ITAN20120061A1 - By-pass fumi per caldaie a condensazione - Google Patents

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ITAN20120061A1
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riv
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Flavio Chiavetti
Alessandro Zampetti
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Ariston Thermo Spa
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24HFLUID HEATERS, e.g. WATER OR AIR HEATERS, HAVING HEAT-GENERATING MEANS, e.g. HEAT PUMPS, IN GENERAL
    • F24H1/00Water heaters, e.g. boilers, continuous-flow heaters or water-storage heaters
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    • F24H1/40Water heaters other than continuous-flow or water-storage heaters, e.g. water heaters for central heating with water tube or tubes
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24HFLUID HEATERS, e.g. WATER OR AIR HEATERS, HAVING HEAT-GENERATING MEANS, e.g. HEAT PUMPS, IN GENERAL
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Description

“BY-PASS FUMI PER CALDAIE A CONDENSAZIONEâ€
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
Forma oggetto del presente trovato un mezzo atto a permettere l’installazione di caldaie a condensazione in un sistema di scarico fumi previsto esclusivamente per caldaie non condensanti.
Più precisamente, la presente invenzione si riferisce ad un bypass atto a portare i fumi di combustione prodotti in una caldaia a condensazione ad una temperatura sufficiente a garantire il tiraggio naturale e/o ad evitare la condensazione lungo la canna fumaria.
L’invenzione si inserisce, pertanto, nel campo dei generatori termici ad alto rendimento (con rendimenti, riferiti al Potere Calorifico Inferiore, dell’ordine del 95-100 %), in particolare in quello delle caldaie a condensazione per il riscaldamento d’ambiente e/o produzione di acqua calda sanitaria.
Come noto, detta “umidità assoluta x†dei fumi di combustione il rapporto tra quantità in peso di vapore disciolto nei fumi e quantità in peso dei fumi stessi esiste una “umidità assoluta di saturazione x.s†in corrispondenza della quale à ̈ massima la quantità di vapore disciolta nei fumi ed oltre la quale qualsiasi quantità in eccesso di vapore condensa. E’ altresì noto che l’umidità assoluta di saturazione x.s dei fumi dipende sostanzialmente dal loro stato fisico, diminuendo marcatamente al calare della loro temperatura.
Di conseguenza, fumi anche non saturi emessi da una caldaia possono rilasciare condensa nella canna fumaria a cui à ̈ collegata se si raffreddano in essa al punto che l’umidità assoluta di saturazione x.s scende al di sotto dell’umidità effettiva x.
Generalmente la condensa depositata dai fumi di combustione raffreddati à ̈ carica di sostanze acide fortemente aggressive e corrosive. Pertanto, le canne fumarie adatte a tali caldaie non solo devono essere ermetiche, essendo le caldaie a condensazione sostanzialmente solo di tipo a tiraggio forzato, ma anche resistenti agli agenti chimici e, quindi, ancor più costose; spesso, allora, specie nei condomini, non vi à ̈ alcun accordo per la loro installazione.
Ciò obbliga, inoltre, a mantenere differenziate le produzioni di caldaie, tra condensanti e non-condensanti, per garantire la disponibilità di modelli installabili su qualsiasi tipologia di canna fumaria.
Una soluzione a tali problematiche à ̈ stata affrontata in modo generale nel brevetto italiano IT 1332 051 a nome della stessa Richiedente a cui si rimanda per maggiori approfondimenti.
In tale brevetto, la soluzione proposta per evitare la condensazione dei fumi di scarico lungo la canna fumaria (come visto, per effetto del loro raffreddamento) prevedeva una diluizione di detti fumi con aria meno umida e/o un loro riscaldamento fino ad una temperatura tale da rendere il successivo raffreddamento in canna fumaria non sufficiente a far scendere l’umidità di saturazione x.s al di sotto di quella effettiva x.
Scopo del presente trovato à ̈ quindi quello di indicare semplici ed economici mezzi per portare i fumi prodotti in una caldaia a condensazione ad una temperatura sufficiente ad impedire il rilascio di condense acide nelle canne fumarie cui detta caldaia à ̈ allacciata, senza sensibili riduzioni del rendimento il rendimento.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di permettere l’allaccio di dette caldaie condensanti su qualsiasi tipo di sistema di scarico, sia esso previsto per caldaie a circolazione naturale o forzata che per caldaie condensanti o non-condensanti (anche dette “tradizionali†).
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di permettere una significativa unificazione di prodotti producendo modelli di caldaie condensanti dotati di semplici ed economici mezzi che, quando resi operativi, trasformano dette caldaie da condensanti a caldaie non-condensanti o ad alto rendimento.
Questi ed altri scopi, che risulteranno chiari in seguito, si conseguono con un bypass fumi conforme al dettato della rivendicazione 1.
Altri scopi possono essere inoltre ottenuti mediante le caratteristiche supplementari delle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche del presente trovato risulteranno meglio evidenziate dalla seguente descrizione di alcune preferite forme di realizzazione, conformi alle rivendicazioni brevettuali e illustrate, a puro titolo esemplificativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegno, in cui:
- la fig. 1 mostra, schematicamente, una vista in sezione di un tradizionale scambiatore di calore elicoidale per caldaie a condensazione dotato di un bypass fumi secondo l’invenzione; - la fig. 2 mostra in vista assonometrica lo scambiatore di calore ed il relativo bypass fumi di fig.1;
- la fig.3 mostra, in più viste, il bypass fumi secondo l’invenzione; - la fig. 4, mostra schematicamente, una ulteriore possibile applicazione del bypass fumi secondo l’invenzione.
Si descrivono ora le caratteristiche del trovato, avvalendosi dei riferimenti contenuti nelle figure. Si precisa che le suddette figure, pur se schematiche, riproducono i componenti del dispositivo secondo proporzioni tra le loro dimensioni ed orientamenti spaziali che sono compatibili con una possibile forma esecutiva che à ̈ tra quelle preferite. Si precisa, inoltre, che qualsiasi termine dimensionale e spaziale (quale “inferiore†, “superiore†, “interno†, “esterno†, “frontale†, “posteriore†e simili) si riferisce alla posizione secondo cui lo scambiatore di calore ed i suoi componenti sono rappresentati nelle figure allegate.
Con riferimento alle figg. 1 e 2, à ̈ quindi mostrato un tradizionale scambiatore di calore elicoidale 1 a geometria cilindrica per generatori termici a condensazione (per il riscaldamento d’ambiente e/o produzione di acqua calda sanitaria) circondato da un mantello cilindrico 3 e comprendente un tubo 11 avvolto a spirale, intorno ad un asse centrale, a formare un opportuno numero di spire 111 e delimitante una camera di combustione 2 nella quale sono introdotti i fumi prodotti da un bruciatore (non mostrato).
Lo scambiatore di calore 1, come da arte nota, risulta diviso in una prima e seconda parte scambiante, da qui in poi rispettivamente dette anche “scambiatore sensibile SS†e “scambiatore freddo SC†(o, come si vedrà, “condensante†).
Come noto, nella prima parte scambiante SS, esposta alle fiamme del bruciatore, si realizza un primo raffreddamento dei fumi emessi a favore del fluido termovettore circolante all’interno delle spire 111 dello scambiatore di calore 1; durante lo scambio termico, la temperatura di detti fumi di combustione, che hanno un elevato volume specifico, rimane sempre al di sopra della “temperatura di rugiada†cosicché da essi si recupera il solo calore sensibile.
In detto scambiatore sensibile SS il flusso dei fumi avviene in direzione radiale (ossia ortogonale all’asse centrale dello scambiatore 1); pertanto, ciascun filetto di fumo scambia singolarmente con una singola spira 111.S delle presenti.
I fumi parzialmente raffreddati, in uscita dallo scambiatore sensibile SS, vengono raccolti in un plenum 33, posto a valle dello stesso, e guidati verso lo scambiatore freddo SC, nascosto alle fiamme del bruciatore, in cui prosegue il loro raffreddamento.
Nella parte fredda SC dello scambiatore di calore 1, i fumi, più freddi, vengono fatti fluire secondo una direzione sostanzialmente centripeta e poi parallela rispetto all’asse centrale dello scambiatore 1 stesso cosicché i fumi possano scambiare in successione con tutte le spire 111.C di detto scambiatore freddo SC. Detti fumi sono raffreddati fino ad una temperatura tale da avere la condensazione di parte del vapore acqueo in essi contenuto e quindi inviati in una canna fumaria (non mostrata) per essere scaricati in atmosfera.
Il pacchetto di spire 111.C dello scambiatore freddo SC definiscono la “zona di condensazione†dei fumi di combustione.
Gli scambiatori sensibile SS e freddo SC sono divisi tra loro da un setto refrattario 4 che impedisce la comunicazione diretta tra le rispettive camere calda 21 e fredda 22, assicurando il flusso dei fumi di combustione sopra descritto.
Quanto fin qui detto, come già anticipato, non si discosta dallo stato dell’arte.
Secondo l’invenzione, invece, à ̈ previsto almeno un by-pass 5 suscettibile di prelevare una parte P dei fumi di combustione F dallo scambiatore sensibile SS (in cui possono trovarsi anche a temperature dell’ordine dei 1200 °C), senza che questi scambino con le relative spire 111.S, per miscelarli con quelli raffreddati (fino a temperature dell’ordine dei 60 °C) nello scambiatore condensante SC; in tal modo, i fumi in uscita dallo scambiatore di calore 1 sono nuovamente riscaldati fino a temperature dell’ordine dei 120-140 °C sufficienti ad escludere la loro condensazione durante il successivo ed inevitabile raffreddamento in canna fumaria.
Tale almeno un by-pass 5 non impedisce, comunque, la desiderata condensazione della restante parte F-P dei fumi nello scambiatore freddo SC e, quindi, la necessità di evacuare i condensati che si raccolgono nella relativa zona di raccolta 32. Per semplicità descrittiva, da qui in avanti, la porzione P di fumi caldi prelevati dallo scambiatore sensibile SS e che attraversano il by-pass 5 saranno detti “fumi bypassati†mentre i fumi F-P che continueranno a lambire, raffreddandosi, dapprima le spire 111.S dello scambiatore sensibile SS, e quindi, condensando, le spire 111.C della parte fredda SC dello scambiatore di calore 1 saranno detti “fumi scambianti†.
Come mostrato nelle figg. allegate da 1 a 3, detto almeno un by-pass 5 à ̈ inserito passante sul setto refrattario 4 e pone direttamente in comunicazione, per i motivi che saranno chiari più avanti, la parte sensibile SS dello scambiatore di calore 1 con quella immediatamente a valle dello scambiatore condensante SC.
Come chiaramente mostrato in fig. 3, detto almeno un by-pass 5 comprende un corpo tubolare cavo 51 aperto sull’estremità affacciata verso lo scambiatore sensibile SS (detta “sezione di ingresso 54†) per permettere l’ingresso e l’attraversamento della parte P dei fumi F presenti in detto scambiatore sensibile SS, ed all’estremità opposta un fondo chiuso 52 consistente, ad es., in un piattello 52 di chiusura. Ovviamente per “corpo tubolare†à ̈ da intendersi, indifferentemente e senza alcun intento limitativo un corpo a sezione circolare, quadrata, rettangolare, esagonale o secondo qualsiasi altra geometria compatibile con gli scopi per cui detto bypass 5 à ̈ stato concepito.
Sul corpo tubolare 51 à ̈, inoltre, prevista una sezione di scarico 53 attraverso la quale detti fumi P che lo hanno attraversato vengono scaricati per consentirne la miscelazione con quelli freddi F-P dello scambiatore condensate SC. Più in particolare, da detta sezione di scarico 53 i fumi P vengono scaricati radialmente, rispetto all’asse principale del bypass 5.
Secondo una possibile configurazione costruttiva, detta sezione di scarico 53 consiste in un intaglio 53 ricavato sulla superficie laterale esterna del corpo tubolare 51 e disposto, in prossimità del fondo chiuso 52, con il suo asse maggiore sostanzialmente parallelo o ortogonale all’asse principale del by-pass 5.
Secondo una variante alternativa, detta sezione di scarico 53 consiste in una corona di fori passanti 53 pure essa realizzata sulla superficie laterale esterna del corpo tubolare 51 nella zona più prossima al piattello di chiusura 52.
Più precisamente, detti fori 53 possono essere distribuiti tutto intorno alla superficie esterna laterale del corpo tubolare 51 in prossimità del detto fondo chiuso 52 o, alternativamente, in una sua limitata porzione; nel primo caso, i fumi P usciranno da detta sezione di scarico 53 sostanzialmente lungo tutte le direzioni radiali, nel secondo caso solo attraverso quelle permesse dalla limitata porzione.
Il corpo tubolare 51 ha, inoltre, lunghezza tale che, quando installato, detta corona di fori 53 ed il piattello 52 siano localizzati oltre l’ultima spira 111.C dello scambiatore condensate SC, più precisamente immediatamente a valle dello stesso.
Tale scelta non à ̈ assolutamente casuale permettendo, infatti, di far avvenire la miscelazione tra i fumi caldi P, direttamente prelevati dallo scambiatore sensibile SS, e quelli freddi F-P dello scambiatore condensante SC ben al di fuori della “zona di condensazione†di quest’ultimo; se così non fosse, infatti, i fumi caldi bypassati P attraverserebbero l’intera zona dello scambiatore freddo SC in cui si realizza la condensazione di “fumi scambianti†F-P, che rievaporerebbero. Tale rievaporizzazione provocherebbe un abbassamento della temperatura di miscela rendendo, di conseguenza, inefficace il by-pass 5 dell’invenzione ed impedirebbe il recupero del calore della condensa.
Il corpo tubolare 51 del bypass 5 può inoltre comprendere, internamente, uno strato isolante (non esplicitamente mostrato nelle figg. allegate) per mantenere basse le sue temperature superficiali ed evitare una nuova vaporizzazione di quelle gocce di condensa, estratte dai “fumi scambianti†in raffreddamento, che inevitabilmente cadono o vengono in contatto con esso.
Preferibilmente, subito a valle, rispetto alla direzione dei fumi, della sezione di scarico 53 sono previsti mezzi deflettori 52 atti a divergere radialmente i fumi uscenti dalla sezione di scarico 53 medesima.
Come mostrato nelle figg. allegate, tali mezzi deflettori 52 possono semplicemente consistere nel fatto che il piattello di chiusura 52 del bypass 5 ha diametro maggiore rispetto a quello del corpo tubolare 51.
Tali mezzi deflettori 52 hanno duplice scopo:
− impedire il diretto contatto dei fumi caldi in uscita dalla corona di fori 53 con una o più pareti della camera fredda 22 (ad es. con il fondo 221 del mantello cilindrico 3 dello scambiatore di calore 1)
− realizzare un dispositivo turbolatore atto a favorire la miscelazione dei fumi caldi con i fumi freddi.
Preferibilmente, come mostrato nelle figg. 1 e 2, Ã ̈ previsto un unico bypass 5, coassiale allo scambiatore di calore 1, opportunamente dimensionato per assicurare ai fumi F in uscita da detto scambiatore 1 una temperatura sufficientemente elevata da impedire lungo il camino di scarico e/o in canna fumaria un loro raffreddamento fino al di sotto del punto di rugiada con la conseguente formazione di condensa acida.
Lo stesso risultato può essere ovviamente ottenuto predisponendo sul detto setto refrattario 4 più bypass 5, su di esso posizionati radialmente rispetto all’asse principale di detto bypass 5, ovvero, in altri termini, posizionato radialmente rispetto al centro (eventualmente a differenti distanze da esso) del setto 4.
Naturalmente, detto almeno un bypass 5 può essere fisso, attivato manualmente all’atto dell’installazione sullo scambiatore di calore 1, oppure regolato e/o escluso automaticamente da appositi e noti mezzi valvolari, governati dalla centralina elettronica del generatore termico.
Per quanto visto sopra, il bypass 5 Ã ̈ preferibilmente realizzato in materiale metallico resistente alle alte temperature ed alle condense acide.
Alla luce di tutto ciò si evince come con un bypass 5 così come descritto si raggiungano gli scopi prefissati, in particolare la possibilità di portare, in modo semplice, i fumi prodotti in una caldaia a condensazione ad una temperatura sufficientemente alta da impedire il rilascio di condense acide nelle canne fumarie cui detta caldaia à ̈ allacciata ed a favorirne il tiraggio naturale.
Tali risultati possono, tra l’altro, essere ottenuti senza compromettere eccessivamente i rendimenti tipici di dette caldaie a condensazione che, infatti, pur diminuendo, si mantengono, a parità di condizioni, superiori a quelli di una caldaia tradizionale. Non di secondaria importanza appare, inoltre, il vantaggio di poter fornire un generatore termico di calore a combustibile ed a condensazione che possa essere allacciato a qualsiasi tipologia di canna fumaria, detto almeno un bypass 5 assicurando infatti il tiraggio naturale dei fumi di combustione e permettendo di eludere il rischio di condensa acida. Ciò permette di rimpiazzare le vecchie caldaie tradizionali con nuovi prodotti dai più alti rendimenti e minori consumi energetici (quali, appunto, le caldaie a condensazione), senza alcun problema di compatibilità con il sistema di scarico previgente. E’, infine, necessario precisare che i mezzi dell’invenzione sono utili ed efficaci anche quando la caldaia non à ̈ in condizioni di condensazione ma emette comunque fumi ad umidità assoluta e temperatura tali da rendere possibile la successiva condensazione nella canna fumaria; ciò può avvenire in generatori di calore a combustibile semi-condensanti o semplicemente ad alto rendimento; pertanto gli insegnamenti della presente invenzione si applicano utilmente anche a questi ultimi tipi di generatori.
Nulla vieta, ovviamente, che, per le stesse finalità già ampiamente descritte, il by-pass 5, sopra descritto, possa essere installato ed impiegato anche su uno scambiatore di calore 1 a geometria diversa da quella elicoidale sin qui mostrata, ad esempio a geometria rettangolare, come mostrato in figura 4.
Secondo tale variante, il bypass 5 Ã ̈ suscettibile di porre in comunicazione diretta la zona 21 di generazione dei fumi caldi di combustione F, prevista subito a monte della parte sensibile SS dello scambiatore di calore 1 con la zona 22 di scarico di detti fumi, a valle della parte condensante SC dello scambiatore 1, definita sostanzialmente dalla camera di raccolta della condensa e dal tratto iniziale del camino di scarico in atmosfera.
A titolo puramente esemplificativo e per esigenze costruttive, come illustrato in fig. 4, il bypass 5 può scaricare la porzione P di fumi caldi F prelevati dalla zona di generazione fumi 21 direttamente all’interno del camino di scarico, miscelandola con la porzione F-P dei fumi raffreddati, la sua sezione di scarico 53 essendo, in tal caso, posta internamente a detto camino.
Con riferimento a tale variante applicativa, pertanto, la “zona 21 di generazione fumi†à ̈ del tutto assimilabile alla camera calda 21 della parte sensibile SS dello scambiatore di calore elicoidale 1 precedentemente descritto, mentre la “zona di scarico 22†sarà paragonabile alla camera fredda 22 della parte condensante SC, in analogia a quanto visto con riferimento allo scambiatore di calore 1 elicoidale. Anche secondo tale variante, inoltre, à ̈ preferibile per il bypass 5 prevedere un piattello di chiusura 52 maggiorato rispetto al diametro del suo corpo tubolare cavo 51 cosicché possa comportarsi da turbolatore e, soprattutto, per evitare che la porzione P bypassata di fumi ad altissima temperatura (c.a. 1000 °C) investa direttamente una o più pareti 221 della camera fredda 22.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI Riv 1. By-pass (5) installabile in uno scambiatore di calore (1) di un generatore termico per il riscaldamento d’ambiente e/o per la produzione di acqua calda sanitaria, in particolare del tipo a condensazione, atto a porre in comunicazione diretta la camera calda (21) della parte sensibile (SS) di detto scambiatore di calore (1) e la camera fredda (22) della parte condensate (SC) di detto scambiatore (1), detto by-pass (5): − permettendo di prelevare da detta parte sensibile (SS) una porzione P dei fumi di combustione F, caldi, in essa generati da un bruciatore, per miscelarli con i fumi F-P, uscenti da detta parte condensate (SC), freddi per effetto dello scambio termico con detto scambiatore di calore (1) − comprendendo per detta porzione P dei fumi di combustione F una sezione di ingresso (54) comunicante con detta parte sensibile (SS) di detto scambiatore di calore (1) ed una sezione di scarico (53) a valle di detta parte condensate (SC) di detto scambiatore di calore (1) detta miscelazione portando i fumi di combustione F in uscita da detto scambiatore di calore (1) ad una temperatura sufficientemente alta da impedire la loro condensazione nel sistema di scarico in atmosfera causata dal loro inevitabile raffreddamento in esso caratterizzato dal fatto di consistere in un corpo tubolare cavo (51) comprendente: − ad una sua estremità detta sezione di ingresso (54) per detta porzione P dei fumi di combustione F − all’estremità opposta a quella della detta sezione di ingresso (54), un fondo chiuso (52), − detta sezione di scarico (53) per detta porzione P dei fumi di combustione F, detta sezione di scarico (53): − permettendo a detti fumi P di uscire radialmente da detto bypass (5) − comprendendo una corona di fori (53) ricavata su almeno una porzione della superficie laterale esterna di detto corpo tubolare (51). Riv 2. By-pass fumi (5) secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che detti fori (53) sono distribuiti tutto intorno a detta superficie esterna laterale del corpo tubolare (51) in prossimità di detto fondo chiuso (52). Riv 3. By-pass fumi (5) secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti fori (53) sono distribuiti in una porzione limitata di detta superficie esterna laterale del corpo tubolare (51) in prossimità di detto fondo chiuso (52). Riv 4. By-pass fumi (5) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto fondo chiuso (52) à ̈ un piattello di chiusura (52). Riv 5. By-pass fumi (5) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi deflettori (52) atti a divergere radialmente i fumi P uscenti da detta sezione di scarico (53), detti mezzi deflettori (52) essendo posti subito a valle, rispetto alla direzione dei fumi, di detta sezione di scarico (53). Riv 6. By-pass fumi (5) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detti mezzi deflettori (52) consistono in un piattello di chiusura (52) avente diametro maggiore rispetto a quello del detto corpo tubolare (51), detto piattello (52) comportandosi da dispositivo turbolatore atto a favorire la miscelazione di detta porzione P di fumi F caldi prelevati da detta parte sensibile (SS) di detto scambiatore di calore (1) con detti fumi freddi F-P raffreddati in detta parte condensate (SC) di detto scambiatore di calore (1) ed impedendo il loro diretto contatto con una o più pareti (221) di detta camera fredda (22). Riv 7. By-pass fumi (5) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che su detto corpo tubolare (51) à ̈ previsto uno strato isolante atto a mantenere basse le sue temperature superficiali. Riv 8. Scambiatore di calore (1) per un generatore termico per il riscaldamento d’ambiente e/o per la produzione di acqua calda sanitaria del tipo comprendente una prima parte sensibile (SS) ed una seconda parte condensante (SC) caratterizzato dal fatto di comprendere il by-pass fumi secondo le rivendicazioni da 1 a 7. Riv 9. Scambiatore di calore (1) secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto di essere uno scambiatore elicoidale e geometria cilindrica. Riv 10. Scambiatore di calore (1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto by-pass (5) à ̈ installabile passante su un setto (4) di separazione tra detta camera calda (21) di detta parte sensibile (SS) e detta camera fredda (22) di detta parte condensante (SC) di detto scambiatore di calore (1). Riv 11. Scambiatore di calore (1) secondo la precedente rivendicazione caratterizzato dal fatto che detto by-pass (5) à ̈ installabile su detto setto (4) coassiale a detto scambiatore di calore (1), detto scambiatore di calore (1) comprendendo un unico by-pass (5). Riv 12. Scambiatore di calore (1) secondo la rivendicazione 10 caratterizzato dal fatto che detto by-pass (5) à ̈ installabile su detto setto (4) radialmente rispetto all’asse principale di detto scambiatore di calore (1), detto scambiatore (1) comprendendo due o più by-pass (5). Riv 13. Scambiatore di calore (1) secondo la rivendicazione 8 caratterizzato dal fatto di essere uno scambiatore di calore a geometria rettangolare. Riv 14. Generatore termico per il riscaldamento d’ambiente e/o per la produzione di acqua calda sanitaria comprendente lo scambiatore di calore (1) secondo le rivendicazioni da 8 a 12. Riv 15. Generatore termico per il riscaldamento d’ambiente e/o per la produzione di acqua calda sanitaria comprendente lo scambiatore di calore (1) secondo la rivendicazione 13. Riv 16. Generatore termico secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto by-pass (5) à ̈ installabile con la sua detta sezione di scarico (53) direttamente all’ interno del detto sistema di scarico in atmosfera di detti fumi di combustione F. Riv 17. Generatore termico secondo qualsiasi rivendicazione da 14 a 16 caratterizzato dal fatto di essere una caldaia a condensazione.
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