ITBO20060681A1 - Dispositivo per il lavaggio del condotto uditivo esterno e della membrana timpanica. - Google Patents

Dispositivo per il lavaggio del condotto uditivo esterno e della membrana timpanica. Download PDF

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ITBO20060681A1
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Giorgio Mezzoli
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Description

“Dispositivo per il lavaggio del condotto uditivo esterno”
Campo dell’invenzione.
Il trovato consiste in un dispositivo per il lavaggio del Condotto Uditivo Esterno e della Membrana Timpanica.
Stato della Tecnica .
Sono noti e disponibili sul mercato dispositivi, comprendenti normalmente almeno un canale d'ingresso ed un canale di deflusso, atti ad immettere (a scopo d'igiene, di prevenzione e/o per curare eventuali affezioni) un prodotto di opportune caratteristiche e/o composizione (detto nel seguito: “un liquido”) nel Condotto Uditivo Esterno: le sostanze attive, (eventualmente) presenti nel liquido variano (o possono variare) di volta in volta in funzione dello specifico scopo cui il liquido è destinato e non saranno ulteriormente discusse perché comunque estranee al presente trovato.
In particolare i dispositivi noti per il lavaggio del Condotto Uditivo Esterno (detto in seguito “CUE”) e della Membrana Timpanica (detta in seguito “MT) presentano un canale d’ingresso del liquido di lavaggio la cui sezione è minore di quella di deflusso tramite il quale si scaricano all’esterno il liquido ed i prodotti di lavaggio (cerume, squame epiteliali, eccetera): si evita così che la quantità di liquido di lavaggio immesso nel CUE (normalmente ad una pressione lievemente superiore a quella atmosferica per ottenere una più efficace azione di disgregazione e di asportazione dei cerume) possa
essere maggiore di quella che esce all’esterno tramite il canale di deflusso, creando nel CUE una sovrapressione (almeno potenzialmente) pericolosa per l’integrità e/o funzionalità della MT.
I prodotti di lavaggio, disgregati ed asportati dalle pareti del CUE dall’azione del liquido, vengono normalmente veicolati dal liquido di deflusso e scaricati all’esterno ma, se le loro dimensioni sono comparabili (o superiori) a quelle del foro di accesso al canale di deflusso, possono ostruire (almeno parzialmente) tale canale, riducendo lo spazio utile per la fuoriuscita del liquido e dei prodotti di lavaggio ed originando perciò nel CUE, a ridosso della MT, una sovrapressione del liquido di lavaggio (almeno potenzialmente) pericolosa per l'integrità e/o funzionalità della membrana stessa, che potrebbe inoltre danneggiare l’orecchio interno con comparsa di acufeni e/o compromissione dell’udito con diminuzione della capacità uditiva. Il rischio di una sovrapressione del liquido di lavaggio è particolarmente rilevante se un dispositivo di lavaggio di tipo noto viene usato direttamente da un paziente per lavarsi il CUE (autolavaggio) senza ricorrere all’assistenza di personale qualificato o, comunque, di una seconda persona (eterolavaggio), poiché in tal caso il paziente non è in grado di controllare direttamente e continuamente la regolare fuoriuscita del liquido di lavaggio e di sospendere immediatamente l'immissione del liquido di lavaggio nel CUE non appena si verifica (o potrebbe verificarsi) una situazione anomala (almeno potenzialmente) pericolosa. Tale rischio può presentarsi anche in caso in cui, pur defluendo regolarmente il liquido di lavaggio dal canate di deflusso, aumenti eccessivamente la quantità, la velocità e quindi la pressione del liquido d'ingresso a causa di un aumento della forza di spinta sul liquido d’ingresso.
Tate rischio può presentarsi anche in caso di eterolavaggio se chi effettua il lavaggio non rileva tempestivamente (per qualsiasi motivo) una situazione (almeno potenzialmente) pericolosa e/o non vi reagisce sollecitamente.
Ciò costituisce un grave inconveniente dei dispositivi di lavaggio noti, che ne limita (o ne può limitare) l’uso, in particolare per l’autolavaggio del CUE.
Una soluzione al suddetto problema è stata descritta nella domanda di brevetto WO 01/07100 (inventore Mezzoli) che descrive un dispositivo per il lavaggio del CUE e della MT. In una applicazione di questa invenzione, illustrata in fig.la, il dispositivo di lavaggio (10) comprende almeno un canale d’ingresso (6) per il liquido di lavaggio (13) ed un canate di scarico (8) che collega con l'esterno la porzione terminate (7) del canale d’ingresso (6) per far defluire all'esterno il liquido di lavaggio (13) se un ulteriore canate (9) (detto canale di deflusso) realizzato nel corpo del dispositivo di lavaggio (10) e destinato a far defluire all’esterno il liquido di lavaggio (13) ed i prodotti di lavaggio (15) (costituiti da almeno un pezzetto di cerume) è almeno parzialmente ostruito dai prodotti di lavaggio (14). In tate invenzione, all’uscita della porzione terminale (7) del canate d’ingresso, sono presenti mezzi (17), atti a deflettere verso la parete (4) del CUE (2) il liquido di lavaggio (13) che esce dal dispositivo di lavaggio (10), e che sono inoltre atti a direzionare e/o allargare e/o appiattire il getto di liquido (13), presentando l’uscita della porzione terminale (7) del canate d’ingresso una forma ellittica o schiacciata. Il dispositivo, sopra descritto, è anche caratterizzato anche dal fatto di essere associato a mezzi atti ad erogare il liquido di lavaggio: sacca flessibile, siringa o pistola. Durante il lavaggio, il liquido di lavaggio (13) fluisce nel CUE (2) attraverso l'apertura (7) del canale d’ingresso (6) e defluisce, contemporaneamente, sia attraverso il canale di scarico (8) sia attraverso il canale di deflusso (9).
Nella sopra descritta invenzione il canale di scarico (8) è atto ad impedire che possa verificarsi la suddetta sovrapressione sulla MT (3), ciò rende il dispositivo descritto immune dai gravi inconvenienti e rischi presentati dai dispositivi di lavaggi noti, ma presenta l'inconveniente che il liquido, che esce dallo scarico di sicurezza (8) e che quindi non viene utilizzato per il lavaggio, avendo una certa pressione si propaga ad una certa distanza per cui per riuscire a veicolarlo in un lavandino o contenitore è necessario collegare il canale di scarico (8) con un tubo che veicoli il liquido di lavaggio in un lavandino o un contenitore. Inoltre anche il liquido di lavaggio mescolato ai prodotti del lavaggio provenienti dal canale di deflusso (9) si propagano ad una certa distanza. Questo inconveniente rende più complessa la manovra di lavaggio da parte dell’utilizzatore.
Per ovviare a questo inconveniente è stato trovato un nuovo dispositivo per il lavaggio del CUE (2) e della MT (3) che comprende mezzi atti ad impedire che il liquido di lavaggio (13), che esce dal canale o apertura di scarico di sicurezza (8), si propaghi ad una certa distanza, senza collegare il canale di scarico con un tubo.
Inoltre i sistemi di collegamento tra i mezzi (sacche, flaconi ecc...) atti ad erogare il liquido di lavaggio (13) ed il dispositivo di lavaggio (10) sono rappresentati da tubi che non sono in grado di mettere in comunicazione la sacca o il flacone con il dispositivo di lavaggio (10), al momento deH’uso. Una soluzione al suddetto problema è stata descrìtta nella co-pendente domanda di brevetto in Italia N. B02006A000038 depositata IL 23.01.2006 che descrìve un dispositivo atto a perforare la valvola di sacche flessibili o flaconi rìgidi.
Sommario dell’invenzione.
Forma oggetto del presente trovato un dispositivo (10) per il lavaggio del CUE (2) e della MT (3) che comprende un canale d’ingresso costituito dalle porzioni (6), (7) e (7a) con l’apertura (7b), per il liquido di lavaggio (13), nella cui porzione intermedia (7) è presente un canale o apertura di scarico laterale (8), che collega con l’esterno la porzione intermedia (7) del canale d’ingresso, attraverso il quale defluisce all'esterno il liquido di lavaggio (13b) che viene indirizzato e proiettato lungo e/o verso la parete interna (19) di un ulteriore canale (9), destinato a far defluire all’esterno il liquido di lavaggio (13c) mescolato ai prodotti del lavaggio (15), che viene intercettato dai getti di scarico a ventaglio del liquido di lavaggio (13b), dando luogo ad una mirìade di piccoli getti (13d), a forma di spray, che, quasi nebulizzandosi, perdono la loro forza e velocità e cadono nel lavandino sottostante. L’ulteriore canale (9) può essere costituito da un canale di deflusso realizzato nel corpo del dispositivo di lavaggio (10), da uno speculo auricolare in cui viene inserito il dispositivo di lavaggio e dal CUE.
Breve descrizione delle figure
il trovato sarà descritto con riferimento ad esempi di realizzazione a carattere non limitativo, illustrati nelle figure allegate, dove:
La fig. 1a e 1b mostra schematicamente e rispettivamente in sezione una forma di realizzazione di un dispositivo di lavaggio ed uno speculo auricolare inseriti nel CUE (2) della domanda di brevetto WO 01/07100;
La fig. 1c e 1d mostrano schematicamente una forma di realizzazione di un perforatore, atto a perforare la valvola di sacche flessibili e/o flaconi rigidi come quello descritto (a mero titolo di esempio non limitativo) nella co-pendente domanda di brevetto in Italia N. B02006A000038 depositata il 23.01.2006, al cui apice, tagliato a becco di flauto, sono presenti un’apertura centrale (2) collegata a due aperture laterali, a fessura, feritoie (7) che favoriscono il completo svuotamento della sacca o contenitore rìgido.
La fig. 2a mostra molto schematicamente in sezione una prima forma di realizzazione di un dispositivo di lavaggio secondo il trovato inserito nel CUE (2) ed associato a mezzi (18) atti ad erogare il liquido di lavaggio;
Le figure 2b e 2c mostrano schematicamente il dispositivo di lavaggio di fig. 2a associato ad una coppa proteggi spruzzi;
Le figure da 3a a 3c mostrano schematicamente il dispositivo di lavaggio delle figure 2a, 2b e 2c l’estremità della porzione (6) del canale d’ingresso, di collegamento con la sacca, è fornito di un apice, tagliato a becco di flauto, atto a perforare la valvola della sacca;
Le figure da 4a a 4c mostrano schematicamente il dispositivo di lavaggio delle figure 3a, 3b e 3c l’estremità della porzione (6) del canale d’ingresso, di collegamento con la sacca, è fornito di un apice, tagliato a becco di flauto, atto a perforare la valvola della sacca, in cui sono presenti un'apertura centrale collegata con due aperture laterali, a fessura, feritoie ((29) delimitate da due rebbi (29a) e (29b);
Le figure da 5a a 5g mostrano schematicamente una visione prospettica, due visioni frontali figure 5c e 5d (fatte in corrispondenza delle estremità), e la sezione longitudinale figure 5b, 5e, 5f e 5g della porzione (A) di una variante preferita del dispositivo di lavaggio (10) illustrato in fìg. 2a;
Le figure da 6a a 6f mostrano schematicamente la porzione (B) di una variante preferita del dispositivo di lavaggio (10) illustrato in fig. 2a in cui la fig. 6a mostra una visione prospettica, la fig. 6b una visione dall'alto, la fig. 6c una visione dal basso, le figure 6d, 6e e 6f mostrano rispettivamente una sezione dell'estremità (B1) e due sezioni longitudinali;
Le figure 7a, 7b, e 7c mostrano rispettivamente una sezione longitudinale e due visioni frontali della variante preferita del dispositivo di lavaggio (10) illustrato nelle figure da 5a a 5g e da 6a a 6f in cui la porzione (A) è assemblata alla porzione (B);
Le figure 8a, 8b 8c mostrano rispettivamente una sezione longitudinale descritta in fig. 7a, una sezione longitudinale di fig. 8a in cui è presente una coppa proteggi spruzzi ed una sezione longitudinale di fig. 8b in cui la coppa è inserita in una doccia anulare;
Le figure 9a, 9b e 9c mostrano rispettivamente una sezione longitudinale della coppa, una vista dalla parte convessa ed una vista dalla parte concava;
Le figure 10a, 10b, 10c e 10d mostrano rispettivamente il dispositivo illustrato in fig. 8c, una visione dalla parete convessa, una visione dalla parete concava ed una visione prospettica del dispositivo illustrato in fig. 8c;
Le figure 11 a, 11 b e 11c mostrano rispettivamente una visione, prospettica delia variante del dispositivo di lavaggio illustrato in fig. 8c dal lato della parete concava, dal lato della parete convessa e dal lato della parete concava in cui è stata rimossa la parete esterna laterale della porzione (A);
Le 12a e 12b mostrano in sezione una visione prospettica del dispositivo di lavaggio illustrato in fig. 8c;
Le figure 12c e 12d mostrano una visione laterale del dispositivo di lavaggio illustrato in fig. 8c;
Le figure 12e e 12f mostrano una visione prospettica di una sezione trasversale fatta in corrispondenza del limite tra la porzione (7) e (7a) del canale d’ingresso illustrato in fig. 7a;
Le figure 12g e 12 h mostrano una visione prospettica dall’alto del dispositivo di lavaggio illustrato in fig. 7a;
Le figure 12i e 121 mostrano una sezione longitudinale del dispositivo di lavaggio illustrato nelle figure 12ce 12d rispettivamente;
Le figure 12m e 12n mostrano una visione prospettica dal basso del dispositivo di lavaggio illustrato in fig. 7a;
Le figure 12o e 12p mostrano una visione dall'alto del dispositivo di lavaggio illustrato in fig. 7a;
Le figure 12q e 12 r mostrano una sezione di una visione prospettica della porzione (B1) del canale d’ingresso illustrato in fig. 6d;
Le figure da 13a a 13i mostrano schematicamente una variante del dispositivo di lavaggio illustrato in fig. 7a;
Le figure da 14a a 14i mostrano schematicamente una variante del dispositivo di lavaggio illustrato nelle figure da 13a a 13i;
Le figure 15a e 15g mostrano una visione prospettica del dispositivo di lavaggio illustrato in fig. 14a;
Le figure 15c e 15e mostrano una visione prospettica della porzione (6) e della porzione intermedia (7) del canale d'ingresso in cui è stata rimossa la parete laterale;
Le figure 15h e 15i mostrano una visione prospettica della porzione (6), della porzione intermedia (7) e della porzione (7a) del canale d’ingresso in cui è stata rimossa la parete laterale;
Le figure 15b e 15 d mostrano rispettivamente una visione prospettica dall’alto e dal basso del dispositivo di lavaggio illustrato in fig. 14d;
La fig. 15f mostra una visione prospettica del dispositivo di lavaggio di fig. 14a;
La fig. 16a mostra schematicamente in sezione una forma di realizzazione di un dispositivo di lavaggio secondo il trovato inserito in uno speculo auricolare nel CUE.
La fig. 16b mostra schematicamente in sezione una forma di realizzazione di un dispositivo di lavaggio secondo il trovato inserito nel CUE.
La fig. 16c mostra schematicamente in sezione una forma di realizzazione di un dispositivo di lavaggio secondo il trovato inserito nel corpo di uno speculo auricolare nel CUE.
La fig. 16d mostra schematicamente in sezione una variante del dispositivo di lavaggio di fig. 16a inserito nel CUE.
La fig. 16e mostra schematicamente in sezione un dispositivo di lavaggio descritto nella domanda di brevetto (inventore Mezzoli) N. WO 01/07100 in cui è stata inserita una coppa proteggi spruzzi.
Descrizione dell’invenzione.
La fig. 1a illustrata il dispositivo di lavaggio (10) che comprende almeno un canale d'ingresso (6) per il liquido di lavaggio (13) ed un canale di scarico (8) che collega con l’esterno la porzione terminale (7) del canale d’ingresso (6) per far defluire all'esterno il liquido di lavaggio (13) se un ulteriore canale (9) (detto canale di deflusso) realizzato nel corpo del dispositivo di lavaggio (10) e destinato a far defluire all’esterno il liquido di lavaggio (13) ed i prodotti di lavaggio (15) (costituiti da almeno un pezzetto di cerume) è almeno parzialmente ostruito dai prodotti di lavaggio (14). In tale invenzione, all'uscita della porzione terminale (7) del canale d’ingresso, sono presenti mezzi (17), atti a deflettere verso la parete (4) del CUE (2) il liquido di lavaggio (13) che esce dal dispositivo di lavaggio (10), e che sono inoltre atti a direzionare e/o allargare e/o appiattire il getto di liquido (13), presentando l'uscita della porzione terminale (7) del canale d'ingresso una forma ellittica o schiacciata. Il dispositivo, sopra descritto, è anche caratterizzato anche dal fatto di essere associato a mezzi atti ad erogare il liquido di lavaggio: sacca flessibile, siringa o pistola. Durante il lavaggio, il liquido di lavaggio (13) fluisce nel CUE (2) attraverso l'apertura (7) del canale d’ingresso (6) e defluisce, contemporaneamente, sia attraverso il canale di scarico (8) sia attraverso il canale di deflusso (9).
La fig. 1b mostra schematicamente in sezione uno speculo auricolare, inserito nel CUE (2), che può essere utilizzato in combinazione con una forma di dispositivo di lavaggio (10), descritta nelle figure 16a e 16b, che comprende il canale d’ingresso, costituito dalle porzioni (6), (7), (7a) con l’apertura (7b) nella cui porzione intermedia (7) è presente un canale o apertura di scarico (8): il canale di deflusso è costituito dalia porzione dello speculo auricolare che non è occupata dal dispositivo di lavaggio (10).
La fig. 1c e 11 d che descrìve ed illustra un dispositivo atto a perforare la valvola di sacche flessibili o flaconi rìgidi. In un’applicazione preferita di questa invenzione, il dispositivo è fornito ad una estremità di un apice, tagliato a becco di flauto, in cui è presente un’apertura centrale (2) collegata a due aperture laterali (7), feritoie, delimitate da due rebbi essendo le due feritoie atte a svuotare completamente la sacca flessibile o il flacone rìgido.
La fig.2a mostra molto schematicamente in sezione una prima forma di realizzazione di un dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, inserito nel CUE (2) ed associato a mezzi (costituiti in fig.2a dalla sacca (18), particolarmente adatta all'autolavaggio) contenenti il liquido di lavaggio (13) e collegati al dispositivo di lavaggio (10) dalla porzione (6) del canale d’ingresso (11 a).
In fig. 2a (in cui è illustrato molto schematicamente ed in trasparenza il dispositivo di lavaggio (10)) sono evidenziati il padiglione auricolare (1), il CUE (2) delimitato dalle pareti (4) e chiuso dalla MT (3) e pezzetti di cerume (15) aderenti alla parete interna (4) del CUE (2) e/o della MT (3).
In fig. 2a è visibile la parete (16) che separa la porzione intermedia (7), la porzione terminale (7a) e l’apertura (7b) del canale d’ingresso, dall'apertura (12) del canale di deflusso (9), dal canale di deflusso (9) e dall’apertura (22) del canale di deflusso (9).
Il dispositivo di lavaggio (10) (illustrato molto schematicamente ed “in trasparenza” per evidenziarne il funzionamento in fìg.2a) comprende un canale d’ingresso (11 a) per il liquido di lavaggio (13), costituito dalla porzione (6), dalla porzione intermedia (7), dalla porzione terminale (7a) e da un’apertura (7b), un canale o apertura di scarico (8) che collega con l'esterno la porzione intermedia (7) del canale d’ingresso (11 a) attraverso il quale defluisce all’esterno il liquido di lavaggio (13), indicato dalle frecce (13b), che viene indirizzato e proiettato, a ventaglio, (indicato dalle frecce (13d) lungo e/o verso la parete interna (19) del canale di deflusso (9) sulla quale si infrange dando luogo ad una miriade di piccoli getti (13e), a forma di spray, che quasi nebulizzandosi, perdono la loro forza e velocità, e cadono nei contenitore o lavandino sottostante all'esterno del dispositivo di lavaggio (10) (senza che sia necessario alcun tubo di scarico), ed un ulteriore canale (9) (detto “canale di deflusso”) realizzato nel corpo del dispositivo di lavaggio (10) e destinato a far defluire all’esterno il liquido (13) mescolato ai prodotti di lavaggio (15) (costituiti da almeno un pezzetto di cerume), indicato dalle frecce (13c). Se l’ulteriore canale di deflusso (9) è almeno parzialmente ostruito dai prodotti di lavaggio (14), il liquido di lavaggio (13) continua a defluire attraverso il canale o apertura di scarico (8). Durante il lavaggio del CUE (2) e della MT (3) il liquido di lavaggio (13) fluisce, attraverso la porzione (6) del canale d’ingresso (11a), nella porzione intermedia (7), nella porzione terminale (7a) e attraverso l'apertura (7b) del canale d'ingresso (11a) perviene nel CUE (2); contemporaneamente, defluisce attraverso il canale o apertura di scarico (8), presente nella porzione intermedia (7) del canale d’ingresso, impedendo in tal modo che si verifichi un aumento della pressione del liquido di lavaggio sulla MT (3) la quale pressione rimane costante durante tutta la fase del lavaggio del CUE (2) e della MT (3), nello stesso tempo il liquido di lavaggio (13), mescolato ai prodotti del lavaggio (15), cerume, squame epidermiche, miceti, batteri ecc., eventualmente presenti nel CUE (2), defluisce attraverso l’apertura (12) dell’ulteriore canale di deflusso (9), insieme ai prodotti del lavaggio (15), e attraverso l’apertura (22) del canale di deflusso (9) vengono eliminati all'esterno del dispositivo (10).
La sezione della porzione (6), del canale d'igresso (11 a), è non inferiore alla sezione del canale o apertura di scarico (8) aumentata della sezione dell’apertura (7b) della porzione terminale (7a) del canale d'ingresso. La sezione del canale di scarico o deflusso (8) è non inferiore alla sezione dell’apertura (7b) della porzione terminale (7a) del canale d’ingresso.
Il funzionamento del dispositivo di lavaggio (10) sarà ora brevemente descritto con riferimento alla fig.2a.
In condizioni di funzionamento normali il liquido di lavaggio (13) perviene, tramite la porzione (6) del canale d’ingresso (11a) (connesso al contenitore esterno (18) o ad eventuali mezzi di pompaggio), nella porzione intermedia (7) e nella porzione terminale (7a) del canale d’ingresso, fluendo, attraverso l’apertura (7b), all’interno del CUE (2) con una energia tale da disgregare ed asportare i pezzetti di cerume (15) aderenti alla parete interna (4) del CUE (2) ed eventualmente accumulatosi contro la MT (3) senza irritare la parete interna del CUE (2) e/o danneggiare la MT (3); contemporaneamente, durante tutta la fase del lavaggio, il liquido di lavaggio (13), indicato dalle frecce (13b), defluisce anche attraverso il canale o apertura di scarico (8) evitando in tal modo che si verifichi un aumento della pressione del liquido di lavaggio (13) sulla MT (3), e attraverso l’ulteriore canale di deflusso (9) attraverso il quale viene eliminato all’esterno il liquido di lavaggio (13) mescolato ai prodotti del lavaggio (15), indicato dalle frecce (13c).
I prodotti di lavaggio (15), ossia i pezzetti di cerume asportati dalla parete interna (4) del CUE (2) e/o dalla MT (3), vengono veicolati dal liquido di lavaggio (13) nel canale di deflusso (9) attraverso il suo ingresso (12) e scaricati all'esterno attraverso la sua apertura di deflusso (22). Si osservi che la sezione del canale di deflusso (9) è maggiore di quella della porzione (6) del canale d’ingresso (11a). ciò consente un agevole deflusso del liquido (13) e dei prodotti del lavaggio (15), indicato dalle frecce (13c) attraverso il canale di deflusso (9), sufficientemente pervio da permettere l’eliminazione dei pezzetti di cerume (15) e degli altri prodotti del lavaggio, eventualmente presenti nel CUE (2), all’esterno del dispositivo di lavaggio (10). Se, come illustrato in fig. 2a, uno dei prodotti del lavaggio (14) (pezzetto di cerume) ha dimensioni tali da ostruire (quasi) completamente l’ingresso (12) del canale di deflusso (9), impedendo al liquido (13), che entra nel CUE (2) tramite il canale d’ingresso, di defluire tramite il canale di deflusso (9), il liquido di lavaggio (13) defluisce liberamente all'esterno attraverso il canale o apertura di scarico (8) senza che possa sussistere il rischio che nel CUE (2) si instauri una sovrapressione del liquido di lavaggio (13) (almeno potenzialmente) pericolosa per la funzionalità e/o l’integrità della membrana timpanica (3). A tale scopo, la sezione del canale o apertura di scarico (8) deve essere non inferiore alla sezione dell’apertura (7b) della porzione terminale (7a) del canale d’ingresso. Nel dispositivo di lavaggio (10) illustrato in figura 2a, la parete (16) delimita e separa la porzione intermedia (7), terminale (7a) e l’apertura (7b) del canale d’ingresso, dall'apertura (12) del canale di deflusso (9), dal canale di deflusso (9) e dall’apertura (22) del canale di deflusso (9). L’almeno un canale o apertura di scarico (8) presente nella parete (16) mette in comunicazione la porzione intermedia (7) dell’almeno un canale d’ingresso con l'almeno un canale di deflusso (9). In fig. 2a, la direzione dei flussi del liquido di lavaggio, nelle varie sezioni o tratti all'interno del dispositivo di lavaggio (10) realizzato secondo il trovato, è indicata da frecce: freccia (13) indica la direzione del flusso
del liquido di lavaggio (13) nella porzione (6) del canale d’ingresso (11a), freccia (13a) indica la direzione del flusso del liquido di lavaggio (13) che, attraverso le porzioni (7), (7a) e l'apertura (7b) del canale d’ingresso (11a), perviene nel CUE (2), freccia (13b) indica la direzione del deflusso del liquido di lavaggio (13) che, dalla porzione intermedia (7) del canale d'ingresso (11a), defluisce attraverso il canale o apertura di scarico (8) e la sua proiezione sulla parete interna (19) del canale di deflusso (9), freccia (13c) indica la direzione del liquido di lavaggio (13) che, mescolato ad eventuali prodotti del lavaggio (15), defluisce attraverso l'apertura (12) del canale di deflusso (9) ed attraverso il canale di deflusso (9), freccia (13e) indica la direzione della miriade di piccoli getti, a forma di spray, che escono all’esterno attraverso l’apertura (22) del canale di deflusso (9) e che sono formati dal liquido di lavaggio che defluisce attraverso il canale o apertura di scarico (8) e dal liquido di lavaggio, mescolato ad eventuali prodotti del lavaggio (15), che defluisce dal canale di deflusso (9). Infatti il liquido di lavaggio indicato dalle frecce (13b), che defluisce, a ventaglio, attraverso il canale o apertura di scarico (8), intercetta il liquido di lavaggio, mescolato ad eventuali prodotti del lavaggio (15), indicato dalle frecce (13c), e lo convoglia contro la parete (19), indicato dalle frecce (13d), sulla quale si infrangono e danno orìgine ad una mirìade di piccoli getti, a forma di spray, che escono all’esterno attraverso l'apertura (22) del canale di deflusso (9), indicate dalle frecce (13e) e che, in tal modo, perdendo forza e velocità, cadono nel lavandino o contenitore sottostante.
La fìg. 2b mostra schematicamente in sezione la prima forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descritta con riferimento alla fig. 2a essenzialmente per il fatto che, sulla parete esterna della porzione (6) del canale d’ingresso (11b) è presente una coppa (23) (coppa o disco proteggi spruzzi) con la concavità rivolta verso il CUE (2), mobile e scorrevole sulla parete esterna della porzione (6) del canale d’ingresso (11 b), sulla cui parete concava (25) si infrangono la mirìade di piccoli getti (13e) che defluiscono attraverso l’apertura (22), dopo essersi infranti sulla parete interna (19), del dispositivo di lavaggio (10) e che cadono nel lavandino o contenitore sottostante impedendo ai getti di propagarsi all’esterno in tante direzioni.
La fig. 2c mostra schematicamente in sezione la prima forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descritta con riferimento alla fig. 2b essenzialmente per il fatto che sulla parete esterna della porzione (6) del canale d’ingresso (11c) sono presenti due anelli o bordi (24) che delimitano una doccia anulare (24a) dove viene inserita la coppa (23) (coppa o disco proteggi spruzzi), introducendo il canale (24d) della coppa nella doccia anulare (24a) ed inserendola facendola scivolare sulle pareti laterali (24b) sino all’alloggiamento anulare (24e), che in tal modo è mobile ma non è scorrevole sulla parete esterna della porzione (6) del canale d’ingresso (11c).
La fig. 3a mostra schematicamente in sezione la prima forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descrìtta con riferimento alla fig. 2a essenzialmente per il fatto che l’apice (27) della porzione (6) del canale d’ingresso (11d), che si collega alla sacca (18) contenente il liquido di lavaggio (13), è tagliato a becco di flauto, ed è fornito di un’apertura (27a) che costituisce l’apertura attraverso la quale il liquido di lavaggio (13), dalla sacca (18), perviene nella porzione (6) del canale d’ingresso (11d). L’apice (27) della porzione (6) del canale d’ingresso (11d) è atto a perforare la valvola di una sacca flessibile (18) o di un flacone rigido contenente il liquido di lavaggio (13).
La fìg. 3b mostra schematicamente in sezione la prima forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descritta con riferimento alla fìg. 3a essenzialmente per il fatto che sulla parete esterna della porzione (6) del canale d'ingresso (11e) è presente una coppa (23) (coppa o disco proteggi spruzzi) con la concavità rivolta verso il CUE (2), mobile e scorrevole sul tubo (11e), sulla cui parete concava (25) si infrangono la mirìade di piccoli getti (13e) che defluiscono attraverso l’apertura (22) provenienti dal canale di deflusso (9) e dal canale o apertura di scarico (8), dopo essersi infranti sulla parete interna (19), del dispositivo di lavaggio (10) e che cadono nel lavandino o contenitore sottostante impedendo ai getti di propagarsi all'esterno in tante direzioni.
La fìg. 3c mostra schematicamente in sezione la prima forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descritta con riferimento alla fìg. 3b essenzialmente per il fatto che sulla parete esterna della porzione (6) del canale d'ingresso (11f) sono presenti due anelli o bordi (24) che delimitano una doccia anulare (24a) dove viene inserita la coppa (23) (coppa o disco proteggi spruzzi) che in tal modo è mobile ma non è scorrevole sul tubo (11f).
La fig. 4a mostra schematicamente in sezione la prima forma di realizzazione dei dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descritta con riferimento alla fig. 2a essenzialmente per il fatto che l’apice (28a) della porzione (6) del canale d'igresso (11 g), che si collega alla sacca (18) contenente il liquido di lavaggio (13), è tagliato a becco di flauto, ed è fornito di un'apertura (28) la quale è collegata a due aperture laterali (29), feritoie, delimitate da due rebbi (29a) e (29b), attraverso tali aperture, il liquido di lavaggio, dalla sacca (18), perviene nella porzione (6) del canale d’ingresso (11g). L’apioe della porzione (6) del canale d’ingresso (11g) è atto a perforare la valvola della sacca flessibile contenente il liquido di lavaggio (13). L’apertura (28) collegata alle due aperture laterali (29), feritoie, sono atte a fare defluire tutto il liquido di lavaggio (13) presente all’interno della sacca flessibile (18) o di un flacone rigido.
La fig. 4b mostra schematicamente in sezione la prima forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descritta con riferimento alla fig. 4a essenzialmente per il fatto che sulla parete esterna della porzione (6) del canale d’ingresso (11 h) è presente una coppa (23) (coppa o disco proteggi spruzzi) con la concavità rivolta verso il CUE (2), mobile e scorrevole sulla parete esterna della porzione (6) del canale d’ingresso (11 h), sulla cui parete concava (25) si infrangono la miriade di piccoli getti (13e) che defluiscono attraverso l'apertura (22) provenienti dal canale di deflusso (9) e dal canale o apertura di scarico (8), dopo essersi infranti sulla parete interna (19), del dispositivo di lavaggio (10) e cadono nel lavandino o contenitore sottostante impedendo ai getti di propagarsi all’esterno in tante direzioni.
La fìg. 4c mostra schematicamente in sezione la prima forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descritta con riferimento alla fìg. 4b essenzialmente per il fatto che sulla parete esterna della porzione (6) del canale d'ingresso (11i) sono presenti due anelli o bordi (24) che delimitano una doccia anulare (24a) dove viene inserita la coppa (23) (coppa o disco proteggi spruzzi) che in tal modo è mobile ma non è scorrevole sulla parete esterna della porzione (6) del canale d'ingresso (11i). La fig. 5a mostra una visione prospettica dei dispositivo di lavaggio (10)
realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descritta, molto schematicamente ed in trasparenza per evidenziarne il funzionamento, con riferimento alla fig. (2a) essenzialmente per il fatto che il dispositivo di lavaggio (10), preferito, è costituito da due porzioni separate (A) e (B) che debbono essere assemblate per realizzare il dispositivo di lavaggio (10), di cui la porzione (A), illustrata in fig. (5a), è costituita da una estremità (12a), che è atta ad essere inserita nel CUE (2) e da un’estremità (A1) in cui sono presenti l’apertura all'esterno (22) del canale di deflusso (9) e l’alloggiamento (22a) per la camera di connessione (5) dell’estremità (B1) della porzione (B) illustrata e descritta nelle figure da 6a a 6f. Inoltre, all’estremità (12a) a diametro minore, e quindi a circonferenza minore, sono presenti l’apertura (12) del canale di deflusso (9) e l’apertura (7b) del canale d’ingresso separati dalla porzione (17), atta a deflettere verso la parete (4) del CUE (2) il liquido di lavaggio (13a) che perviene nel CUE (2) attraverso l’apertura (7b) del canale d’ingresso, della parete o setto (16) che separa il canale d'ingresso dal canale di deflusso (9). Il bordo (22) costituisce l’apertura all'esterno del canale di deflusso (9).
Le figure 5b, 5c e 5d mostrano, schematicamente e rispettivamente, una sezione longitudinale, una vista dal lato a diametro maggiore ed una vista dal lato a diametro minore (12a) del dispositivo di lavaggio (10) illustrato in fìg. 5a, in cui è presente la porzione intermedia (7), la porzione terminale (7a) e l’apertura (7b) del canale d’ingresso. Nella porzione intermedia (7) è presente l'alloggiamento, per la camera di connessione (5) del canale d’ingresso, delimitato, anteriormente, dalla parete (16) e dal suo bordo superiore (16a), e posteriormente dalla parete (22b) e dal suo bordo (22a). In tale alloggiamento viene inserita la camera di connessione (5), illustrata e descritta nelle figure da 6a a 6e, del canale d’ingresso, in cui la camera di connessione (5), costituita da una parete posteriore (5a) e da una parete anteriore (5f), viene inserita nell’alloggiamento sino al bordo posteriore (5b) ed anteriore (5e) e delimita la porzione intermedia (7) del canale d’ingresso in cui è presente il canale o apertura di scarico (8). Nella porzione intermedia (7) del canale d’ingresso è presente il canale o apertura di scarico (8) il quale è delimitato, inferiormente, dal bordo (8a) della parete (16), superiormente dalla parete 8b, a forma di vaschetta reniforme ed a concavità rivolta verso il bordo 8a, ed ai due lati dalle pareti (5c) e (5d) che poggiano sul bordo (8a).
Le fìgg. da 5b a 5g mostrano schematicamente che l’estremità, del dispositivo di lavaggio (10), a diametro minore, atta ad essere inserita nel CUE (2), presenta diametri decrescenti (12a), (12b), (12c) e (12d) in modo da adattarsi alle diverse dimensioni della sezione del CUE (2) dal momento che l’area di sezione trasversale del CUE (2) varia in rapporto all’età, al sesso ed alla conformazione anatomica.
La fìg. 5b mostra, schematicamente, in sezione la prima forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, in cui è presente il canale o apertura di scarico (8) delimitato, inferiormente, dal bordo (8a).
La fig. 5e mostra schematicamente in sezione la prima forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descrìtta con riferimento alla fig. 5b essenzialmente per il fatto che la sezione del canale o apertura di scarico (8) è ridotta, mediante la presenza di una protuberanza (8e) del bordo (8a) della parete (16), in rapporto alla riduzione della sezione dell'apertura (7b) che, a sua volta, è in rapporto alfa riduzione della misura del diametro e quindi della misura circonferenza (12b).
La fig. 5f mostra schematicamente in sezione la prima forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descrìtta con riferimento alla fig. 5e essenzialmente per il fatto che la sezione del canale o apertura di scarico (8) è ulteriormente ridotta, mediante la presenza di una protuberanza di maggiori dimensioni (8f) del bordo (8a) della parete (16), in rapporto all'ulteriore riduzione della sezione dell’apertura (7b) che, a sua volta, è in rapporto alla riduzione della misura del diametro e quindi della misura della circonferenza (12f).
La fig. 5g mostra schematicamente in sezione la prima forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descrìtta con riferimento alla fig. 5f essenzialmente per il fatto che la sezione del canale o apertura di scarico (8) è ulteriormente ridotta, mediante la presenza di una protuberanza di maggiori dimensioni (8g) del bordo (8a) della parete (16), in rapporto all'ulteriore riduzione della sezione dell’apertura (7b) e che , a sua volta, è in rapporto alla riduzione della misura dei diametro e quindi della misura circonferenza (12g).
Le figure dalla 6a alla 6f illustrano e descrìvono la conformazione e le caratteristiche del canale d’ingresso (11 i).
La fig. 6a mostra in una vista prospettica della porzione (B) del dispositivo di lavaggio (10) realizzato secondo il trovato caratterizzato dal fatto di comprendere un canale d’ingresso (11 i), costituito da una estremità (B2) al cui apice (28a), tagliato a becco di flauto, è presente un’apertura (28) comunicante con due aperture laterali o feritoie (29) delimitate da due rebbi (29a) e (29b) ed una estremità (B1) costituita da una camera di connessione (5) e dalla parete superiore del canale o apertura di scarico (8), a forma di vaschetta reniforme (8b) la cui concavità, una volta assemblate la porzione (A) (illustrata nelle figure da 5a a 5g) con la porzione (B), (illustrata nelle figure da 6a a 6b) è rivolta verso il bordo inferiore (8a) della parete (16) del canale o apertura di scarico (8), delimitata da due pareti (5c) e (5d), che poggiano sul bordo (8a), e che delimitano, lateralmente, il canale o apertura di scarico (8) come illustrato nelle figure da 7b a 7c.
La fìg. 6b mostra una vista dall’alto della fig. 6a in cui sono evidenziati la porzione (6) del canale d'ingresso, le due feritoie (29), la parete superiore (5g) della camera di connessione (5), la parete superiore (tetto) (8c) e (8d) della vaschetta reniforme (8b) ed, in trasparenza, il bordo (8a) della parete (16) che separa la porzione (8c), comunicante con la porzione intermedia (7) del canale d’ingresso (11i), dalla porzione (8d), comunicante con il canale di deflusso (9). La fìg. 6c mostra una vista dal basso della fig. 6a in cui sono evidenziati la porzione (6) del canale d’ingresso (11i), la parete inferiore (5h) della camera di connessione (5), la parete superiore (8b), del canale di scarico (8), a forma di vaschetta reniforme con la concavità rivolta verso il basso e delimitata dalle pareti (5c) e (5d) che, una volta inserita la camera di connessione (5) nell'alloggiamento (22a), delimitato, anteriormente, dalla parete (16) e dal duo bordo (16a), posteriormente, dalla parete (22b) e dal bordo (22a), illustrato nelle figure (5b), (5e), (5f) e (5g), poggiano sul bordo (8a) della parete (16), delimitando, lateralmente, il canale o apertura di scarico (8).
La fìg. 6d mostra una sezione longitudinale della camera di connessione (5), della parete superiore (8b) del canale di scarico (8) ed una porzione del canale d’ingresso e della porzione intermedia (7).
La fìg. 6e mostra una sezione longitudinale della porzione (B) del dispositivo di lavaggio (10) secondo il trovato coassiale con la porzione (6) del canale d'ingresso (11 i) in cui si evidenzia, all’estremità (B1), la camera di connessione (5), che delimita la porzione intermedia (7) del canale d’ingresso (11i), nella porzione centrale, gli anelli (24) che delimitano lo spazio a forma di doccia anulare (24a) ed all’altra estremità la parete anteriore del rebbio (29b).
La fìg. 6f mostra una sezione longitudinale della porzione (B) del dispositivo di lavaggio (10) secondo il trovato in cui si evidenzia la porzione (6) del canale d'ingresso (11i) che presenta, ad una estremità, la camera di connessione (5), che delimita la porzione intermedia (7) del canale d’ingresso (11 i), nella porzione centrale, gli anelli (24) che delimitano lo spazio a forma di doccia anulare (24a) ed all’apice (28a), tagliato a becco di flauto, presenta l’apertura (28) comunicante con due aperture laterali a forma di feritoie (29) delimitate da due rebbi (29a) e (29b),
La fìg. 7a mostra una sezione longitudinale del dispositivo di lavaggio (10) secondo il trovato in cui l’estremità (B1) della porzione (B) è stata assemblata con l’estremità (A1) della porzione (A); in particolare la camera di connessione (5), costituita da una parete anteriore (5f) e da una parete posteriore (5a), è stata inserita, sino al bordo anteriore (5e) ed al bordo posteriore (5b), nell’alloggiamento delimitato, anteriormente, dalla parete (16) e dal suo bordo superiore (16a) e, posteriormente, dalla parete (22b) e dal suo bordo (22a); la porzione delimitata dalla parete concava (8b), a forma di vaschetta reniforme, ed ai due lati dalle pareti (5c) e (5d) costituisce la parete superiore (8b) e le due pareti laterali del canale o apertura di scarico (8); in particolare, nella porzione intermedia (7) del canale d’ingresso (11 i) è presente il canale o apertura di scarico (8) il quale è delimitato, inferiormente, dal bordo (8a) della parete (16), superiormente dalla parete 8b, a forma di vaschetta reniforme ed a concavità rivolta verso il bordo 8a, ed ai due lati dalle pareti (5c) e (5d) che poggiano sul bordo (8a).
La fig. 7b mostra una vista in trasparenza dall’alto del dispositivo della fìg. 7a. In trasparenza si evidenzia la porzione (8c) e (8d) della parete superiore (8b) a forma di vaschetta reniforme del canale di scarico (8) ed il bordo (8a) delia parete (16) che delimita inferiormente il canale o apertura di scarico (8) attraverso il quale il liquido di deflusso, indicato con frecce (13d), scarica a ventaglio sulla parete interna (19) del canale di deflusso (9), l'apertura (12) del canale di deflusso (9) e l’apertura (7b) del canale d’ingresso.
La fìg. 7c mostra una vista dal basso del dispositivo descritto in fig. 7a in cui si evidenzia, in trasparenza, la porzione (8c) e (8d) della parete superiore (8b) a forma di vaschetta reniforme del canale di scarico (8) ed il bordo (8a) che delimita inferiormente il canale o apertura di scarico (8) attraverso il quale il liquido di deflusso, indicato con frecce (13d), scarica a ventaglio sulla parete interna (19) del canale di deflusso (9).
La fìg. 8a mostra il dispositivo descritto ed illustrato in fìg. 7a.
La fig. 8b mostra schematicamente una vista del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descrìtta con riferimento alla fig. 7a essenzialmente per il fatto che sul tubo (11 h) è presente una coppa (23) (coppa o disco proteggi spruzzi) con la concavità rivolta verso il CUE (2), mobile e scorrevole sulla parete esterna della porzione (6) del canale d’ingresso (11h), sulla cui parete concava (25) si infrangono la miriade di piccoli getti (13e) che defluiscono attraverso l’apertura (22) provenienti dal canale di deflusso (9) e dal canale o apertura di scarico (8), dopo essersi infranti sulla parete interna (19), del dispositivo di lavaggio (10) e che cadono nel lavandino o contenitore sottostante impedendo ai getti di propagarsi all’esterno in tante direzioni.
La fig. 8c mostra schematicamente una vista di una forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descrìtta con riferimento alla fig. (8b) essenzialmente per il fatto che sulla parete esterna della porzione (6) del canale d’ingresso (11i), sono presenti due anelli o bordi (24) che delimitano una doccia anulare (24a) nella quale viene inserita la coppa (23), rimovibile ma non mobile sulla porzione (6) del canale d’ingresso (11i).
Le figure 9a, 9b, e 9c mostrano, rispettivamente, una sezione longitudinale lungo l’asse maggiore (a), una vista dal basso, parete convessa (25a) ed una vista dall’alto, parete concava (25), dei disco o coppa (23), facoltativamente presente nel dispositivo della presente invenzione, nella sua variante concava e rimovibile rispettivamente dalla parete esterna della porzione (6) dei canali d’ingresso (11 b), (11c), (11e), (11f), (11 h) e (11 ì). Esso consta di due pareti (24b) lungo il canale (24d) di inserimento sulla parete esterna della porzione (6) dei canali d’ingresso (11 b), (11c), (11e), (11f), (11 h) e (11 i) e di un foro di alloggiamento (24e) provvisto di parete (24c) per la porzione (6) dei canali d’ingresso (11b), (11c), (11e), (11f), (11h) e (11i). La concavità (25) è rivolta verso l’alto.
La figura 10a mostra la sezione longitudinale del dispositivo descritto ed illustrato in fig. 8c.
La fig. 10b mostra una vista dal basso, parete convessa (25a), del dispositivo descritto in fig. 10a in cui si evidenziano la porzione (6) del canale d'ingresso, l'apertura centrale (28) collegata alle aperture laterali (29), separate dai due
rebbi (29a) e (29b) e l’anello (24).
La fig. 10c mostra una vista dall’alto del dispositivo di fig. 10a in cui si evidenziano la parete concava (25), due pareti (24b) lungo il canale (24d) di inserimento della porzione (6) del canale d’ingresso, l’apertura (7b) della porzione terminale (7a) del canale d’ingresso delimitato e separato dall’apertura (12) del canale di deflusso (9) dalla porzione terminale (17) della parete (16) ed il bordo (22).
La fig. 10d mostra una vista prospettica del dispositivo descrìtto in fìg. 10a in cui si evidenzia la coppa in sede: la parete (24c) è inserita nella doccia (24a).
La fìg. 11a mostra una vista prospettica della forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, illustrata nelle figure da 10a a 10d in cui si evidenzia la parete concava (25) della coppa (23) inserita nella doccia anulare (24a) delimitata da due anelli o bordi (24).
La fìg. 11 b mostra una vista prospettica della forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, illustrata nelle figure da 10a a 10d in cui si evidenzia la parete convessa (25a) della coppa (23) inserita nella doccia anulare (24a) delimitata da due anelli o bordi (24).
La fig. 11c mostra una vista prospettica della forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, illustrata nella figure 10a in cui è stata rimossa parte della parete esterna della porzione A del dispositivo di lavaggio (10) ed in cui sono visibili le porzioni intermedia (7), terminale (7a) e l’apertura (7b) del canale d’ingresso, il canale o apertura di scarico (8) delimitato, inferiormente dal bordo (8a) della parete (16) in cui è presente la protuberanza (8e), superiormente, dalla porzione (8c), presente nella porzione (7) del canale d’ingresso, e dalla porzione (8d), presente nel canale di deflusso (9), della parete superiore (8b), che collega la porzione (7) del canale d’ingresso al canale di deflusso (9); il canale di deflusso (9) è separato dalle porzioni (7), (7a) e dall’apertura (7b) del canale d’ingresso dalla parete (16), in cui si evidenzia l'apertura (12) e l’apertura (22). La coppa, tagliata lungo l'asse maggiore, evidenzia una delle pareti (24b) sulle quali viene inserita la doccia (24a) sino al bordo (24c) dell’alloggiamento (24e) della coppa (23).
Le figure 12a e 12b mostrano una sezione longitudinale di una vista prospettica laterale del dispositivo illustrato in fig. 7a in cui è stata rimossa una porzione della parete del dispositivo di lavaggio ed in cui si evidenziano la porzione (6) del canale d'ingresso, la porzione intermedia (7) del canale d’ingresso in cui è presente la porzione (8c) della parete superiore concava (8b) del canale o apertura di scarico (8), l'apertura (7b) della porzione terminale (7a) del canale d’ingresso, l’apertura (12) del canale di deflusso (9) e la parete (16) che separa le porzioni intermedia (7) e terminale (7a) del canale d’ingresso dal canale di deflusso (9) e la porzione terminale (17a) della parete (16) che separa l’apertura (7b) dall’apertura (12) del canale di deflusso (9).
Le figure 12e e 12f mostrano sezione di una vista prospettica dal basso del dispositivo in cui è stata rimossa parte della la porzione inferiore della porzione (A) del dispositivo in cui si evidenzia la porzione (6) del canale d’ingresso che si apre nella porzione intermedia (7) del canale d’ingresso, la parete (16) che separa la porzione intermedia (7) del canale d’ingresso dal canale di deflusso (9), la porzione (8c) della parete superiore (8b) del canale o apertura di scarico (8) presente nella porzione intermedia (7) del canale d'ingresso e la porzione (8d) della parete superiore (8b) del canale o apertura di scarico (8) presente nel canale di deflusso (9).
Le figure 12g e 12 h, le figure 12m e 12n e le figure 12o e 12p mostrano rispettivamente una vista prospettica dall’alto, una vista dal basso ed una vista dall’alto del dispositivo illustrato nelle figure 7a, 7b e 7c in cui si evidenziano la cui camera di connessione (5) inserita nell’alloggiamento della porzione (A) sino ai bordi anteriore (5e) e posteriore (5b), il canale di deflusso (9), la parete (16) che separa le porzioni intermedia (7) e terminale (7a) dal canale di deflusso (9), la porzione (17) della parete (16) che separa l'apertura (7b) dall’apertura (12), in trasparenza il bordo (8a) della parete (16) che separa la porzione (8c) dalla porzione (8d), della parete superiore concava (8b) del canale o apertura di scarico (8). Le frecce (13d) indicano che il liquido di lavaggio (13) che defluisce attraverso il canale di scarico (8), viene proiettato ed indirizzato a ventaglio lungo e verso la parete interna (19) del canale di deflusso (9) sulla quale si infrange dando luogo ad una mirìade di piccoli getti (13e) a forma di spray che, perdendo in tal modo forza e velocità, cadono nel contenitore o lavandino sottostante.
Le figure 12c e 12 d, 12i e 121, 12q e 12r mostrano rispettivamente una vista laterale, una sezione longitudinale del dispositivo di lavaggio (10) illustrato e descritto nelle figure (9d) e (11 a) ed una sezione di una vista prospettica laterale in cui è stata rimossa parte della porzione della camera di connessione (5) e della parete superiore (8b) del canale di scarico (8).
Le figure da 13a a 13i mostrano schematicamente una forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descritta con riferimento alle figure (7a), (7b) e (7c) essenzialmente per il fatto che il canale o apertura di scarico (8) è stato realizzato dall’accoppiamento tra l’estremità (36) del dispositivo illustrato in fìg. 13g e l’alloggiamento delimitato dai bordi (16b),(16c) e (22b) del dispositivo illustrato in fìg. 13d ed è costituito essenzialmente da un’apertura che indirizza e proietta il liquido di scarico sulla parete (19) del canale di deflusso (9)
Le figure da 14a a 14i mostrano una vista prospettica della forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, che differisce da quella descritta con riferimento alle figure da 13a a 13i essenzialmente per il latto che l’estremità (36) è fornita di una lamina (34) che si inserisce nel solco (35) delimitato da due bordi (35a) e (35b). Tale lamina separa la porzione intermedia (7), del canale d’ingresso, dal canale di scarico (8a) in cui è presente l’apertura di scarico (8) costituito essenzialmente da un’apertura che indirizza e proietta il liquido di scarico sulla parete (19) del canale di deflusso (9). La porzione terminale (7a) del canale d’ingresso (6) collega la porzione (7) del canale d’ingresso (6) con il canale di scarico (8a) in cui è presente l’apertura di scarico (8).
Le figure 15a e 15g mostrano una vista prospettica della forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, illustrata nella fig.
14a.
Le figure 15c e 15e mostrano una vista prospettica della forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, illustrata in fig.
14d in cui è stata rimossa una porzione posteriore della parete esterna che delimita la porzione intermedia (7) del canale d’ingresso nella quale si evidenzia il setto (34) che separa la porzione intermedia (7) dei canale d’ingresso dalla porzione (8a), canale di deflusso o scarico, in cui è presente il canale o apertura di scarico (8).
Le figure 15h e 15i mostrano una vista prospettica della forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio (10), realizzato secondo il trovato, illustrata nelle figure 15c e 15e in cui è stata rimossa una porzione più ampia della parete posteriore che delimita la porzione intermedia (7) e la porzione terminale (7a) nella quale si evidenzia che il setto (34) è presente sino nella porzione terminale (7a) del canale d'ingresso e che separa, la porzione intermedia (7) del canale d’ingresso dalla porzione (8a) in cui è presente il canale o apertura di scarico (8). Il liquido di lavaggio (13) perviene, attraverso la porzione (6) e la porzione (7) del canale d’ingresso nella porzione terminale (7a) dalla quale, attraverso l'apertura (7b), perviene nel CUE (2) e contemporaneamente, attraverso la porzione terminale (7a), defluisce nel canale di deflusso (8a) e attraverso il canale o apertura di scarico (8) defluisce all'esterno diretta sulla parete (19) del canale di deflusso (9).
La fig. 15b mostra una visione dall’alto della porzione (A) del dispositivo di lavaggio secondo il trovato illustrata in fig. 14f;
La fig. 15 d mostra una visione dal basso della porzione (A) del dispositivo di lavaggio secondo il trovato illustrata in fìg. 14e;
La fig. 15f mostra una visione dall’alto del dispositivo di lavaggio secondo il trovato illustrata in fig. 14a;
La fig. 16a mostra schematicamente in sezione uno speculo auricolare, inserito nel CUE (2), utilizzato in combinazione con una forma di dispositivo di lavaggio (10), che comprende il canale d'ingresso, costituito dalle porzioni (6), (7), (7a) con l’apertura (7b) nella cui porzione intermedia (7) è presente un canale o apertura di scarico (8): il canale di deflusso è costituito dalla porzione dello speculo auricolare che non è occupata dal dispositivo di lavaggio (10). La fìg.
16b mostra un dispositivo di lavaggio che differisce da quello descritto in fìg.
16a essenzialmente per il fatto che il canale di deflusso (9) è rappresentato dal CUE (2);
La fig. 16c mostra schematicamente in sezione una forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio che differisce da quello descritto in fìg. 2a essenzialmente perché il canale o apertura di scarico (8), non collegando la porzione intermedia (7) del canale d’ingresso con il canale di deflusso (9), fa defluire il liquido di scarico (13f), non mescolato al lìquido di lavaggio ed ai prodotti del lavaggio, direttamente nei lavandino sottostante; il liquido di lavaggio mescolato con i prodotti del lavaggio defluisce, da solo, attraverso il canale di deflusso (9).
La fìg. 16e mostra schematicamente in sezione un dispositivo di lavaggio descrìtto nelle figure 6, 15, 16, e 17 della domanda di brevetto (inventore Mezzoli) N. WO 01/07100 in cui è stata inserita una coppa proteggi spruzzi. La fig. 16d mostra schematicamente in sezione una forma di realizzazione del dispositivo di lavaggio che differisce da quello descrìtto in fìg. 2a essenzialmente perché il canale di deflusso (9) è presente solamente dall’apertura (12) sino alla porzione (7a) del canale d’ingresso per facilitare l’introduzione nel CUE (2). Perciò dal momento che il canale o apertura di scarico (8), non collega direttamente la porzione intermedia (7) del canale d'ingresso con il canale di deflusso (9), ma il liquido di scarico (13b) intercetta ugualmente il liquido di lavaggio mescolato ai prodotti del lavaggio (13c), che proviene dalla porzione (40) del canale di deflusso (9), e precipitano, indicato dalle frecce (13d), direttamente nel lavandino sottostante.
Senza uscire dall’ambito del trovato è possibile per un tecnico apportare al dispositivo 10 per il lavaggio del condotto uditivo esterno oggetto della presente descrizione tutte le modifiche ed i perfezionamenti suggeriti dalla normale esperienza e dalia naturale evoluzione della tecnica

Claims (3)

  1. Rivendicazioni 1) Dispositivo per il lavaggio del CUE (2) e della MT (3) caratterizzato dal fatto che comprende almeno un canale d'ingresso costituito dalle porzioni (6), (7), (7a) e apertura (7b) per il liquido di lavaggio (13), nella cui porzione intermedia (7) è presente almeno un canale o apertura di scarico laterale (8), che collega con l’esterno la porzione intermedia (7) dell’almeno un canale d’ingresso, l'almeno un canale o apertura di scarico (8) essendo atto a fare defluire all’esterno il liquido di lavaggio (13) e ad indirizzarlo e proiettarlo, a ventaglio (13d), lungo e/o verso la parete interna (19) del dispositivo di lavaggio (10) sulla quale si infrange, dando luogo ad una mirìade di piccoli getti (13e), a forma di spray che, quasi nebulizzandosi, perdono forza e velocità e cadono nel contenitore o lavandino sottostante all’esterno del dispositivo di lavaggio, ed un ulteriore canale (9), destinato a far defluire all’esterno il liquido (13) ed i prodotti di lavaggio (15) (cerume, squame epiteliali, eccetera), in cui i getti di scarico, intercettando, all’uscita del canale o apertura di scarico (8), il liquido (13c) composto dal liquido di lavaggio (13) e dai prodotti del lavaggio (15), li trascina nel contenitore o lavandino sottostante.
  2. 2) Dispositivo come alla rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che l’ulteriore canale (9) è costituito da un canale di deflusso realizzato nel corpo del dispositivo di lavaggio (10).
  3. 3) Dispositivo come alla rivendicazione 1 inserito in uno speculo auricolare, caratterizzato dal fatto che l'ulteriore canale di deflusso (9) è costituito dalla porzione dello speculo auricolare non occupata dal dispositivo di lavaggio 4) Dispositivo come alia rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’ulteriore canale (9) è costituito dal CUE (2). 5) Dispositivo come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere costituito dall’assemblaggio delle porzioni (A) e (B); 6) Dispositivo come alla rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che il liquido di lavaggio (13b), che defluisce attraverso il canale o apertura di scarico (8), intercetta il liquido di lavaggio (13d) che defluisce dal canale di deflusso (9) mescolato ad eventuali prodotti del lavaggio (15) convogliandolo contro la parete interna (19); 7) Dispositivo come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un canale d’ingresso costituito dalle porzioni (6), (7), (7a) ed apertura (7b) ed un canale di deflusso (9). 8) Dispositivo come alla rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il liquido di lavaggio (13) fluisce, contemporaneamente, attraverso l'apertura (7b) della porzione (7a) del canale d’ingresso, all'interno del CUE (2) e contemporaneamente defluisce attraverso l’apertura (12) nel canale di deflusso 9. 9) Dispositivo come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un canale d’ingresso costituito dalle porzioni (6), (7), (7a) ed apertura (7b) ed un almeno canale o apertura di scarico (8). 10) Dispositivo come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il liquido di lavaggio (13) fluisce, contemporaneamente, attraverso l’apertura (7b) della porzione (7a) dell’almeno un canale d’ingresso, all’interno del CUE (2) e contemporaneamente defluisce dali’almeno un canale o apertura di scarico (8). 11) Dispositivo come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l'almeno un canale o apertura di scarico (8) mette in comunicazione l’almeno un canale d’ingresso con l’almeno un canale di deflusso (9). 12) Dispositivo come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l’almeno un canale o apertura di scarico (8) mette in comunicazione l'almeno un canale d’ingresso con l’esterno indicato dai getti (13f). 13) Dispositivo come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che la porzione (7) del canale d’ingresso comunica con la porzione (8c) del canale o apertura di scarico (8). 14) Dispositivo come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che la porzione (8d) del canale o apertura di scarico (8) comunica con il canale di deflusso (9). 15) Dispositivo come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che la sezione dell’almeno un canale di scarico (8) è non inferiore a quella dell’apertura (7b) della porzione terminale (7a) dell’almeno un canale d’ingresso. 16) Dispositivo come alla rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che l’almeno un canale di scarico (8) ha mezzi atti ad indirizzare, a ventaglio, il liquido di scarico sulla parete interna (19) dell'almeno un canale di deflusso (9). 17) Dispositivo come alla rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che il canale di scarico laterale (8) è delimitato, superiormente, dalla parete concava della vaschetta reniforme (8b); 18) Dispositivo come alla rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che l’almeno un canale di scarico laterale (8) è delimitata, lateralmente, dalle pareti laterali (5c) e (5d) della vaschetta reniforme; 19) Dispositivo come alla rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che il canale o apertura di scarico (8) è delimitato, inferiormente, dal bordo (8a) della parete (16); 20) Dispositivo come alla rivendicazione 19, caratterizzato dai fatto che il bordo (8a) è fornito di una protuberanza (8e); 21) Dispositivo come alla rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che la protuberanza (8e) è atta a diminuire la sezione del canale o apertura di scarico (8) in rapporto alla diminuzione proporzionale della sezione dell'apertura (7b) del canale d’ingresso; 22) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la parete esterna delia porzione (6) del canale d’ingresso (11b) è dotato di una coppa o disco (23) coassiale al canale d'ingresso (11b). 23) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la parete esterna della porzione (6) del canale d'ingresso (11 e) è dotato di una coppa o disco (23) coassiale al canale d’ingresso (11e). 24) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la parete esterna della porzione (6) del canale d’ingresso (11h) è dotato di una coppa o disco (23) coassiale al canale d’ingresso (11 h). 25) Dispositivo come alle rivendicazioni 22,23,24 caratterizzato dal fatto che la coppa o disco è rimovibile, mobile e scorrevole sul tubo. 26) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la parete esterna della porzione (6) del canale d’ingresso (11c) è dotato di una coppa o disco (23) coassiale al canale d’ingresso (11c). 27) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la parete esterna della porzione (6) del canale d’ingresso (11f) è dotato di una coppa o disco (23) coassiale al canale d’ingresso (11f). 28) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la parete esterna delia porzione (6) del canale d'ingresso (11i) è dotato di una coppa o disco (23) coassiale al canale d’ingresso (11i). 29) Dispositivo come alle rivendicazioni 25, 26, 27, caratterizzato dal fatto che sui tubi (11c), (11f), (11 i) sono presenti due anelli o bordi anulari (24) che delimitano una doccia anulare (24a). 30) Dispositivo come alla rivendicazione 29, caratterizzato dal fatto che la coppa o disco ha un’apertura (24d) atta ad essere inserita nella doccia anulare (24a). 31) Dispositivo come alla rivendicazione 30, caratterizzato dal fatto che la coppa o disco ha un alloggiamento (24e) atto ad essere inserito nella doccia anulare (24a) del canale d’ingresso. 32) Dispositivo come alla rivendicazione 30 e 31, caratterizzato dal fatto che la coppa o disco è rimovibile, ma non scorrevole sulla parete esterna della porzione (6) del canale d’ingresso. 33) Dispositivo come una o più delle rivendicazioni precedenti , caratterizzato dal fatto che la coppa o disco (23) presenta una parete concava. 34) Dispositivo come alla rivendicazione 33, caratterizzato dal fatto che la concavità della coppa o disco è rivolta verso il CUE (2). 35) Dispositivo come una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la coppa o disco può essere applicata in tutte le varianti del dispositivo di lavaggio (10). 36) Dispositivo come una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la porzione (6) del canale d’ingresso è fornito, alla sua estremità distale, apice, di mezzi (27), atti a perforare la valvola della sacca o contenitore (18). 37) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la porzione (6) del canale d’ingresso è fornita, all’apice, tagliato a becco di flauto, di un’apertura centrale (28) che comunica con due aperture laterali (29), feritoie. 38) Dispositivo come alla rivendicazione 37, caratterizzato dal fatto che le due feritoie sono separate da due rebbi (29a) e (29b).
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