ITBO20100129A1 - Apparecchiatura per l'analisi del visus - Google Patents

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ITBO20100129A1
ITBO20100129A1 IT000129A ITBO20100129A ITBO20100129A1 IT BO20100129 A1 ITBO20100129 A1 IT BO20100129A1 IT 000129 A IT000129 A IT 000129A IT BO20100129 A ITBO20100129 A IT BO20100129A IT BO20100129 A1 ITBO20100129 A1 IT BO20100129A1
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IT
Italy
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optometric
patient
inches
analysis
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IT000129A
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Inventor
Federico Righetti
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Sim Italia S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61BDIAGNOSIS; SURGERY; IDENTIFICATION
    • A61B3/00Apparatus for testing the eyes; Instruments for examining the eyes
    • A61B3/02Subjective types, i.e. testing apparatus requiring the active assistance of the patient
    • A61B3/028Subjective types, i.e. testing apparatus requiring the active assistance of the patient for testing visual acuity; for determination of refraction, e.g. phoropters
    • A61B3/032Devices for presenting test symbols or characters, e.g. test chart projectors

Landscapes

  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Medical Informatics (AREA)
  • Biophysics (AREA)
  • Ophthalmology & Optometry (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Biomedical Technology (AREA)
  • Heart & Thoracic Surgery (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Molecular Biology (AREA)
  • Surgery (AREA)
  • Animal Behavior & Ethology (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Public Health (AREA)
  • Veterinary Medicine (AREA)
  • Eye Examination Apparatus (AREA)
  • Ultra Sonic Daignosis Equipment (AREA)
  • Diaphragms For Electromechanical Transducers (AREA)

Description

Titolo: APPARECCHIATURA PER L'ANALISI DEL VISUS.
Il presente trovato ha come oggetto un'apparecchiatura per l'analisi del visus.
Come è noto, l'acutezza visiva o visus è definita come la capacità dell'occhio di percepire e risolvere i dettagli di un oggetto: appare quindi evidente come essa rivesta un ruolo di assoluta importanza tra le varie capacità dell'occhio e come, proprio per questo motivo, essa costituisca il principale oggetto di verifica e misurazione delle visite di controllo effettuate presso gli ambulatori di optometristi o oculisti.
Al fine quindi di misurare il visus, vengono solitamente impiegate le cosiddette tavole optometriche, le quali riportano una pluralità di simboli (e/o numeri e lettere), tipicamente disposti secondo più file a dimensioni via via decrescenti: la misurazione quindi viene eseguita richiedendo al paziente, posto a distanza predefinita, di riconoscere tali simboli.
Oggigiorno, soprattutto allo scopo di operare una prima indagine preliminare (eventualmente propedeutica ad un esame più approfondito), sono utilizzate apparecchiature optometriche costituite sostanzialmente da una carcassa a conformazione scatolare: il paziente viene invitato a rivolgere lo sguardo verso uno schermo interno alla carcassa, sul quale una fonte luminosa è in grado di proiettare il contenuto di una diapositiva. Ciascuna diapositiva riporta una specifica tavola optometrica ed è così possibile eseguire il test come desiderato, eventualmente sottoponendo al paziente diverse tavole, variando la diapositiva visualizzata, in modo manuale o automatizzato.
Secondo una differente modalità, l'apparecchiatura optometrica consiste in un tamburo rotante al cui interno è disposta la fonte luminosa. Sul contorno del tamburo sono disposte le diapositive riportanti le varie tavole optometriche.
Tali soluzioni realizzative non sono però prive di inconvenienti.
Tali apparecchiature risultano infatti ingombranti e pesanti, rendendone così disagevole l'impiego e l'eventuale trasporto.
Inoltre, qualora si desideri eseguire un numero elevato di test differenti, le apparecchiature di tipo noto impongono la necessità di avere a disposizione un altrettanto elevato numero di diapositive (o vari tamburi intercambiabili fra loro), che risultano così difficili da trasportare, nonché di complessa archiviazione e gestione.
E' infine ancor più importante rilevare come tali soluzioni realizzative presentino l'inconveniente che lo schermo, disposto all'interno della carcassa per proteggerlo da riverberi e indesiderati effetti luminosi, spesso presenti bassa luminosità e contrasto, e quindi risulti non perfettamente visibile, potenzialmente alterando gli esiti del test.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un'apparecchiatura che consenta l'analisi del visus garantendo una perfetta luminosità dello schermo.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un'apparecchiatura che assicuri l'analisi del visus in modo pratico e semplice.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un'apparecchiatura che presenti dimensioni e pesi contenuti.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un'apparecchiatura in grado di svolgere agevolmente un numero elevato di test differenti tra loro e, nel contempo, facilmente trasportabile.
Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzar un'apparecchiatura che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un'apparecchiatura che risulti facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio.
Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare un'apparecchiatura di costi contenuti e di sicura applicazione.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da un'apparecchiatura per l'analisi del visus, definito come capacità dell'occhio di percepire e risolvere i dettagli di un oggetto, apparecchiatura comprendente almeno una carcassa esterna provvista di almeno una coppia di feritoie affiancate, per la visione di uno schermo interno a detta carcassa, detto schermo essendo idoneo alla visualizzazione di almeno una tavola optometrica, per l'analisi del visus di un paziente, caratterizzata dal fatto che detto schermo è uno schermo piatto ad alta risoluzione e luminosità, del tipo preferibilmente scelto fra uno schermo a cristalli liquidi, uno schermo al plasma, uno schermo OLED, e simili.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, dell'apparecchiatura secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, nell'unito disegno, in cui:
la figura 1 illustra l'apparecchiatura secondo il trovato e lo schermo al suo interno, in vista prospettica.
Con riferimento alla figura citata, l'apparecchiatura secondo il trovato, indicata globalmente con il numero di riferimento 1, consente l'analisi del visus, definito come la capacità dell'occhio di percepire e risolvere i dettagli di un oggetto, e comprende almeno una carcassa esterna 2 provvista di almeno una coppia di feritoie 3 affiancate. Attraverso tali feritoie 3 (eventualmente chiuse da vetri o altre superfici trasparenti) è così possibile prendere visione di uno schermo 4 disposto all'interno della carcassa 2; lo schermo 4 è a sua volta idoneo alla visualizzazione di almeno una tavola optometrica, per permettere così l'analisi del visus di un paziente.
Come è noto infatti, la valutazione della capacità sopraddetta viene condotta sottoponendo al paziente almeno una tavola optometrica, sulla quale egli deve essere in grado di distinguere chiaramente simboli, numeri e/o lettere a dimensioni predefinite ed eventualmente disposte su sfondi definenti specifici contrasti di colore. Secondo il trovato, lo schermo 4 è uno schermo 4 piatto ad alta risoluzione e luminosità, del tipo preferibilmente scelto fra uno schermo 4 a cristalli liquidi, uno schermo 4 al plasma, uno schermo 4 OLED, e simili, e consente quindi di visualizzare la tavola optometrica con elevata luminosità ed elevata risoluzione (maggiore di quella dell'occhio umano), conseguendo con ciò lo scopo prefissato.
In particolare, secondo la soluzione realizzativa preferita, lo schermo 4 è del tipo a cristalli liquidi a matrice attiva (conosciuto anche come "tft"): in tale tipologia, come è noto, ogni pixel del monitor ha un transistor (che è l'elemento attivo) e ciò determina un minor consumo di energia elettrica ed una maggior rapidità dei processi di accensione e spegnimento del pixel stesso, con conseguenze aumento delle frequenze di aggiornamento dell'immagine. Inoltre, gli schermi 4 a matrice attiva assicurano colori brillanti, contrasti perfettamente nitidi e angoli di visione molto ampi, sia lateralmente che superiormente/inferiormente.
Giova sin da ora precisare che la descrizione di tale soluzione realizzativa preferita non esclude la possibilità (comunque rientrante nell'ambito di protezione qui rivendicato) di dotare l'apparecchiatura 1 di un qualsiasi altro tipo di schermo 4 a cristalli liquidi (a matrice passiva, con retroilluminazione a LED laterale o a "tappeto luminoso", eccetera) o ulteriori schermi 4 a prestazioni sostanzialmente equivalenti (plasma, OLED, eccetera).
Utilmente, lo schermo 4 presenta una luminosità superiore a 500 lumen e preferibilmente superiore a 1.000 lumen.
Inoltre, lo schermo 4 presenta dimensioni comprese tra 3 pollici e 20 pollici, e preferibilmente le sue dimensioni sono comprese tra 7 pollici e 10 pollici (per esempio pari proprio a 7 pollici).
Vantaggiosamente, l'apparecchiatura 1 secondo il trovato comprende un'area 5 di appoggio stabile per il viso del paziente, a conformazione preferibilmente ergonomica, che è definita sulla superficie esterna della carcassa 2, in prossimità delle feritoie 3.
Con una opportuna scelta per il posizionamento dell'area 5, come osservato disposta in prossimità delle feritoie 3, è così possibile assicurare in automatico il corretto allineamento degli occhi del paziente con le feritoie 3 stesse, ed è inoltre assicurato il rispetto della corretta distanza fra gli occhi stessi e lo schermo 4 (eventualmente prevedendo la possibilità di piccole regolazioni di riscontri previsti sull'area 5 stessa). Questo consente di scongiurare il pericolo di pervenire a risultati errati causati da modalità scorrette di esecuzione del test.
Secondo la soluzione realizzativa preferita, citata a scopo illustrativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, l'apparecchiatura 1 comprende un'interfaccia di comando 6 per un elaboratore elettronico, del tipo per esempio di un personal computer, associato allo schermo 4 per consentire, per esempio al medico che conduce il test, di controllare e governare la visualizzazione della tavola optometrica.
Più particolarmente, l'apparecchiatura 1 positivamente comprende una unità di memoria, nella quale è così possibile immagazzinare in formato digitale una pluralità di tavole optometriche (recanti quindi differenti serie di simboli, lettere o numeri): l'unità di memoria è associata all'elaboratore e ciò permette all'utilizzatore di visualizzare a comando, mediante l'interfaccia 6, ciascuna tavola optometrica sullo schermo 4.
Opportunamente, l'apparecchiatura 1 secondo il trovato può essere fornita di un set di lenti, e ciascuna di esse è di ausilio per l'esecuzione di un rispettivo test visivo sul paziente, al fine di determinare con maggior precisione e completezza le qualità e i difetti dell'occhio del paziente analizzato. Per esempio, tali lenti possono essere idonee all'esecuzione di test del tipo di quello da lontano, di quello per visione intermedia, per ipermetropia, e simili.
In alternativa, l'azione delle lenti può essere simulata mediante opportune funzioni dell'elaboratore elettronico in grado di modificare adeguatamente le immagini visualizzate sullo schermo 4.
Il funzionamento dell'apparecchiatura secondo il trovato è il seguente.
Per condurre un'analisi del visus di un paziente (o di un altro soggetto), il medico può invitare il paziente stesso ad appoggiare il viso sull'area 5 definita sulla carcassa 2 dell'apparecchiatura 1, che definisce opportunamente un corretto riferimento e permette di allineare (prevedendo eventualmente piccole regolazioni) gli occhi alle feritoie 3 e quindi di osservare lo schermo 4 interno.
Sullo schermo 4 possono essere visualizzate una pluralità di tavole optometriche, a discrezione del medico, per effettuare così, in modo estremamente pratico ed agevole, dettagliate analisi delle capacità visive del paziente (eventualmente facendo ricorso alle lenti aggiuntive fornite), sfruttando, come già osservato, le qualità degli schermi 4 a cristalli liquidi (preferibilmente a matrice attiva) per assicurare luminosità ed elevata risoluzione alle immagini visualizzate.
Appare inoltre evidente come la possibilità di immagazzinare una pluralità di tavole optometriche nell'unità di memoria (che può essere un hard disk integrato o meno nell'elaboratore), consente un comodo trasporto e successivo utilizzo dell'apparecchiatura 1 anche per l'esecuzione di analisi complete mediante un numero a piacere di tavole, senza richiedere il trasporto anche di ingombranti e scomodi kit di diapositive, come avviene con le apparecchiature della tecnica nota. Si è in pratica constatato come l'apparecchiatura secondo il trovato, assolva pienamente il compito prefissato, in quanto, la scelta di adottare un'apparecchiatura provvista di uno schermo schermo piatto ad alta risoluzione e luminosità, scelto fra uno schermo a cristalli liquidi, uno schermo al plasma, uno schermo OLED, e simili, per la visualizzazione all'interno della carcassa di tavole optometriche, consente di eseguire analisi del visus di pazienti garantendo una perfetta luminosità dello schermo stesso.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (8)

1. Apparecchiatura per l'analisi del visus, definito come capacità dell'occhio di percepire e risolvere i dettagli di un oggetto, apparecchiatura (1) comprendente almeno una carcassa esterna (2) provvista di almeno una coppia di feritoie (3) affiancate, per la visione di uno schermo (4) interno a detta carcassa (2), detto schermo (4) essendo idoneo alla visualizzazione di almeno una tavola optometrica, per l'analisi del visus di un paziente, caratterizzata dal fatto che detto schermo (4) è uno schermo (4) piatto ad alta risoluzione e luminosità, del tipo preferibilmente scelto fra uno schermo (4) a cristalli liquidi, uno schermo (4) al plasma, uno schermo (4) OLED, e simili.
2. Apparecchiatura, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto schermo (4) è uno schermo (4) a cristalli liquidi a matrice attiva.
3. Apparecchiatura, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che detto schermo (4) presenta luminosità superiore a 500 lumen, e preferibilmente presenta luminosità superiore a 1.000 lumen
4. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto schermo (4) presenta dimensioni comprese tra 3 pollici e 20 pollici, e preferibilmente presenta dimensioni comprese tra 7 pollici e 10 pollici.
5. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un'area (5) di appoggio stabile per il viso del paziente, a conformazione preferibilmente ergonomica, definita sulla superficie esterna di detta carcassa (2) in prossimità di dette feritoie (3).
6. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una interfaccia di comando (6) per un elaboratore elettronico, associato a detto schermo (4) per il controllo e il governo della visualizzazione di detta almeno una tavola optometrica.
7. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una unità di memoria, per l'immagazzinamento digitale di una pluralità di tavole optometriche, detta unità di memoria essendo associata a detto elaboratore per la visualizzazione comandata, mediante detta interfaccia (6), di ciascuna di dette tavole optometriche su detto schermo (4).
8. Apparecchiatura, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un set di lenti, ciascuna delle quali di ausilio per l'esecuzione di rispettivi test visivi sul paziente, del tipo del test da lontano, del test per visione intermedia, del test per ipermetropia, e simili.
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Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5530492A (en) * 1993-03-22 1996-06-25 Medoptics Limited Ophthalmological instrument for producing dichoptic stimuli on a visual display terminal
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