ITBO20120246A1 - Dispositivo di controllo e gestione della corrente elettrica, per macchine di saldatura a resistenza. - Google Patents
Dispositivo di controllo e gestione della corrente elettrica, per macchine di saldatura a resistenza. Download PDFInfo
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Description
Titolo: DISPOSITIVO DI CONTROLLO E GESTIONE DELLA CORRENTE ELETTRICA, PER MACCHINE DI SALDATURA A RESISTENZA.
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo di controllo e gestione della corrente elettrica, per macchine di saldatura a resistenza.
Come è noto, secondo una tecnologia ormai consolidata, è possibile saldare fra loro due lembi di lamiera o altro materiale riscaldandoli (per effetto Joule), per mezzo di una corrente di elevata intensità che attraversi i lembi stessi mentre questi sono posti a reciproco contatto e sottoposti ad una pressione per farli reciprocamente aderire.
Tale modalità di saldatura, nota come saldatura a resistenza, è specificatamente indicata per l'accoppiamento di materiali presentanti spessori ridotti e trova larga applicazione, per esempio, nell'industria automobilistica e per la produzione di elettrodomestici.
Le macchine di saldatura a resistenza sono quindi provviste di elettrodi destinati ad essere portati a contatto con le superfici da accoppiare reciprocamente, per poi essere attraversati dalla corrente di saldatura, dell'ordine delle decine di migliaia di Ampere.
Tali elevati valori di corrente sono ottenuti dotando la macchina di un trasformatore, che converte i valori di tensione e corrente della rete (direttamente connessa al circuito primario del trasformatore) , nei corrispondenti valori che interessano gli elettrodi (connessi quindi al circuito secondario del trasformatore) .
Tali soluzioni realizzative non sono però prive di inconvenienti .
Pur considerando un elevato rapporto fra il numero di spire del primario e quelle del secondario (di solito, circa 40:1), appare evidente come solitamente (seppur per i pochi decimi di secondi richiesti dal ciclo di saldatura) , la macchina richieda dalla rete un assorbimento di corrente molto elevato, dell'ordine delle diverse centinaia o migliaia di Ampere.
Anche se ciò non costituisce un aggravio economico in termini di consumo di energia elettrica, in virtù dei brevissimi tempi di assorbimento, costringe però a dimensionare opportunamente l'allacciamento alla rete, con grosse sezioni dei conduttori, elevate taglie dei sezionatori elettrici e, non ultimo, adeguati contratti di fornitura con l'Ente erogante, per garantire la potenza istantanea necessaria.
Agli inconvenienti sopra citati, se ne aggiungono altri, qualora le macchine siano chiamate ad eseguire le cosiddette saldature a proiezione, che hanno come peculiarità l'esecuzione contemporanea di più fusioni, quante sono appunto le proiezioni realizzate sui manufatti da unire.
Per tali applicazioni infatti, la quantità di corrente istantanea richiesta dalla rete è particolarmente elevata e le soluzioni circuitali che sono state nel tempo proposte sul mercato (dalle più semplici macchine con trasformatore monofase in corrente alternata, alle successive macchine trifase con diodi raddrizzatori sul secondario, fino alle recenti macchine in media frequenza, che richiedono un inverter per alimentare il trasformatore di saldatura) hanno evidenziato diverse problematiche.
Tutte le soluzioni sommariamente citate nel precedente paragrafo impongono infatti un fortissimo sbilanciamento nell'assorbimento di corrente dalla linea, in quanto richiedono picchi elevatissimi di corrente per pochi millisecondi (nei quali avviene la saldatura) , preceduti e seguiti da intervalli di tempo di alcuni secondi, nei quali non viene richiesta corrente, e necessari per il completamento delle altre fasi del ciclo, quali l'apertura degli elettrodi, la rimozione del manufatto saldato, il posizionamento dei componenti da saldare, la chiusura degli elettrodi fino al raggiungimento della forza necessaria per permettere il passaggio della corrente di saldatura.
Questa modalità di assorbimento fortemente discontinua pone, come anticipato, ulteriori problemi, di natura prettamente tecnica, oltre a quelli già citati legati al dimensionamento dell'impianto e alla definizione di contratti economicamente onerosi, in termini di potenza "impegnata", cioè della potenza che, pur per brevi periodi, l'ente erogante si impegna a fornire e quindi deve garantire.
Più in dettaglio, se la linea non è correttamente dimensionata, durante il picco di erogazione può verificarsi una caduta di tensione; inoltre, se avviene una richiesta contemporanea da più macchine, anche in questo caso la tensione può abbassarsi e comunque l'ente erogante può contestare un eccesso di richiesta, secondo valori non pattuiti.
Va quindi osservato come un abbassamento della tensione, sia assolutamente da evitare, in quanto può facilmente pregiudicare la qualità della saldatura in esecuzione, con conseguente pregiudizio della affidabilità del processo in corso .
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando in dispositivo di controllo e gestione, che consenta di realizzare saldature elettriche con correnti elettriche di elevate intensità, a fronte di un assorbimento contenuto di energia.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di controllo e gestione, che consenta di realizzare saldature elettriche con correnti elettriche di elevate intensità, a fronte di un assorbimento di energia sostanzialmente costante nel tempo.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di controllo e gestione della corrente elettrica, presentante dimensioni (sezioni) contenute dei conduttori interessati dal passaggio di corrente.
Un altro scopo del trovato, è quello di realizzare un dispositivo di controllo e gestione che consenta una erogazione istantanea di potenza elevata, a fronte di assorbimenti elettrici contenuti e continuativi.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di controllo e gestione che consenta un'alimentazione adeguata della macchina di saldatura, anche senza richiedere speciali contratti di fornitura all'Ente preposto alla distribuzione di energia elettrica di rete. Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare un dispositivo di controllo e gestione che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento, anche in caso di realizzazione di saldature a proiezione e/o di richieste contemporanee da parte di altre macchine.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di controllo e gestione che risulti facilmente ottenibile, partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio .
Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare un dispositivo di controllo e gestione di costi contenuti e di sicura applicazione, con garanzia di esecuzione di saldature ottimali e senza cadute di tensione.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da un dispositivo di controllo e gestione della corrente elettrica, per macchine di saldatura a resistenza, comprendente almeno un circuito elettrico di alimentazione) , provvisto di una presa di connessione ad una sorgente di energia elettrica, del tipo della rete elettrica e simili, e collegabile, da parte opposta, ad un utilizzatore, del tipo di una coppia di elettrodi e simili, preposti all'esecuzione di trattamenti di saldatura a resistenza, lungo detto circuito di alimentazione essendo disposto almeno un trasformatore di corrente, connesso, con il suo avvolgimento primario, a detta presa e connesso, con il suo avvolgimento secondario, all 'utilizzatore, per l'innalzamento del valore di intensità di corrente da fornire all 'utilizzatore per l'esecuzione dei trattamenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una unità di accumulo di energia elettrica, interposta fra detta presa di connessione e detto trasformatore di corrente, per l'immagazzinamento dell'energia elettrica erogata nel tempo dalla sorgente, e la sua cessione comandata all 'utilizzatore, in corrispondenza dell'esecuzione di un trattamento di saldatura a resistenza, per una riduzione dei picchi di assorbimento elettrico imposti alla sorgente, detta unità di accumulo comprendendo almeno un condensatore a film polimerico.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del dispositivo di controllo e gestione secondo il trovato, illustrato a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra uno schema circuitale del dispositivo di controllo e gestione secondo il trovato .
Con riferimento alla figura citata, il dispositivo di controllo e gestione della corrente elettrica secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, è particolarmente indicato per macchine operanti, secondo modalità sostanzialmente note, per trattamenti di saldatura a resistenza, e a tale specifica applicazione si farà costante riferimento nel prosieguo della presente trattazione.
E' comunque opportuno precisare che non si esclude la possibilità di impiegare il dispositivo 1 secondo il trovato anche per l'esecuzione di differenti trattamenti di saldatura, e/o per altre applicazioni, senza con ciò fuoriuscire dall'ambito di protezione qui rivendicato, qualora le specifiche circostanze lo consentano o lo rendano preferibile.
Il dispositivo 1 comprende almeno un circuito elettrico di alimentazione 2, provvisto di una presa di connessione 3 ad una sorgente di energia elettrica, del tipo (preferibilmente, ma non esclusivamente) della rete elettrica e simili, e che può essere collegato, da parte opposta, ad un utilizzatore 4, del tipo (preferibilmente, ma non esclusivamente) di elettrodi 5 e simili, di cui è dotata la macchina di saldatura sulla quale il dispositivo 1 può essere installato allo scopo di eseguire, come già osservato, trattamenti di saldatura a resistenza.
Lungo il circuito di alimentazione 2 è inoltre disposto almeno un trasformatore di corrente 6, che è connesso, con il suo avvolgimento primario, alla presa di connessione 3 e che è connesso, con il suo avvolgimento secondario, all 'utilizzatore 4, per innalzare il valore di intensità di corrente da fornire all'utiliz zatore 4 stesso, per l'esecuzione dei trattamenti di saldatura sopra citati .
Scegliendo infatti un rapporto di spire sufficientemente alto (fra il numero di spire dell'avvolgimento primario e quello dell'avvolgimento secondario), per esempio 40:1, è possibile, come è noto, garantire che la corrente elettrica circolante nell'avvolgimento secondario, e quindi negli elettrodi 5, sia molto elevata, come appunto si rende necessario per raggiungere, per effetto Joule, le elevatissime temperature richieste dal processo di saldatura (seppure per pochi millisecondi o poche centinaia di millisecondi) .
Secondo il trovato, il dispositivo 1 comprende una unità di accumulo 7 di energia elettrica, che è interposta fra la presa di connessione 3 e il trasformatore di corrente 6, e che è in grado di immagazzinare l'energia elettrica erogata nel tempo dalla sorgente. A seguito dell'accensione della macchina, l'unità 7 può così immagazzinare al suo interno l'energia erogata dalla sorgente, per poi cederla a comando, all 'utilizzatore 4, quando la macchina deve eseguire un trattamento di saldatura a resistenza, evitando che l'intera, ed elevata, potenza istantanea che necessita la saldatura, venga richiesta alla sorgente, con ciò riducendo i picchi di assorbimento elettrico imposti a quest 'ultima, conseguendo con ciò lo scopo prefissato.
Tale unità di accumulo 7 comprende almeno un condensatore a film polimerico 8, e, preferibilmente, comprende una pluralità di condensatori a film polimerico 8, reciprocamente interconnessi. Per esempio, secondo una soluzione realizzativa di rilevante interesse pratico, non limitativa dell'applicazione del trovato, l'unità di accumulo 7 può essere dotata di centododici condensatori a film polimerico 8, ciascuno dei quali presentante tensione di lavoro di 900 V e capacità di 2.200 μΕ, per una capacità totale vicina ai 250.000 μΕ.
In particolare, secondo una soluzione realizzativa di rilevante interesse pratico, non limitativa dell'applicazione del trovato, ciascun condensatore a film polimerico 8 è un condensatore a film 8 in polipropilene; tale specifica scelta garantisce, grazie appunto alle peculiarità di tale tipologia di condensatori 8, una vita media molto elevata e un minimo riscaldamento durante i cicli di lavoro, carico e scarico.
Utilmente, il dispositivo 1 secondo il trovato comprende un circuito passivo 9, di sicurezza, che è collegato all'unità di accumulo 7 mediante un interruttore 10 disposto in configurazione di apertura durante il funzionamento della macchina di saldatura (e del dispositivo 1): l'interruttore 10 è azionabile (a comando o automaticamente) , preferibilmente (ma non esclusivamente) in corrispondenza dello spegnimento della macchina di saldatura, per la chiusura del collegamento fra il circuito passivo 9 e l'unità 7, e ottenere così la scarica comandata dei condensatori 8 sul circuito passivo 9 stesso (e in tale configurazione di chiusura l'interruttore 10 si mantiene, per maggiore sicurezza, fino alla successiva accensione della macchina di saldatura, e del dispositivo 1) .
In particolare, il circuito passivo 9 comprende almeno un resìstore 11, e, ancor più particolarmente, il circuito passivo 9 comprende una pluralità di resistori 11 (per esempio quattro, come nella figura allegata) , disposti in parallelo. A titolo meramente esemplificativo, si riporta la possibilità che ciascun resìstore 11 sia un resìstore 11 da 1000 Ω - 250 W.
Ancor più particolarmente, secondo una soluzione realizzativa di elevato interesse pratico, ma non limitativa dell'applicazione del trovato, l'interruttore 10 è un relè.
La presenza del circuito passivo 9 è garanzia di sicurezza per gli operatori che abbiano necessità di accedere all'armadio elettrico nel quale alloggia il dispositivo 1 (e assicura il pieno rispetto delle normative vigenti in materia) : infatti, all'atto dell'apertura dell'armadio, pur sezionando l'alimentazione dalla rete mediante un sezionatore 12, l'energia immagazzinata nei condensatori 8 potrebbe provocare danni irreparabili e rischio di folgorazione per l'operatore (un manutentore per esempio) che venisse a contatto con le parti ancora in tensione .
Per scongiurare tale pericolo, è previsto che all'atto del sezionamento elettrico dell'armadio, l'automatico azionamento dell'interruttore 10 determini la scarica dei condensatori 8, sui resistori 11, rendendoli innocui.
Giova inoltre precisare che, poiché il tempo necessario per realizzare la scarica completa dei condensatori 8 può essere pari ad alcuni minuti (dieci per esempio) , anche con resistori 11 quali quelli sopra descritti, al fine di garantire la rispondenza alle normative vigenti il dispositivo 1 è dotato di mezzi elettromeccanici di chiusura forzata dell'armadio, che ne impediscono l'apertura fino alla completa scarica dei condensatori 8 stessi, grazie ad un PLC di sicurezza, noto anche come "safe PLC", (o altro analogo componente) che monitora la fase di scarica stessa, e più in dettaglio il tempo che essa impiega per completarsi e la tensione residua letta tramite apposito partitore ai capi dei condensatori 8 .
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende un trasformatore elevatore di tensione 13, interposto fra la presa di connessione 3 e l'unità di accumulo 7: il trasformatore elevatore di tensione 13 è in grado di innalzare il valore di tensione da 450V a 900V, per fornire così all'unità di accumulo 7 energia elettrica ad elevata tensione, con conseguente ottimizzazione della resa di quest 'ultima . Come è noto infatti, l'energia immagazzinata dai condensatori 8 è direttamente proporzionale al quadrato della tensione, e quindi un raddoppio della tensione, quale quello ottenuto grazie al trasformatore elevatore 13, produce un aumento dell'energia immagazzinata di quattro volte (e consente di accumulare fino a 100.000 Joule) .
Opportunamente, il dispositivo 1 comprende un raddrizzatore di corrente 14, che è interposto fra il sopra descritto trasformatore elevatore di tensione 13 e l'unità di accumulo 7, per convertire la corrente alternata, erogata dalla sorgente, in corrente continua, per la corretta alimentazione dell'unità di accumulo 7. Inoltre, fra l'unità di accumulo 7 e il trasformatore di corrente 6 è interposto un primo inverter 15, che a sua volta è in grado di convertire la corrente continua, erogata dai condensatori 8, in corrente alternata, da fornire, a frequenza di 1000 Hz, al trasformatore di corrente 6.
Positivamente, il dispositivo 1 secondo il trovato comprende anche un secondo inverter 16, che è interposto fra la presa di connessione 3 e il trasformatore elevatore di tensione 13, allo scopo di convertire la corrente elettrica alternata fornita dalla sorgente da trifase a monofase, e per innalzare il relativo valore di frequenza.
Il funzionamento del dispositivo secondo il trovato è quindi il seguente.
Attraverso la presa di connessione 3, il dispositivo 1 può essere allacciato alla rete elettrica, utilizzando un semplice cavo in grado di sopportare una corrente continuativa pari per esempio a soli 32 A (come si è visto infatti, la presenza dell'unità di accumulo 7 consente di evitare richieste eccessive alla rete, in corrispondenza del ciclo di saldatura).
Anche il sezionatore 12 (e relativo comando magnetotermico) può così essere tarato su un valore di 32 A.
La corrente elettrica, dopo aver attraversato un filtro 17, raggiunge il secondo inverter 16, ottenendone così l'innalzamento della frequenza (fino a 1.000 Hz).
In uscita il secondo inverter 16 (ma non si esclude di impiegare un altro componente elettronico, ad esso equivalente, comunque in grado di erogare la corrente anche durante il processo di scarica dei condensatori 8), attraverso un'induttanza 18 e il trasformatore elevatore di tensione 13, fornisce la corrente elettrica al raddrizzatore 14. A sua volta, il raddrizzatore 14 alimenta l'unità di accumulo 7, e quindi la pluralità di condensatori a film 8 in propilene .
I condensatori 8 possono così alimentare alla tensione continua di 900 V il primo inverter 15 che, a sua volta, fornisce la corrente alternata (anche in caso di malfunzionamenti sulla linea), a 1000 Hz, al trasformatore di corrente 6, al cui avvolgimento secondario sono associati gli elettrodi di saldatura 5.
Grazie al dispositivo 1, e più specificatamente grazie all'unità di accumulo 7 costituita da una pluralità di condensatori a film polimerico 8, è così possibile realizzare saldature elettriche con correnti elettriche di elevatissima intensità, a fronte di un assorbimento contenuto (e costante nel tempo) di energia dalla rete, in quanto i picchi di corrente necessari per la saldatura, possono essere soddisfatti dall'unità 7 stessa, senza quindi il rischio di cadute di tensione e quindi di saldature difettose, e senza richiedere speciali contratti di fornitura all'Ente preposto alla distribuzione di energia elettrica di rete. Ciò consente inoltre di garantire che nel circuito di alimentazione 2 (a monte del trasformatore di corrente 6 e ancor più a monte dell'unità di accumulo 7) circolino correnti di bassa intensità, consentendo di mantenere contenute le dimensioni degli elementi coinvolti (le sezioni dei cavi interessati, soprattutto) .
La possibilità di fornire energia elettrica attraverso l'unità di accumulo 7 garantisce quindi l'erogazione istantanea anche di potenze di elevate intensità, a fronte di assorbimenti elettrici contenuti e continuativi, e ciò assicura un funzionamento ottimale anche per saldature a proiezione, o altre tipologie di saldatura che richiedono picchi particolarmente elevati di potenza assorbita (anche se per pochissimi millisecondi) .
Inoltre, proprio perché l'unità di accumulo 7 garantisce l'energia elettrica necessaria, senza pesare sulla rete, è possibile collegare alla medesima sorgente di energia elettrica (all'interno, per esempio, del medesimo stabilimento produttivo) più dispositivi 1 secondo il trovato, ciascuno dei quali eventualmente connesso ad una relativa macchina di saldatura, senza imporre la necessità di organi di controllo aggiuntivi, che impediscano l'esecuzione contemporanea di più cicli di saldatura.
Si è in pratica constatato come il dispositivo secondo il trovato, assolva pienamente il compito prefissato, in quanto, il ricorso ad un'unità di accumulo, comprendente almeno un condensatore a film polimerico, in grado di immagazzinare l'energia elettrica erogata nel tempo dalla sorgente, e di cederla a comando all'utilizzatore, consente di eseguire trattamenti di saldatura a resistenza con correnti elettriche di elevate intensità, a fronte di un assorbimento contenuto di energia.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.
Claims (10)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo di controllo e gestione della corrente elettrica, per macchine di saldatura a resistenza, comprendente almeno un circuito elettrico di alimentazione (2), provvisto di una presa di connessione (3) ad una sorgente di energia elettrica, del tipo della rete elettrica e simili, e collegabile, da parte opposta, ad un utilizzatore (4), del tipo di una coppia di elettrodi (5) e simili, preposti all'esecuzione di trattamenti di saldatura a resistenza, lungo detto circuito di alimentazione (2) essendo disposto almeno un trasformatore di corrente (6), connesso, con il suo avvolgimento primario, a detta presa (3) e connesso, con il suo avvolgimento secondario, all 'utilizzatore (4), per l'innalzamento del valore di intensità di corrente da fornire all 'utilizzatore (4) per l'esecuzione dei trattamenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una unità di accumulo (7) di energia elettrica, interposta fra detta presa di connessione (3) e detto trasformatore di corrente (6), per l'immagazzinamento dell'energia elettrica erogata nel tempo dalla sorgente, e la sua cessione comandata all 'utilizzatore (4), in corrispondenza dell'esecuzione di un trattamento di saldatura a resistenza, per una riduzione dei picchi di assorbimento elettrico imposti alla sorgente, detta unità di accumulo (7) comprendendo almeno un condensatore a film polimerico (8).
- 2. Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta unità di accumulo (7) comprende una pluralità di detti condensatori a film polimerico (8), reciprocamente interconnessi .
- 3. Dispositivo, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti condensatori a film polimerico (8) è un condensatore a film (8) in polipropilene.
- 4. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un circuito passivo (9), di sicurezza, collegato a detta unità di accumulo (7) mediante un interruttore (10) disposto in configurazione di apertura durante il funzionamento della macchina di saldatura, detto interruttore (10) essendo azionabile, preferibilmente in corrispondenza dello spegnimento della macchina di saldatura, per la chiusura del collegamento fra detto circuito passivo (9) e detta unità (7) e la scarica comandata di detti condensatori (8) sul detto circuito passivo (9).
- 5. Dispositivo, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto circuito passivo (9) comprende almeno un resistore (11).
- 6. Dispositivo, secondo le rivendicazioni 4 e 5, caratterizzato dal fatto che detto circuito passivo (9) comprende una pluralità di detti resistor! (11), disposti in parallelo.
- 7. Dispositivo, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto interruttore (10) è un relè.
- 8. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un trasformatore elevatore di tensione (13), interposto fra detta presa di connessione (3) e detta unità di accumulo (7), per la fornitura a detta unità di accumulo (7) di energia elettrica ad elevata tensione, con conseguente ottimizzazione della resa di detta unità di accumulo (7).
- 9. Dispositivo, secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto di comprendere un raddrizzatore di corrente (14), interposto fra detto trasformatore elevatore di tensione (13) e l'unità di accumulo (7), per la conversione della corrente alternata, erogata dalla sorgente, in corrente continua, per la corretta alimentazione di detta unità di accumulo (7), tra detta unità di accumulo (7) e detto trasformatore di corrente (6) essendo interposto un primo inverter (15), per la conversione della corrente continua, erogata da detti condensatori (8), in corrente alternata, da fornire a detto trasformatore di corrente (6).
- 10. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un secondo inverter (16), interposto fra detta presa di connessione (3) e detto trasformatore elevatore di tensione (13), per la conversione della corrente elettrica alternata fornita dalla sorgente da trifase a monofase, e l'innalzamento del relativo valore di frequenza .
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