ITBO20080154A1 - Lavandino - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

LAVANDINO.

La presente invenzione ha per oggetto un lavandino.

In particolare, la presente invenzione concerne un lavandino per uso sanitario domestico.

Nel corso della presente trattazione, con il termine lavandino si intende in senso generale un dispositivo atto a convogliare acqua in caduta, non limitandosi pertanto ad indicare, con tale termine, esclusivamente bacini di raccolta dell’acqua.

Fin dal secolo scorso è stata evidenziata la necessità di prevedere lavandini o lavabi di limitato ingombro, specie nel caso di utilizzo degli stessi in vagoni ferroviari o altri mezzi di trasporto, quali aerei o imbarcazioni, in cui gli spazi disponibili sono estremamente ridotti.

Sono stati quindi sviluppati numerosi differenti tipi di lavandini richiudibili, costituiti essenzialmente da un bacino concavo di contenimento dell'acqua il quale, quando non utilizzato, viene alloggiato all'interno di una rispettiva cavità ricavata nella parete di un vano.

È di tutta evidenza che il citato bacino concavo implica, nell’uso, non pochi inconvenienti.

Un primo di tali inconvenienti è costituito dalla difficoltà, una volta che il bacino è riempito d’acqua, di svuotarlo scaricando quindi l’acqua in un apposito condotto.

Un altro inconveniente è costituito dalla necessaria stretta relazione esistente tra la profondità del bacino e lo spessore del vano destinato ad alloggiare il bacino stesso nella condizione richiusa; infatti, al fine di disporre di un lavandino efficace, il relativo bacino è realizzato piuttosto profondo ma tale profondità richiede poi, per alloggiare il lavandino nella sua condizione richiusa, un corrispondente spessore della cavità ricavata nella citata parete del vano, finendo quindi per occupare un notevole spazio anche in condizione di non utilizzo.

Scopo della presente invenzione è pertanto quello di realizzare un lavandino che sia esente dagli inconvenienti sopra descritti e sia, al contempo, strutturalmente semplice, di limitato ingombro e di pratico ed efficace utilizzo.

Le caratteristiche tecniche della presente invenzione, secondo il suddetto scopo, sono chiaramente deducibili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, in particolare dalla rivendicazione 1 e, preferibilmente, da una qualsiasi rivendicazione dipendente, direttamente o indirettamente, dalla rivendicazione 1.

I vantaggi della presente invenzione risulteranno, inoltre, maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, la quale è fatta con riferimento ai disegni allegati che rappresentano, a puro titolo di esempio non limitativo, una preferita forma realizzativa della stessa invenzione, in cui:

la figura 1 illustra, in una vista schematica in elevazione frontale, una installazione di sanitari comprendente un lavandino realizzato secondo la presente invenzione;

la figura 2 è una vista in sezione secondo la linea ll-ll di figura 1 ; le figure 3 e 4 illustrano, in rispettive viste schematiche prospettiche, il lavandino di cui alla figura 1 in due sue differenti configurazioni operative;

la figura 5 illustra, in una vista schematica in elevazione frontale, una variante realizzativa dell'installazione di sanitari di cui alla figura 1 ;

la figura 6 è una vista in sezione secondo la linea IV-IV di figura 5. Con riferimento alle allegate figure, con il numero 1 di riferimento è indicato nel suo complesso un lavandino realizzato in accordo con la presente invenzione.

Il lavandino 1 è compreso in un’installazione di sanitari ad uso domestico, complessivamente indicata con il numero 2 di riferimento.

Secondo quanto illustrato nella figura 1 , l’installazione 2 comprende il lavandino 1 ed un erogatore 3, entrambi collocati su un muro 4 di un locale, quale un bagno domestico o simile. Il muro 4 presenta una propria faccia 4a esterna piana.

Con riferimento alla figura 2, il lavandino 1 comprende un canale 5 di raccolta e scarico dell’acqua alloggiato all’interno di una cavità 6 ricavata nel citato muro 4, una prima parete 7 mobile ed una seconda parete 8 fissa.

Sempre con riferimento alla figura 2, le pareti 7, 8 mobile e fissa sono tra loro contraffacciate ed atte a cooperare per convogliare verso il canale 5 di raccolta e scarico l’acqua in caduta proveniente dall’erogatore 3.

La prima parete 7 mobile è incernierata rispetto al muro 4, direttamente o indirettamente tramite un telaio non illustrato, per ruotare attorno ad un rispettivo asse A1 tra una prima posizione estrema chiusa, visibile in figura 4, in corrispondenza della quale il lavandino 1 stesso non è atto a raccogliere acqua, ed una seconda posizione aperta, illustrata nelle figure 2 e 3, in corrispondenza della quale le pareti 7, 8 sono atte a ricevere l’acqua erogata dall’erogatore 3 e a convogliarla verso il citato canale 5 di raccolta e scarico.

Secondo quanto illustrato in figura 2, dal canale 5 di raccolta e scarico si diparte un condotto 9 di scarico vero e proprio, vantaggiosamente collegato all’impianto fognario.

Secondo quanto illustrato nelle allegate figure, la citata parete 7 mobile presenta una faccia 7a interna e una faccia 7b esterna, vantaggiosamente entrambe piane.

Dalla faccia 7a interna della prima parete 7 mobile, si dipartono, verso la parete 8 fissa, due pareti 10 laterali, delle quali solo una visibile nelle figure, atte a contenere lateralmente il flusso d’acqua passante sulla faccia 7a interna della parete 7 stessa e discendente verso il canale 5 di raccolta e scarico.

Secondo quanto illustrato chiaramente nella figura 4, in corrispondenza della citata sua prima posizione estrema chiusa, la prima parete 7 mobile si dispone con la propria faccia 7b esterna piana complanare con la citata faccia 4a del muro 4.

Le figure 2 e 6 illustrano, con linea a tratti, la citata parete 10 laterale in corrispondenza della prima posizione estrema chiusa della prima parete 7 mobile.

Il lavandino 1 secondo la presente invenzione comprende inoltre mezzi, non illustrati, per regolare la rotazione massima della prima parete 7 mobile attorno al proprio asse A1 , i quali mezzi sono atti a variare la configurazione della prima parete 7 stessa in corrispondenza della sua citata seconda posizione aperta. In altre parole, mediante i citati e non illustrati mezzi per regolare la rotazione, è possibile modificare la sporgenza massima della parete 7 mobile e, quindi, l’ampiezza dell’area di raccolta dell’acqua, nonché l’ingombro del lavandino 1.

Secondo quanto illustrato nelle figure 1 e 2, il lavandino 1 è inserito in un’installazione 2 di sanitari che comprende un erogatore 3 d’acqua di tipo tradizionale, dotato cioè di un becco 11 emergente dal muro 4 e di rispettive manopole 12, 13 di comando dell’erogazione.

Le figure 5 e 6 illustrano una variante realizzativa 2’ di tale installazione di sanitari, secondo la quale al lavandino 1, inserito nella rispettiva cavità 6 del muro 4, è abbinato un erogatore 14 d’acqua a scomparsa. L’ erogatore 14 comprende, infatti, un corpo 15 principale, a forma di parallelepipedo, incernierato rispetto al muro 4 per ruotare attorno ad un rispettivo asse A2 di rotazione, tra una prima posizione estrema inattiva (non illustrata), in cui è alloggiato almeno parzialmente all’interno di una rispettiva cavità 16 ricavata nel muro 4, disposto sostanzialmente complanare con la faccia 4a del muro 4 stesso ed in corrispondenza della quale è impedita la fuoriuscita dell’acqua, ed una seconda posizione attiva, illustrata in figura 6, ruotata rispetto alla citata prima posizione, in cui è consentito all’acqua di fuoriuscire.

In uso, a partire dalla citata sua prima posizione estrema chiusa, illustrata in figura 4, in cui la sua faccia 7b esterna risulta sostanzialmente complanare con la faccia 4a del muro 4, la prima parete 7 è ruotata dall’utente attorno al suo asse A1 di rotazione per portarsi nella sua seconda posizione aperta, illustrata chiaramente nelle figure 2 e 3. Vantaggiosamente, la cavità 6 del muro 4 si estende verticalmente oltre la parete 7 mobile, così da lasciare lo spazio sufficiente per la presa della parete 7 stessa da parte dell’utente.

In corrispondenza di tale seconda posizione aperta, la prima parete 7 è disposta in modo che il flusso F d’acqua erogato dall’erogatore 3, 14 si infranga contro la sua faccia 7b interna e, inoltre, unitamente alla seconda parete 8 fissa e alle pareti 10 laterali, contribuisce a ricevere e convogliare tale flusso d’acqua verso il canale 5 di raccolta e scarico. Vantaggiosamente, quindi, quando il lavandino 1 è utilizzato, la parete 7 mobile risulta estratta e sporge rispetto alla faccia 4a del muro 4 mentre, quando il lavandino 1 non è utilizzato, la parete 7 mobile stessa è lasciata nella sua prima posizione estrema chiusa in corrispondenza della quale sostanzialmente non sporge rispetto al muro 4.

Grazie a tale sua caratteristica, il lavandino 1 secondo la presente invenzione presenta un ingombro molto limitato ed anche quando non è utilizzato può essere vantaggiosamente alloggiato in uno spazio estremamente ridotto quale la cavità 6.

Vantaggiosamente, al lavandino 1 sono abbinati mezzi valvolari, non illustrati, atti ad inibire l’erogazione dell’acqua dall’erogatore 3, 14 quando la parete 7 mobile non si trovi in condizione di raccogliere il relativo flusso d’acqua erogato. A titolo esemplificativo, tali mezzi valvolari possono essere comandati indifferentemente secondo due logiche non necessariamente alternative: in modo da inibire l’erogazione dell’acqua quando la parete 7 mobile assume la sua prima posizione estrema chiusa, oppure in modo tale da consentire l’erogazione dell’acqua dall’erogatore 3, 14 solamente quando la parete 7 mobile assume la citata sua seconda posizione aperta.

Secondo varianti realizzative non illustrate della presente invenzione, la faccia 7b esterna della parete 7 mobile, quando quest’ultima assume la sua citata prima posizione estrema chiusa, può disporsi anche non parallela alla faccia 4a piana del muro 4 e, quando parallela, può comunque essere non complanare, sporgendo dal muro 4 stesso o risultando in questo incassata.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Lavandino comprendente un canale (5) di raccolta e scarico dell’acqua, una prima parete (7) mobile ed una seconda parete (8) fissa tra loro contraffacciate ed atte a cooperare per convogliare verso detto canale (5) di raccolta e scarico l’acqua in caduta; detta prima parete (7) mobile essendo atta a ruotare attorno ad un rispettivo asse (A1 ), almeno tra una prima posizione estrema chiusa, in corrispondenza della quale il lavandino stesso non è atto a raccogliere acqua, ed una seconda posizione aperta, in corrispondenza della quale le pareti (7, 8) sono atte a ricevere e convogliare acqua verso detto canale (5).
2. 2. Lavandino secondo la rivendicazione 1 , collocato su un muro (4) di un locale, caratterizzato dal fatto che detta seconda parete (8) fissa è alloggiata all’interno di una cavità (6) ricavata in detto muro (4).
3. 3. Lavandino secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta parete (7) mobile presenta una faccia (7b) esterna piana la quale, in corrispondenza di detta prima posizione estrema chiusa della prima parete (7) mobile, sì dispone parallela con una faccia (4a) di detto muro (4)·
4. 4. Lavandino secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che, in corrispondenza di detta prima posizione estrema chiusa della prima parete (7), detta faccia (7b) esterna piana si dispone complanare con detta faccia (4a) di detto muro.
5. 5. Lavandino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detta parete (7) mobile presenta una faccia (7a) interna piana.
6. 6. Lavandino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto di comprendere due pareti (10) laterali supportate da detta parete (7) mobile e atte a contenere lateralmente il flusso d’acqua discendente verso detto canale (5) di raccolta e scarico.
7. 7. Lavandino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi per regolare la rotazione massima della prima parete (7) mobile attorno al proprio asse (A1) e variare detta sua seconda posizione aperta.
8. 8. Installazione di sanitari, caratterizzata dai fatto di comprendere un lavandino (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, detto lavandino (1) essendo collocato almeno parzialmente all'interno di una cavità (6) ricavata in un muro (4) di un locale.
9. 9. Installazione di sanitari secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto di comprendere un erogatore (3, 14) d’acqua disposto superiormente a detto lavandino (1), in modo che il flusso d’acqua da esso erogato si infranga contro una faccia (7a) interna di detta prima parete (7) mobile posta in detta sua seconda posizione aperta.
10. 10. Installazione di sanitari secondo la rivendicazione 9, caratterizzata da! fatto che detto erogatore (14) d’acqua è atto ad essere alloggiato almeno parzialmente all’interno di una rispettiva cavità (16) ricavata in detto muro (4).
11. 11. Installazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 9 e 10, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi valvolari atti ad inibire l’erogazione dell’acqua da detto erogatore (3, 14) in corrispondenza di detta prima posizione estrema chiusa di detta parete (7) mobile.
12. 12. Installazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 9 e 10, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi valvolari atti a consentire l’erogazione dell’acqua da detto erogatore (3, 14) solamente quando detta parete (7) mobile è in detta sua seconda posizione aperta.