ITBO20130175A1 - Sistema e metodo di sicurezza e protezione di una o più persone. - Google Patents

Sistema e metodo di sicurezza e protezione di una o più persone.

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ITBO20130175A1
ITBO20130175A1 IT000175A ITBO20130175A ITBO20130175A1 IT BO20130175 A1 ITBO20130175 A1 IT BO20130175A1 IT 000175 A IT000175 A IT 000175A IT BO20130175 A ITBO20130175 A IT BO20130175A IT BO20130175 A1 ITBO20130175 A1 IT BO20130175A1
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IT
Italy
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signal
surveillance
person
activation
operation center
Prior art date
Application number
IT000175A
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English (en)
Inventor
Stefano Cremonini
Mauro Marchioni
Original Assignee
Rossi Elettronica Impianti S R L
Sc Ind Security S R L
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    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
    • H04NPICTORIAL COMMUNICATION, e.g. TELEVISION
    • H04N7/00Television systems
    • H04N7/18Closed-circuit television [CCTV] systems, i.e. systems in which the video signal is not broadcast
    • H04N7/188Capturing isolated or intermittent images triggered by the occurrence of a predetermined event, e.g. an object reaching a predetermined position
    • GPHYSICS
    • G08SIGNALLING
    • G08BSIGNALLING OR CALLING SYSTEMS; ORDER TELEGRAPHS; ALARM SYSTEMS
    • G08B13/00Burglar, theft or intruder alarms
    • G08B13/18Actuation by interference with heat, light, or radiation of shorter wavelength; Actuation by intruding sources of heat, light, or radiation of shorter wavelength
    • G08B13/189Actuation by interference with heat, light, or radiation of shorter wavelength; Actuation by intruding sources of heat, light, or radiation of shorter wavelength using passive radiation detection systems
    • G08B13/194Actuation by interference with heat, light, or radiation of shorter wavelength; Actuation by intruding sources of heat, light, or radiation of shorter wavelength using passive radiation detection systems using image scanning and comparing systems
    • G08B13/196Actuation by interference with heat, light, or radiation of shorter wavelength; Actuation by intruding sources of heat, light, or radiation of shorter wavelength using passive radiation detection systems using image scanning and comparing systems using television cameras
    • G08B13/19695Arrangements wherein non-video detectors start video recording or forwarding but do not generate an alarm themselves
    • GPHYSICS
    • G08SIGNALLING
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    • G08B25/01Alarm systems in which the location of the alarm condition is signalled to a central station, e.g. fire or police telegraphic systems characterised by the transmission medium
    • G08B25/08Alarm systems in which the location of the alarm condition is signalled to a central station, e.g. fire or police telegraphic systems characterised by the transmission medium using communication transmission lines
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    • G08B7/00Signalling systems according to more than one of groups G08B3/00 - G08B6/00; Personal calling systems according to more than one of groups G08B3/00 - G08B6/00
    • G08B7/06Signalling systems according to more than one of groups G08B3/00 - G08B6/00; Personal calling systems according to more than one of groups G08B3/00 - G08B6/00 using electric transmission, e.g. involving audible and visible signalling through the use of sound and light sources
    • G08B7/064Signalling systems according to more than one of groups G08B3/00 - G08B6/00; Personal calling systems according to more than one of groups G08B3/00 - G08B6/00 using electric transmission, e.g. involving audible and visible signalling through the use of sound and light sources indicating houses needing emergency help, e.g. with a flashing light or sound

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Description

DESCRIZIONE
SISTEMA E METODO DI SICUREZZA E PROTEZIONE DI UNA O PIÙ PERSONE.
La presente invenzione ha per oggetto un sistema ed un metodo di sicurezza e protezione di una o più persone.
In particolare, tale sistema rientra nel settore della sicurezza dedicata alle persone a rischio, e potenzialmente a rischio, di sequestro o assalto in un ambiente di pertinenza della persona inteso come ad esempio la residenza, il domicilio, la dimora, il luogo di lavoro ed in tutto ciò che genericamente à ̈ nelle pertinenze della persona sottoposta a sorveglianza. Statisticamente à ̈ noto che i momenti più vulnerabili per una persona comprendono azioni che la persona medesima compie giornalmente ed abitudinariamente.
Percorsi prestabiliti e prevedibili, come ad esempio percorsi che si sviluppano dalla propria abitazione al luogo di lavoro e viceversa, sono considerati come momenti vulnerabili.
Più in particolare, i momenti vulnerabili considerati più a rischio per la persona sono i momenti di ingresso nell’ambiente di pertinenza e di uscita dall’ambiente di pertinenza della persona.
Tali momenti di ingresso e/o di uscita si sviluppano in un arco temporale piuttosto limitato, rendendo difficoltosa la realizzazione di sistemi idonei per garantire la sicurezza delle persone proprio durante detti momenti. Attualmente, sono noti sistemi di sicurezza e protezione che prevedono l’impiego di una o più telecamere di video sorveglianza collegate, anche in remoto, ad una centrale operativa di sorveglianza nella quale almeno un operatore à ̈ adibito alla visione in continuo o random delle immagini acquisite dalle telecamere.
Si osservi che la visione in continuo delle immagini acquisite dalle telecamere à ̈ delegata pressoché per installazioni militari, o nucleari, mentre i sistemi di sicurezza e protezione per le persone fisiche prevedono la visione delle immagini da parte dell’operatore per circa 10 minuti ogni due ore di servizio.
Tale sistema presenta numerosi inconvenienti in quanto l’operatore durante l’orario di servizio può distogliere l’attenzione proprio nei momenti più vulnerabili per la persona. Risulta infatti provata l’impossibilità fisica di mantenere un livello costante di attenzione durante la visione in continuo delle immagini.
Inoltre, sebbene l’operatore della centrale operativa di sorveglianza possa conoscere momenti di ingresso e/o di uscita prestabiliti dalle abitudini giornaliere della persona da proteggere, l’operatore medesimo potrebbe comunque non essere a conoscenza di momenti di ingresso e/o di uscita al di fuori della routine quotidiana della persona.
Ulteriormente, la presenza di un operatore che visioni in continuo le immagini acquisite dalle telecamere, comporta un notevoli costi di gestione del servizio a carico della persona che usufruisce di tale sistema di sicurezza.
Per gli inconvenienti citati, il sistema tradizionale di videosorveglianza risulta quindi di scarsa efficienza.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di superare gli inconvenienti lamentati in precedenza.
In accordo con l’invenzione, tale scopo viene raggiunto da un sistema ed un metodo di sicurezza e protezione di una o più persone come enunciato nella rivendicazione indipendente 1.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la figura 1 illustra in una vista in pianta schematica l’installazione di un sistema di sicurezza e protezione di una o più persone secondo la presente invenzione;
- la figura 2 illustra in uno schema a blocchi il funzionamento del sistema illustrato schematicamente di figura 1.
Con riferimento alle figure 1 e 2, con 1 à ̈ indicato un sistema di sicurezza e protezione di una o più persone.
Il sistema 1 comprende almeno un dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19 disposto in una zona di controllo 3 prestabilita.
Con zona di controllo 3 si intende un’area considerata come strategica per sorvegliare la persona e stabilire se la stessa à ̈ o meno in sicurezza. La zona di controllo 3 à ̈ “coperta†dal raggio di azione del dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19.
Considerando che i momenti più vulnerabili per una persona sono i momenti di ingresso in un ambiente conosciuto, pertinente o nella disponibilità del soggetto sottoposto a sorveglianza, d’ora in avanti definito come ambiente sottoposto a sorveglianza 9 ed i momenti di uscita dal citato ambiente sottoposto a sorveglianza 9, definito come un ambiente conosciuto, pertinente o nella disponibilità del soggetto sottoposto a sorveglianza.
Preferibilmente la zona di controllo 3 comprende almeno le zone di accesso dell’ambiente sottoposto a sorveglianza 9.
L’ambiente sottoposto a sorveglianza 9 può ad esempio essere un’abitazione o un luogo di lavoro.
La zona di controllo 3 può comprendere anche percorsi interni dell’ambiente sottoposto a sorveglianza 9, come ad esempio vialetti, zone di passaggio.
In altre parole, l’ambiente sottoposto a sorveglianza 9 comprende una o più zone di controllo 3.
Il sistema 1 comprende una centrale operativa 4 di sorveglianza collegata al dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19 per ricevere dette immagini 19 e provvista di mezzi di visione 5 per rendere disponibile ad un operatore le immagini 19 stesse.
Con centrale operativa 4 di sorveglianza si intende un locale nel quale sono installati i mezzi di visione 5 e nel quale operano uno o più operatori adibiti alla visione delle immagini 19 acquisite da uno o più dispositivi elettronici 2 di acquisizione di immagini 19.
In pratica nella centrale operativa 4 di sorveglianza almeno un operatore mediante i mezzi di visione 5 à ̈ in grado di sorvegliare una determinata zona di controllo 3 nella quale à ̈ disposto il rispettivo dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19.
Per mezzi di visione 5 si intendono dispositivi elettronici sottoforma di visualizzatori di immagini 19 o display di qualsiasi tipologia, come ad esempio monitor, tablet o display di telefoni cellulari.
Il collegamento elettrico tra la centrale operativa 4 di sorveglianza ed il dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19 Ã ̈ preferibilmente via cavo.
Alternativamente, il collegamento elettrico tra la centrale operativa 4 di sorveglianza ed il dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19 Ã ̈ un collegamento in remoto.
Al fine di segnalare alla centrale operativa 4 di sorveglianza i momenti di ingresso e di uscita della persona dall’ambiente sottoposto a sorveglianza 9, il sistema 1 comprende un dispositivo di attivazione 6 della centrale operativa 4 di sorveglianza configurato per inviare un segnale di attivazione 7 alla centrale operativa 4.
La centrale operativa 4 di sorveglianza à ̈ configurata per ricevere il segnale di attivazione 7 e, in risposta a tale segnale di attivazione 7, per attivare una visualizzazione di dette immagini 19 sui mezzi di visione 5 da parte dell’operatore.
In questo modo, l’operatore osserva le immagini 19 trasmesse dai mezzi di visione 5 proprio nel momento in cui la persona si accinge ad entrare o uscire dall’ambiente sottoposto a sorveglianza 9.
Vantaggiosamente, l’operatore presta la massima attenzione alle immagini 19 visualizzate mediante i mezzi di visione 5 solo nei momenti considerati più vulnerabili per la persona da proteggere.
È altresì previsto che la centrale operativa 4 di sorveglianza à ̈ configurata per emettere un segnale di accensione e/o spegnimento 14 del dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19.
Vantaggiosamente, il dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19 viene attivato mediante il segnale di accensione 14 nel momento del bisogno.
Il dispositivo di attivazione 6 della centrale operativa 2 di sorveglianza à ̈ associabile alla persona.
Secondo una prima forma realizzativa, il dispositivo di attivazione 6 comprende un interruttore 17 la cui chiusura determina l’invio del segnale di attivazione 7.
L’interruttore 17 à ̈ preferibilmente disposto all’interno dell’ambiente sottoposto a sorveglianza 9.
Preferibilmente, l’interruttore 17 à ̈ disposto all’interno dell’abitazione o del luogo di lavoro.
Secondo una seconda forma realizzativa, il dispositivo di attivazione 6 comprende un localizzatore satellitare 18 configurato per generare il segnale di attivazione 7 all’interno di un perimetro 8 di localizzazione predefinito.
Tale forma realizzativa, à ̈ particolarmente vantaggiosa per inviare il segnale di attivazione 7 durante gli spostamenti della persona dall’esterno verso l’ambiente sottoposto a sorveglianza 9 nella quale à ̈ definita la zona di controllo 3.
Con perimetro 8 di localizzazione predefinito si intende il perimetro di un’area circoscritta che comprende almeno la zona di controllo 3.
Il perimetro 8 di localizzazione circoscrive la zona di controllo 3.
Tale area circoscritta à ̈ di forma sostanzialmente poligonale o di forma sostanzialmente circolare.
In particolare, il perimetro 8 di localizzazione à ̈ definito mediante la distanza di uno o più punti del perimetro 8 di localizzazione dalla zona di controllo 3.
Preferibilmente, il perimetro 8 di localizzazione dista tra i 50 ai 500 metri dalla zona di controllo 3.
Ancora più preferibilmente, il perimetro 8 di localizzazione dista 200 metri dalla zona di controllo 3.
Vantaggiosamente, il segnale di attivazione 7 emesso dal localizzatore satellitare 18 ed acquisito dalla centrale operativa 4 di sorveglianza à ̈ uno script sms.
Il localizzatore satellitare à ̈ configurato per calcolare la posizione istantanea della persona durante i suoi spostamenti.
Gli spostamenti della persona possono intendersi come fisici della persona o eseguiti mediante un mezzo di locomozione 20, come ad esempio un auto oppure un motociclo in genere.
Vantaggiosamente, il localizzatore satellitare 18 Ã ̈ installato sul mezzo di locomozione 20 della persona.
Alternativamente, à ̈ la persona stessa che porta con sé il localizzatore satellitare 18.
Vantaggiosamente, se la posizione istantanea calcolata dal localizzatore satellitare 18 à ̈ all’interno del perimetro 8 di localizzazione il localizzatore satellitare 18 emette il segnale di attivazione 7.
Vantaggiosamente, mediante l’impiego del localizzatore satellitare 18 à ̈ possibile inviare alla centrale operativa 4 il segnale di attivazione 7 ed attivare la visione delle immagini 19 da parte dell’operatore, nel momento in cui la persona si trova ad una distanza definita dalla zona di controllo 3 tale per cui l’operatore ha il tempo di visionare le immagini 19 ed escludere eventuali situazioni di pericolo nella zona di controllo 3.
Infatti, nel caso in cui la persona si sta muovendo verso l’ambiente sottoposto a sorveglianza 9 ed il segnale di attivazione 7 à ̈ inviato alla centrale operativa 4 quando la persona si trova a 200 metri dalla zona di controllo 3, l’operatore ha a disposizione qualche minuto per osservare le immagini 19 della zona di controllo 3 trasmesse mediante i mezzi di visione 5, sincerandosi dello stato in sicurezza della zona di controllo 3 stessa.
In una variante alternativa, la centrale operativa 4 comprende una unità di elaborazione dati configurata per ricevere le posizioni istantanee comunicate dal localizzatore satellitare.
L’unità di elaborazione dati à ̈ configurata per confrontare le posizioni istantanee ricevute con posizioni istantanee di riferimento che definiscono il perimetro di localizzazione 8.
Se la posizione istantanea del localizzatore satellitare risulta all’interno del perimetro di localizzazione 8, l’unità di elaborazione dati della centrale operativa 4 attiva l’operatore alla visione delle immagini 19.
Si osservi che nella forma realizzativa preferita il sistema 1 comprende almeno due dispositivi di attivazione 6. In particolare, un primo dispositivo di attivazione 18 sottoforma di localizzatore satellitare ed un secondo dispositivo di attivazione 17 sottoforma di interruttore.
Al fine di potere segnalare alla persona un feedback dello stato di sicurezza della zona di controllo 3, il sistema 1 comprende un dispositivo di segnalazione 10 dello stato di sicurezza della zona di controllo 3 collegato alla centrale operativa 4 di sorveglianza per ricevere dalla centrale operativa 4 di sorveglianza un segnale rappresentativo dello stato di sicurezza della zona di controllo 3.
In particolare, il dispositivo di segnalazione 10 Ã ̈ configurato per emettere almeno uno dei due tra un primo segnale 11 di avviso corrispondente ad uno stato di sicurezza positivo della zona di controllo 3 ed un secondo segnale 12 di avviso corrispondente ad uno stato di sicurezza negativo della zona di controllo 3.
Preferibilmente, il dispositivo di segnalazione 10 emette sia il primo segnale 11 sia il secondo segnale 12 in modo da avvisare la persona sia dello stato di sicurezza positivo sia dello stato di sicurezza negativo.
L’operatore dalla centrale operativa 4 di sorveglianza stabilisce se la zona di controllo 3 à ̈ in sicurezza o meno.
Se lo stato di sicurezza à ̈ positivo, la centrale operativa 4 emette il primo segnale 11 di avviso, se lo stato di sicurezza à ̈ negativo, la centrale operativa 4 emette il secondo segnale 12 di avviso.
In una forma realizzativa preferita, il dispositivo di segnalazione 10 Ã ̈ sottoforma di un semaforo avente una sorgente luminosa verde ed una sorgente luminosa rossa che si illuminano rispettivamente al primo segnale 11 ed al secondo segnale 12 di avviso.
Il semaforo con la sorgente luminosa verde accesa indica che la persona può entrare nell’ambiente sottoposto a sorveglianza 9, in quanto à ̈ stata riscontrata una situazione di sicurezza nella zona di controllo 3 da parte dell’operatore della centrale operativa 4.
Il semaforo con la sorgente luminosa rossa accesa indica che la persona non deve entrare nell’ambiente sottoposto a sorveglianza 9, in quanto à ̈ stata riscontrata una situazione di pericolo nella zona di controllo 3 da parte dell’operatore della centrale operativa 4.
Il dispositivo di segnalazione 10 Ã ̈ installato almeno al di fuori della zona di controllo 3 in modo tale da avvisare la persona di un eventuale situazione di pericolo nella zona di controllo 3.
Preferibilmente, il dispositivo di segnalazione 10 à ̈ disposto al di fuori dell’ambiente sottoposto a sorveglianza 9.
In una forma realizzativa preferita del sistema 1, il dispositivo di attivazione 6 Ã ̈ configurato per inviare un segnale di disattivazione 13 della centrale operativa 4 di sorveglianza.
La centrale operativa 4 di sorveglianza à ̈ configurata per ricevere il segnale di disattivazione 13 e per interrompere la visualizzazione delle immagini 19 sui mezzi di visione 5.
Vantaggiosamente, il segnale di disattivazione 13 à ̈ un feedback dello stato in sicurezza della persona alla centrale operativa 4 di sorveglianza. Dal momento che la centrale operativa 4 di sorveglianza riceve il segnale di disattivazione 13 essa à ̈ configurata per emettere un segnale di spegnimento 14 del dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19, in modo da spegnere il dispositivo elettronico 2 stesso ultimata la visione delle immagini 19 mediante i mezzi di visione 5.
Nella forma realizzativa preferita, il dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19 comprende una o più telecamere.
In una variante alternativa à ̈ previsto che il dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19 comprende almeno un drone comprendente una o più telecamere di acquisizione di immagini 19.
In un ulteriore variante, il sistema 1 comprende altresì un dispositivo di allarme 15 associato alla persona che può attivare in caso di pericolo, come ad esempio in caso di rapimento.
Preferibilmente, il dispositivo di allarme 15 Ã ̈ installato nel mezzo di locomozione 20 della persona.
Il dispositivo di allarme 15 à ̈ configurato per emettere un segnale di allarme 16 alla centrale operativa 4 la quale à ̈ configurato per riceverlo ed allertare le forze dell’ordine.
In uso à ̈ opportuno distinguere per maggiore semplicità l’ingresso e l’uscita della persona rispetto all’ambiente sottoposto a sorveglianza 9 comprendente la zona di controllo 3.
Con i termini ingresso ed uscita si intendono gli spostamenti rispettivamente dall’esterno verso l’ambiente sottoposto a sorveglianza 9 e dall’ambiente sottoposto a sorveglianza 9 verso l’esterno.
Durante la fase di ingresso della persona, ed in particolare la persona à ̈ sul proprio mezzo di locomozione 20 in avvicinamento verso l’ambiente sottoposto a sorveglianza 9, il dispositivo di attivazione 6, che in questo caso à ̈ il localizzatore satellitare 18, invia il segnale di attivazione 7 alla centrale operativa 4 di sorveglianza, una volta che il localizzatore satellitare 18 rileva di essere posizionato all’interno del perimetro 8 di localizzazione predefinito.
Preferibilmente, il segnale di attivazione 7 viene inviato se la persona si trova a 200 metri circa dalla zona di controllo 3.
La centrale operativa 4 di sorveglianza riceve il segnale di attivazione 7 ed attiva l’operatore a visionare le immagini 19 trasmesse mediante i mezzi di visione 5.
L’operatore valuta lo stato di sicurezza della zona di controllo 3 ed emette il primo segnale 11 di avviso od il secondo segnale 12 di avviso al dispositivo di segnalazione 10, rendendo disponibile alla persona lo stato di sicurezza della zona di controllo 3.
La persona mediante il dispositivo di segnalazione 10 ed il corrispondente segnale di avviso emesso à ̈ a conoscenza dello stato di sicurezza della zona di controllo 3.
Qualora il dispositivo di segnalazione 10 emetta il primo segnale 11 di avviso, preferibilmente il semaforo con la sorgente luminosa verde illuminata, la persona può accedere all’interno dell’ambiente sottoposto a sorveglianza 9.
Nel momento in cui la persona entra nel proprio ambiente sottoposto a sorveglianza 9, essa stessa chiude l’interruttore 17 in modo da inviare il segnale di disattivazione 13 alla centrale operativa 4 e, di conseguenza, l’operatore interrompe la visione delle immagini 19 acquisite dal dispositivo elettronico 2.
L’invio del segnale di disattivazione 13 alla centrale operativa 4 à ̈ una conferma data alla centrale operativa 4 dello stato in sicurezza della persona all’interno dell’ambiente sottoposto a sorveglianza 9.
Durante la fase di uscita della persona dall’ambiente sottoposto a sorveglianza 9, la persona chiude l’interruttore 17 che invia il segnale di attivazione 7 alla centrale operativa 4 per attivare la visualizzazione delle immagini 19 da parte dell’operatore.
La centrale operativa 4 di sorveglianza riceve il segnale di attivazione 7 ed attiva l’operatore per visionare le immagini 19 trasmesse mediante i mezzi di visione 5.
L’operatore continua a visionare le immagini 19 fintanto che la persona non à ̈ fuori almeno dalla zona di controllo 3.
In alternativa, l’operatore continua a visionare le immagini 19 fintanto che il localizzatore satellitare 18 emette il segnale di disattivazione 13 alla centrale operativa 4 al ricevimento del quale l’operatore interrompe la visione delle immagini 19 acquisite dal dispositivo elettronico 2.
La presente invenzione comprende altresì un metodo di sicurezza e protezione di una o più persone comprendente una fase di predisporre una centrale operativa 4 di sorveglianza ed una fase di inviare un segnale di attivazione 7 alla centrale operativa 4 di sorveglianza associata ad un ingresso della persona da un ambiente sottoposto a sorveglianza 9 e ad una uscita della persona da un ambiente sottoposto a sorveglianza 9. Il metodo comprende una fase di acquisizione di immagini 19 della zona di controllo 3 e di trasmissione alla centrale operativa 4.
Una fase di ricevere il segnale di attivazione 7 da parte della centrale operativa 4 ed, in risposta a tale segnale di attivazione 7, rendere disponibili dette immagini 19 della zona di controllo 3 ad un operatore della centrale operativa 4.
La fase di inviare un segnale di attivazione 7 ad una centrale operativa 4 di sorveglianza avviene quando la persona si trova ad una distanza dalla zona di controllo 3 compresa tra 5 e 1000 metri.
Preferibilmente, tale fase avviene quando la persona si trova ad una distanza dalla zona di controllo 3 compresa tra 20 e 500 metri.
Vantaggiosamente, quando la persona si trova ad una distanza dalla zona di controllo 3 compresa tra 100 e 200 metri.
Il metodo comprende altresì una fase inviare dalla centrale operativa 4 di sorveglianza almeno uno dei due tra un primo segnale 11 di avviso corrispondente ad uno stato di sicurezza positivo ed un secondo segnale 12 di avviso corrispondente ad uno stato di sicurezza negativo ed una fase di rendere disponibile alla persona detto primo segnale 11 di avviso e/o detto secondo segnale 12 di avviso.
Il metodo comprende inoltre una fase di inviare un segnale di disattivazione 13 della centrale operativa 4 di sorveglianza dal dispositivo di attivazione 6.
La fase di inviare un segnale di disattivazione 13 della centrale operativa 4 di sorveglianza avviene una volta che la persona à ̈ entrata all’interno dell’ambiente sottoposto a sorveglianza 9.
In alternativa, la fase di inviare un segnale di disattivazione 13 della centrale operativa 4 di sorveglianza avviene una volta che la persona si à ̈ allontanata dall’ambiente sottoposto a sorveglianza 9 e si trova ad una distanza dalla zona di controllo 3 compresa tra 5 e 1000 metri.
Vantaggiosamente, quando la persona si à ̈ allontanata dall’ambiente sottoposto a sorveglianza 9 e si trova ad una distanza dalla zona di controllo 3 compresa tra 100 e 200 metri.
La fase di visionare la zona di controllo 3 mediante il dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19 si protrae dal ricevimento del segnale di attivazione 7 fino al ricevimento del segnale di disattivazione 13.
Ulteriormente, una fase di emettere dalla centrale operativa 4 di sorveglianza un segnale di accensione e/o spegnimento 14 del dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19.
Vantaggiosamente, il sistema di sicurezza secondo la presente invenzione supera gli inconvenienti della tecnica nota citati in quanto il dispositivo di attivazione 6 invia alla centrale operativa 4 di sorveglianza un segnale di attivazione 7 nel momento in cui la persona entra ed esce dall’ambiente sottoposto a sorveglianza 9, ovvero nei momenti classificati come più vulnerabili, in modo tale da assicurare alla persona la sorveglianza da parte di un operatore di una o più zone di controllo 3 proprio durante tali momenti.
Inoltre, rispetto alla tecnica nota, tale sistema 1 svolge un’azione preventiva rispetto a potenziali situazioni di pericolo nella zona di controllo 3, in quanto l’operatore visiona le immagini acquisite dal dispositivo elettronico 2 di acquisizione di immagini 19 prima che la persona entra nell’ambiente sottoposto a sorveglianza e/o esca dall’ambiente sottoposto a sorveglianza stessa.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di sicurezza e protezione di una o più persone, comprendente almeno un dispositivo elettronico (2) di acquisizione di immagini (19) disposto in una zona di controllo (3) prestabilita; una centrale operativa (4) di sorveglianza collegata al dispositivo elettronico (2) di acquisizione di immagini (19) per ricevere dette immagini (19) e provvista di mezzi di visione (5) per rendere disponibile ad un operatore dette immagini (19); il sistema essendo caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di attivazione (6) della centrale operativa (4) di sorveglianza configurato per inviare un segnale di attivazione (7) alla centrale operativa (4); la centrale operativa (4) di sorveglianza essendo configurata per ricevere il segnale di attivazione (7) e, in risposta a tale segnale di attivazione (7), per attivare una visualizzazione di dette immagini (19) sui mezzi di visione (5), così da consentire all’operatore di visionare dette immagini (19) della zona di controllo (3).
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di attivazione (6) della centrale operativa (4) di sorveglianza à ̈ associabile alla persona.
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di attivazione (6) comprende un interruttore manuale (17) la cui chiusura determina l’invio del segnale di attivazione (7).
  4. 4. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di attivazione (6) comprende un localizzatore satellitare (18) configurato per generare il segnale di attivazione (7) all’interno di un perimetro di localizzazione (8) predefinito.
  5. 5. Sistema secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il segnale di attivazione (7) emesso dal localizzatore satellitare (18) ed acquisito dalla centrale operativa (4) di sorveglianza à ̈ uno script sms.
  6. 6. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di attivazione (6) Ã ̈ configurato per inviare un segnale di disattivazione (13) della centrale operativa (4) di sorveglianza; la centrale operativa (4) di sorveglianza essendo configurata per ricevere il segnale di disattivazione (13) e per interrompere la visualizzazione di dette immagini (19) sui mezzi di visione (5).
  7. 7. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di segnalazione (10) dello stato di sicurezza della zona di controllo (3) collegato alla centrale operativa (4) di sorveglianza per ricevere dalla centrale operativa (4) di sorveglianza un segnale rappresentativo dello stato di sicurezza della zona di controllo (3); il dispositivo di segnalazione (10) essendo configurato per emettere almeno uno dei due tra un primo segnale (11) di avviso corrispondente ad uno stato di sicurezza positivo della zona di controllo (3) ed un secondo segnale (12) di avviso corrispondente ad uno stato di sicurezza negativo della zona di controllo (3).
  8. 8. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che la centrale operativa (4) di sorveglianza à ̈ configurata per emettere un segnale di accensione e/o spegnimento (14) del dispositivo elettronico (2) di acquisizione di immagini (19).
  9. 9. Sistema secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di attivazione (6) Ã ̈ installato al di fuori almeno della zona di controllo (3).
  10. 10. Metodo di sicurezza e protezione di una o più persone, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di inviare un segnale di attivazione (7) ad una centrale operativa (4) di sorveglianza associata ad un ingresso della persona in un ambiente sottoposto a sorveglianza (9) e ad una uscita della persona da un ambiente sottoposto a sorveglianza (9) comprendente una o più zone di controllo (3); ed una fase di ricevere il segnale di attivazione (7) da parte della centrale operativa (4) ed, in risposta a tale segnale di attivazione (7), rendere disponibili immagini (19) della zona di controllo (3) ad un operatore della centrale operativa (4).
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la fase di inviare un segnale di attivazione (7) ad una centrale operativa (4) di sorveglianza avviene quando la persona si trova ad una distanza dalla zona di controllo (3) compresa tra 5 e 1000 metri.
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la fase di inviare un segnale di attivazione (7) ad una centrale operativa (4) di sorveglianza avviene quando la persona si trova ad una distanza dalla zona di controllo (3) compresa tra 20 e 500 metri.
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la fase di inviare un segnale di attivazione (7) ad una centrale operativa (4) di sorveglianza avviene quando la persona si trova ad una distanza dalla zona di controllo (3) compresa tra 100 e 200 metri.
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che fase di inviare un segnale di attivazione (7) ad una centrale operativa (4) di sorveglianza avviene prima che la persona esca dall’ambiente sottoposto a sorveglianza (9).
  15. 15. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 10 a 14, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase inviare dalla centrale operativa (4) di sorveglianza almeno uno dei due tra un primo segnale (11) di avviso corrispondente ad uno stato di sicurezza positivo ed un secondo segnale (12) di avviso corrispondente ad uno stato di sicurezza negativo, ed una fase di rendere disponibile alla persona detto primo segnale (11) di avviso e/o detto secondo segnale (12) di avviso.
  16. 16. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 10 a 15, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di inviare un segnale di disattivazione (13) della centrale operativa (4) di sorveglianza dal dispositivo di attivazione (6).
  17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che la fase di inviare un segnale di disattivazione (13) della centrale operativa (4) di sorveglianza avviene una volta che la persona à ̈ entrata all’interno dell’ambiente sottoposto a sorveglianza (9).
  18. 18. Metodo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che la fase di inviare un segnale di disattivazione (13) della centrale operativa (4) di sorveglianza avviene una volta che la persona si à ̈ allontanata dall’ambiente sottoposto a sorveglianza (9) e si trova ad una distanza dalla zona di controllo (3) compresa tra 5 e 1000 metri.
  19. 19. Metodo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che la fase di inviare un segnale di disattivazione (13) della centrale operativa (4) di sorveglianza avviene una volta che la persona si à ̈ allontanata dall’ambiente sottoposto a sorveglianza (9) e si trova ad una distanza dalla zona di controllo (3) compresa tra 100 e 200 metri.
  20. 20. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 10 a 19, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di emettere dalla centrale operativa (4) di sorveglianza un segnale di accensione e/o spegnimento (14) del dispositivo elettronico (2) di acquisizione di immagini (19).
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