IT202100026018A1 - Rilevatore di cicli per miniapplicatori - Google Patents

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IT202100026018A1
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IT
Italy
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wall
main body
mounting
crimping
tool
Prior art date
Application number
IT102021000026018A
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English (en)
Inventor
Marino Piotti
Emiliano Milan
Massimo Facconi
Original Assignee
Datainabox S R L
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Description

Titolo: ?Rilevatore di cicli per miniapplicatori?.
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione si sviluppa nel campo della raccolta automatizzata di dati di funzionamento di utensili industriali, in particolare miniapplicatori per l?aggraffaggio di cavi.
Stato della tecnica
I miniapplicatori sono utensili noti progettati per il montaggio a macchinari di aggraffaggio. A seconda della tipologia di macchinario, esso pu? ricevere uno o pi? miniapplicatori, per svolgere pi? operazioni di aggraffattura di terminali su cavi, simultaneamente o in sequenza. Molti miniapplicatori sono strutturalmente simili fra di loro, per consentire la connessione e disconnessione di diversi miniapplicatori a diversi macchinari di aggraffaggio, a seconda delle esigenze di lavorazione contingenti.
Usualmente, i cavi e/o i terminali vengono posizionati su un supporto del miniapplicatore. Elementi di lavoro, che possono essere rappresentati ad esempio da coltelli e organi di serraggio, periodicamente compiono cicli di lavoro muovendosi rispetto supporto per compiere operazioni di spellatura del cavo, e di aggraffaggio di un terminale sul cavo.
In molti ambienti industriali sono presenti un numero elevato di miniapplicatori, che occasionalmente sono riposizionati su diversi macchinari. E? quindi complesso tenere traccia della vita di un miniapplicatore e di quanto esso venga utilizzato. In assenza di queste informazioni, la manutenzione dei miniapplicatori ? inefficiente, con miniapplicatori che possono essere sostituiti troppo presto, oppure che possono essere mantenuti operativi nonostante un eccessivo logoramento.
La domanda di brevetto EP 3524952 descrive un dispositivo autoalimentato progettato per essere montato su diversi tipi di macchinari industriali, e per trasmettere segnali wireless in risposta ad operazioni meccaniche o idrauliche compiute dal macchinario. Il dispositivo riceve l?operazione da rilevare su una leva, posta in corrispondenza di una delle superfici maggiori dell?involucro del dispositivo, opposta alla superficie destinata al montaggio sul macchinario. La leva a sua volta mette in azione un trasduttore, ad esempio elettromeccanico, che genera un segnale elettrico compiendo un movimento a scatto.
Sommario dell?invenzione
Uno scopo della presente invenzione ? di tracciare il funzionamento di utensili di aggraffaggio automatici, quali miniapplicatori, per ottimizzarne la gestione e manutenzione.
Un altro scopo dell?invenzione ? di fornire un dispositivo di rilevamento dei cicli di lavoro autoalimentato, che sia ottimizzato per l?utilizzo in connessione agli utensili di aggraffaggio automatici.
Questi ed altri scopi sono raggiunti da un dispositivo rilevatore di cicli, da un assieme di aggraffaggio, e da un metodo di tracciamento, secondo una qualsiasi delle unite rivendicazioni.
Rispetto a EP 3524952, l?invenzione prevede un diverso posizionamento della leva e del trasduttore. Il trasduttore infatti ? posizionato su una parete di raccordo, fra la parete di montaggio e la parete opposta a quella di montaggio. La leva ? incernierata in una posizione pi? lontana dalla parete di montaggio, rispetto a quanto lo sia il trasduttore. La leva inoltre sporge al di l? della parete di montaggio per essere azionata da una testa del miniapplicatore, scorrevole per azionare gli elementi di lavoro.
Nelle forme realizzative preferite, una staffa ad L viene interposta fra il dispositivo rilevatore ed il corpo principale dell?utensile di aggraffaggio. La staffa ad L si fissa a due pareti, mediante supporti di fissaggio compatibili con la grande maggioranza di miniapplicatori.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell?invenzione saranno riconoscibili da un tecnico del ramo dalla seguente descrizione dettagliata di forme realizzative esemplificative dell?invenzione.
Breve descrizione delle figure
Per migliore comprensione della successiva descrizione dettagliata, alcune forme realizzative dell?invenzione sono illustrate negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra una vista prospettica di un assieme comprendente un utensile di aggraffaggio ed un dispositivo rilevatore di cicli, secondo la presente invenzione, in una prima configurazione d?uso,
- la figura 2 mostra una vista prospettica dell?assieme di figura 1, in una seconda configurazione d?uso,
- la figura 3 mostra una vista prospettica del dispositivo rilevatore di cicli di figura 1, e
- la figura 4 mostra un esempio di staffa del dispositivo rilevatore per la sua connessione ad un utensile di aggraffaggio, secondo un aspetto dell?invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Un assieme di aggraffaggio 1 secondo un aspetto della presente invenzione comprende un utensile di aggraffaggio automatico 200, ad esempio un miniapplicatore di tipo noto, ed un dispositivo rilevatore di cicli 100. Il dispositivo 100 pu? essere fornito anche separatamente dall?utensile 200, e costituisce anche un aspetto a s? stante dell?invenzione. Vengono innanzitutto descritte alcune caratteristiche dell?utensile 200 per meglio comprendere le caratteristiche del dispositivo rilevatore 100.
L?utensile di aggraffaggio 200 comprende un corpo principale 210, montabile in modo rimovibile ad un macchinario di aggraffaggio, di tipo noto e non illustrato, secondo modalit? di connessione note. L?utensile 200 presenta anche un supporto di posizionamento 220, fisso rispetto al corpo principale 210. Il supporto 220 pu? essere una porzione del corpo principale 210, oppure un corpo a s? stante, fissato al corpo principale 210.
Il supporto 220 ? progettato per ricevere in appoggio quegli elementi su cui devono essere svolte operazioni di aggraffaggio da parte dell?utensile 200, come cavi e terminali. In modo noto, il macchinario a cui ? montabile l?utensile 200 pu? prevedere guide per il corretto posizionamento di cavi e terminali rispetto al supporto 220.
Il corpo principale 210 presenta una guida 211, conformata ad esempio come una scanalatura o un canale nel corpo principale 210, che si estende prevalentemente in una direzione longitudinale X-X. Pi? in dettaglio, la guida 211 si estende da una parete superiore 212 ad una parete inferiore 213 del corpo principale 210. Nel seguito, indipendentemente dall?orientamento d?uso dell?utensile 200, si intende come parete inferiore 213 una parete rivolta verso il supporto di posizionamento 220, e come parete superiore 212 una parete opposta alla parete inferiore 213, distanziata da essa in direzione longitudinale X-X.
Inoltre, la guida 211 ? aperta in corrispondenza di una parete frontale 214 del corpo principale 210, e si estende lungo la parete frontale 214. La parete frontale 214 raccorda fra loro la parete superiore 212 e la parete inferiore 213.
L?utensile 200 comprende elementi di lavoro, non illustrati, connessi cinematicamente al corpo principale 210, ad esempio incernierati al corpo principale 210, e quindi mobili rispetto al corpo principale 210. Gli elementi di lavoro sono rivolti verso il supporto di posizionamento 220, e in particolare possono essere connessi alla parete inferiore 213 del corpo principale 210.
Gli elementi di lavoro sono configurati per compiere fasi di spellatura ed aggraffaggio su un cavo e/o un terminale (non illustrati), appoggiati al supporto di posizionamento 220. Esempi di elementi di lavoro sono generalmente noti ai tecnici del settore. Nella forma realizzativa preferita, come noto, un primo elemento di lavoro comprende un primo coltello, configurato per rimuovere una porzione di una guaina che raggruppa pi? cavi in un fascio di cavi. Un secondo elemento di lavoro comprende un secondo coltello configurato per spellare una porzione di un cavo del fascio di cavi. Un terzo elemento di lavoro comprende un organo di serraggio configurato per deformare e serrare una porzione di un terminale sulla porzione spellata del cavo.
L?utensile 200 comprende una struttura di azionamento 230 montata al corpo principale 210 in modo scorrevole lungo la guida 211, in direzione longitudinale X-X. La struttura di azionamento 230 in particolare ? scorrevole fra due posizioni di fine corsa, in avvicinamento ed allontanamento dal supporto di posizionamento 220. Allo scopo dello scorrimento della struttura di azionamento 230, l?utensile 200 pu? comprendere un motore, non illustrato, oppure la struttura di azionamento 230 pu? essere connettibile ad un motore del macchinario di aggraffaggio.
La struttura di azionamento 230 comprende uno stelo 231 posizionato lungo la guida 211. Lo stelo 231 presenta due estremit? distanziate nella direzione longitudinale X-X. La struttura di azionamento 230 ? connessa cinematicamente agli elementi di lavoro, in corrispondenza dell?estremit? dello stelo 231 prossimale al supporto di posizionamento 220. La struttura di azionamento 230 ? quindi configurata per movimentare gli elementi di lavoro, mediante il suo scorrimento lungo la guida 211, affinch? essi compiano le operazioni descritte sopra.
La struttura di azionamento 230 comprende una testa 232, posta all?estremit? dello stelo 231 distale dal supporto di posizionamento 220, e rivolta in allontanamento dal supporto di posizionamento 220. La testa 232 ? posizionata esternamente alla guida 211, e sporge dal corpo principale 210 nella direzione longitudinale X-X, oltre la parete superiore 212. La testa 232 ha preferibilmente dimensioni tali da non consentirne il passaggio attraverso la guida 211. Perci?, la testa 232 pu? fungere da elemento di fine corsa per lo scorrimento della struttura di azionamento 230 verso il supporto di posizionamento 220.
Giova rilevare che molti utensili di aggraffaggio automatico 200 noti presentano una pluralit? di fori in cui sono inseriti rispettivi elementi di fissaggio 240, quali ad esempio viti. Alcuni di tali fori ed elementi di fissaggio 240 possono trovarsi sulla parete frontale 214 del corpo principale 210, sulla struttura di azionamento 230, e in corrispondenza di altre parti dell?utensile 200, quale ad esempio una parete laterale 215 del corpo principale 210, che ? trasversale rispetto alla parete frontale 214 e raccorda fra loro la parete superiore 212 e la parete inferiore 213.
Simili fori ed elementi di fissaggio 240 possono essere previsti per vari scopi, quale ad esempio il reciproco fissaggio di varie parti del corpo principale 210, oppure di varie parti della struttura di azionamento 230.
Il dispositivo rilevatore di cicli 100 comprende un involucro 110, nelle figure conformato sostanzialmente come un parallelepipedo. L?involucro 110 presenta una parete di montaggio 111, scelta preferibilmente fra le due opposti pareti maggiori dell?involucro 110. La parete di montaggio 111 ? configurata per essere fissata ad una parete del corpo principale 210 dell?utensile di aggraffaggio 200, preferibilmente la parete laterale 215.
L?altra delle due opposte pareti maggiori dell?involucro 110 ? una parete libera 112, che ? distanziata dalla parete di montaggio 111 in una direzione trasversale Y-Y rispetto alla direzione longitudinale X-X. Fra le altre pareti, una che nel seguito sar? nominata parete di raccordo 113 congiunge la parete di montaggio 111 e la parete libera 112. La parete di raccordo 113 in uso, cio? quando il dispositivo 100 ? fissato all?utensile 200, rappresenta una parete superiore dell?involucro 110, poich? ? orientata su un medesimo lato della parete superiore 212 del corpo principale 210 dell?utensile 200, dove la testa 232 della struttura di azionamento 230 sporge dal corpo principale 210.
Il dispositivo 100 comprende una leva 120, incernierata all?involucro 110 in corrispondenza di mezzi di cerniera 121. Preferibilmente, i mezzi di cerniera 121 sono prossimali ad una porzione di raccordo fra la parete di raccordo 113 e la parete libera 112. Essi possono trovarsi sulla parete di raccordo 113, sulla parete libera 112, o anche su ulteriori pareti adiacenti alla parete di raccordo 113 ed alla parete libera 112, come mostrato nelle figure.
La leva 120 ? girevole rispetto all?involucro 110, fra una prima posizione, come mostrato in Figura 1, ed una seconda posizione, come mostrato in Figura 2, preferibilmente senza possibilit? di rotare oltre queste due posizioni. Nella prima posizione, un?estremit? libera 122 della leva 120, opposta ai mezzi di cerniera 121, ? distanziata dall?involucro 110. Nella seconda posizione, l?estremit? libera 122 ? ravvicinata all?involucro 110. Un organo elastico non illustrato ? posizionato fra la leva 120 e l?involucro in modo tale da premere la leva 120 verso la seconda posizione.
La leva 120 si estende prevalentemente in una direzione che forma un angolo acuto (ove ? considerato acuto anche un angolo nullo) con la parete di raccordo 113, e/o con la direzione trasversale Y-Y, sia nella prima che nella seconda posizione. Inoltre, in entrambe le posizioni, la leva 120, ed in particolare la sua estremit? libera 122, sporge nella direzione trasversale Y-Y al di l? della parete di montaggio 111 verso l?utensile 200, ed in particolare verso la testa 232 della struttura di azionamento 230.
In tal modo, la leva 120 pu? vantaggiosamente essere premuta dalla testa 232 della struttura di azionamento 230 verso la seconda posizione. Dunque, lo scorrimento della struttura di azionamento 230 lungo la guida 211 del corpo principale 210 dell?utensile 200 pone in rotazione la leva 120. La rotazione avviene dalla prima verso la seconda posizione, quando la leva 120 ? spinta dalla testa 232 mentre la struttura di azionamento 230 scorre verso il supporto 220. Invece, la rotazione avviene dalla seconda verso la prima posizione, quando la leva 120 ? spinta dall?organo elastico mentre la struttura di azionamento 230 scorre in allontanamento dal supporto 220, rilasciando la pressione della testa 232 sulla leva 120.
In una forma realizzativa, a seconda della conformazione del miniapplicatore, la leva 120 in uso ? in contatto diretto con la testa 232. Pi? precisamente, l?estremit? libera 122 della leva 120 si trova fra la testa 232 e la parete superiore 212 del corpo principale 210.
In altre forme realizzative, la distanza della testa 232 dalla parete laterale 215 del corpo principale 210 pu? essere eccessiva per stabilire un contatto fra testa 232 e leva 120. Per rimediare a questo inconveniente, la leva 120 pu? presentare organi di connessione 123, quali ad esempio fori, per il montaggio di un elemento di prolunga (non illustrato) in corrispondenza dell?estremit? libera 122 della leva 120. L?elemento di prolunga pu? essere fornito come elemento opzionale del dispositivo 100, oppure pu? essere realizzato o reperito in autonomia dal destinatario del dispositivo 100. Il fissaggio dell?elemento di prolunga alla leva pu? avvenire accoppiando elementi di fissaggio come viti agli organi di connessione 123 della leva 120.
In presenza dell?elemento di prolunga, ? previsto che l?elemento di prolunga, e non la leva 120, entri in contatto con la testa 232, cos? che la testa 232 prema la leva 120 mediante l?elemento di prolunga.
Similmente al dispositivo di EP 3524952, il dispositivo 100 comprende un trasduttore 130 montato all?involucro 110. Pi? in dettaglio, il trasduttore 130 ? posizionato in corrispondenza della parete di raccordo 113, e si trova rispetto alla direzione trasversale Y-Y fra la parete di montaggio 111 ed i mezzi di cerniera 121. La distanza del trasduttore 130 dalla parete di montaggio 111 ? quindi minore della distanza dei mezzi di cerniera 121 dalla parete di montaggio 111.
La leva 120 ? configurata e posizionata in modo tale da applicare una forza sul trasduttore 130, quando ruotata in un senso di rotazione dalla prima posizione verso la seconda posizione, e da rilasciare tale forza quando ruotata in senso opposto. In particolare, il trasduttore 130 sporge dalla parete di raccordo 113 nella direzione longitudinale X-X ed ? a contatto con la leva 120. Inoltre, l?organo elastico si trova preferibilmente all?interno del trasduttore.
Il trasduttore 130 ? configurato, quando premuto dalla leva 120 con una forza superiore ad una soglia prestabilita, per generare un impulso di energia elettrica mediante un processo di raccolta di energia.
Trasduttori 130 di questo genere sono noti nella tecnica. Un esempio di trasduttore 130 idoneo a tale funzione ? realizzato in materiale piezoelettrico, che appunto genera energia elettrica quando sottoposto a determinate pressioni. Un altro esempio preferito ? rappresentato da un trasduttore 130 elettromeccanico, con una parte fissa e una parte mobile, una delle quali porta un magnete permanente e l?altra un circuito elettrico accoppiato magneticamente al magnete. La parte mobile sporge dalla parete di raccordo 113 ed ? a contatto con la leva 120. Il movimento reciproco di queste parti determina la generazione di energia elettrica nel circuito.
Il dispositivo 100 comprende un modulo di trasmissione, non illustrato. Esso pu? essere montato nell?involucro 110, ma pu? anche avere antenne che sporgono almeno in parte dall?involucro 110.
Il modulo di trasmissione ? connesso al trasduttore 130 ed ? alimentato elettricamente dal solo impulso di energia elettrica generato dal trasduttore 130. In particolare, il dispositivo 100 ? privo di batterie. Il modulo di trasmissione inoltre ? configurato per trasmettere un segnale wireless prestabilito in risposta all?impulso elettrico. In tal modo, un modulo di controllo (non illustrato) remoto rispetto al dispositivo pu? ricevere il segnale wireless e tenere traccia del funzionamento dell?utensile 200, ed in particolare del suo numero di cicli di lavoro.
In tal proposito, un aspetto dell?invenzione riguarda un metodo di tracciamento del funzionamento di una pluralit? di utensili di aggraffaggio automatico 200. A ciascun utensile 200 ? applicato un dispositivo rilevatore di cicli 100. Un sistema di controllo, distanziato degli utensili di aggraffaggio 200 e dai dispositivi 100, riceve i segnali wireless trasmessi dai moduli di trasmissione dei dispositivi 100. Preferibilmente, il sistema di controllo registra la ricezione di ogni segnale cos? ricevuto assieme ad un?indicazione temporale di un istante di ricezione.
Il sistema di controllo quindi conteggia il numero di cicli di lavoro compiuto dai diversi utensili 200 in base ai segnali wireless ricevuti. Il sistema di controllo poi pu? generare report di funzionamento per i singoli utensili 200, in base ai numeri di cicli conteggiati. I report di funzionamento possono ad esempio contenere un?indicazione di un numero totale di cicli compiuti dai dispositivi 100, di una frequenza temporale media dei cicli di lavoro dei dispositivi 100, e/o della necessit? di svolgere un intervento di manutenzione.
Nella forma realizzativa preferita il sistema di controllo comprende un gateway ed un sistema informatico in cloud in comunicazione di segnale con il gateway. Il gateway ? in comunicazione di segnale diretta con i dispositivi 100, per riceverne i segnali wireless. Le funzioni di registrazione temporale degli istanti di ricezione, di conteggio dei cicli, e di generazione dei report possono essere svolte dal gateway o dal sistema in cloud. In alcune forme realizzative, il sistema in cloud pu? non essere richiesto, demandando tutte le funzioni di elaborazione al gateway. Il sistema in cloud ? comunque preferibilmente presente, per migliore consultabilit? dei dati e per diminuire le prestazioni richieste al gateway.
Vengono ora descritti alcuni aspetti delle modalit? di connessione del dispositivo 100 a diversi modelli di utensili 200.
L?involucro 110 presenta una pluralit? di supporti di fissaggio 114 sul lato della parete di montaggio 111, ad esempio formati a fianco della parete di montaggio 111. I supporti di fissaggio 114 sono configurati per l?accoppiamento con complementari elementi di fissaggio, che possono essere i medesimi elementi di fissaggio 240 gi? previsti sull?utensile 200, o simili. Esempi preferiti di supporti di fissaggio 114 sono spallamenti con fori o asole.
In una forma realizzativa, i supporti di fissaggio 114 dell?involucro 100 sono allineati ai fori gi? previsti nel corpo principale 210 dell?utensile 200, ad esempio sulla parete laterale 215, in modo che elementi di fissaggio 240 quali viti possano impegnare simultaneamente tali fori ed i supporti di fissaggio 114. Essi quindi bloccano la parete di montaggio 111 dell?involucro 110 contro il corpo principale 210.
Giova rilevare che i fori del corpo principale 210 sono fori gi? previsti nella maggior parte degli utensili 200, anche qualora questi siano stati realizzati senza riguardo a una possibile futura connessione con dispositivi 100. Tali fori invece non sono realizzati appositamente per la connessione con il dispositivo 100. La posizione dei fori del corpo principale 210 comunque ? sufficientemente simile fra diversi utensili 200 perch? un unico dispositivo 100 possa avere i supporti di fissaggio 114 allineabili ai fori di diversi utensili 200. Inoltre, il fatto di realizzare nei supporti di fissaggio 114 asole di forma allungata facilita il rispetto di questa condizione di allineamento.
In alcune forme realizzative, come quella illustrata nelle figure, ove i fori del corpo principale 210 sono previsti sulla parete frontale 214, ma non sulla parete laterale 215, ai fini del montaggio il dispositivo 100 comprende una staffa di montaggio 140, preferibilmente conformata ad L. La staffa 140 ? montabile rimovibilmente alla parete di montaggio 111 dell?involucro 110 ed al corpo principale 210 dell?utensile 200, per interporsi fra di essi.
Pi? in dettaglio, la staffa 140 comprende una prima parete 141 ed una seconda parte 142, trasversale rispetto alla prima parete 141. Le due pareti 141, 142 della staffa 140 sono individuate ad esempio dalle due gambe della L.
La prima parete 141 della staffa 140 ? configurata per il montaggio rimovibile fra la parete di montaggio 111 dell?involucro 110 e la parete laterale 215 del corpo principale 210. La seconda parete 141 della staffa 140 ? configurata per il montaggio rimovibile alla parete frontale 214 del corpo principale 210, e si estende prevalentemente nella direzione trasversale Y-Y.
La staffa di montaggio 140 presenta una pluralit? di supporti di fissaggio 143, ad esempio fori e/o asole, formati in corrispondenza della prima e della seconda parete 141, 142. I supporti di fissaggio 143 sono configurati per bloccare la staffa di montaggio 140 all?involucro 110 ed al corpo principale 210 dell?utensile 200. In particolare, i supporti di fissaggio 143 sono configurati per l?accoppiamento con complementari elementi di fissaggio, che possono essere i medesimi elementi di fissaggio 240 gi? previsti sull?utensile 200, nonch? elementi di fissaggio aggiuntivi 150 del dispositivo 100.
Preferibilmente, alcuni supporti di fissaggio 143 della staffa 140, in particolare quelli che si trovano sulla seconda parete 142 della staffa 140, sono allineati ai fori gi? previsti nel corpo principale 210 dell?utensile 200, precisamente sulla parete laterale 214. In tal modo, gli elementi di fissaggio 240 gi? previsti per l?utensile 200 possono impegnare simultaneamente tali fori ed i supporti di fissaggio 143 della staffa 140. Essi quindi bloccano la staffa 140 contro il corpo principale 210. Pi? preferibilmente, almeno due supporti di fissaggio 143 della staffa 140 sono posizionati lungo la seconda parete 142, distanziati fra loro nella direzione trasversale Y-Y in modo da trovarsi su lati opposti della guida 211 del corpo principale 210.
Inoltre, alcuni supporti di fissaggio 143 della staffa 140, in particolare quelli che si trovano sulla prima parete 141 della staffa 140, sono allineati ai supporti di fissaggio 114 dell?involucro 110. In tal modo, gli elementi di fissaggio 150 aggiuntivi del dispositivo 100 possono impegnare simultaneamente i supporti di fissaggio 114, 143 dell?involucro 110 e della staffa 140. Essi quindi bloccano l?involucro 110 contro la staffa 140.
Ovviamente un tecnico del ramo potr? apportare numerose modifiche equivalenti alle varianti sopra esposte, senza per questo uscire dall?ambito di tutela definito dalle unite rivendicazioni.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo rilevatore di cicli (100) per un utensile di aggraffaggio automatico (200), l?utensile di aggraffaggio (200) comprendendo un corpo principale (210), elementi di lavoro, connessi al corpo principale (210) e configurati per svolgere operazioni di spellatura ed aggraffaggio su un cavo, ed un struttura di azionamento (230) scorrevole lungo una guida (211) del corpo principale (210) per movimentare gli elementi di lavoro, la struttura di azionamento (230) avendo una testa (232) che sporge dal corpo principale (210), il dispositivo rilevatore (100) comprendendo:
- un involucro (110) avente una parete di montaggio (111), configurata per essere fissata ad una parete (214, 215) del corpo principale (210) dell?utensile di aggraffaggio (200), una parete libera (112) opposta alla parete di montaggio (111), ed una parete di raccordo (113) che congiunge la parete di montaggio (111) e la parete libera (112), la parete di raccordo (113) essendo orientata su un medesimo lato dove la testa (232) della struttura di azionamento (230) sporge dal corpo principale (210) dell?utensile di aggraffaggio (200),
- un trasduttore (130), montato all?involucro (110) e configurato, quando premuto con una forza superiore ad una soglia prestabilita, per generare un impulso di energia elettrica mediante un processo di raccolta di energia,
- un modulo di trasmissione montato all?involucro (110), alimentato elettricamente dal solo impulso di energia elettrica generato dal trasduttore (130) e configurato per trasmettere un segnale wireless prestabilito in risposta a detto impulso,
- una leva (120), incernierata all?involucro (110) in corrispondenza di mezzi di cerniera (121), la leva (120) essendo girevole rispetto all?involucro (110) e configurata per applicare o rilasciare una forza sul trasduttore (130) quando ruotata rispetto all?involucro (110) in due rispettivi opposti sensi di rotazione,
caratterizzato dal fatto che:
- il trasduttore (130) ? posizionato sulla parete di raccordo (113) fra la parete di montaggio (111) ed i mezzi di cerniera (121), e
- la leva (120) sporge al di l? della parete di montaggio (111) per essere premuta dalla testa (232) della struttura di azionamento (230) e per essere posta in rotazione con lo scorrimento della struttura di azionamento (230) lungo la guida (211) del corpo principale (210) dell?utensile di aggraffaggio (200).
2. Dispositivo (100) secondo la rivendicazione 1, in cui la leva (120) si estende prevalentemente in una direzione che forma un angolo acuto con la parete di raccordo (113).
3. Dispositivo (100) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i mezzi di cerniera (121) sono prossimali ad una porzione di raccordo fra la parete di raccordo (113) e la parete libera (112).
4. Dispositivo (100) secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 3, in cui la leva (120) presenta organi di connessione (123) per il montaggio di un elemento di prolunga, in modo tale che l?elemento di prolunga entri in contatto con la testa (232) della struttura di azionamento (230) e la testa (232) prema la leva (120) mediante l?elemento di prolunga.
5. Dispositivo (100) secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 4, in cui l?involucro (110) presenta una pluralit? di supporti di fissaggio (114) sul lato della parete di montaggio (111), configurati per l?accoppiamento con complementari elementi di fissaggio (150, 240) in modo tale da bloccare la parete di montaggio (111) dell?involucro (110) contro detta parete (214, 215) del corpo principale (210) dell?utensile di aggraffaggio (200).
6. Dispositivo (100) secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 5, comprendente una staffa di montaggio (140), montabile rimovibilmente alla parete di montaggio (111) dell?involucro (110) ed al corpo principale (210) dell?utensile di aggraffaggio (200) per interporsi fra di essi.
7. Dispositivo (100) secondo la rivendicazione 6, in cui la staffa di montaggio (140) comprende una prima parete (141), configurata per il montaggio rimovibile fra la parete di montaggio (111) dell?involucro (110) e una parete laterale (215) del corpo principale (210) dell?utensile di aggraffaggio (200), ed una seconda parete (142), trasversale rispetto alla prima parete (141) e configurata per il montaggio rimovibile ad una parete frontale (214) del corpo principale (210) dell?utensile di aggraffaggio (200).
8. Dispositivo (100) secondo la rivendicazione 7, in cui la staffa di montaggio (140) presenta una pluralit? di supporti di fissaggio (143) configurati per l?accoppiamento con complementari elementi di fissaggio (150, 240) in modo tale da bloccare la staffa di montaggio (140) all?involucro (110) ed al corpo principale (210) dell?utensile di aggraffaggio (200), in cui preferibilmente almeno due supporti di fissaggio (143) della staffa sono posizionati lungo la seconda parete (142), distanziati fra loro in modo da trovarsi su lati opposti della guida (211) del corpo principale (210) dell?utensile di aggraffaggio (200).
9. Assieme di aggraffaggio (1), comprendente:
- un utensile di aggraffaggio automatico (200) montabile in modo rimovibile ad un macchinario di aggraffaggio, l?utensile di aggraffaggio (200) comprendendo:
- un corpo principale (210) avente una guida (211),
- un supporto di posizionamento (220) fisso rispetto al corpo principale (210), - elementi di lavoro, connessi al corpo principale (210), rivolti verso il supporto di posizionamento (220), e configurati per svolgere operazioni di spellatura ed aggraffaggio su un cavo appoggiato al supporto di posizionamento (220),
- una struttura di azionamento (230) connessa agli elementi di lavoro, la struttura di azionamento (230) essendo scorrevole lungo una guida (211) del corpo principale (210) in avvicinamento ed allontanamento dal supporto di posizionamento (220) per movimentare gli elementi di lavoro rispetto al corpo principale (210),
in cui la struttura di azionamento (230) comprende una testa (232), rivolta in allontanamento dal supporto di posizionamento (220) e sporgente dal corpo principale (210) all?esterno della guida (211), ed
un dispositivo rilevatore di cicli (100) secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 8.
10. Metodo di tracciamento del funzionamento di una pluralit? di utensili di aggraffaggio automatico (200), comprendente:
- applicare a ciascun utensile di aggraffaggio (200) un dispositivo rilevatore di cicli (100) secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 8,
- ricevere in un sistema di controllo i segnali wireless trasmessi dai moduli di trasmissione dei dispositivi rilevatori di cicli (100),
- conteggiare da parte del sistema di controllo un numero di cicli di lavoro compiuto da ciascun utensile di aggraffaggio (200) in funzione dei segnali wireless ricevuti, e - generare da parte del sistema di controllo report di funzionamento per distinti utensili di aggraffaggio (200) in funzione dei rispettivi numeri di cicli conteggiati.
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