ITBO20100294A1 - Macchina per la lavorazione della terra - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo:

"MACCHINA PER LA LAVORAZIONE DELLA TERRA"

La presente invenzione è relativa ad una macchina per la lavorazione della terra.

In particolare, la presente invenzione è relativa ad una macchina per la lavorazione del terreno, in particolare, ma non esclusivamente terreno utilizzato come tartufaia in cui vengono coltivati i tartufi.

Attualmente, la lavorazione di queste terre viene fatta manualmente. Questa lavorazione consiste nello smuovere il terreno con appositi utensili in modo da sbriciolare il terreno senza però rovinare la totalità delle radici presenti nel terreno stesso, ma salvandone una grande quantità. Lo scopo di questa lavorazione è quello di evitare fenomeni di eccessiva compattazione ed infeltrimento del terreno. In particolare, allo scopo di preparare in maniera ottimale il terreno per la coltivazione dei tartufi, è necessario creare nel terreno dei solchi aventi una profondità di circa 10-15 cm, lasciando fra un solco e quello adiacente una zona di terreno intatto, allo scopo di far defluire l'acqua piovana nei solchi e creare così le condizioni ottimali per la qenerazione di tartufi. Questa lavorazione comporta un qrande dispendio di tempo ed è molto faticoso. Quindi non può essere applicato nel caso di tartufaie aventi una estensione rilevante se non mediante l'utilizzo di un notevole numero di operatori e con costi molto elevati.

Nel caso di tartufaie di notevole estensione, sono stati fatti tentativi di lavorare il terreno mediante con l'impieqo di erpici di tipo tradizionali, trainati da trattori aqricoli, ma con esiti non soddisfacenti.

La tecnica nota prevede di utilizzare i cosiddetti erpici a disco oppure qli erpici a molla.

I primi sono costituiti da una telaio su cui sono applicati una serie di dischi che venqono fatti ruotare durante il trascinamento dell'erpice da parte del trattore. Questi erpici a disco, oltre ad essere costosi e complicati, non lasciano intatta la zona fra i solchi ed inoltre terreno non lasciano intatta la zona fra le radici lavorano il terreno troppo in profondità fino a provocare la rottura delle radici danneqqiando irrimediabilmente la tartufaia.

Gli erpici a molla presentano il problema di non poter essere utilizzati nel caso di terreno troppo secchi o duri, in quanto in particolare le molle dell'erpice non riescono ad interagire con il terreno, non riuscendo a smuovere il terreno per provocare l'aerazione richiesta e la creazione dell'alternanza fra solchi e zone di terreno intatte.

Scopo della presente invenzione è di realizzare una macchina per la lavorazione di terreni, in particolare ma non esclusivamente di tartufaie, che sia esente dagli inconvenienti sopra esposti e che sia di semplice ed economica attuazione.

Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina per la lavorazione della terra come rivendicato nelle rivendicazioni allegate.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la figura 1 è una vista prospettica schematica di una preferita forma di attuazione della macchina della presente invenzione;

la figura 2 è una vista frontale della macchina della figura 1;

- la figura 3 è una sezione schematica del terreno dopo la lavorazione con la macchina secondo il trovato.

Con riferimento alla figura 1, con 1 è indicata, nel suo complesso, una macchina per la lavorazione di terra comprendente a intelaiatura 2, presentante una prima direzione 3 sostanzialmente orizzontale, che viene agganciato tramite mezzi di collegamento 4 ad un trattore di tipo noto e qui non illustrato.

La macchina 1 in oggetto viene agganciata al trattore e viene trascinata sul terreno da lavorare lungo una direzione 5, sostanzialmente orizzontale ed ortogonale alla direzione 3.

Nel caso di specie, l'intelaiatura 2 presenta due longheroni 6, sostanzialmente orizzontali, paralleli alla direzione 3 e distanziati fra loro nella direzione 5 di una distanza compresa fra 60 cm e 80 cm, vantaggiosamente 80 cm.

Nel caso di specie, il telaio comprende due longheroni 6, rispettivamente un longherone anteriore 6a ed un longherone posteriore 6b, collegati fra loro da una pluralità di traverse 10.

I due longheroni 6a, 6b sono collegati fra loro mediante una pluralità di traverse 10. Ognuno dei due longheroni 6 presenta una pluralità di denti 7, costituiti da punte di ferro rigide 8 che sono fissate in posizione fissa sui longheroni 6a, 6b e dirette verso il basso in modo da cooperare con il terreno durante il trascinamento della macchina 1 da parte del trattore.

Allo scopo di garantire una corretta lavorazione del terreno, i denti 7 associati al longherone anteriore 6a sono sfalsati simmetricamente rispetto ai denti 7 associati al longherone posteriore 6b.

Il posizionamento dei denti 7 sono tali da garantire che i denti 7 del longherone anteriore 6a sono in una posizione intermedia fra due denti 7 del longherone posteriore 6b.

Nella macchina secondo il trovato, la distanza D fra due denti 7 contigui dello stesso longherone 6 è sostanzialmente compresa fra 20 e 40 cm.

Detta distanza D è vantaggiosamente pari a 30 cm, in modo da garantire che l'interasse fra due solchi 11 contigui eseguiti sul terreno dalla macchina 1 sia sostanzialmente pari a 15 cm, in modo da lasciare sostanzialmente intatta una striscia di terreno 12 fra ogni coppia di solchi 11.

I denti 7 sono vantaggiosamente inclinati nella direzione di traino in modo da formare con il terreno un angolo A sostanzialmente compreso fra 80°e 60°, vantaggiosamente 75°.

Allo scopo di evitare l'affondamento della macchina 1 nel terreno durante il trascinamento da parte del trattore, l'intelaiatura 2 presenta inoltre mezzi di supporto 13, regolabili in altezza, che hanno lo scopo di evitare l'affondamento dei denti 7 troppo in profondità nel terreno .

Nel caso di specie, detti mezzi di supporto 13 comprendono due slitte 9 associate alle traverse 10 laterali di estremità e presentano mezzi di regolazione 16 in altezza.

In particolare, i mezzi di regolazione 16 sono costituiti da una pluralità di fori 14 con cui vanno a cooperare una spina di bloccaggio 15.

In particolare, dette due slitte 9 sono regolabili in altezza rispetto all'intelaiatura 2 in modo da definire la massima profondità alla quale i denti 7 si possono inserire nel terreno.

Nella parte inferiore, che va a contatto con la superficie del terreno, ognuno di detti mezzi di supporto 13 presenta una piastra 17.

Secondo una variante non illustrata, le piastre 17 dei mezzi di supporto 13 sono sostituite da ruote.

Secondo una variante non illustrata, la macchina 1 secondo il trovato presenta tre o più longheroni 6, ognuno presentante una pluralità di denti 7 equidistanti e sfalsati fra loro in modo da definire un interasse fra i solchi il realizzati sul terreno pari sostanzialmente a 15 cm.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1.- Macchina per la lavorazione di terra, comprendendo una intelaiatura (2) costituita da longheroni (6, 6a, 6b) presentanti cadauno una pluralità di denti (7) e collegati fra loro da una pluralità di traverse (10) caratterizzata dal fatto che sono presenti almeno due longheroni (6a, 6b) paralleli ad una direzione (3) orizzontale ed ortogonali alla direzione (5) di avanzamento della macchina e che i denti (7) associati ad un longherone (6a) sono sfalsati rispetto ai denti (7) associati all'almeno altro longherone (6b). 2.- Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui i denti (7) sono disposti sui longheroni (6, 6a, 6b) in modo da definire dei solchi (11) equidistanti disposti ad una distanza compresa fra 10 e 20 cm. 3.- Macchina secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i solchi (11) sono disposti ad una distanza di 15 cm. 4.- Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui i longheroni (6, 6a, 6b)sono tre. 5 - Macchina secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni in cui i denti (7) sono rivolti verso il basso e definiscono con il terreno un angolo A compreso fra 80° e 60°. 6 - Macchina secondo la rivendicazione 5 in cui i denti (7) sono rivolti verso il basso e definiscono un angolo A con il terreno sostanzialmente pari a 75°.