ITBG20120004A1 - Dispositivo per la trasformazione dell'energia elettrica in movimento meccanico stabilizzato. - Google Patents

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ITBG20120004A1 IT000004A ITBG20120004A ITBG20120004A1 IT BG20120004 A1 ITBG20120004 A1 IT BG20120004A1 IT 000004 A IT000004 A IT 000004A IT BG20120004 A ITBG20120004 A IT BG20120004A IT BG20120004 A1 ITBG20120004 A1 IT BG20120004A1
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pulley
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Carlo Crippa
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Alset Invent Di Crippa Carlo
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Description

"Dispositivo per la trasformazione dell'energia elettrica in movimento meccanico stabilizzato"
Descrizione
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per la trasformazione dell'energia in movimento meccanico stabilizzato.
Più in particolare, la presente invenzione si riferisce a un dispositivo pei la trasformazione dell'energia in movimento meccanico da trasferire in modo stabile a macchine utilizzatrici quali pompe, vertilatori, mulini, utensili domestici, generatori di corrente elettrica e, in c enerale, tutti quegli apparati civili e/o industriali che necessitano di un movimento costante e stabile nel tempo.
Come à ̈ noto, le macchine utilizzatrici quali pompe, ventilatori, mulini e le macchine ad uso civile o industriale ricevono il movimento da un motore proprio, alimentato dalla rete elettrica e, qualora essa sia assente, da un generatore elettrico reso solidale all'albero condotto delle macchina utilizzatrice medesima; le caratteristiche di tale generatore sono scelte sulla base della specifica macchina utilizzatrice e de la potenza richiesta dalla medesima per il funzionamento.
Tali macchine utilizzatrici necessitano di un movimento, inteso come numero di giri, stabile e costante nel tempo, in modo tale da garantire un ottimale, costante e stabile funzionamento delle medesime.
Tuttavia, un calo di tensione nella rete elettrica primaria o un malfunzionamento del generatore elettrico dal quale le citate macchine utilizzatrici assorbono la corrente necessaria al loro fu nzionamento, causa variazioni negative nel numero di giri delle macchine medesime determinando un funzionamento non stabile e non ottimale nel tempo con conseguenti riscontri negativi sui processi produttivi cui tali macchine utilizzatrici sono imputate quali, ad esempio, fermi macchina, non ottimale qualità del prodotto lavorato, eco.
Inoltre, l'inconveniente di cui sopra può comportare una dilatazione dei tempi produttivi con un conseguente aggravio dei costi.
E' altresì noto da EP 1 072 769 A2 un apparato motore provvisto di me; zi atti ad "immagazzinare" l'energia cinetica rotazionale di un molare elettrico sotto forma di energia potenziale. Questi mezzi corr prendono, una molla a spirale calettata su di un albero rotante e collegata mediante organi di trasmissione ad un motore elettrico, il quale à ̈ sua volta alimentato da un generatore elettrico noto. La molla spiralata riceve l'energia cinetica rotazionale dal motore elettrico, sotto forma di coppia motrice, e la immagazzina tra le sue spire sotto forma di energia potenziale elastica. Un sistema di controllo rileva lo stato di carica della molla provvedendo a scollegarla dal motore elettrico una volta che la molla stessa ha raggiunto il suo limite elastico. L'albero sul quale à ̈ calettata la molla à ̈ collegato, con organi di trasmissione noti, ad un albero in uscita al quale può cedere, quando richiesto, l'energia potenziale immagazzinata restituendola sotto forma dì energia cinetica rotazionale. A questo albero in uscita à ̈ altresì calettato un volano per regolarizzare il moto rotazionale rilasciato dalla molla a spirale. Con questo sistema à ̈ possibile quindi accumulare energia potenziale meccanica, trasformando l'energia elettrica disponibile, e rilasciarla costantemente nel tempo ad un utilizzatore, quando l'energia elettrica fornita dalla rete à ̈ insufficiente o non à ̈ disponibile.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di provvedere un dispositivo per la trasformazione dell'energia elettrica in movimento meccanico stabilizzato atto a garantire un movimento sempre costante a un generatore di corrente cui le macchine utilizzatrici sono collegate al cor dette macchine operanti in regimi e/o carichi di potenza costanti e/o variabili nel tempo.
Ulte riore scopo della presente invenzione à ̈ quello ci provvedere un dispositivo per la trasformazione dell'energia in movimento meccanico statile e costante utilizzando un controllo elettronico.
Ulte-iore scopo della presente invenzione à ̈ quello di provvedere un disp isitivo come sopra definito atto a garantire un funzionamento stab le e costante nel tempo delle macchine/apparecchiature utilizzatrici.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di provvedere un dispositivo come sopra definito, atto a garantire un funzionamento e una produzione di energia elettrica costante ed esente da irregolarità o sbalzi da parte del generatore, ad alta o bassa tensione, a essa collec ato.
Ulteriore scopo della presente Invenzione à ̈ quello di garantire un ot limale e costante ciclo produttivo realizzato dalle macchine ut lizzatrici, una buona qualità del prodotto lavorato e, co iseguentemente, un contenimento dei tempi oltre che dei costi di produzione.
Ultsriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di provvedere un dispositivo per la trasformazione dell'energia in movimento meccanico sta oilizzato atto a garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo e tale, inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.
Questi e altri scopi vengono raggiunti dal dispositivo per la trasformazione dell'energia in movimento meccanico stabilizzato della pre †̃ente invenzione in accordo con la rivendicazione principale, Le caratteristiche costruttive e funzionali del dispositivo per la tras òrmazione dell'energia in movimento meccanico stabilizzato della presente invenzione potranno essere meglio comprese dalla dettagliata descrizione che segue nella quale si fa riferimento alle alleg ate tavole di disegno che ne rappresentano una forma di reato zazione preferita e non limitativa e in cui:
la figura 1 rappresenta una vista schematica frontale del dispositivo per la trasformazione dell'energia in movimento meccanico stabilizzato della oresente invenzione;
la fìc ura 2 rappresenta schematicamente una vista dall'alto del medesimo dispositivo;
presenta una vista schematica dal retro del dispositivo
alle citate figure, il dispositivo per la trasformazione movimento meccanico stabilizzato della presente dicato con 10 nel complesso delle figure allegate, telaio-base 12 atto a definire il supporto e il corpo di er le strutture e gli elementi che verranno descritti nel
realizzazione preferita di cui alle figure, il telaio-base 12 n'intelaiatura in metallo o in altro materiale idoneo allo nte un corpo scatolato 14 le cui facce sono chiuse a elli (non rappresentati nelle figure) amovibili così da entuali interventi di ispezione, manutenzione e/o l contempo, definire una protezione di sicurezza,
l corpo scatolato 14 del telaio-base 12 Ã ̈ disposto, sul inferiore 15 del telaio-base 12 medesimo, almeno un 6 con un voltaggio tendenzialmente pari a 12 o 24 Volt alore in funzione delle specifiche applicazioni, detto umulatore 16 Ã ̈ collegato a mezzo di un cablaggio 18 ai scritti in seguito; il numero degli accumulatori 16 Ã ̈ alle esigenze dell'apparato utilizzatore del dispositivo
se superiore 20 del telaio-base 12 e in prossimità di una e del telaio-base medesimo à ̈ stabilizzato un primo o 22, un secondo motore elettrico 24 à ̈ stabilizzato sul fronte o base superiore 20 del telaio-base 12 in posizione opposta ris Detto a quella del primo motore elettrico 22 e un terzo motore elettrico 26, secondo la forma di realizzazione preferita delle figure, à ̈ disposto e stabilizzato superiormente al secondo motore elettrico 24. In corrispondenza della sponda laterale del fronte o base superiore 20 del telaio-base 12 à ̈ fissata, tramite saldatura o collegamento a vite o cori altro noto mezzo di ritegno, una spalla 28 in materiale metallico ave nte la funzione di supportare stabilmente almeno un alternatore 30 atto a consentire, secondo quanto descritto nel seguito, di ricaricare l'alrpeno un accumulatore 16 durante ii funzionamento del dispositivo 10 dell'invenzione. Il numero e le caratteristiche dimensionali dell [almeno un alternatore 30 sono scelte sulla base delle specifiche esigenze; in una forma di realizzazione alternativa, il dispositivo può presentare un solo alternatore dimensionato in modo opportuno oppure una serie di alternatori azionabili in cascata in funzione della quantità di carica da erogare agli accumulatori.
Sempre sul fronte o base superiore 20 del telaio-base 12 e in prossimità del primo motore 22 à ̈ disposta una coppia di contrapposte barn; di supporto 32 che, in corrispondenza della loro estremità superiore opposta a quella di collegamento rispetto al fronte o base superiore 20, supportano in rotazione un albero 34 al quale à ̈ colle gato, a mezzo di un giunto o di altra nota modalità di colle* jamento per la trasmissione del moto rotatorio, uno o due gene 'atori di corrente 36 o, in presa diretta, un apparato utilizzatore.
In corrispondenza del secondo motore elettrico 24 e del terzo elettrico 26 à ̈ disposto un riduttore 38 la cui funzione sarà descritta nel seguito, Si fronte o base superiore 20 del telaio-base 12, di preferenza nella porzione centrale del medesimo, à ̈ stabilizzata una coppia di paralleli e co itrapposti telai 40 atti a sostenere la rotazione di un ulteriore albero 42 parzialmente sporgente rispetto a uno di detti paralleli e contrapposti telai 40. Sull'ulteriore albero 42 e nella regione di spazio compresa tra i due contrapposti e paralleli telai 40 à ̈ calettato un disco 44 avente una duplice funzione di volano e di ruota fonica,
Infatti, il disco 44 consente di monitorare il numero di giri dell'albero 42 (funzionamento come ruota fonica) e, tenuto conto delle sue dimensioni e massa, fornisce un elevato momento di inerzia atto a cor trastare eventuali accelerazioni o decelerazioni angolari che possono causare irregolarità rotazionali (funzionamento come volano). II medesimo disco 44 à ̈ provvisto di un sistema frenante di tipo tradizionale, ad esempio a ganasce o a disco o elettromagnetico (non rap iresentato nelle figure) con funzione di arrestare il dispositivo. Sulrulteriore albero 42, in corrispondenza della sua parte sporgente rispetto a uno dei due contrapposti e paralleli telai 40, à ̈ calettata una prima ruota 46 avente la funzione di trasmettere il moto, come di seguito dettagliato.
In corrispondenza della prima ruota 46, supportato in rotazione da una coppia di contrapposti e paralleli sostegni 48, à ̈ disposto un albero di trasmissione 50 sul quale à ̈ calettata una opzionale prima ruota libera 52 collegata a mezzo di una prima cinghia o catena 54 alla pr , ma ruota 46.
La ruota libera consente il movimento rotatorio in un solo senso scongiurando eventuali movimenti di ritorno dannosi per la regolarità de moto.
Una seconda ruota 56 à ̈ calettata sull'albero 34 e collegata a mezzo di un; 3 seconda cinghia o catena 58 a una prima puleggia 60 calettata sul 'albero di trasmissione 50; detta prima puleggia 60 à ̈ oziosa così da non alterare i rapporti di trasmissione. Tale ruota più anche presentare diametri differenziati.
La medesima seconda ruota 56 Ã ̈ collegata a mezzo di una terza cincihia o catena 62 a una seconda ruota libera 64 calettata sull'albero di uscita del primo motore elettrico 22. La seconda ruota libera 64 Ã ̈, a sua volta, collegata tramite una quarta cinghia o catena 66 a una seconda puleggia 68 calettata sull'albero di uscita dell'almeno un alternatore 30.
Sull' libero di trasmissione 50, coassialmente alla prima puleggia 60, Ã ̈ cale' tata una terza puleggia 70 rotabilmente collegata a mezzo di una quinta cinghia o catena 72 ad una terza ruota libera 74 calettata sull'c Ibero di rotazione 27 del riduttore 28.
Sull'i libero di trasmissione del medesimo riduttore 28, dalla parte opposta rispetto a quella della terza ruota libera 74, Ã ̈ calettata una quarta puleggia 75 che tramite una sesta cinghia o catena 76 e una settima cinghia o catena 78 trasmette il moto rotazionale rispetivamente a una quarta ruota libera 80 calettata sull'albero in uscita del secondo motore elettrico 24 e a una quinta ruota libera 82 calettata sull'albero in uscita del terzo motore elettrico 26.
Ne lla forma di realizzazione preferita la seconda, terza, quarta e quinta ruota libera sono sempre presenti, mentre la prima ruota libera 52 Ã ̈ opzionale.
In una forma di realizzazione alternativa la trasmissione del moto rotatorio tra i molteplici elementi del dispositivo dell'invenzione può essere attuata a mezzo di ingranaggi e ruote libere ed oziose dentate o g unti viscosi.
II valore corrispondente alla rotazione e quindi il numero di giri dell<’>albero 34, dell'ulteriore albero 42 e dell'albero di rotazione 27 à ̈ rilevato tramite uno o più sensori 84 ed inviato ad una unità di coni rollo 86, definita da un PLC (Programmable Logic Controller) o da un computer industriale, che gestisce e regola il funzionamento del dispositivo.
L'un tà di controllo 86 à ̈ resa operativa a mezzo di un segnale di attivazione che, attraverso un interruttore 88, viene trasmesso ad uno stabilizzatore 90 atto a dare il consenso all'azionamento dell'unità di controllo medesima.
In una forma dì realizzazione alternativa l'attivazione dell'unità di controllo 86 può avvenire a mezzo di un comando programmabile con un timer, oppure attraverso un segnale di consenso inviato in remoto, utilizzando, ad esempio, la linea telefonica o la connessione internet o simili.
Nà ̈lla forma di realizzazione di cui alle figure, it dispositivo 10 dell'invenzione à ̈ provvisto di un primo relay a basso anhperaggio/potenza 92 e di un secondo relay a basso amperaggio/potenza 94, di un terzo relay a basso amperaggio/potenza 100, di un primo relay a alto amperaggio/potenza 96, di un secondo relay ad alto amperaggio/potenza 98 e dì un terzo relay a alto amperaggio/potenza 99, le cui funzioni saranno descritte in dettaglio nel seguito.
Due potenziometri, indicati con i riferimenti numerici 101 e 102, consentono rispettivamente di regolare il numero di giri del secondo motore elettrico 24 e del terzo motore elettrico 26; detti potenziometri sono gestiti e controllati dall'unità di controllo 86.
Il dispositivo dell'invenzione, inoltre, comprende un carter di copertura, (non rappresentato nelle figure) avente funzioni di protezione, sicurezza ed assorbimento dei rumori.
Il fun: zionamento del dispositivo per la trasformazione dell'energia in mov mento meccanico stabilizzato dell'invenzione, sopra dettagliatamente descritto con riferimento ai suoi componenti costrjuttivi, Ã ̈ di seguito dettagliato.
L'aw amento del dispositivo dell'invenzione à ̈ effettuato agendo sulllrterruttore 88 il quale invia il segnale allo stabilizzatore 90 che, a sua vjolta, lo trasmette all'unità di controllo 86. L'unità di controllo 86 aziona il primo relay a bassa potenza 92 che ripete il segnale ricevuto dall'unità di controllo al primo relay ad alta potenza 96 in modo tale da fornire il consenso all'avviamento del primo motore elettrico 22 che, attraverso il meccanismo di trasmissione sopra descritto, pone in rotazione i componenti del dispositivo 10.
Al raggiungimento di un numero di giri predeterminato (calcolato sulla base del numero di giri richiesto al funzionamento dell'apparato ut lizzatore) rilevato dai sensori 84, l'unità di controllo 86, attraverso un segnale inviato al secondo relay a bassa potenza 94 e al secondo relay ad alta potenza 98, abilita il funzionamento del secondo motore elettrico 24 con funzione di mantenimento del moto e, al contempo, disabilita il funzionamento del primo motore elettrico 22; in tal modo, il dispositivo si trova in condizioni di regime con l'albero 34 che ruota al numero di giri prefissato e garantisce in una potenza in uscita costante all'eventuale apparato utilizzatore ad esso collegato.
Nel caso in cui l'apparato utilizzatore collegato con l'albero 34 assorba une potenza maggiore di quella fornita dal dispositivo, il medesimo à ̈ sog getto ad una riduzione del numera di giri. Tale variazione viene rilev ata dai sensori e trasmessa all'unità di controllo 86, che invia un segnale al terzo relay a bassa potenza 100 e al terzo relay ad alta pote nza 99 il quale, a sua volta, abilita il funzionamento del terzo mot ire elettrico 26 che, cooperando con il riduttore 38, riporta il dispositivo ad un numero di giri costante e pari a quello prefissato; il terzo motore elettrico 26 opera, sostanzialmente, come un motore di potà ̈ iza che reintegra la quantità di potenza eventualmente sottratta (con seguentemente la riduzione del numero di giri) dall'apparato utilizzatore collegato all'albero 34.
Con il dispositivo funzionante ed in condizioni di regime, il secondo motore elettrico 24 il terzo ed eventuale motore 26 sono azionati determinando il funzionamento, grazie al meccanismo di trasmissione sopra descritto, dell'almeno un alternatore 30 atto a ricaricare l'almeno un accumulatore 16 che fornisce l'energia elettrica per il fur zionamento dell'unità di controllo 86, dei motori elettrici e degli altri ore ani/elementi costitutivi del dispositivo dell'invenzione. La recolazione del numero dii giri richiesti al secondo e al terzo motore 24 e 26 à ̈ affidata ai due corrispondenti potenziometri 101 e 102.
La trasmissione del moto abilita anche la rotazione del disco 44 che opera con la duplice funzione di volano e ruota fonica, contribuendo ad assorbire eventuali irregolarità del regime di rotazione e a con rollare il numero di giri del disco medesimo.
In una forma di realizzazione alternativa, il secondo motore elettrico 24 e il terzo motore elettrico 26 possono essere sostituiti da un unico mot 3re elettrico provvisto di inverter.
All'atto dello spegnimento, agendo sull'interruttore 88, il dispositivo dell'invenzione non si arresta immediatamente a causa dell'Inerzia impressa dal disco 44; in tal modo l'almeno un alternatore 30 continua ad c limentare in carica l'almeno un accumulatore 16 e l'albero 34 continua a ruotare con numero di giri via via decrescente fino ad un valore nullo e quindi all'arresto del dispositivo; a tale scopo, come descritto in precedenza, il disco 44 à ̈ provvisto di un sistema frenante. Detto sistema frenante à ̈ attivato anche in caso di un'avaria o di un surrii caldamente segnalato dall'unità di controllo; per verificare tale ul :imo malaugurato evento, il dispositivo dell'invenzione à ̈ provvisto di sen sori di temperatura (non rappresentati nelle figure) posizionati in corris idenza dell'almeno un alternatore 30, del secondo motore ekittr 24, del terzo motore elettrico 26, della coppia dì paralleli e contrapposti telai 40 a sostegno della ruota 40.
Un ulteriore sensore di temperatura può essere collocato in corrispondenza generatore 36, nel caso in cui si tratti di un generatore di corrente ad alto voltaggio.
Come si può rilevare da quanto precede sono evidenti i vantaggi che il dispositivo dell'invenzione consegue.
Il dispositivo per la trasformazione dell'energia in movimento meccanico stabilizzato della presente invenzione consente vantaggiosamente di garantire un movimento costante alle macchine utili; zatrici collegate al medesimo ed operanti in regimi e/o carichi di potà ̈ nza costanti e/o variabiii nei tempo.
Ulte tormente vantaggioso à ̈ il fatto che il dispositivo dell'invenzione, garantendo un funzionamento stabile e costante nel tempo delle macchine/apparecchiature al medesimo collegate, consente un ottimale e costante ciclo produttivo, una buona qualità del prodotto lavorato e un conseguente un contenimento dei tempi e dei costi produttivi e/o di lavorazione.
Ulteriormente vantaggioso à ̈ il fatto che la presenza dei sensori e del disco 44 consente all'unità di controllo di monitorare in modo continuo il ero di giri all'albero di collegamento con l'apparato utilizzatore, cosi da compensare eventuali variazioni di detto numero di giri attraverso l'abilitazione dei motori elettrici (nello specifico del terzo m 3tore elettrico oppure con la variazione del numero di giri del secondo motore elettrico nel caso in cui il dispositivo comprenda solo due motori elettrici) e/o irregolarità nel regime di rotazione attraverso la 'unzione di volano esplicitata dal disco 44.
Un ulteriore vantaggio à ̈ rappresentato dal fatto che il dispositivo dell'invenzione consente la conversione dell'energia elettrica ad alto e/c basso voltaggio.
Benché l'invenzione sia stata sopra descritta con particolare riferimento a una sua forma di realizzazione data solo a scopo esemplificativo e non limitativo, numerose modifiche e varianti appariranno evidenti ad un tecnico del ramo alla luce della descrizione sopra riportata. La presente invenzione, pertanto, intende abbracciare tutte le modifiche e le varianti che rientrano nello spirito e nell'ambito dellà ̈ rivendicazioni che seguono.

Claims (9)

  1. Rivendicazioni 1. Un dispositivo (10) per la trasformazione dell'energia elettrica in movimento meccanico stabilizzato da trasferire ad un apparato utilizzatore (36) del tipo pompa, ventilatore, mulino, utensili domestici e/o apparati civili e/o industriali che necessitano di un movimento costante e stabile nel tempo collegato ad un albero (34) del dispositivo medesimo in modo diretto o a mezzo di almeno un interposto generatore di corrente, detto dispositivo caratterizzato dal fatto di comprendere un telaio-base (12) integrante: mezzi elettromeccanici per l'azionamento del moto all'albero (34), definiti da un primo motore elettrico (22) con funzione di avviamento, da un secondo motore elettrico (24) con funzione di mantenimento del moto all'albero (34) in rotazione in condizioni di regime prestabilite e da un terzo motore elettrico (26) con funzione di motore di potenza atto a ripristinare le condizioni di regime alterate dal collegamento con l'apparato utilizzatore (36); - Mezzi meccanici per la trasmissione del moto all'albero (34); - mezzi per la stabilizzazione e il controllo della rotazione definiti da sensori (84) per la rilevazione del numero di giri dell'albero (34), da un albero di rotazione (27), da un riduttore (28) e da due potenziometri (101, 102) per la variazione di numero di giri del secondo motore elettrico (24) e del terzo motore elettrico (26) in funzione del valore rilevato dai sensori (84); - mezzi per l'alimentazione elettrica; con detti mezzi controllati e gestiti a mezzo di un'unità di controllo (86) integrata al medesimo dispositivo e tra loro cooperanti per la conversione dell'energia elettrica ad alto e/o basso voltaggio in movimento meccanico.
  2. 2. Il dispositivo per la trasformazione dell'energia elettrica secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti motori elettrici sono stabilizzati rispetto al fronte o base superiore (20) del telaio-base (12), abilitati in funzionamento e controllati a mezzo dell'unità di controllo (86) definita da un PLC (Programmable Logic Controller) o da un computer industriale.
  3. 3. Il dispositivo per la trasformazione dell'energia elettrica secondo la rivendicazione ì 1, caratterizzato dal fatto che il secondo motore elettrico (24) ed il terzo motore elettrico (26) sono integrati in un unico motore elettrico gestito da un inverter.
  4. 4. Il dispositivo per la trasformazione dell'energia elettrica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi per l'alimentazione elettrica dei motori elettrici (22, 24, 26) e dell'unità di controllo (86) sono definiti da uno o più accumulatori (16) con voltaggio pari a 12/24 Volt o diverso, e disposti internamente ad un corpo scatolato (14) del telaio-base (12).
  5. 5. Il dispositivo per la trasformazione dell'energia elettrica secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un disco (44) con funzione di volano e di ruota fonica calettato su un ulteriore albero (42) rotabilmente disposto rispetto a due contrapposti e paralleli telai (40) stabilizzati rispetto al fronte o base superiore (20) del telaiobase (12), almeno un alternatore (30) supportato da una spalla (28) fissata rispetto al fronte o base superiore (20) del telaio base (12) e atto a caricare l'almeno un accumulatore (16), un riduttore (38) fissato al fronte o base superiore (20) ed azionato dal secondo motore elettrico (24) e dal terzo ed eventuale motore elettrico (26).
  6. 6. Il dispositivo per la trasformazione dell'energia elettrica secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi per la trasmissione del moto sono definiti una prima ruota (46) calettata sull'ulteriore albero (42) del disco (44) e collegata a mezzo di una prima cinghia o catena (54) ad una opzionale prima ruota libera (52) calettata su di un albero di trasmissione (50) supportato in rotazione da una coppia di contrapposti e paralleli sostegni (48), una seconda ruota (56) calettata sull'albero (34) e collegata a mezzo di una seconda cinghia o catena (58) ad una prima puleggia (60) di tipo ozioso calettata sull'albero di trasmissione (50), con detta seconda ruota (56) altresì' collegata a mezzo di una terza cinghia o catena (62) ad una seconda ruota libera (64) calettata sull'albero di uscita del primo motore elettrico (22) e collegata tramite una quarta cinghia o catena (66) ad una seconda puleggia (68) calettata sull'albero di uscita dell'almeno un alternatore (30), una terza puleggia (70) calettata sull'albero di trasmissione (50) coassialmente alla opzionale prima ruota libera (52) e alla prima puleggia (60) e rotabilmente collegata a mezzo di una quinta cinghia o catena (72) ad una terza ruota libera (74) calettata sull'albero di rotazione (27) del riduttore (28), una quarta puleggia (75) calettata sull'albero di trasmissione del riduttore (28) dalla parte opposta rispetto a quella della terza ruota libera (74) e atta a trasmettere il moto rotatorio a una quarta ruota libera (80) disposta sull'albero in uscita del secondo motore elettrico (24) a mezzo di una sesta cinghia o catena (78) e a una quinta ruota libera (82) calettata sull'albero in uscita del terzo ed eventuale motore elettrico (26) a mezzo di una sesta cinghia o catena (76), con detti mezzi di trasmissione azionati dal primo motore elettrico (22) e mantenuti in movimentazione dal secondo motore elettrico (24) e dal terzo motore elettrico (26).
  7. 7. Il dispositivo per la trasformazione dell'energia elettrica secondo la rivendicazione 7 6, caratterizzato dal fatto che la prima ruota (46) del disco (44), la opzionale prima ruota libera (52), la seconda ruota (56), la prima puleggia (60), la seconda ruota libera (64), la seconda puleggia (68), la terza puleggia (70), la terza ruota libera (74), la quarta puleggia (75), la quarta ruota libera (80) e la quinta ruota libera (82) sono definite da ruote ad ingranaggi tra di loro accoppiate per la trasmissione del moto rotatorio.
  8. 8. Il dispositivo per la trasformazione dell'energia elettrica secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un primo relay a basso amperaggio/potenza (92) e di un primo relay ad alto amperaggio/potenza (96) per l'avviamento del primo motore elettrico (22), un secondo relay a basso amperaggio/potenza (94) e un secondo relay ad alto amperaggio/potenza (98) per l'avviamento del secondo motore elettrico (24), di un terzo relay a basso amperaggio/potenza (100) e un terzo relay ad alto amperaggio/potenza (99) per l'avviamento del terzo motore elettrico (26).
  9. 9. Il dispositivo per la trasformazione dell'energia elettrica secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere accoppiato con un generatore di corrente atto a consentire la produzione di energia elettrica ad alto voltaggio stabilizzata e costante, partendo da un alimentazione a basso voltaggio.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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EP1072769A2 (en) * 1999-07-30 2001-01-31 Panpop Makkun Power apparatus with low energy consumption

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