IT9021614A1 - Proiettore di diapositive stereoscopico - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE DI INVENZIONE INDUSTRIALE
Nell' essere umano, i due occhi sono separati di circa 6,5 centimetri-, per cui vedono immagini lievemente diverse di qualsiasi oggetto osservato. Questa dif ferenza tra le immagini viste dai due occhi è nota come disparità binoculare e fornisce un metodo Per determinare la distanza dall'oggetto osservato. Il cervello tenta di "comoorre" le due immagini distinte interpretando la loro differenza come una sensazione di profondità ( stereoscopia) . Si ha pertanto una singola vista tridimensionale del mondo, anziché due viste bidimensionali distinte.
Uno dei metodi per ottenere la stereoscopia consiste nell'impiego di luce polarizzata linearmente. In questo metodo, si proiettano su di uno schermo due immagini (una vista dall'occhio sinistra e l'altra vista dall'occhio destro) mediante due fasci di luce polarizzata linearmente con assi di polarizzazione "incrociati", cioè l'angolo formato da tali assi deve essere di 90° (ad esempio, un asse orizzontale e l'altro verticale, oppure uno a 45° e l'altro a 135°, come avviene comunemente) .
Lo schermo dev'essere metallizzato a di un tipo speciale per retroproie zione (al fine di conservare la polarizzazione-) e par la proiezione si sono impiegati tinora due proiettori distinti (oppure un singolo proiettore special , ma con due obbiettivi separati), per cui la sovrapposizione delle due immagini proiettate sullo schermo richiede di farne coincidere esattamente i bordi e di metterle a fuoco insieme. Ovviamente. si tratta di un procedimento oer tentativi. alauanto fastidioso. che dipende anche dalla distanza dallo schermo e che non può aarantire risultati teoricamente perfetti.
Col nuovo tipo di proiettore stereoscopico, di cui si rivendica qui la paternità, è possibile ottenere una effettiva sovrapposizione delle immagini già prima della lente di proiezione; si avrà quindi un proiettore con un solo obbiettivo, da cui uscirà un singolo fascia, composto dai due fasci di luce polarizzata già sovrapposti, risolvendo così i pròblemi menzionati di messa a fuoco e di coincidenza dei bordi delle due immagini sullo schermo.
Infatti [Fig. H a)], la polarizzazione dei due fasci luminosi e la loro sovrapposizione viene effettuata all'interno del proiettore stesso, che conterrà due sistemi ottici d'illuminazione distin-j ti, uno per ciascuna diapositiva, ma un solo sistema di lenti di proiezione [cioè un.solo obbiettivo), in quanto è unico il fascio luminoso uscente, anche se trasporta le informazioni ottiche di due immagini distinte, una per ciascuna dispositi va, con ρolarizzazioni
(I n realtà , i fasci compositi così prodotti due, perpendicolari tra loro, ma per la stereo copia ne interessa uno solo e perciò il secondo è stato trascurato per πon app esantire la descrizione.
Dopo ciascuna delle due diapositive (indicate con D1 e D2 nella figura) è inse ito un filtro polarizz atore lineare (polaroide) e i due fasci di luce polarizzata linearmente cosi prodotti seguono due cammini diversi : quello uscente dal primo filtro (F1 nella figurai incide a 45° eu di uno - specchio (SI nella figura), argentato antertormente allo scopo di evitare riflessioni secondarie; invece, il secondo fascio luminoso, uscente dal filtro F2, incide direttamente sullo specchio bidirezionale (S2), che produce la.sovrapposizione dei due fasci.
E' importante che la sede della diapositiva D2 sia posta in posizione arretrata rispetto alla sede di DI per compensare la differenza di cammino otticc tra i due fasci luminosi, affinché le due immagini siano contemporaneamente a fuoco sullo scherma di proiezione ed abbiano le medesime dimensioni.
Il fascio composito co sì ottenuto vie ne quindi fatto pa ssa re attraverso la lente di proiezio ne e raggiu nge lo schermo metallizzato.
Le caratt eristich e de llo specchio bidirezionale (semiriflett ente, noto anche come "beams plitter" lette ratura tecnica) sono quelle di un normale ''divisore di fascio'', che però qui viene applicato in modo diverso ci oè come un "sovrappos itore di fasci", in quanto permette di sovrapporre due fasci luminosi polarizzati, producendo un singolo fascio composito dei due (riflesso e trasmesso, nel rapporto 1:1)
Ciascuno dei due fasci trasporta l'informazione ottica dell'immagine destinata ad uno dei due occhi. sinistro e destro.
Tramite occhiali con lenti polarizzanti, i cui assi di polarizzazione lineare devono essere reciprocamente perpendicolari e rispettivamente paralleli a quelli dei due fasci suddetti [si veda la Fig. 1(b)] , si ottiene la separazione oculare delle due immagini sinistra e destra, cioè la disparità bino— culare che rende passibile l'effetto stereoscopico, percepito dal cervello come un'illusione di profondità .
Claims (3)
- RIVENDICAZIONI 1) Si rivendica la paternità del nuovo tipo di proiettore ste reoscopico di diapositive, con un solo. obbiettivo e realizzato come descritta (o anche se la polarizzazione dei due fasci luminosi avvenisse altrove, p. es. appena prima dello specchio bidirezionale).
- 2) Si rivendica altresì l'impiego dello specchio ad argentatura anteriore e della particolare sistemazione parallela delle sedi delle due diapositive. una delle quali in posizione arretrata rispetto all'altra allo scopo di compensare la differenza di cammino ottico tra i due fasci luminosi (anche se tale specchio fosse sostituito da un prisma o se la differenza di cammino attico fosse compensata da un sistema di lenti opportunamente interposte fra le diapositive e l'obbiettivo, eventualmente al fine di disporre affiancate le due diapositive).
- 3) Si rivendica infine l'impiego dello specchio bidirezionale applicato come un sovrappositore di due fasci di luce polarizzati linearmente ai fini della stereoscopia nel proiettore descritto (e in strumenti simili, quali proiettori cinematografici, videoproiettori, eccetera).
Priority Applications (1)
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IT02161490A IT1243060B (it) | 1990-10-01 | 1990-10-01 | Proiettore di diapositive stereoscopico |
Applications Claiming Priority (1)
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IT02161490A IT1243060B (it) | 1990-10-01 | 1990-10-01 | Proiettore di diapositive stereoscopico |
Publications (3)
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IT9021614A0 IT9021614A0 (it) | 1990-10-01 |
IT9021614A1 true IT9021614A1 (it) | 1992-04-01 |
IT1243060B IT1243060B (it) | 1994-05-23 |
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ID=11184351
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IT (1) | IT1243060B (it) |
-
1990
- 1990-10-01 IT IT02161490A patent/IT1243060B/it active IP Right Grant
Also Published As
Publication number | Publication date |
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IT1243060B (it) | 1994-05-23 |
IT9021614A0 (it) | 1990-10-01 |
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