ITBO20110139A1

ITBO20110139A1 - DEVICE FOR THE MANAGEMENT OF DISABLED MOTOR.

Info

Publication number: ITBO20110139A1
Application number: IT000139A
Authority: IT
Inventors: Giorgio Mezzoli; Evole Testa
Original assignee: Giorgio Mezzoli; Evole Testa
Priority date: 2011-03-22
Filing date: 2011-03-22
Publication date: 2012-09-23

Description

DESCRIZIONE DESCRIPTION

di invenzione industriale avente per titolo: of industrial invention entitled:

DISPOSITIVO PER LA GESTIONE DEL DISABILE MOTORIO. DEVICE FOR THE MANAGEMENT OF THE MOTOR DISABLED.

CAMPO DELL’INVENZIONE: FIELD OF THE INVENTION:

Forma oggetto del presente trovato un dispositivo atto a permettere ad un disabile, la verticalizzazione, la successiva rotazione del corpo ed il posizionamento seduto in una poltrona, in un letto, in una carrozzina, in un water closet e viceversa, e per tutte le gli altri spostamenti quotidiani. The present invention relates to a device suitable for allowing a disabled person to stand upright, rotate the body and position it seated in an armchair, in a bed, in a wheelchair, in a water closet and vice versa, and for all other daily commutes.

TECNICA ANTERIORE: FRONT TECHNIQUE:

I dispositivi attualmente in commercio sono rappresentati da dispositivi detti “solleva persone” costituiti da piccole gru elettriche o manuali che sollevano una imbracatura che deve essere posta preventivamente sotto il disabile e quindi agganciata al braccio della gru che solleva il disabile in posizione seduta; quindi il braccio viene ruotato manualmente sopra la carrozzina, water ecc. e successivamente la braca viene rimossa. Il dispositivo descritto presenta i seguenti inconvenienti: costo elevato, ampio ingombro, il sollevamento del disabile per posizionare l’imbracatura, l’impossibilità di verticalizzare il disabile che rimane in posizione seduta. Esiste inoltre un dispositivo per la rotazione del corpo del disabile costituito da due dischi di cui l’inferiore aderisce al piano d’appoggio (poltrona, sedia ecc.) il superiore ruota su quello inferiore essendo il disabile seduto sulla faccia superiore del disco superiore. Anche questo dispositivo non permette la verticalizzazione del disabile, infatti il disabile è seduto sul disco superiore che deve ruotare, per cui si rende difficoltoso il passaggio del disabile da una posizione seduta (ad esempio poltrona) ad un’altra posizione seduta (ad esempio water closet) con Γ esigenza di un forte e pericoloso intervento per P assistente e per il disabile. Esiste ancora un dispositivo con base per appoggio dei piedi e una unica asta con maniglia di presa alta in comune per il disabile e per il terapista con ruote applicate alla base. Questo dispositivo prevede un impegno frontale del terapista che non può aiutare il disabile durante il sollevamento e prevede quindi una notevole capacità del disabile all’ atto del sollevamento anche se può aiutarsi con la presa manuale alla maniglia che, essendo posta in alto, prevede una buona forza e una buona funzione degli arti superiori del disabile. La rotazione avviene poi per mezzo di ruote applicate alla base con necessità di un forte impegno fisico del terapista che non può assistere in nessun modo il disabile con elevato rischio di scivolamento e di caduta in quanto il disabile controlla la posizione con le mani appese alla maniglia e quindi con facilità di spostamento del baricentro oltre la base di appoggio del dispositivo. Esiste ancora un dispositivo con base appoggia piedi e una asta che termina con un sostegno che può accogliere l’addome o il torace del disabile in quanto l’asta può essere reclinata. In questo caso il disabile viene appoggiato con addome e/o torace con un forte aiuto dall’ assistente e, una volta appoggiato in una posizione a “uovo”, non viene verticalizzato ma ruotato così accartocciato al dispositivo. In questo caso non avviene la verticalizzazione e richiede un forte impegno dell’ assistente che non viene minimamente aiutato dal disabile, inoltre la posizione prevede una compressione importante dei visceri addominali e del torace con rischi di fratture costali ( molto alto negli osteoporotici ), gravi disagi per i visceri addominali e possibilità di danni ad aorte calcificate o con aneurisma o litiasi renali o della colecisti oltre ad una forte spinta sul diaframma e quindi impegno anche cardiaco. The devices currently on the market are represented by devices called "lifts people" consisting of small electric or manual cranes that lift a harness that must be previously placed under the disabled person and then hooked to the arm of the crane that lifts the disabled person into a sitting position; then the arm is manually rotated over the wheelchair, toilet etc. and then the sling is removed. The device described has the following drawbacks: high cost, large footprint, lifting the disabled person to position the harness, the impossibility of verticalising the disabled person who remains in a sitting position. There is also a device for the rotation of the disabled person's body consisting of two discs of which the lower one adheres to the support surface (armchair, chair, etc.), the upper one rotates on the lower one, being the disabled person sitting on the upper face of the upper disc. Also this device does not allow the disabled person to verticalize, in fact the disabled person is seated on the upper disk that must rotate, so that the passage of the disabled person from a sitting position (for example an armchair) to another sitting position (for example toilet water) is difficult. closet) with the need for a strong and dangerous intervention for the assistant and for the disabled person. There is still a device with a base for supporting the feet and a single rod with a high grip handle in common for the disabled and for the therapist with wheels applied to the base. This device requires a frontal engagement of the therapist who cannot help the disabled person during lifting and therefore provides a considerable capacity for the disabled person to lift even if he can help himself with the manual grip of the handle which, being placed at the top, provides a good strength and good function of the upper limbs of the disabled person. The rotation then takes place by means of wheels applied to the base with the need for a strong physical commitment by the therapist who cannot assist the disabled person in any way with a high risk of slipping and falling as the disabled controls the position with his hands hanging from the handle. and therefore with ease of displacement of the center of gravity beyond the support base of the device. There is still a device with a foot support base and a rod that ends with a support that can accommodate the abdomen or chest of the disabled as the rod can be reclined. In this case, the disabled person is supported with the abdomen and / or chest with strong help from the assistant and, once placed in an "egg" position, is not verticalized but rotated so crumpled against the device. In this case, verticalization does not take place and requires a strong commitment of the assistant who is not in the least helped by the disabled, moreover the position provides for a significant compression of the abdominal viscera and chest with risk of rib fractures (very high in osteoporotics), serious discomfort for the abdominal viscera and the possibility of damage to calcified aortas or with renal aneurysm or lithiasis or gallbladder as well as a strong thrust on the diaphragm and therefore also cardiac commitment.

DESCRIZIONE DELLE FIGURE: DESCRIPTION OF THE FIGURES:

Il trovato sarà ora meglio descritto con riferimento ad esempi di realizzazione a carattere non limitativo illustrati nelle figure allegate, in cui: The invention will now be better described with reference to non-limiting embodiments illustrated in the attached figures, in which:

le figg. 1, 1b, 1c e 1d mostrano rispettivamente una visione anteriore, posteriore, dall’alto e dal basso di una prima forma di realizzazione del dispositivo; figs. 1, 1b, 1c and 1d respectively show a front, rear, top and bottom view of a first embodiment of the device;

La fig. 1a mostra il particolare dei due dischi che costituiscono la base d’appoggio. le figg. 2, 2a, 2b, 2c, 2d e 2e mostrano rispettivamente una visione anteriore, anteriore, posteriore, dall’alto, dall’alto e dal basso di una seconda forma di realizzazione del dispositivo; Fig. 1a shows the detail of the two discs that make up the support base. figs. 2, 2a, 2b, 2c, 2d and 2e respectively show a front, front, rear, top, top and bottom view of a second embodiment of the device;

le figg. 3, 3a, 3b, mostrano rispettivamente una visione antero-laterale, posterolaterale e dal basso di una terza forma di realizzazione del dispositivo; figs. 3, 3a, 3b, respectively show an anterolateral, posterolateral and bottom view of a third embodiment of the device;

le figg. 4, 4a, 4b, 4c e 4d mostrano rispettivamente una visione anteriore, laterale, laterale, dall’alto e dal basso di una forma di realizzazione del dispositivo; figs. 4, 4a, 4b, 4c and 4d respectively show a front, side, side, top and bottom view of an embodiment of the device;

le figg. 5, 5a, 5b, mostrano rispettivamente una visione anteriore, postero-laterale e dall’alto di una forma di realizzazione del dispositivo; figs. 5, 5a, 5b, respectively show an anterior, posterior-lateral and top view of an embodiment of the device;

le figg. 6, 6a, 6b, 6c e 6d mostrano rispettivamente una visione antero-laterale, posteriore, postero-laterale, dal basso e dall’alto di un’ulteriore forma di realizzazione del dispositivo; figs. 6, 6a, 6b, 6c and 6d respectively show an antero-lateral, posterior, posterior-lateral, bottom and top view of a further embodiment of the device;

le figg. 7, 7a, 7b, mostrano rispettivamente una visione antero-laterale, posterolaterale e dal basso di un’altra forma di realizzazione del dispositivo; figs. 7, 7a, 7b, respectively show an anterolateral, posterolateral and bottom view of another embodiment of the device;

le figg. 8, 8a, mostrano rispettivamente il particolare dei due dischi che costituiscono la base d’appoggio ed il particolare della lamina inserita tra i due dischi. figs. 8, 8a, respectively show the detail of the two discs that make up the support base and the detail of the sheet inserted between the two discs.

Le figg. 9, 9a e 9b mostrano il particolare dell’estremità delle aste d’appoggio e di aggancio. Figs. 9, 9a and 9b show the detail of the end of the support and coupling rods.

Le figg. 10 e 10a mostrano il particolare dello snodo che collega il braccio d’appoggio con il braccio del manubrio. Figs. 10 and 10a show the detail of the joint that connects the support arm with the handlebar arm.

Le figg. 11, 11a, 11b e 11c mostrano diverse varianti del disco inferiore. Figs. 11, 11a, 11b and 11c show different variants of the lower disc.

Le figg. 12, 12a e 12b mostrano ulteriori varianti del disco inferiore. Figs. 12, 12a and 12b show further variants of the lower disc.

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE: DESCRIPTION OF THE INVENTION:

D’ora innanzi con il termine prossimale si intende “prossimale all’utilizzatore” e distale “distale all’utilizzatore”. Le figg. 1 e 1a mostrano rispettivamente una vista anteriore ed il particolare del disco inferiore (1) e del disco superiore (2) di una prima forma di realizzazione del dispositivo secondo il trovato costituito da un disco inferiore (1), a forma circolare, che aderisce, con la sua faccia inferiore (1b) al pavimento e con la sua faccia superiore (1a) aderisce alla faccia inferiore (2b) del disco superiore (2). Al centro del disco inferiore è presente un foro (6) così come al centro del disco superiore (5) ed un perno (3) con la sua chiusura superiore (4) tiene uniti i due dischi (1) e (2). Il disco inferiore (1) rimane fermo, in quanto aderisce al pavimento, mentre il disco superiore (2) ruota attorno al disco inferiore (1) sul perno (3). Il disco superiore (2) ha un diametro maggiore del disco inferiore. Sulla faccia superiore (2a) del disco superiore (2), anteriormente, è presente una base di attacco (7a) per l’asta (7) perpendicolare alla faccia superiore (2a) del disco superiore (2). All’apice dell’asta è presente una sbarra (9) con due bracci a forma di manubrio (10) e (10a). L’asta (7) è allungabile attraverso il dispositivo (7b) e (7c) largamente conosciuto e presente in commercio per cui si tralascia la descrizione. From now on, the term proximal means "proximal to the user" and distal "distal to the user". Figs. 1 and 1a respectively show a front view and the detail of the lower disc (1) and of the upper disc (2) of a first embodiment of the device according to the invention consisting of a lower disc (1), circular in shape, which adheres , with its lower face (1b) to the floor and with its upper face (1a) it adheres to the lower face (2b) of the upper disc (2). In the center of the lower disc there is a hole (6) as well as in the center of the upper disc (5) and a pin (3) with its upper closure (4) holds the two discs (1) and (2) together. The lower disc (1) remains stationary, as it adheres to the floor, while the upper disc (2) rotates around the lower disc (1) on the pin (3). The upper disc (2) has a larger diameter than the lower disc. On the upper face (2a) of the upper disc (2), at the front, there is an attachment base (7a) for the rod (7) perpendicular to the upper face (2a) of the upper disc (2). At the apex of the rod there is a bar (9) with two handlebar-shaped arms (10) and (10a). The rod (7) can be extended through the device (7b) and (7c) widely known and present on the market for which the description is omitted.

La fig. 1b mostra una vista posteriore del dispositivo secondo il trovato in cui si evidenziano il disco inferiore (1) ed il disco superiore (2), l’asta verticale (7) con l’attacco (7a) al disco (2) e la sbarra (9) con due bracci a forma di manubrio (10) e (10a) ed un appoggio per il ginocchio (8). Fig. 1b shows a rear view of the device according to the invention in which the lower disc (1) and the upper disc (2), the vertical rod (7) with the attachment (7a) to the disc (2) and the bar are shown (9) with two dumbbell-shaped arms (10) and (10a) and a knee support (8).

La fig. 1c mostra una vista dall’alto del dispositivo secondo il trovato in cui sulla faccia superiore (2a) del disco superiore (2) è presente il perno centrale (4) che tiene uniti il disco inferiore (1) e quello superiore (2), la sbarra (9) con due bracci a forma di manubrio (10) e (10a). Fig. 1c shows a top view of the device according to the invention in which on the upper face (2a) of the upper disc (2) there is the central pin (4) which holds the lower disc (1) and the upper one (2) together, the bar (9) with two handlebar-shaped arms (10) and (10a).

La fig. 1d mostra una vista dal basso del dispositivo secondo il trovato in cui si evidenzia la faccia inferiore (1b) del disco inferiore (1) nel cui centro è presente il perno (3) che unisce i due dischi (1) e (2). Fig. 1d shows a bottom view of the device according to the invention in which the lower face (1b) of the lower disc (1) is highlighted in the center of which there is the pin (3) which joins the two discs (1) and (2).

La fig. 2 mostra una vista anteriore del dispositivo secondo il trovato descritto in fig. 1 dal quale si differenzia per la presenza di un’asta (11), la cui estremità distale (11b) presenta mezzi di collegamento, rappresentati da uno snodo (1 1c), che permette di ruotare l’asta (11) in tutte le direzioni (in modo da poter scegliere la posizione più adatta a stabilizzare il dispositivo e quindi il disabile), con l’estremità prossimale (10b) del braccio (10a). L’estremità prossimale (11 a) dell’asta (11) presenta mezzi di appoggio (39) e (40), e/o mezzi di sostegno (37) e (37a) e/o di aggancio (38) atto ad essere appoggiato al pavimento al letto, alla sedia o a qualsiasi altro supporto e/o agganciato alla sedia o a qualsiasi altro supporto utile (particolari descritti nelle figg. 9, 9a, 9b). Fig. 2 shows a front view of the device according to the invention described in fig. 1 from which it differs in the presence of a rod (11), whose distal end (11b) has connecting means, represented by a joint (11c), which allows the rod (11) to be rotated in all directions (in order to choose the most suitable position to stabilize the device and therefore the disabled person), with the proximal end (10b) of the arm (10a). The proximal end (11a) of the rod (11) has support means (39) and (40), and / or support means (37) and (37a) and / or hooking means (38) adapted to be resting on the floor, the bed, the chair or any other support and / or hooked to the chair or any other useful support (details described in figs. 9, 9a, 9b).

La fig. 2a mostra una vista anteriore del dispositivo secondo il trovato in cui l’asta (11) presenta mezzi atti ad allungare l'asta (11) largamente conosciuti e presenti in commercio per cui si tralascia la descrizione. Fig. 2a shows a front view of the device according to the invention in which the rod (11) has means for extending the rod (11) widely known and present on the market for which the description is omitted.

La fig. 2b mostra una vista posteriore del dispositivo secondo il trovato in cui la parete prossimale dell’appoggia ginocchi (8) è imbottita con una spugna (8a). Fig. 2b shows a rear view of the device according to the invention in which the proximal wall of the knee support (8) is padded with a sponge (8a).

La fig. 2c mostra una vista dall’alto del dispositivo secondo il trovato in cui sulla parete superiore (2a) è presente la vite (4). Fig. 2c shows a top view of the device according to the invention in which the screw (4) is present on the upper wall (2a).

La fig. 2d mostra una vista dall’alto del dispositivo secondo il trovato in cui sulla parete superiore (2a) del disco superiore (2) sono presenti delle strisce di materiale anti - scivolo (2c). Tali strisce possono essere presenti in tutti i dispositivi descritti. La fig. 2e mostra una vista dal basso del dispositivo secondo il trovato in cui la parete inferiore (1b) presenta il perno (3). Fig. 2d shows a top view of the device according to the invention in which on the upper wall (2a) of the upper disc (2) there are strips of anti-slip material (2c). Such strips can be present in all the devices described. Fig. 2e shows a bottom view of the device according to the invention in which the lower wall (1b) has the pin (3).

La fig. 3 mostra una vista anteriore di un dispositivo secondo il trovato che differisce da quello descritto in fig. 2 in quanto è presente una seconda asta (12), la cu estremità distale (12b) presenta mezzi di collegamento, snodo descritto nelle figg (10) e (10a) ed alle quali si fa riferimento per la descrizione. L’estremità prossimale (12a) presenta i mezzi di collegamento e/o di appoggio e/o di sostegno e/o di aggancio descritti nelle figg. 9, 9a e 9b. Fig. 3 shows a front view of a device according to the invention which differs from that described in fig. 2 since there is a second rod (12), the distal end (12b) has connecting means, the joint described in figs (10) and (10a) and to which reference is made for the description. The proximal end (12a) has the means of connection and / or support and / or support and / or coupling described in figs. 9, 9a and 9b.

La fig. 3a mostra una vista latero-posteriore del dispositivo secondo il trovato in cui l’asta (1 1) è appoggiata al pavimento mentre l’asta (12) è in posizione orizzontale. La fig. 3b mostra una vista dal basso del dispositivo secondo il trovato in cui nel centro della parete inferiore (1b) del disco inferiore (1) è presente il perno (3). Fig. 3a shows a rear-side view of the device according to the invention in which the rod (1 1) rests on the floor while the rod (12) is in a horizontal position. Fig. 3b shows a bottom view of the device according to the invention in which the pin (3) is present in the center of the lower wall (1b) of the lower disc (1).

La fig. 4 mostra una vista anteriore del dispositivo secondo il trovato che si differenzia dai precedenti in quanto sulla faccia superiore (2a) del disco superiore (2) sono presenti due aste perpendicolari (14) e (15) unite, all’estremità superiore (14c) e (15c), da una asta (13) che si prolunga posteriormente a destra (10a) ed a sinistra (10) a forma di manubrio. Anche in questo dispositivo sono presenti le aste (11) e (12) descritte nelle figg. 2 e 3. Fig. 4 shows a front view of the device according to the invention which differs from the previous ones in that on the upper face (2a) of the upper disc (2) there are two perpendicular rods (14) and (15) joined, at the upper end (14c) and (15c), by a rod (13) which extends posteriorly to the right (10a) and to the left (10) in the shape of a handlebar. Also in this device there are the rods (11) and (12) described in figs. 2 and 3.

La fig. 4a mostra una vista laterale del dispositivo secondo il trovato in cui si evidenziano le aste (11) e (12) in posizione orizzontale. Fig. 4a shows a side view of the device according to the invention in which the rods (11) and (12) are shown in a horizontal position.

La fig. 4b mostra una vista laterale del dispositivo secondo il trovato in cui si evidenziano il dispositivo (11d) con il relativo perno (11e) ed il dispositivo (12d) ed il relativo perno (12e) disposti rispettivamente sulle aste (11) e (12) le quali sono in posizione orizzontale e atti ad allungare la rispettiva asta (11) e (12). I dispositivi atti ad allungare le aste (11) e (12) sono largamente conosciuto e presente in commercio per cui si tralascia la descrizione. Fig. 4b shows a side view of the device according to the invention in which the device (11d) with the relative pin (11e) and the device (12d) and the relative pin (12e) arranged respectively on the rods (11) and (12) are highlighted. which are in a horizontal position and able to lengthen the respective rod (11) and (12). The devices adapted to lengthen the rods (11) and (12) are widely known and present on the market, therefore the description is omitted.

La fig. 4c mostra una vista dall’alto del dispositivo secondo il trovato in cui si evidenziano le aste orizzontali (11) e (12). Fig. 4c shows a top view of the device according to the invention in which the horizontal rods (11) and (12) are highlighted.

La fig. 4d mostra una vista dal basso del dispositivo secondo il trovato in cui, nel centro della parete inferiore (1b) del disco inferiore (1) è presente il perno (3). Fig. 4d shows a bottom view of the device according to the invention in which the pin (3) is present in the center of the lower wall (1b) of the lower disc (1).

Le figg. 5, 5a, 5b mostrano rispettivamente una vista anteriore, laterale e dall’alto di un’altra forma del dispositivo secondo il trovato in cui è presente un’asta anteriore (17) e due aste posteriori destra (18) e sinistra (16), l’apice di ciascuna asta posteriore destra (18) e sinistra (16) è collegata all’apice dell’asta anteriore (17) da una sbarra destra (20a) e da una sbarra sinistra (19a) la cui forma curva segue la curva del bordo del disco superiore. L’estremità prossimale della sbarra destra e sinistra si continuano rispettivamente con un braccio destro (20) e sinistro (19) paralleli tra loro. L’estremità posteriore della sbarra destra (20) è collegata al terzo superiore dell’asta (18) da una sbarra di rinforzo (20b). L’estremità posteriore della sbarra sinistra (19) è collegata al terzo superiore dell’asta (16) da una sbarra di rinforzo (19b). Figs. 5, 5a, 5b show respectively a front, side and top view of another form of the device according to the invention in which there is a front rod (17) and two rear rods right (18) and left (16) , the apex of each rear right (18) and left (16) rod is connected to the apex of the anterior rod (17) by a right bar (20a) and by a left bar (19a) whose curved shape follows the curve of the edge of the upper disc. The proximal ends of the right and left bars continue respectively with a right (20) and left (19) arm parallel to each other. The rear end of the right bar (20) is connected to the upper third of the rod (18) by a reinforcement bar (20b). The rear end of the left bar (19) is connected to the upper third of the rod (16) by a reinforcing bar (19b).

Le figg. 6, 6a, 6b, 6c e 6d mostrano rispettivamente una vista antera-laterale, anteriore, laterale, dal basso e dall’alto del dispositivo secondo il trovato in cui sono presenti un’asta anteriore (23) ed una posteriore (24) a sinistra unite all’apice da una sbarra costituita da una porzione prossimale (26) ed una porzione distale (26a), un’asta anteriore (21) ed una posteriore (22) a destra unite all’apice da una sbarra costituita da una porzione prossimale (25) ed una porzione distale (25a); la porzione prossimale delle due sbarre (25) e (26) sono parallele tra loro mentre la porzione distale sono convergenti tra loro. Anche in questo caso sono presenti i bracci di rinforzo a destra (28) ed a sinistra (27). Figs. 6, 6a, 6b, 6c and 6d show respectively an antero-lateral, anterior, lateral, bottom and top view of the device according to the invention in which there are a front rod (23) and a rear rod (24) a left joined at the apex by a bar consisting of a proximal portion (26) and a distal portion (26a), an anterior (21) and a posterior (22) shaft to the right joined at the apex by a bar consisting of a portion proximal (25) and a distal portion (25a); the proximal portion of the two bars (25) and (26) are parallel to each other while the distal portion are convergent to each other. Also in this case there are the reinforcement arms on the right (28) and on the left (27).

Le figg. 7, 7a e 7b mostrano rispettivamente una vista antera-laterale, posterolaterale e dal basso del dispositivo secondo il trovato che si differenzia dal dispositivo descritto nelle figg. 6, 6a, 6b, 6c e 6d in quanto le aste (29) e (30) sono parallele alle aste (33) e (34) e quindi anche i bracci (32) e (35) sono paralleli tra loro. Anche in questo caso sono presenti i rinforzi (31) e (36). Figs. 7, 7a and 7b show respectively anterolateral, posterolateral and bottom view of the device according to the invention which differs from the device described in figs. 6, 6a, 6b, 6c and 6d since the rods (29) and (30) are parallel to the rods (33) and (34) and therefore also the arms (32) and (35) are parallel to each other. Also in this case the reinforcements (31) and (36) are present.

La fig. 8 mostra una vista prospettica del particolare costituito dal disco inferiore (1) e dal disco superiore (2) in cui si evidenzia il collegamento del disco inferiore (1) con il disco superiore (2) attraverso l'inserimento del perno (3) nei canali (5) e (6), descritti in fig. 1a, e fissato con la vite (4). Fig. 8 shows a perspective view of the detail consisting of the lower disc (1) and the upper disc (2) showing the connection of the lower disc (1) with the upper disc (2) through the insertion of the pin (3) in the channels (5) and (6), described in fig. 1a, and fixed with the screw (4).

La fig. 8a mostra una vista prospettica del particolare descritto nella fìg. 8 dal quale si differenzia per la presenza di una lamina (2c), liscia e sottile, di plastica o di metallo, interposta tra la parete inferiore (2b) del disco superiore (2) e la parete superiore (1a) del disco inferiore (1), atta a facilitare e/o regolare la velocità di scorrimento del disco superiore (2) su quello inferiore (1) durante il movimento di rotazione. Fig. 8a shows a perspective view of the detail described in fig. 8 from which it differs for the presence of a sheet (2c), smooth and thin, of plastic or metal, interposed between the lower wall (2b) of the upper disc (2) and the upper wall (1a) of the lower disc ( 1), designed to facilitate and / or adjust the sliding speed of the upper disc (2) on the lower one (1) during the rotation movement.

Le figg. 9, 9a e 9b mostrano rispettivamente due viste superiori ed una vista inferiore dell’estremità distale (11a) dell’asta (11) in cui la porzione prossimale (11a) ha la forma di una doccia, a concavità inferiore (37) ed a convessità superiore (37a). Inoltre all’estremità (11 a) dell’asta (11) è presente un incavo (38) e due aree di appoggio destra (40) e sinistra (39). L’estremità distale (12a) dell’asta (12) presenta le stesse caratteristiche descritte per l’estremità distale (11a) dell’asta (11). Figs. 9, 9a and 9b respectively show two upper views and a lower view of the distal end (11a) of the rod (11) in which the proximal portion (11a) has the shape of a shower, with lower concavity (37) and a superior convexity (37a). In addition, at the end (11 a) of the rod (11) there is a recess (38) and two right (40) and left (39) support areas. The distal end (12a) of the rod (12) has the same characteristics described for the distal end (11a) of the rod (11).

La fig. 10 mostra il particolare dello snodo (11c) che collega l’estremità prossimale (10b) del braccio (10a) con la corrispondente estremità distale (11 b) dell’asta (11); Fig. 10 shows the detail of the joint (11c) that connects the proximal end (10b) of the arm (10a) with the corresponding distal end (11b) of the rod (11);

Il collegamento tra l’estremità prossimale (10c) del braccio (10) con la corrispondente estremità distale (12b) del braccio (12) avviene con lo stesso meccanismo dello snodo (1 1c) precedentemente descritto. The connection between the proximal end (10c) of the arm (10) with the corresponding distal end (12b) of the arm (12) takes place with the same mechanism of the joint (1 1c) previously described.

v\ La fig. 10a mostra una vista del particolare dello snodo descritto in fig. 10 in CUK l’asta (1 1) è stata ruotata rispetto al braccio (10a). v \ Fig. 10a shows a view of the detail of the joint described in fig. 10 in CUK the rod (1 1) was rotated with respect to the arm (10a).

La fig. 11 mostra il particolare del disco inferiore (1) presente nei dispositivi descritti in precedenza dai quali si differenzia in quanto è presente, almeno una propaggine (44) estraibile, indicato dalla freccia (44a), riposizionabile freccia (44b) nel rispettivo alloggiamento (44c) presente nello spessore del disco inferiore (1) al fine di stabilizzare ulteriormente il disco inferiore e quindi tutto il dispositivo. Fig. 11 shows the detail of the lower disk (1) present in the devices described above from which it differs in that there is at least one extractable offshoot (44), indicated by the arrow (44a), which can be repositioned arrow (44b) in the respective housing (44c ) present in the thickness of the lower disc (1) in order to further stabilize the lower disc and therefore the whole device.

La fig. 11a mostra il particolare del disco inferiore (1) presente nei dispositivi descritti in precedenza dai quali si differenzia in quanto sono presenti, almeno due propaggini (44d) e(45) estraibili, indicato dalla freccia (46), riposizionabile freccia (47) nel rispettivo alloggiamento (44c) presente nello spessore del disco inferiore (1) al fine di stabilizzare ulteriormente il disco inferiore e quindi tutto il dispositivo. Fig. 11a shows the detail of the lower disk (1) present in the devices described above from which it differs in that there are at least two extractable offshoots (44d) and (45), indicated by the arrow (46), repositionable arrow (47) in the respective housing (44c) present in the thickness of the lower disc (1) in order to further stabilize the lower disc and therefore the whole device.

La fig. 11 b mostra il particolare del disco inferiore (1) presente nei dispositivi descritti in precedenza dai quali si differenzia in quanto è presente, una propaggine (48) estraibile, indicata dalla freccia (48a), riposizionabile freccia (48b) nel rispettivo alloggiamento (44c) presente nello spessore del disco inferiore (1) al fine di stabilizzare ulteriormente il disco inferiore e quindi tutto il dispositivo. Fig. 11 b shows the detail of the lower disk (1) present in the devices described above from which it differs in that it is present, an extractable offshoot (48), indicated by the arrow (48a), which can be repositioned arrow (48b) in the respective housing (44c ) present in the thickness of the lower disc (1) in order to further stabilize the lower disc and therefore the whole device.

La fig. 11c mostra le propaggini (44) descritta in fig. (11), (44) e (45) descritte nella fig. (11a) e la propaggine (48) descritta in fig. (11b) in posizione di riposo. Fig. 11c shows the offshoots (44) described in fig. (11), (44) and (45) described in FIG. (11a) and the offshoot (48) described in fig. (11b) in the rest position.

La fig. 12 mostra il particolare del disco inferiore (1) descritto in fig. (11) in cui l’almeno una propaggine è costituita da un’asta (49) e (49a) estraibile, indicato dalla freccia (49b) e riposizionabile nell'alloggiamento (49d) indicato dalla freccia (49c). Fig. 12 shows the detail of the lower disc (1) described in fig. (11) in which the at least one offshoot consists of a rod (49) and (49a) removable, indicated by the arrow (49b) and repositionable in the housing (49d) indicated by the arrow (49c).

La fig. 12a mostra il particolare del disco inferiore (1) descritto in fig. (11) in cui sono presenti due aste (50) e (51) estraibili freccia (50a) e riposizionabili freccia (50b). Fig. 12a shows the detail of the lower disc (1) described in fig. (11) in which there are two rods (50) and (51) removable arrow (50a) and repositionable arrow (50b).

La fig. 12b mostra le propaggini (50) e (51) in posizione di riposo. Il funzionamento del dispositivo, descritto negli aspetti tecnici e strutturali, sarà ora descritto con riferimento alle figure alle funzionalità in rapporto alle caratteristiche del disabile. Ricordo che il dispositivo in oggetto deve servire a permettere al disabile di passare da una posizione seduta ad una posizione seduta in altro oggetto passando però attraverso la postura eretta allo scopo di indurre molte volte al giorno il riutilizzo delle abilità residue favorendone il mantenimento e magari il miglioramento. Questo inoltre dovrà avvenire anche con la minor fatica e la maggior sicurezza per il care giver oltre che per il disabile. Il dispositivo della figura 1 è il più semplice ed è utilizzabile dal disabile che abbia una presa discreta delle mani ed un peso inferiore ai 65-70 kg. Durante Γ utilizzo il dispositivo viene posto dinanzi al disabile avvicinandolo fino a permettere Γ appoggio dei piedi fino oltre il centro della superficie superiore (2a) e con la punta dei piedi ai lati della base (7a) dell’ asta (7). li disabile poi impugna i bracci (10) e (10a) del manubrio (9) appoggiandosi anche con i gomiti, se necessario, e con presa delle mani anche alla parte centrale dell’asta (9). Poi il disabile si solleva eretto con Γ aiuto degli arti superiori ed inferiori, flettendo il tronco anteriormente. A questo punto il care giver può, se necessario, aiutare il sollevamento del disabile agendo, in sollevamento, utilizzando una presa alla cintura del calzone o delle mutande del disabile e mantenendo un piede appoggiato sulla parte anteriore del piano (2a) e la mano libera sul manubrio (9) al fine di evitare qualunque rischio di caduta all’ indietro. Il disabile viene così posto in stazione eretta avendo Γ equilibrio garantito dalla presa delle mani sui bracci (10) e (10a) e appoggiando i ginocchi al dispositivo (8). La regolazione dell’ altezza del manubric attraverso il dispositivo (7b) ed il perno (7c) dell’ asta (7), permette di mantenere ir giusta flesso-estensione i gomiti ed i ginocchi durante la stazione eretta. Il disabile trarrà un importante stimolo e aumento della autostima ritrovando la stazione autonomamente grazie al dispositivo. Sempre con la sorveglianza ed un piccolo aiuto del care giver, il dispositivo permetterà la rotazione del disabile per tutti i gradi necessari per permettergli di sedere sullo strumento che gli era necessario. Grazie ai dispositivi dei due dischi (1) e (2) e della lamina interposta (2c) descritta nella figura (8a) la rotazione avverrà senza strappi, lentamente, in sicurezza e con pochissima fatica da parte del care giver che potrà sempre avere una mano libera per qualunque evenienza mentre ruota il paziente. Questa modalità di gestione si ripeterà anche con i successivi dispositivi previsti per disabili con deficit motori maggiori, siano essi di natura neurologica, osteoarticolare, muscolare o di peso eccessivo rispetto alla forza del care giver e nei lievi disturbi cognitivi purché i disabili siano in grado di offrire un minimo di collaborazione. In particolare in questi casi si propongono variazioni o accessori. Il dispositivo, descritto nelle figg. da 2 a 2e, è fornito di un’ asta (11) che è collegata al braccio (10a) descritto nelle figure (9), (9a) e (9b) , ovvero di un braccio a doccia che può essere appoggiato sul bracciolo di una carrozzina, su un letto, su un divano oppure messo come sostegno stabilizzatore a terra grazie alla presenza di uno snodo polidirezionale figg. (10) e (10a). Quando asta (11) non è utilizzata verrà tenuta verticale e altrettanto quando si effettua la rotazione. Il dispositivo attrezzato con Γ asta aggiuntiva (11) permetterà di produrre più forza propulsiva nell’ alzata del disabile che possa usare una soia mano. Il dispositivo delle figure (3), (3a) e (3b) potrà essere necessario per i disabili di peso superiore ai 70 kg. o con un importante deficit di forza agli arti inferiori, potendo ottenere il massimo della spinta dagli arti superiori alleviando così la fatica del care giver. I dispositivi delle figure 4, 4a, 4b, 4c e 4d presentano due aste verticali che rendono più solido Γ attrezzo nei casi di disabili pesanti e con movimenti lievemente atassici ed incerti. Il dispositivo numerato nelle figure 5, 5a e 5b è essenziale come quello delle figure 1, 1a, 1 b, 1c e 1d ma offre maggior solidità al disabile atassico o con vertigini con discreta forza e capacità di flettere bene il tronco verso il dispositivo. Le figure 6, 6a, 6b, 6c e 6d offre un dispositivo particolarmente solido per disabili particolarmente pesanti ma con discreta conservazione di forza mentre il dispositivo illustrato nelle figure 7, 7a e 7b differisce per avere le aste orizzontali (32) e (35) parallele anziché convergenti come nella figura (6). Sempre nell’ intento di offrire il massimo della sicurezza in caso di pazienti molto pesanti o fortemente atassici, ognuno dei dispositivi sopra descritti potrà essere dotato di propaggini rientranti descritte nelle figure 11 , 11a, 11c, 11d e 12, 12a, 12b in grado di impedire la caduta in senso posteriore. Ognuno dei dispositivi descritti permette al disabile la opportunità di effettuare circa 30 verticalizzazioni quotidiane e successiva rotazione alle quali partecipa attivamente sia dal punto di vista cognitivo che muscolo scheletrico; ciò induce un aumento della autostima, un aumento o mantenimento del tono muscolare che assieme contribuiscono ad allontanare il momento della totale dipendenza dai care givers così da contrastare un più rapido decadimento organico e psichico. Fig. 12b shows the offshoots (50) and (51) in the rest position. The operation of the device, described in the technical and structural aspects, will now be described with reference to the figures to the functionalities in relation to the characteristics of the disabled person. I remember that the device in question must serve to allow the disabled person to pass from a sitting position to a sitting position in another object, however, passing through the upright posture in order to induce the reuse of residual skills many times a day, favoring their maintenance and perhaps the improvement. Furthermore, this must also take place with the least fatigue and greater safety for the care giver as well as for the disabled. The device of figure 1 is the simplest and can be used by the disabled person who has a discreet hand grip and a weight of less than 65-70 kg. During use, the device is placed in front of the disabled person, bringing him closer to the point of allowing the feet to rest beyond the center of the upper surface (2a) and with the toes on the sides of the base (7a) of the rod (7). The disabled person then holds the arms (10) and (10a) of the handlebar (9) leaning also with the elbows, if necessary, and with the hands also gripping the central part of the rod (9). Then the disabled person lifts himself erect with the help of the upper and lower limbs, flexing the trunk anteriorly. At this point the care giver can, if necessary, help lift the disabled person by lifting, using a grip on the belt of the disabled person's trousers or underpants and keeping one foot resting on the front of the surface (2a) and the free hand on the handlebar (9) in order to avoid any risk of falling backwards. The disabled person is thus placed in an upright position having Γ balance guaranteed by the grip of the hands on the arms (10) and (10a) and by resting the knees on the device (8). The adjustment of the height of the handlebar through the device (7b) and the pin (7c) of the rod (7), allows to maintain the correct flexion-extension of the elbows and knees during the upright position. The disabled person will gain an important stimulus and increase in self-esteem by finding the station autonomously thanks to the device. Always with the supervision and a little help of the care giver, the device will allow the rotation of the disabled person for all the degrees necessary to allow him to sit on the instrument he needed. Thanks to the devices of the two discs (1) and (2) and of the interposed lamina (2c) described in figure (8a) the rotation will take place without jerks, slowly, safely and with very little effort on the part of the care giver who can always have a free hand for any eventuality while rotating the patient. This management method will also be repeated with subsequent devices designed for disabled people with major motor deficits, whether they are neurological, osteoarticular, muscular or of an excessive weight compared to the strength of the care giver and in mild cognitive disorders as long as the disabled are able to offer a minimum of collaboration. In particular, in these cases, variations or accessories are proposed. The device, described in figs. 2 to 2e, is provided with a rod (11) which is connected to the arm (10a) described in figures (9), (9a) and (9b), i.e. with a shower arm that can be placed on the a wheelchair, on a bed, on a sofa or placed as a stabilizing support on the ground thanks to the presence of a multi-directional joint figs. (10) and (10a). When rod (11) is not used it will be held vertical and the same when rotating. The device equipped with an additional rod (11) will allow to produce more propulsive force in the lifting of the disabled person who can use a soy hand. The device of figures (3), (3a) and (3b) may be necessary for disabled people weighing more than 70 kg. or with a significant deficit of strength in the lower limbs, being able to obtain maximum thrust from the upper limbs thus relieving the fatigue of the care giver. The devices of figures 4, 4a, 4b, 4c and 4d have two vertical rods which make the tool more solid in cases of heavily disabled people with slightly ataxic and uncertain movements. The device numbered in figures 5, 5a and 5b is as essential as the one in figures 1, 1a, 1b, 1c and 1d but offers greater solidity to the disabled ataxic or dizzy with moderate strength and ability to flex the trunk well towards the device. Figures 6, 6a, 6b, 6c and 6d offer a particularly solid device for particularly heavy disabled people but with moderate strength retention while the device illustrated in Figures 7, 7a and 7b differs in having the horizontal rods (32) and (35) parallel rather than converging as in figure (6). Always with the aim of offering maximum safety in the case of very heavy or highly ataxic patients, each of the devices described above may be equipped with recessed offshoots described in figures 11, 11a, 11c, 11d and 12, 12a, 12b capable of prevent a rearward fall. Each of the devices described allows the disabled person the opportunity to perform about 30 daily verticalizations and subsequent rotation in which he actively participates both from a cognitive and skeletal muscle point of view; this induces an increase in self-esteem, an increase or maintenance of muscle tone which together help to remove the moment of total dependence on care givers so as to counteract a more rapid organic and psychic decay.

Claims

CLAIMS 1. The present invention relates to a device suitable for allowing a disabled person to stand upright, to rotate the body and to position it seated and for all other daily movements, comprising at least two discs (1) and (2) of which the face lower disk (1b) of the lower disk (1) adheres to the floor and is connected to the disk above by a central pin (3) so as to allow the controlled rotation of the upper disk (2) on the lower one (1), being the upper disk (2) provided with at least one vertical rod (7) provided, at the apex, with at least one bar (9) provided with two arms in the shape of a handlebar or semicircle (10) and (10a).

2. Device according to claim 1 characterized in that the upper dis <2 (2) is provided with at least two vertical rods (14) and (15) connected to each other at the upper end (14c) and (15c), by at least one handlebar-shaped bar (13).

3. Device according to claim 1 characterized in that the upper disc (2) is provided with at least three vertical rods (16), (17) and (18) connected to each other, at the upper end (16b), (17b) and (18b), by at least two dumbbell-shaped bars (19) and (19a), (20) and (20a).

4. Device according to claim 1 characterized in that the upper disc (2) is provided by at least four vertical rods (21) and (22), (23) and (24) connected in pairs, at the upper end, by at least two bars (25a) and (26a).

5. Device according to claims 1, 2, 3 and 4 characterized in that the proximal end (10b) of the at least one handlebar arm (10a) is provided with at least one support bar (11).

6. Device according to claim 1 characterized in that the lower disk (1) is provided with at least one expandable offshoot (44), (48), (49) and (49a).

7. Device according to claims 5 characterized in that the proximal end (11a) of at least one support rod (11) is equipped with at least one shower (37).

8. Device according to claims 5 characterized in that the proximal end (11a) of the at least one support rod (11) is provided with at least one recess (38).

9. Device according to claim 5 characterized in that the proximal end (11 a) of at least one support rod (11) is provided with at least one support area (39) and (40).

Device according to claim 5, characterized in that the distal end (11b) of the at least one support rod (11) is connected to the proximal end (10b) of the arm (10a) with at least one joint ( 11c).