ITBO20070471A1 - Dispositivo concentratore di luce solare per un sistema di generazione fotovoltaica - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

La presente invenzione è relativa a un dispositivo concentratore di luce solare per un sistema di generazione fotovoltaica.

Un sistema di generazione fotovoltaica, e in particolare un sistema di generazione fotovoltaica a concentrazione, comprende tipicamente una pluralità di celle fotovoltaiche atte a convertire luce solare in energia elettrica e almeno un dispositivo concentratore per concentrare la luce solare sulle celle fotovoltaiche, il quale dispositivo concentratore può essere del tipo a superficie riflettenti, e in particolare a superfici di specchi, o del tipo a lenti.

Uno dei più semplici tra i dispositivi concentratori a superfici riflettenti di tipo conosciuto comprende superfici riflettenti disposte a V atte a essere collocate a fianco di rispettivi lati di un comune pannello di celle fotovoltaiche. Il fattore di concentrazione luminosa ottenibile è inferiore a 5.

Maggiori fattori di concentrazione vengono ottenuti da dispositivi concentratori del tipo a superfici riflettenti curve composte bidimensionali, per esempio concentratori parabolici composti bidimensionali comprendenti una coppia di superfici, ciascuna delle quali presenta, lungo la direzione di arrivo di raggi solari, una sezione costituita da un ramo di parabola.

Un altro tipo noto di dispositivo concentratore a superfici riflettenti comprende un concentratore primario costituito da un largo disco riflettente a superficie curva, per esempio paraboloidale, per concentrare, con fattore di concentrazione molto elevato compreso tra 30 e 1000, un fascio di luce solare su di una piccola zona focale, in corrispondenza della quale è disposta una matrice densa di celle fotovoltaiche.

Tale dispositivo concentratore permette di utilizzare moduli di celle fotovoltaiche di tipo integrato, i quali, però, devono essere colpiti da un fascio di luce solare con un elevato grado di uniformità. Questo requisito viene spesso soddisfatto impiegando un concentratore secondario disposto nella zona focale davanti alle celle fotovoltaiche. Questo concentratore secondario può essere del tipo a superficie curva composta, per esempio un concentratore parabolico conposto tridimensionale ("three dimensionai Compound Parabolic Concentrator") (3D CPC), il quale è ottenuto per rotazione di un segmento di parabola attorno a un asse ottico.

Tuttavia, il dispositivo a disco riflettente ha lo svantaggio di avere bisogno di un sistema di raffreddamento attivo per evitare il surriscaldamento delle celle fotovoltaiche poste nella zona focale.

Un tipo conosciuto di dispositivo concentratore a lenti comprende una pluralità di unità ottiche a lenti, ciascuna delle quali è atta a ricevere direttamente la luce solare e a concentrare la luce solare ricevuta su di una rispettiva cella fotovoltaica. Il fattore di concentrazione ottenibile è compreso tra 20 e 1000.

il vantaggio di tale dispositivo concentratore, rispetto a quelli basati su dischi riflettenti, è che il calore prodotto dalla concentrazione della luce solare viene dissipato in modo passivo, ma ha lo svantaggio di soffrire di perdite ottiche dovute alla riflessione della luce solare sulle superfici esterne delle lenti, alle ridotte tolleranze e agli errori prodotti durante la fabbricazione delle lenti, e al deterioramento dei materiali usati.

Scopo della presente invenzione è di realizzare un dispositivo concentratore di luce solare e un sistema di generazione fotovoltaica utilizzante tale dispositivo concentratore, i quali permettano di ottenere un fattore di concentrazione di valore compreso tra 10 e 150 e di superare gli inconvenienti sopra descritti, e, nello stesso tempo, siano di facile ed economica realizzazione.

Secondo la presente invenzione vengono realizzati un dispositivo concentratore di luce solare per un sistema di generazione fotovoltaica e un sistema di generazione fotovoltaica in accordo con le rivendicazioni allegate.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

la figura la illustra un sistema di generazione fotovoltaica comprendente il dispositivo concentratore di luce solare in accordo con la presente invenzione;

- la figura lb illustra con maggiore dettaglio una porzione del dispositivo concentratore della figura la;

- le figure 2, 3, 4, 7, 8, 10, 12, 13 e 14 illustrano diverse forme di attuazione delle unità ottiche del dispositivo concentratore in accordo con la presente invenzione,-- le figure 5 e 6 illustrano alcune varianti del dispositivo concentratore in accordo con la presente invenzione provvisto delle unità ottiche mostrate dalla figura 4; e

- le figure 9 e 11 illustrano una porzione del dispositivo concentratore in accordo con la presente invenzione provvisto delle unità ottiche mostrate dalla figura 8 e, rispettivamente, dalla figura 10.

Nella figura la, con 1 è genericamente indicato un sistema di generazione fotovoltaica comprendente una pluralità di celle fotovoltaiche disposte a matrice, alcune delle quali sono illustrate con linea tratteggiata e sono indicate con il numero 2, e un dispositivo concentratore 3 di luce solare, il quale è iilllluussttrraattoo sseeccoonnddoo una vista prospettica sostanzialmente frontale e comprende una pluralità di unità ottiche 4, ciascuna delle quali è atta a ricevere direttamente la luce solare e a concentrare la luce solare ricevuta su di una rispettiva cella fotovoltaica 2. Le celle fotovoltaiche 2 sono, per esempio, del tipo al silicio.

Con riferimento alla figura lb, che illustra con maggiore dettaglio e in vista assonometria un gruppo di unità ottiche 4 del dispositivo concentratore 3 della figura la, ciascuna unità ottica 4 comprende un rispettivo concentratore primario 5 a superficie curva composta. Il concentratore primario 5 presenta un'apertura di entrata 6 per l'ingresso diretto della luce solare, un'apertura di uscita 7 per l'uscita della luce solare concentrata verso la rispettiva cella fotovoltaica 2, un asse ottico 8 attraversante l'apertura di entrata 6 e l'apertura di uscita 7, e una superficie interna 9 curva riflettente, per esempio una superficie di specchi, per riflettere verso l'apertura di uscita 7 i raggi di luce solare che entrano dall'apertura di entrata 6 secondo una direzione formante, con l'asse ottico 8, un angolo inferiore o uguale a un angolo di accettanza determinato. Le unità ottiche 4 sono disposte anch'esse a matrice in modo tale per cui i concentratori primari 5 risultino affiancati tra loro con gli assi ottici 8 paralleli per definire un'apertura di entrata complessiva 10 (figura la) del dispositivo concentratore 3 per l'ingresso della luce solare .

Con riferimento alla figura 2, che illustra una delle unità ottiche 4 isolata e secondo una vista assonometria, l'apertura di entrata 6 definisce, su di un piano (non illustrato) ortogonale all'asse ottico 8, un contorno di entrata 11 costituito da una linea spezzata delimitante un poligono regolare, e in particolare un quadrato, in modo tale per cui l'apertura di entrata complessiva 10 sia completamente coperta dall'insieme delle aperture di entrata 6 dei concentratori primari 5 (figura la). L'apertura di uscita 7 definisce, su di un piano (non illustrato) ortogonale all'asse ottico 8, un contorno di uscita 12 di forma circolare.

Il concentratore primario 5 è del tipo a superficie curva composta ottenuta a partire da un concentratore parabolico composto tridimensionale troncato all'entrata e tagliato longitudinalmente da quattro piani PP paralleli all'asse ottico 8 e disposti in modo tale per cui il contorno di entrata 11 delimiti un quadrato.

In particolare, il concentratore primario 5 comprende una porzione di entrata 13, la quale comprende quattro pareti piane 14 giacenti, ciascuna, su di un rispettivo dei piani PP e quattro porzioni curve di interconnessione 15 rastremate verso l'apertura di entrata 6 per interconnettere le pareti piane 14 tra loro in modo tale per cui ciascuna parete piana 14 sia parzialmente definita tra due porzioni di interconnessione 15 adiacenti tra loro; e una porzione di uscita 16 a superficie curva, la cui curvatura è ottenuta dalla traslazione di un segmento generatore G, costituito da un segmento di parabola, lungo il contorno di uscita 12, ossia muovendo un punto di estremità P del segmento di parabola sul contorno di uscita 12. Inoltre, il segmento generatore G presenta una lunghezza tale per cui anche la curvatura delle porzioni di interconnessione 15 venga definita dalla traslazione descritta sopra. La figura 2 illustra, infatti, il segmento generatore G posizionato in corrispondenza di una delle quattro porzioni di interconnessione 15.

Come mostrato nella figura lb, i concentratori primari 5 risultano affiancati tra loro ciascuno con le proprie pareti piane 14 affacciate a, e a contatto con, rispettive pareti piane 14 di altrettanti concentratori primari 5.

Sempre con riferimento alla figura 2, la unità ottica 4 comprende un concentratore secondario 17, il quale è disposto tra l'apertura di uscita 7 del concentratore primario 5 e la relativa cella fotovoltaica 2, la quale è mostrata leggermente distanziata dall'unità ottica 4 per chiarezza, e presenta una rispettiva apertura di uscita 17a avente sostanzialmente la forma piana della cella fotovoltaica 2 . Il concentratore secondario 17 è preferibilmente pieno e realizzato di un materiale dielettrico trasparente presentante un indice di rifrazione maggiore di 1 per funzionare tramite riflessione totale interna sulla superficie di separazione del materiale dall'aria esterna.

Lo scopo del concentratore secondario 17 è principalmente di adattare il fascio di luce concentrata alla geometria della cella fotovoltaica 2 e secondariamente di effettuare una omogeneizzazione e una ulteriore concentrazione della luce solare ricevuta dal concentratore primario 5.

Secondo una ulteriore forma di attuazione illustrata nella figura 3, in cui gli elementi corrispondenti sono indicati con gli stessi numeri o sigle della figura 2, il contorno di entrata 11 delimita un rettangolo, i cui lati minori sono indicati con 18 e i cui lati maggiori sono indicati con 19. La curvatura della superficie della porzione di uscita 16 è ottenute dalla traslazione di almeno due segmenti generatori Gl, G2 costituiti da due diversi segmenti di parabola, di cui un primo segmento generatore Gl per generare porzioni curve 20 della porzione di uscita 16 a cui corrispondono, nella porzione di entrata 13, i lati minori 18 e un secondo segmento generatore G2 per generare porzioni curve 21 della porzione di uscita 16 a cui corrispondono, nella porzione di entrata 13, i lati maggiori 19. In questo modo viene ottimizzata la curvatura della porzione di uscita 16 per le diverse direzioni di simmetria del rettangolo definito dall'apertura di entrata 6.

Il concentratore primario 5 della figura 3 comprende, inoltre, porzioni curve di raccordo 22 costituite da superfici curve interposte tra le porzioni curve 20, 21 per raccordare le medesime tra loro ed estendentisi dall'apertura di uscita 7 all'apertura di entrata 6 in modo tale da comprendere, ciascuna, una rispettiva porzione di interconnessione 15. Le porzioni curve di raccordo 22 vengono ottenute tramite tecniche di interpolazione note come tecniche di "lofting" in modo tale per cui raggi di luce solare che colpiscano tali porzioni curve di raccordo 22 secondo una direzione parallela all'asse ottico 8 vengano riflessi verso l'apertura di uscita 7.

Secondo altre forme di attuazioni alternative, i segmenti generatori G, Gl e G2 sono costituiti da un segmento di ellisse oppure da un segmento di iperbole .

Secondo una variante illustrata nella figura 4, ciascuna unità ottica 4 comprende un rispettivo concentratore primario 23 che è sostanzialmente analogo al concentratore primario 5 della figura 2, con la differenza che le quattro porzioni di interconnessione 15 interconnettono pareti ideali 24 giacenti, ciascuna, su di un rispettivo dei piani PP. In altre parole, il concentratore primario 23 è privo delle pareti piane 14 del concentratore primario 5. Tale soluzione permette di ridurre il peso complessivo del dispositivo concentratore 3 che adotta il concentratore primario 23 (figura 5) e semplifica l'applicazione di materiali riflettenti sulla superficie interna del concentratore primario 23 durante la sua fabbricazione.

Con riferimento alla figura 5, il dispositivo concentratore 3 secondo tale variante comprende un alloggiamento 25 a base sostanzialmente quadrata per alloggiare la matrice di unità ottiche 4 provviste dei concentratori primari 23. L'alloggiamento 25 è aperto dalla parte delle aperture di entrata 6 dei concentratori primari 23 in modo da delimitare l'apertura di entrata complessiva 10 del dispositivo concentratore 3.

La figura 6 illustra una variante del sistema di generazione fotovoltaica 1, in cui le celle fotovoltaiche 2 sono disposte in fila e il dispositivo concentratore 3 comprendente una corrispondente fila di unità ottiche 4 provviste, ciascuna, di un rispettivo concentratore primario 23. In questo caso, il dispositivo concentratore 3 comprende un alloggiamento 26 a base sostanzialmente rettangolare. Risulta, comunque, ovvio che la particolare disposizione a matrice o in fila delle unità ottiche 4 dipende esclusivamente dalla disposizione delle celle fotovoltaiche 2 e risulta, quindi, indipendente dal particolare tipo di concentratore primario 5 o 23 impiegato.

Secondo una ulteriore variante illustrata nella figura 7, ciascuna unità ottica 4 comprende un rispettivo concentratore primario 27 che è sostanzialmente analogo al concentratore primario 5 della figura 2, ma con le seguenti differenze.

Le pareti piane 14 presentano un rispettivo intaglio 14a aperto dalla parte dell'apertura di entrata 6 in modo che le pareti piane 14 stesse assumano sostanzialmente una forma di semiluna.

Il contorno di uscita 12 presenta quattro porzioni 12a aventi rispettivi raggi di curvatura e archi di raccordo 12b interposti tra le porzioni 12a. Ciascun arco di raccordo 12b presenta un raggio di curvatura inferiore a quello di qualunque delle porzioni 12a e tale per cui l'arco di raccordo 12b stesso funga da raccordo tra due porzioni 12a adiacenti tra loro.

La porzione di uscita 16 comprende porzioni curve 28 costituite da superficie ottenute dalla traslazione del segmento generatore G lungo le porzioni 12a del contorno di uscita 12.

Porzioni curve di raccordo 29 costituite da superfici curve sono interposte tra le porzioni curve 28 per raccordare le medesime tra loro ed estendentisi dall'apertura di uscita 7 all'apertura di entrata 6 in modo tale da comprendere, ciascuna, una rispettiva porzione di interconnessione 15. Ciascuna porzione curva di raccordo 29 è ottenuta applicando le sopraccitate tecniche di lofting lungo un rispettivo arco di raccordo 12a in modo tale per cui i raggi di luce solare che colpiscano tali porzioni curve di raccordo 29 secondo una direzione parallela all'asse ottico 8 vengano riflessi verso l'apertura di uscita 7.

Il concentratore primario 27, pur avendo, come il concentratore primario 5, pareti piane 14 che garantiscono un migliore appoggio tra un'unita ottica 4 e l'altra, dal punto di vista ottico si comporta sostanzialmente come il concentratore primario 23 grazie agli intagli 14a.

Inoltre, il contorno di uscita 12 definito nel modo sopra descritto e il corrispondente modo di sagomare la superficie delle porzioni curve di raccordo 29 permette un migliore adattamento dell'apertura di uscita 7 alla geometria della cella fotovoltaica 2, tipicamente di forma quadrata o rettangolare, rendendo superfluo l'impiego del concentratore secondario 17.

Da quanto sopra descritto, risulta chiaro che la particolare forma dell'apertura di uscita 7 illustrata nella figura 7 e il corrispondente modo di sagomare la superficie delle porzioni curve di raccordo 29 sono applicabili indipendentemente dalla presenza o no delle pareti piane nella porzione di entrata 13 e dalla forma del contorno di entrata 11.

Ulteriori varianti delle unità ottiche 4 sono illustrate nelle figure dalla 8 alla 14.

La figura 8 illustra un concentratore primario 30 che è sostanzialmente analogo al concentratore primario 5 della figura 2, con la differenza che la porzione di entrata 13 comprende sei pareti piane 14, le quali giacciono su sei rispettivi piani (non illustrati) paralleli all'asse ottico 8 e disposti in modo tale per cui il contorno di entrata 11 delimiti un esagono regolare, e altrettante porzioni di interconnessione 15 interposte tra le pareti piane 14. La figura 9 illustra, secondo una viste prospettica, come i concentratori primari 30 vengano affiancati tra loro per formare il dispositivo concentratore 3.

La figura 10 illustra un concentratore primario 31 che è sostanzialmente analogo al concentratore primario 30 della figura 9, ma è privo delle pareti piane 14 e le sei porzioni di interconnessione 15 sono interposte tra altrettante pareti piane ideali 24 parallele all'asse ottico 8 in modo da definire il contorno di entrata il esagonale. La figura 11 illustra, secondo una vista prospettica, come i concentratori primari 31 vengano affiancati tra loro per formare il dispositivo concentratore 3.

La figura 12 illustra un concentratore primario 32 che è sostanzialmente analogo al concentratore primario 5 della figura 2, con la differenza che è pieno e realizzato di materiale dielettrico trasparente presentante un indice di rifrazione maggiore di 1 per funzionare tramite riflessione totale interna sulla superficie interna di separazione 33 tra il materiale e l'aria esterna. In questo caso, le aperture di entrata 6 e di uscita 7 vengono intese come aperture in senso lato, ossia aperture per il passaggio della luce solare.

La figura 13 illustra un concentratore primario 34 che è sostanzialmente analogo al concentratore primario 32 della figura 12, con la differenza che è parzialmente cavo all'interno in modo tale da presentare soltanto superiici interne 35 parallele all'asse ottico 8 e/o superficie interne 36 giacenti su piani ortogonali all'asse ottico 8. La figura 14 mostra una vista in sezione longitudinale del concentratore primario 34.

Il concentratore primario 34 presenta un peso che è, ovviamente, inferiore a quello del concentratore primario 35 di tipo analogo e sostanzialmente paragonabile a quello dei concentratori primari 5, 23, 27, 30 e 31 di tipo a superficie riflettente.

Il principale vantaggio del dispositivo concentratore 3 nelle varie forme di attuazione sopra descritte è di permettere di ottenere buoni fattori di concentrazione con una costruzione semplice e leggera. Infatti, le singole unità ottiche 4 risultano essere di semplice fabbricazione, leggere e non necessitano di un sistema per il raffreddamento attivo delle celle fotovoltaiche, in quanto il calore prodotto dalla concentrazione della luce solare viene dissipato in modo passivo.

Claims (1)

1. R IV END ICA Z ION I 1.- Dispositivo concentratore di luce solare per un sistema di generazione fotovoltaica (1) conprendente una pluralità di celle fotovoltaiche (2); il dispositivo concentratore (3) comprendendo una rispettiva pluralità di unità ottiche (4), ciascuna delle quali è atta a ricevere direttamente e a concentrare la luce solare su di una rispettiva delle celle fotovoltaiche (2); il dispositivo concentratore (3) essendo caratterizzato dal fatto che le unità ottica (4) conprendono rispettivi concentratori primari a superficie curva conposta (5; 23; 27; 30; 31; 32; 34), ciascuno dei quali presenta una apertura di entrata (6) per l'ingresso diretto della luce solare, una apertura di uscita (7) per l'uscita della luce solare concentrata e un asse ottico (8) attraversante l'apertura di entrata (6) e di uscita (7); i concentratori primari (5; 23; 27; 30; 31; 32; 34) essendo affiancati tra loro con gli assi ottici (8) paralleli tra loro per definire una apertura di entrata complessiva (10) per la luce solare,· ciascuna delle aperture di entrata (6) definendo, su di un piano ortogonale al relativo asse ottico (8), un contorno di entrata (11) sagomato in modo tale per cui l'apertura di entrata complessiva (10) sia completamente coperta dall'insieme delle aperture di entrata (6) dei concentratori primari (5; 23; 27; 30; 31; 32; 34). 2.- Dispositivo concentratore secondo la rivendicazione 1, in cui ciascun detto concentratore primario (23; 31) comprende una porzione di entrata (13) presentante una pluralità di porzioni curve di interconnessione (15) tra pareti ideali (24) parallele a detto asse ottico (8) disposte in modo tale da definire detto contorno di entrata (11); le porzioni curve di interconnessione (15) essendo rastremate verso detta apertura di entrata (6) del concentratore primario (23; 31). 3 .- Dispositivo concentratore secondo la rivendicazione 1, in cui ciascun detto concentratore primario (5; 27; 30; 32; 34) comprende una porzione di entrata (13) presentante una pluralità di pareti piane (14) parallele a detto asse ottico (8) e disposte in modo tale da definire detto contorno di entrata (11); e una rispettiva pluralità di porzioni curve di interconnessione (15) tra dette pareti piane (14), le quali porzioni curve di interconnessione (15) sono rastremate verso detta apertura di entrata (6) del concentratore primario (5; 27; 30; 32; 34). 4.- Dispositivo concentratore secondo la rivendicazione 3, in cui almeno una di dette pareti piane (14) di ciascuno di detti concentratori primari (5; 27; 30; 32; 34) è affacciata a, e a contatto con, una rispettiva parete piana (14) di un altro di tali concentratori primari (5; 27; 30; 32; 34). 5.- Dispositivo concentratore secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui ciascuna di dette pareti piane (14) presenta un rispettivo intaglio (14a) aperto dalla parte di detta apertura di entrata (6) del relativo detto concentratori primario (27). 6.- Dispositivo concentratore secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detto concentratore primario (5; 23, 27, 30; 31) presenta una superficie interna curva riflettente (9) per riflettere e concentrare la luce solare ricevuta verso la relativa detta apertura di uscita (7). 7.- Dispositivo concentratore secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detto concentratore primario (32) è pieno ed è realizzato di un materiale dielettrico trasparente presentante un indice di rifrazione maggiore di 1 per concentrare, verso la relativa detta apertura di uscita (7), la luce solare ricevuta tramite riflessione totale interna. 8.- Dispositivo concentratore secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detto concentratore primario (34) è realizzato di un materiale dielettrico trasparente ed è parzialmente cavo all'interno in modo tale da presentare prime superi ici interne (35) parallele a detto asse ottico (8) e seconde superficie interne (36) giacenti su piani ortogonali all'asse ottico (8). 9.- Dispositivo concentratore secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui detta apertura di uscita (7) del concentratore primario (5; 23; 27; 30; 31; 32; 34) definisce, su di un piano ortogonale al relativo asse ottico (8), un contorno di uscita (12); detto concentratore primario (5; 23; 27; 30; 31; 32; 34) comprendendo una porzione di uscita (16) a superficie curva presentate una curvatura ottenuta dalla traslazione di almeno un primo segmento generatore curvo (G; Gl) lungo il contorno di uscita (12). 10.- Dispositivo concentratore secondo la rivendicazione 9, in cui detto contorno di uscita (12) comprende almeno due prime porzioni di contorno (12a), le quali presentano rispettivi primi raggi di curvatura, e almeno una seconda porzione di contorno (12b), la quale è interposta tra le prime porzioni di contorno (12a) e presenta un secondo raggio di curvatura inferiore a uno qualunque dei primi raggi di curvatura e tale per cui la seconda porzione di contorno (I2b) funga da raccordo tra le prime porzioni di contorno (12a), e detta porzione di uscita (16) comprende prime porzioni curve (28) ottenute per traslazione di detto primo segmento generatore curvo (G) lungo le prime porzioni di contorno (12a); detto concentratore primario (27) comprendendo almeno una porzione di raccordo (29), la quale raccorda le prime porzioni curve (28) tra loro ed è ottenuta da una interpolazione lungo la seconda porzione di contorno (12b) in modo tale per cui raggi di luce solare che colpiscano tale porzione di raccordo (29) secondo una direzione parallela a detto asse ottico (8) vengano riflessi verso detta apertura di uscita (7). 11.- Dispositivo concentratore secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui detto contorno di entrata (il) è una linea spezzata delimitante un poligono regolare. 12.- Dispositivo concentratore secondo la rivendicazione 11, in cui detto poligono regolare è un quadrato. 13.- Dispositivo concentratore secondo la rivendicazione il, in cui detto poligono regolare è un esagono. 14.- Dispositivo concentratore secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui detto contorno di entrata (11) delimita un rettangolo; detta porzione di uscita (16) comprendendo seconde porzioni curve (20) ottenute dalla traslazione di detto primo segmento generatore curvo (Gl) in corrispondenza dei lati minori (18) del rettangolo, e terze porzioni curve (21) ottenute dalla traslazione di un secondo segmento generatore curvo (G2) in corrispondenza dei lati maggiori (19) del rettangolo. 15.- Dispositivo concentratore secondo la rivendicazione 14, in cui detto concentratore primario (5) comprende porzioni di raccordo (22), le quali raccordano tra loro dette seconde (20) e terze (21) porzioni curve e sono ottenute tramite interpolazione in modo tale per cui raggi di luce solare che colpiscano tali porzioni di raccordo (22) secondo una direzione parallela a detto asse ottico (8) vengano riflessi verso detta apertura di uscita (7). 16.- Dispositivo concentratore secondo una delle rivendicazioni 9, 10, 14, o 15, in cui detto primo (G; Gl) e secondo (G2) segmento generatore curvo è un segmento di parabola. 17.- Dispositivo concentratore secondo una delle rivendicazioni 9, 10, 14, o 15, in cui detto primo (G; Gl) e secondo (G2) segmento generatore curvo è un segmento di ellisse. 18.- Dispositivo concentratore secondo una delle rivendicazioni da 1 a 17, in cui ciascuna detta unità ottica (4) comprende un rispettivo concentratore secondario (17), il quale è disposto tra detta apertura di uscita (7) di detto concentratore primario (5; 23; 27; 30; 31; 32; 34) e la rispettiva detta cella fotovoltaica (2) e presenta una propria apertura di uscita (17a) avente sostanzialmente la forma della cella fotovoltaica (2). 19.- Sistema di generazione fotovoltaica comprendente una pluralità di celle fotovoltaiche (2) e un dispositivo concentratore (3) di luce solare per ricevere direttamente e concentrare la luce solare sulle celle fotovoltaiche (2) stesse,· il sistema di generazione fotovoltaica (1) essendo caratterizzato dal fatto che il dispositivo concentratore (3) è del tipo rivendicato da una delle rivendicazioni da 1 a 18.