IT8945795A1 - Lavabiancheria automatica a tamburo rotante - Google Patents

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Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo:
"LAVABIANCHERIA AUTOMATICA A TAMBURO ROTANTE"
RIASSUNTO
Si tratta di una lavatrice automatica con una vasca di lavaggio nella quale un tamburo e? fatto ruotare da un motore elettrico (7) a bassa velocita? durante una fase di lavaggio e ad alta velocita? durante almeno un intervallo di centrifugazione. Per ottenere uno scarico completo di schiuma e liscivia durante una centrifuga, quando il livello all?interno della vasca di lavaggio supera un valore predeterminato (L2) un pressostato (4) e? atto ad interrompere la fase di centrifugazione e a scollegare l?alimentazione al programmatore.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si .riferisce a una macchina lavatrice automatica atta ad effettuare fasi di lavaggio e fasi di centrifugazione della biancheria contenuta in un cesto rotante. Nel brevetto italiano n. 1187301, depositato il 27.11.85 a nome della medesima Richiedente, e? descritta una lavabiancheria atta a ricircolare all'interno di un tamburo rotante, imbibendo la biancheria, la liscivia raccolta in un contenitore sul fondo della vasca di lavaggio. Durante lo svolgimento del ciclo di lavaggio il tamburo pu?' ruotare alla velocita' di centrifugazione per brevi intervalli periodici, per estrarre dalla biancheria una quantit?' di liscivia sufficiente per alimentare la pompa di ricircolo della liscivia stessa.
Durante gli intervalli periodici di centrifugazione, contrariamente a quanto avviene durante la tradizionale fase di centrifugazione finale, la vasca di lavaggio contiene non solo acqua ma anche detersivo.
Di conseguenza detti intervalli possono provocare, qualora la loro durata superi un certo valore (ad esempio 3 secondi), la formazione di un'eccessiva quantit?' di schiuma nella vasca che tende a fuoriuscire dalla macchina, ad esempio attraverso il distributore del detersivo.
L'invenzione descritta nel brevetto sopracitato insegna ad eliminare l'inconveniente della formazione di un'eccessiva quantit?' di schiuma utilizzando un nuovo livello del pressostato e un circuito associato tale che all'aumentare del livello di liscivia e schiuma oltre un valore predeterminato durante la fase di centrifugazione, provvede a disalimentare il motore di rotazione del tamburo e quindi ad interrompere la fase di centrifugazione. Di conseguenza, la centrifugazione del tamburo nell'apposito intervallo previsto durante la fase di lavaggio ha termine non appena all'interno della vasca si stabilisce un valore limite di pressione, il quale e' determinato dall'insieme dei parametri che concorrono alla formazione della schiuma, tra cui in particolare la pressione dinamica indotta sul pressostato dalla elevata velocita' di rotazione del cesto in centrifuga.
Questa lavabiancheria risulta particolarmente vantaggiosa poich?' consente risparmi di acqua, detersivo ed energia elettrica.
Tuttavia questa lavabiancheria presenta ancora un inconveniente che si evidenzia non durante le centrifughe intermedie per alimentare la pompa di ricircolazione, ma durante le centrifughe e contemporanee fasi di scarica eseguite per eliminare il liquido dalla vasca, quando durante la fase di centrifugazione il pressostato interviene per interrompere la rotazione del tamburo; in questo intervallo il programmatore continua ad eseguire normalmente il programma impostato e quindi provvede dopo un certo tempo ad interrompere la pompa di scarico.
In detto intervallo, normalmente molto breve, la pompa di scarico non fa in tempo ad esaurire tutta la liscivia e la schiuma rimasta in vasca e quindi dette sostanze tornano nel bagno con il successivo carico d'acqua per il risciacquo.
Inoltre detta dannosa permanenza di schiuma e liscivia in vasca si verifica anche se la fase di scarico e' stata normalmente eseguita da parte della pompa, ma vi sono ostacoli esterni al normale deflusso del liquido, dovuto per esempio ad una eccessiva lunghezza oppure altezza di installazione (prevalenza) del tubo di scarico oppure al suo strozzamento, oppure al fatto di avere il filtro di scarico intasato, oppure al fatto che una bassa tensione di rete non alimenta a sufficienza la pompa di scarico e quindi questa lascia in vasca una parte di liquido.
Sarebbe dunque desiderabile, ed e' scopo della presente invenzione fornire una lavatrice automatica a tamburo rotante atta ad effettuare fasi di centrifugazione della biancheria anche durante il ciclo di lavaggio senza provocare fenomeni di formazione di schiuma in eccesso e ad effettuare il completo svuotamento della vasca prima di continuare con le altre fasi del ciclo, anche in presenza di anomalie di funzionamento della macchina lavabiancheria.
Secondo l'invenzione, tale scopo e' ottenuto in una lavatrice come descritta comprendente mezzi di controllo atti a rilevare la pressione all'interno della vasca di lavaggio e a interrompere detto intervallo di centrifugazione quando detta pressione supera un valore predeterminato.
La lavatrice si caratterizza principaimente per il fatto di comprendere ulteriori mezzi di controllo comandati da un ulteriore pressostato atti ad interrompere sia l'alimentazione del programmatore che quella del motore di rotazione del cesto quando detta pressione supera il valore massimo predeterminato. Le caratteristiche e i vantaggi del trovato saranno chiariti dalla seguente descrizione, avente solo titolo di esempio non limitativo, con riferimento agli uniti disegni in cui:
la fig. 1 mostra le modalit?' di funzionamento di un motore di azionamento del cesto di una lavabiancheria ?econdo l'invenzione nella fase di ?^ scarico dopo il lavaggio e in condizioni di efficienza ridotta dell'impianto di scarico.
- la fig. E mostra analoghe modalit?' di funzionamento della stessa lavabiancheria nelle stesse condizioni, ma senza la presente invenzione;
- la fig.3 mostra schematicamente una forma preferita di realizzazione del circuito di controllo per il programmatore della lavatrice secondo l'invenzione;
- la fig.4 illustra schematicamente i livelli di intervento e la posizione dei pressostati 4 e 11 nella lavabiancheria oggetto della presente invenzione;
- la fig. 5 illustra lo schema a blocchi di un circuito elettronico che realizza una variante migliorativa;
- la fig. 6 descrive il flusso delle informazioni e dei comandi che vengono elaborati e utilizzati nel circuito mostrato nella fig.5.
La struttura meccanica e idraulica della lavatrice secondo l'invenzione e' di tipo in se' noto, ad esempio come descritto nel citata brevetto n. 1187301, e quindi non e' mostrata per semplicita'.
Il funzionamento complessivo della lavatrice e' di tipo sostanzialmente noto.
La presente invenzione si applica alla fase di scarico della vasca particolarmente durante una delle fasi intermedie di un ciclo di lavaggio.
Durante una di queste fasi di scarico la schiuma prodotta durante la fase di centrifugazione del cesto viene limitata attraverso un pressostato (11), detto antischiuma, che rileva un predeterminato livello L1 in vasca tramite il raggiungimento della pressione al valore corrispondente e che interrompe la fase di centrifugazione scollegando l'alimentazione al motore del cesto.
Successivamente a questo momento, il funzionamento della pompa scarico prosegue ancora per un breve periodo mentre il rapido alternarsi dei livelli e delle pressioni entro il cesto provoca una rapida sequenza di impulsi di centrifugazione del cesto.
Alla fine di detto periodo misurato dal timer il ciclo di lavaggio prosegue normalmente secondo le caratteristiche del programmatore e del circuito elettrico.
I programmi attuali prevedono che il tempo di funzionamento della pompa di scarico sia sufficiente a svuotare la vasca quando le condizioni del carico, della lavatrice e della tensione sono normali, ma come detto sopra non sempre ci?' avviene.
E' evidente che non tutta la schiuma viene aspirata e scaricata all'esterno, poich?' essendo consistente ha un movimento lento e si deposita sul fondo della vasca piuttosto lentamente.
Inoltre vi e' da considerare che la schiuma ancora contenuta nella biancheria ne viene intrappolata, poich?' anche una serie di brevi centrifughe successive, come ad esempio illustrata nel citato brevetto italiano oppure nella domanda tedesca DE 3638498 non potr?' normalmente garantire che il ciclo di lavaggio riprenda normalmente solo dopo che sia stata scaricata tutta la schiuma sul fondo della vasca e nella biancheria.
In buona sostanza i cicli di lavaggio attualmente conosciuti prevedono che la fase di centrifugazione venga attivata a tratti, essendo comandata dal pressastato e quindi dipendente dal livello di lisciva presente in vasca.
In ogni caso detta fase di centrifugazione viene terminata in accordo a uno specifico comando proveniente dal programmatorer indipendentemente dalla quantit?? di schiuma ancora presente in vasca.
La presente invenzione invece fa dipendere da un nuovo livello L2 del liquido non solo il funzionamento del motore 7 del cesto che comanda la centrifuga, ma anche il funzionamento del motore 6 che comanda l'avanzamento del programmatore.
Inoltre tale livello L2 viene impostato (con oppurtuna taratura e posizionamento del pressostato 4) a un valore molto inferiore del valore L1 di intervento del pressostato 11 sopradescritto, e preferibilmente sotto il bordo inferiore della vasca, cosi' quando il livella in vasca supera il livello L2 predefinito, il pressostato disattiva sia la centrifuga sia il programmatore, lasciando attivata solo la pompa di scarico che quindi ha tutto il tempo per portare il livello in vasca sotto detto valore L2. A questo punto interviene il pressostato 4 che rialimenta sia la centrifuga che il programmatore, e ci? provoca una nuova produzione di liquido e schiuma e un conseguente innalzamento del livello e della pressione.
Ci?' determina l'intervento del pressostato A come appena visto e le fasi descritte si susseguono ciclicamente.
E' evidente che in questo modo si pu?' calibrare il livello di intervento del pressostato A in modo tale che in breve tempo la pompa di scarico abbia esaurito tutto il liquido presente in vasca, poich?' il funzionamento della pompa non viene interrotto dal programmatore.
Ed e' altres?' evidente che questa serie di fasi cicliche deve comunque arrestarsi ad un certo momento; esso pu?' essere determinato in vari modi, ad es. dopo un certa numera di fasi di centrifuga e scarico oppure dopo che sia trascorso un certo tempo in centrifuga senza che sia intervenuto il pressostato A.
Nella fig. 2 viene mostrata la registrazione effettuata in laboratorio della caratteristica di funzionamento in centrifuga del cesto di una lavatrice domestica tipica che non applica la presente invenzione durante una fase di scarico della biancheria con detersivo sovradosato o con problemi allo scarico.
Sull'asse delle ordinate a sinistra e' tracciata la frequenza di rotazione del cesto in funzione del tempo dall'inizio della fase di scarico, e sull'asse delle ordinate a destra viene tracciata la scala della quantit?' totale di liquido (in litri) scaricato alla fine della fase di scarico.
Si osserva che il cesto viene azionato da impulsi successivi e contigui (P, Q, R, S) in pratica senza alcuna attesa tra un impulso e l'altro (le basi degli impulsi sono infatti adiacenti). Il tempo totale effettivamente speso in centrifuga quasi coincide con il tempo misurata dal programmatore poich?' questo funziona in continuazione, e nell'esempio considerato detto tempo dura finche? il quarto impulso, S, viene interrotto, e cio?' 120 secondi.
Durante questo periodo il pressostato 11 interviene in quattro momenti diversi, 5, 6, 7, e 8, e ad ognuno di questi momenti il cesto viene disattivato e subito dopo riattivato per l'impuso di centrifuga successivo comandato da detto pressostato 11.
Si osservi ora la fig. 1; essa rappresenta esattamente lo stessa tipo di esperimento visto nella figura precedente, con la stessa macchina lavabiancheria nelle stesse condizioni e con lo stesso carico.
Unica differenza: viene applicata l'invenzione di cui al presente brevetto, ad esempio secondo lo schema di fig.3.
Le differenze tra i due diagrammi sono troppo evidenti e il loro significato fin troppo esplicito a un tecnico del settore perche' ci si dilunghi in una spiegazione approfondita; baster?' solo segnalare che i tempi F, G, H e I fra un impulso e il successivo sono i periodi in cui la pompa di scarico funziona da sala senza che ne' la centrifuga ne' il programmatore siano attivati, e che la somma dei tempi degli impusi A, B, C e D e' uguale alla somma degli impulsi ?, Q, R e S del precedente grafico,
entrambi i casi ora visti gli impulsi di centrifuga sono ritardati in funzione dell'effettivo abbassamento di livello del liquido in vasca al di sotto del livello L2.
Il risultato di tutto ci?' viene evidenziato dal grafico che mostra la quantit?' di liquido scaricato, 15 litri, esattamente il doppio del liquido scaricato nel caso di riferimento di fig.2. In sintesi si propone una lavabiancheria che autoregola il tempo di funzionamento della pompa di scarico in funzione della quantit?' di liquido ancora effettivamente presente in vasca, risolvendo quindi il problema di tempi di scarico troppo corti con conseguente lisciva lasciata in vasca e il problema opposto di tempi di scarico troppo lunghi e rigidamente fissati dal programma, con inutili allungamenti del ciclo e sollecitazioni eccessiva del motore del cesto e di tutta la struttura a causa di un inutilmente prolungato funzionamento in centrifuga.
Con riferimento alla fig.3, sono riportati soltanto alcuni organi operativi e di controllo necessari alla comprensione della presente invenzione.
La lavatrice comprende un programmatore, il cui motore e' indicato in 6, costituito ad esempio da un timer a camme rotanti, lente e veloci, atte a controllare associati contatti elettrici per l'azionamento combinato dei vari organi operativi.
Prima dell'inizio di una fase di scarico dopo il lavaggio il pressostato 11, utilizzato anche come pressostato antischiuma secondo il brevetto italiano n. 1187301 si trova attivato nella condizione mostrata in figura, poich?' il livello di schiuma e lisciva in vasca supera il valore predeterminato L2.
Contemporaneamente la camma 8 che alimenta la pompa di scarico 5 e' aperta, la camma 10 e' chiusa ma il pressostato supplementare per il controllo dello scarico 4 e' aperto poich?' il livello L1 e' ben superiore al valore L2 di intervento di detto pressostato. Quando inizia la fase di scarico, il timer chiude la camma 8 <e quindi la pompa 5 inizia a svuotare in continua), apre la camma 9 (e quindi disalimenta sia il motore di centrifuga del cesto 7 sia il timer 6) e chiude la camma 10 Ce ci?' prepara ad alimentare i citati componenti 6 e 7 attraverso il pressostato 4).
Quando la pompa di scarico 5 ha esaurito una quantit?' d'acqua sufficiente a portare il livello a un valore L2 tale da disattivare il pressostato 4, questo chiude il circuito di alimentazione di 6 e 7 attraverso la camma chiusa 10 per cui si genera l'impulso di rotazione del motore del cesto 7 e di avanzamento del timer 6 finche' a causa di un aumento del livello appunto a causa di detto impulso in centrifuga oltre il valore L2 il pressostato 4 interrompe di nuovo il circuito di alimentazione di 6 e 7.
Questo procedimento continua finche' la somma dei tempi di azionamento del timer 6 ha percorso tutta la corsa prevista dallo stesso timer; a questo punto il timer avanza di un passo per cui esso riprende direttamente il controllo delle fasi successive del ciclo come previsto dal programma
Ovviamente, la lavatrice descritta pu?' subire tutte le modifiche che rientrano nell'ambito dell'invenzione.
Ad esempio, il motore 7 pu?' essere di qualunque tipo atto allo scopo, come pure pu?' essere di tipo diverso il programmatore della macchina, secondo le esigenze del caso. Inoltre, l'intervallo o gli intervalli di centrifugazione possono aver luogo in una fase apposita, anzich?' durante il lavaggio della biancheria, secondo l'impostazione del programmatore.
Un ulteriore vantaggio della presente invenzione viene offerta dal fatto che e' possibile ora dare all'utente un'informazione tempestiva e automatica sulla funzionalit?' complessiva dello scarico sulla base dei tempi di solo scarico negli intervalli tra una centrifuga e la successiva.
E' evidente infatti che se vi e' qualche inconveniente od ostacolo nella capacita' del sistema di scarico di evacuare il liquido in vasca (ad esempio filtro intasato, tubo strozzato o uno degli altri casi sopraelencati), questo provoca come automatica conseguenza un corrispondente allungamento dei tempi di scarico e poich?' secondo la presente invenzione questi tempi di scarico sono gli intervalli tra un impulso di centrifuga ed il successivo, ecco che una elaborazione di detti tempi permette di rilevare con immediatezza l'eventuale funzionamento irregolare del sistema di scarico.
Un utile miglioramento della presente invenzione consiste quindi nel prevedere un sistema di rilevazione automatica dei
intervalli di scarico tra un impulso di centrifuga ed il successivo e di confronto di detti periodi con altri intervalli di tempo di riferimento, fissi e predeterminati.
Tra le numerose alternative di confronto dei tempi che si rendono possibili, e' risultato da esperienze di laboratorio effettuate nelle piu' diverse condizioni operative simulando svariate cause di riduzione delle prestazioni di scarico che i primi intervalli di scarico tra gli impulsi di centrifuga e anche l'ultimo di detti intervalli sono particolarmente significativi al fine di segnalare all'utente la presenza di problemi cosi' che questi pu?' intervenire con tempestivit?' e gi?' informato sulla natura del problema.
Infatti se i primi intervalli di scarica risultano anormalmente lunghi, e cio?' piu? lunghi di un tempo predeterminato T1, questa pu?' significare sia che esistono difficolta' reali sui vari componenti/condizioni che influenzano lo scarico, sia che invece detti componenti/condizioni rientrino nella norma e che l'allungamento dei tempi di scarico sia dovuto a condizioni anormali del tutto temporanee, destinate a sparire nelle fasi successive, come ad esempio la produzione di un'eccessiva quantit?' di schiuma.
La misurazione dei primi intervalli di scarico potr?' quindi fornire all'utente una segnalazione immediata che "qualche cosa non va" che tuttavia deve essere confermato nelle fasi di scarico successive.
Infine se il confronto fra la lunghezza dell'ultima fase di scarico con centrifuga disattivata, e un tempo fisso e predeterminato T2, che pu?' essere uguale o inferiore al primo tempo predeterminato T1, segnala il permanere di una situazione di anormalit?', allora l'allarme precedentementa dato viene confermato e l'utente viene informato che deve intervenire su una causa reale e permanente.
Le tecniche di misura di tempi?variabili e del loro confronto con tempi fissi, e infine della produzione di un segnale in funzione del risultato di questo confronto sono ben note allo stato dell'arte e non vengono ripetute.
Quanta detto sopra a proposito della segnalazione automatica di funzionamento anormale delle fasi di scarico pu?' essere realizzato in modo particolarmente efficace mediante circuiti elettronici e integrati, ad esempio come mostrato in fig.5.
In detta figura si osservi in 31 l'alimentazione elettrica di rete, in 32 l'alimentatore in continua, in 33 un circuita microprocessore single-chip a RDM residente, in 35 e 36 delle resistenze di riduzione di tensione e taratura, in 37 il prelievo della tensione di lavoro della pompa di scarico, in 38 lo squadratore di detta tensione, in L1 e L2 due lampade o segnalatori esterni, in 39 e 40 due amplificatori per il pilotaggio di L1 e L2.
Il circuito funziona nella seguente maniera: la tensione che alimenta la pompa di scarico viene prelevata, portata in all'ingresso del circuito squadratore 38, e quindi, squadrata e ridotta in tensione, portata all'ingressa 34 del microprocessore 33. Questo rileva l'inizio degli impulsi oscillanti a frequenza di rete e comincia a contare il tempo di accensione della pompa di scarico.
A seconda del programma impostato nel microprocessore 33, e in funzione del tempo contato, questo attiva e disattiva i due ampiificatori 39 e 40 e quindi accende e spegne i rispettivi segnalatori esterni L1 e L2.
Il funzionamento del microprocessore 33 e' rappresentato in fig.
6, ove si pu?' osservare in 41 l'interruzione di Zero-crossing cio?' con la stessa frequenza di rete: 50 Hz.
Ogni 20 ms. quindi il flusso logico esce dal "Loop di attesa zero Crossing" per verificare se la macchina e' stata staccata dalla rete elettrica, nel qual caso provvede a spegnere L1 ed L2 ed azzerare tutte le variabili che interessano al programma in esame.
Nel caso non sia occorso nessun tipo di "Power?Up" e non ci sia stata una precedente accensione della macchina, il programma controlla che la pompa non sia accesa.
Nel caso che la pompa sia attivata, allora parte un contatore di "Pompa-accesa", che qualora oltrepassi il tempo predeterminato ad es. di 3 min., porta il programma a discriminare un risciacquo qualsiasi da quello finale, che nell'esempio dato e' il quarto (si veda il simbolo >4 nell'ultima casella "se").
Se la durata di un risciacqua qualsiasi, escluso il quarto, supera il tempo massimo di 3 min. (T1), si accende L1; se si tratta del quarto risciacquo si accende L2, preferibilmente in modo lampeggiante.
Le accensioni di L1 ed L2 sono mutualmente esclusive.
Le segnalazioni di L1 (sovradosaggio detersivo) ed L2 (ad. es. filtro intasato) sono annullate solo nel caso l'utente spenga la macchina; questo avviene tramite il primo circuito "se" mostrato nella figura 7.
E' evidente che quanto sopra e' stato dato a puro scopo esempiificativo e che il presente brevetto include tutte le varianti, con gli opportuni adattamenti e modifiche che l'esperto del settore non avra' alcuna difficolta' ad individuare.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Lavatrice automatica comprendente una vasca nella quale e' alloggiato un tamburo atto ad essere trascinato in rotazione da un motore elettrico per effettuare almeno una fase di lavaggio durante la quale la biancheria e' imbibita con liscivia e il motore e' azionato ad una bassa velocita' di rotazione, e almeno un intervallo in cui il motore e' azionata a velocita' di centrifugazione della biancheria, mezzi di controllo (4) atti a rilevare la pressione dell'interno della vasca di lavaggio e ad interrompere detto intervallo di centrifugazione quando detta pressione supera un valore predeterminato (L2), e mezzi di comando (b) che collegano la tensione di alimentazione a motore di rotazione del tamburo secondo una sequenza predeterminata, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di controllo (4) intervengono ad interrompere l'avanzamento di detti mezzi di comando (6 ) contemporaneamente con l'interruzione di detto intervallo di centrifugazione.
  2. 2) Lavatrice automatica secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di controllo comprendono almeno un primo pressostato (4) disposto in serie al motore di avanzamento di detto programmatore e dotato di un contatto elettrica (20) normalmente chiuso atto ad aprirsi quando la pressione nella vasca di lavaggio supera il valore predeterminato (L2).
  3. 3) Lavatrice automatica secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il livello L2 e' stabilito all'altezza del tubo di scarico (5) sotto il bordo inferiore della vasca (6).
  4. 4) Lavatrice secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che mezzi automatici di misura e confronto di tempi sono predisposti per misurare uno o piu' degli intervalli di scarico in cui la pompa di scarico e' attivata e il programmatore insieme con la centrifuga non sono attivati, e a confrontare detti intervalli con tempi fissi predeterminati e memorizzati entro detti mezzi automatici di confronto, e per produrre segnali all'esterno quando i tempi misurati sono superiore ai tempi prefissati 5) Lavabiancheria secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detti messi producono un segnale all'esterna quando il primo intervallo di scarico risulta superiore al tempo predeterminato e arrestano detto segnale quando uno o piu' intervalli di solo scarico successivi risultano inferiori a corrispondenti tempi predeterminati. 6) Lavabiancheria come alla rivendicazione precedente, caratterizsata dal fatto che l'arresto del segnale all'esterno viene dato solo quando il secondo intervallo di scarico risulta inferiore a un tempo predeterminato, indipendentemente dal comportamento dei successivi intervalli. 7) Lavabiancheria secondo una delle rivendicazioni da 4 a 6, caratterizsata dal fatto che viene inviato un secondo segnale all'esterno, eventualmente anche modificando il primo segnale, quando uno o piu' degli intervalli di salo scarico successivi al primo sono piu' lunghi del tempo corrispondente predeterminato. 8) Lavabiancheria secondo una delle rivendicazioni da 4 a 7, caratterizzata dal fatto che il circuito di comando e segnalazione esterna viene realizzato immettendo la tensione di lavoro (37) della pompa di scarico all'ingresso di un circuito (38) squadratore di tensione tramite mezzi (35,36) riduttori di tensione, detta tensione squadrata essendo connessa all'ingresso (3A) di un circuito microprocessore (33) a R.O.M. residente, i cui terminali di uscita sono collegati all'ingresso di rispettivi amplificatori (39, 40) ciascuno dei quali pu? alimentare i rispettivi segnalatori esterni (L1, L2)
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