IT202100031082A1 - Carrello per la distribuzione di medicinali - Google Patents

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IT202100031082A1
IT202100031082A1 IT102021000031082A IT202100031082A IT202100031082A1 IT 202100031082 A1 IT202100031082 A1 IT 202100031082A1 IT 102021000031082 A IT102021000031082 A IT 102021000031082A IT 202100031082 A IT202100031082 A IT 202100031082A IT 202100031082 A1 IT202100031082 A1 IT 202100031082A1
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IT
Italy
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passage portion
trolley
medicine
medicines
passage
Prior art date
Application number
IT102021000031082A
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English (en)
Inventor
Massimo Bonardi
Emidio Zorzella
Original Assignee
Antares Vision S P A
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Publication date
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61GTRANSPORT, PERSONAL CONVEYANCES, OR ACCOMMODATION SPECIALLY ADAPTED FOR PATIENTS OR DISABLED PERSONS; OPERATING TABLES OR CHAIRS; CHAIRS FOR DENTISTRY; FUNERAL DEVICES
    • A61G12/00Accommodation for nursing, e.g. in hospitals, not covered by groups A61G1/00 - A61G11/00, e.g. trolleys for transport of medicaments or food; Prescription lists
    • A61G12/001Trolleys for transport of medicaments, food, linen, nursing supplies
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61JCONTAINERS SPECIALLY ADAPTED FOR MEDICAL OR PHARMACEUTICAL PURPOSES; DEVICES OR METHODS SPECIALLY ADAPTED FOR BRINGING PHARMACEUTICAL PRODUCTS INTO PARTICULAR PHYSICAL OR ADMINISTERING FORMS; DEVICES FOR ADMINISTERING FOOD OR MEDICINES ORALLY; BABY COMFORTERS; DEVICES FOR RECEIVING SPITTLE
    • A61J7/00Devices for administering medicines orally, e.g. spoons; Pill counting devices; Arrangements for time indication or reminder for taking medicine
    • A61J7/02Pill counting devices

Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
?CARRELLO PER LA DISTRIBUZIONE DI MEDICINALI?.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un carrello per la distribuzione di medicinali, in particolare ad un carrello utilizzabile in ambienti ospedalieri da personale infermieristico al fine di somministrare cure farmacologiche ai pazienti.
Sebbene il carrello della presente invenzione trovi applicazione preferita, ma non esclusiva, negli ambienti ospedalieri, la descrizione che segue far? esplicito riferimento a tale settore senza tuttavia perdere in generalit?.
Nel seguito della presente descrizione e nelle successive rivendicazioni, per ?medicinale? si intende sia un prodotto e/o una preparazione avente propriet? curative, sia dispositivi medici intesi come strumenti utilizzati a fini diagnostici e/o terapeutici. Nel prosieguo del testo potranno essere utilizzati termini diversi che vanno considerati come sinonimi quali, ad esempio, medicina, cura, farmaco, ecc. senza alterazione del significato o dello scopo. Va osservato altres? che la distribuzione di un medicinale pu? essere effettuata mediante previo confezionamento all?interno di un blister, di una scatola, di una boccetta, siringa o di altro analogo contenitore prima di essere somministrato ad un paziente. Pertanto, il termine medicinale potr? comprendere anche la confezione.
Sono note diverse tecnologie associate ai carrelli per la distribuzione e somministrazione sicura dei medicinali ai pazienti. Risultano soventi, infatti, errori nella somministrazione di medicinali ai degenti dovuti a molteplici fattori quali, ad esempio, la non consistenza dell?operato infermieristico (stanchezza, stress, ecc.), la lettura non corretta della cartella clinica e/o il prelievo di un medicinale sbagliato dal carrello.
Per ovviare in parte a tali problematiche, la Richiedente ha sviluppato un carrello per la distribuzione di medicinali, descritto nelle domande di brevetto n. 102021000003341 e n. 102021000016235, dotato di una scocca principale che delimita al proprio interno un?apposita zona destinata all?immagazzinamento dei farmaci. Tali farmaci sono immagazzinati e distribuiti all?interno di appositi vassoi, evitando cos? la manipolazione dei contenitori e/o dei blister che solitamente presentano forme e dimensioni diverse da farmaco a farmaco.
Il carrello comprende un gruppo di movimentazione dotato di un ripiano in grado di ricevere e supportare un vassoio. Il gruppo di movimentazione ? configurato per prelevare, su richiesta di un operatore, un vassoio contenente un determinato medicinale e consegnarlo all?operatore. Quest?ultimo, a sua volta, provveder? a prelevare dal vassoio il quantitativo di medicinale esatto da somministrare ad un paziente, riponendo nel carrello il medicinale avanzato.
Un altro aspetto fondamentale riguarda il fatto che tale carrello ? configurato per interfacciarsi con un apposito armadio di immagazzinamento, descritto nella domanda di brevetto n.
102021000003374 depositata a nome della Richiedente, al fine di ricevere i medicinali da distribuire nel reparto ospedaliero.
L?armadio ? dotato di un?unit? centrale di controllo in comunicazione di segnale con un?architettura centrale ICT sanitaria dell?ospedale. Tale unit? centrale di controllo permette di monitorare e tenere traccia dei medicinali immagazzinati e consegnati al carrello.
Inoltre, a sua volta, il carrello ? dotato di un elaboratore configurato per memorizzare i medicinali immagazzinati al suo interno e tenere traccia di quelli forniti all?operatore per essere somministrati ai pazienti.
L?elaboratore del carrello ? collegato all?architettura centrale ICT sanitaria dell?ospedale dimodoch? le informazioni sui medicinali, sulla loro posizione e sulla loro somministrazione, siano sempre disponibili e monitorate dall?elaboratore e dall?unit? centrale.
Tali soluzioni note, bench? permettano al personale ospedaliero di prelevare facilmente e in maniera corretta il farmaco da somministrare, risultano comunque suscettibili di svariate migliorie al fine di ridurre al minimo l?errore dell?operatore anche nella fase successiva di distribuzione dei farmaci ai pazienti.
Di fatto, sebbene i carrelli noti presentano un elevato grado di automatizzazione nelle operazioni di immagazzinamento e distribuzione medicinali, le operazioni successive al prelievo del farmaco risultano ancora soggette a possibili errori del personale. Infatti, siccome i medicinali prelevati dall?operatore sono generalmente raggruppati all?interno di scatole o, in caso di medicinali liquidi, contenuti in apposite boccette, l?operatore deve necessariamente aprire la scatola, che solitamente contiene una quantit? maggiore di farmaci rispetto al necessario, prelevare la quantit? necessaria di farmaci da somministrare al paziente, chiudere la scatola e riporla nel carrello. Infine, l?operatore deve registrare tale quantit? di farmaco rimasta nella scatola al fine di aggiornare il numero di farmaci immagazzinati.
Durante tali operazioni, l?operatore potrebbe commettere degli errori, ad esempio prelevando la quantit? sbagliata di farmaci o contando in maniera errata la quantit? rimasta, che possono comportare un errata somministrazione dei farmaci al paziente e uno scorretto tracciamento e monitoraggio dei farmaci.
Al fine di risolvere le problematiche sopra descritte, la Richiedente ha pensato di realizzare un carrello dotato di un dispositivo rilevatore, comodamente e facilmente raggiungibile dall?operatore, che permette di aiutare quest?ultimo nella somministrazione di farmaci al paziente e nel tracciamento dei medicinali somministrati.
Uno scopo della presente invenzione ? pertanto quello di provvedere una soluzione che permetta di ridurre gli errori degli operatori nella somministrazione di medicinali ai pazienti.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di poter monitorare e tenere traccia dei medicinali somministrati ai pazienti e immagazzinati nel carrello.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di poter gestire in maniera ottimizzata le scorte e gli ordini dei medicinali immagazzinati nel carrello e nel magazzino dell?ospedale.
Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un carrello che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell?ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente carrello avente le caratteristiche della rivendicazione 1.
Ancora un altro scopo del presente trovato ? quello di realizzare un dispositivo avente le caratteristiche della rivendicazione 11.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un carrello, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
- le figure 1 e 2 sono viste in prospettiva di due versioni del carrello in accordo con la presente invenzione,
- le figure 3, 4, 5 e 6 sono viste in dettaglio di diverse forme di realizzazione del dispositivo di rilevamento del carrello di figura 1 e 2.
Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicato globalmente con 1 un carrello per la distribuzione di medicinali.
Il carrello 1 comprende una scocca 2 che delimita un vano di alloggiamento 3 per l?immagazzinamento di una pluralit? di medicinali. La scocca 2 ? definita nel suo complesso da quattro pareti laterali (una frontale 2a, una posteriore 2b e due laterali 2c, 2d), una base 2e e un piano superiore o di lavoro 2f.
Nell?ambito della presente trattazione, i termini ?superiore? e ?inferiore?, ?anteriore?, ?posteriore?, ?verticale? e ?orizzontale?, impiegati con riferimento al carrello 1, si intendono riferiti alle condizioni di normale utilizzo del carrello 1, ossia quelle in cui esso ? impiegato da un utilizzatore ed ? disposto in appoggio al suolo.
Il carrello 1 comprende almeno una ruota 4 associata alla scocca 2 per poter movimentare il carrello 1 lungo almeno una direzione di avanzamento. In particolare, alla base 2e del carrello 1 sono associate quattro ruote 4 piroettanti disposte in sostanziale corrispondenza dei vertici della base 2e. Non si escludono tuttavia forme di realizzazioni alternative in cui una coppia di ruote 4 pu? essere ad orientamento di tipo fisso, ad esempio con solamente la coppia di ruote anteriori piroettanti o altrimenti solo quelli posteriori.
Inoltre, il carrello 1 ? dotato di un manubrio 5 impugnabile da un operatore per guidare e spostare il carrello 1. Preferibilmente, il manubrio 5 ? fissato in corrispondenza della parete posteriore 2b.
Come osservabile dalla figura 1, il carrello 1 comprende una zona di ingresso di un medicinale nel carrello 1 e una zona di uscita del medicinale dal carrello 1.
Secondo una forma di realizzazione, il carrello 1 ? dotato di un gruppo di movimentazione, non illustrato nelle figure, del tutto simile a quanto oggetto della domanda di brevetto italiana n. 102021000003341 a nome della stessa Richiedente la cui descrizione ? qui incorporata come riferimento.
Secondo una forma di realizzazione, il carrello 1 ? dotato di un gruppo di movimentazione, non illustrato nelle figure, del tutto simile a quanto oggetto della domanda di brevetto italiana n. 102021000016235 a nome della stessa Richiedente la cui descrizione ? qui incorporata come riferimento. Il gruppo di movimentazione ? disposto almeno parzialmente all?interno del vano di alloggiamento 3 e configurato per movimentare il medicinale tra la zona di ingresso e la zona di uscita. A tale scopo, il carrello 1 pu? comprendere un vassoio configurato per ricevere e contenere i medicinali. Il gruppo di movimentazione ? dotato di almeno un ripiano atto a ricevere e supportare il vassoio. L?utilizzo di un gruppo di movimentazione configurato per movimentare una determinata tipologia di vassoi consente di gestire la distribuzione dei farmaci in modo indiretto, evitando cos? la manipolazione dei contenitori e/o dei blister che solitamente presentano forme e dimensioni diverse da farmaco a farmaco. Non si escludono, tuttavia, ulteriori forme realizzative in cui il ripiano ? configurato per movimentare direttamente i medicinali.
Ulteriormente, il carrello 1 presenta almeno una zona di immagazzinamento per l?immagazzinamento del vassoio prima di essere prelevato dal gruppo di movimentazione per movimentarlo verso la zona di uscita.
Preferibilmente, il carrello 1 comprende una pluralit? di zone di immagazzinamento per immagazzinare un numero elevato di vassoi all?interno del carrello 1, cos? da consentire agli operatori sanitari di curare un elevato numero di pazienti durante il medesimo tragitto di reparto.
A tale scopo, il carrello 1 comprende almeno una struttura di supporto disposta internamente al vano di alloggiamento 3 e dotata di almeno un elemento di supporto disposto in corrispondenza di una zona di immagazzinamento e atto a ricevere e supportare un vassoio e/o un medicinale.
Riassumendo, il vassoio ? disposto in corrispondenza della zona di ingresso, ad esempio da un armadio o da un operatore, inserendolo nel carrello 1 attraverso un?apertura di accesso. A questo punto, il gruppo di movimentazione movimenta il vassoio verso il punto di immagazzinamento per immagazzinarlo nel vano di alloggiamento 3. Quando un operatore ha necessit? di prelevare il farmaco contenuto nel vassoio, il gruppo di movimentazione viene attivato, ad esempio da mezzi di elaborazione, per prelevare il vassoio dalla zona di immagazzinamento e movimentarlo verso la zona di uscita, consentendo cos? agli operatori di prelevare i medicinali e distribuirli ai pazienti.
Ulteriormente, il gruppo di movimentazione ? configurato altres? per movimentare il ripiano verso una zona di scaricamento in cui il ripiano ? configurato per interfacciarsi con un armadio di immagazzinamento, ad esempio, l?armadio oggetto della domanda di brevetto italiana n.
102021000003374 a nome della stessa Richiedente la cui descrizione ? qui incorporata come riferimento. Tale operazione risulta solitamente necessaria al fine di rimuovere i vassoi vuoti dal carrello 1 o per immagazzinare nel carrello 1 solamente quei vassoi che devono essere trasportati nel reparto ospedaliero. Preferibilmente, la zona di scaricamento coincide con la zona di ingresso.
Opportunamente, il carrello 1 comprende almeno un?apertura di uscita disposta in corrispondenza della zona di uscita e configurata per consentire la fuoriuscita del medicinale dal vano di alloggiamento 3. Nella fattispecie, l?apertura di uscita ? ricavata sul piano di lavoro 2f o in corrispondenza di quest?ultimo.
Non si esclude tuttavia che la zona di uscita, e quindi l?apertura di uscita, possa essere disposta in corrispondenza di una diversa parete, come ad esempio la prima parete laterale 2c al fine di aumentare la flessibilit? del carrello 1.
In particolare, l?apertura di uscita ? realizzata passante per consentire lo scambio del vassoio, o di un medicinale, tra il ripiano/vassoio e/o il gruppo di movimentazione e l?utilizzatore.
Vantaggiosamente, la zona di ingresso ? disposta in corrispondenza di una delle pareti laterali 2c, 2d e ad una altezza dal suolo predefinita per consentire l?interfacciamento del carrello 1 con uno o pi? armadi per l?immagazzinamento e la movimentazione di medicinali. In particolare, la zona di ingresso ? disposta in corrispondenza di una sola delle pareti laterali 2c, 2d del carrello 1, preferibilmente la seconda parete laterale 2d. Tuttavia, non si esclude la possibilit? che l?apertura di ingresso sia ricavata su un?altra parete del carrello 1, ad esempio quella opposta.
Opportunamente, il carrello 1 comprende un?apertura di accesso posizionata in corrispondenza della zona di ingresso per consentire la fuoriuscita/ingresso del medicinale da/nel vano di alloggiamento 3. Mediante l?apertura di accesso, il carrello 1 pu? interfacciarsi con l?armadio di immagazzinamento per ricevere e/o fornire i vassoi da/verso l?armadio.
L?apertura di accesso ? realizzata passante per consentire lo scambio del vassoio o del medicinale tra il gruppo di movimentazione e l?armadio.
L?armadio ? dotato di una singola apertura ricavata sulla sua parete frontale e destinata al passaggio di un vassoio porta medicinali alla volta. A tale scopo, l?armadio ? dotato di un manipolatore configurato per trasferire i vassoi. Il manipolatore opera in traslazione verso il carrello 1 estendendosi oltre la parete frontale dell?armadio per attraversare almeno parzialmente sia l?apertura dell?armadio sia l?apertura di accesso del carrello 1. Una volta che il vassoio ? entrato almeno parzialmente nel carrello 1, il manipolatore rilascia il vassoio 1 su di un apposito supporto per essere prelevato da opportuni mezzi di interfacciamento del carrello 1 che prendono in consegna il vassoio per il successivo immagazzinamento all?interno del carrello 1.
Utilmente, l?apertura di accesso del carrello 1 e l?apertura dell?armadio sono disposte ad una stessa altezza dal suolo per permettere il trasferimento dei vassoi dall?armadio al carrello 1, e/o viceversa.
Vantaggiosamente, il carrello 1 ? dotato di mezzi di elaborazione (non illustrati) configurati per comandare in maniera almeno parzialmente automatizzata il funzionamento del carrello 1.
Opportunamente, i mezzi di elaborazione sono in collegamento di segnale con il gruppo di movimentazione per comandarne il funzionamento.
Inoltre, i mezzi di elaborazione possono essere collegati ad una architettura centrale ICT sanitaria dell?ospedale, ad esempio mediante un?architettura software di propriet? della Richiedente che comunica con l?architettura centrale ICT. In tal modo, le informazioni sui medicinali, sulla loro posizione e sulla loro somministrazione sono sempre disponibili e monitorate dai mezzi di elaborazione e/o dall?unit? centrale.
I suddetti segnali possono essere monitorati costantemente dai mezzi di elaborazione e/o dall?architettura centrale ICT sanitaria dell?ospedale per controllare in maniera intelligente tutte le operazioni di tracciamento dei medicinali e dei vassoi sia all?interno dell?ambiente ospedaliero, sia all?interno del carrello 1 e dell?armadio.
Preferibilmente, i mezzi di elaborazione sono utilizzabili da un operatore mediante un?opportuna interfaccia ad essa collegata (ad esempio, un display, uno smartphone, un tablet, ecc.). A tale scopo, l?interfaccia ? configurata per generare uno o pi? segnali da inviare ai mezzi di elaborazione. Ad esempio, l?operatore pu? inserire i dati del farmaco autonomamente nel carrello 1 tramite il display o direttamente con il proprio smartphone, tablet e/o un pc. In questo modo, il carrello 1 pu? operare come distributore di farmaci (ovvero in modalit? cosiddetta ?dispensing?) per consentire ad un operatore di selezionare, a seconda delle necessit?, il farmaco da prelevare e erogarlo. Ad esempio, il display pu? illustrare i farmaci contenuti nel carrello 1 e, mediante un tastierino elettronico o un touch screen, pu? consentire all?operatore di selezionare quale tra i farmaci illustrati vuole prelevare.
Vantaggiosamente, il carrello 1 comprende almeno un dispositivo di rilevamento 8 associato al piano di lavoro 2f, risultando in questo modo facilmente raggiungibile da un operatore.
Il dispositivo di rilevamento 8 ? configurato per ricevere una quantit? discreta di almeno un medicinale. La quantit? discreta di almeno un medicinale comprende una o pi? singole parti. Il dispositivo di rilevamento 8 ? configurato per rilevare il numero di singole parti della quantit? discreta.
Con il termine ?quantit? discreta? si intende riferirsi ad un insieme di uno o pi? medicinali che pu? essere suddiviso in una o pi? singole parti. Ad esempio, nel caso in cui il medicinale ? di tipo solido, ovvero si presenta sottoforma di pillole contenute, ad esempio, in un contenitore, la quantit? discreta di uno o pi? medicinali si pu? riferire ad una pluralit? di pillole prelevate dal contenitore. In tal caso, il termine ?singole parti? fa riferimento alle singole pillole. In un altro esempio, in cui il medicinale ? di tipo liquido ed ? contenuto in appositi flaconi da cui viene prelevato mediante uno specifico dosatore in grado di suddividerlo in gocce, il termine ?singole parti? pu? fare rifermento alle gocce di medicinali in cui viene suddiviso il liquido prelevato.
Come visibile da figura 1, il dispositivo di rilevamento 8 ? dotato di almeno una porzione di passaggio 9 per il passaggio di almeno una singola parte dell?almeno un medicinale.
A tale scopo, la porzione di passaggio 9 presenta almeno un ingresso 10 per l?ingresso di una singola parte dell?almeno un medicinale e un?uscita 11 per l?uscita della singola parte dell?almeno un medicinale.
Nella fattispecie, la porzione di passaggio 9 presenta una cavit? 13 per il passaggio di una singola parte dell?almeno un medicinale. Inoltre, la porzione di passaggio 9 presenta un?apertura di ingresso 10a, disposta in corrispondenza dell?ingresso 10, e un?apertura di uscita 11a disposta in corrispondenza dell?uscita 11. Le aperture di ingresso e di uscita sono comunicanti con la cavit? 13 per consentire l?ingresso e l?uscita di almeno una delle singole parti nella/dalla porzione di passaggio 9. Non si esclude tuttavia che la cavit? 13 possa essere cieca, ovvero priva dell?uscita 11 e i medicinali inseriti fuoriescano dall?ingresso 10a.
Opportunamente, la porzione di passaggio 9 presenta una sezione sostanzialmente circolare. Inoltre, la porzione di passaggio 9 si estende tra l?ingresso 10 e l?uscita 11 lungo una direzione sostanzialmente rettilinea, preferibilmente sostanzialmente in verticale.
Allo stesso modo, le aperture di ingresso 10a e di uscita 11a presentano anch?esse un profilo sostanzialmente circolare. Preferibilmente, l?apertura di uscita 11a presenta un raggio minore dell?apertura di ingresso 10a.
Non si esclude tuttavia che la porzione di passaggio 9, l?apertura di ingresso 10a e/o l?apertura di uscita 11a possano presentare conformazioni differenti.
Vantaggiosamente, il dispositivo di rilevamento 8 comprende mezzi di acquisizione 12 disposti in sostanziale corrispondenza della porzione di passaggio 9 e configurati per identificare una variazione luminosa al passaggio di una singola parte del medicinale, generando un corrispondente segnale elettrico di identificazione.
In accordo con una forma di realizzazione, i mezzi di acquisizione 12 possono comprendere sensori generici, ad esempio, meccanici, acustici, a vibrazione, ecc. configurati per rilevare il passaggio di una singola parte del medicinale, generando un corrispondente segnale elettrico di identificazione.
Inoltre, il dispositivo di rilevamento 8 ? dotato di un?unit? di elaborazione 6 in comunicazione di segnale con i mezzi di acquisizione 12 per ricevere il segnale di identificazione al fine di contare il numero di volte che una singola parte del medicinale passa dalla porzione di passaggio 9. Tale unit? di elaborazione 6 pu? coincidere con i mezzi di elaborazione del carrello 1 o essere separata da quest?ultimi. Nel caso in cui l?unit? di elaborazione 6 ? separata dai mezzi di elaborazione, l?unit? di elaborazione 6 ?, preferibilmente, in comunicazione di segnale con i mezzi di elaborazione. L?operatore, una volta prelevata una quantit? discreta di un medicinale, pu? inserire le singole parti di quest?ultimo nella porzione di passaggio 9. Le singole parti di medicinale sono intercettate dai mezzi di acquisizione 12 che, generando un corrispondente segnale di identificazione, permettono all?unit? di elaborazione di contarle. Infine, le singole parti fuoriescono dall?uscita 11 e vengono prelevate dall?operatore che provveder? a somministrarle al paziente.
Preferibilmente, i mezzi di acquisizione 12 sono del tipo di un dispositivo elettronico come, ad esempio, un sensore ad infrarossi, un sensore di prossimit?, un sensore di distanza, una fotocellula, un sensore ottico e/o simili, idonei a rilevare il passaggio di un elemento.
Ancora pi? preferibilmente, i mezzi di acquisizione 12 sono un sensore ottico del tipo combinato emettitore/ricevitore configurato per emettere e ricevere una radiazione luminosa lungo almeno un percorso ottico.
La Richiedente ha notato che, vantaggiosamente, tali mezzi di acquisizione sono in grado di rilevare il passaggio di medicinali sia di tipo solido sia di tipo liquido.
Come illustrato in figura 2, i mezzi di acquisizione 12 comprendono almeno un emettitore 14 di una radiazione luminosa e almeno un ricevitore 15 atto ricevere tale radiazione luminosa. Utilmente, i mezzi di acquisizione 12 sono configurati per rilevare una variazione della radiazione luminosa ricevuta dal ricevitore 15 e generare in uscita un corrispondente segnale di identificazione.
Preferibilmente, il ricevitore 15 ? disposto affacciato all?emettitore 14. Non si esclude tuttavia che l?emettitore 14 e il ricevitore 15 non siano disposti affacciati tra loro e siano previsti degli elementi riflettenti in grado di indirizzare la radiazione emessa dall?emettitore 14 verso il ricevitore 15. Preferibilmente, l?emettitore 14 ? atto ad emettere una radiazione lungo un percorso ottico sostanzialmente lineare. Il ricevitore 15 ? disposto lungo tale percorso ottico per ricevere la radiazione luminosa.
Non si esclude tuttavia che l?emettitore 14 sia configurato per emettere una radiazione lungo un percorso ottico differente, ad esempio circolare.
L?emettitore 14 e il ricevitore 15 sono disposti dimodoch? il percorso ottico si estendi trasversalmente alla porzione di passaggio 9. Preferibilmente, l?emettitore 14 e il ricevitore 15 sono contrapposti rispetto alla porzione di passaggio 9. Ancora pi? preferibilmente, l?emettitore 14 e il ricevitore 15 sono disposti in posizione radialmente opposta.
Opportunamente, il dispositivo di rilevamento 8 ? integrato al carrello 1. In particolare, il dispositivo di rilevamento 8 ? integrato al piano di lavoro 2f della scocca 2.
A tale scopo, la scocca 2 comprende una porzione di alloggiamento 17 per il dispositivo di rilevamento 8 disposta in corrispondenza del piano di lavoro 2f. La porzione di passaggio 9 ? ricavata nella porzione di alloggiamento 17 e i mezzi di acquisizione 12 sono montati sulla porzione di alloggiamento 17 in corrispondenza della porzione di passaggio 9.
Nella fattispecie, la porzione di alloggiamento 17 ? fissata al piano di lavoro 2f. Preferibilmente, la porzione di alloggiamento 17 ? solidale al piano di lavoro 2f. Ancora pi? preferibilmente, la porzione di alloggiamento 17 ? realizzata di pezzo con il piano di lavoro f.
In particolare, la porzione di alloggiamento 17 comprende una superficie superiore 18, ove cui ? ricavato l?ingresso 10, e una superficie inferiore 19 ove cui ? ricavata l?uscita 11. La superficie superiore 18 e quella inferiore sono contrapposte tra loro lungo una direzione verticale. La cavit? 13 della porzione di alloggiamento 17 si estende tra la superficie superiore 18 e la superficie inferiore 19.
Opportunamente, la porzione di alloggiamento 17 definisce almeno una sede 20 atta a ricevere ed alloggiare un bicchiere G. La sede 20 ? affacciata all?uscita 11 della porzione di passaggio 9 dimodoch? il bicchiere G possa ricevere le singole parti in uscita. Nella fattispecie, la sede 20 ? predisposta per accogliere il bicchiere G e posizionarlo sotto l?uscita 11.
Preferibilmente, la sede 20 presenta un vano ove cui ? inseribile il bicchiere G.
Non si esclude tuttavia che la porzione di alloggiamento 17 sia priva di sede 20 e il bicchiere G sia disposto in appoggio direttamente al piano di lavoro 2f.
Come visibile da figura 1, la sede 20 presenta almeno una superficie di appoggio 21 ove cui ? posizionabile in appoggio il bicchiere G. La superficie di appoggio 21 ? disposta inferiormente all?uscita 11 della porzione di passaggio 9.
Utilmente, la sede 20 presenta mezzi di centraggio 22 atti a ricevere il bicchiere G per disporlo allineato all?uscita 11 della porzione di passaggio 9.
Preferibilmente, i mezzi di centraggio 22 presentano almeno una depressione 23 ricavata sulla superficie di appoggio 21 e disposta inferiormente all?apertura di uscita 11a. La depressione 23 ? atta a ricevere almeno una porzione di fondo del bicchiere G per disporre quest?ultimo allineato all?uscita 11 della porzione di passaggio 9.
A tale scopo, la depressione 23 ? delimitata da un bordo laterale 24 che presenta un profilo sostanzialmente complementare alla porzione di fondo del bicchiere G. In pratica, la depressione 23 presenta un bordo laterale sostanzialmente circolare.
Inoltre, preferibilmente, la depressione 23 presenta una soluzione di continuit? lungo il bordo laterale 24 che permette l?inserimento del bicchiere G nella depressione 23. In altre parole, il bordo laterale 24 della depressione 23 presenta un profilo sostanzialmente a ?C?.
Secondo una o pi? versioni illustrate in figura 1, la porzione di alloggiamento 17 ? dotata di un elemento a mensola 26 a cui ? associato il dispositivo di rilevamento 8.
L?elemento a mensola 26 ? disposto superiormente al piano di lavoro 2f. Inoltre, l?elemento a mensola 26 ? distaccato dal piano di lavoro 2f per definire, con quest?ultimo, la sede 20.
Nella fattispecie, l?elemento a mensola 26 presenta una conformazione sostanzialmente a lastra in cui si individua una superficie superiore 18 e una inferiore 19 sostanzialmente piatte.
Inoltre, l?elemento a mensola 26 ? collegato alla scocca 2 mediante un elemento di collegamento 27. In particolare, l?elemento di collegamento 27 ? solidale alla scocca 2. Ancora pi? in particolare, l?elemento di collegamento 27 ? solidale al piano di lavoro 2f.
Come sopra anticipato, l?elemento di collegamento 27 e l?elemento a mensola 26 sono realizzati di pezzo con la scocca 2, in particolare con il piano di lavoro 2f.
Preferibilmente, l?elemento a mensola 26 ? disposto sostanzialmente parallelamente al piano di lavoro 2f, ovvero sostanzialmente in orizzontale. Invece, l?elemento di collegamento 27 ? disposto sostanzialmente trasversalmente al piano di lavoro 2f, ovvero sostanzialmente in verticale. Nella fattispecie, l?elemento a mensola 26 sporge a sbalzo dall?elemento di collegamento 27 e si estende trasversalmente a quest?ultimo.
Come illustrato in figura 1, preferibilmente, l?elemento a mensola 26 presenta una conformazione a ?L? in cui si individua un primo tratto che si estende sostanzialmente parallelamente al piano di lavoro 2f tra la parete posteriore e la parete frontale della scocca 2, e un secondo tratto che si estende trasversalmente al primo tratto e sostanzialmente parallelamente al piano di lavoro 2f. Utilmente, il dispositivo di rilevamento 8 ? associato e/o integrato al secondo tratto dell?elemento a mensola 26, preferibilmente in corrispondenza di una sua estremit?.
Secondo una o pi? versioni illustrate nella figura 2, la porzione di alloggiamento 17 comprende un corpo di alloggiamento 28 associato al piano di lavoro 2f. In particolare, il corpo di alloggiamento 28 ? disposto superiormente al piano di lavoro 2f. Ancora pi? in particolare, il corpo di alloggiamento 28 ? collegato al piano di lavoro 2f. Preferibilmente, il corpo di alloggiamento 28 ? solidale al piano di lavoro 2f. Ancora pi? preferibilmente, il corpo di alloggiamento 28 ? realizzato di pezzo con il piano di lavoro 2f.
Il corpo di alloggiamento 28 presenta un vano che definisce la sede 20. Inoltre, la porzione di passaggio 9 ? disposta nel corpo di alloggiamento 28 mettendo in comunicazione l?apertura di uscita 11a con il vano.
Come sopra anticipato, il carrello 1 comprende un?unit? di elaborazione 6 in comunicazione di segnale con i mezzi di acquisizione 12.
Inoltre, l?unit? di elaborazione 6 pu? ricevere, ad esempio mediante un?interfaccia 7, almeno un dato identificativo dell?almeno un medicinale prelevato, da prelevare e/o ricevuto dal dispositivo di rilevamento 8.
Preferibilmente, l?unit? di elaborazione 6 pu? ricevere in ingresso il numero di singole parti dell?almeno un medicinale che l?operatore deve prelevare. L?unit? di elaborazione 6 pu? cos? generare un segnale di stop che indicher? all?operatore il raggiungimento del numero corretto di singole parti da somministrare al paziente.
In pratica, prima di somministrare al paziente il medicinale, l?operatore legge la cartella clinica contenente le informazioni relative al paziente (ad esempio il tipo e la quantit? di medicinale che deve assumere) e, sulla base di quest?ultime, inserisce mediante l?interfaccia 7 i dati indicativi del medicinale da prelevare e la relativa quantit?. A questo punto, l?operatore preleva una quantit? discreta di tale medicinale e inserisce le singole parti nel dispositivo di rilevamento 8. Al raggiungimento del numero di singole parti da somministrare al paziente, l?unit? di elaborazione genera un segnale di stop a seguito del quale l?operatore termina di inserire le singole parti e preleva quelle fuoriuscite dall?uscita 11 del dispositivo di rilevamento 8 per somministrarle al paziente.
In una o pi? versioni, la cartella clinica pu? essere di tipo digitale dimodoch? l?unit? di elaborazione 6 possa ricevere automaticamente i dati relativi il paziente da curare e quindi fornire in autonomia il medicinale all?operatore.
Inoltre, in questo modo, mediante l?interfaccia ? possibile indicare all?operatore il numero di medicinali da prelevare per fornirli al paziente. Secondo una o pi? versioni, l?unit? di elaborazione 6 e/o i mezzi di elaborazione sono configurati per monitore, registrare e/o tenere traccia dei medicinali immagazzinati nel carrello 1 e/o dei medicinali prelevati dall?operatore. A tale scopo, l?unit? di elaborazione 6 e/o i mezzi di elaborazione comprendono un database atto a memorizzare i dati indentificativi dei medicinali immagazzinatati e/o di quelli prelevati. Come sopra anticipato, tali dati indentificativi possono essere forniti mediante un?opportuna interfaccia 7 collegata all?unit? di elaborazione 6. A tale scopo, l?interfaccia 7 ? configurata per generare uno o pi? segnali da inviare all?unit? di elaborazione 6, come ad esempio un segnale rappresentativo dei dati indicativi di almeno un medicinale immagazzinato nel carrello 1.
Tali dati possono essere utilizzati dai mezzi di elaborazione per controllare il gruppo di movimentazione al fine di fornire l?esatto medicinale all?operatore.
Ulteriormente, il database ? atto a memorizzare altres? i dati dell?operatore che preleva i medicinali e del paziente a cui vengono somministrati tali medicinali prelevati.
Utilmente, l?unit? di elaborazione 6 ? configurata per sottrare la quantit? discreta di medicinali contata dal dispositivo di rilevamento 8 dalla quantit? memorizzata nel database, tenendo cos? traccia in maniera automatica di quali e quanti medicinali sono immagazzinati nel carrello 1.
In una versione, prima di somministrare e/o contare il medicinale, ? possibile acquisire informazioni sul medicinale che si sta somministrando mediante previa lettura del codice a barre, RFID, e/o simili e anche acquisire informazioni del badge dell?operatore incaricato alla somministrazione tramite un dispositivo di lettura opportunamente provvisto nel carrello.
Preferibilmente, l?unit? di elaborazione 6 ? del tipo di un dispositivo elettronico come ad esempio un PLC, microcontrollore, PC e/o simili.
Inoltre, l?unit? di elaborazione 6 pu? comprendere almeno un software tra: un software di enterprise resource planning (?ERP?), un software electronic health record (?EHR?), un software di data recording, un software di data analysis, un software di machine learning o di intelligenza artificiale.
Come sopra anticipato, il carrello 1 comprende un?interfaccia 7 configurata per interfacciarsi con l?operatore. L?interfaccia 7 ? in comunicazione di segnale con almeno uno tra l?unit? di elaborazione 6 e il dispositivo di rilevamento 8. Preferibilmente, l?interfaccia 7 ? operativamente collegata ad almeno una tra l?unit? di elaborazione 6 e il dispositivo di rilevamento 8 mediante almeno uno tra collegamento cablato, wireless, un?infrastruttura di rete, infrarossi, Bluetooth e/o simili
L?interfaccia ? atta a ricevere almeno uno tra:
- il numero di singole parti di almeno un medicinale da prelevare dal carrello 1, e/o
- i dati indentificativi di almeno un medicinale da prelevare dal carrello 1.
In altre parole, l?interfaccia 7 ? configurata per ricevere i dati indentificativi del medicinale da prelevare in modo da poter registrare quali medicinali vengono prelevati dall?operatore. Inoltre, qualora sia necessario prelevare solo una determinata quantit? di tale medicinale, l?operatore pu? digitare tramite l?interfaccia 7 il numero di singole parti del medicinale da prelevare.
Inoltre, l?interfaccia 7 ? configurata per permettere ad un operatore di visualizzare il conteggio effettuato dal dispositivo di rilevamento 8.
A tale scopo, l?interfaccia 7 pu? comprendere almeno un dispositivo di riproduzione audio/video.
Come sopra anticipato, preferibilmente, l?interfaccia 7 ? del tipo di un dispositivo elettronico di interfacciamento, come ad esempio un PC, un tablet, display, e/o simili.
Convenientemente, il carrello 1 comprende un generatore di segnali sonori 29 operativamente collegato al dispositivo di rilevazione. Il generatore di segnali sonori ? configurato per generare un segnale sonoro ad ogni rilevazione da parte dei mezzi di acquisizione 12 di un passaggio di una singola parte.
In altre parole, il generatore di segnali sonori 29 riceve in ingresso il segnale di identificazione dai mezzi di acquisizione 12 e genera in uscita un segnale sonoro che indica l?avvenuto passaggio di una singola parte nella porzione di passaggio.
Inoltre, il generatore di segnali sonori 29 ? operativamente collegato all?unit? di elaborazione 6 per ricevere da quest?ultima il numero totale di singole parti da contare e generare un segnale sonoro al raggiungimento di tale numero.
Il generatore di segnali sonori 29 pu? essere anche configurato per emettere un segnale sonoro ad una frequenza variabile, aumentando tale frequenza al progressivo raggiungimento del numero totale di singole parti da prelevare. Come illustrato nella figura 1, il carrello 1 pu? comprendere mezzi di acquisizione audio e/o video 30. I mezzi di acquisizione audio e/o video 30 sono dotati di almeno un apparecchio di acquisizione video, come ad esempio una telecamera, una webcam e simili, e/o almeno un apparecchio di acquisizione audio, come ad esempio un microfono. Non si escludono, tuttavia, forme di realizzazione alternative dei mezzi di acquisizione audio e/o video 30 in cui l?apparecchio di acquisizione video e l?apparecchio di acquisizione audio siano realizzati in un unico dispositivo elettronico configurato per l?acquisizione audio e video.
Utilmente, la telecamera 30 pu? essere dotata di un sensore, preferibilmente sensore ottico, configurato per individuare, registrare e/o contare i farmaci da somministrare ad un paziente, oppure per tener traccia in maniera automatica del prelievo o immagazzinamento di un farmaco dal/nel carrello 1.
In una o pi? versioni, la telecamera 30 ? configurata per registrare l?attivit? svolta dal personale, come ad esempio la preparazione e somministrazione delle terapie da parte degli infermieri, per eventuali analisi e/o investigazioni. In altre parole, la telecamera 30 effettua una registrazione, e quindi un monitoraggio, in continuo delle attivit? svolte dal personale al fine di verificarne l?effettivo e regolare svolgimento.
In una o pi? versioni, la telecamera 30 ? orientata per inquadrare verso il basso, in direzione del piano di lavoro 2f, al fine di non inquadrare i volti delle persone per mantenere la privacy delle stesse.
Secondo una forma di realizzazione illustrata nelle figure 1 e 4, il dispositivo di rilevamento 8 ? dotato di almeno un elemento a imbuto 31 associabile in maniera amovibile alla porzione di passaggio 9. L?elemento a imbuto 31 ? atto a convogliare i medicinali nell?ingresso della porzione di passaggio 9, evitando che tocchino le pareti della porzione di passaggio 9. Nella fattispecie, l?elemento a imbuto 31 ? associabile all?apertura di ingresso 10a della porzione di passaggio 9.
Tale accorgimento permette di ridurre le possibili contaminazioni dei medicinali da somministrare ai pazienti.
Poich? l?elemento a imbuto 31 ? associabile in maniere rimovibile alla porzione di passaggio 9, ad ogni utilizzo pu? essere rimosso per poterlo lavare, sanificare o sostituire con un nuovo elemento a imbuto 31, evitando quindi la contaminazione dei farmaci tra una preparazione e la successiva. A tale scopo, preferibilmente, il dispositivo di rilevamento 8 presenta una pluralit? di elementi a imbuto interscambiabili tra loro.
Nel dettaglio, l?elemento a imbuto 31 presenta una forma sostanzialmente conica o a tronco di cono in cui si individuano almeno una base minore 31a e una base maggiore 31b aventi ciascuna una sezione sostanzialmente circolare. Nel dettaglio, la base minore 31a presenta un raggio minore del raggio della base maggiore 31b.
L?elemento a imbuto 31 presenta una cavit? passante che si estende tra la base maggiore 31b e la base minore 31a. La cavit? passante ? atta a convogliare i medicinali, preferibilmente uno alla volta, verso la porzione di passaggio 9.
Utilmente, la base minore 31a presenta conformazione sostanzialmente complementare all?apertura di ingresso 10a della porzione di passaggio 9. In questo modo, l?elemento a imbuto 31 ? associabile alla porzione di passaggio posizionando la base minore 31a in corrispondenza dell?apertura di ingresso 10a per mettere in comunicazione la porzione di passaggio 9 con la cavit? passante.
Secondo una o pi? versioni illustrate in figura 5, il carrello 1 comprende almeno un bicchiere G avente almeno una porzione sostanzialmente trasparente ai mezzi di acquisizione 12. In altre parole, il bicchiere G presenta almeno una porzione che, quando interposta tra l?emettitore 14 e il ricevitore 15 dei mezzi di acquisizione 12, pu? essere attraversata dalla radiazione emessa dall?emettitore 14 dimodoch? raggiunga il ricevitore 15. Preferibilmente, la porzione trasparente ? interposta tra una porzione di fondo e una porzione superiore del bicchiere G.
Inoltre, la porzione di passaggio 9 ? configurata per ricevere almeno parte del bicchiere G al fine di disporre la porzione trasparente in corrispondenza dei mezzi di acquisizione 12.
Una volta inserito il bicchiere G nella porzione di passaggio 9, l?operatore pu? immettere le singole parti della quantit? discreta di medicinali da contare nel bicchiere G, preferibilmente una alla volta. Le singole parti, cadendo verso il fondo del bicchiere G, vengono rilevate dai mezzi di acquisizione 12 che permettono al dispositivo di rilevamento di contarle. Successivamente, l?operatore pu? estrarre il bicchiere G dalla porzione di passaggio 9 e consegnarlo direttamente al paziente.
Tale accorgimento permette di semplificare le operazioni di distribuzione e il conteggio dei medicinali. Inoltre, utilizzando direttamente il bicchiere destinato a distribuire i medicinali ? possibile ridurre drasticamente o annullare le possibili contaminazioni dei medicinali durante tali operazioni. In tale versione, la porzione di passaggio 9 pu? essere priva di un?uscita 11. Infatti, i medicinali vengono inseriti direttamente nel bicchiere G e fuoriescono con quest?ultimo dall?ingresso 10.
Preferibilmente, il carrello 1 comprende una pluralit? di bicchieri G.
In accordo con la forma di realizzazione di figura 6, la porzione di passaggio 9 presenta un?apertura frontale 25 ricavata nella superficie frontale della porzione di alloggiamento 17. L?apertura 25 ? configurata per permettere l?inserimento del bicchiere G nella porzione di passaggio 9. In pratica, la porzione di passaggio 9 presenta in sezione trasversale una conformazione sostanzialmente a ?C? per l?alloggiamento e il trattenimento del bicchiere.
Come visibile in figura 6, la porzione di passaggio 9 presenta una superficie di battuta 32 disposta in corrispondenza dell?ingresso 10. La superficie di battuta 32 ? atta a riscontrare in battuta almeno un bordo del bicchiere e/o dell?elemento a imbuto 31 per bloccarlo.
In particolare, la superficie di battuta 32 circonda almeno parzialmente l?apertura di ingresso 10a. In altre parole, la superficie di battuta 32 presenta una conformazione sostanzialmente discoidale in cui si individua un raggio interno e un raggio esterno. Il raggio interno ? sostanzialmente coincidente con il raggio dell?apertura di ingresso 10a. Invece, il raggio esterno ? maggiore del raggio dell?apertura di ingresso 10a.
Nel dettaglio, la superficie superiore 18 della porzione di alloggiamento 17 presenta una depressione in corrispondenza dell?apertura di ingresso 10a che definisce la superficie di battuta 32.
In una o pi? versioni osservabili in figura 4, la superficie di battuta 32 presenta conformazione sostanzialmente complementare alla base minore 31a dell?elemento a imbuto 31. In altre parole, il raggio interno della superficie di battuta 32 ? minore del raggio della base minore dell?elemento a imbuto 31. In questo modo, l?elemento a imbuto 31 pu? essere posizionato superiormente alla porzione di passaggio 9 appoggiando la base minore sulla superficie di battuta 32.
In una o pi? versioni osservabili in figura 5, il raggio interno della superficie di battuta 32 ? sostanzialmente minore del raggio della porzione di fondo del bicchiere G e sostanzialmente maggiore del raggio della porzione superiore del bicchiere G. Tale accorgimento permette di inserire il bicchiere solo parzialmente nella porzione di passaggio 9, bloccandolo all?interno di quest?ultimo in modo da posizionare la porzione trasparente interposta tra l?emettitore 14 e il ricevitore 15 dei mezzi di acquisizione 12. Si ? in pratica constatato come l?invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che il carrello per la distribuzione di medicinali secondo il trovato permette di ridurre gli errori degli operatori nella somministrazione di medicinali ai pazienti, tenendo al contempo traccia della quantit? di medicinali somministrati (fino alla dose unitaria) ai pazienti e immagazzinati nel carrello.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1) Carrello (1) per la distribuzione di medicinali, comprendente almeno una scocca (2) delimitante un vano di alloggiamento (3) per l?immagazzinamento di una pluralit? di medicinali, detta scocca (2) essendo dotata di un piano di lavoro (2f) disposto superiormente a detto vano di alloggiamento (3),
caratterizzato dal fatto di comprendere
almeno un dispositivo di rilevamento (8) associato a detto piano di lavoro (2f) e configurato per ricevere una quantit? discreta di almeno un medicinale,
in cui detto dispositivo di rilevamento (8) ? dotato di:
- almeno una porzione di passaggio (9) per il passaggio di almeno una singola parte di detto medicinale,
- mezzi di acquisizione (12) disposti in sostanziale corrispondenza di detta porzione di passaggio (9) e configurati per rilevare il passaggio di almeno detta singola parte di detto medicinale, generando un corrispondente segnale elettrico di identificazione,
- un?unit? di elaborazione (6) in comunicazione di segnale con detti mezzi di acquisizione (12) per ricevere detto segnale di identificazione al fine di contare il numero di volte che una singola parte di detto almeno un medicinale passa dalla porzione di passaggio (9).
2) Carrello (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta scocca (2) comprende una porzione di alloggiamento (17) per detto dispositivo di rilevamento (8) disposta in corrispondenza di detto piano di lavoro (2f),
detta porzione di passaggio (9) essendo ricavata in detta porzione di alloggiamento (17) e detti mezzi di acquisizione (12) essendo montati su detta porzione di alloggiamento (17) in corrispondenza di detta porzione di passaggio (9).
3) Carrello (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione di passaggio (9) presenta almeno un ingresso (10) per l?ingresso di almeno una singola parte di detto almeno un medicinale e un?uscita (11) per l?uscita di detta almeno una singola parte di detto almeno un medicinale.
4) Carrello (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione di alloggiamento (17) definisce almeno una sede (20) atta a ricevere ed alloggiare un bicchiere (G),
detta sede (20) essendo affacciata a detta uscita (11) di detta porzione di passaggio (9) dimodoch? detto bicchiere (G) possa ricevere dette singole parti in uscita.
5) Carrello (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione di alloggiamento (17) comprende una superficie superiore (18), ove cui ? ricavato detto ingresso (10), e una superficie inferiore (19) ove cui ? ricavata detta uscita (11).
6) Carrello (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta sede (20) comprende una superficie di appoggio (21) ove cui ? posizionabile in appoggio detto bicchiere (G), detta superficie di appoggio (21) essendo disposta inferiormente a detta uscita (11).
7) Carrello (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un elemento a imbuto (31) associabile in maniera amovibile a detta porzione di passaggio (9), detto elemento a imbuto (31) essendo atto a convogliare detti medicinali in detto ingresso (10), evitando che tocchino le pareti di detta porzione di passaggio (9).
8) Carrello (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un bicchiere (G) avente almeno una porzione trasparente a detti mezzi di acquisizione (12), e dal fatto che detta porzione di passaggio (9) ? configurata per ricevere almeno parte di detto bicchiere (G) al fine di disporre detta porzione trasparente in corrispondenza di detti mezzi di acquisizione (12).
9) Carrello (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione di passaggio (9) comprende una superficie di battuta (32) disposta in corrispondenza di detto ingresso (10), detta superficie di battuta (32) essendo atta a riscontrare in battuta almeno un bordo di detto bicchiere e/o di detto elemento a imbuto (31) per bloccarlo.
10) Dispositivo di rilevamento (8) associato ad un piano di lavoro (2f) di un carrello (1) per la distribuzione di medicinali e configurato per ricevere una quantit? discreta di almeno un medicinale, comprendente:
- almeno una porzione di passaggio (9) per il passaggio di almeno una singola parte di detto medicinale,
- mezzi di acquisizione (12) disposti in sostanziale corrispondenza di detta porzione di passaggio (9) e configurati per identificare una variazione luminosa al passaggio di almeno detta singola parte di detto medicinale, generando un corrispondente segnale elettrico di identificazione,
- un?unit? di elaborazione (6) in comunicazione di segnale con detti mezzi di acquisizione (12) per ricevere detto segnale di identificazione al fine di contare il numero di volte che una singola parte di detto almeno un medicinale passa dalla porzione di passaggio (9).
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