IT9083459A1 - Piastra per controllo cottura - Google Patents

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Description

"PIASTRA PER CONTROLLO COTTURA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato una piastra, secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione principale, per il controllo della cottura come avvenente in pentole poste sopra una sorgente di calore quale la fiamma di un fornello.
Più precisamente, forma oggetto del presente trovato una piastra da applicare alle moderne cucine a gas per moderare, controllare ed uniformare all'interno della pentola il calore proveniente dal fuoco del fornello.
STATO DELLA TECNICA
Sono note nello stato della tecnica delle piastre generalmente in ghisa da appoggiare sopra gli usuali fornelli della cucina a gas.
Dette piastre hanno la funzione di immagazzinare il calore proveniente dal fuoco sottostante e diffonderlo in modo uniforme al fondo della pentola che viene appoggiata su di esse.
Dette piastre comunque presentano degli svantaggi sia per il loro peso sia per il fatto che non è possibile controllare il calore transitante, sia ancora per il fatto che il calore non riesce a distribuirsi in modo omogeneo su di esse, per cui il calore viene trasmesso nella sua integrità al fondo della pentola spesso in zone di fatto concentrate.
Esistono anche piastre con anima in amianto ed è nota la pericolosità dell'amianto che si polverizza. Per ovviare a questi inconvenienti la proponente ha studiato, sperimentato e realizzato la piastra per controllo cottura oggetto del presente trovato.
DESCRIZIONE DEL TROVATO
La piastra per controllo cottura oggetto del presente trovato è illustrata nella rivendicazione principale.
Le rivendicazioni derivate espongono varianti all'idea di soluzione.
La piastra per controllo cottura oggetto del trovato è una piastra in lastra di acciaio, vantaggiosamente in acciaio inossidabile, di forma preferibilmente circolare presentante alcuni elementi sporgenti in numero variabile, ad esempio tre o più, disposti in modo organico sulla parte superiore della piastra.
Questi elementi sporgenti possono essere della stessa altezza oppure presentare delle altezze differenti su diametri differenti in modo da poter supportare pentole di diametro differente con un numero voluto di elementi sporgenti.
Ad esempio, prevedendo che gli elementi sporgenti vengano disposti su due cerchi concentrici, quelli più interni saranno più bassi e quelli esterni più alti .
Con una piastra di questo tipo il calore si diffonde uniformemente dal corpo della piastra stessa alla pentola e l’altezza degli elementi sporgenti determina il fattore di trasmissione.
Gli elementi sporgenti possono essere costituiti da bugne ovvero da perni o piuoli solidali o applicabili alla piastra.
Nel caso di perni o piuoli applicabili alla piastra, detta presenterà fori, eventualmente filettati, idonei per la loro collocazione.
Può essere prevista una variante prevedendo due piastre sovrapposte aventi come punti di contatto e di unione solo gli elementi sporgenti.
In questo modo il calore arriva al fondo della pentola in modo ancor più distribuito in quanto, dalla piastra a contatto con il fuoco, il calore passa attraverso lo strato d'aria alla piastra soprastante la quale fornisce il calore alla pentola tramite una superficie tenuta alla stessa temperatura/ quindi senza punti caldi evidenti. Secondo un'ulteriore variante, si prevede una piastra doppia tra cui vengono inserite delle barrette di bimetallo disposte ad esempio a triangolo.
In questo modo, a piastra fredda, esse saranno disposte a sandwhich avendo interposte le barrette di bimetallo.
Il bimetallo, allungandosi in maniera diversificata una volta sottoposto al calore, si incurva ed attraverso il suo inarcamento fa allontanare le due piastre creando uno spazio tra le due piastre che è funzione della temperatura dell'una e dell'altra piastra; ciò evita il surriscaldamento per qualsivoglia motivo della piastra superiore e nel contempo funge da compensatore di temperatura mantenendola sostanzialmente sempre alla temperatura voluta.
Una volta che la temperatura della piastra superiore scende, il bimetallo tende con la sua deformazione a regolarizzare tale temperatura.
Questo controllo avviene costantemente per cui la piastra superiore rimane ad una temperatura sostanzialmente costante e non si surriscalda.
Secondo un'altra variante si prevede di sovrapporre due piastre, una superiore dotata di appositi pattini e l'altra di appositi piani inclinati posti in posizione coordinata ai detti pattini.
Dotando la piastra superiore di un movimento rotatorio servocontrollato, ovvero eseguibile a piacere, le due piastre, per l'azione dei piani inclinati, si avvicinano o si allontanano creando e mantenendo la voluta camera d'aria compensatrice ed equilibratrice intermedia .
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Con riferimento alle tavole allegate, fornite a titolo esemplificativo non limitativo, abbiamo che: - la fig. 1 illustra schematicamente in sezione verticale diametrale una piastra per il controllo della cottura;
- le figg. da 2 a 7 illustrano varianti alla soluzione di fig. 1.
DESCRIZIONE DEL TROVATO
Con riferimento alla fig. 1 vediamo in sezione verticale una piastra 10 presentante delle bugne 11 e 111 di due altezze sulle quali possono essere appoggiate pentole di diametro differente mantenendo costante, o comunque di numero voluto, i punti di contatto tra piastra e fondo della pentola.
Nella fig. 1 con "A" è stato indicato l'asse del disco, nel caso si tratti di forma a disco, della piastra 10.
Come si vede, le bugne 11 più esterne e più alte possono sostenere pentole di diametro maggiore e le bugne 111, più interne e più basse, possono sostenere pentole di diametro minore.
Il calore proveniente dalla sorgente di calore, in parte si uniforma nell'attraversare la piastra ed in parte si uniforma nella camera d’aria presente tra il fondo della pentola e la piastra 10.
La fig. 2 illustra una variante in cui vengono previste due piastre 10 sovrapposte ed unite tramite le bugne 11; in questo caso il calore si uniforma attraversando prima la piastra inferiore, poi attraversando lo strato d'aria tra le due piastre e poi attraversando la piastra superiore.
La fig. 3a illustra un'ulteriore variante in cui in sostituzione delle bugne 11 la piastra 10 è dotata di perni 12 i quali possono essere saldati all'interno della piastra 10 o lungo il suo bordo. Anche in questo caso si può prevedere, come illustrato in fig. 4, di sovrapporre due elementi di piastra in modo da ottenere una maggior uniformità ed un maggior controllo del calore transitante.
Nella flg. 3b si vede la piastra 10 con perni bili 112 che si ancorano in fori 17, eventualmente filettati .
Una piastra 10 può presentare bugne 11-111, o perni 12 fissi e perni 112 mobili.
Nelle figg. 5 e 6 è illustrata rispettivamente in sezione verticale parziale e in pianta un'ulteriore soluzione del trovato.
Questa soluzione prevede che la piastra 10 sia formata da due elementi di piastra 18 tra i quali vengono poste delle barrette di bimetallo 13, disposte ad esempio a triangolo.
Dette barrette di bimetallo 13, sottoposte al calore proveniente dall'elemento di piastra inferiore 18, si dilatano incurvandosi.
Questo inarcamento del bimetallo 13 fa sollevare la piastra 18 superiore, come illustrato in fig. 5, che viene distanziata dalla piastra 18 inferiore. Secondo il trovato, il bimetallo 13 può essere inserito tra i due elementi di piastra 18 diritto o con una voluta precurvatura.
Con l'allontanamento dei due elementi di piastra 18 si ha una diminuzione della temperatura sulla piastra superiore che evita il suo surriscaldamento e che riduce la quantità di calore trasmessa alla pentola pur mantenendo l’uniformità della trasmissione .
Con l'abbassarsi della temperatura il bimetallo 13 si riappiattisce facendo riavvicinare i due elementi di piastra 18.
L'avvicinarsi degli elementi di piastra 18 fa in modo che il calore si diffonda nuovamente in modo massiccio all'elemento di piastra 18 superiore provocando un nuovo innalzamento della temperatura.
A questo punto il bimetallo 13 riprende a dilatarsi e ad allontanare di nuovo i due elementi di piastra 18.
In questo modo la temperatura sulla piastra superiore rimane sostanzialmente costante.
Un'ulteriore variante, illustrata in fig. 6, prevede due elementi di piastra 118 sovrapposti, quello superiore presentante dei risalti opportuni 15 e quello inferiore dei coordinati piani inclinati 14. Sull'elemento di piastra 118 superiore agisce un motorino 16 montato, nel o sul manico 19, ad esempio a mezzo ruota dentata 20.
Detto motorino 16 può far ruotare, dell’angolo voluto, l'elemento di piastra 118 superiore rispetto l'elemento di piastra inferiore 118.
Ruotando uno rispetto all'altro, i risalti 15 si spostano lungo il piano inclinato 14 avvicinando ed allontanando i due elementi di piastra 118.
L'azionamento del motorino 16, che può essere alimentato ad esempio a batteria o con altro sistema noto, può essere manuale e/o automatico.
Se manuale, l'operatore, ad esempio agendo su un pulsante, fa ruotare il motorino 16 allontanando o avvicinando a piacere i due elementi a piastra 118. Se automatico, un rilevatore di temperatura 21, direttamente o avendo interposto un elemento 22 idoneo ad impostare la temperatura voluta sull'elemento di piastra 118 superiore, attraverso un gruppo di controllo e comando (non indicato) asserve automaticamente il motorino 16.
Il rilevatore di temperatura 21 può essere associato all'elemento di piastra superiore 118, a quello inferiore 118, ovvero alla camera d’aria intermedia .

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Piastra (10) per il controllo della cottura avvenente in pentole su di essa poste, essendo detta piastra interposta tra dette pentole e la sorgente di calore, caratterizzata dal fatto che presenta degli elementi di risalto (11) in numero di tre o più, posti sulla parte superiore della piastra (10) stessa. 2 - Piastra (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che gli elementi di risalto (11) sono di altezze diverse, su diametri diversi, per supportare pentole di diversi diametri. 3 - Piastra (10) secondo una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che gli elementi di risalto sono bugne (11-111). 4 - Piastra (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che gli elementi di risalto sono perni o piuoli (12). 5 - Piastra (10) secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che almeno parte dei perni o piuoli (112) sono sostituibili e di lunghezza preferenziale. 6 - Piastra (10) secondo una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che è costituita da due elementi di piastra (18) sovrapposti ed intervallati da detti elementi di risa (11-12). 7 - Piastra (10) secondo una o l'altra delle rivendicazioni precedenti fino a 5, caratterizzata dal fatto che è costituita da due elementi di piastra (18) aventi interposte almeno tre barrette (13) di bimetallo . 8 - Piastra (10) secondo una o l'altra delle rivendicazioni precedenti fino a 5, caratterizzata dal fatto che è costituita da due elementi di piastra (118) sovrapposti, l'elemento di piastra (118) superiore essendo dotato di elementi di risalto (15) e l'elemento di piastra (118) inferiore essendo dotato di coordinati piani inclinati (14), detto elemento di piastra (118) superiore essendo mobile rispetto detto elemento di piastra (118) inferiore. 9 - Piastra (10) come alla rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che l'elemento di piastra (118) superiore è girevole, a mezzo motorino (16), rispetto all'elemento di piastra (118) inferiore.
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