetrali in modo da accoppiarsi parzialmente 5'una all'altra..
  6. 6. Maniglia secondo la rivendicazione 4, in cui detta boccola (3) e detta impugnatura (4) presentano una configurazione in sezione quadrangolare, caratterizzata dai fatto che ogni detto segmento (8a) è realizzato da un blocchetto (8b) definente un arco di cerchio e viene inserito in una relativa sede (3b) realizzata in prossimità della zona perimetrale della detta boccola (3) alternandosi a dette sedi (8), e detta impugnatura (4) presenta una scanalatura (9) circonferenziale continua.
  7. 7. Maniglia secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto elemento (10) di interferenza è costituito da un corpo a sezione sostanzialmente triangolare e su un vertice del quale è presente un perno (11) di fulcro ad asse trasversale rispetto a detto asse (Y) di rotazione; detto perno (11) essendo vincolato entro la parte superiore (12a) di una sede (12) realizzata su detta impugnatura (4) e tangente detto alberino (5) di rotazione; detto corpo (10) essendo previsto altresì di una seconda scanalatura (13) longitudinale, parallela a detto perno (11) e definente dei mezzi a camma, e realizzata in corrispondenza del lato più lontano dal detto vertice di fulcro; detta seconda scanalatura (13) sviluppandosi per tutta la lunghezza di detto corpo (10) in modo da definire due pareti (14, 15) di contatto, sostanzialmente contraffacciate, per un nottolino o asta (16) orizzontale di comando, disposta aH'interno di detta sede (12) e facente parte di detti organi (7a) di comando a chiave, e ruotabile in modo da comandare il movimento tra dette posizioni operative rientrata e rispettivamente avanzata di detto elemento (10) di interferenza agendo rispettivamente su una o sull'altra di dette pareti (14, 15).
  8. 8. Maniglia secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta coppia di pareti (14, 15) contraffacciate di detto corpo (10) presentano, la prima (14) superiore, uno sviluppo orizzontale e parallelo rispetto all’asse (16y) di sviluppo di detta asta (16), mentre la seconda (15) inferiore presenta uno sviluppo inclinato di un angolo (a) rispetto a detta asta (16) in grado di permettere a quest'ultimo il trattenimento di detto corpo (10) all'interno della detta sede (12), tramite contatto con la detta parete superiore (14), e rispettivamente di portare stabilmente il detto corpo (10) in detta posizione avanzata, in corrispondenza di una rotazione di detta asta (16) di almeno un angolo retto, attraverso un contatto stabile con detta parete inferiore (15).
  9. 9. Maniglia secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto corpo (10) presenta una coppia di pareti esterne (17, 18), angolate tra loro, e di contatto con una superficie (3a) di una boccola (3) sagomate in modo da presentare, la prima (17) uno sviluppo rettilineo e di contatto stabile con la detta superficie (3a) di detta boccola (3) in corrispondenza di detta posizione avanzata, e la seconda (18), attigua a detta seconda scanalatura (13), con uno sviluppo arcuato in modo da risultare parallela alla parete esterna di una impugnatura (4) in corrispondenza del passaggio da detta posizione rientrata a detta posizione avanzata.
  10. 10. Maniglia secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dai fatto che detti organi (7a) di comando a chiave sono costituiti da un cilindro o barilotto cilindrico (19) disposto entro detta impugnatura (4) e lungo un asse parallelo al detto asse (Y) di rotazione della stessa impugnatura; detto barilotto (19) presentando, da un lato una serratura (20) per l'innesto di una chiave (21) di comando, e dall'altro lato una sorta di manovella (22), disposta aU'intemo di detta sede (12) di detta impugnatura (4), comprendente un cilindretto (23) di supporto di detto nottolino o asta (16) orizzontale ruotabile di un angolo (p) pari ad un angolo retto.
  11. 11. Maniglia secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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