IT202100030251A1 - Procedimento per realizzare un prodotto solido a partire da pellame - Google Patents

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IT202100030251A1
IT202100030251A1 IT102021000030251A IT202100030251A IT202100030251A1 IT 202100030251 A1 IT202100030251 A1 IT 202100030251A1 IT 102021000030251 A IT102021000030251 A IT 102021000030251A IT 202100030251 A IT202100030251 A IT 202100030251A IT 202100030251 A1 IT202100030251 A1 IT 202100030251A1
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phase
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IT102021000030251A
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Evelino Leandro
Patrizia Fanton
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Evelino Leandro
Patrizia Fanton
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    • C14SKINS; HIDES; PELTS; LEATHER
    • C14BMECHANICAL TREATMENT OR PROCESSING OF SKINS, HIDES OR LEATHER IN GENERAL; PELT-SHEARING MACHINES; INTESTINE-SPLITTING MACHINES
    • C14B7/00Special leathers and their manufacture
    • C14B7/02Composite leathers
    • C14B7/04Composite leathers by cementing or pressing together leather pieces, strips or layers, Reinforcing or stiffening leather by means of reinforcing layers
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C14SKINS; HIDES; PELTS; LEATHER
    • C14BMECHANICAL TREATMENT OR PROCESSING OF SKINS, HIDES OR LEATHER IN GENERAL; PELT-SHEARING MACHINES; INTESTINE-SPLITTING MACHINES
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Description

PROCEDIMENTO PER REALIZZARE UN PRODOTTO SOLIDO
A PARTIRE DA PELLAME
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione concerne un procedimento per realizzare un prodotto solido a partire da pellame, secondo il preambolo della rivendicazione indipendente n.1.
Il procedimento di cui trattasi si inserisce nel settore della lavorazione di pellame, ed in particolare nel settore del recupero e della lavorazione di scarti derivanti da precedenti lavorazioni di pellame, al fine di ottenere nuovi prodotti che possano essere riutilizzati per diversi impieghi.
Vantaggiosamente, tali nuovi prodotti sono destinati ad essere impiegati in diversi settori, quali il settore dell?edilizia, ad esempio per realizzare pannelli isolanti o elementi di rivestimento (quali piastrelle), il settore dell?arredo, ad esempio per realizzare le pareti di un mobile (eventualmente associate ad altri pannelli), il settore dell?abbigliamento e della moda, ad esempio per la realizzazione di articoli di abbigliamento, calzature, borse, ecc.
Stato della tecnica
Sono noti procedimenti per lavorare il pellame, i quali prevedono solitamente di ritagliare il pellame al fine di ottenere un elemento sagomato in pelle per realizzare prodotti finiti, solitamente per il settore calzaturiero ed abbigliamento in generale.
Tali procedimenti, come noto, producono un elevato quantitativo di scarti di lavorazione, noti anche come sfridi di lavorazione, i quali, oltre a determinare uno spreco di materiale, implicano un elevato costo di smaltimento.
A seguito della lavorazione del pellame, gli scarti devono infatti essere trasportati e conferiti ad un sito dedicato al loro smaltimento, solitamente un inceneritore o una discarica.
Un?ulteriore problematica legata allo smaltimento di tali scarti di lavorazione risiede nel fatto che esso comporta un danno ambientale, sia se gli scarti sono smaltiti tramite inceneritore, in quanto la loro combustione determina immissioni di gas, ceneri e polveri in atmosfera, sia se vengono smaltiti nelle discariche, in quanto costituiscono elevati volumi di rifiuti e la loro decomposizione pu? comportare il rilascio di sostanze nocive (in particolare metalli pesanti) presenti all?interno della pelle lavorata.
Al fine di ovviare almeno in parte a tali inconvenienti ? stato sviluppato un procedimento per il recupero di scarti di lavorazioni di pellame che consenta la loro successiva lavorazione industriale per ottenere nuovi prodotti, descritto ad esempio nel brevetto italiano IT 102016000009152.
Il suddetto procedimento prevede una fase di taglio, in cui gli scarti sono tagliati in una pluralit? di ritagli, ed una successiva fase di impasto, in cui i suddetti ritagli sono impastati con colla.
Il procedimento prevede inoltre una fase di pressatura, in cui l?impasto di ritagli e colla ? pressato per ottenere un pannello il quale ? infine fatto asciugare in aria per solidificare la colla presente nell?impasto ed ottenere un prodotto finito.
In particolare, tale procedimento prevede l?utilizzo di una colla vinilica a base d?acqua o, in alternativa, una colla contenente solventi, quale ad esempio una colla poliuretanica, neoprenica, termoplastica o mastici, o una colla animale o una colla al lattice.
Tuttavia, anche tale procedimento si ? rivelato nella pratica non scevro di inconvenienti. Pi? in dettaglio, un primo inconveniente risiede nel fatto che i prodotti ottenuti con il suddetto procedimento contengono diverse sostanze sintetiche (legate in particolare ai collanti impiegati), quali cromo o formaldeide, che presentano un elevato impatto ambientale per il successivo smaltimento di tali prodotti. In particolare i collanti impiegati si sono rivelati inadatti ad inibire in maniera efficace il rilascio di sostanze nocive che sono presenti nella pelle trattata, solitamente derivanti dal processo di concia, in particolare cromo e formaldeide.
Inoltre, i residui di scarto di tale procedimento di tipo noto, in particolare costituiti dalle sostanze dei collanti impiegati, risultano anch?essi particolarmente inquinanti e, quindi, a forte impatto ambientale per il loro smaltimento.
Un ulteriore inconveniente del procedimento di tipo noto sopra trattato risiede nel fatto che i prodotti finiti ottenuti con tale procedimento non risultano dotati di buone caratteristiche fisiche e meccaniche, ed in particolare risultano dotati di elevata rigidit?, rendendolo poco adatto ad applicazioni (quali quelle dell?abbigliamento) in cui sono richiesti, anche per motivi estetici e di apprezzamento del consumatore, materiali particolarmente morbidi.
Un ulteriore inconveniente risiede nel fatto che il prodotto finito risulta poco uniforme dal punto di vista estetico e risultano in particolare visibili difetti di scarsa adesione del collante ai ritagli, che determinano una parziale separazione della matrice collante dai ritagli in tale punto. Ci? ? dovuto al fatto che durante la fase di impasto tali collanti impiegati non riescono ad aderire in maniera ottimale ai ritagli.
Presentazione dell?invenzione
In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione ? di ovviare agli inconvenienti della tecnica nota sopra citata, mettendo a disposizione un procedimento per realizzare un prodotto solido a partire da pellame, il quale consenta di ottenere prodotti a basso impatto ambientale.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un procedimento per realizzare un prodotto solido a partire da pellame, il quale possa essere attuato con una non significativa produzione di residui di scarto inquinanti.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un procedimento per realizzare un prodotto solido a partire da pellame, il quale consenta di ottenere prodotti utilizzabili in svariati settori applicativi.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un procedimento per realizzare un prodotto solido a partire da pellame, il quale consenta di ottenere prodotti dotati di buone propriet? fisiche e meccaniche.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un procedimento per realizzare un prodotto solido a partire da pellame, il quale consenta di ottenere un prodotto che sia dotato di una sufficiente elasticit? per l?applicazione ad esempio nel settore dell?abbigliamento e della valigeria.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un procedimento il quale consenta di ottenere un prodotto finito che goda di elevate propriet? estetiche.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un procedimento il quale consenta di recuperare e riutilizzare gli scarti di lavorazione del pellame.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un procedimento che risulti semplice, che presenti costi contenuti e che sia realizzabile con apparecchiature di tipo noto.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell?invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento agli uniti disegni, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
? la figura 1 illustra un esempio degli elementi fogliformi del pellame utilizzato nel procedimento in oggetto;
? la figura 2 mostra una fase di taglio del procedimento in oggetto;
? la figura 3 mostra una fase di impasto del procedimento in oggetto;
? la figura 4 mostra una fase di pressatura del procedimento in oggetto;
? la figura 5 mostra un esempio del prodotto solido ottenuto con il procedimento in oggetto.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Il procedimento per realizzare un prodotto solido a partire da pellame in accordo con la presente invenzione consente di utilizzare scarti di pellame per realizzare nuovi prodotti solidi impiegabili in diverse applicazioni.
Ad esempio, i prodotti solidi possono essere impiegati per realizzare prodotti per l?edilizia (ad esempio per realizzare pannelli isolanti o di elementi di rivestimento), per componenti di mobili e componentistica di settore dell?arredo (ad esempio per realizzare le pareti di un mobile), per parti di articoli di abbigliamento o di valigeria (quali calzature, borse), ecc.
In particolare, i prodotti solidi ottenuti con il presente prodotto possono essere sia prodotti intermedi che sono utilizzati come prodotto di partenza per ottenere prodotti finiti, sia prodotti di per s? gi? finiti, come trattato in dettaglio nel seguito.
Con riferimento all?esempio delle allegate figure, il procedimento in oggetto comprende una fase di predisposizione di almeno un elemento fogliforme 1 in pellame.
In particolare, possono essere predisposti pi? elementi fogliformi 1, di svariate forme e dimensioni, derivanti in particolare come scarti della produzione di prodotti in pelle. Vantaggiosamente, gli elementi fogliformi 1 potranno essere di qualsiasi tipo di pellame, quale cuoio, pelle di capra, di vitello, di maiale, ecc.
Il procedimento in oggetto prevede inoltre una fase di taglio, in cui gli elementi fogliformi 1 sono tagliati ciascuno in una pluralit? di ritagli 2, come illustrato ad esempio in figura 2.
In particolare, i ritagli 2 hanno dimensioni minori degli elementi fogli formi 1 e, vantaggiosamente, possono avere svariate dimensioni e forme geometriche di vari tipi. Vantaggiosamente, la suddetta fase di taglio ? ottenuta con almeno un?apparecchiatura di taglio 3, preferibilmente di tipo automatizzato, di per s? noto per il tecnico del settore e quindi non descritta nel dettaglio in seguito.
Vantaggiosamente, l?apparecchiatura di taglio 3 comprende una stazione di carico 4, in corrispondenza della quale un operatore carica gli elementi fogliformi 1 sull?apparecchiatura di taglio 3 medesima, ed almeno un dispositivo di taglio 5 (dotato di una o pi? lame 6), il quale ? azionabile (preferibilmente in maniera automatizzata o semi-automatizzata) per agire sugli elementi fogliformi 1 al fine di tagliarli nella suddetta pluralit? di ritagli 2.
Opportunamente, il dispositivo di taglio 5 dell?apparecchiatura di taglio 3 potr? essere a movimento lineare o a movimento rotativo.
Vantaggiosamente, con riferimento all?esempio di figura 2, l?apparecchiatura di taglio 3 comprende un piano di lavoro 7 (sostanzialmente orizzontale) sul quale sono predisposti (durante la suddetta fase di taglio) gli elementi fogliformi 1 in corrispondenza della stazione di carico 4 (definita ad esempio da una zona di tale piano di lavoro 7). Il dispositivo di taglio 5 ? disposto sopra al piano di lavoro 7 ed ? movimentabile verticalmente per agire ciclicamente sugli elementi fogliformi 1 disposti sul piano di lavoro 7 medesimo. Preferibilmente, l?apparecchiatura di taglio 3 ? predisposta per determinare un movimento relativo del dispositivo di taglio 5 rispetto al piano di lavoro 7, in modo tale che il dispositivo di taglio 5 possa agire in successione su differenti zone del piano di lavoro 7 e quindi su differenti elementi fogliformi 1. Tale movimento relativo pu? essere ottenuto, ad esempio, azionando il dispositivo di taglio 5 a spostarsi orizzontalmente rispetto al piano di lavoro 7 fisso, oppure facendo avanzare il piano di lavoro 7, lungo una direzione di avanzamento X orizzontale, rispetto al dispositivo di taglio 5 fisso lungo tale direzione di avanzamento X.
In accordo con una diversa forma realizzativa non illustrata, l?apparecchiatura di taglio 3 ? costituita da una tranciatrice a rulli rotanti, in cui il dispositivo di taglio 5 comprende una o pi? coppie di rulli controrotanti dotati di lame e tra i quali sono alimentati gli elementi fogliformi 1 da tagliare.
Vantaggiosamente, la fase di taglio ? eseguita mediante la suddetta apparecchiatura da taglio 3 e comprende, vantaggiosamente, almeno una operazione di tranciatura, in cui le lame 6 del dispositivo di taglio 5 tranciano, preferibilmente in maniera netta, l?elemento fogliforme 1.
In questo modo, preferibilmente, l?operazione di tranciatura consente di tagliare in maniera netta gli elementi fogliformi 1 ottenendo ritagli 2 con bordi ben definiti e non strappati. Ci?, in particolare, consente di ottenere i ritagli 2 senza produrre significative quantit? di polveri di lavorazione.
Vantaggiosamente, la fase di taglio pu? prevedere di ripetere anche pi? volte la suddetta operazione di tranciatura per ottenere ritagli 2 di dimensioni sempre pi? piccole ad ogni iterazione, eventualmente con diversi dispositivi di taglio 5 atti a produrre ritagli 2 di dimensioni differenti.
Dopo la fase di taglio, il procedimento in oggetto comprende inoltre una fase di impasto, in cui la pluralit? di ritagli 2 ? disposta all?interno di un contenitore 8 ed un collante 9 ? aggiunto alla pluralit? di ritagli 2 nel contenitore 8 per ottenere almeno un prodotto impastato 10.
Opportunamente, il suddetto collante 9 ? allo stato liquido o semiliquido/viscoso ed ? vantaggiosamente versato nel contenitore 8 prima o dopo l?inserimento dei ritagli 2. Vantaggiosamente, la fase di impasto avviene per mezzo di un impastatore 11 atto a mescolare i ritagli 2 con il collante 9, al fine di amalgamare in maniera sostanzialmente uniforme i ritagli 2 all?interno del collante 9 medesimo.
Preferibilmente, con riferimento all?esempio di figura 3, l?impastatore 11 comprende almeno una pala di mescolamento 12 la quale ? disposta all?interno del contenitore 8 ed ? azionabile, vantaggiosamente in maniera motorizzata, a ruotare per mescolare l?impasto costituito dal collante 9 e dai ritagli 2.
In particolare, il contenitore 8 ? esso stesso un componente dell?impastatore 11.
Preferibilmente, i ritagli 2 ottenuti a seguito della suddetta fase di taglio hanno ciascuno dimensione massima compresa sostanzialmente tra 1 mm e 30 mm. Tali dimensioni, in particolare, favoriscono l?ottenimento, a seguito della fase di impasto, di una distribuzione sostanzialmente uniforme dei ritagli 2 nel collante 9.
Dopo la fase di impasto, il procedimento in oggetto comprende una fase di pressatura, in cui il prodotto impastato 10 ? pressato per ottenere un prodotto semilavorato 13 pressato.
Vantaggiosamente, in tale fase di pressatura, il prodotto impastato 10 ? posizionato in almeno uno stampo 14, nel quale il prodotto impastato 10 viene pressato.
In accordo con una forma realizzativa particolare, il prodotto impastato 10 viene estratto fuori dal contenitore 8 e versato (preferibilmente direttamente) nello stampo 14 in cui ? eseguita la fase di pressatura, come nell?esempio di figura 4.
In accordo con una diversa forma realizzativa, la fase di pressatura ? realizzata direttamente all?interno del contenitore 8, il quale vantaggiosamente definisce parte dello stampo 14.
Vantaggiosamente, la fase di pressatura viene svolta quando il prodotto impastato 10 si trova in uno stato semiliquido, in modo che si adatti pi? facilmente alla forma del suddetto stampo 14.
Vantaggiosamente, la fase di pressatura ? ottenuta con una o pi? presse azionabili ad agire in pressione sul prodotto impastato 10. In particolare, tali presse fanno parte dello stampo 14 medesimo.
Ad esempio, con riferimento all?esempio di figura 4, lo stampo 14 comprende una base 17 (eventualmente cava) sulla quale ? disposto il prodotto impastato 10 ed almeno una pressa superiore 15 azionabile a spostarsi verso tale base 17 per comprimere il prodotto impastato 10 tra quest?ultima e la pressa superiore 15 medesima.
Dopo la fase di pressatura, il procedimento in oggetto comprende inoltre una fase di solidificazione, in cui il collante 9 del prodotto semilavorato 13 pressato solidifica almeno parzialmente per ottenere un prodotto solido 18 finale.
Preferibilmente, la fase di solidificazione avviene lasciando asciugare il prodotto semilavorato 13 pressato all?aria per un determinato periodo di tempo, in particolare a temperatura ambiente.
Durante questa fase, parte dell?umidit? presente sia sulla superfice sia all?interno del prodotto semilavorato 13 ? vantaggiosamente eliminata tramite evaporazione della stessa.
In accordo con l?idea alla base della presente invenzione, il collante 9 utilizzato nella fase di impasto comprende almeno una resina naturale.
In questo modo, in particolare, il prodotto solido 18 ottenuto con il procedimento in oggetto risulta composto con componenti a basso impatto ambientale (in particolare con basso contenuto di cromo e formaldeide).
Vantaggiosamente, la presenza di almeno una resina naturale nel collante 9 consente di aumentare la percentuale di prodotti naturali del procedimento in oggetto e di aumentare la morbidezza dei prodotti finiti.
Inoltre, la resina naturale utilizzata nel collante 9 consente vantaggiosamente di realizzare un procedimento ecosostenibile, il quale riduca la percentuale utilizzata di resine sintetiche. In particolare, anche i residui di scarto del collante 9 saranno facilmente smaltibili senza rischio di inquinare l?ambiente.
Inoltre, il procedimento in oggetto comprende una fase di bagnatura dei ritagli 2, la quale ? eseguita precedentemente alla fase di impasto, e preferibilmente dopo la fase di taglio.
In tale fase di bagnatura, i ritagli 2 sono bagnati almeno con dell?acqua.
In generale, nella fase di bagnatura i ritagli 2 sono bagnati con un liquido di bagnatura comprendente acqua, ed eventualmente ulteriori additivi in soluzione.
Preferibilmente, la fase di bagnatura pu? essere ottenuta per applicazione ai ritagli 2 di acqua nebulizzata, oppure per immersione in un bagno.
Vantaggiosamente, tale fase di bagnatura consente di migliorare l?adesione dei ritagli 2 bagnati con il collante 9 contenente resina naturale impiegato nella fase di impasto. Infatti, si ? sorprendentemente constatato che la condizione bagnata dei ritagli 2 consente al collante 9 con resina naturale di legarsi efficacemente a tali ritagli 2, garantendo una buona resistenza meccanica del prodotto solido 18 ottenuto con il procedimento in oggetto. Ci? consente quindi di ottenere un prodotto solido 18 che presenti ottime caratteristiche di ecosostenibilit? (in quanto realizzato con prodotti di derivazione naturale) ed al contempo presenti caratteristiche meccaniche in grado di renderlo adatto alle pi? diverse applicazioni.
Vantaggiosamente, la resina naturale del collante 9 ? di origine animale o vegetale o fossile.
In particolare, come ? noto, per resine di origine vegetale si intendono resine che sono secrete da determinate piante (direttamente dalla superficie oppure da strutture interne apposite) sia in modo spontaneo sia in seguito a incisioni effettuate sul tronco.
Per resine di origine fossile si intendono resine di origine vegetale, derivanti da vegetali non pi? viventi, e che hanno sub?to un processo di fossilizzazione.
Per resine di origine animale, ad esempio la gommalacca, si intendono le resine ottenute dalle secrezioni di insetti.
Vantaggiosamente, il collante 9 comprende anche pi? resine naturali, di uno o pi? dei tipi sopra descritti.
Vantaggiosamente, la resina naturale del collante 9 ? una resina naturale polidienica. Vantaggiosamente, il collante 9 comprende inoltre almeno una resina poliuretanica, la quale vantaggiosamente conferisce al prodotto solido 18 un modesto ritiro lineare, una rapida sformatura, una elevata resistenza all'urto ed all'abrasione, stabilit? dimensionale ed una ottima finitura superficiale.
Inoltre, la resina poliuretanica presenta un?ottima resistenza a temperature elevate ed una bassa costante dielettrica.
Vantaggiosamente, la resina poliuretanica del collante 9 ? una resina poliuretanica alifatica polietere.
In particolare, tale resina del collante 9 conferisce al prodotto solido 18 una eccellente resistenza agli agenti atmosferici, resistenza all?usura, resistenza chimica, resistenza ai solventi, resistenza alle macchie, resistenza all?acqua, stabilit? al calore, e migliori caratteristiche di rivestimento.
Vantaggiosamente, il collante 9 contiene una frazione a base di componenti di origine naturale superiore al 70% rispetto al peso del residuo secco del collante 9, ed in particolare tra l?80% e l?85%.
In generale, il residuo secco ? la somma dei pesi dei componenti non volatili presenti nel collante 9, espressi come percentuale del peso totale del collante 9.
Per componenti di origine naturale si intendono polimeri composti a partire da monomeri naturali e/o organici.
Vantaggiosamente, la suddetta resina poliuretanica ? ottenuta da materie prime di origine naturale e appartiene alla suddetta frazione di componenti di origine naturale del collante 9.
Vantaggiosamente, l?elevata percentuale di componenti di origine naturale presenti nel collante 9 determina una maggior morbidezza del prodotto impastato 10 al termine della fase di impasto.
L?elevata percentuale di componenti di origine naturale rende il procedimento vantaggiosamente ecosostenibile ed a basso impatto ambientale.
Vantaggiosamente, durante la fase di impasto, i ritagli 2 ed il collante 9 sono meccanicamente impastati tra loro, preferibilmente ad una temperatura compresa tra 15? C e 30? C, ad esempio a temperatura ambiente.
Vantaggiosamente, la fase di impasto ? eseguita per un intervallo di tempo compreso tra 5 e 30 minuti, ad esempio per circa 10 minuti.
In questo modo, il collante 9 si impasta con i ritagli 2 ottenendo almeno un prodotto impastato 10 il quale ? vantaggiosamente sufficientemente amalgamato.
Vantaggiosamente, il procedimento comprende una fase di additivazione, in cui al collante 9 ? additivato almeno un biocida a base di fenoli.
Ci? consente di evitare l?insorgere, nel prodotto solido 18, di batteri, funghi, muffe ed altri organismi e/o microrganismi che potrebbero compromettere la funzionalit? e la durata del prodotto finito ottenuto dal procedimento in oggetto.
Preferibilmente, il biocida viene additivato al collante 9 in una percentuale che varia tra lo 0,05% e l?1% rispetto alla massa totale del collante 9.
Vantaggiosamente, il biocida viene additivato al collante 9 precedentemente alla fase di impasto, in modo da favorirne la distribuzione omogenea all?interno del collante 9 stesso.
Diversamente, il biocida viene additivato al collante 9 durante la fase di impasto, in modo che venga almeno parzialmente impastato con i ritagli 2.
Vantaggiosamente, dopo la fase di solidificazione, il procedimento comprende una fase di deumidificazione, in cui il prodotto solido 18 ? disposto in una camera di deumidificazione per rimuovere almeno parte di umidit? residua presente nel prodotto solido 18.
Ad esempio, tale fase di deumidificazione ? ottenuta mediante un deumidificatore, di per s? di tipo noto, il quale ? atto a togliere umidit? dalla suddetta camera di deumidificazione al fine di estrarre l?umidit? anche dal prodotto solido 18 disposto al suo interno.
Vantaggiosamente, la fase di deumidificazione ha lo scopo di rimuovere dal prodotto solido 18 buona parte dell?umidit? presente nei ritagli 2 a seguito della fase di bagnatura, al fine di portare la percentuale di umidit? del prodotto solido 18 al di sotto di una quantit? che eviti l?insorgere di batteri, funghi, muffe ed altri organismi e/o microrganismi che potrebbero compromettere la funzionalit? e la durata del prodotto solido 18 ottenuto dal procedimento in oggetto.
Vantaggiosamente, nella fase di impasto il collante 9 ? aggiunto nel contenitore 8 in una quantit? compresa tra il 60% ed il 120% rispetto al peso dei ritagli 2, e preferibilmente tra l?80% ed il 100%, in funzione ad esempio del tipo di pellame utilizzato.
Vantaggiosamente, il prodotto solido 18 ottenuto mediante il procedimento in oggetto ? realizzato in forma di foglio, o di pannello (come nell?esempio illustrato in figura 5).
Ovviamente, il prodotto solido 18 potr? essere sagomato anche con altre forme, in funzione della destinazione d?uso o di applicazione.
Come detto in precedenza, il prodotto solido 18 pu? essere predisposto per l?impiego in molteplici settori.
In particolare, il prodotto solido 18 realizzato pu? essere utilizzato come prodotto di partenza per ottenere prodotti finiti. Ad esempio, nel settore dell?abbigliamento il prodotto solido 18, in particolare in forma di foglio, ? utilizzabile per la realizzazione di capi d?abbigliamento o di parti di essi, eventualmente accoppiato ad altri elementi. In particolare, il prodotto pu? essere utilizzato per realizzare parti di vestiti, quali giacche o guanti, o nel settore calzaturiero, ad esempio per realizzare la tomaia o le solette (eventualmente accoppiato con altri strati) di calzature.
Inoltre, il prodotto solido 18 pu? trovare applicazione nel settore della valigeria, in particolare per la realizzazione di borse, cinture, portafogli, ecc.
Vantaggiosamente, il prodotto solido 18 pu? essere utilizzato per realizzare prodotti di cancelleria, quali cartelline, portadocumenti, men? per ristoranti, ecc., oppure anche prodotti di ulteriori settori quali porta-bicchieri, rivestimenti per bottiglie, ecc.
Vantaggiosamente, il prodotto solido 18 pu? essere utilizzato nel settore automobilistico per realizzare ad esempio rivestimenti per gli interni delle automobili (come il cruscotto o la tappezzeria).
Inoltre, il prodotto solido 18, in particolare realizzato sotto forma di pannello, ? adatto ad essere impiegato nel settore dell?edilizia, in particolare come pannello isolante, e pu? essere ad esempio interposto tra pannelli in cartongesso per ottenere una parete. Inoltre, il prodotto solido 18 pu? essere utilizzato come piastrella (sia per rivestimento murario che per pavimentazione) eventualmente rigidamente accoppiato con un supporto in ceramica. Inoltre, il prodotto 18, opportunamente sagomato, pu? costituire ulteriori elementi edilizi, quali tegole, piatti docce, guaine di isolamento, ecc., eventualmente sottoposti a trattamenti per renderli adatti (ad esempio maggiormente impermeabili) per la specifica applicazione. Vantaggiosamente, il prodotto solido 18, in particolare in forma di foglio, pu? essere utilizzato per il rivestimento delle pareti, ad esempio in sostituzione della carta da parati.
Inoltre, il prodotto solido 18 pu? trovare vantaggiosamente impiego nel settore dell?arredo; in particolare, il prodotto solido 18, realizzato sotto forma di pannello, pu? essere stabilmente interposto tra una coppia di pannelli in legno, ottenendo una parete di un mobile. Vantaggiosamente, il prodotto solido 18, in particolare in forma di foglio, pu? essere utilizzato per tappezzare mobili, quali poltrone, divani, sedie, ecc.
L?invenzione cos? concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Procedimento per realizzare un prodotto solido (18) a partire da pellame, comprendente:
? una fase di predisposizione di almeno un elemento fogliforme (1) in pellame;
? una fase di taglio, in cui detto elemento fogliforme (1) ? tagliato in una pluralit? di ritagli (2);
? una fase di impasto, in cui almeno detta pluralit? di ritagli (2) ? disposta all?interno di un contenitore (8) ed un collante (9) ? aggiunto alla pluralit? di ritagli (2) in detto contenitore (8) per ottenere almeno un prodotto impastato (10);
? una fase di pressatura, in cui detto prodotto impastato (10) ? pressato per ottenere un prodotto semilavorato (13) pressato;
? una fase di solidificazione, in cui il collante (9) di detto prodotto semilavorato (13) pressato solidifica almeno parzialmente per ottenere detto prodotto solido (18); detto procedimento essendo caratterizzato:
? dal fatto di comprendere inoltre una fase di bagnatura di detti ritagli (2), eseguita precedentemente a detta fase di impasto, in cui detti ritagli (2) sono bagnati almeno con acqua, e
? dal fatto che detto collante (9) comprende almeno una resina naturale.
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto collante (9) comprende inoltre almeno una resina poliuretanica.
3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la resina poliuretanica di detto collante (9) ? una resina poliuretanica alifatica polietere.
4. Procedimento secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la resina naturale di detto collante (9) ? una resina naturale polidienica.
5. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto collante (9) contiene una frazione a base di componenti di origine naturale superiore al 70% rispetto al peso del residuo secco di detto collante (9).
6. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, in detta fase di impasto, detti ritagli (2) e detto collante (9) sono meccanicamente mescolati tra loro, ad una temperatura compresa tra 15? C e 30? C.
7. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase di impasto ? eseguita per un intervallo di tempo compreso tra 5 e 30 minuti.
8. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di additivazione, in cui a detto collante (9) ? additivato almeno un biocida a base di fenoli.
9. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di deumidificazione, in cui detto prodotto solido (18) ? disposto in una camera di deumidificazione per rimuovere almeno parte di umidit? residua presente in detto prodotto solido (18).
10. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nella fase di impasto detto collante (9) ? aggiunto in detto contenitore (8) in una quantit? compresa tra il 60% ed il 120% rispetto al peso di detti ritagli (2).
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