ITBO20090259A1 - Organo di sicurezza per la chiusura comandata di condotti di aerazione. - Google Patents

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Description

Titolo: ORGANO DI SICUREZZA PER LA CHIUSURA COMANDATA DI CONDOTTI DI AERAZIONE
D E S C R I Z I O N E
Forma oggetto del presente trovato un organo di sicurezza per la chiusura comandata di condotti di aerazione, in particolare idoneo all'installazione nei condotti di ventilazione necessari in presenza di fiamme libere all'interno di ambienti chiusi. La legge 46/90 Italiana, e le leggi equivalenti presenti in praticamente tutti i Paesi del mondo, prevede che tutti gli impianti relativi agli edifici adibiti ad uso civile, nonché quelli relativi agli immobili adibiti ad attività produttive, al commercio, al terziario e ad altri usi debbano avere certi requisiti di sicurezza. Successivamente alla legge 46/90, in Italia à ̈ stato istituito un Testo Unico per la Sicurezza che comprende prescrizioni anche più complesse rispetto a tale legge: anche in altri Paesi si sta verificando una analoga evoluzione normativa al fine di rendere sempre più sicuri gli ambienti di vita e di lavoro delle persone.
L'impianto di riscaldamento (la caldaia a combustione o anche un semplice scalda acqua a combustione, quando questi non siano del tipo “stagno†) e la cucina (i fornelli presentano ovviamente un certo numero di fiamme libere) richiedono un corretto ricambio d'aria e questo à ̈ regolato, in Italia, dalla normativa Uni Cig-7129 e dalla stessa legge 46-1990: secondo queste normative ogni impianto per il ricambio dell'aria, specie in ambienti come la cucina, deve essere fatto a regola d'arte. Le normative prevedono la presenza di un'apertura di ventilazione: com'à ̈ noto, ogni fiamma à ̈ alimentata dall'ossigeno, per questo, se non esiste un adeguato condotto di rientro dell'aria, si assiste ad un impoverimento di ossigeno ed ad un aumento di gas combusti (ad esempio il monossido di carbonio). E' quindi obbligatorio realizzare in cucina (in generale nell'ambiente in cui si verifica la combustione) un foro avente dimensioni prestabilite per ogni kW di energia termica sprigionata dai bruciatori installato (il minimo à ̈ comunque di 100 cm2) ed à ̈ preferibile che esso sia praticato vicino al pavimento e protetto da griglie o reti. Negli altri Paesi Europei ed in moltissimi Paesi extra Europei sono riscontrabili analoghe normative: sebbene nella presente trattazione ci si riferisca alla normativa vigente in Italia à ̈ ovvio che i concetti sono analogamente trasponibili anche in moltissimi altri Paesi.
Questa apertura, favorendo lo scambio di aria tra l'ambiente interno e quello esterno, comporta una notevole dispersione di calore.
L'apertura di ventilazione dev'essere inoltre più grande se il piano cottura non ha il dispositivo di sicurezza sulla fiamma che prevede il blocco dell'emissione del gas quando la fiamma si spegne accidentalmente.
La legge Italiana 09/01/1991, n.10 in materia di risparmio energetico prevede che la progettazione dell'impianto di riscaldamento avvenga secondo criteri atti ad avere un buon funzionamento dell'impianto ed impone che siano adottati tutti gli accorgimenti possibili per garantire che ci sia la minor dissipazione di calore verso l'ambiente esterno (ovviamente il risparmio energetico à ̈ imposto/consigliato dalle normative di diversi Paesi e quindi anche questo concetto, sebbene analizzato per il territorio Italiano, à ̈ valido per moltissimi altri Paesi).
Esiste quindi una ovvia conflittualità tra la necessità di minimizzare la dispersione di calore e la presenza del condotto di aerazione.
Questo problema inoltre à ̈ fortemente sentito anche dall'utente, che spesso ostruisce il condotto per ridurre al minimo la dispersione di calore (nei periodi in cui l'ambiente esterno à ̈ particolarmente freddo) creando una situazione di potenziale pericolo.
Compito tecnico del presente trovato à ̈ quello di ovviare alle citate carenze e di soddisfare le accennate necessità, ossia di mettere a punto un organo di sicurezza per la chiusura comandata di condotti di aerazione che minimizzi la dispersione di calore conservando l'aerazione prescritta dalla legge in presenza di fiamme libere.
altro scopo del presente trovato à ̈ quello di educare l'utente a chiudere il rubinetto di ricezione del gas quando non sono in funzione i relativi dispositivi utilizzatori e quindi incrementare la sicurezza di gestione degli utilizzatori stessi.
Ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quella di impedire che l'utente possa ostruire il condotto di aerazione per ridurre la dispersione di calore. Nell’ambito di tale compito tecnico e di tali scopi, altro scopo del presente trovato à ̈ quello di assolvere il compito precedente con una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Questo compito e questo scopo vengono raggiunti dal presente organo di sicurezza per la chiusura comandata di condotti di aerazione del tipo passante dall'interno di un ambiente all'esterno e comprendenti opportune griglie di protezione sulle imboccature, ambiente interno comprendente, a sua volta, un rubinetto di intercettazione sulla tubazione di fornitura del combustibile caratterizzato dal fatto che comprende un kit di intercettazione e chiusura del detto condotto asservito al detto rubinetto, trovandosi detto kit in configurazione di chiusura del condotto quando il rubinetto à ̈ in condizione di chiusura della tubazione e quindi il flusso di combustibile à ̈ bloccato, ed in configurazione di apertura del condotto quando il rubinetto à ̈ in condizione di apertura della tubazione ed il flusso di combustibile à ̈ permesso.
Ulteriori particolarità risulteranno maggiormente chiare ed evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un organo di sicurezza per la chiusura comandata di condotti di aerazione, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni, in cui:
la fig.1 rappresenta, in vista prospettica schematica, una cucina in cui à ̈ installato un organo secondo il trovato quando il rubinetto del gas à ̈ aperto;
la fig.2 rappresenta, in vista prospettica schematica, una cucina in cui à ̈ installato un organo secondo il trovato quando il rubinetto del gas à ̈ chiuso;
la fig.3 rappresenta uno schema a blocchi funzionale di un organo secondo il trovato;
la fig.4 rappresenta uno schema realizzativo di un organo secondo il trovato in versione totalmente meccanica;
la fig.5 rappresenta uno schema elettrico semplificato di un organo secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure à ̈ indicato globalmente con 1 un organo di sicurezza per la chiusura comandata di condotti di aerazione.
L'organo di sicurezza 1 Ã ̈ idoneo ad essere installato in tutti quei condotti 2 di aerazione passanti dall'interno di un ambiente 3 all'esterno, condotti 2 provvisti di opportune griglie di protezione 4 e 5 sulle imboccature, tali griglie 4 e 5 evitano che un utente possa inserire una mano nel condotto 2 rimanendovi incastrato. Ovviamente le griglie 4 e 5 impediscono anche l'ingresso di corpi estranei ed animali.
L'organo 1 prevede la presenza nell'ambiente 3 anche di un utilizzatore di gas in cui sia presente una fiamma libera (sono quindi escluse le caldaie a combustione del tipo denominato stagno): in figura à ̈ rappresentato il caso di un piano di cottura 6. Qualsiasi altro tipo di utilizzatori à ̈ da ritenersi comunque idoneo all'associazione al gruppi 1 secondo il trovato, ad esempio l'associazione à ̈ prevista per caldaie (non del tipo stagno), scalda acqua, forni a gas, becchi a fiamma (tipo i fornelli Bunsen) ed altre applicazioni similari.
L'alimentazione del gas al piano di cottura 6 à ̈ fornita attraverso una tubazione di fornitura 7a che à ̈ intercettata da un rubinetto 7.
L'organo di sicurezza 1, secondo il trovato, comprende un kit di intercettazione e chiusura 8 del detto condotto 2 asservito al rubinetto 7.
Il gruppo 1 si trova in configurazione di chiusura del condotto 2 quando il rubinetto 7 à ̈ in condizione di chiusura della tubazione 7a e quindi il flusso di combustibile à ̈ bloccato; si trova invece in configurazione di apertura del condotto 2 quando il rubinetto 7 à ̈ in condizione di apertura della tubazione 7a ed il flusso di combustibile à ̈ permesso.
I kit di intercettazione e chiusura 8 del condotto 2 comprende una parete mobile 9, un elemento di movimentazione (10 nella versione meccanica ed 11 nella versione elettrica) associato alla parete 9 ed opportuni mezzi elastici 12.
La parete 9 Ã ̈ orientabile, per azione dell'elemento (10 o 11 a seconda della versione), da una prima configurazione di riposo con condotto 2 aperto ad una seconda configurazione di ostruzione del condotto 2 per forzatura dei mezzi elastici 12.
L'elemento di movimentazione 10 (in riferimento alla versione meccanica rappresentata in figura 4) un organo traslante 13 avente una prima estremità associata alla parete 9 e la seconda estremità, opposta, associata al rubinetto 7.
Una rotazione del rubinetto 7 determina una traslazione della seconda estremità ad esso associata ed una conseguente traslazione della prima estremità associata alla parete 9, anch'essa soggetta a spostamento ed in particolare alla rotazione dalla configurazione di chiusura del condotto 2 (imposta dall'azione elastica dei mezzi elastici 12) alla configurazione di apertura, quindi, anch'essa per azione della movimentazione del rubinetto 7.
Secondo una soluzione preferita ma non esclusiva, di particolare interesse pratico ed applicativo, l'organo traslante 13 Ã ̈ del tipo di un filo, preferibilmente scorrevole entro una rispettiva guaina.
In tal caso una rotazione del rubinetto 7, dalla configurazione di chiusura della tubazione 7a del combustibile alla configurazione di apertura, determinerà una traslazione del filo, tramite trazione applicata alla sua seconda estremità associata al rubinetto 7 stesso, con conseguente spostamento della parete 9 in configurazione di apertura del condotto 2 con forzatura dei mezzi elastici 12.
La rotazione opposta del rubinetto 7, in chiusura, determinerà, invece, l'annullamento della trazione applicata al filo, con conseguente spostamento della parete 9 in configurazione di chiusura del condotto 2 per azione dei mezzi elastici 12.
Ovviamente à ̈ da considerarsi equivalente e quindi rientrante nell'ambito del presente brevetto la soluzione realizzativa in cui i mezzi elastici 12 tendano a mantenere la parete 9 in configurazione di apertura del condotto 2 e che tale condizioni sia perturbata in seguito ad una trazione applicata all'organo traslante 13 da parte del rubinetto 7.
Secondo una prima possibile soluzione realizzativa, il filo può essere costituito da uno stelo ad un solo principio, sostanzialmente rigido, provvisto di opportuni giunti di connessione tra gli spezzoni che lo costituiscono: in corrispondenza di ogni cambio di direzione sarà presente un giunto che permetta lo snodo reciproco tra i due spezzoni adiacenti ed associati a tale giunto.
Secondo una seconda possibile soluzione realizzativa di indubbio interesse pratico ed applicativo, il filo può essere costituito da una pluralità di principi reciprocamente intrecciati: in tal caso il filo risulterà flessibile e particolarmente resistente nei confronti delle sollecitazioni di trazione ed avrà un comportamento simile a quello dei fili metallici intrecciati normalmente utilizzati in meccanica (si pensi ai fili dei freni di cicli o motocicli). Riferendosi ad una versione elettrica del gruppo 1 secondo il trovato, questa comprenderà un circuito 14 provvisto di un elemento di interruzione 15 ad esso afferente preposto all'alimentazione del detto kit di interruzione e chiusura 8.
Il circuito 14 à ̈ aperto quando il rubinetto 7 à ̈ in apertura ed à ̈ chiuso quando il rubinetto 7 à ̈ in chiusura; l'elemento di movimentazione 11 à ̈ costituito da un motore alimentato attraverso il circuito elettrico 11 afferente al rubinetto 7.
La parete 9, secondo una soluzione realizzativa preferita, à ̈ una piastra imperniata alle superfici interne del condotto secondo un asse sostanzialmente parallelo alle superfici stesse. In alternativa à ̈ possibile realizzare la parete 9 come un insieme di lamine girevoli rispetto ad assi tra loro paralleli e parzialmente sovrapposte quando giacenti tutte su uno stesso piano per realizzare la chiusura del condotto 2.
E' opportuno segnalare che à ̈ possibile installare un sensore 16 per il rilievo della configurazione della parete 9; quando la parete 9 à ̈ in configurazione di apertura del condotto 2, il sensore può abilitare l'alimentazione elettrica di opportuni apparecchi di aspirazione forzata, in questo modo si favorisce lo scambio di aria tra l'interno e l'esterno impedendo gli accumuli di gas combusti.
Secondo una particolare soluzione impiantistica à ̈ opportuno segnalare che il circuito elettrico 14 può comprendere un trasformatore di tensione 17 in modo da mantenere la tensione di esercizio dell'organo 1 a valori bassi (nel campo denominato “bassissima tensione†) allo scopo di ridurre il rischio di infortuni; a valle del trasformatore 17, in una soluzione preferita à ̈ prevista l'installazione di una batteria. Da un punto di vista realizzativo tale batteria sarà inserita in un gruppo di continuità 18 che comprende un raddrizzatore (dispositivo che converte la tensione alternata in continua), la batteria vera e propria ed un inverter (dispositivo che converte la tensione continua in alternata). Qualora il motore 11 preveda l'alimentazione con tensione continua all'interno del gruppo 18 non sarà presente l'inverter.
Il corpo scatolare 19 grazie al quale à ̈ possibile l'installazione del kit 8 comprende un vano (non rappresentato in figura) per il contenimento del motore 11 ed una spia luminosa 20 visibile dall'esterno per l'indicazione della corretta alimentazione di energia elettrica: in realtà la spia luminosa 20 sarà accesa ogni qual volta il circuito elettrico 14 risulterà essere chiuso e quindi il rubinetto 7 si troverà in posizione di chiusura e non à ̈ addotto gas agli utilizzatori. Nel caso non sia presente il gruppo di continuità 18 ed in assenza di alimentazione elettrica dalla rete 21 l'organo 1 non à ̈ in funzione, il condotto 2 rimane aperto per qualsiasi configurazione del rubinetto 7 e quindi la spia luminosa 20 à ̈ sempre spenta.
Il funzionamento del trovato à ̈ intuitivo, quando l'utente deve usare delle apparecchiature che richiedono l'alimentazione di gas (condizione START, di figura), provvede a verificare 23 lo stato del rubinetto 7 ruotandolo eventualmente in configurazione di apertura 23, aprendo il circuito 11 con corrispondente rotazione della parete 9 per azione dei mezzi elastici 12 che non sono più contrastati dal motore 11. Questo comporta l'apertura 25 del condotto 2 con conseguente libero passaggio di aria dall'ambiente 3 all'esterno. In tal caso la spia luminosa 20 à ̈ spenta (fase 24).
Quando l'utente non necessita delle apparecchiature sopra citate deve provvedere a ruotare il rubinetto 7 in configurazione di chiusura 26, a cui corrisponde anche la chiusura del circuito 11 con conseguente accensione 27 della spia 20 ed alimentazione del motore 11 che provvede a ruotare la parete 9 per l'ostruzione 28 del condotto 2.
In queste condizioni si minimizza la scambio termico con l'ambiente esterno migliorando l'efficienza dell'impianto di riscaldamento.
In secondo luogo l'organo 1 secondo il trovato ha lo scopo di abituare l'utente a chiudere il rubinetto 7 ogni qual volta non sfrutta utenze alimentate dal gas contribuendo ad aumentare la sicurezza della propria abitazione.
Si à ̈ così visto come il trovato raggiunge gli scopi proposti.
Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre à ̈ da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio ( disclaimer) dalle rivendicazioni.
L’attuazione del presente trovato sarà effettuata con la più scrupolosa osservanza delle disposizioni legislative e regolamentari dei prodotti oggetto dell’invenzione o correlati ad essa e previa autorizzazione, se necessaria, delle relative autorità competenti con particolare riferimento alle norme connesse alla sicurezza, all’inquinamento ambientale ed alla salute .
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.Organo di sicurezza per la chiusura comandata di condotti (2) di aerazione del tipo passante dall'interno di un ambiente (3) all'esterno e comprendenti opportune griglie (4) e (5) di protezione sulle imboccature, ambiente interno (3) comprendente, a sua volta, un rubinetto (7) di intercettazione sulla tubazione (7a) di fornitura del combustibile caratterizzato dal fatto che comprende un kit di intercettazione e chiusura (8) del detto condotto (2) asservito al detto rubinetto (7), trovandosi detto kit (8) in configurazione di chiusura del condotto (2) quando il rubinetto (7) à ̈ in condizione di chiusura della tubazione (7a) e quindi il flusso di combustibile à ̈ bloccato, ed in configurazione di apertura del condotto (2) quando il rubinetto (7) à ̈ in condizione di apertura della tubazione (7a) ed il flusso di combustibile à ̈ permesso. 2.Organo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto kit di intercettazione e chiusura (8) del detto condotto (2) comprende una parete mobile (9), un elemento di movimentazione (10, 11) associato a detta parete (9) ed opportuni mezzi elastici (12), essendo detta parete (9) orientabile, per azione del detto elemento (10, 11), da una prima configurazione di riposo con condotto (2) aperto ad una seconda configurazione di ostruzione del detto condotto (2) per forzatura dei detti mezzi elastici (12). 3.Organo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di movimentazione (10) comprende un organo traslante (13) avente una prima estremità associata a detta parete (9) e la seconda estremità, opposta, associata a detto rubinetto (7), una rotazione di detto rubinetto (7) determinando una traslazione della seconda estremità ad esso associata ed una conseguente traslazione della prima estremità associata alla parete (9), anch'essa soggetta a spostamento per azione della movimentazione del rubinetto (7). 4.Organo, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto organo traslante (13) à ̈ del tipo di un filo, preferibilmente scorrevole entro una rispettiva guaina, una rotazione del detto rubinetto (7), dalla configurazione di chiusura della tubazione (7a) del combustibile alla configurazione di apertura, determinando una traslazione del filo, tramite trazione applicata alla sua prima estremità associata al rubinetto (7) stesso, con conseguente spostamento della detta parete (9) in configurazione di apertura del condotto (2) con forzatura dei detti mezzi elastici (12), la rotazione opposta del detto rubinetto (7), in chiusura, determinando l'annullamento della trazione applicata al detto filo con conseguente spostamento della parete (9) in configurazione di chiusura del condotto (2) per azione dei detti mezzi elastici (12). 5.Organo, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto filo à ̈ uno stelo ad un solo principio, sostanzialmente rigido , provvisto di opportuni giunti di connessione tra gli spezzoni che lo costituiscono. 6.Organo, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto filo à ̈ costituito da una pluralità di principi reciprocamente intrecciati, essendo quindi flessibile e particolarmente resistente nei confronti delle sollecitazioni di trazione. 7.Organo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende un elemento di interruzione (15) di un circuito elettrico (14) ad esso afferente preposto all'alimentazione del detto kit di interruzione e chiusura (8), essendo il circuito (114) aperto con il rubinetto (7) in apertura e chiuso con il rubinetto (7) in chiusura, detto elemento di movimentazione (11) essendo costituito da un motore alimentato attraverso il detto circuito elettrico (14) afferente al detto rubinetto (7). 8.Organo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta parete à ̈ una piastra (9) imperniata alle superfici interne del condotto (2) secondo un asse sostanzialmente parallelo alle superfici stesse. 9.Organo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti ed in alternativa alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta parete (9) à ̈ costituita da una molteplicità di lamine girevoli rispetto ad assi tra loro paralleli e parzialmente sovrapposte quando giacenti tutte su uno stesso piano. 10.Organo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un sensore (16) per il rilievo della configurazione della detta parete (9), quando detta parete (9) à ̈ in configurazione di apertura del condotto (2), detto sensore (16) abilitando l'alimentazione elettrica di opportuni apparecchi di aspirazione forzata.
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