ITBO20110376A1 - Dispositivo attuatore per protezioni telescopiche - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
DISPOSITIVO ATTUATORE PER PROTEZIONI TELESCOPICHE.
Il trovato concerne un dispositivo attuatore per protezioni telescopiche del tipo comprendente una pluralità di elementi scatolari, scorrevoli uno all’interno dell’altro in modo sostanzialmente ermetico. Protezioni di questo tipo sono usate, in ambito industriale, sia per esigenze antinfortunistiche sia per proteggere da sporco, trucioli, polveri, liquidi refrigeranti o lubrificanti le guide di scorrimento di organi operativi mobili di macchine utensili, di macchine automatiche o di impianti robotizzati.
In particolare, l’elemento scatolare di una estremità della protezione telescopica à ̈ disposto in posizione fissa, mentre l’elemento scatolare della estremità opposta à ̈ reso solidale all’organo operativo mobile della macchina da proteggere.
Generalmente, le protezioni telescopiche sono previste a coppie, associate ai due rispettivi fronti di avanzamento dell’organo operativo, nel moto di quest’ultimo, in un verso ed in quello opposto, lungo le guide. In tal modo, a seguito dello spostamento dell’organo operativo, alla distensione di una protezione telescopica corrisponde una contrazione complementare dell’altra protezione telescopica, e viceversa.
In accordo con una prima tecnica nota, a seguito della movimentazione dell’organo operativo lungo le guide, gli elementi scatolari vanno in battuta l’uno sull’altro in cascata, generando una distensione o una contrazione di ciascuna protezione telescopica a seconda del verso con il quale si esplica il trascinamento in battuta fra gli elementi scatolari adiacenti.
Dal momento che, alle più alte velocità , il movimento in battuta degli elementi scatolari genererebbe una successione di urti di notevole intensità , le protezioni telescopiche di questo tipo sono solitamente provviste di elementi smorzanti interposti fra elementi scatolari contigui.
Tuttavia, pur riducendo le accelerazioni e decelerazioni degli elementi scatolari, gli elementi smorzanti non sono in grado di conferire a questi ultimi un movimento fluido, come sarebbe invece desiderabile.
Per risolvere tale problema, seconda una differente tecnica nota, sono stati realizzati dispositivi attuatori di apertura e chiusura simultanea di tutti gli elementi scatolari. Tali dispositivi sono noti sia sottoforma di una serie di catene facenti presa su elementi di aggancio posti nei singoli elementi scatolari, sia mediante articolazioni più o meno complesse, poste internamente agli elementi stessi.
Ad esempio, à ̈ noto di collegare gli elementi scatolari mediante un pantografo incernierato a ciascun elemento scatolare e con le sue due estremità opposte connesse alle rispettive estremità opposte della protezione telescopica. In tal modo, la distensione e la contrazione della protezione telescopica vengono comandate dal movimento a fisarmonica del pantografo, che garantisce uno spostamento continuo e fluido a ciascun elemento scatolare.
L’uso del pantografo presenta tuttavia alcuni inconvenienti. In primo luogo, il pantografo à ̈ utilizzabile solo nelle protezioni telescopiche formate da un numero limitato di elementi scatolari, oltre il quale la rigidità del pantografo ed il movimento contemporaneo degli elementi scatolari darebbero luogo a sforzi eccessivamente elevati in corrispondenza dei punti in cui il pantografo à ̈ incernierato agli elementi scatolari.
In secondo luogo, il pantografo non à ̈ in grado di smorzare le elevate ed improvvise accelerazioni e decelerazioni alle quali sono sottoposti gli elementi scatolari, e per tale motivo risulta utilizzabile solo per protezioni telescopiche relativamente lente.
In accordo con una ulteriore tecnica nota esistono protezioni telescopiche nelle quali gli elementi scatolari sono a due a due collegati mediante interposizione di due o più ammortizzatori oleodinamici o pneumatici, tra loro indipendenti. Le protezioni telescopiche così realizzate sono tuttavia soggette a frequenti impuntamenti per il fatto che, a causa di lievi differenze di fabbricazione, e quindi di comportamento, di un ammortizzatore rispetto all’altro, la azione indipendente di questi ultimi può risultare sbilanciata e, pertanto, scoordinata.
Scopo del trovato à ̈ di realizzare un dispositivo attuatore per protezioni telescopiche che sia privo degli inconvenienti sopra descritti.
In particolare, scopo del trovato à ̈ di realizzare un dispositivo attuatore per protezioni telescopiche che consenta a queste ultime di operare ad alte velocità e senza impuntamenti degli elementi scatolari.
Scopo ulteriore del trovato à ̈ di realizzare una protezione telescopica di semplice ed economica realizzazione che sia in grado di operare ad alte velocità e senza impuntamenti degli elementi scatolari. In accordo con il trovato viene realizzato un dispositivo attuatore per protezioni telescopiche secondo quanto riportato nelle rivendicazioni allegate. I vantaggi del trovato risulteranno, inoltre, maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, la quale à ̈ fatta con riferimento ai disegni allegati che rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa dello stesso trovato. In tali disegni:
- la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica e schematica di una protezione telescopica provvista di un dispositivo attuatore in accordo con il trovato;
- la figura 2 Ã ̈ una vista prospettica, rovesciata e parziale, della protezione di figura 1;
- la figura 3 Ã ̈ una vista in pianta, rovesciata e parziale, della protezione di figura 1; e
- le figure 4 e 5 sono due viste prospettiche, con parti asportate per chiarezza ed in rispettive configurazioni di funzionamento, di un cilindro attuatore, realizzato in accordo con il trovato e montato nella protezione telescopica secondo quanto illustrato nelle figure 2 e 3.
Nella figura 1, il numero 1 di riferimento indica nel suo complesso una protezione telescopica destinata a proteggere le guide di scorrimento di organi operativi mobili di macchine utensili, di macchine automatiche o di impianti robotizzati, da sporco, trucioli, polveri, liquidi refrigeranti o lubrificanti.
La protezione 1 comprende una pluralità di elementi 2 scatolari, realizzati in lamiera di acciaio e scorrevoli uno all’interno dell’altro in modo sostanzialmente ermetico.
Gli elementi 2 scatolari presentano una parete 3 maggiore di protezione, dalla quale si estendono a squadra due pareti 4 laterali, o fianchi.
Secondo quanto meglio illustrato nella figura 3, oltre che dai fianchi 4, la parete 3 Ã ̈ delimitata da un bordo 5 anteriore e da un bordo 6 posteriore, i quali si sviluppano entrambi trasversalmente alla direzione F di movimentazione e scorrimento reciproco degli elementi 2 scatolari.
Dalla parte opposta della parete 3 i fianchi 4 sono ripiegati a L in modo che, dal più interno al più esterno, gli elementi 2 scatolari risultino contenuti trasversalmente l’uno nell’altro.
L’elemento 2 scatolare più interno à ̈ fissato ad un rispettivo capo di un organo mobile (non illustrato) al quale la protezione 1 à ̈ associata, mentre l’elemento scatolare 2 più esterno à ̈ fissato al telaio T o ad una porzione fissa della macchina o dell’impianto da proteggere.
In corrispondenza del bordo 5 anteriore di ciascun elemento 2 scatolare à ̈ disposto un raschiatore 7 di tipo noto.
In corrispondenza del bordo 6 posteriore, ciascun elemento 2 scatolare presenta inoltre una parete 8 posteriore estendentesi a squadra fra i fianchi 4.
Secondo modalità note, ciascun elemento 2 scatolare à ̈ dotato di cuscinetti 9 rotanti montati sulla parete 8 e di ulteriori cuscinetti rotanti (non illustrati) montati sui fianchi 4 per garantire l’appoggio ed il libero scorrimento degli elementi 2 scatolari fra loro, e della protezione 1 telescopica sulle sopracitate guide (non illustrate).
Ciascun elemento 2 scatolare à ̈ collegato ad ogni elemento 2 scatolare ad esso adiacente mediante un dispositivo 10 attuatore.
Il dispositivo 10 attuatore collega fra loro le due pareti 8 posteriori di ciascuna coppia di elementi 2 scatolari adiacenti, ed à ̈ dunque alloggiato nello spazio compreso fra tali pareti 8, all’esterno dell’elemento 2 scatolare più interno ed all’interno dell’elemento 2 scatolare più esterno.
Secondo quanto meglio illustrato nella figura 2, il dispositivo 10 attuatore comprende almeno un cilindro 11 attuatore. In particolare, il dispositivo 10 attuatore comprende una coppia di cilindri 11 attuatori disposti reciprocamente a X e fra loro del tutto indipendenti, sia funzionalmente che strutturalmente.
Più precisamente, ciascun cilindro 11 comprende un corpo 12 tubolare, il quale à ̈ incernierato con una sua estremità 13 alla parete 8 di un elemento 2 scatolare, ed un’asta 14 di traino, la quale à ̈ scorrevolmente inserita all’interno del corpo 12 tubolare ed à ̈ incernierata con una sua estremità 15 alla parete 8 dell’altro elemento 2 scatolare.
Le estremità 13 dei due cilindri 11 sono incernierate ad una medesima parete 8, mentre le estremità 15 sono incernierate entrambe all’altra parete 8.
Secondo quanto illustrato nelle figure 4 e 5, ciascun cilindro 11 presenta inoltre una pluralità di anelli smorzatori 16, i quali sono alloggiati all’interno del rispettivo corpo 12 tubolare e sono operativamente attivi sulla rispettiva asta 14.
Gli anelli 16 sono realizzati in materiale resiliente. Preferibilmente, gli anelli 16 sono realizzati in poliuretano.
Gli anelli smorzatori 16 sono fra loro adiacenti e disposti con i rispettivi assi 16a centrali paralleli fra loro ed ortogonali all’asse 14a centrale dell’asta 14. Più precisamente, ciascun anello 16 à ̈ provvisto di due fori 17 realizzati passanti sulla propria superficie laterale, e l’asta 14 di traino à ̈ accoppiata scorrevolemente agli anelli 16 attraverso i fori17.
A seguito dello sfilamento dell’asta 14 dal corpo 12 tubolare, una testa 18 di estremità dell’asta 14, contrapposta all’estremità 15, comprime gli anelli 16 fra loro e su una estremità 19 del corpo 12, contrapposta all’estremità 13.
Preferibilmente, gli anelli 16 sono ottenuti per taglio trasversale di un medesimo elemento tubolare di materiale resiliente. Ciò garantisce che essi presentino tutti le medesime caratteristiche di comprimibilità ed elasticità trasversale.
In tal modo, dotando i cilindri 11 del medesimo numero di anelli aventi tutti le medesime caratteristiche, viene assicurato un comportamento sostanzialmente identico a ciascuna coppia di cilindri 11.
Pertanto, nel funzionamento, in ciascuna coppia di cilindri11 il passaggio da una configurazione retratta (figura 4) ad una configurazione distesa (figura 5), e viceversa, avviene in modo coordinato e sincrono, con una azione di mutuo traino degli elementi 2 scatolari che risulta così perfettamente bilanciata.
Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di evidente applicazione industriale, può essere altresì oggetto di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo, e tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.
Claims (7)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo attuatore per protezioni telescopiche, le dette protezioni (1) telescopiche comprendendo una pluralità di elementi (2) scatolari scorrevoli uno all’interno dell’altro; il dispositivo (10) comprendendo, per ciascuna coppia di elementi (2) scatolari adiacenti, almeno un cilindro (11) attuatore; ciascun cilindro (11) comprendendo a sua volta un corpo (12) tubolare vincolato ad un elemento (2) scatolare, un’asta (14) di traino scorrevolmente inserita all’interno del corpo (12) tubolare e vincolata all’altro elemento (2) scatolare, e mezzi smorzatori (16) alloggiati all’interno del corpo (12) tubolare ed operativamente attivi sull’asta (14); il dispositivo (10) essendo caratterizzato dal fatto che detti mezzi smorzatori (16) comprendono una pluralità di anelli (16) smorzatori fra loro adiacenti e disposti con i rispettivi assi (16a) centrali paralleli fra loro ed ortogonali all’asse (14a) centrale dell’asta (14).
- 2. Dispositivo attuatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti anelli (16) sono realizzati in materiale resiliente.
- 3. Dispositivo attuatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti anelli (16) sono realizzati in poliuretano.
- 4. Dispositivo attuatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun anello (16) à ̈ provvisto di due fori (17) realizzati passanti sulla propria superficie laterale; l’asta (14) di traino essendo accoppiata scorrevolemente agli anelli (16) attraverso detti fori (17).
- 5. Dispositivo attuatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere, per ciascuna coppia di elementi (2) scatolari adiacenti, una rispettiva coppia di cilindri (11) attuatori disposti reciprocamente a X.
- 6. Dispositivo attuatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti anelli (16) sono ottenuti per taglio trasversale di un medesimo elemento tubolare di materiale resiliente.
- 7. Protezione telescopica, in particolare per macchine utensili, comprendente un dispositivo (10) attuatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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2011
- 2011-06-28 IT IT000376A patent/ITBO20110376A1/it unknown
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