IT9003699A1 - Procedimento per la termodissociazione di rifiuti in continuo e macchina per l'attuazione del procedimento. - Google Patents

Procedimento per la termodissociazione di rifiuti in continuo e macchina per l'attuazione del procedimento.

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IT9003699A1
IT9003699A1 IT003699A IT369990A IT9003699A1 IT 9003699 A1 IT9003699 A1 IT 9003699A1 IT 003699 A IT003699 A IT 003699A IT 369990 A IT369990 A IT 369990A IT 9003699 A1 IT9003699 A1 IT 9003699A1
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waste
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Giuseppe Bresciani
Loris Bressan
Dino Galvan
Gianfranco Marcoaldi
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Enea
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Description

D E S C R I Z I O N E
Forma oggetto del presente trovato un procedimento per la termodissociaz ione di rifiuti in continuo ed un impianto per l'attuazione del procedimento .
Gli impianti di incenerimento dei rifiuti attualmente impiegati prevedono un funzionamento a temperature relativamente basse, poco più di un migliaio di gradi centigradi, ed una combustione in aria naturale e pertanto scaricano nell’ambiente composti ancora altamente inquinanti per la presenza di ossidi di azoto e, di sovente, di acidi nitrico e nitroso.
Si è poi anche rilevato che la combustione dei rifiuti solidi introdotti nel forno in confezioni voluminose risulta estremamente lenta ,e che talvolta le combustione sì arresta addirittura alla superficie di tali confezioni voluminose.
Per ovviare a ciò si e pensato di mettere a punto un procedimento che favorisca la termodissociazione dei rifiuti in componenti non inquinanti e di agevole smaltimento e che non comporti la formazione di prodotti inquinanti.
Altro socpo del presente trovato è quello di mettere a punto un impianto per la termodissociazione dei rifiuguti che possa essere agevolmente trasportato in quanto si è pensato che possa risultar·© più agevole in certe condizioni trasportare l’impianto di trattamento dei rifiuti anziché -provvedere al trasporto dei rifiuti stessi.
Altro scopo del presente trovato è quello di mettere a punto un impianto che sia estrememente versatile e che possa essere adattato a qualsiasi condizione di funzionarnento e in particolare che possa essere impiegato per rifiuti di qualsiasi tipo potendo essere le caratteristiche dell’impianto progettate e/o adeguate di volta in volta in funzione delle necessità.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti dal presente procedimento per la termodissociazione di rifiuti in continuo cartterizzato dal fatto che consiste nel triturare i rifiuti, nel compattarli in granuli e nell'introdurre i granuli e la eventuale componente liquida unitamente ad ossigeno in un forno di combustione ad alta temperatura nel quale l’alta temperatura che si genera dalla combustione dei rifiuti in atmosfera satura di ossigeno determina la dissociazione dei componenti con produzione di calore, le ceneri ed i fumi all’uscita del forno essendo raffreddati e separati.
L’impianto per l’attuazione del procedimento caratterizzato dal fato che comprende un gruppo di triturezione, una pressa a coclea con trafila di estrusione rasata da una testa di coltelli, un forno costituito da una conduttura tubolare ad andamento sinuoso che ha nel primo tratto un bruciatore, successivamente un ingresso per l’ossigeno ed uno per granuli ed infine un camino per l'uscita dei fumi ed una camera per l’abbattimento delle ceneri essendo previsti mezzi di controllo della velocità di avanzamento dei granuli nel forno e del flusso di ossigeno asserviti ad una centralina di analisi dei fumi e delle ceneri.
Ulteriori particolarità risulterano maggiormente chiare ed evidenti dalla descrizione dettagliata del procedimento e del relativo impianto illustrati a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni, in cui:
la fig. 1 è una vista schematica che illustra il procedimento secondo il trovato;
la fig. 2 illustra schematicamente un impianto atto ad attuare il procedimento di fig. 1;
in fig. 3 sono tre viste in proiezine ortogonale del gruppo di triturtore
la fig. 4 una vista laterale schematica della pressa a Coclea;
in fig. 5 sono viste schematiche in alzato e in pianta del forno;
la fig. 6 mostra in alzata e in pianta due componenti per la realizzazione del forno. la fig. 7 è una vista schematica sezionata della camera per l’abbattimento delle ceneri.
Con particolare riferimento a tali figure è indicato con R il rifiuto solido da trattare, con RT il rifiuto triturato, con RG il rifiuto ridotto in granuli, con RAT il forno ad alta temperatura, con C la caldaia per il recupero del calore e con F ed 1. i fumi e gli inerti all'uscita al termine del trattamento secondo il procedimento.
Per la triturazione dei rifiuti viene usato preferibilmente un trituratone di tipo reperibile in commercio e noto ad azionamento idraulico presentante una tramoggia superiore di carico 1, due serie di coltelli a dischi 2,3 alterni con denti di triturazione in rilievo 4 che sono supportati da due alberi paralleli 5,6 azionati da un potente motore idraulico 7 controrotonti essendo previsto un gruppo 8 per il raffreddamento a circolazione d’acqua.
Per compattare i rifiuti in granuli viene impiegata una pressa a coclea 9 del tipo noto con il nome di pe1lettizzatore: tale macch ina, schematicamente, illustrata in fig. 4, prevede una camera 10 che ha un tratto 10a cilindrico ed un tratto 10b troncoconico in lamiera ad asse preferibilmente orizzontale; al di sopra del tratto 10a e una tramoggia 11 di carico dei rifiuti triturati e all’interno della camicia montato un albero 12 che e azionato girevole da un motore idraulico 13; sull’albero 12 è montata una coclea 14 che si estende per tutta la lunghezza della camera e le cui spire si infittiscono verso il tratto convergente della camera stessa.
Sulla estremità di convergenza della camera è montata una piastra 15 attraversata da una pluralità di forelllni di estrusione; sull'esterno è montata ed azionata girevole una testa di coltelli 16 che radono la superficie esterna della piastra e tagliano i rifiuti, via via estrusi dai forellini della pistra, in granuli.
I granuli avranno preferibilmente dimensioni di diametro e lunghezza dell’ordine di circa 1,5 cm.
I granuli e gli eventuali liquidi all’uscita della pressa vengono introdotti nel forno 17 di termodissociazione attraverso l’entrata dei granuli 18; il forno 17 presenta una conduttura tubolare 19 ad andamento sinuoso che all’ingresso avrà un bruciatore 20 per una fiamma pilota ed un alimentatore 21 di ossigeno.
II forno 17 è realizzato per assemblaggio ad incastro di mattoni in refrattario di diverse tipologie; in particolare si prevede di disporre di un primo tipo di mattone 22 attraversato da una conduttura 23 conformata ad L, di un secondo tipo 24 che ha un condotto conformata ad L con un ramo intercettato da una vaschetta 25 di forma troncoconica per l’alimentazione dei granuli Centrata 18) e da altri tipi di mattoni atraversati da conduttura rettilinea.
Assemblando fra di loro i vari mattoni 6 possibile ottenere dei condotti sinuosi con andamento ad S o ad U per aumentare il tempo di permanenza nel forno del materiale da trattare.
Mettendo uno di fianco all’altro in parallelo più elementi di conduttura è possibile realizzare le portate volute.
Quando viene immesso materiale da trattare, viene accesa la fiamma pilota F che innesca la combustione dei granuli di rifiuti in atmosfera satura di ossigeno: quando inizia la termodissociazione dei rifiuti (a circa 2500 C) questi ultimi bruciano generando calore e la fiamma pilota potrà essere spenta a meno che non si ravvisi la opportunità di mantenerla in funzione per preriscaldare l’ossigeno ed evitare bruschi sbalzi termici nel forno.
I fumi all’uscita del forno vengono convogliati in una camera 26 comprendente un ramo iniziale 27 in refrattario con serpentino 28 per il raffreddamento dei fumi a circolazione d’acqua ed un secondo ramo 29 col serpentino 30 immerso, eventualmente realizzato in acciaio inossidabile percorso anch’esso da acqua.
Nel ramo iniziale 27 i fumi vengono intercettati da diaframmi 31 sfalsati che favoriscono la separazione e l’abbattimento delle ceneri.
All'uscita si"ovranno gas, ed in particolare vapore acqueo ed anidride carbonica, e ceneri inerti composte principalmente da ossidi e da solfati che potranno essere prelevati attraverso il portello 32.
All’uscita della camera 26 è montata una centralina 33 per l’analisi delle caratteristiche dei fumi e delle ceneri, centralina alla quale sono asserviti l’alimentazione dei granuli e dell’ossigeno nel forno per variare la velocità di percorrenza e le caratteristiche di combustione in funzione del tipo di rifiuto trattato.
Si fa notare che l'impianto secondo il trovato può anche essere agevolmente trasportato su uno o più mezzi mobili in particolare si prevede di poter spostare o tutto l'impianto o parte di esso ove e per il tempo necessario ad effettuare il trattamento richiesto.
In particolare si prevede di disporre di una discarica con il forno di dissociazione già allacciato ad una rete idrica per il recupero del calore smaltito e di far giungere in questa zona un gruppo di triturazione ed uno di pellettizzazione saituariamente per ridurre il materiale da trattare in granuli che verranno poi via via immessi nel forno quando necessario. Si può anche prevedere che se tutto quanto l’impianto venga trasferito in varie discariche ove opererà per il tempo e alle condizioni richieste.
Si è così visto come il trovato raggiunge gli scopi proposti. Il trovato cosi concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inentivo. Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati ,nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze, senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Procedimento per la termodissociazione di rifiuti In continuo cartterizzato dal fatto che consiste nel triturare i rifiuti, nei compattarli in granuli e nell’introdurre i granuli e la eventuale componente liquida unitamente ad ossigeno in un forno di combustione ad alta temperatura nel quale l’alta temperatura che si genera dalla combustione dei rifiuti in atmosfera satura di ossigeno determina 1a dissociazione dei componenti con produzione di calore le ceneri ed i fumi all’uscita del forno essendo raffreddati e separati. L’impianto per l’attuazione del procedimento caratterizzato dal fato che comprende un gruppo di triturazione, una pressa a coclea con trafila di estrusione rasata da una testa di coltelli, un forno costituito da una conduttura tubolare ad andamento sinuoso che ha nel primo tratto un bruciatore, successivamente un ingresso per l’ossigeno ed uno per granuli ed infine un camino per l’uscita dei fumi ed una camera per l’abbattimento delle ceneri essendo previsti mezzi di controllo della velocita di avanzamento dei granuli nel forno e del flusso di ossigeno asserviti ad una centralina di analisi dei fumi e delle ceneri. 2.Impianto secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto gruppo di triturazine è del tipo a coltelli alternati circolari con denti di triturazione In rilievo montati su due alberi paralleli controrotenti. 3. Impianto secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta pressa a coclea presenta una camera di compressione dì forma troncoconica nella quale è montata girevole una coclea a spire infittentesi verso la estremità convergente dalla camera in corrispondenz della cui estremità è fissata una piastra di estrusione presentante una pluralità di forellini di uscita che sono rasati da detta testa di coltelli. 4. Impianto secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta camera di compressione e detta piastra di estrusione sono provviste di mezzi di raffreddamento forzato. 5. Impianto secondo lo rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto forno è costituito dall’incastro di singoli mattoni in refrattario attraversati da tratti di condotti orientati, l'assemlbloggio di diversi mattomi atti a determinare percorsi sinuosi di vari andamenti per l’ottimizzazione della termodissociazione. 6. Procedimento per la termodissociazione di rifiuti in continuo ed impianto per l’attuazione del procedimento secondo una o più delle rlvendicazoini precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato agli scopi specificati.
IT00369990A 1990-10-12 1990-10-12 Procedimento per la termodissociazione di rifiuti in continuo e macchina per l'attuazione del procedimento. IT1242595B (it)

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