ITAN20100045A1 - Macchina portatile per la lavorazione di pannelli di qualsiasi materiale, in particolare lastre lapidei. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

“MACCHINA PORTATILE PER LA LAVORAZIONE DI PANNELLI DI QUALSIASI MATERIALE, IN PARTICOLARE LASTRE LAPIDEI”.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto una macchina portatile per la lavorazione di pannelli di qualsiasi materiale, in particolare lastre lapidei, sulle quali sia necessario intervenire per eseguire operazioni di levigatura superficiale oppure di sagomatura di bordi od addirittura di taglio secondo qualsivoglia traiettoria.

La macchina secondo il trovato costituisce un’autentica ed assoluta novità, dal momento che fino ad oggi esistono soltanto macchine utensili da banco, automatiche o semiautomatiche, sulle quale è possibile eseguire tutti i tipi di lavorazioni sopra accennati.

In altre parole si può dire che ogni lavorazione del pannello deve essere fatta in laboratorio od officina, per poi trasportare il pannello lavorato sul luogo di posa in opera.

Ciò significa che tutte le volte che si presenta la circostanza di dove riparare o modificare sul posto di posa in opera un pannello - come ad esempio il piano di lavoro di una cucina componibile piuttosto che di un mobile da bagno con lavabo incassato - l’operatore chiamato ad eseguire un simile intervento è costretto, dopo aver smontato pannello, a trasportalo presso il proprio laboratorio per poi riportarlo, una volta lavorato, sul luogo di posa in opera, con notevole incremento dei costi di intervento soprattutto a causa del tempo perso per detto duplice trasporto del manufatto.

E’ proprio dall’osservazione critica di questo problema che nasce Γ invenzione in parola, con la quale si intende realizzare una macchina portatile, che consenta di effettuare sul posto di posa in opera del pannello tutti i tipi di intervento sopra elencato, come operazioni di levigatura, sagomature e taglio. Ulteriore scopo dell’ invenzione è quella di ideare una macchina portatile per la lavorazione di pannelli di qualsiasi materiale , in particolare lastre lapidee, la quale fosse corredata di mezzi per il suo arresto temporaneo sul pannello o sulla lastra da sottoporre a lavorazione .

In questa prospettiva non ultimo scopo dell’ invenzione è quello di corredare detta macchina portatile di mezzi di arresto temporaneo della massima versatilità, semplicità e rapidità d’uso, anche nel caso in cui le dimensioni del pannello o della lastra da sottoporre a lavorazione sullo stesso luogo di posa in opera fossero alquanto più grandi di quelle del telaio di appoggio e stabilizzazione della macchina portatile, che, come tale, deve presentare ingombri contenuti, compatibilmente con le diverse tipologie di lavorazione cui essa è abilitata.

Tutti questi scopi sono stati raggiunti dalla macchina portatile secondo il trovato le cui caratteristiche principali sono state puntualizzate nella allegata prima rivendicazione.

La macchina portatile in parola comprende un telaio di supporto e di appoggio che si sviluppa sostanzialmente su un piano orizzontale, essendo costituto da una coppia di identici correnti longitudinali collegati ed irrigiditi da una coppia di identiche barre traversali.

Detta coppia di correnti longitudinali funge da guida di scorrimento per un carro-ponte che si estende trasversalmente a cavallo di detti correnti.

Detto carro-ponte supporta a sua volta una coppia di binari trasversali di scorrimento e guida per un carrello, a bordo del quale sono monatti sia il mandrino porta-utensili, sia il relativo motore di azionamento.

Va altresì precisato che detto mandrino è montato a bordo di una slitta che ha la possibilità di compere corse alterne in verticale, per cui in definitiva il mandrino può compiere traslazioni nello spazio lungo tre assi ortogonali fra loro .

Va infine sottolineato che la macchina portatile in parola è corredata di mezzi di arresto rapido, comprendenti due cavi metallici e due coppie di speciali morsetti, ciascuna delle quali è a sua volta formata da un primo morsetto mordi-cavo e da un secondo morsetto tendi-cavo, le cui modalità di funzionamento verranno meglio chiarite nel prosieguo della descrizione.

Per il momento si fa solo presente che ogni cavo è atto a cooperare con due blocchetti di riscontro all’uopo previsti alle due estremità di ciascun corrente longitudinale, in maniera tale che alla messa in trazione di detto cavo - a cavallo di detti correnti - corrisponda una pressione di schiacciamento esercitata da parte del cavo medesimo sopra detti blocchetti di riscontro, con conseguente immobilizzazione stabile di detto telaio sopra il pannello o lastra da porre in lavorazione .

Per maggior chiarezza esplicativa la descrizione della macchina portatile secondo il trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, riportate solo a titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:

- la fig. 1 mostra, con una rappresentazione assonometrica, la macchina portatile secondo il trovato appoggiata e arrestata al di sopra di un pannello o lastra da lavorare ;

- la fig. 2 mostra, con una rappresentazione assonometrica, detto morsetto mordi-cavo in assetto operativo ;

- la fig. 3 mostra, con una rappresentazione assonometrica, detto morsetto tendi-cavo in assetto operativo ;

- la fig. 4 mostra, con una rappresentazione assonometrica ed in esploso, detto morsetto mordi-cavo ;

- la fig. 4A mostra, con una rappresentazione assonometrica detto morsetto mordi-cavo assemblato ;

- la fig. 5 mostra, con una rappresentazione assonometrica ed in esploso, detto morsetto tendi-cavo ;

- la fig. 5A mostra, con una rappresentazione assonometrica detto morsetto tendi-cavo assemblato .

Con riferimento alla figura 1, la macchina portatile in parola (M) comprende un telaio (1) di supporto e di appoggio che si sviluppa sostanzialmente su un piano orizzontale, essendo costituto da una coppia di identici correnti longitudinali (la) collegati ed irrigiditi da una coppia di identiche barre traversali (lb).

Correnti longitudinali (la) e barre trasversali (lb) sono tutti realizzati in profilato di alluminio estruso.

Al di sopra dei correnti longitudinali (la) sono montati dei binari (2) di scorrimento e guida per un carro-ponte (3) che si estende trasversalmente a cavallo di detti correnti (la) e le cui corse sono limitate per mezzo di appositi riscontri di battuta (4) fissati all’esterno dei correnti longitudinali ( la).

Detto carro-ponte (3) supporta a sua volta una coppia di binari trasversali (5) di scorrimento e guida per un carrello (6), a bordo del quale sono montati sia il mandrino (7) porta-utensili, sia il relativo motore di azionamento (8) .

Va altresì precisato che la struttura di supporto del mandrino (7) e del motore (8) è montata a bordo di una slitta (9), alla quale è possibile far compiere, agendo su una manovella di azionamento (10), corse alterne in verticale rispetto a detto carro-ponte (3), per cui in definitiva il mandrino (7) può compiere traslazioni nello spazio lungo tre assi ortogonali fra loro .

La struttura di supporto del mandrino (7) e del motore (8) è fissata in modo articolato rispetto a detta slitta (9) in maniera tale di poter subire regolazioni in inclinazione di più o meno di 45° o di 90° .

Detto motore (8) è preferibilmente di tipo elettrico .

A bordo del carro-ponte (3) è montato anche il quadro elettrico (11) ove sono dislocati tutti i pulsanti di comando della macchina (M) e precisamente: il pulsante di emergenza, il pulsante di stop., il pulsante di avvio alla velocità più bassa, il pulsante per la selezione di velocità intermedia ed il pulsante per la selezione della massima velocità .

Per la movimentazione della testa porta-mandrino durante la fase di lavoro della macchina sono previste due impugnature laterali (12), fissate alla slitta (9) ed una impugnatura anteriore (13), fissata alla struttura di supporto del mandrino(7) e del motore (8) da utilizzare anche durante l’inclinazione del mandrino (7) necessaria per procedere al cambio-utensile.

In fig. 1 è stato ipotizzato che sopra il telaio (1) sia stata riportata e fissata provvisoriamente una sagoma a copiare (14), che nella fattispecie reca una grande apertura ellittica (14a), conforme a quella (15) presente sul pannello o lastra (16) da sottoporre a lavorazione e sopra la quale è arrestato il telaio (1) ; in tale caso è stato ad esempio immaginato che il bordo di detta apertura (15) debba essere sagomato, per cui il mandrino (7) deve essere trascinato lungo una traiettoria perfettamente conforme al profilo di detta apertura (15).

Va infine sottolineato che la macchina portatile in parola (M) è corredata di mezzi di arresto rapido, comprendenti due cavi metallici (20) e due coppie di speciali morsetti, ciascuna delle quali è a sua volta formata da un primo morsetto mordi-cavo (30) e da un secondo morsetto tendi-cavo (40) .

Con particolare riferimento alle fig. 4 e 4 A detto morsetto mordi-cavo (30) comprende una ganascia inferiore (31) ed una ganascia superiore (32) , che possono essere serrate l’una contro l’altra agendo su una manopola di serraggio (33) solidale ad un bullone (34) che si avvita entro un foro filetto ricavato sulla ganascia superiore (32).

Sopra la ganascia superiore (32) sono previsti due rostri sporgenti (32a), che, all’occasione, possono essere utilizzati come denti di aggancio ed di arresto del telaio (1) sopra il pannello o lastra (16) da porre in lavorazione.

A quest’ultimo proposito si richiama l’attenzione sul fatto che i correnti longitudinali (la) recano sulla loro parete estera una scanalatura longitudinale (S), in corrispondenza della quale detti rostri sporgenti (32a) possono fare sicura presa.

Al di sopra della ganascia superiore (32) è prevista altresì una terza ganascia (35) che può essere serrata contro la sottostante ganascia (32) agendo su una manopola di serraggio (36) solidale ad un bullone (37), che si avvita in un foro (38) della ganascia superiore (32).

Questa terza ganascia (35) può essere utilizzata aH’occorrenza per serrare un cavo metallico (20).

Con particolare riferimento alle figg. 5 e 5 A, detto morsetto tendi-cavo (40) comprende una ganascia inferiore (41) ed una ganascia superiore (42), che possono essere serrate l’una contro l’altra agendo su una manopola di serraggio (43), solidale ad un bullone (44) che si avvita in un foro ricavato sulla ganascia superiore inferiore (42).

Sopra la ganascia superiore (42) sono previsti due rostri sporgenti (42a), che, all’ occasione, possono essere utilizzati come denti di aggancio ed di arresto del telaio (1) sopra il pannello o lastra (16) da porre in lavorazione.

Detto morsetto tendi-cavo (40) comprende anche un piastrino (51), infilato girevolmente sul gambo filettato di un bullone (52), rispetto al quale detto piastrino (51) non è libero, però, di scorrere longitudinalmente .

Detto bullone (52) è corredato di un manopola di afferraggio (53), impugnando la quale è possibile avviare o svitare il bullone (52) rispetto alla ganascia superiore (42), che presenta all’uopo una sede filettata, ad asse orizzontale, per Γ alloggiamento detto bullone (52) .

Va precisato infine che detto piastrino (51) presenta un foro di aggancio per un cavo (20 ).

Nel caso in cui le dimensione del pannello o lastra (16) siano molto più gradi di quelle del telaio (1) con impossibilità di agganciare i rostri sporgenti ( 32a e 42a ) nella scanalatura (S) -come mostrato in fig. 1- , allora l’arresto del telaio medesimo potrà essere attuato con una coppia di cavi (20) posti in tensione a cavallo dei correnti longitudinali (la), proprio come evidenziato in fig. 1.

Ogni cavetto (20) aderisce sopra due blocchetti di riscontro (60) all’uopo previsti alle due estremità di ciascun corrente longitudinale (la), in maniera tale che alla messa in trazione di detto cavo (20) a cavallo di detti correnti (la) corrisponda una forza di schiacciamento esercitata da parte del cavo medesimo (20) sopra detti blocchetti di riscontro (60) , con conseguente immobilizzazione stabile di detto telaio (1) contro il pannello o lastra (16) da porre in lavorazione

E’ facile intuire che la messa in tensione di detto cavo (20) può essere facilmente attuata - dopo aver serrato il cavo (20) in seno al morsetto (30) - svitando il bullone (52) dalla ganascia superiore (42) del morsetto (40), in modo tale che il piastrino (51) si allontani progressivamente dalla ganascia superiore (42) del morsetto (40).

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina portatile per la lavorazione di pannelli o lastre, caratterizzata per il fatto di comprendere : - telaio (1) di supporto e di appoggio che si sviluppa sostanzialmente su un piano orizzontale, essendo costituto da una coppia di identici correnti longitudinali (la) collegati ed irrigiditi da una coppia di identiche barre traversali (lb). - un carro-ponte (3) che si estende trasversalmente a cavallo di detti correnti longitudinali (la) e che scorre lungo binari (2) di guida montati sopra detti correnti longitudinali (la) ; - un carrello (6) che scorre lungo una coppia di binari trasversali (5), montati su detto carro-ponte (3); - un mandrino (7) porta-utensili ed il relativo motore di azionamento (8), montati entrambi su detto carrello (6); - una struttura di supporto del mandrino (7) e del motore (8), la quale è montata a bordo di una slitta (9), alla quale è possibile far compiere corse alterne in verticale rispetto a detto carro-ponte (3) .
2. 2) Macchina portatile secondo la rivendicazione precedente caratterizzata per il fatto che detta struttura di supporto del mandrino (7) e del motore (8) è fissata in modo articolato rispetto a detta slitta (10) in maniera tale di poter subire regolazioni in inclinazione.
3. 3) Macchina portatile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata per il fatto che a bordo del carro ponte (3) è montato anche il quadro elettrico (11) ove sono dislocati tutti i pulsanti di comando della macchina (M): il pulsante di emergenza, il pulsante di stop., il pulsante di avvio alla velocità più bassa, il pulsante per la selezione di velocità intermedia ed il pulsante per la selezione della massima velocità .
4. 4) Macchina portatile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata per il fatto di comprendere - per la movimentazione della testa porta-mandrino durante la fase di lavoro della macchina - due impugnature laterali (12), fissate alla slitta (9) ed una impugnatura anteriore (13), fissata alla struttura di supporto del mandrino(7) e del motore (8).
5. 5) Macchina portatile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata per il fatto di comprendere due cavi metallici (20) e due coppie di morsetti, ciascuna delle quali è a sua volta formata da un primo morsetto mordi-cavo (30) e da un secondo morsetto tendi-cavo (40) .
6. 6) Macchina portatile secondo la rivendicazione precedente caratterizzata per il fatto di comprendere una coppia di morsetti mordi-cavo (30), ciascuno dei quali comprende . - una ganascia inferiore (31) ed una ganascia superiore (32) , che possono essere serrate l’una contro l’altra agendo su una manopola di serraggio (33) solidale ad un bullone (34) che si avvita entro un foro filettato ricavato sulla ganascia superiore (32). - due rostri sporgenti (32a) ricavati sopra detta ganascia superiore (32) ed atti ad essere utilizzati come denti di aggancio ed di arresto del telaio (1) sopra il pannello o lastra (16) da porre in lavorazione. - una terza ganascia (35) serrabile contro la sottostante ganascia superiore (32) per mezzo di una manopola di serraggio (36) solidale ad un bullone (37) , che si avvita in un foro (38) della ganascia superiore (32).
7. 7) Macchina portatile secondo la rivendicazione 5) caratterizzata per il fatto di comprendere una coppia di morsetti tendi -cavo (40), ciascuno dei quali comprende : - una ganascia inferiore (41) ed una ganascia superiore (42) , che possono essere serrate l’una contro l’altra agendo su una manopola di serraggio (43) solidale ad un bullone (44) che si avvita entro un foro filetto ricavato sulla ganascia superiore (42). - due rostri sporgenti (42a) ricavati sopra detta ganascia superiore (42) ed atti ad essere utilizzati come denti di aggancio ed di arresto del telaio (1) sopra il pannello o lastra (16) da porre in lavorazione. - un piastrino (51), che reca un foro di aggancio per un cavo (20 ) e che risulta infilato girevolmente sul gambo filettato di un bullone (52) , rispetto al quale detto piastrino (51) non è Ubero di scorrere longitudinalmente , essendo detto buUone (52) corredato di una manopola di afferraggio (53) per il suo avvitamento o svitamento rispetto alla ganascia superiore (42), che presenta all’uopo una sede filettata, ad asse orizzontale, per Γ alloggiamento detto bullone (52) .
8. 8) Macchina portatile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata per il fatto che detti correnti longitudinali (la) recano sulla loro parete esterna una scanalatura longitudinale (S), in corrispondenza della quale detti rostri sporgenti (32a o 42a) possono fare sicura presa .
9. 9) Macchina portatile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata per il fatto di comprendere blocchetti (60) di riscontro per detto cavo (20), dislocati alle due estremità di ciascun corrente longitudinale (la), in maniera tale che alla messa in trazione di detto cavo (20) a cavallo di detti correnti (la) corrisponda una forza di schiacciamento esercitata da parte del cavo medesimo (20) sopra detti blocchetti di riscontro (60), con conseguente immobilizzazione stabile di detto telaio (1) contro il pannello o lastra (16) da porre in lavorazione.