ITBO930383A1 - Impianto post-mix per la distribuzione controllata di bevande, derivate dalla miscelazione di sciroppo e soda o acqua. - Google Patents

Impianto post-mix per la distribuzione controllata di bevande, derivate dalla miscelazione di sciroppo e soda o acqua. Download PDF

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Description

IMPIANTO POST-MIX PER LA DISTRIBUZIONE CONTROLLATA DI BEVANDE, DERI-VATE DALLA MISCELAZIONE DI SCIROPPO E SODA O ACQUA.
Il presente trovato concerne un impianto post-mix per la distribuzione controllata di bevande, derivate dalla miscelazione di sciroppo e soda o acqua eventualmente addizionate di anidride carbonica, del tipo in cui lo sciroppo ? fornito da un contenitore a perdere, di piccola capacita, applicato direttamente al di sopra dell'impianto, in modo da alimentare lo,sciroppo per gravit?, con il consenso di una prima valvola di intercettazione, lungo un primo condotto sostanzialmente verticale, mentre la soda o acqua ? fornita con il consenso di una seconda valvola di intercettazione, lungo un secondo condotto facente capo ad un contenitore di distribuzione remoto, refrigerato e sotto pressione, detti condotti confluendo in un'area di miscelazione, deve si compone la bevanda da erogare attraverso un beccuccio di erogazione.
Nel settore degli impianti post-mix, sono noti quelli che prevedono grossi fusti metallici che contengono sciroppo, addizionato di una certa percentuale di anidride carbonica, per mantenerlo nel tempo, i quali sono soggetti ad una certa pressione derivata da una bombola di anidride carbonica in pressione, attraverso un riduttore di pressione, che mantiene costante tal pressione La bombola ? a sua volta direttamente utilizzata per spingere la soda o acqua raffreddate nell?impianto di distribuzione post-mix. In entrambi i casi sono necessarie lunghe condutture, essendo sia li fusto di sciroppo che quello ai soda disposti lontano o remoti rispetto all1impianto di erogazione vero e proprio.
Gli svantaggi di tali impianti consistono innanzitutto nella necessit? di utilizzare i suddetti grossi fusti, che risultano costosi e che necessitano di sterilizzazione dopo ogni uso. E? inoltre necessario, come suindicato, mantenere a pressione costante i fusti per l?alimentazione dello sciroppo ed ? necessaria una periodica pulizia delle lunghe condutture di alimentazione.
Inoltre, essendo questi fusti di notevole volume, il contenuto non ? consumato normalmente in tempi sufficentemente brevi, e comunque tali da originare, a volte, una eccessiva schiurna nell'erogazione della bevanda, per effetto della costante presenza dell?anidride carbonica, per lungo tempo, all'interno del fusto.
Anche il contenuto zuccherino dello sciroppo, se i tempi di consumo non sono sufficentemente brevi, pu? originare depositi ed incrcstazioni, con frequenti" otturazioni della valvola di erogazio-
Sono altres? noti impianti simili al precedente, con la sola differenza che, al posto dei grossi fusti in metallo per il contenimento dello sciroppo, si utilizzano sacchetti ad alta capacit?, che sono a pareti afflosciatilii e che vengono mantenuti sottovuoto.
E1evidente in tal caso che, non essendo pi? utilizzati i precedenti fusti, il costo di tali impianti viene ridotto e non vi ? necessit? di mantenere pressione nei sacchetti, in quanto la conduttura di alimentazione delio sciroppo proveniente dagli stessi viene asservita ad una pompa di alimentazione. Permangono tuttavia gli svantaggi di periodica necessit? di pulizia delle condutture di alimentazione e la possibilit? che si formino incrostazioni e depositi zuccherini. Si origina invece lo svantaggio dovuto alla possibilit? che possa trafilare aria al11?nterno del sacchetto contenente lo sciroppo, soprattutto dopo un certo numero di afflosciamenti consecutivi del sacchetto, durante l'alimentazione dello sciroppo, con la conseguenza che il prodotto potrebbe in tal caso facilmente deteriorare.
In una ulteriore soluzione, il problema dei costi relativi a contenitori ad alta capacita e dei tempi troppo elevati d? utilizzazione di un medesimo contenitore, data l'elevata capacit?, vengono risolti da un particolare impianto, dove viene utilizzato un contenitore a perdere, in cartone alimentare e nella fattispecie sagomato in modo poligonale, d? piccola capacit?. In tale impianto, lo scipoppo pu? defluire verticalmente verso il basso per gravit?, con il consenso di una valvola di intercettazione che,?una volta aperta, permette contemporaneamente la fuoriuscita dello sciroppo e l'ingresso, all'interno dei contenitore, di aria per compensare la depressione causata, all'interno del contenitore, dalla fuoriuscita di un certo voiurne di sciroppo. Una volta che lo sciroppo sia defluito dal contenitore verso il basso, esso viene, in inpianti di questo genere, miscelato lungo un canale, dove viene alimentata, mediante un corrispondente canaletto, e con il consenso di una relativa valvola di intercettazione, la soda o l'acqua eventualmente addizionata di' anidride carbonica. Una volta quindi ottenuta la miscela, essa viene indirizzata in un beccuccio di erogazione dell1impianto postmix.
Pur essendo evidenti i vantaggi di questo impianto, .data la piccola capacit? del contenitore di sciroppo,che in tempi relativamente brevi pu? essere vuotato, esiste per? un fondamentale svantaggio dovuto proprio all'ingresso di aria, necessaria all'interno del contenitore per permettere un deflusso per gravit? senza intoppi, c~ gniqualvolta si desideri richiamare sciroppo dal contenitore stesso. Infatti il contenuto di aria necessaria nel contenitore, implica evidentemente problemi di conservazione dello sciroppo, all'interno del contenitore pur di piccola capacit?. Tale svantaggio viene risolto mantenendo il contenitore a perdere all'interno di una apparecchiatura di refrigerazione del contenitore medesimo. Inoltre, le varie parti di inpianti di questo genere sono di difficoltosa pu~ lizia, anche perch? molta parte di essi ? direttamente esposta all'aria, come ad esempio il canale di miscelazione sopra indicato.
Lo scopo del presente trovato ? quello di eliminare tutti gii inconvenienti sopra lamentati. Il trovato, quale ? caratterizzato nella prima rivendicazione e nelle relative rivendicazioni dipendenti da questa, risolve il problema di distribuire bevande del tipo derivate da miscelazione di sciroppo e soda o acqua, eventualmente addizionata con anidride carbonica, mediante piccoli contenitori a perdere, senza perci? avere la necessit? di mantenere raffreddato il contenitore durante il suo utilizzo. Ci? per l'ingegnoso accorgimento di mantenere io sciroppo, contenuto all'interno dei piccoli contenitori, conservato mediante presenza esclusiva di gas inerte, che ha anche il fondamentale pregio di compensare le depressioni localizzate nel contenitore ad ogni richiamo dello sciroppo, durante la richiesta di un certo quantitativo di bevanda. E'inoltre da sottolineare che tale impianto ricomprendente parti che sono facilmen-te componibili ed assemblabili ed altrettanto facilmente estraibili quando necessario, per una perfetta pulizia dei medesimi. Inoltre, la struttura dell'impianto oggetto del trovato ? tale da permettere non solo il deflusso dello sciroppo dal contenitore per gravit?, ma anche per una eventuale piccola pressione mantenuta all'interno del contenitore, quando occorrente e per la localizzazione di un fenomeno di risucchio localizzato in corrispondenza del beccuccio di erogazione, dove vantaggiosamente risiede anche l'elemento miscelatore di tutto l'impianto.
Va infine sottolineato, come uno dei vantaggi principali, il fatto che le parti componenti dei corpo conpatto localizzato all'interno dell'impianto post-mix sopra-banco sono tra loro assemblabili per semplice innesto verticale e mediante deformazione elastica di guarnizioni, con la duplice funzione di tenuta e di localizzazione di un sufficento attrito durante e dopo 1'innesto tra le varie parti , senza che, per questo, le medesime risultino difficoltose nel loro reciproco svincolo, quando sorgano le necessit? di intervento di pulizia.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulterenno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, illustrata a titolo puramente esemplificativo e non limitativo nelle seguenti figure, in cui:
la figura 1 mostra una vista in esploso delle varie parti component? il trovato in oggetto, in una sezione mediana verticale;
- la figura 2 mostra lo stesso trovato di cui alla figura 1, con tutte le relative parti assemblate;
-la figura 3 mostra un particolare relativo alla figura 2.
Confermamente al presente trovato, l'impianto post-mix (5) in oggetto ? utilizzato per la distribuzione controllata di bevande, derivate dalla miscelazione di sciroppo e soda o acqua eventualmente addizionate di anidride carbonica. Esso ? del tipo in cui lo sciroppo ? fornito da un contenitore (4) a perdere, di piccola capacit?, applicato direttamente al di sopra del1'impianto (5), in modo da alimentare lo sciroppo (44) per gravit?, con il consenso di una prima valvola (11) di intercettazione, lungo un primo condotto (1) so stanzialmente verticale, mentre la soda o acqua ? fornita con il consenso di una seconda valvola (22) di intercettazione, lungo un secondo condotto (2) facente capo ad un contenitore di distribuzione remoto, refrigerato e sotto pressione. I condotti (1,2) confluiscono poi in un'area di miscelazione (6), dove si compone la bevanda da erogare attraverso un beccuccio (7) di erogazione.
L'impianto (5) presenta, in modo caratteristico, un terzo condotto (3), indipendente dai primi, per 1'alimentazione di un gas i~ nerte, impiegabile per uso alimentare (come la stessa anidride carbonica), direttamente all'interno del contenitore (4), caratterizzato da pareti non afflosciabile e resistenti. Il contenitore (4) ? applicato all'impianto mediante un organo di collegamento (41) a perfetta tenuta ermetica. In tal modo ? possibile compensare, con l'afflusso di detto gas inerte, la depressione causata all'interno dei contenitore da ogni richiesta di prelievo di sciroppo (44) e, contemporaneamente, mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche organolettiche dello sciroppo, esclusivamente a contatto con detto gas inerte.
In generale, inoltre, l'impianto individua, tra detto contenitore (4) e detto beccuccio (7) di erogazione, un corpo compatto (89) di distribuzione.
Esso comprende una spina verticale (8), superiormente sostenente l?organo di collegamento (41) e comprendente una ghiera (42), riscontrante esternamente il collo (43) del contenitore (4) di sciroppo, nonch? una guarnizione (45) sostenuta attorno alla spina (8), riscontrante elasticamente ed a tenuta la parte interna del collo (43). La deformabilita elastica della guarnizione (45) permette di accettare spessori diversi del collo (43) del contenitore (4).
Lungo la spina (8) ? previsto almeno un tratto del primo condotto (1), interessato da un otturatore (12) comandato dalla corrispondente valvola (11) e dotato, inferiormente, di un inserto (121) morbido atto ad aumentarne la tenuta, in chiusura. La spina (S) prevede, altres?, una canalizzazione (31), quale tratto terminale del terze condotto (3), sfociante al11interno del contenitore (4), separatamente dai primo condotto (1). In corrispondenza dell1 uscita della canalizzazione (31), essendo preferenzialmente sfociante nella parte bassa del contenitore (4), ? prevista una valvola unidirezionale (32) di non ritorno, normalmente chiusa. Essa ? apribile automaticamente per pressione su di essa derivata dal detto gas i~ nerte, preferenzialmente alimentato con una pressione maggiore di quella interna al contenitore (4), con il consenso di una corrispondente valvola (33) di intercettazione, ricavata lungo il condotto (3) e comandabile in concomitanza con le valvole di intercettazione (11 e 22) del primo e secondo condotto (1) e (2), dietro semplice attivazione di un unico pulsante di erogazione. La spina (8) prevede infine, alla sua estremit? inferiore, un fondo amovibile (83), in modo da permettere la sua asportazione, in caso di necessit? di pulizia della spina.
Il corpo compatto (83) comprende inoltre un elemento di misce1azione (9), dove confluiscono i condotti (1) e (2) per la miscelazione dei rispettivi fluidi per costituire la bevanda da erogare. L'elemento di miscelazione (9) inoltre opera, in modo molto caratteristico, in combinazione direttamente con il beccuccio (?) di erogazione, di tipo standard, nel quale trova posto l'elemento di miscelazione stesso. Infatti esso ? sagomato, in un tratto (96), dove trova sede una guarnizione elastica (98), in modo esattamente complementare all'interno del beccuccio (7), calzato su detto elemento di miscelazione (9) ed a riscontro esatto verticale contro una flangia (97), superiormente ricavata sullo stesso elemento di miscelazione (9). La guarnizione (98) ? utile per la tenuta e per l'innesto elastico forzato del beccuccio (7) sull'elemento di miscelazione (9). L'elemento di miscelazione ? sagomato in modo da individuare, in combinazione con le pareti interne di detto beccuccio (7), un flusso omogeneo di soda o acqua localizzato verticalmente tutt'intorno ad una estremit? cilindrica (91), inferiormente ricavata sull'elemento di" miscelazione (9), e strettamente circondata dalle pareti cilindriche (77) dell'uscita del beccuccio (7) di erogazione.
In detta estremit? cilindrica (91) sono previsti, in corrispondenza della sua superficie laterale, pi? canalicoli (92) di uscita dello sciroppo, comunicanti con il primo condotto (1), in modo da determinare una omogena miscelazione di sciroppo e soda o acqua e, data la maggior velocit? di erogazione della soda, dovuta alla maggior pressione a cui essa ? soggetta per la sua alimentazione, un certo risucchio dello sciroppo, aiutandolo a scendere dal center,otore (4)5 ogni qualvolta esso ? richiamato. Inoltre, i" canicoli (92) permettono l'eliminazione di ristagni di sciroppo, essendo tutti comunicanti con l'esterno. La soda o acqua ? alimentata, in corrispondenza del1!estremit? ci1indrica (91), attraverso pi? canalizzazioni verticali (93), ricavate lungo l'elemento miscelatore e comunicanti con il secondo condotto (2) mediante una canalizzazione anulare (94). Esse sfociano frontalmente in corrispondenza di un ostacolo discoidale (95), ricavato sull'elemento di miscelazione (9), immediatlatamente a monte della estremit? cilindrica (31) inferiore, in modo da creare una turbolenza atta a permettere al flusso di soda c acqua di risultare omogeneo, attorno a detta estremit?.
In una forma preferita di realizzazione, almeno la spina (8) e l'elemento di miscelazione (9) sono pezzi separati, assemblatili a tenuta tra loro, ma facilmente separabili longitudinalmente l'uno indipendentemente dall'altro, essendo previsto un corpo centrale (111), sostenuto dall'impianto (5), sul quale sono previste opportune sedi (112) ? (113), rispettivamente atte ad accogliere stabilmente dal1'alto la spina (8) e, dal basso, 1'elemento di miscelazione (9), per la massima semplicit? di assemblaggio, di smontaggio e per la facile pulizia di ogni singolo pezzo.
In particolare, tra la spina (S) ed il corpo centrale (111) e tra l'elemento di miscelazione (3) e lo stesso corpo centrale (111) sono interposte guarnizioni elastiche (114) deformabili, con duplice funzione di tenuta ermetica e di individuazione di innesti forzati per deformazione elastica.
Inoltre, risulta conveniente introdurre, all?interno del corpo centrale (111), un solenoide (115) per l'attivazione elettromagnetica della detta valvola (11) di intercettazione del condotto (1) di alimentazione dello sciroppo .
Il trovato cos? concepito ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. I-noltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.
Nella pratica sono ovviamente possibili delle modifiche e/o delle migliorie rientranti comunque nell'ambito delle seguenti rivendicazioni.

Claims (3)

  1. R IVENDICAZIO NI i. Impianto post-mix per la distribuzione controllata di bevande, derivate dalla miscelazione di sciroppo e soda o acqua eventualmente addizionate di anidride carbonica, iel tipo in JI lo sciroppo ? fornito da un contenitore (4) a perdere, di piccola capacit?, applicato direttamente al di sopra dell'impianto (5), in modo da alimentare lo sciroppo (44) per gravit?, con il consenso di una prima valvola (il) di intercettazione, lungo un primo condotto (1) sostanzialmente verticale, mentre la soda o acqua ? fornita con il consenso di una seconda valvola (22) di intercettazione, lungo un secondo condotto (2) facente capo ad un contenitore di distribuzione remoto, refrigerato e sotto pressione, detti condotti (1,2) confluendo in un'area di miscelazione (6), dove si compone la bevanda da erogare attraverso un beccuccio (7) di erogazione, detto impianto (5) caratterizzandosi per il fatto di comprender un terzo condotto (3), indipendente dai primi, per l'alimentazione di un gas inerte, impiegabile per uso alimentare, direttamente all'interno del contenitore (4), quest'ultimo caratterizzato da pareti non afflosciabili e resistenti ed applicato all'impianto mediante un organo di collegamento (41) a perfetta tenuta ermetica, in tal modo potendosi compensare, con l'afflusso di detto gas inerte, la depressione causata all'interno del contenitore da ogni richiesta di prelievo di sciroppo (44) e, contemporaneamente, mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche organolettiche dello sciroppo, esclusivamente a contatto con detto gas inerte.
  2. 2. Impianto secondo la rivendicazione 1, :aratterizzato dal fatto di comprendere, tra detto contenitore (4) e detto beccuccio (7) di erogazione un corpo compatto (89) di distribuzione comprendente, dall'alto al basso : una spina verticale (8), superiormente sostenente detto ergano di collegamento (41),lungo la quale ? previsto almeno un tratto di detto primo condotto (1), interessato da un otturatore (12) comandato dalla corrispendente prima valvola (11) ed una canalizzazione (31), quale tratto terminale del detto terzo condotto (3), sfociante all'interno dei contenitore (4), separatamente dal primo condotto (i); un elemento di miscelazione (9), dove confluisce il primo condotto (1) ed il detto secondo condotto (2) perla miscelazione dei rispettivi fluidi per costituire la bevanda da erogare, l'elemento di miscelazione (9) operando in combinazione direttamente con il detto beccuccio (7) di erogazione.
  3. 3. Impianto secondo la rivendicazione ? o 2, caratterizzato per il fatto di comprendere, in corrispondenza dell'uscita della canalizzazione (31) terminale del detto terzo condotto (3), una valvola unidirazionaie (32) di non ritorno, normalmente chiusa, ed apribile automaticamente per pressione su di essa derivata dal detto gas inerte, alimentato con una pressione maggiore di quella interna al contenitore (4), con il consenso di una corrispondente valvola (33) di intercettazione, ricavata lungo il detto condotto (3) e comandabile in concomitanza con le valvole di intercettazione (Il e 22) del detto primo e secondo condotto ('!) e (2), dietro semplice attivazione di un unico pulsante di erogazione. k. Impianto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato per il fatto che almeno detta spina (8) e detto elemento di miscelazione (9) sono pezzi separati assemblabili a tenuta tra loro, ma facilmente separabili longitudinalmente l'uno indipendentemente dall'altro, essendo previsto un corpo centrale (111), sostenuto dall'impianto (5), sul quale sono previste opportune sedi (112) e (113), rispettivomente atte ad accogliere stabilmente dall'alto la detta spina (8) e, dal basso, il detto elemento di miscelazione (9), per la massima semplicit? di assemblaggio, di smontaggio e per la facile pulizia di ogni singolo pezzo. 9. Impianto secondo la rivendicazione 2 o ??, caratterizato per il fatto che detto elemento di miscelazione (9), sul quale ? calzato stabilmente, ma amovibilmente, il beccuccio (7) di erogazione, di tipo standard, ? sagomato in modo da individuare, in combinazione con le pareti interne di detto beccuccio (7), un flusso omogeneo di soda o acqua localizzato verticalmente tutt1intorno ad una estremit? ci1indrica (SI), inferiormante ricavata sul11elemento di miscelazione (9), e strettamente circondata dalle pareti cilindriche (77) dell'uscita del beccuccio (7) di erogazione, in detta estremit? cilindrica (91) essendo previsti, in corrispondenza della sua super?i~ eie laterale, pi? canalicoli (92) di uscita dello sciroppo, comunicanti con il dette prime condotto (1), in modo da determinare una o~ mogena miscelazione di sciroppo e soda o acqua e, data la maggior velocit? di erogazione della soda, dovuta alla maggior pressione a cui essa ? soggetta per la sua alimentazione, un certo risucchio dello sciroppo, aiutandolo a scendere dal contenitore (4), ogni qualvolta esso ? richiamato, detti canieoii (92) permettendo, inoitre, l'eliminazione di ristagni di sciroppo, essendo tutti comunicanti con 1'esterno. 5. Impianto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato per il fatto che detto organo di collegamento (41) ? associato alla parte superiore della spina (8) e ricomprende una ghiera (42), riscontrante estornamente il collo (43) del contenitore (4) di sciroppo, nonch? Lina guarnizione (45) sostenuta attorno a detta spina (8), riscontrante elasticamente ed a tenuta la parte interna di detto collo (43), la deformati1it? elastica di detta guarnizione permettendo di accettare spessori diversi dei collo (43) del contenitore (4). Impianto secondo la rivendicazione 4,caratterizato per il ffato che tra detta spina (a) e detto corpo centrale (rii) e tra detto e 1emerito di" miscelazione (9) e lo stesso corpo centrale (111) sono interposte guarnizioni elastiche (114) deformabili, con duplice funzione di tenuta ermetica e di individuazione di innesti forzati per deformazione elastica, 8. Impianto secondo la rivendicazione 4,caratterizzato per il fatto che in detto corpo centrale (111) ? introdotto un solenoide (115) per l'attivazione elettromagnetica della detta valvola (11) di intercettazione del condotto (1) di alimentazione dello sciroppo . 9. Impianto secondo la rivendicazione 4,caratterizzato per il fatto che detta spina (8) prevede, alla sua estremit? inferiore, un fondo amovibile (89), in modo da permettere la sua asportazione, in caso di necessit? di pulizia della spina (8). 10. Impianto secondo la rivendicazione 5, caratterizzato per il fatto che detto elemento di miscelazione (9) prevede pi? canalizzazioni verticali (93), comunicanti con detto secondo condotto (2) mediante una canalizzazione anulare (94), dette canalizzazioni verticali (93) sfociando in corrispondenza e frontalmente contro un ostacolo discoidale (95), ricavato sull'elemento di miscelazione (9), irimediatiatamente a monte della detta estremit? cilindrica (91) ?nferior in modo da creare una turbolenza atta a permettere al flusso di soda o acqua di risultare omogeneo, attorno a detta estremit?. 11. Impianto L_'c-concio la rivendicazione 5, caratterizzato per il fatto che detto elemento di miscelazione (9) ? sagomato, in un tratte (96), in modo esattamente complementare all'interno del beccuccio (7), calzato su detto elemento di miscelazione (9), a riscontro esatto verticale contro una flangia (97), superiormente ricavata sullo stesso elemento di miscelazione (9). 12.Impianto secondo la rivendicazione 11,caratterizzato per il fatto che su detto tratto (98) trova sede una guarnizione elastica (98) per la tenuta e per l'innesto elastico forzato del beccuccio (7) sull'elemento di miscelazione (9). i3. Impianto secondo la rivendicazione 2,caratterizzato per il fatto che detto otturatore (12) presenta, inferiormente, un inserto morbido (121), atto ad aumentarne la tenuta, in chiusura. 14. Impianto secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi. Rimini, 17.03.1993
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