IT202200000008A1 - Gruppo di visione di prodotti ortofrutticoli, e relativo impianto. - Google Patents

Gruppo di visione di prodotti ortofrutticoli, e relativo impianto. Download PDF

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IT202200000008A1
IT202200000008A1 IT102022000000008A IT202200000008A IT202200000008A1 IT 202200000008 A1 IT202200000008 A1 IT 202200000008A1 IT 102022000000008 A IT102022000000008 A IT 102022000000008A IT 202200000008 A IT202200000008 A IT 202200000008A IT 202200000008 A1 IT202200000008 A1 IT 202200000008A1
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Luca Benedetti
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B07SEPARATING SOLIDS FROM SOLIDS; SORTING
    • B07CPOSTAL SORTING; SORTING INDIVIDUAL ARTICLES, OR BULK MATERIAL FIT TO BE SORTED PIECE-MEAL, e.g. BY PICKING
    • B07C5/00Sorting according to a characteristic or feature of the articles or material being sorted, e.g. by control effected by devices which detect or measure such characteristic or feature; Sorting by manually actuated devices, e.g. switches
    • B07C5/34Sorting according to other particular properties
    • B07C5/342Sorting according to other particular properties according to optical properties, e.g. colour
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01NINVESTIGATING OR ANALYSING MATERIALS BY DETERMINING THEIR CHEMICAL OR PHYSICAL PROPERTIES
    • G01N21/00Investigating or analysing materials by the use of optical means, i.e. using sub-millimetre waves, infrared, visible or ultraviolet light
    • G01N21/84Systems specially adapted for particular applications
    • G01N21/85Investigating moving fluids or granular solids
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B07SEPARATING SOLIDS FROM SOLIDS; SORTING
    • B07CPOSTAL SORTING; SORTING INDIVIDUAL ARTICLES, OR BULK MATERIAL FIT TO BE SORTED PIECE-MEAL, e.g. BY PICKING
    • B07C2501/00Sorting according to a characteristic or feature of the articles or material to be sorted
    • B07C2501/009Sorting of fruit
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
    • G01NINVESTIGATING OR ANALYSING MATERIALS BY DETERMINING THEIR CHEMICAL OR PHYSICAL PROPERTIES
    • G01N21/00Investigating or analysing materials by the use of optical means, i.e. using sub-millimetre waves, infrared, visible or ultraviolet light
    • G01N21/84Systems specially adapted for particular applications
    • G01N2021/845Objects on a conveyor
    • GPHYSICS
    • G01MEASURING; TESTING
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    • G01N21/00Investigating or analysing materials by the use of optical means, i.e. using sub-millimetre waves, infrared, visible or ultraviolet light
    • G01N21/84Systems specially adapted for particular applications
    • G01N2021/8466Investigation of vegetal material, e.g. leaves, plants, fruits

Description

Titolo: GRUPPO DI VISIONE DI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI, E RELATIVO IMPIANTO.
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un gruppo di visione di prodotti ortofrutticoli, e un relativo impianto.
Come ? noto, le aziende che operano nel settore del confezionamento e della distribuzione di frutta e prodotti ortofrutticoli si avvalgono sempre pi? di frequente di impianti almeno parzialmente automatizzati, che comprendono organi di movimentazione che si incaricano di trasportare i prodotti stessi lungo un percorso predefinito, lungo il quale subiscono una pluralit? di lavorazioni e trattamenti grazie a dispositivi di vario tipo.
Tali impianti permettono cos? di trattare in tempo e costi contenuti grandi masse di prodotto, garantendo nel contempo gli standard qualitativi imposti dalle normative di riferimento e dalle aspettative di una clientela sempre pi? attenta e esigente.
Secondo una configurazione di massima ampiamente consolidata, i prodotti vengono dapprima separati uno dall'altro e quindi inviati singolarmente ad un mezzo di trasporto orizzontale che si muove uniformemente secondo una traiettoria normalmente rettilinea, trasferendo cos? i prodotti secondo un percorso rettilineo, con moto regolare e uniforme, mantenendo la distanza reciproca tra prodotti successivi. Tale percorso (normalmente) rettilineo determinato dal mezzo di trasporto verr? di seguito denominato "linea".
Mentre avanzano lungo detta linea i prodotti attraversano il campo di visione di telecamere elettroniche o analoghi sistemi di visione, che grazie a software di elaborazione ottica appositamente studiati consentono la misurazione di uno o pi? parametri di interesse, quali per esempio colore, forma, dimensioni, grado zuccherino, maturazione, eventuale marcitura, peso, eccetera.
A valle, i prodotti raggiungono una area di scarico, dove ad uno ad uno possono essere destinati ad uno a scelta fra una pluralit? di contenitori di raccolta, grazie a corrispondenti dispositivi: la scelta del dispositivo e quindi del contenitore in cui raccogliere ciascun prodotto ? operata da una unit? elettronica sulla base (quantomeno) delle informazioni raccolte dai sistemi di visione poc'anzi menzionati.
In questo modo, ? possibile accumulare in ciascun contenitore tutti e soli quei prodotti per cui il parametro misurato assume un determinato valore (o rientra in un determinato range di valori). Per esempio, nei vari contenitori si accumulano cos? tutti i frutti del medesimo colore, o della medesima pezzatura, o del medesimo peso, eccetera. Parimenti, un contenitore potr? essere destinato alla raccolta dei prodotti per i quali l'analisi ha rilevato difetti o problemi di marcitura (l'indagine operata dai sistemi di visione si spinge anche alla polpa o comunque all'interno del prodotto).
Appare dunque evidente come ruolo cruciale sia svolto in tal contesto dai sistemi di visione, che devono essere in grado di acquisire immagini complete e dettagliate dell'intero prodotto in transito, per acquisire informazioni quanto pi? possibile complete e per avere la certezza di intercettare qualsiasi difetto, in qualsiasi punto del prodotto stesso.
In particolare, nel caso per esempio delle ciliegie, ? innanzitutto prassi comune quella di collocare le telecamere all'interno di un tunnel, per schermare dall'ambiente circostante l'area di visione (attraversata ovviamente da un tratto di linea). Inoltre, proprio per garantire una pi? esaustiva raccolta di informazioni sul prodotto, si sceglie di collocare le telecamere in tre distinti punti di visione: un primo punto di visione ? collocato direttamente sopra la linea (sulla verticale), mentre altri due sono disposti al fianco del primo, alla stessa quota verticale e trasversalmente alla direzione di avanzamento dei prodotti identificata dalla linea. Di fatto, i tre punti sono allineati orizzontalmente e contenuti in un piano ideale ortogonale alla traiettoria imposta dalla linea (da rispettivi mezzi di movimentazione) alle ciliege.
Nel contempo, mentre attraversano il tunnel e l'area di visione in particolare, le ciliegie sono fatte ruotare attorno ad un asse orizzontale e ortogonale alla traiettoria di avanzamento, in modo da far contestualmente ruotare il peduncolo (o picciolo): all'ingresso del tunnel il peduncolo ? orientato longitudinalmente in modo da poggiare a valle o a monte del frutto vero e proprio, mentre all'uscita poggia da parte opposta.
Grazie alla presenza di telecamere che dai tre punti di visione poc'anzi descritti osservano ciascuna ciliegia e, preferibilmente, alla scelta di far contestualmente rotolare quest'ultima, ? possibile acquisire informazioni dettagliate su ognuna di esse.
Tale soluzione realizzativa non ? per? priva di inconvenienti.
Infatti, anche adottando un sistema a pi? telecamere nelle modalit? poc'anzi delineate, la porzione superficiale del frutto collocata da parte diametralmente opposta al peduncolo si mantiene di fatto costantemente appoggiata sulla rispettiva unit? di trasporto e risulta in ogni istante almeno parzialmente nascosta alle telecamere.
Ci? evidentemente rappresenta una fonte di rischio, in quanto eventuali difetti presenti sulla corrispondente superficie del frutto (o sugli strati interni immediatamente sottostanti) non sono correttamente rilevati, determinando possibili errori nella fase finale di convogliamento e scarico.
Compito precipuo del presente trovato ? quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un gruppo di visione in grado di indagare in modo esaustivo la totalit? di ciascun prodotto ortofrutticolo in transito.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato ? quello di realizzare un gruppo di visione che permetta un'analisi completa della totalit? della superficie di ciascun prodotto ortofrutticolo, senza trascurare nessuna porzione. Un altro scopo del trovato ? quello di realizzare un gruppo in grado di visionare l'intera superficie di ogni ciliegia, senza trascurarne alcuna porzione.
Un altro scopo del trovato ? quello di realizzare un gruppo e un impianto che assicurino un'elevata affidabilit? di funzionamento e che assicurino massima efficacia nella visione di ciliegie e altri frutti, cos? da permetterne una ottimale classificazione.
Un altro scopo del trovato ? quello di proporre un gruppo e un impianto che adottino una architettura tecnica e strutturale alternativa a quelle dei gruppi di tipo noto.
Non ultimo scopo del trovato ? quello di realizzare un gruppo e un impianto che risultino facilmente ottenibili partendo da elementi e materiali di comune reperibilit? in commercio.
Un altro scopo ancora del trovato ? quello di realizzare un gruppo e un impianto di costi contenuti e di sicura applicazione.
Questo compito e questi ed altri scopi che risulteranno maggiormente chiari nel seguito vengono raggiunti da un gruppo secondo la rivendicazione 1 e da un impianto secondo la rivendicazione 9.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del gruppo secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra schematicamente il gruppo secondo il trovato, visto dall'alto;
la figura 2 illustra il gruppo di figura 1, visto da dietro;
la figura 3 illustra il gruppo di figura 1, in alzato laterale;
la figura 4 mostra il transito di un prodotto ortofrutticolo nel gruppo di figura 1, in alzato laterale;
la figura 5 ? una rappresentazione schematica della distribuzione spaziale delle posizioni operative rispetto alla linea di trasferimento, per il gruppo di figura 1, in vista assonometrica; la figura 6 ? uno schema a blocchi che illustra in modo schematico la configurazione di un impianto provvisto del gruppo di figura 1.
Con particolare riferimento alle figure citate, ? indicato globalmente con il numero di riferimento 1, un gruppo di visione di prodotti ortofrutticoli A.
L'ambito di protezione qui rivendicato si estende all'impiego del gruppo 1 per il trattamento di qualsiasi prodotto ortofrutticolo A (frutta, ortaggi, verdura, eccetera). Inoltre, sebbene tipicamente il gruppo 1 sia progettato, dimensionato e utilizzato per il trattamento di un solo prodotto ortofrutticolo A, non si esclude la possibilit? che esso venga caricato con due o pi? tipologie di prodotto A contemporaneamente o che venga riconvertito ad un diverso prodotto A, successivamente alla sua installazione e al suo primo impiego.
Parimenti, nell'applicazione preferita (ma appunto non esclusiva), il prodotto A ? un frutto e in particolare ? una ciliegia, che presenta dimensioni e peso contenuti e che pu? essere dotata di peduncolo (o picciolo) B.
Il gruppo 1 pu? essere utilizzato in qualsiasi contesto e con qualsiasi finalit? (per esempio dunque, per qualsiasi attivit? di trattamento e gestione di prodotti ortofrutticoli A), senza con ci? fuoriuscire dall'ambito di protezione qui rivendicato. Nel contempo, si fornir? comunque nel prosieguo un esempio specifico di applicazione di rilevante interesse pratico, a scopo esemplificativo e non limitativo del trovato.
Il gruppo 1 comprende almeno mezzi 2 di movimentazione sequenziale dei prodotti ortofrutticoli A lungo una linea 3 di trasferimento. Per movimentazione sequenziale (o in sequenza) si intende che i prodotti ortofrutticoli A si muovono lungo la linea 3 (tipicamente ma non necessariamente rettilinea) in serie, uno dopo l'altro, tipicamente ad una distanza (tra prodotti consecutivi) predefinita e costante. Di fatto, con il termine "linea" 3, si deve qui intendere proprio il percorso imposto ai prodotti A dai mezzi 2.
Peraltro, giova precisare che i mezzi 2 identificano per i prodotti A una direzione di avanzamento lungo la linea 3: nel prosieguo, i termini "monte", "valle", "a monte" e "a valle" saranno dunque impiegati secondo le comuni consuetudini venendo appunto riferiti a tale direzione di avanzamento (da sinistra a destra nelle figure 3 e 4), dall'alimentazione allo scarico.
Inoltre, come mostra per esempio la figura 1, il gruppo 1 comprende almeno un sistema 4 di acquisizione dati, che comprende a sua volta un primo strumento ottico S1 di visione e un secondo strumento ottico S2 di visione, collocati rispettivamente in una prima posizione operativa P1 e in una seconda posizione operativa P2.
Il primo strumento S1 e il secondo strumento ottico S2 sono configurati per l'acquisizione di immagini e/o dati di interesse di ciascun prodotto A in transito lungo la linea 3.
Con la locuzione "posizione operativa" si deve intendere nella presente trattazione una circoscritta regione di spazio, nella quale pu? essere ubicato almeno un rispettivo strumento S1, S3 (o uno degli altri che verranno introdotti nel prosieguo).
La prima posizione P1 e la seconda posizione P2 sono disposte lateralmente e da parti opposte (su fianchi opposti) rispetto ad un tratto intermedio 3a della linea 3, ad una quota verticale superiore a quella del tratto intermedio 3a stesso. Il tratto intermedio 3a ? un qualsiasi tratto "interno" della linea 3, che non comprende l'estremit? iniziale e/o quella finale. Per quota verticale si intende l'altezza dal suolo o dal piano di appoggio ideale del gruppo 1. Nella presente trattazione si far? anche riferimento alla quota longitudinale, misurata lungo un asse ideale di riferimento identificato dalla linea 3 e/o dalla direzione/traiettoria di avanzamento dei prodotti A lungo di essa, rispetto ad un qualsiasi punto "0" di origine (potrebbe essere il punto di partenza della linea 3 per esempio, ovvero quello pi? a monte).
In altri termini, e con specifico riferimento alla figura 5, identificando un piano orizzontale X ideale, che contiene la linea 3 (e su cui giace la figura 1), tipicamente la prima posizione operativa P1 e la seconda posizione operativa P2 sono contenute in un primo piano verticale Y ideale, che intercetta il tratto intermedio 3a (e su cui giace la figura 2), e sono disposte alla sinistra e alla destra di un secondo piano verticale Z ideale, ortogonale agli altri poc'anzi introdotti e contenente la linea 3 (e su cui giace la figura 3).
Pi? in generale comunque, la prima posizione operativa P1 e la seconda posizione operativa P2 (e quindi il primo strumento S1 e il secondo strumento S2) sono preferibilmente disposte in modo (sostanzialmente) simmetrico rispetto al secondo piano verticale Z, ad una predefinita distanza (altezza) rispetto al piano orizzontale X, sebbene non siano escluse scelte differenti.
In ogni caso, il primo strumento S1 e il secondo strumento S2 sono rivolti verso il basso e tipicamente entrambi verso il tratto intermedio 3a (figura 2), cos? da inquadrare da fianchi opposti ciascun prodotto A in transito.
La prima posizione operativa P1 e la seconda posizione operativa P2 sono preferibilmente alla medesima distanza dalla linea 3 e dal secondo piano verticale Z ideale (scelta a piacere, in funzione delle specifiche esigenze), ma non si esclude di adottare distanze differenti.
In dettaglio, il primo strumento S1 e il secondo strumento S2 sono tipicamente configurati per acquisire elettronicamente e/o otticamente informazioni su almeno un parametro di interesse di ciascun prodotto A in transito, laddove tale parametro ? scelto per esempio fra colore, forma, dimensioni, grado zuccherino, maturazione, eventuale marcitura, peso, o altro ancora. Le informazioni/immagini vengono poi elaborate elettronicamente per diverse finalit?.
Secondo il trovato, il sistema 4 comprende almeno un terzo strumento ottico S3 di visione, anch'esso configurato per l'acquisizione di immagini e/o dati di interesse di ciascun prodotto A in transito lungo la linea 3 (pu? essere scelto dello stesso tipo del primo strumento S1 e del secondo strumento S2). Il terzo strumento S3 ? collocato in una terza posizione operativa P3, disposta lungo la linea 3 al di sopra di un tratto a monte 3b (come nelle figure allegate) o di un tratto a valle 3c del tratto intermedio 3a.
In particolare, nella forma di realizzazione preferita, illustrata nelle figure allegate a scopo esemplificativo ma non limitativo del trovato, il sistema 4 comprende anche almeno un quarto strumento ottico S4 di visione, a sua volta (dello stesso tipo degli altri e) configurato per l'acquisizione di immagini e/o dati di interesse di ciascun prodotto A in transito lungo la linea 3 e collocato in una quarta posizione operativa P4: la terza posizione P3 e la quarta posizione P4 sono disposte lungo la linea 3 al di sopra rispettivamente del tratto a monte 3b e del tratto a valle 3c (come nelle figure allegate), o viceversa.
In altre parole la terza posizione operativa P3 e la eventuale quarta posizione operativa P4 sono collocate ad una predefinita distanza (altezza) rispetto al piano orizzontale X e sono contenute sostanzialmente nel secondo piano verticale Z, a monte e/o a valle del tratto intermedio 3a. Il tratto a monte 3b e il tratto a valle 3c possono coincidere con un tratto di ingresso e un tratto di uscita, ma non si esclude che siano essi stessi distanziati dall'ingresso e dall'uscita.
Come mostra per esempio la figura 3, anche il terzo strumento S3 e il quarto strumento S4 sono sostanzialmente rivolti verso il tratto intermedio 3a della linea 3, o comunque verso le immediate adiacenze.
Come anticipato, il terzo strumento S3 e il quarto strumento S4 (seppur da collocazioni differenti) svolgono compiti analoghi a quelli gi? illustrati per gli altri e possono essere scelti del medesimo tipo (o anche differente). Essi quindi sono a loro volta configurati per ottenere informazioni su almeno un parametro scelto fra colore, forma, dimensioni, grado zuccherino, maturazione, eventuale marcitura, peso, eccetera.
Come mostra per esempio la figura 1, la distanza tra il tratto intermedio 3a (o la quota longitudinale del primo strumento S1 e del secondo strumento S2) e la terza posizione operativa P3 da una parte, e quella fra il tratto intermedio 3a e la quarta posizione operativa P4 dall'altra, ? preferibilmente la medesima (scelta a piacere, in funzione delle specifiche esigenze), ma non si esclude di adottare distanze differenti.
La terza posizione operativa P3 e la quarta posizione operativa P4, definite per esempio da rispettive barre 5 di supporto (figura 1), possono essere esattamente alla medesima quota verticale (e alla stessa quota verticale delle altre precedentemente introdotte) o essere disposte (leggermente) pi? in alto o pi? in basso (come in figura 3).
In ogni caso, grazie alla collocazione scelta, deve comunque essere assicurato che il terzo strumento S3 ed eventualmente il quarto strumento S4 possano inquadrare e visionare ciascun prodotto A in transito da una o due ulteriori e differenti direzioni, permettendo quindi di indagare quelle zone del prodotto A che possono risultare anche solo parzialmente nascoste nelle soluzioni note (che adottano telecamere collocate alla medesima quota longitudinale, ai fianchi della linea 2), conseguendo di fatto, grazie a tale peculiare configurazione meccanica, lo scopo prefissato.
Nella forma di realizzazione preferita, comunque non limitativa dell'applicazione del trovato, il sistema 4 comprende anche almeno uno strumento ottico zenitale Sz di visione, configurato (come i precedenti) per l'acquisizione di immagini e/o dati di interesse di ciascun prodotto A in transito lungo la linea 3. Lo strumento zenitale Sz ? collocato in una posizione operativa zenitale Pz, disposta al di sopra (sulla verticale) del tratto intermedio 3a, sostanzialmente tra la prima posizione P1 e la seconda posizione P2.
Anche lo strumento zenitale Sz ? rivolto verso il basso, proprio verso il tratto intermedio 3a (e i prodotti A in transito lungo di esso), ed ? preferibilmente posto alla medesima distanza dal primo strumento S1 e dal secondo strumento S2 (ed anche alla medesima distanza dal terzo strumento S3 e dal quarto strumento S4). La quota verticale scelta per lo strumento zenitale Sz pu? essere la stessa degli altri o meno. Tipicamente la posizione zenitale Pz si trova alla intersezione dei piani verticali Y, Z, sopra il tratto intermedio 3a.
In particolare, il sistema 4 comprende uno o pi? rispettivi strumenti S1, S2, S3, S4, Sz, in corrispondenza di ciascuna posizione operativa P1, P2, P3, P4, Pz. Il numero pu? essere lo stesso per ciascuna posizione operativa P1, P2, P3, P4, Pz o essere scelto di volta in volta differente, in funzione delle specifiche esigenze.
In sostanza, in ciascuna posizione operativa P1, P2, P3, P4, Pz possono essere disposti uno o pi? rispettivi strumenti S1, S2, S3, S4, Sz, nel senso che:
- nella posizione P1 si pu? trovare un solo strumento S1 o possono trovarsi due o pi? strumenti S1 qui non esplicitamente identificati e rappresentati (e quando si far? riferimento ad uno solo di essi, i concetti espressi potranno essere estesi anche agli altri),
- nella posizione P2 si pu? trovare un solo strumento S2 o possono trovarsi due o pi? strumenti S2 qui non esplicitamente identificati e rappresentati (e quando si far? riferimento ad uno solo di essi, i concetti espressi potranno essere estesi anche agli altri),
- e cos? analogamente riguardo alle rimanenti posizioni P3, P4, Pz.
In particolare, nella forma di realizzazione preferita, comunque non limitativa dell'applicazione del trovato, almeno uno strumento S1, S2, S3, S4, Sz (e preferibilmente ognuno di essi) ? una telecamera elettronica. La telecamera ? configurata per analizzare le immagini dei prodotti A che transitano nella sua area di visione e per elaborarli grazie ad un software di elaborazione di immagini di cui ? dotata (scelto tra quelli di tipo noto), cos? appunto da acquisire le informazioni di interesse relative ai prodotti A.
Nella forma di realizzazione preferita, tali informazioni vengono trasferite ad un dispositivo elettronico di controllo e gestione, che riceve i dati da tutti gli strumenti S1, S2, S3, S4, Sz (siano esse telecamere o meno) e che li analizza per trattare adeguatamente, a valle, i prodotti A. Non si esclude peraltro che il software di elaborazione sia parte del dispositivo (e non dei singoli strumenti S1, S2, S3, S4, Sz).
Utilmente, il sistema 4 comprende una trave 6 di sostegno per il primo strumento S1, il secondo strumento S2 e, preferibilmente, lo strumento zenitale Sz (se previsto dalla specifica forma di realizzazione); tale trave 6 (giace sul primo piano verticale Y e) definisce quindi, di fatto, la prima posizione operativa P1, la seconda posizione operativa P2 e, preferibilmente, la posizione operativa zenitale Pz, che sono cos? disposte allineate alla medesima quota longitudinale.
Utilmente, il gruppo 1 comprende un tunnel 7 di attraversamento (da parte) della linea 3 e di alloggiamento del sistema 4 (degli strumenti S1, S2, S3, S4, Sz). Il tunnel 7 pu? anche alloggiare la trave 6 (che pu? essere direttamente o indirettamente sostenuta da quest'ultimo). Nelle figure allegate, ? stata semplicemente rappresentata una traccia schematica del tunnel 7. Il tunnel 7 permette di schermare la linea 3 e gli strumenti S1, S2, S3, S4, Sz dall'ambiente circostante, assicurando in ogni istante le medesime condizioni di illuminazione (quelle ritenute pi? adeguate alla visione dei prodotti A in transito). A tale proposito, si prevede la possibilit? di alloggiare nel tunnel 7 adeguate sorgenti luminose (fisse o intermittenti).
Utilmente, i mezzi 2 di movimentazione comprendono una pluralit? di corpi 8 assialsimmetrici, che sono allineati e ciclicamente mobili lungo la linea 3 (compiono un percorso chiuso comprendente una porzione di fatto coincidente con la linea 3). Almeno alcune coppie di corpi 8, consecutivi, definiscono rispettive unit? di supporto per corrispondenti prodotti A ortofrutticoli. Questi ultimi infatti possono essere appoggiati su tali coppie sostanzialmente in corrispondenza dell'intercapedine fra due corpi 8 consecutivi. Tale configurazione ? ben rappresentata in figura 4 (per semplicit?, in riferimento ad un solo prodotto A).
A tale proposito, si prevede di appoggiare un prodotto A in corrispondenza di ciascuna intercapedine definita tra rispettivi corpi 8 consecutivi, cos? da saturare la linea 3 e il gruppo 1; parimenti, si possono appoggiare prodotti A solo in corrispondenza di alcune intercapedini (per esempio di una ogni due), per mantenere pi? distanza tra i prodotti A.
I corpi 8 possono essere semplicemente cilindrici o avere una conformazione pi? articolata, come per esempio quella nelle figure allegate, in cui hanno sagoma a "clessidra".
In ogni caso, i prodotti A si mantengono semplicemente appoggiati sui corpi 8: questi ultimi quindi non ostruiscono la visione da parte degli strumenti S1, S2, S3, S4, Sz.
In tal contesto, i mezzi 2 di movimentazione sequenziale possono comprendere una catena, un nastro, una cinghia o un analogo organo di trascinamento, comunque avvolto attorno ad una puleggia mossa direttamente o indirettamente da un rispettivo motore; i corpi 8 possono essere vincolati ad un fianco di tale organo ed essere appunto trascinati da quest'ultimo lungo la linea 3 e il percorso chiuso che ciclicamente compiono. Opportunamente, ciascun corpo 8 ? dotato di possibilit? di rotazione attorno al proprio asse (longitudinale) di simmetria C, orientato orizzontalmente (parallelamente al piano di appoggio ideale) e trasversalmente (tipicamente perpendicolarmente) alla traiettoria di movimento dei corpi 8 (imposta dai mezzi 2). La rotazione dei corpi 8 (ottenuta anche secondo modalit? note) permette di far ruotare su loro stessi i prodotti A appoggiati su di essi, cos? da esporre progressivamente e successivamente le varie porzioni dell'intera superficie esterna agli strumenti S1, S2, S3, S4, Sz, di modo che alla fine della linea 3, sostanzialmente l'intera superficie esterna del prodotto ortofrutticolo A trasportato pu? essere osservata e quindi esaminata.
Con riferimento alla figura 4, pi? particolarmente si prevede di fare in modo che le ciliegie (i prodotti A nell'applicazione preferita) giungano all'ingresso del tunnel 7 (o comunque a monte dei tratti 3a, 3b, 3c interessati dagli strumenti S1, S2, S3, S4, Sz) con il peduncolo B orientato longitudinalmente (parallelamente alla linea 3 e/o secondo la direzione di avanzamento dei prodotti A stessi) e appoggiato a monte o a valle del frutto stesso (figura 4 a sinistra). La rotazione imposta alle ciliegie dalla rotazione di ciascun corpo 8 attorno al proprio asse di simmetria C determina la progressiva rotazione del peduncolo B e in particolare si prevede di dimensionare i parametri in gioco in modo che, come mostra la figura 4 a destra, all'uscita del tunnel 7 (o comunque oltre i tratti 3a, 3b, 3c interessati dagli strumenti S1, S2, S3, S4, Sz), il peduncolo B si presenti appoggiato da parte opposta rispetto alla condizione iniziale.
Come si ? gi? evidenziato, l'ambito di protezione qui rivendicato si estende a qualsiasi impiego del gruppo 1, per qualsiasi finalit? di trattamento, gestione o movimentazione di prodotti A di qualsiasi tipo.
Nel contempo, costituisce oggetto della presente trattazione e della protezione qui rivendicato una specifica tipologia di impianto 100 di trattamento di prodotti ortofrutticoli A, che permette appunto di esaltare le peculiarit? del gruppo 1.
In particolare dunque, l'impianto 100 comprende innanzitutto una stazione di carico 110, che ? configurata per l'alimentazione almeno della linea 3 con una massa indiscriminata di prodotti ortofrutticoli A. I prodotti A tipicamente giungono all'impianto 100 direttamente dai campi di raccolta, dove vengono accumulati in contenitori di varia natura in modo appunto indiscriminato, indipendentemente cio? dalla loro dimensione, forma, colore, grado di maturazione, eccetera.
Dalla stazione di carico 110 i prodotti A cos? eterogenei vengono quindi destinati alla linea 3, con l'eventuale interposizione di altre stazioni di pre-trattamento.
L'impianto 100 comprende quindi il gruppo 1, secondo quanto sin qui descritto e illustrato, che ? disposto a valle della stazione di carico 110. Il gruppo 1 acquisisce come si ? visto immagini e/o dati di interesse di ciascun prodotto A in transito lungo la linea 3, grazie ai diversi strumenti S1, S2, S3, S4, Sz, di cui ? dotato, opportunamente disposti lungo la linea 3 stessa. L'impianto 100 comprende inoltre una unit? elettronica di elaborazione 120 (potrebbe coincidere con il dispositivo elettronico menzionato nelle precedenti pagine), collegata al sistema 4. L'unit? elettronica 120 per esempio pu? essere una centralina o un elaboratore elettronico; tipicamente comunque, si tratta del medesimo apparato elettronico che governa il funzionamento dell'intero impianto 100.
Inoltre, l'impianto 100 comprende una stazione di scarico selettivo 130, che ? disposta a valle del gruppo 1 e che ? configurata per il convogliamento selettivo di ciascun prodotto ortofrutticolo A in transito verso una fra almeno due distinte postazioni di raccolta, sulla base di comandi impartiti dall'unit? elettronica 120 in funzione delle informazioni acquisite almeno dal gruppo 1. La stazione di scarico selettivo 130 invia dunque ciascun prodotto A alla specifica postazione destinata ad accogliere tutti e soli quei prodotti A per i quali il parametro misurato assume un valore predefinito (o rientra in un range predefinito). Per esempio, si potranno avere diverse postazioni per accogliere prodotti ortofrutticoli A aventi peso o grammatura differenti, o aventi colorazioni (sfumature di colore) differenti, o altro ancora. In altri termini, l'impianto 100 consente (a partire dalla massa indistinta e eterogenea con cui si alimenta la stazione di carico 110) di ripartire i prodotti ortofrutticoli A in sottogruppi omogenei (ognuno dei quali accumulato in una rispettiva postazione), potendo nel contempo operare numerosi altri controlli e verifiche.
Il funzionamento del gruppo (e dell'impianto) secondo il trovato ? gi? evidente da quanto sin qui illustrato, ma lo si riepiloga comunque qui di seguito.
I mezzi 2 si incaricano di trasportare i prodotti A (siano esse ciliegie o altro) lungo la linea 3, preferibilmente schermata dall'esterno grazie ad un tunnel 7. Sulla linea 3 agisce un sistema 4 che comprende strumenti ottici S1, S2, S3 e/o S4 e/o Sz in grado di analizzare i prodotti A in transito, ricavando (secondo modalit? di per s? note) informazioni e immagini sulla loro superficie esterna (in particolare, sulla porzione della superficie esterna rivolta verso gli strumenti S1, S2, S3, S4, Sz stessi) e/o sugli strati interni sottostanti.
Gli strumenti S1, S2, S3, S4, Sz permettono cos? di ottenere informazioni su uno o pi? parametri di interesse (colore, forma, dimensioni, grado zuccherino, maturazione, eventuale marcitura, peso, eccetera), utili per esempio per la successiva ripartizione dei prodotti A in sottogruppi omogenei (e/o per scartare quelli difettosi).
La prerogativa principale del trovato consiste nel fatto che, mentre le soluzioni note consentono di osservare il prodotto in transito solo con un esame laterale delle porzioni di superfici opposte del prodotto ortofrutticolo, ottenuto con due telecamere collocate lateralmente in ubicazioni opposte e generalmente simmetriche della linea 3, il gruppo 1 consente di ampliare e completare l'osservazione del prodotto A in transito mediante una o pi? ulteriori visioni, effettuate almeno da un terzo strumento ottico S3 posto sopra la stessa linea 3, ma a monte o a valle della quota longitudinale corrispondente al primo strumento ottico S1, ed eventualmente da un quarto strumento ottico S4 ed eventualmente da uno strumento zenitale Sz.
Grazie dunque all'azione congiunta del primo strumento S1, del secondo strumento S2, del terzo strumento S3 ed eventualmente del quarto strumento S4 e/o dello strumento zenitale Sz, il gruppo 1 di visione (e l'impianto 100 che lo comprende) ? in grado di indagare in modo esaustivo la totalit? di ciascun prodotto ortofrutticolo A in transito.
L'efficacia dell'indagine compiuta dagli strumenti S1, S2, S3, S4, Sz, ? incrementata nell'opzione realizzativa, preferita ma non esclusiva, che prevede di far ruotare i corpi 8 attorno ai rispettivi assi di simmetria C e quindi i prodotti A su loro stessi. Infatti, la rotazione permette di esporre al campo di azione di ciascuno strumento S1, S2, S3, S4, Sz, aree progressivamente differenti di ciascun prodotto A (mentre percorrono il tratto intermedio 3a o comunque la linea 3), assicurando cos? una ancor pi? completa analisi dell'intera superficie esterna e degli strati sottostanti (dell'intera massa), senza trascurare nessuna porzione (grazie alla rotazione, ogni porzione del prodotto A ? correttamente osservabile da almeno uno degli strumenti S1, S2, S3, S4, Sz).
Evidentemente, tali risultati possono essere ottenuti anche nei confronti delle ciliegie: in particolare, il trovato permette di analizzare efficacemente anche quella porzione del frutto che tradizionalmente risulta ben difficilmente indagabile (dalle soluzioni note), ovvero quella diametralmente opposta al peduncolo B, indicata con il riferimento "D" in figura 4.
Il gruppo 1 e l'impianto 100 permettono quindi di visionare l'intera superficie di ogni ciliegia (e/o altri frutti o prodotti A), senza trascurarne alcuna porzione e con massima efficacia, cos? da permetterne una ottimale classificazione.
Il trovato, cos? concepito, ? suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realt? sostituite con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonch? le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (10)

R I V E N D I C A Z I O N I
1. Gruppo di visione di prodotti ortofrutticoli (A), comprendente almeno mezzi (2) di movimentazione sequenziale di prodotti ortofrutticoli (A) lungo una linea (3) di trasferimento e un sistema (4) di acquisizione dati comprendente un primo strumento ottico (S1) di visione e un secondo strumento ottico (S2) di visione, collocati rispettivamente in una prima posizione operativa (P1) e in una seconda posizione operativa (P2) e configurati per l'acquisizione di immagini e/o dati di interesse di ciascun prodotto (A) in transito lungo detta linea (3), detta prima posizione (P1) e detta seconda posizione (P2) essendo disposte lateralmente e da parti opposte rispetto ad un tratto intermedio (3a) di detta linea (3), ad una quota verticale superiore a quella di detto tratto intermedio (3a), caratterizzato dal fatto che detto sistema (4) comprende almeno un terzo strumento ottico (S3) di visione, configurato per l'acquisizione di immagini e/o dati di interesse di ciascun prodotto (A) in transito lungo detta linea (3) e collocato in una terza posizione operativa (P3), disposta lungo detta linea (3) al di sopra rispettivamente di un tratto a monte (3b) o di un tratto a valle (3c) di detto tratto intermedio (3a).
2. Gruppo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto sistema (4) comprende almeno un quarto strumento ottico (S4) di visione, configurato per l'acquisizione di immagini e/o dati di interesse di ciascun prodotto (A) in transito lungo detta linea (3) e collocato in una quarta posizione operativa (P4), detta terza posizione (P3) e detta quarta posizione (P4) essendo disposte lungo detta linea (3) al di sopra rispettivamente di detto tratto a monte (3b) e di detto tratto a valle (3c), o viceversa.
3. Gruppo secondo la rivendicazione 1 o la 2, caratterizzato dal fatto che detto sistema (4) comprende almeno uno strumento ottico zenitale (Sz) di visione, configurato per l'acquisizione di immagini e/o dati di interesse di ciascun prodotto (A) in transito lungo detta linea (3) e collocato in una posizione operativa zenitale (Pz), disposta al di sopra di detto tratto intermedio (3a), sostanzialmente tra detta prima posizione (P1) e detta seconda posizione (P2).
4. Gruppo secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema (4) comprende uno o pi? di rispettivi detti strumenti (S1, S2, S3, S4, Sz) in corrispondenza di ciascuna di dette posizioni operative (P1, P2, P3, P4, Pz).
5. Gruppo secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti strumenti (S1, S2, S3, S4, Sz) ? una telecamera elettronica.
6. Gruppo secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto sistema (4) comprende una trave (6) di sostegno per almeno un detto primo strumento (S1), un detto secondo strumento (S2) e, preferibilmente, un detto strumento zenitale (Sz), detta trave (6) definendo detta prima posizione operativa (P1), detta seconda posizione operativa (P2) e, preferibilmente, detta posizione operativa zenitale (Pz), disposte allineate alla medesima quota longitudinale identificata dalla direzione di avanzamento dei prodotti (A) lungo detta linea (3).
7. Gruppo secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un tunnel (7) di attraversamento di detta linea (3) e di alloggiamento di detto sistema (4).
8. Gruppo secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (2) di movimentazione comprendono una pluralit? di corpi (8) assialsimmetrici, allineati e ciclicamente mobili lungo detta linea (3), almeno alcune coppie di detti corpi (8), consecutivi, definendo rispettive unit? di supporto per corrispondenti prodotti ortofrutticoli (A).
9. Gruppo secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti corpi (8) ? dotato di possibilit? di rotazione attorno al proprio asse di simmetria (C), orientato orizzontalmente e trasversalmente alla traiettoria di movimento di detti corpi (8).
10. Impianto di trattamento di prodotti ortofrutticoli (A), comprendente almeno:
- una stazione di carico (110) configurata per l'alimentazione di almeno una linea (3) di trasferimento con una massa indiscriminata di prodotti ortofrutticoli (A),
- un gruppo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, disposto a valle di detta stazione di carico (110),
- una unit? elettronica di elaborazione (120), collegata a detto sistema (4),
- una stazione di scarico selettivo (130), disposta a valle di detto gruppo (1) e configurata per il convogliamento selettivo di ciascun prodotto ortofrutticolo (A) in transito verso una fra almeno due distinte postazioni di raccolta, sulla base di comandi impartiti da detta unit? elettronica (120) in funzione delle informazioni acquisite almeno da detto gruppo (1).
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