ITAN20120076A1 - Sistema per l'individuazione e il blocco di perdite da sistemi e impianti idraulici. - Google Patents

Sistema per l'individuazione e il blocco di perdite da sistemi e impianti idraulici. Download PDF

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ITAN20120076A1
ITAN20120076A1 IT000076A ITAN20120076A ITAN20120076A1 IT AN20120076 A1 ITAN20120076 A1 IT AN20120076A1 IT 000076 A IT000076 A IT 000076A IT AN20120076 A ITAN20120076 A IT AN20120076A IT AN20120076 A1 ITAN20120076 A1 IT AN20120076A1
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    • E03WATER SUPPLY; SEWERAGE
    • E03BINSTALLATIONS OR METHODS FOR OBTAINING, COLLECTING, OR DISTRIBUTING WATER
    • E03B7/00Water main or service pipe systems
    • E03B7/07Arrangement of devices, e.g. filters, flow controls, measuring devices, siphons or valves, in the pipe systems
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Description

DESCRIZIONE
"SISTEMA PER L’INDIVIDUAZIONE E IL BLOCCO DI PERDITE DA SISTEMI E IMPIANTI IDRAULICI"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un sistema per individuare e bloccare eventuali perdite da sistemi e impianti idraulici di liquidi, in particolare per individuare e bloccare eventuali perdite negli impianti idrici. Anche se in seguito si farà specifico riferimento ad acqua proveniente dalla rete idrica ed erogata da rubinetti, l’invenzione si estende anche a qualsiasi tipo di liquido, rete di alimentazione ed erogatore.
Come à ̈ noto, negli impianti idraulici, si possono verificare rotture di tubazioni, rubinetti, flessibili oltre che apparecchiature quali caldaie, addolcitori, filtri, lavatrici, lavastoviglie etc.., che possono provocare grandi perdite di acqua non desiderate e di conseguenza grandi danni.
Scopo della presente invenzione à ̈ di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota, fornendo un sistema per individuare e bloccare eventuali perdite su sistemi e impianti idraulici che sia efficiente, efficace, affidabile, e di semplice realizzazione ed istallazione.
Questi scopi sono raggiunti in accordo all’invenzione, con le caratteristiche elencate nell’annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Il sistema per individuare e bloccare eventuali perdite su sistemi e impianti idraulici, secondo l’invenzione, comprende:
- un condotto d’ingresso destinato ad essere collegato ad una rete di alimentazione che alimenta l’impianto,
- un condotto d’uscita destinato ad essere collegato all’impianto protetto,
- un’elettrovalvola provvista di un otturatore per aprire/chiudere il flusso di liquido dal condotto d’ingresso al condotto di uscita,
- due flussostati disposti tra condotto d’ingresso e condotto di uscita per rilevare il flusso di liquido,
- un’unità di controllo collegata elettricamente a detti flussostati e a detta elettrovalvola e
- un allarme acustico e visivo collegato elettricamente a detta unità di controllo.
L’unità di controllo comprende:
- un timer per misurare un intervallo di tempo in cui c’à ̈ flusso di liquido,
- una memoria per memorizzare un intervallo di tempo di soglia indicativo di eventuali perdite indesiderate dell’erogatore,
- mezzi di comparazione per confrontare detto intervallo di tempo misurato dal timer con detto intervallo di tempo di soglia ed inviare segnali di comando a detta elettrovalvola per chiuderla e a detto allarme per attivarlo, quando detto intervallo di tempo misurato dal timer à ̈ maggiore di detto intervallo di tempo di soglia.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a una sua forma di realizzazione puramente esemplificativa e quindi non limitativa, illustrata nei disegni annessi, in cui:
la Fig. 1 à ̈ uno schema a blocchi, illustrante schematicamente il sistema per individuare e bloccare eventuali perdite su sistemi e impianti idraulici, secondo l’invenzione;
la Fig. 2 Ã ̈ un diagramma di flusso illustrante il funzionamento del sistema di Fig. 1;
la Fig. 3 à ̈ una vista laterale del sistema secondo l’invenzione;
la Fig. 4 Ã ̈ una vista in prospettiva, parzialmente sezionata, del sistema di Fig. 3 in condizione di flusso libero;
la Fig. 5 Ã ̈ una vista ingrandita della parte superiore del sistema di Fig. 4;
la Fig. 6 à ̈ una vista come Fig. 5, in cui à ̈ stato omesso un coperchio superore;
la Fig. 7 Ã ̈ una vista in sezione assiale, presa lungo il piano di sezione VII-VII di Fig. 3;
la Fig. 8 Ã ̈ una vista ingrandita della parte superiore del sistema di Fig. 7;
la Fig. 9 à ̈ una vista in prospettiva, illustrante in esploso alcuni componenti del sistema secondo l’invenzione;
la Fig. 10 Ã ̈ una vista come Fig. 5, ma illustrante il sistema in condizione di flusso bloccato; e
la Fig. 11 Ã ̈ una vista come Fig. 8, ma illustrante il sistema in condizione di flusso bloccato.
Per ora con riferimento a Fig. 1, viene illustrato il sistema per individuare e bloccare eventuali perdite su sistemi e impianti idraulici, secondo l’invenzione, indicato complessivamente con il numero di riferimento (100).
Il sistema (100) comprende un condotto d’ingresso (I) destinato a ricevere acqua dalla rete idrica e un condotto di uscita (O) destinato a inviare acqua verso un erogatore.
Il sistema (100) comprende un primo flussostato (F1) disposto nel condotto d’ingresso (I) per rilevare un flusso di acqua dalla rete idrica all’erogatore e un secondo flussostato (F2) disposto nel condotto d’uscita (O) per rilevare il flusso di acqua in uscita dal sistema (100). Il flussostati (F1, F2) sono collegati elettricamente a un’unità di controllo (2) provvista di un sistema di misurazione del tempo di erogazione (timer) (3) e una memoria (4).
I flussostati (F1, F2) inviano rispettivi segnali di comando (S1, S2) all’unità di controllo (2) quando essi rilevano flussi di acqua. Il sistema (100) comprende un’elettrovalvola (5) provvista di un otturatore per aprire/chiudere il flusso di acqua dal condotto d’ingresso (I) al condotto di uscita (O)., In condizioni di non allarme, l’elettrovalvola (5) à ̈ normalmente aperta, cioà ̈ il flusso à ̈ libero di passare dal condotto d’ingresso (I) al condotto d’uscita (O). L’elettrovalvola (5) à ̈ collegata elettricamente all’unità di controllo (2) per ricevere un segnale di comando (S3) che comanda la chiusura dell’elettrovalvola (5).
Il sistema (100) comprende inoltre un allarme (6) di tipo sonoro e/o luminoso, collegato elettricamente all’unità di controllo (2). Quando l’unità di controllo (2) rileva un evento indicativo di perdita di acqua (come sarà spiegato in seguito), l’unità di controllo (2) invia un segnale di comando (S4) all’allarme (6) che emette un segnale di allarme acustico o luminoso.
Opzionalmente il sistema (100) può comprendere un filtro (7) per l’acqua, di per sé noto. Il filtro (7) à ̈ disposto tra i flussostati (F1, e F2) e a valle dell’elettrovalvola (5), cioà ̈ il primo flussostato (F1) à ̈ a monte del filtro (7) e il secondo flussostato (F2) à ̈ a valle del filtro (7).
La lettura dello stato dei due flussostati (F1, F2) ha lo scopo di segnalare diverse condizioni come illustrato nella seguente tabella (TABELLA A)
a) Flussostato (F1) ON - flussostato (F2) ON:
EROGAZIONE
b) Flussostato (F1) OFF – flussostato (F2) OFF:
NON EROGAZIONE
c) Flussostato (F1) ON - flussostato (F2) OFF:
FILTRO (7) ROTTO
d) Flussostato (F1) OFF - flussostato (F2) ON:
EROGAZIONE A BASSA PORTATA (ad esempio < 4litri/min).
In questo caso l’unità di controllo (2) riesce, rilevando gli stati dei flussostati, secondo la (TABELLA A punto c), ad avere indicazione della rottura del filtro (7) e quindi ad intervenire interrompendo l’erogazione chiudendo la valvola (5) con il comando elettrico (S3).
Con riferimento anche a Fig. 2, quando il sistema (100) viene montato a monte di un impianto idraulico, il sistema (100) à ̈ sottoposto ad una fase di inizializzazione che può durare qualche giorno, ad esempio 15 giorni. Durante questo periodo, il sistema (100), mediante il flussostato (F2) e il timer (3) dell’unità di controllo, rileva tutti gli intervalli di tempo in cui c’à ̈ un prelievo di acqua (un flusso di acqua dall’ingresso (I) all’uscita (O)), durante il comune uso dell’erogatore.
Quando le erogazioni hanno durata inferiore ad un predeterminato valore (TGA) (ad esempio 20 minuti), vengono analizzate le durate e l’intervallo di tempo più lungo (Tmax) viene assunto come indicativo delle usuali abitudini dell’utente nell’utilizzare l’erogatore. Infine viene memorizzato nella memoria (4) un intervallo di tempo di soglia (TS) adeguatamente maggiore dell’intervallo di tempo di erogazione acqua più lungo (Tmax) che à ̈ stato misurato. Tale intervallo di tempo di soglia (TS) può essere ad esempio Tmaxincrementato di almeno il 10%.
Quando le erogazioni hanno durata superiore ad un detto predeterminato valore (TGA) (ad esempio 20 minuti), vengono analizzate sia le durate sia gli orari di inizio, questo al fine di confrontare questi dati con quelli rilevati nei giorni successivi di inizializzazione. Eventuali erogazioni aventi medesima durata ed orario di inizio, costituiscono erogazioni ricorrenti automatiche adducibili a attivazione di impianti di irrigazione, rigenerazioni di addolcitori etc.
In questo modo, una volta terminata la fase di inizializzazione, quando il sistema (100) rileva un intervallo di tempo di erogazione di acqua maggiore dell’intervallo di tempo di soglia (TS), questo dovrebbe essere indicativo di un’eventuale perdita di liquido o di un consumo anomalo.
Una volta memorizzato l’intervallo di tempo di soglia (TS), à ̈ finita la fase di inizializzazione e comincia la fase di funzionamento del sistema (100), in cui l'impianto idraulico à ̈ protetto da perdite.
Nel passo (201), il flussostato (F1) rileva il flusso di acqua all’ingresso (I) e il timer (3) rileva l’intervallo di tempo di presa acqua (Tp) in cui passa acqua dall’ingresso (I) all’uscita (O).
Al passo (202) viene interrogato lo stato dei due flusso stati. In accordo con la (TABELLA A punto c) se lo stato del primo flussostato (F1) à ̈ ON e lo stato del secondo flussostato (F2) à ̈ OFF, si può desumere che il vaso/filtro (7) à ̈ rotto, quindi si procede immediatamente al passo (203), in cui l’elettrovalvola (5) si chiude definitivamente per evitare perdite. Quindi al passo (204) viene attivato l’allarme (6), per indicare che il filtro (7) à ̈ rotto e deve essere sostituito.
In tutti gli altri punti (a, b, d) della (TABELLA A) si procede al passo (205), in cui l’intervallo di tempo di presa acqua (Tp) viene confrontato con l’intervallo di tempo di soglia (TS).
Se l’intervallo di tempo di presa acqua (Tp) à ̈ maggiore dell’intervallo di tempo di soglia (TS), significa che ci potrebbe essere una perdita, e quindi si procede al passo (206) in cui l’elettrovalvola (5) viene chiusa momentaneamente per un tempo breve, ad esempio 5 secondi, interrompendo l’erogazione di acqua. In questo modo, un’eventuale utente che sta utilizzando l’erogatore, viene avvertito che il sistema (100) intende iniziare una procedura di blocco acqua per evitare perdite. Poi il sistema procede al passo (207) in cui riapre l’elettrovalvola per un tempo prefissato, ad esempio 20 secondi accedendo al loop (208)-(208bis).
Se l’utente vuole impedire il blocco di acqua da parte del sistema, à ̈ sufficiente che chiuda l’erogatore, durante il detto intervallo (nell’esempio 20 secondi) in cui l’elettrovalvola à ̈ aperta.
Durante il loop (208)-(208bis), se viene rilevata la chiusura dell’erogazione (rilevata tramite lo stato del secondo flussostato (F2) in OFF), il sistema procede al passo (209) in cui incrementa l’intervallo di tempo di soglia (Ts), ad esempio di 2 minuti, dando la possibilità all’utente di prelevare, in futuro, acqua per un tempo maggiore di quello usuale.
Invece, se superata la soglia di tempo definita dal loop (208)-(208bis) (nell’esempio 20 secondi), non à ̈ stata rilevata alcuna chiusura dell’erogatore (rilevata tramite lo stato del secondo flussostato (F2) in OFF), il sistema interpreta tale evento come una possibile perdita e quindi procede al passo (210) in cui controlla se il ciclo di chiusura valvola (206) e apertura valvola (207) à ̈ stato ripetuto almeno una volta, per dare all’utilizzatore un’altra opportunità di chiudere l’erogatore.
Se il ciclo non à ̈ stato ripetuto almeno una volta, si ritorna al passo (206) e si ripete il ciclo. Invece, se il ciclo à ̈ stato ripetuto più di una volta, ed il sistema continua a non rilevare chiusure dell’erogatore, questo sta a significare che c’à ̈ una perdita, quindi si procede al passo (203) in cui l’elettrovalvola viene chiusa definitivamente ed al passo (204) per la segnalazione acustica e visiva dell’allarme.
Opzionalmente il sistema (100) può prevedere una procedura di sicurezza, durante lunghi periodi in cui l’erogatore non viene aperto, come ad esempio nei week-end.
Tornando al passo (205), se l’intervallo di tempo di presa acqua (TP) non à ̈ maggiore dell’intervallo di tempo di soglia (TS), significa che non c’à ̈ alcuna perdita, e quindi si procede al passo (211) in cui il sistema controlla che non ci sia stata alcuna presa di acqua (tramite l’interrogazione del secondo flussostato (F2)) per un numero di ore preimpostate, ad esempio 16 ore.
Se per detto numero di ore, quindi, non c’à ̈ stata alcuna presa di acqua, à ̈ fatto indicativo che gli utenti dell’edificio non utilizzano l’erogatore (ad esempio nel week-end). In questo caso si procede al passo (212) in cui l’intervallo di tempo di soglia (TS) viene impostato ad un valore minimo, ad esempio 3 minuti, poiché in questo caso una presa di acqua, anche di breve tempo, potrebbe essere una perdita.
Quando l’utente rientra nell’appartamento e apre e richiude il rubinetto, si ripristina l’intervallo di tempo di soglia precedentemente impostato.
Con riferimento alle Figg. da 3 a 11 viene descritta una preferita forma di realizzazione del sistema (100) secondo l’invenzione.
Il sistema (100) comprende un corpo inferiore (20), denominato vaso, di forma sostanzialmente cilindrica chiuso inferiormente, in cui à ̈ disposto il filtro (7), un corpo centrale (21), denominato testa, in cui sono ricavati i condotti d’ingresso (I) e di uscita (O) disposti in posizioni diametralmente opposte e un coperchio superiore (22), denominato carter, in cui à ̈ disposta l’unità di controllo (2) del sistema. Una ghiera filettata (23) fissa il corpo inferiore (20) al corpo centrale (21). Il coperchio superiore (22) viene bloccato tramite viti sul corpo centrale (21).
Il filtro (7) à ̈ costituto da una cartuccia avente una forma cilindrica con una rete filtrante (70) che definisce una camera centrale cilindrica (71) in cui fluisce l’acqua filtrata che attraversa la rete filtrante (70) del filtro. Il filtro (7) à ̈ disposto nel corpo inferiore in modo da generare un’intercapedine (25) tra la parete interna del corpo inferiore e la parete esterna del filtro, in cui può fluire acqua.
Il corpo centrale (21) presenta assialmente e centralmente un pozzetto (30) avente una parete laterale cilindrica che definisce un’apertura superiore e una base (31) inclinata di circa 45° rispetto all’asse verticale del pozzetto.
Con riferimento a Fig. 6, sulla base (30) del pozzetto sono ricavati due canali (32, 33) disposti in direzioni diametralmente opposte, con asse ortogonale all’asse del pozzetto. Cioà ̈ la struttura pozzetto (30) e canali (32, 33) forma un condotto a “T†rovesciata. I canali (32, 33) comunicano con l’intercapedine (25) tra il corpo inferiore e il filtro.
Con particolare riferimento alle Figg. 8 e 11, l’elettrovalvola (5) à ̈ disposta centralmente nel corpo centrale (21) al di sopra del pozzetto (30). L’elettrovalvola (5) comprende un otturatore (50) atto ad aprire/chiudere l’apertura superiore del pozzetto (30). L’otturatore (50) può essere ad esempio una guarnizione costituita da una membrana di gomma che assicura una buona tenuta.
Come mostrato nelle Figg. 5 e 8, se l’elettrovalvola (5) à ̈ in condizione di apertura, vale a dire l’otturatore (50) à ̈ leggermente distanziato dall’apertura superiore del pozzetto (30), l’acqua proveniente dal condotto d’ingresso (I) può fluire entro il pozzetto (30). L’acqua dal pozzetto (30) passa nei canali (32, 33) e fluisce nell’intercapedine (25) tra il corpo inferiore (20) e il filtro (7). Quindi l’acqua attraversa la rete filtrante (70) del filtro, viene filtrata, e riempie la camera interna (71) del filtro.
Nell’estremità superiore del filtro à ̈ previsto un condotto di raccordo (72) a forma di “L†, disposto sotto la base (31) del pozzetto, che mette in comunicazione la camera (71) del filtro con il condotto d’uscita (O). In questo modo l’acqua filtrata, presente nella camera (71) del filtro, può uscire verso il condotto d’uscita (O).
Con riferimento alle Figg. 8 e 9, nel condotto d’uscita (O) à ̈ prevista una valvola monodirezionale di non ritorno (9) che consente il flusso di acqua solo verso l’uscita e non in direzione opposta.
Il secondo flussostato (F2) à ̈ montato nel condotto d’uscita (O), in una posizione intermedia tra l’ingresso della valvola di non ritorno (9) e la sua uscita, in configurazione tipo “bypass†. In particolare il secondo flussostato (F2) comprende un peso scorrevole (10) disposto in un circuito idraulico (120). Il peso scorrevole (10) à ̈ accoppiato ad un magnete (11) disposto in una camera (26) comunicante con il condotto d’uscita (O). Un sensore magnetico (12) à ̈ disposto sopra la camera (26) del peso scorrevole.
In questo modo il peso scorrevole (10) si può muovere verticalmente nella camera (26), in conformità al flusso di acqua che transita effettivamente nella camera (26). Quando passa acqua nel condotto d’uscita (O), si riempie la camera (26) e il peso scorrevole (10) si innalza, quindi il magnete (11) solidale con detto peso scorrevole attiva il sensore (12) che invia un segnale di comando all’unità di controllo (2), segnalando il passaggio di acqua. Il bypass rappresentato dal circuito idraulico (120) del peso scorrevole, consente la rilevazione di minime portate di liquido.
Il primo flussostato (F1) à ̈ disposto nel condotto d’ingresso (I). Il primo flussostato (F1) comprende una girante (80) con un magnete (81) supportato da una pala della girante ed un sensore magnetico (82). La girante (80) à ̈ disposta nel condotto d’ingresso (I) e il sensore (82) à ̈ disposto sopra il condotto d’ingresso (I). Quando l’acqua fluisce nel condotto d’ingresso (I), la girante (80) inizia a girare e il magnete (81) passa in corrispondenza del sensore magnetico (82) che invia impulsi di comando all’unità di controllo (2).

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Sistema (100) per l’individuazione ed il blocco di perdite da sistemi ed impianti idraulici comprendente: - un condotto d’ingresso (I) destinato ad essere collegato ad una rete di alimentazione che alimenta l’impianto, - un condotto d’uscita (O) destinato ad essere collegato all’impianto da proteggere, - un mezzo di chiusura (5) provvisto di un otturatore per aprire/chiudere il flusso di liquido dal condotto d’ingresso (I) al condotto di uscita (O), - un primo flussostato (F1) disposto nel condotto d’ingresso (I) per rilevare un flusso in ingresso nel sistema (100)), - un secondo flussostato (F2) disposto nel condotto di uscita (O) per rilevare un flusso di uscita dal sistema (100), - un’unità di controllo (2) operativamente connessa a detti primo e secondo flussostato (F1, F2) e a detti mezzi di chiusura (5) e - un allarme (6) collegato elettricamente a detta unità di controllo (2); in cui detta unità di controllo (2) comprende: - un timer (3) per la misura di un intervallo di tempo (T) in cui c’à ̈ flusso di liquido dal condotto d’ingresso (I) al condotto di uscita (O), - una memoria (4) in cui à ̈ memorizzato un intervallo di tempo di soglia (TS) indicativo di eventuali perdite indesiderate dell’erogatore, - mezzi di comparazione per confrontare detto intervallo di tempo (T) calcolato dal timer (3) con detto intervallo di tempo di soglia (TS) ed inviare segnali di comando (S3, S4) a detta elettrovalvola (5) per chiuderla e a detto allarme (6) per attivarlo, quando detto intervallo di tempo (T) calcolato dal timer (3) à ̈ maggiore di detto intervallo di tempo di soglia (TS).
  2. 2) Sistema (100) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre: - un filtro (7) disposto tra detto primo flussostato (F1) del condotto d’ingresso e detto secondo flussostato (F2) del condotto d’uscita, e in cui detto primo flussostato (F1) à ̈ in grado di rilevare l’ingresso di liquido al sistema e detta unità di controllo (2) à ̈ predisposta per inviare segnali di comando (S3, S4) a detta elettrovalvola (5) per chiuderla e a detto allarme (6) per attivarlo, quando il primo flussostato (F1) rileva passaggio di flusso e il secondo flussostato (F2) non rileva passaggio di flusso.
  3. 3) Sistema (100) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di comprendere: un corpo inferiore (20) entro il quale à ̈ disposto detto filtro (7) in modo da lasciare un’intercapedine (25) tra il filtro e il corpo inferiore, un corpo centrale (21) in cui sono ricavati detto condotto d’ingresso (I) e detto condotto d’uscita (O) e un coperchio superiore (22) nel quale à ̈ montata detta unità di controllo (2), detto corpo centrale (21) comprendendo un pozzetto cilindrico (30) disposto centralmente e provvisto di un’apertura superiore comunicante con detto condotto d’ingresso e due canali (32, 33) comunicanti con detta intercapedine (25) tra il filtro e il corpo inferiore, in cui detto mezzo di chiusura (5) comprende un’elettrovalvola comprendente un otturatore (50) atto ad aprire/chiudere detta apertura superiore del pozzetto (30).
  4. 4) Sistema (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo flussostato (F2) comprende un peso scorrevole (10) con magnete (11) disposto in una camera (26) comunicante con detto condotto d’uscita (O) e un sensore magnetico (12) disposto sopra detta camera (26) per rilevare la posizione di detto peso scorrevole (10).
  5. 5) Sistema (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che detto primo flussostato (F1) comprende una girante (80) avente un sensore (81) su una pala, disposta in detto condotto d’ingresso (I) e un sensore magnetico reed (82) disposto sopra il condotto d’ingresso per rilevare il passaggio del magnete (81) della girante.
  6. 6) Sistema (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una valvola di non ritorno (9) disposta in detto condotto di uscita (O).
  7. 7) Metodo per l’individuazione ed il blocco di perdite da sistemi ed impianti idraulici utilizzante un sistema (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, il metodo comprende i seguenti passi: - inizializzazione del sistema (100) per calcolare un intervallo di tempo di soglia (TS) indicativo della perdita dell’erogatore, - rilevazione (201) di un intervallo di tempo (TP) in cui c’à ̈ flusso di liquido verso l’erogatore, - confronto (205) di detto intervallo di tempo (TP) in cui c’à ̈ flusso di liquido verso l’erogatore con detto intervallo di tempo di soglia (TS), - chiusura (203) del flusso verso l’erogatore e azionamento (204) di un allarme, quando detto intervallo di tempo (TP) in cui c’à ̈ flusso di liquido verso l’erogatore à ̈ maggiore di detto intervallo di tempo di soglia (TS).
  8. 8) Metodo secondo le rivendicazioni 2 e 7, caratterizzato dal fatto di comprendere i seguenti passi: - rilevazione (201) degli stati del primo e del secondo flussostato (F1, F2), - individuazione della integrità del Vaso/Filtro mediante la analisi degli stati (202) del primo e del secondo flussostato (F1, F2), allarme nella condizione di flussostato (F2) OFF e flussostato (F1) ON - chiusura (203) del flusso verso l’erogatore e azionamento (204) di un allarme, quando il primo flussostato (F1) rileva flusso e il secondo flussostato (F2) non rileva flusso.
  9. 9) Metodo secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che dopo detto passo di confronto (205) e prima di detto passo di chiusura (203) definitiva del flusso, se l’intervallo di tempo (TP) in cui c’à ̈ flusso di liquido verso l’erogatore à ̈ maggiore dell’intervallo di tempo di soglia (TS) vengono eseguiti i seguenti passi: - chiusura temporanea (206) del flusso verso l’erogatore per un breve periodo di tempo, - apertura temporanea (207) del flusso verso l’erogatore per un breve periodo di tempo, - rilevazione (208; 208bis) per un dato tempo del flusso verso l’erogatore, in cui se viene rilevato flusso costante verso l’erogatore si procede alla chiusura (203) del flusso verso l’erogatore e azionamento (204) dell’allarme, se invece viene rilevata interruzione del flusso verso l’erogatore si incrementa l’intervallo di tempo di soglia (TS).
  10. 10) Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 o 9, caratterizzato dal fatto che se non viene rilevato flusso di liquido verso l’erogatore per un lungo intervallo di tempo (211), l’intervallo di tempo di soglia (TS) viene ridotto e impostato ad un valore minimo, minore del valore (Ts) memorizzato nella fase di inizializzazione; in cui la condizione di normale funzionamento à ̈ ripristinata mediante l’apertura / chiusura di un qualsiasi erogatore dell’impianto idraulico.
IT000076A 2012-06-28 2012-06-28 Sistema per l'individuazione e il blocco di perdite da sistemi e impianti idraulici. ITAN20120076A1 (it)

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* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
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