ITBG20090056A1 - Quadrante di orologio in cui le ore non hanno uguali angoli al centro. - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione avente per TITOLO:

“QUADRANTE DI OROLOGIO IN CUI LE ORE NON HANNO UGUALI ANGOLI AL CENTRO E SONO EVIDENZIATE IN MODO DA DEFINIRE CERTI PERIODI DELLA GIORNATA. â€

Campo della tecnica a cui l’invenzione fa riferimento

L’invenzione descrive un diverso modo per suddividere le ore nei quadranti degli orologi e propone la suddivisione del quadrante degli orologi con ore che non abbiano tutte un uguale angolo al centro in modo da scandire la giornata in diversi periodi amplificando opportunamente le ore in cui la lettura del tempo à ̈ più utile per l’utilizzatore.

Stato della tecnica

Negli orologi, qualunque sia la loro forma, le ore sono spesso suddivise sulla base di uguali angoli al centro. Nel caso di un orologio rotondo questo corrisponde a suddividere la sua circonferenza con archi di cerchio uguali. Anche nel caso di orologi non rotondi cioà ̈, ad esempio, ellittici, quadrati, rettangolari o di qualunque altra forma, si possono comunque definire per ogni ora i corrispondenti angoli al centro. Quando le ore hanno uguali angoli al centro la lancetta delle ore compie il giro del quadrante con velocità angolare costante. Nella grande maggioranza degli orologi il quadrante à ̈ diviso in 12 ore e, qualunque forma abbia il quadrante, gli angoli al centro valgono 30° sessagesimali, o 12/360°. Vi sono brevetti che prevedono l’uso di un quadrante suddiviso in 24 ore; in questi casi gli angoli al centro valgono 24/360°, cioà ̈ a ciascuna ora corrisponde un angolo al centro di 15° sessagesimali. Considerato che la soluzione preferita, ma non limitativa, del brevetto à ̈ un quadrante diviso in 24 ore, si riassumono le soluzioni proposte in alcuni brevetti riguardanti quest’ ultima tipologia di quadranti .

- FR2666423 A1, che propone un quadrante suddiviso in 24 ore, ciascuna con uguali angoli al centro. In questo brevetto l’ora dodicesima può essere posta in alto od in basso. Il quadrante può essere suddiviso in parti diversamente colorate per indicare le fasi di apertura/chiusura di negozi o altre attività. CH 787796G A3, nel quale à ̈ descritto un meccanismo che permette di distinguere le prime 12 ore dalle 12 ore successive. Le 12 ore presenti sul quadrante hanno gli stessi angoli al centro. Il meccanismo provvede a spostare un disco con le indicazioni delle ore in modo che si possano leggere le ore da 1 a 12 e dalle ore 13 alle ore 24.

- FR2898695A1, in cui à ̈ presentato un quadrante suddiviso non per ore, cioà ̈ non riporta i numeri delle ore, ma per momenti della giornata. Il quadrante copre le 24 ore ed à ̈ destinato ai bambini che non sanno leggere i numeri. In questo brevetto ciascuna ora ricopre un uguale angolo al centro.

- CN2783378Y, in cui il quadrante copre le 24 ore, tutte con uguali angoli al centro, ed in cui le ore 12 possono essere collocate in alto od in basso.

- CN2857060Y, in cui il quadrante à ̈ suddiviso in 24 ore, tutte con uguali angoli al centro, ed à ̈ dotato di diverse lancette.

- CN2929780Y; CN200962190Y; CN 20 1021973 Y, in cui si presentano quadranti suddivisi in 24 ore e dotati di diverse ghiere. Le ore hanno uguali angoli al centro.

- EP2026145 A2, in cui l’inventore cerca di superare la distinzione fra le ottenere lo stesso movimento con ingranaggi circolari in cui, ad un dato momento, l’ingranaggio motore cambia l’ingranamento ed ingrana un ingranaggio tramato di diametro diverso dal precedente. Il diverso numero di denti presenti sull’ingranaggio, per uno stesso valore angolare, genera un movimento angolare di diversa velocità per gli alberi degli ingranaggi. Il movimento dell’albero cui à ̈ collegata la lancetta delle ore deve essere congruente con il tipo di quadrante scelto, cioà ̈ deve essere coerente con gli angoli al centro delle ore presenti sul quadrante. Nel caso non si desideri realizzare l’orologio con un movimento meccanico, à ̈ possibile mostrare la posizione delle ore utilizzando dei leds, o delle luci o dei colori regolati da un software che riproduce la legge matematica della distribuzione delle ore sul quadrante. E’ possibile anche costruire un orologio in cui le ore sono segnalate da leds o luci, guidate da un software, mentre le lancette dei minuti e dei secondi sono gestite con un meccanismo. I quadranti riportati nei disegni allegati sono tutti circolari, ciò à ̈ stato fatto solo in via esemplificativa. La logica di suddivisione delle ore in angoli al centro non uguali fra loro può essere applicata a tutte le forme di orologio, qualunque sia la loro suddivisione in ore. La suddivisione à ̈ segnalata, a volte, nei disegni con i raggi di circonferenza per renderla più visibile. I raggi e le linee evidenziati nei disegni non hanno il fine di limitare il design dei quadranti riportati.

Spiegazione dei disegni

Figura 1. In figura 1 à ̈ riportato il disegno di un quadrante avente le ore 24 in basso, in cui le ore coprono archi di circonferenza, e quindi angoli al centro, diversi fra loro e costruiti secondo una funzione matematica. Gli archi di circonferenza ricoperti da ciascuna ora diventano progressivamente più piccoli andando dalle ore 12 alle ore 24 e progressivamente più grandi procedendo dalle ore 24 alle ore 12. Questa configurazione à ̈ adatta quando si utilizza l’orologio prevalentemente di giorno.

Figura 2. Nella figura 2 à ̈ riportato il disegno di un quadrante avente le ore 24 in alto ed in cui le ore coprono archi di circonferenza, e quindi angoli al centro, diversi fra loro e costruiti secondo una funzione matematica. Questa configurazione à ̈ adatta quando si utilizza l’orologio prevalentemente di notte. Figura 3. Nel quadrante riportato in figura 3, l’arco di circonferenza occupato dalle 12 ore in cui si trovano quelle notturne, vale 2/3 della circonferenza (cioà ̈ 240°). Le restanti 12 ore si dividono quindi 1/3 dell’arco di circonferenza ( cioà ̈ 120°). Le 12 ore dividono, in modo uguale, rispettivamente il terzo di circonferenza ed i 2/3 di circonferenza a loro dedicati.

Figura 4. Nella figura 4 à ̈ riportato un quadrante costruito come descritto nella figura 3 ma con le ore 12 in alto, quindi con le ore diurne che occupano 240°. Figura 5. Il quadrante raffigurato ha le ore che vanno dalle 20 alle 4 del mattino che suddividono equamente l’arco di 90°. Le restanti 16 ore si suddividono equamente i restanti 270°. Le ore 12 sono collocate in alto. Il quadrante à ̈ adatto per chi utilizza l’orologio prevalentemente di giorno. Nel quadrante della figura à ̈ anche riportata la ghiera dei minuti e dei secondi.

Figura 6. Il quadrante riportato ha la logica di suddivisione delle ore come nella figura 5, ma stavolta sono le ore comprese fra le 8 e le 16 a ripartirsi l’arco di 90°. Le ore 24 sono collocate in alto. Il quadrante à ̈ adatto per chi utilizza l’orologio prevalentemente di notte. Nel quadrante sono anche poste la finestrella del datario (6. A) e la finestrella che consente una lettura digitale delle ore, dei minuti e dei secondi (6.B).

Figura 7. Nella figura à ̈ esemplificato un meccanismo per muovere la lancetta delle ore con due diverse velocità angolari. Una per il settore in cui le ore ricoprono archi più ampi ed una per quando questi archi sono di lunghezza inferiore. La ruota dentata 7A, mossa dall’albero motore 7H, ingrana la ruota dentata 7C che viene trascinata generando una certa velocità angolare della lancetta delle ore, che à ̈ collegata all’albero 7G, adatta per gli archi di ora più ampi. Nel momento in cui sul quadrante gli archi di ora più ampi terminano ed iniziano gli archi di ora con minore angolo, finiscono anche i denti della ruota trascinata 7C e, quindi, la ruota dentata 7A non può più trasmettere il moto alla ruota 7C. Al movimento dell’albero 7G provvede da questo momento la ruota dentata 7B, che ruota in modo solidale con la ruota dentata 7A seppur su un piano diverso, che ingrana immediatamente il settore 7D. Il settore dentato 7D à ̈ collegato anch’esso all’albero 7G di modo che ruota solidalmente anche con 7C. Il moto dell’albero 7H deve trasmettersi in modo continuo all’albero 7G, di conseguenza la cura del momento in cui la ruota 7A non ingrana più 7C mentre la ruota 7B ingrana 7D, à ̈ particolarmente da curare. Quando 7B ingrana 7D, l’albero 7G si muove più lentamente a parità di movimento angolare dell’albero 7H. La lancetta delle ore copre quindi archi di circonferenza inferiori a parità di tempo. Al termine del settore dentato 7D, cioà ̈ quando la lancetta delle ore entra nuovamente nella parte di quadrante in cui gli archi di ora sono più ampi, il moto sarà nuovamente dato dalla ruota dentata 7A che ingrana nuovamente la ruota 7C esattamente nel tempo in cui 7B non trova più 1 denti del settore 7C perché questi ha compiuto il suo arco di cerchio. La scelta dei diametri di 7A, 7B, 7C e 7D, nonché dell’angolo di giro ricoperto da 7D, determinano la velocità angolare del movimento della lancetta delle ore nei vari settori del quadrante. Il moto dell’albero 7H à ̈ calcolato in modo che l’albero trainato 7G, che guida la lancetta delle ore, compia un giro completo in 24 ore. Nel caso la lancetta delle ore non sia direttamente collegata all’albero 7G, non à ̈ necessario che il giro di quest’ultimo si compia in 24 ore perché dipende anche dai successivi ingranaggi. E’ possibile utilizzare anche diversi settori dentati 7D tutti solidali con l’albero 7G, per realizzare movimenti angolari della lancetta delle ore in più settori del quadrante. Il meccanismo funziona anche al contrario, cioà ̈ quando 7G à ̈ l’albero motore ed 7H l’albero trascinato su cui à ̈ fissata la lancetta delle ore. Il moto dell’albero 7G deve essere calcolato in modo che l’albero 7H, che muove la lancetta delle ore, compia un giro in 24 ore.

Figura 8. Nella figura à ̈ disegnata un’altra possibilità per ottenere un movimento della lancetta delle ore in modo che questa abbia velocità angolare diversa durante le 24 ore. L’ingranaggio motore 8A, che ruota sul perno motore 8B, fa muovere una cinghia dentata, o catena, che ingrana l’ingranaggio 8H. L’ingranaggio 8H non deve essere un cerchio, se 8B à ̈ un cerchio, altrimenti la velocità angolare della lancetta delle ore, fissata al perno 8G, sarebbe costante, ma deve essere un ellisse, un ellissoide o di qualunque altra forma. L’ingranaggio 8H può infatti essere di qualunque forma che consenta di essere ingranata dalla cinghia dentata, o catena, in modo da ottenere la velocità angolare voluta per l’albero 8G che muove la lancetta delle ore. Ad esempio l’ingranaggio 8L à ̈ disegnato raccordando cerchi ed ellissi. La forma dell’ingranaggio posto in 8H determina quindi il movimento angolare della lancetta delle ore. Per mantenere in tensione la cinghia dentata, o catena, si ricorre all’ingranaggio 8E. Questo ingranaggio à ̈ tenuto in tensione dalla molla fissata nel suo perno ed in 8C e scorre sulla guida 8F. La guida e la molla sono calcolate in modo che 8E riesca a compensare sempre le variazioni di tensione della cinghia dentata che trasmette il moto a 8H.

Claims (7)

1. QUADRANTE DI OROLOGIO IN CUI LE ORE NON HANNO UGUALI ANGOLI AL CENTRO E SONO EVIDENZIATE IN MODO DA DEFINIRE CERTI PERIODI DELLA GIORNATA . Rivendicazioni 1) Quadrante di orologio riportante le ore suddivise in settori, in modo che: - ciascun settore definisca certi periodi della giornata; - siano amplificati i periodi più utili all'utilizzatore dell’orologio, riducendo in proporzione gli altri. Il numero di settori in cui sono divise le ore à ̈ da 2 a 22, ciascuno contente un numero di ore scelto in base alla esigenza di amplificare certi periodi della giornata. La visualizzazione delle ore, dei minuti e dei secondi, à ̈ ottenuta o con un una lancetta collegata a meccanismi o con l’utilizzo di leds, o segnali luminosi, guidati da un software. La posizione delle ore 12 o 24 à ̈ collocata in un qualunque punto del quadrante, ma preferibilmente à ̈ collocata in alto od in basso. Nel quadrante l’angolo al centro à ̈ diverso per ogni ora oppure à ̈ diverso per gruppi (settori) di ore. All’interno di ciascun settore, le ore possono avere un angolo al centro uguale o diverso fra loro.
2. 2) Quadrante di orologio come in rivendicazione 1, dove il quadrante à ̈ diviso in 24 ore ed i settori sono due, ciascuno contenente da 1 a 23 ore. Ognuno dei due settori può coprire un angolo al centro qualsiasi dei 360° dell’angolo giro. Gli angoli al centro preferiti di un settore sono: 1/3 (cioà ̈ 120°), od 1/4 ( cioà ̈ 90°), od 1/5 (cioà ̈ 72°) od 1/6 (cioà ̈ 60°) od 1/8 (cioà ̈ 45°) dell’angolo giro di 360°. L’altro settore, con le restanti ore, copre il restante arco di circonferenza fino al suo completamento, cioà ̈ rispettivamente 240°, 270°, 288°, 300°, 315°.
3. 3) Quadrante di orologio come in rivendicazione 2, in cui il numero di ore totali nei due settori à ̈ 24, ciascun settore copre un angolo al centro qualsiasi, e sono nelle seguenti coppie di numeri: 4 e 20; 6 e 18; 8 e 16; 12 e 12. La divisione preferita à ̈ 8 e 16; 12 e 12.
4. 4) Quadrante di orologio come in rivendicazione da 1 a 3, in cui le ore, i minuti, ed i secondi, o solo una o due delle tre voci, sono segnalati da leds luminosi, a colori od in bianco/nero, o comunque da un sistema a colori, invece che da lancette, ed in cui la divisione delle ore in settori o per gruppi à ̈ evidenziata con colori, sfumature, disegni o grafica..
5. 5) Quadrante di orologio come nelle rivendicazioni da 1 a 4 in cui il meccanismo per ottenere che la lancetta delle ore compia un giro del quadrante muovendo detta lancetta con velocità angolari diverse, a parità di tempo, per ogni ora o per gruppi di ore, à ̈ composto da almeno due ingranaggi-motore di diversa dimensione, posti su piani diversi e collegati ad un unico asse motore, cui corrispondono altrettanti ingranaggi trainati, collegati ad un unico albero e collocati sugli stessi piani dei precedenti ingranaggi, che sono ingranati dai precedentemente detti ingranaggi motore. Ciascun ingranaggio ha la particolarità di non avere ingranaggi per l’intero angolo giro. Ogni ingranaggio-motore ingrana solo un ingranaggio trainato, e solo per un certo periodo di tempo, mentre per il restante tempo sono gli altri ingranaggi-motore che ingranano i rispettivi ingranaggi trainati, ciascuno solo per un certo tempo, fino a completare il giro della lancetta sul quadrante. In questo modo, collegando la lancetta delle ore all’albero trascinato, si realizza una diversa velocità angolare per ogni settore. Il numero di ingranaggi-motore e di ingranaggi tramati devono essere uguali al numero di settori per cui si desidera realizzare una diversa velocità angolare. II passo degli ingranaggi può non essere lo stesso per tutti gli ingranaggi, ma deve essere coerente fra le coppie di ingranaggi (ingranaggio-motore ed ingranaggio-trainato) che ingranano fra loro.
6. 6) Meccanismo come nella rivendicazione 5, in cui il meccanismo à ̈ composto da due ingranaggi-motore posti su piani diversi, di diversa dimensione, e collegati ad un unico asse motore, cui corrispondono due ingranaggi trainati, anch’essi collegati ad un unico albero e posti su piani corrispondenti ai precedenti ingranaggi-motore, che sono ingranati dai precedentemente detti ingranaggi motore. Ciascun ingranaggio-motore ingrana, durante il suo giro, solo un ingranaggio trainato e solo per un certo tempo, mentre per il restante tempo che serve a far terminare il giro del quadrante alla lancetta delle ore, à ̈ l’altro ingranaggio-motore che ingrana il rispettivo ingranaggio trainato. In questo modo à ̈ realizzata una diversa velocità di angolo al centro per ciascuno dei due settori.
7. 7) Meccanismo per ottenere che la lancetta delle ore compia un giro del quadrante con velocità angolari diverse per ogni ora o per gruppi di ore, composto da un ingranaggio-motore e da un ingranaggio trascinato. Almeno uno dei due ingranaggi non ha forma circolare di modo che l' ingranaggio trascinato, che trasmette il moto alla lancetta delle ore, realizza diverse velocità angolari. La trasmissione del moto tra i due ingranaggi à ̈ eseguita con una cinghia o con una catena tenuta tesa da un ingranaggio ausiliare collegato ad una molla per mantenere una corretta tensione.