IT202100026345A1 - Chiodo per calzature con punta a becco d’anatra - Google Patents

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IT202100026345A1
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IT
Italy
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nail
tip
footwear
shoe
cutting edges
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IT102021000026345A
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English (en)
Inventor
Vito Conte
Sergio Brizzi
Original Assignee
Metallurgica Lombarda S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A43FOOTWEAR
    • A43BCHARACTERISTIC FEATURES OF FOOTWEAR; PARTS OF FOOTWEAR
    • A43B23/00Uppers; Boot legs; Stiffeners; Other single parts of footwear
    • A43B23/20Nails, pegs, pins, clamps, or tacks, for footwear

Landscapes

  • Footwear And Its Accessory, Manufacturing Method And Apparatuses (AREA)

Description

Titolo: ?CHIODO PER CALZATURE CON PUNTA A BECCO D?ANATRA?
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un chiodo per calzature e simili dalla configurazione ottimizzata per l?unione della tomaia alla soletta.
Sfondo dell?invenzione
Le calzature in generale sono costituite da diversi componenti, il cui numero e la cui complessit? varia dalla tipologia e dagli utilizzi. I componenti principali di una scarpa sono la tomaia e la suola, che sono anche i componenti visibili esternamente.
La tomaia ? la parte superiore delle scarpe. Pu? essere in pelle, cuoio o materiali tecnici ed ? formata da un unico pezzo o pi? pezzi cuciti tra loro. Ha la funzione di proteggere e avvolgere il piede assicurando stabilit? e tenuta.
La suola ? invece la parte esterna a contatto con il terreno, che pu? essere di vari materiali, tra cui gomma, legno o cuoio ed ha la funzione di garantire trazione e aderenza.
Le calzature presentano generalmente anche delle solette, ovvero dei sottili rivestimenti posti all?interno della scarpa che assicurano una camminata pi? comoda e una migliore postura. Le solette si presentano in misure e materiali diversi a seconda del tipo di scarpa e sono presenti, in modo differente, sia su scarpe classiche stringate che su scarpe da tennis, sneakers e simili.
Per la realizzazione della calzatura ? necessario eseguire un?operazione di collegamento tra la soletta e i lembi rivoltati della tomaia. Nel caso di scarpe classiche questa operazione viene eseguita normalmente per chiodatura, che si realizza piantando una pluralit? di chiodi con una macchina appositamente configurata sui bordi della soletta. Il processo di chiodatura avviene con l?ausilio di una forma attorno alla quale viene montata la scarpa, posta quindi in corrispondenza della faccia della soletta opposta all?ingresso dei chiodi.
Nel montaggio di una calzatura, quest?operazione assume grande importanza in quanto i chiodi che uniscono soletta e tomaia rappresentano sostanzialmente il telaio che tiene insieme tutta la scarpa. Il funzionamento di questi chiodini ? indicati nel linguaggio del settore anche come ?semenze? ? consiste nel penetrare dapprima il materiale della tomaia (solitamente pellame o finta pelle o tessuti vari) e successivamente la soletta, per poi colpire una piastra di rinforzo in acciaio nella forma e quindi piegarsi ad uncino tenendo di conseguenza aggraffate tomaia e soletta. La figura 1 mostra schematicamente il risultato di questo processo.
In questo tipo di chiodi o semenze si possono distinguere tre sezioni:
- una testa, che deve tenere schiacciata la tomaia;
- un gambo, che deve rimanere il pi? possibile dritto dopo l?applicazione; - una punta, che deve penetrare facilmente nei materiali e deve facilmente piegarsi ed uncinarsi quando raggiunge la piastra della tomaia. Per questi scopi, la testa deve avere un diametro tale da minimizzare il rischio che il materiale della tomaia possa essere strappato via, compatibilmente con le caratteristiche delle macchine utilizzate. Le semenze attualmente in uso hanno una testa con diametro massimo di 2,8 mm, normalmente intorno ai 2,7 mm.
Le semenze note presentano generalmente una punta di tipo ?piramidale?, a sezione generalmente quadrata, con quattro bordi o spigoli a partire dal termine del gambo. Questo tipo di semenze, sebbene ampiamente diffuse nel settore, non sono applicabili a tutti i tipi di calzature, che presentano componenti di materiali e spessori tra loro molto differenti.
In particolare le sneakers, che sono calzature caratterizzate da una suola in gomma, sono realizzate in materiali (tra cui quelli della soletta) pi? morbidi e flessibili rispetto alle scarpe tradizionali, che non permettono l?utilizzo di sistemi di chiodatura tradizionali. Per calzature come queste si ricorre normalmente a meccanismi di unione differenti, tra cui colle e adesivi, che risultano in un prodotto finale con caratteristiche funzionali e di durata inferiori.
Va inoltre segnalato che l?utilizzo di semenze attualmente note dipende fortemente dalla macchina utilizzata per la chiodatura e dalla praticit? e dalla abilit? da parte degli operatori, che hanno difficolt? a poter adattare le semenze alle varie tipologie di scarpe, con conseguente usura precoce di macchinari e delle forme utilizzate.
Sommario dell?invenzione
Da quanto appena esposto, risultano evidenti gli svantaggi dei chiodi per calzatura attualmente in circolazione.
Scopo della presente invenzione ? pertanto quello di fornire un chiodo per calzature o semenza in grado di superare gli svantaggi della tecnica nota.
In particolare, scopo della presente invenzione ? quello di fornire un chiodo per calzature dotato di una punta con una flessibilit? tale da rendere pi? agevole il processo di chiodatura, migliorando al tempo stesso le caratteristiche di unione e tenuta tra i materiali.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire un chiodo per calzature che possa essere applicato a varie tipologie di calzature, tra cui in particolare sneakers e simili.
Questi e altri scopi sono raggiunti da un chiodo in accordo all?invenzione avente le caratteristiche elencate nella annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose dell?invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Sostanzialmente, la presente invenzione riguarda un chiodo (1) per calzature, atto ad unire lembi rivoltati di una tomaia (11) a una soletta (21) di una calzatura, comprendente una testa cilindrica piana (5), un gambo (7) e una punta (9) di sezione rastremantesi a partire dal gambo (7) fino a una punta di penetrazione, in cui la lunghezza totale del chiodo (1) ? compresa tra 6 e 12 mm e detta punta (9) ? dotata di due bordi taglienti (91, 93) e di due superfici laterali arrotondate (92, 94) estendentisi tra detti bordi taglienti (91, 93), la sezione trasversale di detta punta (9) avendo una forma sostanzialmente ovale con due spigoli vivi in corrispondenza dei bordi taglienti (92, 94) e simmetrica rispetto al piano passante per detti bordi taglienti (92, 94).
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche dell?invenzione risulteranno pi? chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita ad una sua forma puramente esemplificativa, e quindi non limitativa, di realizzazione illustrata nei disegni annessi, in cui:
la figura 1 ? una vista schematica della chiodatura di una semenza per accoppiare i bordi di una tomaia a una soletta per mezzo di una forma;
la figura 2 ? una vista in elevazione laterale di una semenza secondo l?invenzione;
la figura 3 ? una vista della semenza mostrata in figura 2 ruotata assialmente di 90?; e
la figura 3a ? una vista della sezione della punta della semenza presa lungo la linea A-A in figura 3.
Descrizione dettagliata dell?invenzione
Verr? ora descritto in dettaglio, con riferimento alle figure annesse, un chiodo per calzature secondo l?invenzione.
La figura 1 mostra schematicamente un chiodino per calzature 1 secondo l?invenzione dopo essere stato piantato in una soletta 21 per collegarla ai lembi rivoltati della tomaia 11 (con eventuale fodera) e dopo essere stato ribattuto contro una forma 31. Dopo l?applicazione, la punta del chiodo 1 risulta quasi totalmente piegata 1 in modo da uncinare la soletta 21 e mantenerla unita alla tomaia 11 grazie alla testa 5. Il gambo 7 del chiodo dopo l?applicazione rimane invece dritto.
Prima dell?utilizzo, il chiodo per calzature 1 ha una configurazione come quella mostrata nelle figure 2 e 3 e presenta convenzionalmente una testa piana circolare 5, un gambo 7 e una punta 9.
Come gi? evidenziato nel corso dell?illustrazione dei prodotti noti, le punte per questi tipi di chiodi presentano solitamente una sezione piramidale che comporta una sere di svantaggi e limiti sia durante l?applicazione che durante il comune utilizzo della scarpa, dovuti ai carichi e agli sforzi in gioco.
La caratteristica essenziale del chiodo 1 secondo l?invenzione ? la presenza di una punta 9 definita ?a becco d?anatra?, ovvero con una forma sostanzialmente pi? appiattita, mostrata nella sezione di fig. 3A presa lungo la linea A-A di fig. 3.
La sezione della punta 9 ha una forma ovalizzata dotata di due bordi taglienti 91 e 93 e due superfici di raccordo 92 e 94 arrotondate. La figura 2 ? una vista in elevazione laterale del chiodo mostrante frontalmente la superfice arrotondata 92, mentre la fig. 3 mostra lo stesso chiodo 1 di figura 2 ruotato di 90?, in cui ? visibile il bordo tagliente 91 e met? delle due superfici arrotondate 92 e 94.
La punta 9 si presenta quindi con una configurazione a becco d?anatra che parte dal gambo 7 con una sezione come quella mostrata in figura 3a e termina in una punta di penetrazione. La minore sezione della punta del chiodo 1 ha di fatto una penetrazione migliore nei materiali ma soprattutto ha un modulo di resistenza alla flessione inferiore e quindi pu? piegarsi pi? facilmente (lungo l?asse minore dell?ovale della sezione di fig. 3a).
Ci? ha il duplice vantaggio di richiedere una minore spinta da parte della macchina per la chiodatura, con conseguente minore usura della stessa, e di sollecitare molto meno le piastre di rinforzo delle forme, prolungandone la durata. In questo modo si ottiene inoltre una migliore tenuta della chiodatura nella calzatura.
I chiodi per calzature o semenze normalmente hanno una lunghezza totale che varia da 5 a 12 mm. Per ottenere gli scopi sopra menzionati, il chiodo 1 secondo l?invenzione presenta vantaggiosamente una lunghezza della punta pari a 4 mm, indipendentemente dalla lunghezza totale del chiodo, che pu? variare dai 6 ai 12 mm. A seconda delle destinazioni d?uso, la lunghezza del gambo 7 del chiodo 1 pu? quindi variare tra i 2 e gli 8 millimetri, con un diametro compreso nell?intervallo tra 1 e 1,2 mm.
Un ulteriore caratteristica innovativa e vantaggiosa del chiodo 1 ? rappresentata dal diametro della testa. I chiodi standard normalmente applicati nel settore presentano un diametro massimo di 2,8 mm, normalmente intorno ai 2,7. Vantaggiosamente, il chiodo 1 ha una testa con diametro superiore ai 2,8 mm, e ancora pi? vantaggiosamente pari a 3 mm. Tale configurazione ottimizza ulteriormente la tenuta e minimizza il rischio che il materiale della tomaia possa essere strappato via.
Un chiodo per calzature 1 cos? descritto presenta caratteristiche funzionali in grado di superare gli svantaggi dei prodotti attualmente in circolazione, permettendo una minore usura. In particolare, un chiodo 1 dotato di una punta 9 con le caratteristiche sopra descritte permette di essere utilizzato su svariati tipi di calzature, anche su quelle in cui, fino ad oggi, l?unione tra tomaia e soletta non pu? essere realizzata tramite chiodatura, o risulta estremamente difficoltosa e poco affidabile. In particolare, il chiodo o semenza 1 avente le caratteristiche delle rivendicazioni annesse pu? essere applicato in modo innovativo su scarpe quali sneakers e simili.
La presente invenzione non ? limitata alle particolari forme di realizzazione precedentemente descritte e illustrate nei disegni annessi, ma ad essa possono essere apportate numerose modifiche di dettaglio, alla portata del tecnico del ramo, senza per questo fuoriuscire dall?ambito dell?invenzione stessa, come definito nelle rivendicazioni annesse.

Claims (6)

RIVENDICAZIONI
1. Chiodo (1) per calzature, atto ad unire lembi rivoltati di una tomaia (11) a una soletta (21) di una calzatura, comprendente una testa cilindrica piana (5), un gambo (7) e una punta (9) di sezione rastremantesi a partire dal gambo (7) fino a una punta di penetrazione, caratterizzato dal fatto che la sua lunghezza totale ? compresa tra 6 e 12 mm e che detta punta (9) ? dotata di due bordi taglienti (91, 93) e di due superfici laterali arrotondate (92, 94) estendentisi tra detti bordi taglienti (91, 93), la sezione trasversale di detta punta (9) avendo una forma sostanzialmente ovale con due spigoli vivi in corrispondenza dei bordi taglienti (92, 94) e simmetrica rispetto al piano passante per detti bordi taglienti (92, 94).
2. Chiodo (1) per calzature secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la lunghezza della punta (9) ? di 4 mm.
3. Chiodo (1) per calzature secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il diametro di detta testa cilindrica piana (5) ? di almeno 2,8 mm, in particolare intorno a 3 mm.
4. Chiodo (1) per calzature secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il gambo (7) ha un diametro che varia tra 1 e 1,2 mm.
5. Chiodo (1) per calzature secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che in fase di applicazione detta punta (9) flette secondo l?asse minore di detta sezione ovale.
6. Chiodo (1) per calzature secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti per l?uso nella produzione di calzature anche del tipo sneakers o simili.
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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CH88903A (de) * 1920-09-10 1921-04-01 Gustav Hugenschmidt Suter Sohlenstift.
DE471134C (de) * 1926-06-04 1929-02-06 Friedrich Wilhelm Von Dreusche Schuhtack
FR928142A (fr) * 1946-05-11 1947-11-19 Clou alpin

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