ITAN20130080U1 - Dispositivo portatile per la lettura e scrittura di dati in un recipiente per dispenser di bevande - Google Patents

Dispositivo portatile per la lettura e scrittura di dati in un recipiente per dispenser di bevande

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ITAN20130080U1
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IT
Italy
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container
microchip
pin
cavity
rev
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Application number
Other languages
English (en)
Inventor
Gianni Grottini
Original Assignee
Blupura S R L
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Publication date
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  • Devices For Dispensing Beverages (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di Brevetto per Modello di Utilità avente per titolo:
DISPOSITIVO PORTATILE PER LA LETTURA E SCRITTURA DI DATI IN UN RECIPIENTE PER DISPENSER DI BEVANDE
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo elettronico portatile per la lettura/scrittura di dati sul microchip di un recipiente da utilizzare in un dispenser provvisto di un sistema atto al riconoscimento di tale recipiente e dotato di mezzi per un corretto posizionamento dello stesso.
Ultimamente iniziano a diffondersi dispenser (termine che, di qui in seguito, sarà utilizzato per identificare una generica “apparecchiatura erogatrice di bevande”) idonei ad un impiego in luoghi pubblici ed all’aperto, oltre che negli usuali ambienti domestici, lavorativi e di ristorazione collettiva (hotel, mense, ristoranti, bar, comunità).
Tali dispenser possiedono caratteristiche costruttive e di funzionamento ormai standardizzate, sulle quali non è necessario dilungarsi eccessivamente.
Nella presente trattazione è sufficiente dire che il dispenser prevede Γ allaccio alla rete idrica d’acquedotto e/o a serbatoi di accumulo, ed è in grado di erogare acqua potabile e/o bevande (previa depurazione, ove necessario, con noti mezzi filtranti e/o unità debatterizzanti) a temperatura ambiente e/o refrigerata (tramite noti mezzi refrigeranti) e/o gassata (tramite addizione di anidride carbonica).
Il dispenser è poi munito di almeno una postazione di prelievo per accedere al rubinetto erogatore di bevande (sotto la quale posizionare il recipiente da riempire) e di appositi comandi di avviamento della funzione erogatrice, tipicamente comprendenti almeno un dispositivo di accettazione di valuta (o di idonea scheda pre-caricata) ed almeno una pulsantiera atta a selezionare la postazione di prelievo, la tipologia di bevanda erogata e la sua quantità.
Il dispenser può inoltre essere munito di accessori aggiuntivi per una migliorata esperienza di utilizzo, quali ad esempio mezzi audio-visivi per la diffusione di contenuti multimediali, classicamente orientati all’ emissione di messaggi pubblicitari o alla visualizzazione delle istruzioni di utilizzo della fontana pubblica. A titolo di esempio, si faccia riferimento ai brevetti No. US 2004129723 e DE 202006004151, entrambi descriventi un dispenser d’acqua provvisto di monitor per la visione di contenuti multimediali.
Scopo della presente invenzione è di indicare un dispositivo portatile atto alla lettura/scrittura dei dati in un microchip di un recipiente utilizzabile in un dispenser, provvisto di un sistema di comunicazione wireless tra detti recipiente e dispenser.
Altro scopo del presente trovato è di indicare un dispositivo portatile di semplice utilizzo per l’utente, tale da consentire una migliorata esperienza d’uso nella fruizione del recipiente e del dispenser.
Ulteriori caratteristiche del presente trovato risulteranno meglio evidenziate dalla seguente descrizione di una preferita forma di realizzazione, conforme alle rivendicazioni brevettuali e illustrata, a puro titolo esemplificativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegno, in cui:
- la fig. 1 mostra il dispositivo portatile secondo l’invenzione, atto alla lettura/scrittura del microchip associato al recipiente utilizzabile con il dispenser;
- le figg. 2.A e 2.B mostrano due viste del recipiente, rispettivamente secondo prospettive sostanzialmente antera- superiore e antera-inferiore, provvisto del microchip leggibile/scrivibile dal dispositivo portatile secondo l’invenzione;
- le figg. 3. A e 3.B B raffigurano le fasi di inserimento del recipiente nel dispositivo secondo l’invenzione;
- la fig. 4 è una vista frontale del dispenser su cui è utilizzabile il recipiente il cui microchip è leggibile/scrivibile dal dispositivo secondo l’invenzione;
- la fig. 5 mostra un dettaglio della postazione di prelievo del dispenser su cui è utilizzabile il recipiente il cui microchip è leggibile/scrivibile dal dispositivo secondo l’invenzione;
- la fig. 6 illustra una vista prospettica laterale del recipiente collocato nella postazione di prelievo del dispenser.
Si descrivono ora le caratteristiche del trovato, avvalendosi dei riferimenti contenuti nelle figure e con particolare riferimento alle varianti in esse rappresentate.
Preliminarmente alla esposizione delle caratteristiche del dispositivo portatile, si descriveranno sia il recipiente utilizzabile con tale dispositivo che il dispenser su cui è impiegabile il detto recipiente.
Con il riferimento 1 è indicato il dispenser per l’erogazione di bevande, comprendente una struttura 1.1 di contenimento e supporto che, nell’ esempio delle figure allegate, appare come un elemento scatolare di forma sostanzialmente parallelepipeda; tuttavia essa può assumere le più svariate configurazioni architettoniche e dimensionali, in considerazione dell’ambiente di destinazione e delle esigenze connaturate al tipo di utilizzo.
Detta struttura 1.1 definisce un volume interno atto ad alloggiare i classici componenti costruttivo-funzionali di un dispenser (circuiteria idraulica e serbatoi, unità refrigeranti e di gassificazione, elementi di sanitizzazione), che non necessitano di approfondita trattazione poiché facenti parte dell’arte nota nel settore.
In detta struttura 1.1 sono anche ricavati i tipici componenti per l’interfaccia con l’utenza, atti all’erogazione della bevanda ed alla fruizione di eventuali elementi accessori. Essi comprendono:
- almeno una postazione di prelievo 2,
- comandi di selezione delle varie opzioni (ad esempio, tipo e quantità della bevanda da erogare),
- un visualizzatore o display informativo per la visione delle opzioni selezionate.
Nell’esempio non limitativo, illustrato nelle figure allegate, detti comandi di selezione delle varie opzioni ed il visualizzatore sono incorporati in un unico componente, ossia nel monitor 1.3 dislocato nella porzione superiore 1.2 della struttura 1.1.
Preferibilmente detto monitor 1.3 è del tipo touch-screen, idoneo sia alla selezione che alla visualizzazione della scelta effettuata, oltre che alla divulgazione di contenuti multimediali (ad esempio avvisi pubblicitari, filmati di intrattenimento, video dimostrativi del corretto utilizzo del dispenser): pure questo aspetto sarà esposto con dovizia di particolari in seguito, poiché anch’esso prettamente legato alla presente invenzione.
Resta tuttavia inteso che le caratteristiche di quanto descritto possono trovare idonea applicazione anche in dispenser privi di monitor o anche degli stessi comandi di selezione, come sarà più avanti spiegato.
Sarà ugualmente chiaro a breve come risulti non obbligatoria nemmeno la presenza di un dispositivo per Γ inserimento e Γ accettazione di valuta (ove per “valuta” va intesa sia la moneta di corso corrente che altri mezzi di pagamento, quali carta di credito, tessera pre-caricata o chiavetta con microchip), solitamente presente sui dispenser dell’ arte nota.
La postazione di prelievo 2 comprende un vano 3 ricavato all’ interno della struttura 1.1 del dispenser ed avente dimensioni adatte ad ospitare almeno un recipiente 5 da riempire con la bevanda erogata.
Nell’esempio delle figure allegate, tale recipiente 5 consiste in una bottiglia o borraccia, ma ovviamente quanto qui descritto vale per qualsiasi contenitore avente forma e dimensioni tali da essere collocato nel vano 3 della postazione di prelievo 2.
Detto vano 3 è provvisto di una base 3.1 per il sostegno del recipiente 5, preferibilmente munita di una griglia 3.2 (o analoga superficie dotata di aperture) per il drenaggio della bevanda eventualmente fuoriuscente dal recipiente o sgocciolante dal rubinetto erogatore.
Come mostrato nelle figg. 4 e 5, da detta base 3.1 aggetta un perno 4 la cui funzione principale (ma non esclusiva, come più avanti chiarito) è quella di fungere da elemento di posizionamento e centraggio per il recipiente 5, poiché destinato ad impegnarsi con una cavità 6 di reciproca forma, presente sul fondo 5.1 di tale recipiente 5 (si vedano le figg. 2. A e 2.B).
Infatti tale perno 4 è in asse col soprastante rubinetto erogante la bevanda (o meglio, è verticalmente allineato con l’apertura da cui fuoriesce detta bevanda), pertanto Γ accoppiamento con la cavità 6 del recipiente 5 assicura il corretto allineamento della bocca 5.2 del recipiente 5 col flusso di liquido, fornendo la sicurezza che quest’ultimo sia precisamente direzionato all’intemo di detto recipiente 5.
In realtà, in accordo ad una variante più generica dell’invenzione, tale perno 4 potrebbe anche non essere verticalmente in asse con tale apertura erogante la bevanda; l’importante è che lo sia la bocca 5.2 del recipiente 5, una volta che quest’ultimo sia accoppiato a detto perno 4 tramite la citata cavità 6: in altre parole, detto perno 4 potrebbe anche ergersi dalla base 3.1 da un punto non allineato alla soprastante apertura, posto che lo sia anche la cavità 6 del recipiente 5 e che, una volta avvenuto Γ accoppiamento, la bocca 5.2 di detto recipiente 5 si trovi in asse con il flusso della bevanda.
Allo scopo appena citato del centraggio e posizionamento del recipiente 5 si unisce un altro vantaggio, d’ordine sia estetico che funzionale-igienico: il perfetto centraggio della bocca 5.2 del recipiente 5 nel vano 3, precisamente in asse con il flusso della bevanda erogata, consente che il rubinetto non sia affatto accessibile all’utenza (minimizzando il rischio di manomissioni vandaliche o di eventi anti-igienici) né tantomeno visibile (potendo addirittura essere assente e la bevanda fuoriuscire da un sempbce foro ricavato nella parete sommitale del vano 3, in comunicazione con la tubazione di emissione del liquido).
La fig. 6 mostra il recipiente 5 inserito correttamente nel vano 3 della postazione di prelievo 2, tramite accoppiamento tra la sua cavità 6 ed il sottostante perno 4 di centraggio.
La variante illustrata in figura mostra una postazione di prelievo 2 con dimensioni tali da consentirvi il collocamento di un solo recipiente 5; nel caso di postazioni di prelievo 2 più ampie e destinate ad una pluralità di recipienti 5, saranno presenti tanti perni 4, atti a fungere da elementi di centraggio per il posizionamento dei recipienti 5 (ciascuno dei quali provvisti di cavità 6 dalla forma biunivocamente corrispondente a quella di tali perni 4), di modo che le bocche di questi ultimi siano verticalmente in asse con altrettanti fori di uscita delle bevande.
L’accoppiamento tra il perno 4 e la cavità 6 può essere rotazionalmente libero, consentendo di posizionare il recipiente 5 sulla base 3.1 del vano 3 secondo qualsiasi direzione: ciò avviene quando detto perno 4 (e, reciprocamente, la corrispondente cavità 6) presenta la forma di un solido di rotazione, quale un cilindro (come mostrato nelle figure da 4 a 6) o un cono.
Alternativamente la forma del perno 4 (e, conseguentemente, la reciproca forma della cavità 6) può essere quella di un solido asimmetrico prismatico e/o curvilineo, così che il posizionamento del recipiente 5 sia obbligato secondo un unico e preciso senso.
Tal configurazione permette di sapere con certezza quale porzione del recipiente 5 sia orientata verso l’utenza, sì da sfruttarla per l’applicazione di loghi, brand e/o messaggi pubblicitari; parimenti, tale accorgimento consente di realizzare dispenser 1 e recipienti 5 unicamente dedicati a destinatari ben determinati, evitando la commistione nell’utilizzo con soggetti non autorizzati e denotando tali prodotti con qualità di esclusività e pregio sotto l’aspetto commerciale.
L’accoppiamento ad incastro “perno 4 - cavità 6”, oltre che al compito di posizionamento e centraggio sopra descritto, è funzionale ad una ulteriore caratteristica del presente trovato.
Sul fondo 6.1 della cavità 6 del recipiente 5 è presente un microchip 7, fissato per co- stampaggio o incollaggio.
Detto microchip 7 consiste tipicamente in un circuito integrato o in una etichetta (definita anche come “tag” o “trasponder”) a tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification); in alternativa, il microchip può comprendere un elemento elettronico a tecnologia NFC (Near Field Communication) o, comunque, qualsiasi apparato elettronico capace di immagazzinare dati nella propria memoria e di dialogare senza fili con un apposito componente, a breve descritto.
Per semplicità espositiva, da qui in poi tale elemento dislocato sul fondo 6.1 della cavità 6 verrà genericamente denominato “microchip 7”.
Le appena citate tecnologie di comunicazione wireless sono da tempo impiegate in molti ambiti; senza dettagliarne il funzionamento né i componenti, ampiamente noti a qualsiasi tecnico del ramo, basti dire che esse comprendono almeno i seguenti elementi:
- il microchip 7 sopra menzionato, provvisto di memoria non volatile in cui immagazzinare dati,
- un’antenna per inviare e ricevere i segnali da e verso detto microchip 7: tale antenna è solitamente integrata allo stesso microchip tramite un substrato fisico di supporto (tipicamente costituito da film plastico), oppure posta in stretta vicinanza (nel caso di specie, comunque dislocata internamente alla cavità 6 del recipiente 5),
- un apparecchio di lettura/scrittura, dialogante con tale microchip 7 e suscettibile di interrogare, scrivere ed aggiornare le informazioni contenute in detto microchip 7,
- un sistema informatico di gestione dei dati scambiati tra i suddetti microchip 7 e apparecchio di lettura/scrittura.
Nel dispenser 1 della presente invenzione, detto apparecchio di lettura/scrittura (da qui in poi genericamente denominato “lettore”, sebbene esso abbia anche la capacità di scrivere dati) è identificato con il riferimento 4.1 e trova ubicazione nel perno 4 per il centraggio e posizionamento del recipiente 5.
Come da arte nota delle tecnologie a radiofrequenza sopra citate, il lettore 4.1 è tecnicamente capace di comunicare a distanza con il microchip 7 presente nella cavità 6 del recipiente 5: tuttavia, in accordo alla presente invenzione, tale scambio di informazioni avviene solo ed esclusivamente nel momento in cui si realizza l’accoppiamento di forma tra il perno 4 e la cavità 6 del recipiente 5, cioè quando quest’ultimo è correttamente inserito nella postazione di prelievo 2 e si ottiene un contatto tra il microchip 7 (posizionato sul fondo 6.1 della cavità 6) ed il lettore 4.1 (collocato nel perno 4).
Tale risultato è preferibilmente raggiunto per mezzo di un’idonea taratura del sistema di trasmissione a radiofrequenza tramite impiego di microchip 7 con una ben definita banda di frequenza operativa: in dettaglio, i cc.dd. microchip HF (High Frequencies) a 13,56 MHz possono essere calibrati affinché siano capaci di comunicare con l’apparecchio di lettura/scrittura solamente a brevissima distanza, al massimo 1-2 cm di gap tra il lettore 4.1 ed il microchip 7.
In alternativa o in combinazione con la precedente soluzione, la corretta comunicazione tra i due elementi può essere attivata con elementi sensori o meccanici (non mostrati in figura), ad esempio un pin di contrasto o un sensore di prossimità inseriti nella cavità 6.1, in sostanziale adiacenza al microchip 7, capaci di appurare Γ inserimento del recipiente 5 sul perno 4 così da autorizzare il dialogo tra detto microchip 7 ed il lettore 4.1.
Come sopra detto, il sistema è completato da un dispositivo elettronico per la gestione dei dati scambiati tra il microchip 7 ed il lettore 4.1.
Tale dispositivo comprende tipicamente una unità di elaborazione centrale (da qui in poi abbreviata con il termine “CPU”), inglobata nella struttura 1.1 del dispenser 1 e direttamente collegata al lettore 4.1.
Detta CPU è preferibilmente, ma non obbligatoriamente, connessa ad un display, nello specifico il monitor 1.3 integrato al dispenser 1.
Sempre preferibilmente, inoltre, la CPU è provvista di connessione internet per interfacciarsi con uno o più elaboratori centralizzati di sistema (da qui in poi denominati sinteticamente “server”), opzionalmente suscettibile di contenere tutte le informazioni ed i dati che a breve saranno esemplificativamente esplicitati.
In accordo all’ invenzione, nel momento in cui il recipiente 5 viene correttamente collocato nella postazione di prelievo 2 (ottenendosi Γ accoppiamento tra la cavità 6 ed il perno 4), si avvia il sistema wireless appena descritto ed il dispenser 1 può leggere il contenuto del microchip 7, attivando una serie di servizi a carattere funzionale e informativo a seconda dei dati in esso contenuti.
Affinché ciò accada è naturalmente necessaria una prodromica fase in cui avviene l’inserimento di determinati dati nel microchip 7 del recipiente 5; tale attività può essere svolta con tempi e modalità differenti, alternativi o cumulabili tra di loro, come qui di seguito sintetizzato:
- o al momento del primo acquisto o ritiro del recipiente 5: il microchip 7 viene codificato con una serie di dati fomiti dall’ utente (direttamente dall’utente stesso o da addetti alla vendita/fomitura di tale recipiente 5), per mezzo del un lettore portatile, oggetto del presente trovato; oppure
- e/o al momento del primo utilizzo del recipiente 5 nel dispenser 1: nel microchip 7 ancora vergine vengono immessi i dati scelti dall’utente, inseriti direttamente da quest’ultimo tramite un software di interfaccia visualizzabile nel monitor 1.3, collegato alla CPU che, a sua volta, invia i dati immessi al lettore 4.1 (operante in modalità “scrittura”) per codificarli sul microchip 7; oppure - e/o durante il regolare utilizzo del recipiente 5: i dati, inizialmente immessi nel microchip 7 con una delle due modalità sopra descritte, sono periodicamente modificati e sovrascritti, dall’utente stesso o dagli addetti alla vendita/fomitura del recipiente 5, per mezzo del citato lettore portatile o tramite l’interfaccia a monitor 1.3 del dispenser 1.
Nelle modalità in cui è l’utente stesso ad agire sul contenuto del microchip 7 del recipiente 5 tramite l’interfaccia a monitor 1.3, è ovviamente necessaria la presenza di quest’ultimo componente nella struttura 1.1 del dispenser 1.
Nelle altre modalità di immissione e gestione del contenuto del microchip 7 del recipiente 5 (ossia con tale microchip 7 già codificato all’origine o sovrascritto in momenti successivi, per mezzo del lettore portatile che sarà a breve descritto), il dispenser 1 può essere privo del monitor 1.3 ed il lettore 4.1 opera nella sola modalità di lettura, venendo meno la possibilità per l’utente di scrivere o sovrascrivere i dati nel microchip 7 tramite il software di interfaccia: tuttavia il sistema di comunicazione wireless tra recipiente 5 e dispenser 1 è pienamente operativo ed è in grado di fornire all’utente la maggior parte dei servizi funzionali ed informativi, connessi al tipo di dati immessi in tale microchip 7.
A titolo di esempio non limitativo, qui di seguito si elencano alcune tipologie di informazioni immettibili nel microchip 7 del recipiente 5 e delle funzionalità aggiuntive derivanti dal riconoscimento di detto recipiente 5 (e, conseguentemente, dell’utente possessore dello stesso) da parte del dispenser 1:
- dati relativi al credito monetario a disposizione per la fruizione del servizio di erogazione della bevanda: se sufficiente, il dispenser 1 può procedere direttamente all’erogazione del liquido senza che l’utente debba servirsi del dispositivo di accettazione di valuta (che, pertanto, può anche essere assente);
- dati identificativi dei gusti e delle scelte dell’utente possessore del recipiente 5, riguardanti il tipo e la quantità di bevanda da distribuire: il dispenser 1 può quindi erogare direttamente il tipo e la predefinita quantità di bevanda in accordo alle istruzioni precedentemente selezionate dall’utente e codificate nel microchip 7;
- dati relativi alle preferenze personali dell’utente possessore del recipiente 5, riguardanti settori non prettamente collegati alla funzione erogatrice del dispenser 1 ma comunque attivanti servizi informativo-ricreativi usufruibili durante Γ utilizzo del dispenser 1: visione di contenuti multimediali (immagini, video, testi, musica) sul monitor 1.3, selezionati tra i contenuti precedentemente caricati nella CPU o scaricati dal server tramite connessione internet;
- dati di carattere salutistico-alimentare e/o afferenti attività sportive dell’utente possessore del recipiente 5: il dispenser 1 può erogare bevande addizionate con integratori alimentari o variarne la tipologia a seconda di un calendario (stagionale, settimanale, quotidiano o orario), compilato dall’utente e codificato nel microchip 7.
Come sopra anticipato, oltre che direttamente inseribili in loco tramite il monitor 1.3 del dispenser 1 e relativo software di interfaccia dialogante con la CPU e col lettore 4.1, tali tipologie di dati possono essere immessi nel microchip 7 del recipiente 5 per mezzo di un lettore portatile, utilizzabile a casa dall’utente o a disposizione dei soggetti incaricati alla vendita/fomitura dei recipienti 5.
In fig. 1 è mostrato detto lettore portatile, identificato con il riferimento 8 e sostanzialmente riproducete i medesimi componenti della base 3.1 della postazione di prelievo 2 del dispenser 1.
Infatti esso comprende una base 8.1 di sostegno del recipiente 5, munita di perno 9 di forma corrispondente a quello della cavità 6 con cui è destinato ad accoppiarsi.
Nel caso che il recipiente 5 possegga una cavità 6 di forma differente, ovviamente anche tale lettore portatile 8 avrà un perno 9 di forma reciproca, destinato ad impegnarsi in detta cavità 6.
Tale perno 9 ingloba il lettore 9.1, atto ad operare sia in modalità lettura che in modalità scrittura del microchip 7, collocato sul fondo 6.1 della cavità 6 del recipiente 5.
L’inserimento del recipiente 5 su tale lettore 8 (si veda la fig. 3.B) attiva il sistema wireless di dialogo tra microchip 7 e lettore 9.1, con l’utente che può quindi immettere, aggiornare o sovrascrivere i dati. L’operazione di inserimento di tali dati avviene previo collegamento (wireless o a filo, ad esempio tramite il cavo 8.2 di connessione con presa USB, mostrato nelle figure) del lettore portatile 8 ad un personal computer, palmare, tablet o smartphone, operando su un apposito software di interfaccia tra l’utente e tale lettore 8.
Le varie fasi di funzionamento del lettore portatile 8 (accensione, lettura, scrittura, malfunzionamento) possono essere associate ad uno o più led identificativi, visivamente controllabili dall’utente: detti uno o più led possono essere disposti sulla sommità del perno 9 e, a tale scopo, può essere previsto che la porzione inferiore del recipiente 5 sia trasparente. Tale soluzione può essere impiegata anche sul perno 4 della postazione di prelievo 2 del dispenser 1, con l’utente che può così monitorare le diverse fasi di funzionamento del sistema di dialogo tra detti dispenser 1 e recipiente 5.
Il summenzionato software di gestione (indifferentemente funzionante offline in locale o on-line via web) è, pertanto, deputato a codificare il microchip 7 dello specifico recipiente 5 dislocato sul lettore portatile 8, fornendo all’utente un’interfaccia per inserire i dati desiderati ed associarli al recipiente 5 da impiegare nel dispenser 1.
Il medesimo software, inoltre, presenta una funzione opzionale che consente di inviare le informazioni codificate ad un server, in accordo con i tipici standard di criptazione e riservatezza dei dati personali, da tempo impiegati nei programmi per elaboratore: tal opzione, pur non incidendo sul funzionamento generale del sistema di comunicazione tra singolo recipiente 5 e dispenser 1, è utile per una gestione centralizzata a fini statistici dei dati inseriti nel microchip 7 nel corso del tempo, oltre che a fungere da archivio di sicurezza da cui il dispenser 1 può attingere in remoto in caso di malfunzionamento del microchip 7 dello specifico recipiente 5.
Con il software in esame può anche procedersi alla ricarica on-line del credito monetario a disposizione sul determinato recipiente 5, secondo gli abituali standard di pagamento virtuale via web: in tal caso la funzione di collegamento in remoto del software (sia di quello utilizzabile tramite il lettore portatile 8, che di quello utilizzabile tramite il monitor 1.3 del dispenser 1) ad un server assume carattere di obbligatorietà, dovendo l’ente creditizio poter gestire le fasi di accreditamento e debito via internet.
Come chiaro dalla descrizione sopra esposta, il lettore 8 consente di raggiungere gli scopi prefissati, permettendo di leggere e modificare il contenuto del microchip 7 del recipiente 5, ottenendo così una serie di vantaggi rispetto ai recipienti comunemente impiegabili sui dispenser di bevande dell’arte nota.
Il recipiente 5 così codificato permette di attivare il sistema di comunicazione wireless con il dispenser 1, tal recipiente 5 fungendo da vero e proprio strumento personale dell’utente per l’attivazione di servizi aggiuntivi a carattere funzionale ed informativo, sempre fruibili tramite il dispenser 1.
Connesso a quest’ultimo ordine di vantaggi, è anche possibile prevedere che il medesimo recipiente 5 (il cui microchip 7 è stato codificato tramite il lettore 8) possa essere impiegato per l’attivazione di ulteriori prestazioni, non legate all’uso del dispenser 1 bensì di altri servizi pubblici, quali ad esempio l’utilizzo di parcheggi o il noleggio di mezzi pubblici: resta ovviamente invariato il sistema di accoppiamento e di comunicazione wireless tra la cavità 6 del recipiente 5 (e relativo microchip 7) ed il perno 4 (e relativo lettore 4.1) di cui devono essere provviste le strutture eroganti e autorizzanti tali prestazioni ulteriori.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI Riv. 1 Dispositivo portatile (8) per la lettura/scrittura dei dati immagazzinati in un microchip (7) provvisto di memoria non volatile, caratterizzato dal fatto che detto microchip (7) è contenuto in una cavità (6) realizzata sul fondo (5.1) di un recipiente (5), detto dispositivo portatile (8) comprendendo: - una base (8.1) di sostegno su cui è posizionabile detto recipiente (5), e - un perno (9) che si erge da detta base (8.1), detto perno (9): - avente forma tale da accoppiarsi con detta cavità (6) di reciproca forma di detto recipiente (5), - e integrante il lettore (9.1) per la comunicazione con detto microchip (7). Riv.
  2. 2 Dispositivo (8) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la comunicazione tra detto lettore (9.1) di detto dispositivo (8) e detto microchip (7) si attiva solo quando avviene Γ accoppiamento tra detto perno (9) e detta cavità (6) di detto recipiente (5). Riv.
  3. 3 Dispositivo (8) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che in detta cavità (6) di detto recipiente (5), in sostanziale adiacenza con detto microchip (7), sono presenti elementi sensori o meccanici, atti ad appurare rinserimento di detto recipiente (5) su detto perno (9), così da attivare detto sistema di comunicazione tra lettore (9.1) di detto dispositivo (8) e detto microchip (7) di detto recipiente (5). Riv.
  4. 4 Dispositivo (8) secondo qualsiasi rivendicazione dalla 1 alla 3, caratterizzato dal fatto che detto perno (9) ha forma di solido di rotazione, detto recipiente (5) con cavità (6) di forma reciproca accoppiandosi a detto perno (9) e posizionandosi in maniera rotazionalmente libera. Riv.
  5. 5 Dispositivo (8) secondo qualsiasi rivendicazione dalla 1 alla 3, caratterizzato dal fatto che detto perno (9) ha forma di solido asimmetrico prismatico e/o curvilineo, detto recipiente (5) con cavità (6) di forma reciproca accoppiandosi a detto perno (9) e posizionandosi secondo un senso obbligato. Riv.
  6. 6 Dispositivo (8) secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere un collegamento, wireless o tramite cavo (8.2), ad un terminale provvisto di apposito software di interfaccia tra l’utente e detto dispositivo (8). Riv.
  7. 7 Dispositivo (8) secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che sulla sommità di detto perno (9) sono ubicati uno o più led, rappresentativi delle diverse fasi di funzionamento di detto dispositivo (8) quando è attivo detto sistema di comunicazione tra detto lettore (9.1) e detto microchip (7) di detto recipiente (5). Riv.
  8. 8 Dispositivo (8) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti uno o più led sono visivamente controllabili dall’utente, la porzione inferiore di detto recipiente (5) essendo trasparente.
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