ITBO20100194A1 - Piletta di scarico per acque reflue - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per Invenzione Industriale dal titolo:

“PILETTA DI SCARICO PER ACQUE REFLUE”

La presente invenzione è relativa ad una piletta di scarico per acque reflue.

In particolare, la presente invenzione è relativa ad una piletta da installare in lavelli da cucina, sanitari oppure altri tipi di bacini di raccolta per acque reflue.

È noto che un sanitario (lavello o vasca) sia collegato ad un condotto di scarico e la piletta possa essere azionata da un utilizzatore per aprire e chiudere il condotto di scarico a seconda delle necessità.

Per ridurre il consumo di acqua, è noto di installare nelle abitazioni un impianto sanitario provvisto di un impianto di ricircolo (o riciclo) con un serbatoio di raccolta, in cui convogliare le acque reflue in modo da poterle riutilizzare per uso domestico; ad esempio, per innaffiare piante o fare le pulizie. Un impianto di ricircolo di questo tipo comprende uno o più tubi di raccolta, ciascuno dei quali si innesta ad un rispettivo scarico dell’impianto sanitario.

Una piletta di tipo noto è atta a regolare il deflusso di liquido dal sanitario ad un unico condotto di scarico, non permettendo né di collegare lo scarico del sanitario a più condotti di deflusso né di regolare in quale impianto di deflusso fare scorrere l’acqua di scarico. Pertanto, una piletta del tipo sopra descritto non può essere utilizzata come elemento di regolazione in un impianto in cui in corrispondenza della piletta, vale a dire allo scarico del sanitario, si innesti una pluralità di condotti (ad esempio un condotto di scarico dell’impianto domestico ed un condotto di raccolta dell’impianto di ricircolo).

Scopo della presente invenzione è di fornire una piletta di scarico per acque reflue, che consenta di eliminare gli inconvenienti sopra descritti.

Secondo la presente invenzione viene fornita una piletta di scarico per acque reflue secondo quanto licitato nella rivendicazione 1 e, preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni successive dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 1.

Secondo la presente invenzione viene fornito, inoltre, un impianto secondo quanto licitato nella rivendicazione 8 e, preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni successive dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 8.

L’invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la figura 1 è una vista schematica e con parti asportate per chiarezza di un impianto per il deflusso di acque di scarico in cui è montata una piletta secondo la presente invenzione 1;

- la figura 2 è una vista laterale, parzialmente in sezione, di una preferita forma di attuazione della piletta di scarico per acque reflue secondo la presente invenzione in una prima configurazione operativa;

- la figura 3 è simile alla figura 1 ed illustra la piletta in una seconda configurazione operativa; e

- la figura 4 è simile alla figura 1 ed illustra la piletta in una terza configurazione operativa.

Si osserva che in seguito il termine sanitario S viene utilizzato per indicare qualsiasi tipo di elemento per la raccolta di acque reflue; ad esempio, con il termine sanitario S può essere inteso un lavabo da cucina, lavandino, un bidet, una vasca, un piatto doccia, un lavatoio od un altro elemento simile.

Nella figura 1 con 1 è indicato nel suo complesso un impianto per il deflusso acque di scarico comprendente un condotto di scarico 2 ed un condotto di ricircolo 3, un sanitario S ed una piletta 4, che è atta a collegare idraulicamente sia il condotto di scarico 2 sia il condotto di ricircolo 3 con il sanitario S.

L’impianto 1 comprende, inoltre, un serbatoio 18 di accumulo dell’acqua di ricircolo, un filtro 19 attraversato dal condotto di ricircolo 3, una pluralità di utenze 20 periferiche (come lavatrici, lavastoviglie), un sistema di distribuzione 22 dell’acqua dal serbatoio 18 alle utenze 20 ed un sistema di controllo 21.

Il sistema di controllo 21 comprende, a sua volta, un sensore 23, che verifica il livello di riempimento del serbatoio 18, e comprende un’unità remota 24, mediante la quale l’utilizzatore controlla il livello di riempimento del serbatoio 18 stesso e sceglie il tipo di utenza 20 da alimentare.

Secondo quanto illustrato nelle figure da 2 a 4, la piletta 4 comprende un corpo di supporto 5 che presenta una forma a tazza cilindrica coassiale ad un asse 6 verticale e presenta un’apertura 7 affacciata all’interno del sanitario S. Il corpo di supporto 5 comprende una parete di fondo 8 che presenta un’apertura 9 atta ad essere collegata, in modo noto, al condotto di scarico 2 ed un’apertura 10 atta ad essere collegata, in modo noto, al condotto di ricircolo 3.

La piletta 4 comprende, inoltre, un elemento di regolazione 11 che è atto a chiudere selettivamente un condotto di scarico 2 o di ricircolo 3 alla volta oppure è atto a chiudere entrambi i condotti 2 e 3 contemporaneamente.

L’elemento di regolazione 11 comprende un corpo centrale 12 cilindrico coassiale all’asse 6 montato con una propria estremità libera sulla parete di fondo 8 della piletta 4 in modo girevole attorno all’asse 6.

L’elemento di regolazione 11 comprende, inoltre, un elemento di manipolazione 13 collegato all’estremità libera del corpo centrale 12, un elemento di deviazione 14 ed un tappo 15 predisposto per chiudere il condotto di scarico 2 o il condotto di ricircolo 3. L’elemento di deviazione 14 è solidale al corpo centrale 12, sporge dalla periferia del corpo centrale 12 stesso ed è disposto tra la parete di fondo 8 e l’elemento di manipolazione 13.

L’elemento di deviazione 14 presenta una forma semicilindrica con il profilo periferico a contatto con il profilo interno del corpo di supporto 5 della piletta 4. In particolare, l’elemento di deviazione 14 riveste una porzione 8’ della parete di fondo 8 della piletta 4, in modo da impedire che la porzione 8’ venga a contatto con l’acqua di scarico che attraversa la piletta 4.

Come detto in precedenza, l’elemento di deviazione 14 è solidale al corpo centrale 12 e viene ruotato mediante l’elemento di manipolazione 13 per assumere differenti posizioni all’interno del corpo 5.

In particolare, l’elemento di deviazione 14 in una prima configurazione operativa (figura 2) chiude il condotto di ricircolo 3 ed indirizza l’acqua verso il condotto di scarico 2; mentre, in una seconda configurazione operativa (figura 3) chiude il condotto di scarico 2 ed indirizza l’acqua verso il condotto di ricircolo 3.

Preferibilmente, l’elemento di deviazione 14 comprende almeno una porzione realizzata di materiale elastico tale da permettere una perfetta aderenza dell’elemento di deviazione 14 stesso al corpo di supporto 5.

Secondo quanto illustrato nella figura 2, l’elemento di manipolazione 13 comprende un piatto 16 cilindrico che presenta un profilo periferico a contatto del corpo 5 ed una porzione forata per formare una griglia 17 per filtrare l’acqua che defluisce dal sanitario S. Il tappo 15 sporge inferiormente dal piatto 16.

In particolare, il piatto 16 è continuo nella zona sovrastante il tappo 15. Secondo una variante, non illustrata, la griglia 17 impegna tutto il piatto 16 a parte la porzione sovrastante il tappo 15.

Il corpo centrale 12 comprende un dispositivo a molla (non illustrato) di tipo noto e comunemente chiamato “CLIC CLAC” che, a partire da una posizione di apertura (figure 2 e 3) e mediante l’applicazione di una pressione sull’elemento di manipolazione 13, dispone l’elemento di regolazione 11 in una posizione di chiusura (figura 4), in cui il piatto 16 preme sull’elemento di deviazione 14 ed il tappo 15 chiude il condotto di scarico 2 oppure il condotto di ricircolo 3, a seconda della disposizione dell’elemento di regolazione 11 stesso.

Analogamente a quanto detto in precedenza, a partire da una posizione di chiusura (figura 4) il corpo centrale 12 con la molla di tipo “CLIC CLAC” riporta l’elemento di regolazione 11 in una posizione di apertura (figura 2 o 3) premendo sull’elemento di manipolazione 13.

Il corpo centrale 12, è collegato in modo rilasciabile alla parete di fondo 8 del corpo 5; in altre parole, il corpo centrale 12 è collegato al corpo 5 in modo da permettere l’estrazione dell’elemento di regolazione 11 nel caso in cui l’elemento di manipolazione sia tirato verso l’alto.

Secondo quanto illustrato nelle figure da 2 a 4, la piletta 4 comprende, inoltre, un collegamento idraulico (di tipo noto e non illustrato) con un condotto di troppo pieno 25 atto a mantenere all’interno del sanitario S il livello dell’acqua al di sotto di un valore prestabilito. Ad esempio, il sanitario S presenta un’apertura (non illustrata) che mette in comunicazione una porzione laterale del sanitario S con il condotto di troppo pieno 25.

In quanto segue viene illustrato l’azionamento della piletta 4 per il passaggio a differenti configurazioni operative.

Secondo quanto illustrato nella figura 2, l’elemento di deviazione 14 indirizza l’acqua proveniente dall’apertura 7 attraverso la griglia 17 verso l’apertura 9, vale a dire verso il condotto di scarico 2.

Ruotando l’elemento di manipolazione 13 si ruotano anche il corpo centrale 12 e l’elemento di deviazione 14; nella seconda configurazione operativa, illustrata nella figura 3, l’elemento di deviazione 14 indirizza il flusso di acqua verso il condotto di ricircolo 3 (figura 3).

Premendo sull’elemento di manipolazione 13 si passa da una posizione di apertura (figura 2 o 3) ad una posizione di chiusura (figura 4), il piatto 16 ed il tappo 15 sono spinti verso la parete di fondo 8 in modo che il tappo 15 chiuda il condotto di ricircolo 3 mentre il condotto di scarico 2 è chiuso dall’elemento di deviazione 14.

Infine, in caso di manutenzione della piletta 4, tirando verso l’alto l’elemento di manipolazione 13 si estrae l’elemento di regolazione 11 dal corpo 5 permettendo la pulizia dell’elemento di regolazione 13 stesso; vale a dire, permettendo la pulizia del piatto 16, della griglia 17, dell’elemento di deviazione 14 e del tappo 15.

Da quanto sopra esposto discende che durante l’uso è possibile scegliere in che condotto 2 o 3 destinare l’acqua che defluisce dal sanitario mediante la rotazione dell’elemento di regolazione 11 della piletta 4. In altre parole, mediante una piletta 4 del tipo sopra descritto è possibile realizzare un impianto 1 comprendente un condotto di scarico 2 od un condotto di ricircolo 3 collegati direttamente collegati; in questo modo, l’utilizzatore può scegliere direttamente a seconda delle modalità di utilizzo del sanitario se inviare l’acqua (od un altro liquido) direttamente allo scarico oppure al serbatoio 18 di ricircolo. In questo modo, non tutta l’acqua usata durante l’uso del sanitario viene mandata allo scarico, ma una parte può essere accumulata e riutilizzata per usi domestici ad esempio per innaffiare le piante oppure per fare le pulizie od alimentare elettrodomestici.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Piletta di scarico per acque reflue caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo di attacco (5) atto ad essere connesso idraulicamente con una pluralità di condotti di deflusso (2, 3, 25).
2. 2. Piletta secondo la rivendicazione 1 e comprendente un elemento di regolazione (11) che è atto a chiudere un condotto di deflusso (2; 3) alla volta.
3. 3. Piletta secondo la rivendicazione 1 o 2 e comprendente un elemento di regolazione (11) atto a chiudere una pluralità di condotti di deflusso contemporaneamente (2, 3).
4. 4. Piletta secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento di regolazione (11) comprende un elemento di manipolazione (13) ed un elemento di deviazione (14), che è solidale al detto elemento di manipolazione (13).
5. 5. Piletta secondo la rivendicazione 4, in cui l’elemento di regolazione (11) comprende un elemento di supporto (12), che è rotante attorno ad un asse (6) e collega l’elemento di manipolazione (13) con l’elemento di deviazione (14); in cui l’elemento di deviazione (14) sporge radialmente dall’elemento di supporto (12) e impedisce il flusso dell’acqua verso una rispettiva porzione (8’) di fondo della piletta (4).
6. 6. Piletta secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui l’elemento di regolazione (11) comprende un tappo (15) solidale all’elemento di manipolazione (13).
7. 7. Piletta secondo una delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui il tappo (15) e l’elemento di deviazione (14) sono atti ad essere spinti contro una parete (8) di fondo della piletta (4) per chiudere contemporaneamente i condotti di deflusso (2, 3).
8. 8. Impianto di deflusso acque reflue comprendente una piletta (4) secondo quanto licitato in una delle rivendicazioni precedenti e comprendente almeno un condotto di scarico (2) ed un condotto di ricircolo (3) collegati idraulicamente con la piletta (4).
9. 9. Impianto secondo quanto licitato nella rivendicazione 8, e comprendente uno o più serbatoi (18) di accumulo di fluidi provenienti da ciascun condotto di ricircolo (3), una pluralità di utenze (20) ed un sistema di distribuzione (22) che collega ciascun serbatoio (18) ad almeno una rispettiva utenza (20).
10. 10. Impianto secondo quanto rivendicato nella rivendicazione 9, e comprendente un’unità di controllo (21), che comprende a sua volta un sensore di controllo (23) applicato ad un rispettivo serbatoio (18) per controllare il livello di riempimento del serbatoio (18) stesso ed un’unità remota (24) di controllo per selezionare ciascuna utenza da alimentare con il fluido proveniente dal serbatoio (18).