ITAN970024A1 - Trovato evoluto per l'isolamento dei punti di connessione fra cavi elettrici a corpo filamentoso - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di breveto per invenzione industriale avente per titolo :

“TROVATO EVOLUTO PER L’ISOLAMENTO DEI PUNTI DI CONNESSIONE FRA CAVI ELETTRICI A CORPO FILAMENTOSO”

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per progetto un’attrezzatura per l’isolamento dei punti di connessione fra cavi elettrici a corpo filamentoso.

Attualmente la connessione fra due cavi elettrici può essere attuata diretamente, intrecciando assieme le estremità spellate dei cavi da collegare, oppure indiretamente per mezzo di una morsetiera, sulla quale vengono infilate e fissate, da parti opposte, le estremità spellate dei cavi da collegare.

Nel primo caso l’isolamento del punto di connessione avviene con l’ausilio di un nastro adesivo che viene avvolto ripetutamente attorno alla massa intrecciata dei fili fino a ricoprirla completamente .

Nel secondo caso, invece, l’isolamento è assicurato dalla stessa morsettiera, realizzata in materiale non conduttivo elettricamente, ma incorporante corpi metallici atti a garantire il ponte elettrico fra i due cavi ad essa allacciati.

Questo tipo di morsettiera è generalmente costituito da una piastrina di plastica, di forma rettangolare, sui cui bordi laterali sono ricavate una o più coppie contrapposte di fori, ciascuno contenente una boccola metallica atta ad accogliere le estremità spellate e compattate dei fili di rame di ciascun cavo, le quali vengono definitivamente arrestate tramite un granetto radiale, di cui è corredata ciascuna boccola.

Negli impianti e nelle macchine industriali la connessione fra due cavi non avviene mai direttamente, ma sempre tramite l’interposizione di siffatte morsettiere, che consentono di raggruppare ed allacciare ordinatamente molteplici coppie di cavi. La connessione indiretta mediante morsettiera, però, presenta qualche svantaggio rispetto a quella diretta.

Innanzitutto la connessione mediante morsettiera richiede l’impiego di un piccolo cacciavite per tirare o allentare gli anzidetti granetti di serraggio ; in ogni caso l’intervento su detti granetti non è mai agevole in considerazione delle loro piccole dimensioni ; a volte poi l’azionamento di questi granetti risulta davvero difficile per il fatto che la morsettiera è dislocata in una zona di scomodo accesso, dove l’operatore ha scarsa visibilità ed angusto spazio di manovra. Un altro difetto della connessione indiretta tramite morsettiera può essere individuato nel rischio di sfilaggio dei cavi delle rispettive boccole di innesto, qualora detti cavi venissero accidentalmente soggetti a sforzi di trazione. Questo rischio aumenta in caso di applicazioni industriali, in cui la morsettiera risulta soggetta a stati vibrazionali, che possono determinare un graduale allentamento dei granetti di serraggio. La connessione diretta, invece, non è affetta dagli inconvenienti sopra citati, dato che essa viene ottenuta manualmente senza l' ausilio di alcun utensile ; la resistenza meccanica della connessione alla trazione, inoltre, è alquanto elevata, coincidendo con quella della matassa intrecciata dei fili ; detta resistenza non viene minimamente pregiudicata da eventuali vibrazioni cui la connessione dovesse essere sottoposta.

Sulla base di queste considerazioni si è pensato di ideare una nuova attrezzatura di isolamento per i punti di connessione tra cavi elettrici a corpo filamentoso, la quale potesse offrire tutti i vantaggi della connessione diretta e di quella indiretta, senza però mutuarne i rispettivi inconvenienti o limitazioni.

In altre parole l' attrezzatura secondo il trovato consente, da un lato, di ottenere la connessione in maniera semplice e rapida, secondo le modalità della tradizionale connessione diretta ; dall’altro lato, però, l’attrezzatura in parola permette di raggruppare ed allacciare ordinatamente più coppie di cavi, così come avviene con l’impiego delle anzidette morsettiere di tipo noto.

L’attrezzatura in parola consiste sostanzialmente in un guscio tubolare in materiale termoretraibile, dotato di una imboccatura di profilo troncoconico.

Dopo aver infilato il capo di uno dei due cavi elettrici da collegare attraverso l' anzidetto guscio tubolare in direzione tale da farlo fuoriuscire dalla sua imboccatura troncoconica, l’operatore deve attuare la connessione diretta dei cavi, attorcigliando assieme i loro capi filamentosi e ripiegandoli dalla parte opposta a quella dell’ anzidetto imboccatura.

Una volta così annodati fra loro i fili di rame, il guscio tubolare deve essere fatto scorrere lungo il cavo verso il punto di connessione fino a che la matassa dei fili di rame attorcigliati viene inglobata entro il guscio medesimo ; per conseguire siffatto inglobamento l’operatore deve esercitare una spinta assiale modesta dal momento che l ingresso di detta matassa entro il guscio in materiale termoretraibile è favorito proprio dall’anzidetta imboccatura troncoconica che funge da invito e guida per la matassa di fili annodati.

Compiuta questa operazione di inglobamento della matassa, il tubolare costruito in materiale termoretraibile viene riscaldato ad una temperatura idonea a far sì che il guscio riprenda, restringendosi e distendendosi, la sua forma primaria, avendo così diametro uniforme all’imboccatura che tra le due risulta più piccola.

Questa versione costruttiva della attrezzatura secondo il trovato può garantire, oltre che il perfetto isolamento elettrico del punto di connessione, anche un buon grado di impermeabilità.

L’attrezzatura in parola comprende altresì una staffa di supporto per uno o più di detti gusci tubolari in materiale termoretraibile. Trattasi di uno speciale pettine, stampato preferibilmente in materiale plastico, fra i cui denti possono essere conficcati con leggero forzamento ed incastrati gli anzidetti gusci tubolari termoretraibili.

Siffatta staffa di supporto consente di raggruppare ed immobilizzare ordinatamente una serie parallela di più connessioni, proprio come avviene con l’impiego delle attuali morsettiere.

Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione dell’attrezzatura secondo il trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore esemplificativo e non certo limitativo,

- la fig. 1 è una sezione con un piano assiale dello anzidetto guscio tubolare in materiale termoretraibile ;

- la fig. 2 è la raffigurazione di una matassa di fili intrecciati all’interno del guscio tubolare in materiale termoretraibile dopo l’azione di riscaldamento con conseguente riduzione del suo diametro e relativa compressione della matassa.

- le figg. 3 e 4 mostrano, rispettivamente vista in pianta e di lato, una staffa di supporto a pettine atta ad alloggiare gli anzidetto gusci tubolari in materiale termoretraibile.

Con riferimento alla fig. 1, l’attrezzatura secondo il trovato comprende un guscio tubolare in materiale termoretraibile (1), il quale reca ad una sua estremità una imboccatura (2) di profilo troncoconico, mentre in corrispondenza dell’altra sua estremità, detto guscio (1) termina con un tratto (3) di sezione ridotta, raccordato da un gradino (4) al corpo centrale del guscio.

Il gradino di raccordo (4) scongiura il rischio che detta matassa (M) possa imboccare e scorrere dentro il tratto terminale (3) di ristretta sezione. Tale gradino (4) consente dunque di avere la matassa intrecciata posta sempre in posizione ideale rispetto al guscio, garantendo cosi il perfetto isolamento della suddetta massa conduttiva

Con riferimento alle figg. 3 e 4, si fa osservare che l’attrezzatura in parola comprende una staffa di supporto (10) atta ad alloggiare uno o più di detti gusci tubolari in materiale termoretraibile (1).

Detta staffa presenta sostanzialmente una struttura di tipo a pettine, essendo formata da una piattaforma (IOa) dalla quale aggetta, ad intervalli di spazio regolari, una serie di setti trasversali (10b) terminanti con un bordo di sommità (10c) di forma cilindrica.

Fra ogni coppia affiancata di tali setti (10b) può essere conficcato ed incastrato uno degli anzidetti gusci (1). Al fine di evitare possibili scorrimenti dei gusci (1) incastrati fra una coppia di setti (10b), lateralmente troviamo una serie di nervature orizzontali (lOd) con funzione contenutiva di dimensioni e di interasse tale da potersi coniugare con la lunghezza dei tubolari, garantendo la stabilità degli stessi in caso di strappi in senso orizzontale.

Si precisa, infine, che nelle figg. 3 e 4 è stata raffigurata soltanto una porzione della staffa di supporto (10), che in effetti presenterà di volta in volta una differente lunghezza a seconda del numero dei gusci (1) da arrestare e raggruppare.

Sulla piattaforma (IOa) sono previsti alcuni fori (lOe) in corrispondenza dei quali applicare comuni viti (11) per il fissaggio della staffa (10).

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1) Trovato evoluto per l’isolamento dei punti di connessione fra cavi elettrici a corpo filamentoso, caratterizzato per il fatto di comprendere un guscio tubolare (1), il quale reca ad una sua estremità un’ imboccatura (2) di profilo troncoconico, mentre in corrispondenza dell’ altra sua estremità detto guscio (1) termina con un tratto (3) di sezione ridotta, raccordato da un gradino (4) al corpo centrale del guscio.
2. 2) Trovato evoluto per l’isolamento dei punti di connessione fra cavi elettrici a corpo filamentoso, secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato per il fatto che detto guscio (1) in materiale termoretraibile sottoposto ad adeguato riscaldamento esercita una compressione a ridosso della matassa (M) per effetto della riduzione del diametro dell’imbocco troncoconico (2) nonché dell’ intero tubolare che tenderà, restringendosi, ad assumere un diametro pari al tratto terminale (3).
3. 3) Trovato evoluto per l’isolamento dei punti di connessione fra cavi elettrici a corpo filamentoso, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto di comprendere una staffa di supporto (10) atta ad alloggiare uno o più di detti gusci (1) in materiale termoretraibile, costituita da una piattaforma (IOa) dalla quale aggetta, ad intervalli di spazio regolari, una serie di setti trasversali (10b) terminanti con un bordo di sommità (10c) di forma cilindrica aventi lateralmente una serie di nervature orizzontali (lOd) di dimensioni e di interasse tali da potersi coniugare, alloggiandoli, con i tubolari (1) nelle dimensioni assunte dopo la fase di riscaldamento con conseguente distensione del guscio.
4. 4) Trovato evoluto per l’isolamento dei punti di connessione fra cavi elettrici a corpo filamentoso, secondo la rivendicazione (3), caratterizzato per il fatto che sulla piattaforma (IOa) sono previsti alcuni fori (lOe) in corrispondenza dei quali applicare comuni viti (11) per il fissaggio della staffa (10).