ITAN20130139A1 - Giunto di rotazione per radiatori - Google Patents

Giunto di rotazione per radiatori

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ITAN20130139A1
ITAN20130139A1 IT000139A ITAN20130139A ITAN20130139A1 IT AN20130139 A1 ITAN20130139 A1 IT AN20130139A1 IT 000139 A IT000139 A IT 000139A IT AN20130139 A ITAN20130139 A IT AN20130139A IT AN20130139 A1 ITAN20130139 A1 IT AN20130139A1
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radiator
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Simone Ragaini
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Gruppo Ragaini S P A
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16LPIPES; JOINTS OR FITTINGS FOR PIPES; SUPPORTS FOR PIPES, CABLES OR PROTECTIVE TUBING; MEANS FOR THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16L27/00Adjustable joints, Joints allowing movement
    • F16L27/08Adjustable joints, Joints allowing movement allowing adjustment or movement only about the axis of one pipe
    • F16L27/0804Adjustable joints, Joints allowing movement allowing adjustment or movement only about the axis of one pipe the fluid passing axially from one joint element to another
    • F16L27/0808Adjustable joints, Joints allowing movement allowing adjustment or movement only about the axis of one pipe the fluid passing axially from one joint element to another the joint elements extending coaxially for some distance from their point of separation
    • F16L27/0812Adjustable joints, Joints allowing movement allowing adjustment or movement only about the axis of one pipe the fluid passing axially from one joint element to another the joint elements extending coaxially for some distance from their point of separation with slide bearings
    • F16L27/0816Adjustable joints, Joints allowing movement allowing adjustment or movement only about the axis of one pipe the fluid passing axially from one joint element to another the joint elements extending coaxially for some distance from their point of separation with slide bearings having radial sealing
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F28HEAT EXCHANGE IN GENERAL
    • F28DHEAT-EXCHANGE APPARATUS, NOT PROVIDED FOR IN ANOTHER SUBCLASS, IN WHICH THE HEAT-EXCHANGE MEDIA DO NOT COME INTO DIRECT CONTACT
    • F28D21/00Heat-exchange apparatus not covered by any of the groups F28D1/00 - F28D20/00
    • F28D2021/0019Other heat exchangers for particular applications; Heat exchange systems not otherwise provided for
    • F28D2021/0035Other heat exchangers for particular applications; Heat exchange systems not otherwise provided for for domestic or space heating, e.g. heating radiators
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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    • F28D2021/0035Other heat exchangers for particular applications; Heat exchange systems not otherwise provided for for domestic or space heating, e.g. heating radiators
    • F28D2021/0036Radiators for drying, e.g. towel radiators
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    • F28HEAT EXCHANGE IN GENERAL
    • F28FDETAILS OF HEAT-EXCHANGE AND HEAT-TRANSFER APPARATUS, OF GENERAL APPLICATION
    • F28F2280/00Mounting arrangements; Arrangements for facilitating assembling or disassembling of heat exchanger parts
    • F28F2280/10Movable elements, e.g. being pivotable
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    • F28HEAT EXCHANGE IN GENERAL
    • F28FDETAILS OF HEAT-EXCHANGE AND HEAT-TRANSFER APPARATUS, OF GENERAL APPLICATION
    • F28F2280/00Mounting arrangements; Arrangements for facilitating assembling or disassembling of heat exchanger parts
    • F28F2280/10Movable elements, e.g. being pivotable
    • F28F2280/105Movable elements, e.g. being pivotable with hinged connections

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Pressure Welding/Diffusion-Bonding (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: GIUNTO DI ROTAZIONE PER RADIATORI
D E S C R I Z I O N E D E L L ’ I N V E N Z I O N E
La presente invenzione riguarda un giunto di accoppiamento rotazionale, particolarmente atto ad essere impiegato per collegare girevolmente una parte fissa con una parte mobile di un radiatore per riscaldamento d’ambiente.
Più precisamente, il giunto in oggetto permette la rotazione relativa tra elementi fissi ed elementi mobili di un radiatore, assicurando al contempo sia la tenuta meccanica che idraulica tra gli stessi.
Il trovato si inserisce, pertanto, nel settore dei radiatori per riscaldamento d’ambiente, specialmente del tipo ad elementi tubolari, come ad esempio i cc.dd. scaldasalviette. Tuttavia l’oggetto della presente invenzione può trovare idonea applicazione in qualsiasi altro campo ove vi è necessità di garantire un accoppiamento girevole tra un elemento fisso ed uno mobile di un apparato percorso da un fluido.
Come noto, un radiatore per il riscaldamento d’ambiente comprende una serie di tubi, le cui estremità sono collegate ad una coppia di elementi tubolari, ortogonali a tale serie di tubi.
Gli elementi tubolari di detta coppia (da qui in avanti denominati “montanti”) costituiscono i collettori di mandata e ritorno del fluido termovettore, proveniente dall’impianto di riscaldamento domestico e destinato a circolare anche all’interno della serie di tubi (da qui in avanti denominati “elementi”): in tal modo il radiatore può riscaldarsi al passaggio del fluido e cedere calore per irraggiamento e convezione nell’ambiente di installazione.
Sono noti radiatori in cui uno o più elementi sono suscettibili di ruotare su un asse verticale o orizzontale, risultando mobili rispetto ai montanti: tale caratteristica amplia notevolmente la possibilità di impiego del radiatore, potendo tali elementi essere movimentati a seconda dei desideri dell’utente ed essere sfruttati come supporti per asciugare e mantenere calda la biancheria e gli asciugamani ivi riposti.
Le soluzioni attualmente note, tuttavia, prevedono l’utilizzo di mezzi di accoppiamento girevole che spesso presentano problemi di tenuta idraulica tra il montante fisso e l’elemento mobile, tanto che sovente si preferisce evitare il passaggio del fluido termovettore all’interno di tali elementi girevoli (che fungono quindi da elementi non riscaldanti, oppure vengono riscaldati con mezzi alternativi, ad esempio tramite resistenze elettriche).
Scopo principale della presente invenzione è di ovviare agli inconvenienti sopra esposti, prevedendo un giunto di accoppiamento rotazionale atto ad assicurare una idonea tenuta meccanica ed idraulica tra un elemento fisso ed un elemento mobile di un radiatore.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare un giunto di rotazione con componenti perfezionati per il rapido e semplice assemblaggio tra montanti ed elementi di un radiatore per riscaldamento d’ambiente.
Ulteriori caratteristiche del presente trovato risulteranno meglio evidenziate dalla seguente descrizione di una preferita forma di realizzazione, conforme alle rivendicazioni brevettuali e illustrata, a puro titolo esemplificativo<e non limitativo, nelle allegate tavole di disegno, in cui:>
� le figg.1 e 2 mostrano, secondo viste rispettivamente in prospettiva e<laterale, il giunto di rotazione in accordo all’invenzione;>
� la fig. 3 mostra una vista esplosa degli elementi che compongono il<giunto di rotazione secondo l’invenzione;>
� la fig.4 è una vista in sezione laterale di quanto mostrato nelle figg.1<e 2;>
� la fig. 5 mostra un dettaglio in sezione del giunto di rotazione secondo l’invenzione, quando inserito tra il montante e l’elemento di un<radiatore;>
� la fig. 6 mostra una vista schematica esplosa dei componenti per l’assemblaggio di un radiatore impiegante il giunto di rotazione secondo<l’invenzione;>
� le figg. da 7.A a 7.C raffigurano alcune configurazioni suscettibili di essere assunte dal radiatore impiegante il giunto di rotazione secondo l’invenzione.
Si descrivono ora le caratteristiche del trovato, avvalendosi dei riferimenti contenuti nelle figure e con particolare attinenza alla variante rappresentata in esse; per semplicità espositiva, le ulteriori varianti del trovato saranno esposte in calce a detta trattazione.
Sebbene la descrizione e le figure si riferiscano ad un radiatore, il giunto di accoppiamento rotazionale, come detto, può trovare applicazione quale giunto idraulico per accoppiare due organi idraulici qualsiasi.
I termini “superiore”/”inferiore”, “verticale”/”orizzontale” o simili riferimenti spaziali di qui in poi utilizzati riguardano la posizione con cui gli elementi compaiono nelle figure, senza alcun riferimento, salvo ove altrimenti precisato, alla loro posizione in condizioni operative.
Con il riferimento 1 è complessivamente indicato il giunto di accoppiamento rotazionale (da qui in poi, sinteticamente denominato “giunto”), i cui elementi costituitivi sono dettagliatamente mostrati alla fig.3.
Detto giunto 1 comprende un primo elemento fisso 2, avente sostanzialmente la conformazione di un manicotto longitudinalmente cavo: come più avanti chiarito, detto primo elemento fisso 2 (da qui in poi definito come “elemento fisso 2”) è destinato ad essere vincolato alla parte fissa del radiatore, nello specifico al montante.
Con il riferimento 3 è indicato un secondo elemento mobile (di seguito abbreviato in “elemento mobile 3”) del detto giunto 1, avente sostanzialmente la forma di un perno longitudinalmente cavo, il quale, con riferimento spaziale al primo elemento fisso 2, presenta una porzione distale 3.1 ed una porzione prossimale 3.2.
Detta porzione prossimale 3.2 ha diametro esterno sostanzialmente pari al diametro interno di detto elemento fisso 2, cosicché essa possa coassialmente inserirsi nella cavità di quest’ultimo.
La porzione distale 3.1, invece, ha diametro esterno sostanzialmente pari a quello del foro dell’elemento del radiatore ove essa va inserita ed a cui è destinata a vincolarsi, come sarà più avanti chiarito.
In sintesi, come raffigurato nelle figg.4 e 5, il giunto 1 comprende: � un elemento fisso 2, atto ad inserirsi nel foro 11.1 del montante 11 di un radiatore 10 e ad essere saldamente fissato (con i mezzi a breve descritti) a<detto montante 11, e>
� un elemento mobile 3, atto ad essere inserito (almeno con la sua porzione distale 3.1) nel foro 12.1 dell’elemento 12 di detto radiatore 10 ed essere saldamente vincolato (tramite i mezzi a breve descritti) a detto elemento<12,>
� la porzione prossimale 3.2 di detto elemento mobile 3 inserendosi folle (ossia senza vincoli di fissaggio) all’interno della cavità di detto elemento fisso 2, in maniera tale che detto elemento mobile 3 sia libero di ruotare coassialmente all’interno di detto elemento fisso 2.
Il giunto 1 comprende appositi mezzi atti ad assicurare la tenuta meccanica ed idraulica in ciascuno dei relativi punti di vincolo, ossia nelle zone di accoppiamento tra l’elemento fisso 2 ed il montante 11, tra l’elemento mobile 3 e l’elemento 12 del radiatore 10, e tra detti elementi fisso 2 e mobile 3.
Le figg. 2, 4 e 5 serviranno ad illustrare in dettaglio tali mezzi di tenuta ed a chiarire le modalità di vincolo reciproco tra gli elementi di detto giunto 1 ed i componenti del radiatore 10.
L’elemento fisso 2 è munito di una filettatura esterna 2.1, sostanzialmente in corrispondenza della sua estremità libera, atta a consentirne il fissaggio al montante 11 del radiatore 10 tramite noto utensile a chiave facente presa su apposite spianature 2.5 della sua superficie cilindrica; in alternativa a detta filettatura 2.1, la tenuta meccanica tra detti elemento fisso 2 e montante 11 può essere ottenuta tramite saldatura, incollaggio o altre lavorazioni meccaniche.
Al termine di detta filettatura 2.1, l’elemento fisso 2 è esternamente provvisto di una gola circonferenziale 2.2 atta ad alloggiare una guarnizione oring 5, assicurante la tenuta stagna tra la parete esterna di detto elemento fisso 2 e la parete interna del montante 11.
Con 2.3 è indicato un collare di fermo, facente battuta contro il perimetro del foro 11.1 del montante 11.
Sostanzialmente in corrispondenza della sua parte mediana, l’elemento fisso 2 è ulteriormente provvisto di una gola interna 2.4, ospitante una guarnizione o-ring 6 che garantisce la tenuta idraulica tra la parete interna di detto elemento fisso 2 e la parete esterna dell’elemento mobile 3 (più precisamente, della porzione prossimale 3.2 di detto elemento mobile 3), coassialmente inserito nella cavità di tale elemento fisso 2.
In corrispondenza dell’estremità della porzione prossimale 3.2 dell’elemento mobile 3 è presente una scanalatura anulare 3.3, entro cui è alloggiato un anello di spallamento 4, atto ad impedire scorrimenti assiali di tale elemento mobile 3 all’interno della cavità dell’elemento fisso 2.
Tra le porzioni prossimale 3.2 e distale 3.1 di tale elemento mobile 3 è previsto un collare di fermo 3.4, facente battuta contro l’estremità inferiore dell’elemento fisso 2 e provvisto di parte conica 3.41 per il centraggio nell’elemento 12.
In corrispondenza dell’estremità superiore della porzione distale 3.1 di detto elemento mobile 3 è presente, infine, una gola 3.7 per l’alloggiamento di una guarnizione o-ring 7, la quale garantisce la tenuta idraulica tra la parete esterna di detto elemento mobile 3 (più precisamente, della sua porzione distale 3.2) e la cavità interna dell’elemento 12 del radiatore 10.
Detto elemento mobile 3 è preferibilmente inserito per leggera interferenza nel foro 12.1 di tale elemento 12. Ancor più preferibilmente, esso può essere ulteriormente provvisto di una godronatura 3.6 sulla porzione distale 3.1, avente lo scopo di agevolare e rendere più stabile e centrato tale inserimento per interferenza.
Il vincolo meccanico tra detto elemento mobile 3 e detto elemento 12 del radiatore 10 è assicurato per il tramite di una lavorazione meccanica di fissaggio, preferibilmente consistente in una fase di cianfrinatura, attuata con mezzi noti attorno ad una gola 3.5, appositamente predisposta sulla parete esterna della porzione distale 3.1 di tale elemento mobile 3.
Pertanto, riepilogando quanto sopra detto, la caratteristiche basilari del<giunto 1 sono le seguenti:>
� con riferimento all’elemento fisso 2, esso è preferibilmente:
� vincolato al montante 11 tramite mezzi amovibili, tipicamente<consistenti in una filettatura 2.1,>
� provvisto di un collare di fermo 2.3, facente battuta contro detto<montante 11,>
� munito di una guarnizione o-ring 5, che garantisce la tenuta<idraulica con tale montante 11,>
<� con riferimento all’elemento mobile 3, esso è preferibilmente:>
� inserito nell’elemento 12 per leggera interferenza,
� ulteriormente provvisto di una godronatura 3.6, facilitante il<centraggio e la stabilità di tale inserimento,>
� meccanicamente vincolato a detto elemento 12 tramite<cianfrinatura in corrispondenza della gola 3.5,>
� munito di guarnizioni o-ring 7 e 6, garantenti la tenuta idraulica rispettivamente con detto elemento 12 e con detto elemento fisso<2,>
� provvisto di un collare di fermo 3.4 facente battuta contro detto elemento fisso 2 e munito di una parte conica 3.41 per il<centraggio in detto elemento 12,>
� con riferimento al rapporto tra elementi fisso 2 e mobile 3:
� detto collare di fermo 3.4 e l’anello di spallamento 4 consentonola rotazione di detto elemento mobile 3 all’interno di detto elemento fisso 2 ma ne impediscono, al tempo stesso, uno scorrimento assiale.
Come chiaro dalla descrizione sopra esposta, il giunto 1 permette di ottenere un accoppiamento girevole tra una parte fissa (nello specifico il montante 11) ed una parte mobile (l’elemento 12) di un radiatore 10, assicurandone sia il vincolo meccanico che la tenuta idraulica, permettendo in tal modo al fluido termovettore che circola nei montanti 11 di fluire anche all’interno degli elementi 12 di tale radiatore 10.
E’ chiaro che numerose varianti del giunto 1 sopra descritto sono possibili all’uomo del ramo, senza per questo uscire dagli ambiti di novità insiti nell’idea inventiva, così com’è chiaro che nella pratica attuazione dell’invenzione i vari componenti in precedenza descritti potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.
Le figg. 6 e 7 illustrano una tipologia esemplificativa di radiatore 10 in cui è utilizzabile il giunto 1 oggetto del presente trovato.
In fig. 6 è mostrata una coppia di montanti 11, in cui circola fluido termovettore attraverso le cavità 11.2, ed una pluralità di elementi 12 (in questo caso, per esigenze di sintesi semplificativa, si tratta di due soli elementi 12), ortogonali a detta coppia di montanti 11.
Si tenga presente che le immagini mostrano solamente un esempio non limitativo, ma quanto qui descritto vale per qualsiasi altra tipologia di radiatore 10: ad esempio, i montanti 11 possono avere orientamento sia orizzontale che verticale e, conseguentemente, gli elementi 12 traversali essere verticali o orizzontali; ugualmente, le fattezze estetiche di detti montanti 11 ed elementi 12 possono avere qualsivoglia conformazione, così come la dimensione longitudinale dei montanti 11 e degli elementi 12 e la quantità degli elementi 12 essere tali da consentire la realizzazione di un radiatore 10 di qualsiasi misura.
Gli elementi 12 sono vincolati ai montanti 11 tramite l’impiego dei giunti 1, inseriti rispettivamente nei fori 12.1 di detti elementi 12 e nei fori 11.1 di detti montanti 11 ed a questi vincolati con le modalità di fissaggio sopra descritte.
Più precisamente, come illustrato alla fig. 6, per ciascun elemento 12 viene utilizzata una coppia di giunti 1, previamente inserita e fissata nei fori 11.1 dei montanti 11, i quali ultimi vengono poi contemporaneamente accostati agli elementi 12 per introdurre detti giunti 1 nei rispettivi fori 12.1 di detti elementi 12, ai quali sono poi fissati con le modalità sopra descritte (nello specifico, preferibilmente tramite cianfrinatura).
In tal modo ciascun elemento 12 del radiatore 10 è libero di ruotare completamente e liberamente sul proprio asse longitudinale, essendo comunque assicurati sia il vincolo meccanico che la tenuta idraulica con i montanti 11, grazie alle caratteristiche del giunto 1.
Nelle figg. da 7.A a 7.C sono mostrate, a titolo di esempio, tre diverse configurazioni del radiatore 10, a seconda della posizione assumibile dalla pluralità di elementi 12.
Una variante dell’invenzione può anche prevedere che ad uno o più di detti elementi 12 siano associati mezzi di blocco (non mostrati in figura) per delimitarne l’escursione angolare del movimento rotatorio, sì che detti uno o più elementi 12 si arrestino ortogonalmente ai montanti 11, rimanendo posizionati come in fig. 7.C: in tal maniera è possibile utilizzare tali elementi 12 a mò di mensole, per il supporto di asciugamani e biancheria da riscaldare.
Con il radiatore 10 sopra descritto è possibile raggiungere una serie di vantaggi, in particolar modo connessi all’ampia facoltà di variabilità nell’aspetto estetico del prodotto e nella semplicità di pulizia degli elementi 12, agevolmente ottenibile ruotando tali elementi 12, senza necessità di procedere allo smontaggio dell’intero radiatore 10.
E’ chiaro che numerose varianti del radiatore 10 sopra descritto sono possibili all’uomo del ramo, senza per questo uscire dagli ambiti di novità insiti nell’idea inventiva, così com’è chiaro che nella pratica attuazione dell’invenzione i vari componenti in precedenza descritti potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.
Ad esempio, in accordo alla variante preferita dell’invenzione ed illustrata nelle figg.6 e 7, tutti gli elementi 12 del radiatore 10 sono liberamente e completamente ruotabili attorno al proprio asse longitudinale: tuttavia nulla vieta di prevedere che il radiatore 10 comprenda sia elementi 12 di tal tipologia (ossia impieganti i giunti 1) che elementi 12 non ruotabili, vincolati ai montanti con usuali mezzi di fissaggio statico, quali nippli, alternativi a detti giunti 1.
Ovviamente, inoltre, può anche prevedersi una variante elettrica del radiatore 10, in cui nei montanti 11 e negli elementi 12 non fluisce fluido termovettore bensì sono presenti uno o più elementi elettrici riscaldanti, quali ad esempio resistenze elettriche.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI Riv. 1 Giunto (1) di accoppiamento rotazionale, atto a collegare tra loro una parte fissa (11) ed una parte mobile (12) di un apparato (10) percorso da un fluido, in particolare un radiatore (10) per riscaldamento d’ambiente, <caratterizzato dal fatto di comprendere:> � un elemento fisso (2) longitudinalmente cavo, destinato ad essere<vincolato a detta parte fissa (11),> � un elemento mobile (3) longitudinalmente cavo, comprendente:� una porzione distale (3.1) destinata ad essere vincolata a detta<parte mobile (12), e> � una porzione prossimale (3.2) destinata ad essere inserita folle in detto elemento fisso (2), detto elemento mobile (3) essendo così libero di ruotare<coassialmente all’interno di detto elemento fisso (2),>� mezzi di vincolo meccanico (2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 3, 3.3, 3.4, 3.5, 3.6, 3.7, 4) e tenuta idraulica (5, 6, 7) assicuranti il fissaggio meccanico e la tenuta stagna tra dette parti fissa (11) e mobile (12) e tra detti elementi fisso (2) e mobile (3). Riv.
  2. 2 Giunto (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il vincolo tra detti elemento fisso (2) e parte fissa (11) è ottenuto tramite inserimento e fissaggio di detto elemento fisso (2) nel foro (11.1) di detta parte fissa (11), il vincolo meccanico essendo assicurato da una filettatura (2.1) realizzata esternamente sull’estremità libera di detto elemento fisso (2). Riv.
  3. 3 Giunto (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il vincolo tra detti elemento mobile (3) e parte mobile (12) è ottenuto tramite inserimento e fissaggio della porzione distale (3.1) di detto elemento mobile (3) nel foro (12.1) di detta parte mobile (12), detto fissaggio essendo assicurato da una cianfrinatura attuata attorno ad una gola (3.5) presente sulla parete esterna di detta porzione distale (3.1). Riv.
  4. 4 Giunto (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza dell’estremità superiore della porzione prossimale (3.2) di detto elemento mobile (3) è presente una scanalatura anulare (3.3) alloggiante un anello di spallamento (4), atto ad impedire scorrimenti assiali di detto elemento mobile (3) all’interno di detto elemento fisso (2). Riv.
  5. 5 Giunto (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che tra dette porzioni distale (3.1) e prossimale (3.2) di detto elemento mobile (3) è previsto un anello di fermo (3.4), facente battuta contro l’estremità inferiore di detto elemento fisso (2) e provvisto di una parte conica (3.41) per il centraggio in detto elemento (12). Riv.
  6. 6 Giunto (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto elemento mobile (3) è ulteriormente provvisto di una godronatura (3.6), realizzata su detta porzione distale (3.1), atta a produrre una leggera interferenza con detto elemento (12). Riv.
  7. 7 Giunto (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto apparato percorso da un fluido è un radiatore (10) per riscaldamento d’ambiente, detta parte fissa essendo il montante (11) e detta parte mobile essendo l’elemento (12) di detto radiatore (10).<Riv.
  8. 8 Radiatore (10) per riscaldamento d’ambiente, comprendente:> � una coppia di montanti (11), � uno o più elementi (12), ortogonali a detta coppia di montanti(11), caratterizzato dal fatto che detti uno o più elementi (12) sono ruotabili attorno al proprio asse longitudinale, detta rotazione essendo assicurata dall’impiego di una coppia di giunti (1), ciascun giunto (1) di detta coppia essendo realizzato in accordo alle rivendicazioni dalla 1 alla 7. Riv.
  9. 9 Radiatore (10) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta coppia di giunti (1) è previamente inserita e fissata nei fori (11.1) di detti montanti (11), per poi inserirsi nei fori (12.1) di detti elementi (12) ed essere a questi fissati tramite contemporaneo accostamento di detti montanti (11) a detti elementi (12). Riv.
  10. 10 Radiatore (10) secondo qualsiasi rivendicazione dalla 8 in poi, caratterizzato dal fatto che ad uno o più di detti elementi (12) sono associati mezzi di blocco atti a delimitarne la rotazione affinché si arrestino ortogonalmente a detti montanti (11). Riv.
  11. 11 Radiatore (l O) secondo qualsiasi rivendicazione dalla 8 in poi, caratterizzato dal fatto che la totalità di detti elementi (12) è ruotabile attorno al proprio asse longitudinale, ciascuno di detti elementi (12) essendo provvisto di una coppia di giunti (l) atti a collegare in modo girevole le estremità di detti elementi (12) a detti montanti (11 ). Riv.
  12. 12 Radiatore (10) secondo qualsiasi rivendicazione dalla 8 alla 10, caratterizzato dal fatto che solo uno o più di detti elementi (12) è ruotabile attorno al proprio asse longitudinale, i restanti elementi (12) essendo fissi e vincolati a detti montanti (11) tramite mezzi di fissaggio statico.
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