IT9082601A1 - Struttura di scarpone da sci - Google Patents
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Description
"STRUTTURA DI SCARPONE DA SCI"
RIASSUNTO
La presente domanda ha per oggetto una struttura di scarpone da sci, comprendente uno scafo a cui è associato almeno un gambale su cui è ricavata, in corrispondenza delle zone laterali, almeno una feritoia.
Quest'ultima risulta presentare la stessa od una diversa angolazione rispetto ad almeno una guida ricavata sullo scafo.
Tra le citate feritoie e guida risulta scorrevolmente associato almeno un cursore.
La struttura consente quindi di fornire una tenuta laterale rigida potendosi variare l'inclinazione e/o la flessibilità dello scarpone in modo semplice ed efficace fornendo comunque un appoggio posteriore e/o anteriore regolabile.
DESCRIZIONE
La presente domanda ha per oggetto una struttura di scarpone da sci.
Oggi giorno gli scarponi da sci di tipo noto risultano usualmente costituiti da uno scafo a.cui risulta articolato almeno un gambale, quest'ultimo potendo quindi compiere un movimento oscillante rispetto all'asse di fulcraggio in modo tale da permettere allo sciatore di compiere i movimenti di piegamento e distensione durante la pratica dello sci.
Sono anche note strutture di scarponi da sci ad entrata posteriore, denominate monoblocco, le quali risultano essere costituite da uno scafo e da un gambale anteriore realizzato in un unico pezzo, a quest'ultimo venendo articolato un gambale posteriore.
In tutti tali tipi noti di scarponi da sci risulta sentito il problema di permettere una ottimale trasmissione degli sforzi allo sci conseguendo al contempo di regolare la flessibilità degli stessi: è quindi noto un brevetto francese N. 7814679 depositato in data 11.05.1978 e pubblicato con N. 2.425.207, in cui è illustrato uno scarpone da sci presentante dei mezzi di regolazione della flessibilità inseriti in corrispondenza della suola.
Tale soluzione presenta notevoli inconvenienti in quanto tali mezzi alterano le dimensioni della suola, dato il loro ingombro, e complicano la progettazione nonché la realizzazione dello scarpone stesso.
La regolazione di tali mezzi risulta inoltre estremamente scomoda per l'utilizzatore per la possibile presenza di neve o fango sulla suola.
Si è inoltre riscontrato come quest’ultima, durante il contatto con il suolo, possa provocare inceppamenti o malfunzionamenti nei mezzi di regolazione.
Ε' anche noto un brevetto francese N. 8112907 depositato il 24.06.1981 e pubblicato con N. 2.513.862 in cui è illustrato uno scarpone da sci presentante un gambale anteriore articolato allo scafo in corrispondenza di due borchie di cui una presente -su un'ala sporgente in direzione della punta dello scarpone stesso.
Pur consentendo tale forma realizzativa, in alcune delle varianti illustrate, una variazione della flessibilità del gambale durante la pratica dello sci, si riscontra come la stessa non risolva il problema legato alla predeterminazione dell'angolazione del gambale anteriore, regolazione che si ritiene essere molto importante in uno scarpone in quanto legata sia alla conformazione anatomica della gamba dello sciatore sia alle particolari condizioni del manto nevoso e quindi della sciata.
.A parziale soluzione di tali inconvenienti la medesima richiedente ha presentato, in data 25.02.1987 una domanda N.
82513 A/87 avente per oggetto uno scarpone da sci la cui peculiarità consiste nel fatto di essere costituito da una scarpetta semirigida a cui sono associabili almeno un primo e due secondi elementi rigidi.
La scarpetta semirigida avvolge tutto il piede e parte della tibia mentre il primo elemento rigido avvolge parzialmente sia le zone inferiori che laterali della scarpetta stessa, i due secondi elementi rigidi risultando disposti ai lati della scarpetta semirigida ed essendo girevolmente associati ed articolati al primo elemento rigido.
Quest'ultimo consente di abbinare allo scarpone un attacco centrale ad aggancio laterale di dimensioni standardizzate e, unitamente ai secondi elementi rigidi, di trasmettere in modo ottimale gli impulsi allo sci.
Pur consentendo tale soluzione di conseguire un ottimale irrigidimento laterale dello scarpone, permettendo quindi una ottimale trasmissione degli sforzi allo sci, si constata come la stessa non permetta di conseguire una regolazione della flessibilità e/o dell'inclinazione della struttura dello scarpone.
Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati in tipi noti, escogitando uno scarpone da sci che permetta di conseguire una ottimale tenuta laterale e quindi una ottimale trasmissione degli sforzi allo sci ed al contempo permetta di variare l'inclinazione a cui risulta assoggettabile la gamba dello sciatore unitamente ad una regolazione delle flessibilità dello stesso durante la pratica dello sci.
Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare uno scarpone da sci che permetta allo sciatore di conseguire in modo rapido e semplice tali regolazioni.
Un altro importante scopo è quello di realizzare uno scarpone da sci in cui la gamba dello sciatore possa trovare un valido appoggio posteriore e/o anteriore.
Un altro importante scopo è quello di realizzare uno scarpone che alla caratteristica precedente accomuni quella di poter conseguire un appoggio regolabile da parte dello sciatore.
Ancora uno scopo è quello di realizzare uno scarpone che alle caratteristiche precedenti accomuni quella di essere facilmente industrializzabile, il medesimo essendo esente da malfunzionamenti dovuti all'utilizzo dello scarpone durante la pratica dello sci.
Ancora uno scopo è quello di realizzare uno scarpone da sci che risulti strutturalmente semplice e che presenti costi contenuti.
Non ultimo scopo è quello di realizzare uno scarpone che alle caratteristiche precedenti accomuni quella di risultare affidabile e sicuro nell'uso.
Il compito e gli scopi sopra accennati nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito vengono raggiunti da una struttura di scarpone da sci, comprendente uno scafo, che s caratterizza per il fatto che a detto scafo è associato almeno un gambale su cui è ricavata, in corrispondenza delle zone laterali, almeno una feritoia presentante medesima o diversa angolazione rispetto ad almeno una guida ricavata su detto scafo, tra dette almeno una feritoia e guida essendo scorrevolmente associato almeno un cursore.
Vantaggiosamente detta almeno una guida presenta una sede per un elemento elasticamente deformabile, eventualmente amovibile.
Opportunamente detto almeno un gambale presenta almeno una fascia avvolgente la tibia e/o il polpaccio dello sciatore.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma realizzativa, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nella allegata tavola di disegni in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista laterale, la struttura di scarpone da sci con il cursore posto in corrispondenza del vertice della feritoia nella condizione di minima inclinazione-massima flessibilità;
la fig. 2 illustra, in una vista di tre quarti, la conformazione dello scafo;
la fig. 3 illustra, in una vista analoga alla precedente, conformazione del gambale;
la fig. 4 illustra, in una vista analoga alla precedente, conformazione dell'elemento elasticamente deformabile inseribile entro la sede ricavata sulla guida ottenuta sullo scafo;
le figg. 5 e 6 illustrano il diverso posizionamento del cursore nelle condizioni rispettivamente di massima inclinazione-minima flessibilità e minima inclinazione-minima flessibilità.
Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicato con il numero 1 la struttura di scarpone da sci la quale risulta essere costituita da uno scafo 2 presentante una appendice 3 sporgente superiormente ad avvolgere parzialmente la tibia dello sciatore, all'interno di detto scafo essendo inseribile amovibilmente una scarpetta interna 4.
Allo scafo 2 risulta associabile almeno una gambale 5.
Quest'ultimo risulta fulcrato lateralmente allo scafo 2 mediante l'impiego di usuali borchie, il medesimo potendo essere articolato invece allo scafo 2, come illustrato nella particolare forma realizzativa illustrata, mediante un predisposto traverso 6 posizionabile in corrispondenza di una predisposta sede 7 ricavata trasversalmente alla suola 8.
Il traverso 6 risulta quindi raccordare le estremità inferiori 9a e 9b del gambale 5.
Quest’ultimo presenta, in corrispondenza de Ila zona' posteriore, uno scarico 10 nel mentre, in prossimità del bordo perimetrale superiore 11, presenta una zona 12 avvolgente il polpaccio dell'utilizzatore.
Il gambale 5 risulta quindi definire delle ali laterali 13a e 13b tra loro raccordabili, in corrispondenza dello scarico 10 mediante una prima fascia 14 e, in corrispondenza della zona della tibia dello sciatore, tramite una seconda fascia 15.
Quest'ultima risulta sporgere vantaggiosamente in corrispondenza di una di dette ali laterali a partire dal bordo perimetrale superiore 11, la stessa presentando, all'estremità libera, mezzi di tipo noto di connessione temporanea all'altra di dette ali laterali; per chiarezza tali mezzi non sono rappresentati.
Su ciascuna di dette ali laterali risulta inoltre ricavata almeno una feritoia 16 che, nella particolare forma realizzativa, presenta una conformazione a "V" con vertice rivolto in direzione del sottostante traverso 6.
La conformazione della feritoia 16 potrà essere la più opportuna in funzione di specifiche esigenze.
In corrispondenza di una di dette feritoie 16 risulta ricavata, in corrispondenza dello scafo 2, una guida 17, passante, tra dette feritoie e guida essendo scorrevolmente associato almeno un cursore 18 atto a modificare almeno la flessibilità dello scarpone.
Nella particolare forma realizzativa illustrata la guida 17 è contestualmente ottenuta impiegando un elemento elasticamente deformabile 19 presentante una conformazione essenzialmente pianta triangolare, con base attigua alla suola dello scarpone, il quale risulta associabile, eventualmente in modo amovibile, in corrispondenza di un predisposta e controsagomata sede 20 ricavata in corrispondenza di un determinato tratto della parte di detta guida 17 ricavata sullo scafo 2.
L'utilizzo del trovato risulta quindi essere il seguente: potendo scorrere il cursore 18 in corrispondenza delle feritoie 16 e della guida 17 si può conseguire la variazione della flessibilità dello scarpone variando la lunghezza del braccio di reazione definito tra la distanza esistente tra detto cursore 18 ed il traverso di articolazione del gambale 5 o l'asse di fulcraggio del medesimo allo scafo.
La variazione della flessibilità è anche ottenuta grazie alla particolare conformazione della sede 20, la quale può fungere da variatore della corsa, in fase di flessione e di distensione, del cursore 18, unitamente all'elemento elasticamente deformabile 19.
Infatti nel tratto della guida 17 definita da quest’ultimo è consentito .uno spostamento del gambo del cursore, per deformazione dell'elemento elasticamente deformabile 19, spostamento che varia gradualmente, riducendosi in direzione opposto alla suola dello scarpone.
La variazione dell'inclinazione risulta invec conseguibile presentando almeno una delle feritoie 16 una diversa inclinazione rispetto alla guida 17: spostando ad esempio cursore 18 verso l'alto in corrispondenza della parte della feritoia 16 rivolta in direzione della zona posteriore dello scarpone si imporrà una inclinazione in avanti del gambale 5 conseguendo anche una variazione dell'appoggio posteriore per il polpaccio dello sciatore ed una riduzione della flessibilità dello scarpone, come illustrato in fig. 5.
Viceversa spostando il cursore verso l'alto in corrispondenza della parte della feritoia 16 rivolta in direzione della punta dello scarpone si conseguirà solamente una riduzione della flessibilità dello scarpone, mantenendone invariata l’inclinazione.
La prima fascia 14, eventualmente elasticamente deformabile, consente una migliore aderenza della gamba dello sciatore allo scarpone .
Si è cosi constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati essendosi conseguita una struttura di scarpone che permette sia di fornire una ottimale tenuta laterale, sia di variare l’inclinazione e/o la flessibilità dello scarpone in modo semplice ed efficace.
Tale combinazione della regolazione della flessibilità e dell ' inclinazione risulta consona alle esigenze conseguibili durante la pratica sciistica: infatti ad una minima inclinazione corrisponde una massima flessibilità e, viceversa, ad una massima inclinazione corrisponde una minima flessibil
Inoltre si è riscontrato come è possibile fornire un ottimale appoggio posteriore e/o anteriore, il medesimo potendo essere regolabile in modo altrettanto semplice e rapido da parte dell 'utilizzatore.
Naturalmente la conformazione dell’elemento elasticamente deformabile potrà essere la più consona a seconda delle specifiche esigenze.
Il trovato sarà naturalmente suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del medesimo concetto inventivo.
Così anche i materiali nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti la struttura potranno essere i più consoni a seconda delle specifiche esigenze.
Claims (2)
- RIVENDICAZIONI 1 Struttura di scarpone da sci, comprendente uno scafo, che si caratterizza per il fatto che a detto scafo è associato almeno un gambale su cui è ricavata, in corrispondenza delle zone laterali, almeno una feritoia presentante medesima o diversa angolazione rispetto ad almeno una guida ricavata su detto scafo, tra dette almeno una feritoia e guida essendo scorrevolmente associato almeno un cursore.
- 2 ) Struttura come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detta almeno una guida presenta una sede per un elemento elasticamente deformabile, eventualmente amovibile 3) Struttura come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detto almeno un gambale presenta almeno una fascia avvolgente la tibia e/o il polpaccio dello sciatore. Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto scafo presenta una appendice sporgente superiormente ed anteriormente ad avvolgere parzialmente la tibia dello sciatore. 5) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che detto almeno un gambale è fulcrato lateralmente a detto scafo tramite una coppia di borchie o tramite un predisposto traverso posizionabile in corrispondenza di una predisposta sede ricavata in corrispondenza e trasversalmente alla suola di detto scafo. Struttura come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che detto traverso raccorda le estremità inferiori di detto almeno un gambale, quest'ultimo presentando, in corrispondenza della zona posteriore, uno scarico e, in prossimità del bordo perimetrale superiore, una zona avvolgente il polpaccio dell'utilizzatore. 7) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che detto almeno un gambale definisce delle ali laterali tra loro posteriormente raccordabili, in corrispondenza di detto scari.co medi.ante una prima fascia e, in cor rispondenza della zona della tibia dello sciatore, mediante una seconda fascia. 8 ).Struttura come alle rivendicazioni 1 e 7 che si carat¬ν terizza per il fatto che detta seconda fascia sporge in corrispondenza di una di dette ali laterali a partire da detto bordo perimetrale superiore, la stessa presentando, all’estremità libera, mezzi di connessione temporanea all'altra di dette ali laterali. 9) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che su ciascuna di dette ali laterali è ricavata almeno una feritoia. 10) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 9 che si caratterizza per il fatto che detta almeno una feritoia presenta una conformazione a "V" con vertice rivolto in direzione di detto sottostante traverso o coppia di borchie. Struttura come alle rivendicazioni 1 e 10 che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza di una di dette feritoie è ricavata, in corrispondenza di detto scafo, una guida, tra dette feritoie e guida essendo scorrevolmente associato almeno un cursore. 12) Struttura come alle rivendicazioni 1, 2 e 11 che si caratterizza per il fatto che detta guida è contestualmente ottenuta tramite detto elemento elasticamente deformabile, presentante una conformazione essenzialmente a pianta triangolare, con base attigua alla suola di detto scarpone, ed associabile, eventualmente in modo amovibile, in corrispondenza di un predisposta e controsagomata sede ricavata in corrispondenza di un determinato tratto della parte di detta guida ricavata su detto scafo. Struttura di scarpone da sci come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nella allegata tavola di disegni.
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