ITBO20100178A1 - Macchina per cucire a due aghi - Google Patents
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Description
MACCHINA PER CUCIRE A DUE AGHI
Descrizione dell’invenzione
La presente invenzione riguarda il settore tecnico delle macchine da cucire a due aghi, per la realizzazione simultanea di due linee di cucitura parallele a punti annodati.
Come noto, una normale cucitura a punto annodato si realizza mediante un ago, che porta un primo filo e che coopera con un dispositivo a gancio rotante, cosiddetto “crochet†, dotato di un becco acuminato e recante al suo interno una spoletta con un secondo filo.
Il becco acuminato, in fase con la risalita dell’ago dal proprio punto morto inferiore, passa radente a fianco di quest’ultimo ed à ̈ atto ad infilare il cappio formato dal primo filo portando al suo interno il secondo filo; il successivo serraggio del punto blocca reciprocamente i due fili.
Per favorire la citata infilatura, il fusto dell’ago presenta solitamente uno scarico di alleggerimento in corrispondenza della cruna, rivolta verso il lato in cui agisce il crochet.
L’asse di rotazione del crochet può essere orientato in vario modo rispetto a quello dell’ago, in funzione del tipo di macchina; ad esempio, sono note macchine con trasporto a punta d’ago, particolarmente indicate per la cucitura di calzature, in cui il crochet à ̈ alloggiato alla sommità di un braccio oscillante, con asse di rotazione orizzontale disposto trasversale rispetto alla linea di cucitura che si realizza.
La realizzazione di due linee di cucitura parallele, per incrementare la robustezza dell’unione o anche solo per scopi ornamentali, prevede l’utilizzo di due aghi affiancati, ciascuno con un relativo primo filo, ed un solo crochet, il quale deve riuscire ad infilare ambedue i cappi formati dai fili degli aghi per annodarli con il secondo filo ad esso associato.
Per alcune tipologie di macchine, come quella precedentemente menzionata, in cui l’asse di rotazione del crochet deve essere trasversale alle linee di cucitura, il piano verticale nel quale giace e ruota il becco acuminato del crochet risulterà inevitabilmente più vicino ad un ago e più lontano dall’altro; questa disposizione comporta una maggiore difficoltà ad infilare il cappio formato dall’ago più lontano.
Scopo della presente invenzione à ̈ perciò quello di proporre una macchina per cucire a due aghi conformata in modo da garantire una corretta infilatura dei cappi da parte del becco acuminato del crochet.
Un altro scopo dell’invenzione riguarda la volontà di offrire una macchina che possa essere allestita, indifferentemente, con trasporto a punta d’ago oppure con trasporto separato, ad esempio a rotella od a griffa.
Ancora uno scopo dell’invenzione consiste nell’ottenere, nel rispetto della soluzione tecnica principale, sia una macchina che realizza due linee di cucitura ravvicinate che una macchina atta a realizzare due linee di cucitura più distanziate.
Un ulteriore scopo dell’invenzione consiste nel fatto di ottenere una macchina in cui, secondo le esigenze operative, il crochet possa essere supportato da un braccio fisso, da un braccio oscillante oppure da un braccio a colonna.
Le caratteristiche dell’invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione seguente di preferite forme di realizzazione della macchina, sulla base di quanto enunciato nelle rivendicazioni e con il supporto delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
ï€ï€ la Fig. 1 illustra una vista schematica laterale parziale di una prima forma di realizzazione della macchina in oggetto, con gli aghi al loro punto morto superiore;
ï€ï€ la Fig.2 illustra una vista simile alla Fig.1, con gli aghi al loro punto morto inferiore;
ï€ï€ le Figg. 3 e 4 illustrano viste simili alla Fig.1 relative a varianti costruttive; ï€ï€ la Fig. 5 illustra una vista frontale parziale delle Figg.1, 3, 4;
ï€ï€ la Fig. 6 illustra, in assonometria, gli organi principali della macchina di cui alle figure precedenti;
ï€ï€ la Fig. 7 illustra, in una vista simile alla Fig. 1, una seconda forma di realizzazione della macchina in oggetto, con gli aghi al loro punto morto superiore;
ï€ï€ la Fig.8 illustra una vista simile alla Fig.7, con gli aghi al loro punto morto inferiore;
ï€ï€ le Figg. 9 e 10 illustrano viste simili alla Fig.7 relative a varianti costruttive; ï€ï€ la Fig.11 illustra, in assonometria, gli organi principali della macchina di cui alle Figg.7, 8, 9, 10;
ï€ï€ la Fig. 12 illustra una vista dall’alto, in scala ingrandita, del crochet associato sia alla prima che alla seconda forma di realizzazione;
ï€ï€ la Fig. 13 illustra, schematicamente, due linee di cucitura realizzate con la macchina di cui alle Figg. da 1 a 6;
ï€ï€ la Fig. 14 illustra, schematicamente, due linee di cucitura realizzate con la macchina di cui alle Figg. da 7 a 11.
In relazione alle sopraelencate figure da 1 a 6, Ã ̈ stata contrassegnata con M1 una prima forma di realizzazione della macchina in oggetto, atta a realizzare simultaneamente due linee di cucitura parallele L1, L2 con interasse di circa 4 ï‚ ̧ 5 mm (Fig.13).
Le figure da 7 a 11 illustrano invece una seconda forma di realizzazione della macchina, contrassegnata con M2, atta a realizzare simultaneamente due linee di cucitura parallele L1, L2 con interasse di circa 2,5ï‚ ̧ 3 mm (Fig.14).
In modo di per sé noto, sia nella macchina M1 che nella macchina M2 à ̈ prevista una testa T atta ad alloggiare gli organi di azionamento, due aghi 1, 2, recanti rispettivi fili di cucitura (non illustrati) e protesi verso il basso dall’estremità della testa T.
Gli aghi 1, 2 sono atti cooperare con un sottostante crochet rotante C, disposto con il relativo asse di rotazione A orizzontale, trasversale alle linee di cucitura L1, L2 realizzate dagli stessi aghi 1, 2.
Gli esempi illustrati, non limitativi, riguardano una macchina con trasporto a punta d’ago, per cui tra i citati organi di azionamento sono compresi, ma non raffigurati, quelli preposti a portare in oscillazione alternata su un piano verticale, parallelo a quello di rotazione del crochet, una leva 3, fulcrata superiormente, con asse orizzontale, alla suddetta testa T; a detta leva 3 sono associati gli aghi 1, 2, come meglio descritto nel seguito.
Secondo l’invenzione, nelle macchine M1, M2, i rispettivi aghi 1, 2 sono disposti affiancati ed orientati, attorno al proprio asse, in modo che i rispettivi scassi, presenti in corrispondenza delle relative crune, siano rivolti l’uno verso l’altro.
Il crochet C presenta il relativo becco acuminato 50 giacente su un piano verticale mediano Y e sviluppato simmetricamente rispetto a questo, ed à ̈ interessato da una fenditura radiale 51, con quest’ultima centrata rispetto allo stesso piano Y (si veda in particolare la Fig.12).
Il crochet C à ̈ disposto in modo che il piano Y sul quale giace e ruota detto becco acuminato 50 risulti interposto tra detti aghi 1, 2; lo stesso becco acuminato 50 à ̈ atto ad infilare i cappi formati dai fili (non illustrati) portati dai rispettivi aghi 1, 2, per annodare ad essi il filo (anch’esso non illustrato) proveniente dalla spoletta interna al crochet C stesso.
Gli aghi 1, 2, secondo tecnica nota, sono leggermente sfalsati nella direzione di marcia del becco acuminato 50 (si veda ancora la Fig. 12), per evitare interferenze reciproche tra i relativi cappi.
Il crochet C à ̈ contenuto in un cestello 60, illustrato schematicamente con linee tratteggiate, supportato all’estremità di un braccio di cui si dirà in seguito.
Le macchine M1, M2 comprendono rispettivi organi di supporto e movimentazione 100, 200, atti ad azionare in sincronia i citati aghi 1, 2 secondo relative corse di discesa e salita, da punti morti superiori PMS nei quali le estremità dei suddetti aghi 1, 2 risultano esterne a detto crochet C, a punti morti inferiori PMI, nei quali le stesse estremità degli aghi 1, 2 risultano interne a detto crochet C, inserite nella citata fenditura radiale 51.
Nella macchina M1 i rispettivi aghi 1, 2 sono disposti simmetrici, inclinati da parti opposte e convergenti inferiormente, rispetto ad un piano verticale mediano coincidente col citato piano verticale Y sul quale giace e ruota detto becco acuminato 50 del crochet C.
Per ottenere tale configurazione, nei suddetti organi di supporto e movimentazione 100 à ̈ previsto, ad esempio, uno stelo 14, sostanzialmente verticale, fissato alla leva 3 e provvisto inferiormente di un blocchetto 15 nel quale sono realizzate due sedi (non illustrate in dettaglio), simmetricamente inclinate rispetto all’asse del medesimo stelo 14, in modo da risultare convergenti verso il basso; l’asse dello stelo 14 à ̈ opportunamente giacente sul citato piano verticale Y.
Nelle suddette sedi sono inserite, con possibilità di scorrimento assiale, corrispondenti barre porta-ago 11, 12, sporgenti superiormente ed inferiormente dallo stesso blocchetto 15.
Alle estremità inferiori delle barre porta-ago 11, 12 sono coassialmente resi solidali detti aghi 1, 2, che pertanto risultano anch’essi inclinati.
La geometria di inclinazione degli aghi 1, 2, nonché delle relative barre portaago 11, 12, à ̈ calcolata in relazione all’esigenza di avere pressoché accostate le estremità di detti aghi 1, 2 quando si trovano al loro punto morto inferiore PMI, ed in funzione della distanza che si vuole ottenere tra una linea di cucitura e l’altra; indicativamente tale distanza à ̈ di circa 4ï‚ ̧ 5 mm.
I citati organi di supporto e movimentazione 100 della macchina M1 comprendono inoltre:
ï€ï€ una testina 101 calzata scorrevole sullo stelo 14;
ï€ï€ due bielle 102, ciascuna delle quali articolata, da un lato, all’estremità superiore della relativa barra porta-ago 11, 12 e, dall’altro lato, a detta testina 101.
La testina 101 riceve un movimento di saliscendi, lungo lo stelo 4, da un cinematismo a biella-manovella 103 (illustrato parzialmente), calettato sull’albero motore (non illustrato) della macchina M1, e lo trasmette alle barre porta-ago 11, 12, mediante le citate bielle 102 che compensano la differenza di traiettoria dovuta alle inclinazioni delle stesse barre 11, 12 (Figg.1, 2).
Nella macchina M2 i rispettivi aghi 1, 2 sono disposti paralleli e simmetrici rispetto ad un piano verticale mediano coincidente col citato piano verticale Y sul quale giace e ruota detto becco acuminato 50 del crochet C.
Per ottenere tale configurazione, nei suddetti organi di supporto e movimentazione 200 à ̈ previsto, ad esempio, uno stelo 24, sostanzialmente verticale, portato dalla leva 3 con possibilità di scorrimento assiale e recante inferiormente associata una coassiale barra porta-ago 20, alla quale sono fissati, in posizioni eccentriche, ambedue i rispettivi aghi 1, 2.
L’asse dello stelo 24 à ̈ opportunamente giacente sul citato piano verticale Y, mentre la distanza tra gli aghi 1, 2, secondo una direzione ortogonale al citato piano Y, à ̈ contenuto in circa 2,5ï‚ ̧ 3 mm.
I citati organi di supporto e movimentazione 200 della macchina M2 comprendono, inoltre, un morsetto 201, fissato lungo lo stelo 24 e provvisto di un perno (non illustrato in dettaglio), col quale si impegna un cinematismo a biella-manovella 203 (illustrato parzialmente), calettato sull’albero motore (non illustrato) della macchina M2.
Lo stelo 24 riceve perciò un movimento di saliscendi, rispetto alla leva 3, che viene trasmesso agli aghi 1, 2 (Figg.7, 8).
In ambedue le macchine M1, M2, perciò, quando gli aghi 1, 2 iniziano a risalire, dopo aver raggiunto il loro punto morto inferiore PMI (Figg. 2, 8), il becco acuminato 50 del crochet C transita radente tra i medesimi (si veda anche la Fig. 12), infilando in rapida sequenza i cappi formati con i relativi fili, per portare al loro interno l’ulteriore filo proveniente dalla spoletta interna al crochet C, al fine di realizzare detti punti annodati.
Per facilitare l’infilatura dei cappi da parte del becco acuminato 50, che percorre una traiettoria circolare, può essere previsto di montare gli aghi 1, 2 con un reciproco leggero sfalsamento in altezza, che naturalmente determina un corrispondente dislivello tra i relativi cappi.
Detto sfalsamento viene calibrato in funzione della porzione di traiettoria circolare percorsa dal becco acuminato 50 nella fase di infilatura dei cappi; in particolare, nelle macchine M1, M2 descritte, à ̈ previsto di tenere più alto (di circa 1 mm) l’ago numerato con 2 nelle figure, ovvero quello che il becco acuminato 50 incontra per primo (si vedano le Figg.5 e 12).
Nelle Figg. 1, 2, relative alla macchina M1 e nelle Figg. 7, 8, relative alla macchina M2, il cestello 60 che contiene il crochet C à ̈ associato alla sommità di un noto braccio oscillante B1, raffigurato parzialmente con linee tratteggiate. Una prima variante costruttiva della macchina M1 prevede che detto cestello 60 sia associato all’estremità di un braccio fisso B2, anch’esso di tipo noto, raffigurato parzialmente con linee tratteggiate nella Fig.3.
Una seconda variante costruttiva della macchina M1 prevede che il medesimo cestello 60 sia associato all’estremità di un noto braccio a colonna B3, raffigurato parzialmente con linee tratteggiate nella Fig.4.
Analogamente, sono previste le stesse prima e seconda variante per la macchina M2, rispettivamente con braccio fisso B2 (Fig. 9) e con braccio a colonna B3 (Fig.10).
Dalla precedente descrizione emerge con chiarezza l’aspetto innovativo della macchina in oggetto, che consiste, essenzialmente, nel far passare il becco acuminato del crochet in posizione intermedia tra gli aghi, per ottenere una perfetta simmetria tra le condizioni di lavoro di questi ultimi, che vengono a trovarsi entrambi nella posizione ottimale per garantire una sicura infilatura dei cappi da parte dello stesso becco acuminato.
La suddetta soluzione tecnica risulta particolarmente originale in abbinamento con la disposizione inclinata degli aghi, che permette di ottenere, al tempo stesso, una apprezzabile distanza tra le linee di cucitura e una minima distanza tra gli aghi nell’attimo in cui transita il becco acuminato.
La macchina in oggetto, nelle forme di realizzazione illustrate ad esempio non limitativo, raggiunge pertanto tutti gli scopi indicati, soprattutto per quanto riguarda l’affidabilità nell’esecuzione dei punti di cucitura e l’assenza di anomale sollecitazioni sugli aghi, sia quando le linee di cucitura sono ravvicinate sia quando, soprattutto, le stesse linee sono più distanti.
La soluzione tecnica descritta può essere applicata sia a macchine con trasporto a punta d’ago, come quelle citate nella descrizione, oppure a macchine con trasporto separato, a rotella od a griffa.
Le positive caratteristiche della macchina descritta si ritrovano intatte qualunque sia la forma del braccio che supporta il cestello del crochet.
Resta comunque inteso che la sopra riportata descrizione ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto agli organi della macchina potranno essere apportate le necessarie modifiche di dettaglio, che si considerano già da ora ricomprese nell’ambito protettivo definito dalle rivendicazioni seguenti.
Claims (9)
- RIVENDICAZIONI 1. Macchina per cucire a due aghi, per la realizzazione simultanea di due linee di cucitura parallele a punti annodati, in cooperazione con un sottostante crochet rotante (C), il cui asse di rotazione (A) à ̈ disposto trasversale rispetto alle citate linee di cucitura (L1), L2), con la suddetta macchina (M1), (M2) caratterizzata dal fatto di prevedere: - detti aghi (1), (2) disposti affiancati ed orientati, attorno al proprio asse, in modo che i rispettivi scassi, presenti in corrispondenza delle relative crune, siano rivolti l’uno verso l’altro; - detto crochet (C) provvisto di un becco acuminato (50) e posizionato in modo che il piano (Y) sul quale giace e ruota quest’ultimo risulti interposto tra detti aghi (1), (2); - organi di supporto e movimentazione (100), (200), atti ad azionare in sincronia i citati aghi (1), (2) secondo relative corse di discesa e salita, da punti morti superiori (PMS) nei quali le estremità dei suddetti aghi (1), (2) risultano esterne a detto crochet (C), a punti morti inferiori (PMI), nei quali le stesse estremità degli aghi (1), (2) risultano interne a detto crochet (C), per consentire al citato becco acuminato (50) di infilare, in sequenza ed in relazione di fase con la risalita dai citati punti morti inferiori (PMI), i cappi formati con i fili portati dai medesimi aghi (1), (2) per la realizzazione di detti punti annodati.
- 2. Macchina secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto che detti organi di supporto e movimentazione (100) sono atti a disporre i citati aghi (1), (2) rivolti verso il basso, inclinati da parti opposte e convergenti inferiormente rispetto ad un piano verticale mediano coincidente col citato piano (Y) sul quale giace e ruota detto becco acuminato (50) del crochet (C).
- 3. Macchina secondo la riv. 2, caratterizzata dal fatto che detti organi di supporto e movimentazione (100) comprendono: - uno stelo (14), avente il rispettivo asse giacente sul citato piano (Y), sul quale giace e ruota detto becco acuminato (50) del crochet (C), e fissato, sostanzialmente verticale, ad una leva 3; - un blocchetto (15), associato inferiormente a detto stelo (14) e provvisto di due sedi, simmetricamente inclinate rispetto all’asse del medesimo stelo (14), in modo da risultare convergenti verso il basso; - due barre porta-ago (11), (12), inserite nelle suddette sedi con possibilità di scorrimento assiale, sporgenti superiormente ed inferiormente dallo stesso blocchetto (15) ed atte a supportare coassialmente, in corrispondenza delle loro estremità inferiori, detti aghi (1), (2); - una testina (101) calzata scorrevole sul citato stelo (4); - due bielle (102), ciascuna delle quali articolata, da un lato, all’estremità superiore della relativa barra porta-ago (11), (12) e, dall’altro lato, a detta testina (101), con quest’ultima atta a ricevere un movimento di saliscendi, lungo il citato stelo (14), da un cinematismo a biellamanovella (103), ed a trasmetterlo alle citate barre porta-ago (11), (12), mediante le dette bielle (102).
- 4. Macchina secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto che detti organi di supporto e movimentazione (200) sono atti a disporre i citati aghi (1), (2) rivolti verso il basso, paralleli e simmetrici rispetto ad un piano verticale mediano coincidente col citato piano (Y) sul quale giace e ruota detto becco acuminato (50) del crochet (C).
- 5. Macchina secondo la riv. 4, caratterizzata dal fatto che detti organi di supporto e movimentazione (200) comprendono: - uno stelo (24), avente il rispettivo asse giacente sul citato piano (Y), sul quale giace e ruota detto becco acuminato (50) del crochet (C), e portato, sostanzialmente verticale e con possibilità di scorrimento assiale, da una leva (3); - una barra porta-ago (20), associata inferiormente a detto stelo (24), coassiale a quest’ultimo, alla quale sono fissati, in rispettive posizioni eccentriche, i citati aghi (1), (2); - un morsetto (201), fissato lungo detto stelo (24) ed impegnato con un cinematismo a biella-manovella (203) atto ad imprimere, al medesimo stelo (24), un movimento di saliscendi che viene trasmesso ai citati aghi (1), (2).
- 6. Macchina secondo la riv. 1 o 2 o 4, caratterizzata dal fatto che i citati aghi (1), (2) presentano uno sfalsamento in altezza di valore prefissato, in funzione della porzione di traiettoria circolare percorsa da detto becco acuminato (50) nella suddetta fase di infilatura dei cappi.
- 7. Macchina secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto che detto crochet (C) à ̈ alloggiato in un cestello (60) associato alla sommità di un braccio oscillante (B1).
- 8. Macchina secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto che detto crochet (C) à ̈ alloggiato in un cestello (60) associato all’estremità di un braccio fisso (B2).
- 9. Macchina secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto che detto crochet (C) à ̈ alloggiato in un cestello (60) associato alla sommità di un braccio a colonna (B3).
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