ITAN20110064U1 - Pannellatura composita perfezionata - Google Patents

Pannellatura composita perfezionata

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ITAN20110064U1
ITAN20110064U1 IT000064U ITAN20110064U ITAN20110064U1 IT AN20110064 U1 ITAN20110064 U1 IT AN20110064U1 IT 000064 U IT000064 U IT 000064U IT AN20110064 U ITAN20110064 U IT AN20110064U IT AN20110064 U1 ITAN20110064 U1 IT AN20110064U1
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IT
Italy
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paneling
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fact
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Application number
IT000064U
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English (en)
Inventor
Gianluca Borsellini
Original Assignee
Glass Design S R L
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Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di Brevetto per Modello di Utilità avente per titolo:
“PANNELLATURA COMPOSITA PERFEZIONATA”
D E S C R I Z I O N E D E L L ’ I N V E N Z I O N E
10 Forma oggetto del presente trovato una struttura integrata multistrato idonea ad essere impiegata come piano di lavoro e/o appoggio per mobili da bagno o da cucina, per complementi di arredo in genere e/o come loro elemento strutturale.
L’invenzione si inserisce pertanto nel settore dell’arredamento per stanze 15 da bagno e cucina o per qualsiasi altro ambiente domestico, commerciale o industriale.
E’ noto come una cucina, un mobile da bagno, un tavolo o qualsiasi altro simile complemento d’arredo preveda un piano di lavoro o di appoggio (anche detto top), esteticamente gradevole, realizzato secondo il materiale più idoneo 20 all’utilizzo a cui è destinato. La scelta dei materiali per tali superfici di appoggio o lavoro è ormai ampia e variegata e spazia dal classico laminato alla ricchissima gamma dei piani in pietra (ad es., in granito, in marmo, in composto di Quarzo e simili) per arrivare, poi, ai tradizionali piani in acciaio.
E’ altresì noto come superfici in materiale ceramico, in particolare gres 25 porcellanato (sul loro processo produttivo e sinterizzazione ad alta temperatura non è necessario dilungarsi in tale sede essendo procedure ben note all’esperto del ramo), siano caratterizzati da ottimali ed elevate caratteristiche chimicofisiche, quali, a titolo di esempio non limitativo, un’elevata resistenza agli attacchi corrosivi di solventi, detergenti e/o disinfettanti, una notevole capacità 30 di resistenza ai graffi, all’abrasione profonda ed all’usura nonché da una significativa stabilità materica anche alle alte o altissime temperature (detta “reazione al fuoco”). Detti materiali ceramici porcellanati, inoltre, ben sopportano anche le basse temperature (“ingelività” dei materiali ceramici) grazie ad un assorbimento medio di acqua sostanzialmente nullo e sono 35 totalmente esenti dall’insorgenza di muffe, batteri e funghi.
Tali ottimali ed elevate qualità chimico-fisiche permettono di impiegare detti materiali ceramici porcellanati indifferentemente sia in ambienti domestici interni che esterni.
Nonostante tali caratteristiche, ad oggi, il gres porcellanato è però quasi 40 esclusivamente impiegato per la realizzazione, in numerosissime varianti estetiche e geometriche, di piastrelle di piccole o medie dimensioni, con spessori dell’ordine del cm ed atte ad essere impiegate per il rivestimento di pareti e/o per la messa in opera di pavimenti da interno e/o da esterno.
Anche le ultimissime e più moderne tecniche e tecnologie produttive, pur 45 permettendo la realizzazione di lastre in materiale ceramico porcellanato di grandi dimensioni ma con spessori di pochi mm (sono, ad es., note lastre porcellanate con lunghezze fino a 3 m, larghezze di circa 1 m ma con spessori di soli 3 mm), non hanno portato ad un significativo incremento degli ambiti di applicazione di tale materiale. Per maggior semplicità espositiva, da qui in 50 avanti, spessori dell’ordine del cm saranno detti “spessori standard” mentre quelli dell’ordine del mm (preferibilmente variabili tra i 3-6 mm, in particolare di 3 mm) saranno detti “spessori ridotti”.
Tali lastre eventualmente impiegate come top per mobili da cucina o da bagno, per tavoli o analoghi complementi d’arredo sono, infatti, soggette, a 55 causa del loro ridotto spessore e delle loro significative dimensioni, a flessioni, deformazioni ed eventuali rotture sotto il peso di oggetti ed apparecchiature domestiche; tali lastre, infatti, sono generalmente appoggiate e/o vincolate sul sottostante mobile o telaio di un tavolo solo in corrispondenza dei loro bordi perimetrali mentre la loro zona centrale, su cui è normalmente concentrato il 60 peso di detti oggetti o apparecchiature, risulterebbe sostanzialmente sospesa nel vuoto e quindi pericolosamente soggetta a tali deformazioni e rotture. Dotare e premontare dette lastre su appositi telai di supporto e/o staffaggi di irrigidimento rappresenterebbe una svantaggiosa complicazione costruttiva ed estetica (detti telai, ad es., potrebbero rimanere almeno in parte in vista) così come 65 incrementarne lo spessore porterebbe ad un indesiderato aumento di peso e, quindi, ad una eccessiva sollecitazione per le sottostanti strutture di supporto (ad es., il mobile base di una cucina e/o le “gambe” di un tavolo, di una scrittoio e simili), ed a maggiori difficoltà di trasporto e maneggevolezza durante l’installazione.
70 Spessori troppo ridotti rendono, al contrario, estremamente difficoltose, se non impossibili, le note operazioni di bisellatura necessarie per consentire un accoppiamento esteticamente valido (privo cioè di “fughe” in vista lungo la linea di giunzione) tra la superficie piana orizzontale del piano di lavoro e/o di appoggio, ed una ad essa ortogonale, quale una alzatina e/o un bordo estetico 75 frontale.
In alternativa, la posa in opera di più superfici porcellanate dalle ridotte dimensioni trasversali e longitudinali affiancate in sequenza tra loro a formare tali piani di appoggio e/o di lavoro, pur risolvendo il problema dell’eccessivo peso o del rischio di deformazioni e rotture, portano ad altre problematiche quali, 80 in particolare, la presenza di “fughe” tra le superfici adiacenti non sempre esteticamente accettabili e gradevoli.
Scopo principale del presente trovato è di ovviare agli inconvenienti sopra esposti, prevedendo un sistema che permetta di impiegare, per la realizzazione di top e piani, lastre in materiale ceramico, preferibilmente porcellanato, dallo 85 spessore dell’ordine di pochi mm pur garantendo ed assicurando la stessa resistenza a flessione e le stesse caratteristiche funzionali di lastre con spessori “standard”.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di fornire una pannellatura composita, comprendente almeno uno strato in materiale ceramico, 90 sufficientemente leggera da essere impiegata nella realizzazione di ante e cassetti per mobili o come pannello estetico - decorativo di porte da esterno ed interno.
Questi ed altri scopi, che risulteranno chiari in seguito, si conseguono con una pannellatura composita comprendente almeno una superficie esterna in materiale ceramico, preferibilmente porcellanato, dal ridotto spessore.
95 Ulteriori caratteristiche del presente trovato risulteranno meglio evidenziate dalla seguente descrizione di una preferita forma di realizzazione, conforme alle rivendicazioni brevettuali e illustrata, a puro titolo esemplificativo<e non limitativo, nelle allegate tavole di disegno, in cui:>
− le figg. 1a e 1b mostrano, rispettivamente, una vista esplosa ed una100 vista in sezione della pannellatura composita secondo una possibile<forma dell’invenzione;>
− le figg. 2a e 2b mostrano, rispettivamente, una vista esplosa ed unavista in sezione della pannellatura composita in accordo ad una seconda<possibile forma dell’invenzione;>
105 − le figg. da 3a a 3g mostrano, in sezione, differenti possibili cornici<per la pannellatura composita dell’invenzione;>
− le figg. da 4a a 4d mostrano, schematicamente, differenti possibiliincorniciature per la pannellatura composita dell’invenzione.
Si descrivono ora le caratteristiche del trovato, avvalendosi dei riferimenti 110 contenuti nelle figure. Come mostrato nelle allegate figg. da 1a a 2, con il riferimento 1 è indicato, nel suo complesso, la pannellatura composita dell’invenzione suscettibile di essere impiegata per la creazione di piani di lavoro e/o di appoggio (da qui in poi detto indifferentemente “top”) per cucine componibili, mobili da bagno, tavoli o simili complementi d’arredo nonché, 115 come si vedrà, per la realizzazione di ante, sportelli e cassetti per mobili di vario genere ed uso o come pannellatura estetica per porte.
Più in particolare, della pannellatura composita 1 con 11a è indicato uno strato superiore (da qui in poi “rivestimento 11a”) in materiale con ottimali ed elevate caratteristiche chimico-fisiche, idoneo cioè ad assicurare almeno una 120 elevata resistenza all’usura e/o alle abrasioni e/o agli attacchi chimici oltre che alle alte e/o basse temperature, mentre con 12 è indicato un sottostante interstrato 12 di supporto a cui detto rivestimento 11a risulta saldamente vincolato secondo tecniche e mezzi noti (incollaggio, assemblaggio, costampaggio e simili).
Un secondo strato di rivestimento 11b può essere eventualmente previsto 125 anche inferiormente a detto interstrato 12, detta pannellatura 1 essendo, in tal caso, preferibilmente impiegata come ante, sportelli e cassetti per mobili che richiedono una finitura estetica, su entrambe le loro facce, interna ed esterna.
Su almeno uno dei fianchi laterali 14 dell’accoppiamento rivestimento 11 – interstrato 12 è, inoltre, previsto un bordo 13 avente almeno funzione estetica, 130 detto bordo 13 potendo essere vincolato su detti fianchi laterali 14 tramite note tecniche di incollaggio, assemblaggio o equivalenti, o per costampaggio. Detto bordo 13 può essere, pertanto, un tradizionale profilato da assemblare o incollare a misura sugli uno o più fianchi di detto accoppiamento rivestimento 11 – interstrato 12 oppure può esservi direttamente costampato; è chiaro come in 135 quest’ultimo caso sia possibile bordare, con estrema semplicità, un accoppiamento rivestimento 11 – interstrato 12 di qualsiasi forma e dimensione.
Secondo l’invenzione, il rivestimento 11; 11a, 11b è una lastra di materiale ceramico, preferibilmente porcellanato, con “spessori ridotti” così da non incidere eccessivamente sul peso complessivo della pannellatura 1, 140 indipendentemente dalle sue dimensioni; per lo stesso motivo, l’interstrato 12 è un materiale leggero ma resistente allo schiacciamento, quale le note strutture a nido d’ape e i materiali espansi, sia minerali che sintetici. Ancora più in particolare, detto interstrato 12 è preferibilmente poliuretano o polistirene espanso mentre il rivestimento 11; 11a, 11b è una lastra in gres porcellanato del 145 tipo disponibile in commercio con una lunghezza pari a 3 metri, con una larghezza di 1 metro e con uno spessore di soli 3 mm, suscettibile di essere eventualmente e successivamente tagliata secondo le dimensioni richieste per il top e/o l’elemento strutturale che si intende realizzare.
Lo spessore dell’interstrato 12 è, invece, scelto affinché possa essere 150 garantito al rivestimento 11; 11a, 11b (e di conseguenza all’intera pannellatura 1) una adeguata rigidità e resistenza a flessione ed alle deformazioni anche quando caratterizzato da significative dimensioni longitudinali e/o trasversali. Sperimentalmente si è osservato che uno spessore compreso tra 4-8 mm, preferibilmente di 5 mm, per l’interstrato 12 è sufficiente ad assicurare tale 155 rigidità e resistenza a flessione per la pannellatura 1 quando sottoposta prolungatamente al peso di oggetti ed apparecchiature domestiche.
Il bordo 13 della pannellatura 1 è preferibilmente realizzato in resine acriliche o poliestere o poliuretaniche o simili, materiali che, come noto, in caso di scalfitture, scheggiature e/o incisioni accidentali, si prestano ad essere 160 completamente o parzialmente ripristinati, preservandone l’aspetto estetico ed eliminando il rischio di possibili lesioni e ferite da taglio per l’utente, tramite semplice passaggio di una carta a vetro (con “gloss” specifico a seconda della resina utilizzata).
Come mostrato chiaramente nelle figg. da 3a a 3e, detto bordo 13 può 165 assumere differenti conformazioni, potendo essere realizzato, senza alcun intento limitativo, a “spigolo vivo” (figg. 3a, 3d) o “smussato” (fig.3e), “bisellato” (fig.
3b), “arrotondato” (fig.3c), o in qualsiasi altra forma idonea.
Nulla vieta, inoltre, di realizzare tale bordo 13 con la larghezza L che meglio si adatta all’impiego a cui è destinata la pannellatura 1 dell’invenzione 170 così come è chiaro che il suo spessore S1 non debba necessariamente essere pari a quello dell’accoppiamento rivestimento 11 – interstrato 12 (come invece rappresentato nelle varianti di fig. 1b o 2b). Come mostrato, ad esempio, in fig.
3g, detto bordo 13 può avere uno spessore S1 > dello spessore S di tale accoppiamento rivestimento 11 – interstrato 12 al fine di creare uno spallamento 175 15 di contenimento (si pensi, ad esempio, al settore nautico dove sui top di un mobile da cucina o da bagno o di un tavolino potrebbero essere richiesti bordini atti ad impedire la caduta di oggetti in caso di beccheggio e/o rollio dell’imbarcazione). Al contrario, in fig. 3f è mostrato un bordo 13 avente spessore S1 < di S tale da permettere l’accoppiamento della pannellatura 1 con 180 una superficie adiacente.
E’ chiaro, pertanto, come il bordo estetico 13 di detta pannellatura 1 assolva anche a compiti funzionali, almeno in alcune sue varianti; a titolo di esempio e senza alcun intento limitativo, infatti, detto bordo 12 può realizzare, come visto, uno spallamento di contenimento 15 per oggetti ed apparecchiature 185 domestiche e/o può essere bisellato a 45° (si veda ancora la fig. 3b) consentendo l’accoppiamento di due pannellature 1 tra loro ortogonali, o può essere conformato e sagomato per consentire un accoppiamento maschio-femmina tra elementi e/o pannellature 1 adiacenti.
Come in parte già anticipato e rappresentato, a titolo esemplificativo ma 190 non limitativo, nelle figg. da 4a a 4d, detto bordo 13 può, inoltre, essere previsto su uno o più fianchi laterali della pannellatura 1, in particolare su ciascuno dei suoi fianchi suscettibili di rimanere in vista quando la pannellatura 1 medesima è installata in configurazione operativa. Così mentre nelle figg. 4a e 4b, sono mostrate, rispettivamente, pannellature 1 destinate ad essere incassate all’interno 195 di una nicchia o tra due pareti contrapposte, la pannellatura di fig. 4c, comprendente un bordo 13 su tre dei suoi quattro lati, risulterà idonea ad essere installata sospesa a parete (si pensi, ad es., ai moderni top sospesi da bagno).
La pannellatura 1 di fig. 4d completamente incorniciata da detto bordo 13 si presta invece ad essere impiegata come top per tavoli, per cucine cc.dd. “ad 200 isola” o per qualsiasi altro mobile o complemento d’arredo non destinato ad essere accostato ad una o più pareti di un ambiente.
Sebbene non mostrato nelle figg. allegate, su dette pannellature 1 possono essere previsti e/o realizzati fori ed aperture per l’alloggiamento di piani cottura e/o lavabi ad incasso, per il passaggio delle loro tubazioni di alimentazione o 205 scarico per la semplice installazione della rubinetteria; possono altresì esservi fissate ed alloggiate cerniere e/o sistemi di apertura a chiave e/o maniglie quando impiegate come ante, sportelli e cassetti di mobilio di vario genere ed uso e/o come pannello per porte.
E’ utile ulteriormente precisare come il rivestimento 11; 11a, 11b della 210 pannellatura 1 possa essere fornito in qualsiasi colore e/o trama (texture) esteticamente gradevole, in accordo alle usuali tecniche e procedure note di lavorazione delle materie ceramiche. Non necessariamente il rivestimento 11a superiore dovrà avere caratteristiche superficiali ed estetiche analoghe a quelle del rivestimento inferiore 11b (quando previsto) assicurando in tal modo alla 215 pannellatura 1 una vasta gamma di combinazioni cromatiche ed estetiche.
E’ chiaro che numerose varianti del trovato sopra descritto sono possibili all’uomo del ramo, senza per questo uscire dagli ambiti di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che nella pratica attuazione dell’invenzione i vari componenti in precedenza descritti potranno essere sostituiti da elementi 220 tecnicamente equivalenti. Ad esempio, nulla vieta che anziché a geometria rettangolare o quadrata, detta pannellatura 1 possa essere realizzata nelle più svariate forme in accordo alle ultime tendenze nel campo dell’arredamento e dell’architettura così come nulla vieta che lo strato di rivestimento 11; 11a, 11b possa essere sostituito da materiali di analoghi dimensioni e spessori e dalle 225 stesse elevate ed ottimali proprietà chimico-fisiche (resistenza all’usura, allo sporcamento, alle elevate temperature ecc …). In particolare, è risultato possibile impiegare per gli stessi scopi, a titolo di esempio non esaustivo, vetro temprato e/o stratificato, lastre in acciaio inossidabile, in ottone o in simili leghe metalliche o in laminato.
230 In conclusione, secondo l’invenzione, si è ottenuta una pannellatura 1 consistente in un sistema integrato estremamente leggero e direttamente installabile come top su detti mobili e/o complementi d’arredo senza il bisogno di aggiuntivi telai di supporto o staffe di irrigidimento (o mezzi simili), o utilizzabile come elemento strutturale per porte, ante, cassetti e sportelli. Si offre, 235 pertanto, ad un utente un prodotto finito e pronto all’uso e non un semilavorato per il quale siano richieste ulteriori lavorazioni di finitura ed operazioni, quali il suo montaggio su detti telai di supporto e fissaggio o su dette staffe di irrigidimento o mezzi simili. Con la pannellatura 1 dell’invenzione sopra descritta nelle sue molteplici varianti si raggiungono, pertanto, gli scopi 240 principali prestabiliti, in particolare la possibilità di impiegare lastre in materiale ceramico porcellanato (o, equivalentemente, in qualsiasi altro materiale resistente almeno alle alte ed alle basse temperature, all’usura, all’azione di agenti chimici e totalmente compatibile con sostanze alimentari) dal ridottissimo spessore senza che queste rischino di deformarsi a flessione per effetto del peso 245 di oggetti ed apparecchiature domestiche. Dette pannellature 1 permettono, infine, di realizzare una vasta gamma di piani di lavoro e/o di appoggio con differenti finiture superficiali, cromatiche ed estetiche e dal peso sensibilmente inferiore (a parità di spessore e dimensioni), a quello dei tradizionali piani in pietra e laminato, nonché di porte, ante, sportelli o cassetti per mobilio di varie 250 genere.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI Riv. 1 Pannellatura composita (1) atta alla creazioni di superfici piane comprendente almeno uno strato superiore (11; 11a, 11b) di rivestimento ed un sottostante interstrato (12) di supporto, a cui detto 5 strato di rivestimento (11; 11a, 11b) è vincolato caratterizzato da fatto di comprendere ulteriormente un bordo (13) vincolato su almeno uno dei fianchi laterali (14) dell’accoppiamento rivestimento (11) – interstrato (12)<e dal fatto che> 10 − detto rivestimento superiore (11; 11a) è una lastra di materiale conottimali ed elevate caratteristiche chimico-fisiche, detta lastra avendo uno spessore ridotto così da non incidere eccessivamente sul peso complessivo di detta pannellatura (1) indipendentemente<dalle sue dimensioni longitudinali e trasversali> 15 − detto interstrato (12) è un materiale leggero e resistente alloschiacciamento, detto interstrato (12) avendo spessore (S2) in misura sufficiente ad assicurare a detto strato di rivestimento (11; 11a, 11b) una adeguata rigidità e resistenza a flessione. Riv.
  2. 2 Pannellatura (1) secondo la precedente rivendicazione 20 caratterizzata dal fatto di comprendere un secondo strato di rivestimento inferiore (11; 11b) vincolato inferiormente a detto interstrato di supporto (12). Riv.
  3. 3 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che 25 detto bordo (13) ha spessore (S1) maggiore dello spessore (S) di detto accoppiamento rivestimento (11) – interstrato (12), detto bordo (13) creando uno spallamento (15) di contenimento. Riv.
  4. 4 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente esclusa la 3 30 caratterizzata dal fatto che detto bordo (13) ha spessore (S1) minore dello spessore (S) di detto accoppiamento rivestimento (11) – interstrato (12), detto bordo (13) permettendo l’accoppiamento di detta pannellatura (1) con una superficie adiacente. 35 Riv.
  5. 5 Pannellatura (1) secondi qualsiasi rivendicazione da 1 a 2 caratterizzata dal fatto che detto bordo (13) ha spessore (S1) uguale allo spessore (S) di detto accoppiamento rivestimento (11) – interstrato (12). Riv.
  6. 6 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente 40 caratterizzata dal fatto che detto bordo (13), di larghezza (L), è lavorato a “spigolo vivo” o “smussato” o “bisellato” o “arrotondato” o in qualsiasi altra forma idonea. Riv.
  7. 7 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente 45 caratterizzata dal fatto che detto bordo (13) è conformato e sagomato per consentire un accoppiamento maschio-femmina tra elementi e/o pannellature 1 adiacenti. Riv.
  8. 8 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente 50 caratterizzata dal fatto che detto bordo (13) è in resina acrilica o poliestere o poliuretanica o simile, detto bordo (13) essendo completamente o parzialmente ripristinabile in caso di scalfitture, scheggiature e/o incisioni accidentali. 55 Riv.
  9. 9 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detto bordo (13) è un profilato incollato o assemblato su almeno uno dei fianchi laterali (14) di detto accoppiamento rivestimento (11) – interstrato (12). Riv.
  10. 10 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente esclusa 60 la 9 caratterizzata dal fatto che detto bordo (13) è costampato direttamente su almeno uno dei fianchi laterali (14) di detto accoppiamento rivestimento (11) – interstrato (12). Riv.
  11. 11 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente 65 caratterizzata dal fatto che il detto strato di rivestimento superiore e/o inferiore (11; 11a, 11b) è una lastra di materiale ceramico porcellanato di spessore ridotto, preferibilmente di 3 mm. Riv.
  12. 12 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente 70 caratterizzata dal fatto che detto interstrato di supporto (12) è poliuretano o polistirene espanso. Riv.
  13. 13 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che detto interstrato (12) ha spessore (S2) compreso tra 4-8 mm, 75 preferibilmente di 5 mm. Riv.
  14. 14 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto di essere un piano di lavoro e/o di appoggio per mobili da cucina o da bagno, per mobilio in genere, per tavoli da interno o esterno o per simili complementi di arredo Riv.
  15. 15 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente esclusa la 14 caratterizzata dal fatto di essere l’elemento strutturale di un’anta, di uno sportello o di un cassetto per mobili di vario genere ed uso o il pannello estetico - decorativo di porte da interno o esterno. Riv.
  16. 16 Pannellatura (1) secondo le rivendicazioni 14 o 15 caratterizzata dal fatto di prevedere fori passanti ed aperture per l’alloggiamento di piani di cottura, lavelli, per l’installazione di rubinetteria e/o tubazioni di scarico ed alimentazione o per il fissaggio di cerniere, maniglie e/o sistemi di apertura a chiave. Riv.
  17. 17 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente esclusa la 11 caratterizzata dal fatto che detto strato di rivestimento superiore e/o inferiore (11 ; I la, 1 lb) è una lastra di vetro temprato e/o stratificato di spessore ridotto. Riv.
  18. 18 Pannellatura (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente esclusa la 11 e la 17 caratterizzata dal fatto che detto strato di rivestimento superiore e/o inferiore (11; I la, 1 lb) è una lastra in laminato.
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