IT202100025262A1 - Apparato per formare confezioni. - Google Patents

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IT202100025262A1
IT202100025262A1 IT102021000025262A IT202100025262A IT202100025262A1 IT 202100025262 A1 IT202100025262 A1 IT 202100025262A1 IT 102021000025262 A IT102021000025262 A IT 102021000025262A IT 202100025262 A IT202100025262 A IT 202100025262A IT 202100025262 A1 IT202100025262 A1 IT 202100025262A1
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IT
Italy
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packaging material
glue
pressing
package
elements
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Application number
IT102021000025262A
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Inventor
Giulio Ghizzoni
Marco Salva'
Marco Masini
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Sitma Machinery S P A
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    • B65B9/067Enclosing successive articles, or quantities of material, in a longitudinally-folded web, or in a web folded into a tube about the articles or quantities of material placed upon it the web advancing continuously
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
?Apparato per formare confezioni?
L?invenzione concerne un apparato per produrre confezioni contenenti oggetti, avvolgendo oggetti consecutivi con un materiale flessibile, per esempio carta.
L?apparato secondo l?invenzione ? particolarmente adatto per confezionare, uno di seguito all?altro, oggetti di tipo diverso, che di conseguenza hanno dimensioni generalmente variabili fra un oggetto e quello successivo.
L?apparato secondo l?invenzione pu? essere utilizzato nel settore del commercio elettronico, al fine di confezionare oggetti ordinati tramite Internet, che devono essere impacchettati prima di essere spediti ai clienti che ne hanno fatto richiesta.
Sono noti apparati per produrre confezioni avvolgendo oggetti consecutivi con un materiale flessibile, per esempio carta, in forma di nastro svolto da una bobina. Gli oggetti da confezionare vengono avanzati in fila lungo una direzione di avanzamento e la carta viene piegata in maniera tale da formare un involucro tubolare attorno alla fila di oggetti. Mentre la carta si trova ancora in una configurazione distesa, su di essa viene applicata una colla secondo un pattern predefinito. In particolare, viene applicata una striscia longitudinale di colla che verr? utilizzata per chiudere longitudinalmente l?involucro tubolare. Vengono inoltre applicate una pluralit? di strisce trasversali di colla, che si estendono perpendicolarmente alla direzione di avanzamento. Le strisce trasversali di colla verranno utilizzate per chiudere rispettive estremit? aperte della confezione, generate tagliando l?involucro trasversale perpendicolarmente alla direzione di avanzamento. Si ottengono in questo modo buste consecutive all?interno di ciascuna delle quali ? presente un oggetto.
La colla che viene applicata sulla carta negli apparati sopra descritti ? solitamente una colla a caldo (hot melt) o colla a base gomma.
Dopo l?applicazione della colla sulla carta, la carta viene piegata per formare l?involucro tubolare sovrapponendo due bordi longitudinali del nastro e pressandoli uno contro l?altro. Ci? permette ai due bordi longitudinali di aderire l?uno all?altro grazie alla colla precedentemente applicata.
E? inoltre prevista una stazione di taglio e pressatura trasversale, nella quale all?involucro tubolare, gi? chiuso longitudinalmente, viene applicata pressione in corrispondenza delle strisce di colla trasversali per chiudere le estremit? della busta. Contemporaneamente, l?involucro tubolare viene tagliato perpendicolarmente alla direzione di avanzamento, in una posizione interposta fra due strisce di colla trasversali adiacenti, per separare dall?involucro tubolare confezioni consecutive chiuse, ciascuna delle quali contiene un oggetto.
La stazione di taglio e pressatura trasversale degli apparati noti comprende un dispositivo pressore superiore ed un dispositivo pressore inferiore che interagiscono fra di loro per esercitare pressione in corrispondenza delle strisce trasversali di colla. Il dispositivo pressore inferiore e il dispositivo pressore superiore vengono movimentati uno verso l?altro, o alternativamente uno in allontanamento dall?altro, tramite un dispositivo di azionamento comune. Quest?ultimo agisce contemporaneamente sul dispositivo pressore inferiore e sul dispositivo pressore superiore, movimentandoli lungo una corsa che ? predefinita e che porta il dispositivo pressore inferiore e il dispositivo pressore superiore a venire a contatto con la carta ad una quota costante e predeterminata.
Un difetto degli apparati noti ? che il dispositivo pressore inferiore e il dispositivo pressore superiore chiudono le confezioni formando su queste ultime linee di unione trasversali che sono disposte sempre alla medesima altezza.
Questo pu? risultare svantaggioso quando si devono confezionare oggetti che hanno dimensioni, e in particolare un?altezza, che variano fra un oggetto e quello consecutivo. Infatti, se gli apparati noti vengono utilizzati per produrre in sequenza confezioni aventi un?altezza variabile, le linee di unione trasversali risultano spostate verso una faccia inferiore o una faccia superiore della confezione, il che peggiora l?aspetto estetico della confezione e pu? essere causa di difetti.
Uno scopo dell?invenzione ? migliorare gli apparati per confezionare oggetti all?interno di rispettive confezioni, formate attorno all?oggetto a partire da un materiale flessibile in nastro, per esempio carta.
Un altro scopo ? aumentare la qualit? delle confezioni realizzate a partire da un materiale flessibile in nastro, per esempio carta.
Un altro scopo ? fornire un apparato versatile, che sia in grado di realizzare confezioni di buona qualit?, aventi dimensioni che variano fra una confezione e quella successiva.
Secondo l?invenzione, ? previsto un apparato comprendente:
- un dispositivo di avanzamento per avanzare in una direzione di avanzamento una pluralit? di oggetti da confezionare, avvolti da un involucro tubolare di materiale da confezionamento;
- un dispositivo pressore superiore e un dispositivo pressore inferiore; - un sistema di azionamento per movimentare il dispositivo pressore superiore e il dispositivo pressore inferiore in avvicinamento o in allontanamento l?uno dall?altro, cos? da applicare pressione sul materiale da confezionamento per generare una giunzione trasversale o alternativamente disimpegnarsi dal materiale di confezionamento; - un dispositivo di movimentazione longitudinale per movimentare il dispositivo pressore superiore e il dispositivo pressore inferiore lungo la direzione di avanzamento cosicch? il dispositivo pressore superiore e il dispositivo pressore inferiore restino impegnati con il materiale da confezionamento mentre il materiale da confezionamento sta avanzando nella direzione di avanzamento;
in cui il sistema di azionamento comprende un primo dispositivo di azionamento collegato al dispositivo pressore superiore e un secondo dispositivo di azionamento collegato al dispositivo pressore inferiore, il primo dispositivo di azionamento e il secondo dispositivo di azionamento essendo distinti l?uno dall?altro per movimentare il dispositivo pressore superiore e il dispositivo pressore inferiore trasversalmente alla direzione di avanzamento in maniera indipendente l?uno dall?altro.
Il primo dispositivo di azionamento e il secondo dispositivo di azionamento consentono di rendere la corsa del dispositivo pressore superiore indipendente dalla corsa del dispositivo pressore inferiore.
Di conseguenza, il dispositivo pressore inferiore e il dispositivo pressore superiore possono spostarsi lungo corse aventi lunghezze differenti fra loro, in modo tale da incontrarsi ad una quota che pu? essere liberamente selezionata. Ci? consente di posizionare la giunzione trasversale ad altezze differenti in funzione dello spessore di ciascun oggetto da confezionare, anche nel caso in cui lo spessore sia variabile fra un oggetto e quello successivo.
In particolare, la giunzione trasversale pu? essere posizionata circa a met? dell?altezza di ciascun oggetto da confezionare, il che permette di ottenere oggetti avvolti in confezioni di buona qualit?.
Azionando il dispositivo pressore superiore e il dispositivo pressore inferiore in maniera indipendente l?uno dall?altro, ? inoltre possibile variare liberamente la pressione applicata dal dispositivo pressore superiore e la pressione applicata dal dispositivo pressore inferiore e/o le modalit? con cui i dispositivi pressori applicano le rispettive pressioni, il che consente di ottenere un apparato molto flessibile e versatile.
Il dispositivo di movimentazione longitudinale consente al dispositivo pressore superiore e al dispositivo pressore inferiore di inseguire il materiale da confezionamento per massimizzare il tempo in cui il dispositivo pressore superiore e il dispositivo pressore inferiore applicano pressione in corrispondenza della giunzione trasversale. Ci? consente di ottenere una giunzione trasversale ben chiusa e resistente.
Il dispositivo di movimentazione longitudinale ? configurato per movimentare il dispositivo pressore superiore e il dispositivo pressore inferiore lungo una corsa che dipende dalla lunghezza di ciascun oggetto da confezionare, ossia dalla dimensione che ciascun oggetto ha lungo la direzione di avanzamento F. In altre parole, questa corsa ? variabile a seconda della lunghezza dell?oggetto.
La corsa sopra menzionata pu? variare anche fra un oggetto e quello successivo.
L?invenzione potr? essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne illustrano alcune versioni esemplificative e non limitative di attuazione, in cui:
Figura 1 ? una vista prospettica schematica, mostrante un apparato per formare confezioni contenenti oggetti a partire da un nastro di materiale flessibile;
Figura 2 ? una vista prospettica ed ingrandita, mostrante una prima parte dell?apparato di Figura 1;
Figura 3 ? una vista prospettica schematica, mostrante una confezione che l?apparato di Figura 1 ? in grado di produrre;
Figura 4 ? una vista frontale della confezione di Figura 3;
Figura 5 ? una vista prospettica ed ingrandita, mostrante una seconda parte dell?apparato di Figura 1, in cui alcuni componenti dell?apparato di Figura 1 sono stati rimossi ed in cui sono stati mostrati altri componenti non visibili in Figura 1;
Figura 6 ? una vista laterale dell?apparato di Figura 5;
Figura 7 ? una vista prospettica dell?apparato di Figura 5, mostrante alcuni dispositivi di azionamento che rendono possibile il movimento dei componenti dell?apparato;
Figura 8 mostra un dettaglio di un dispositivo di taglio e pressatura trasversale dell?apparato di Figura 1;
Figura 9 mostra un dettaglio di una confezione ottenuta con il dispositivo di taglio e pressatura trasversale di Figura 8;
Figura 10 mostra un dettaglio di un dispositivo di taglio e pressatura trasversale simile a quello di Figura 8, secondo una versione alternativa; Figura 11 mostra un dettaglio di una confezione ottenuta con il dispositivo di taglio e pressatura trasversale di Figura 10;
Figura 12 ? una vista frontale di una lama dell?apparato di Figura 1;
Figura 13 ? una vista come quella di Figura 12, mostrante una lama secondo una versione alternativa;
Figura 14 ? una vista come quella di Figura 4, mostrante una confezione secondo una versione alternativa;
Figura 15 ? una vista frontale della confezione di Figura 14;
Figura 16 ? una vista prospettica ed ingrandita, mostrante una prima parte di un apparato simile a quello di Figura 1, secondo una versione alternativa; Figura 17 ? una vista prospettica schematica, mostrante una confezione secondo una versione alternativa, avente un elemento di manipolazione che comprende un manico di presa;
Figura 18 ? una vista prospettica schematica, mostrante una parte di un apparato per produrre la confezione di Figura 17;
Figura 19 ? una vista laterale della parte di apparato di Figura 18;
Figura 20 mostra un dettaglio della confezione di Figura 17, in una configurazione di uso;
Figura 21 ? una vista come quella di Figura 20, mostrante un dettaglio di una confezione secondo una versione alternativa;
Figura 22 ? una vista come quella di Figura 18, mostrante una parte di un apparato per produrre una confezione avente un manico di presa secondo un?altra versione;
Figura 23 ? una vista laterale della parte di apparato di Figura 22;
Figura 24 ? una vista prospettica mostrante una confezione prodotta dall?apparato delle Figure 22 e 23.
La Figura 1 mostra un apparato 1 per confezionare oggetti 2, che sono generalmente di tipologie differenti fra loro ed hanno dimensioni che possono variare tra un oggetto e l?altro. L?apparato 1 ? progettato per essere utilizzato nel settore del commercio elettronico al fine di confezionare oggetti che sono stati ordinati tramite Internet prima di spedire tali oggetti ai clienti che li hanno richiesti. A titolo esemplificativo e non esaustivo, gli oggetti che l?apparato 1 consente di confezionare possono essere libri, CD, capi di abbigliamento, oggetti per la casa o per il tempo libero, e molti altri. L?apparato 1 consente di produrre, per ciascun oggetto 2, una confezione 3 che contiene l?oggetto 2 ed ? realizzata con un materiale da confezionamento, che nell?esempio raffigurato ? carta. E? tuttavia possibile anche utilizzare materiali da confezionamento diversi dalla carta.
L?apparato 1 pu? comprendere un dispositivo di avanzamento 4 per avanzare gli oggetti 2 in una direzione di avanzamento F. Nell?esempio raffigurato, il dispositivo di avanzamento 4 pu? comprendere una pluralit? di trasportatori, per esempio del tipo a nastro, a rulli o simili, disposti in sequenza lungo la direzione di avanzamento F. Pi? specificatamente, il dispositivo di avanzamento 4 pu? comprendere un trasportatore di ingresso 5, disposto per ricevere gli oggetti 2, uno di seguito all?altro, da un dispositivo di introduzione non raffigurato. Il dispositivo di avanzamento 4 pu? inoltre comprendere un trasportatore di uscita 7 per allontanare le confezioni 3 gi? formate e un trasportatore di confezionamento 6 interposto fra il trasportatore di ingresso 5 e il trasportatore di uscita 7. Il trasportatore di confezionamento 6 pu? essere configurato in modo tale che gli oggetti 2 siano avvolti con il materiale da confezionamento mentre avanzano lungo la direzione F, trasportati dal trasportatore di confezionamento 6.
Nell?esempio raffigurato, il dispositivo di avanzamento 4 definisce un piano di avanzamento lungo il quale vengono movimentati gli oggetti 2.
L?apparato 1 pu? inoltre comprendere un dispositivo di alimentazione 8 per alimentare verso il trasportatore di confezionamento 6 un nastro 9 di materiale da confezionamento, particolarmente carta. Il nastro 9 ? un nastro continuo, che viene svolto da una bobina 10.
Il dispositivo di alimentazione 8 pu? essere configurato per svolgere il nastro 9 dalla bobina 10 in una direzione di svolgitura S trasversale, pi? particolarmente perpendicolare, alla direzione di avanzamento F.
Lungo il percorso dalla bobina 10 al trasportatore di confezionamento 6, il nastro 9 interagisce con una pluralit? di elementi deviatori non raffigurati, per esempio rulli, aventi lo scopo di modificare una direzione di movimentazione del nastro 9, che inizialmente coincideva con la direzione di svolgitura S perpendicolare alla direzione di avanzamento F. Dopo aver interagito con gli elementi deviatori, il nastro 9 si dispone parallelamente alla direzione di avanzamento F, immediatamente al di sopra del trasportatore di confezionamento 6, in modo tale che gli oggetti 2 provenienti dal trasportatore di ingresso 5 si posizionino al di sopra del nastro 9.
L?apparato 1 pu? anche avere un layout di tipo diverso da quello sopra descritto. Per esempio, in una versione non raffigurata, la direzione di svolgitura S pu? essere parallela alla direzione di avanzamento F.
L?apparato 1 comprende un sistema di incollaggio 11 per applicare sul nastro 9 una pluralit? di linee o punti di colla, in modo tale che zone di bordo contrapposte del nastro 9, dopo che quest?ultimo ? stato ripiegato attorno agli oggetti 2, possano essere unite per formare le confezioni 3.
Pi? specificatamente, il sistema di incollaggio 11 comprende un primo dispositivo applicatore 12 per applicare sul nastro 9 un primo tipo di colla, in particolare una colla a caldo (hot melt) o colla termofusibile, ossia una colla priva di solventi liquidi che viene applicata sul materiale da confezionamento dopo essere stata riscaldata ad una temperatura relativamente elevata.
Il sistema di incollaggio 11 comprende inoltre un secondo dispositivo applicatore 13 per applicare sul nastro 9 un secondo tipo di colla, differente dal primo tipo di colla. La colla del secondo tipo pu? essere una colla liquida, ossia contenente un solvente quale ad esempio acqua. In una versione, la colla del secondo tipo pu? essere una colla vinilica.
La colla del primo tipo ? una colla avente un tempo di presa relativamente corto, ossia che richiede un tempo relativamente breve per ottenere una adesione soddisfacente fra le zone di bordo da unire. La colla del secondo tipo pu? avere un tempo di presa pi? lungo della colla del primo tipo, ma ? in grado di mantenere un legame forte fra le zone di bordo che unisce anche in presenza di temperature relativamente elevate. Infatti, mentre la colla a caldo, se riscaldata, tende a rammollirsi permettendo la riapertura del giunto incollato, la colla del secondo tipo, ossia la colla a base solvente, non ? particolarmente sensibile alle alte temperature e assicura che il giunto incollato resti sostanzialmente integro anche se viene riscaldato, per esempio perch? la confezione 3 ? trasportata o stoccata in un ambiente molto caldo. Sono cos? impedite riaperture indesiderate della confezione 3 a seguito dell?applicazione di calore.
Inoltre, quando la colla a base solvente viene applicata sulla carta, il solvente, che ? allo stato liquido, penetra fra le fibre della carta pi? di quanto non riesca a fare la colla a caldo. A causa della penetrazione della colla a base solvente fra le fibre della carta, per rompere il giunto incollato con questo tipo di colla ? necessario lacerare le fibre della carta, il che determina un deterioramento chiaramente visibile del giunto incollato. Risulta di conseguenza impossibile aprire fraudolentemente e richiudere il giunto incollato senza lasciare tracce. La colla a base solvente rende cio? la confezione 3 a prova di manomissione.
Nell?esempio raffigurato, il primo dispositivo applicatore 12 ? posizionato lungo il percorso del nastro 9 a monte del secondo dispositivo applicatore 13. Ci? significa che la colla a caldo viene applicata sulla carta prima della colla a base solvente. Tuttavia, questa condizione non ? necessaria e in una versione non raffigurata potrebbe accadere il contrario.
Il primo dispositivo applicatore 12 comprende un primo applicatore longitudinale 14 per applicare la colla del primo tipo, ossia la colla a caldo, lungo una direzione longitudinale, cio? parallela alla direzione di avanzamento F, o in altre parole alla lunghezza del nastro 9.
Il primo dispositivo applicatore 12 comprende inoltre un primo applicatore trasversale 15 per applicare la colla del primo tipo, ossia la colla a caldo, lungo una direzione trasversale, in particolare perpendicolare, alla direzione di avanzamento F, ovvero alla lunghezza del nastro 9.
Nell?esempio raffigurato, il primo applicatore longitudinale 14 e il primo applicatore trasversale 15 sono disposti uno a fianco dell?altro, allo stesso livello, lungo il percorso del nastro 9. Questa condizione non ? tuttavia necessaria, e il primo applicatore longitudinale 14 potrebbe anche essere disposto a monte del primo applicatore trasversale 15, oppure a valle di quest?ultimo.
Il secondo dispositivo applicatore 13 pu? comprendere un secondo applicatore longitudinale 16, disposto per applicare la colla del secondo tipo, ossia la colla a base solvente liquido, lungo una direzione longitudinale, ossia parallela alla direzione di avanzamento F, o in altre parole parallela alla lunghezza del nastro 9.
Il secondo dispositivo applicatore 13 pu? inoltre comprendere un secondo applicatore trasversale 17, per applicare la colla del secondo tipo in una direzione trasversale, in particolare perpendicolare, alla direzione di avanzamento F, ovvero alla lunghezza del nastro 9.
Anche il secondo applicatore longitudinale 16 e il secondo applicatore trasversale 17 possono essere disposti in posizioni affiancate, per esempio allo stesso livello lungo la direzione di avanzamento F, ma questa condizione non ? necessaria e altre diposizioni reciproche sono possibili. Il primo applicatore longitudinale 14, il secondo applicatore longitudinale 16, il primo applicatore trasversale 15 e il secondo applicatore trasversale 17 possono comprendere ciascuno uno o pi? ugelli per applicare sul nastro 9 corrispondenti quantit? di colla. In alternativa, gli applicatori 14, 15, 16, 17 possono comprendere elementi diversi dagli ugelli, per esempio elementi spalmatori, a rulli, o altro.
Il primo applicatore longitudinale 14, il secondo applicatore longitudinale 16, il primo applicatore trasversale 15 e il secondo applicatore trasversale 17 possono essere configurati per applicare sul nastro 9 uno o pi? punti di colla, o in alternativa per applicare sul nastro 9 una o pi? strisce lineari di colla.
Nell?esempio raffigurato, il primo applicatore longitudinale 14 e il primo applicatore trasversale 15 sono configurati per applicare la colla sotto forma di strisce lineari continue.
Pi? in generale, il primo applicatore longitudinale 14 ? configurato per applicare sul nastro 9 disposizioni longitudinali 41 di colla del primo tipo, ciascuna delle quali ? destinata a chiudere una confezione 3 parallelamente alla direzione di avanzamento F, come mostrato in Figura 3. Ciascuna disposizione longitudinale 41 di colla del primo tipo pu? comprendere una o pi? strisce continue longitudinali 18 di colla a caldo, ossia una striscia parallela alla lunghezza del nastro 9 o pi? strisce che si estendono, una di seguito all?altra, parallelamente alla lunghezza del nastro 9, come meglio mostrato in Figura 2.
Il primo applicatore trasversale 15 ? configurato per applicare sul nastro 9 disposizioni trasversali 42 di colla del primo tipo, ciascuna delle quali si estende trasversalmente, in particolare perpendicolarmente, alla direzione di avanzamento F per chiudere una confezione 3 in tale direzione, come mostrato in Figura 3. Ciascuna disposizione trasversale 42 di colla del primo tipo pu? comprendere una pluralit? di strisce continue trasversali 19 di colla a caldo, allineate fra loro trasversalmente ad una dimensione longitudinale o lunghezza del nastro 9.
Il secondo applicatore longitudinale 16 e il secondo applicatore trasversale 17 sono invece configurati per applicare la colla a base di solvente liquido in forma di punti, ossia di zone sostanzialmente puntiformi.
Pi? in generale, come mostrato nelle Figure 2 e 3, il secondo applicatore longitudinale 16 ? configurato per applicare sul nastro 9 disposizioni longitudinali 43 di colla del secondo tipo, ciascuna delle quali pu? comprendere una pluralit? di punti di colla 20 disposti in sequenza in modo da formare una fila che si estende parallelamente alla dimensione longitudinale o lunghezza del nastro 9. La dimensione longitudinale o lunghezza del nastro 9 coincide con la direzione di avanzamento F, quando il nastro 9 ? disposto sul trasportatore di confezionamento 6.
Il secondo applicatore trasversale 17 ? disposto per applicare sul nastro 9 disposizioni trasversali 44 di colla del secondo tipo, ciascuna delle quali pu? comprendere ulteriori punti di colla 21 disposti lungo una fila trasversale, ossia una fila che si estende trasversalmente, in particolare perpendicolarmente, ad una dimensione longitudinale o lunghezza del nastro 9.
Il primo applicatore longitudinale 14 e il secondo applicatore longitudinale 16 sono posizionati in maniera tale da applicare le corrispondenti colle in prossimit? di un bordo longitudinale 22 del nastro 9. Pi? specificatamente, il secondo applicatore longitudinale 16 ? configurato per applicare la colla del secondo tipo pi? vicino al bordo longitudinale 22 rispetto alla colla del primo tipo applicata dal primo applicatore longitudinale 14, per le ragioni che verranno di seguito spiegate.
Anche il primo applicatore trasversale 15 e il secondo applicatore trasversale 17 sono disposti per applicare i rispettivi tipi di colla in modo tale che, sulla confezione 3 finita, la colla del secondo tipo applicata dal secondo applicatore trasversale 17 si trovi pi? vicina ad un bordo trasversale 40 della confezione 3 rispetto alla colla del primo tipo applicata dal primo applicatore trasversale 15.
Le disposizioni longitudinali 41 di colla del primo tipo e le disposizioni longitudinali 43 di colla del secondo tipo definiscono un pattern longitudinale di colla.
Le disposizioni trasversali 42 di colla del primo tipo e le disposizioni trasversali 44 di colla del secondo tipo definiscono un pattern trasversale di colla.
Come meglio mostrato in Figura 2, il primo applicatore trasversale 15 e il secondo applicatore trasversale 17 sono configurati per applicare rispettivamente le strisce continue trasversali 19 e le file di punti di colla 21 (o pi? in generale, le rispettive disposizioni trasversali di colla) a monte e a valle di un oggetto 2 lungo una dimensione longitudinale o lunghezza del nastro 9. In particolare, sul nastro 9 ? possibile individuare, fra due oggetti 2 consecutivi, una distribuzione di adesivi 23 che, lungo la direzione di avanzamento F ossia lungo una dimensione longitudinale del nastro 9, comprende nell?ordine:
- una disposizione trasversale 42 di colla del primo tipo, ossia di colla a caldo, che nell?esempio raffigurato ? formata da una pluralit? di strisce continue trasversali 19 di colla del primo tipo;
- una disposizione trasversale 44 di colla del secondo tipo, ossia di colla a base solvente liquido, che nell?esempio raffigurato comprende una pluralit? di ulteriori punti di colla 21 di colla del secondo tipo; - una ulteriore disposizione trasversale 44 di colla del secondo tipo, anch?essa comprendente una pluralit? di ulteriori punti di colla 21 di colla del secondo tipo;
- una ulteriore disposizione trasversale 42 di colla del primo tipo, che nell?esempio raffigurato comprende una pluralit? di strisce continue trasversali 19 di colla del secondo tipo.
Fra le due disposizioni trasversali 44 formate da colla del secondo tipo ? possibile definire una linea di taglio 24 ideale lungo la quale due confezioni consecutive verranno separate. Le disposizioni trasversali 44 di colla del secondo tipo sono pi? vicine alla corrispondente linea di taglio 24 ideale delle disposizioni trasversali 42 di colla del primo tipo. In questo modo, la disposizione trasversale 44 di colla a base solvente liquido ? pi? vicina all?esterno della confezione 3 rispetto alla disposizione trasversale 42 di colla a caldo. Ci? assicura che, anche se la confezione 3 viene sottoposta a temperature elevate, i lembi della confezione 3 non si separino l?uno dall?altro neppure parzialmente. Inoltre, se una persona malintenzionata tenta di manomettere la confezione 3, incontra per prima la disposizione trasversale 44 di colla a base solvente liquido. Per separare le zone di bordo unite da questa disposizione trasversale, ? inevitabile rompere le fibre della carta al cui interno la colla a base solvente liquido ? penetrata. La manomissione della confezione 3 pu? cos? essere facilmente individuata. Per analoghe ragioni, come mostrato in Figura 3, su una confezione 3 finita la disposizione longitudinale 43 di colla del secondo tipo, ossia di colla a base solvente, ? applicata pi? vicina ad un bordo longitudinale libero 45 di una zona di sovrapposizione 46 di zone di bordo longitudinali del nastro 9, rispetto alla disposizione longitudinale 41 di colla del primo tipo, ossia hot melt.
La distanza fra due linee di taglio 24 consecutive pu? variare lungo il nastro 9 e dipende dalle dimensioni dell?oggetto 2 da confezionare.
Per esempio, la Figura 2 mostra due oggetti 2a, 2b in cui l?oggetto 2b, disposto davanti all?oggetto 2a rispetto alla direzione di avanzamento F, ha una lunghezza L2, misurata nella direzione di avanzamento F, maggiore della lunghezza L1 dell?oggetto 2a.
La distanza d2 fra due linee di taglio 24 consecutive che separano il materiale destinato a formare la confezione 3 in cui viene racchiuso l?oggetto 2b ? di conseguenza maggiore della distanza d1 fra due linee di taglio 24 consecutive che separano il materiale destinato a formare la confezione 3 in cui viene racchiuso l?oggetto 2a.
Il sistema di incollaggio 11 ? disposto per applicare le disposizioni trasversali 42, 44 di colla del primo tipo e del secondo tipo in una posizione che dipende dalla posizione delle linee di taglio 24 ideali, per esempio in maniera tale che le disposizioni trasversali 42, 44 di colla del primo tipo e del secondo tipo si trovino a rispettive distanze prefissate dalla linea di taglio 24 ideale pi? vicina.
L?apparato 1 comprende inoltre un dispositivo di piegatura longitudinale 25, mostrato in modo incompleto nelle Figure, che pu? comprendere due elementi deflettori 26, mostrati in Figura 1, ed altri elementi piegatori non raffigurati, disposti per ripiegare lembi contrapposti longitudinali del nastro 9 al di sopra degli oggetti 2. Il dispositivo di piegatura longitudinale 25 pu? agire sul nastro 9 dopo che quest?ultimo ha ricevuto in appoggio gli oggetti 2, per esempio lungo il trasportatore di confezionamento 6. Il dispositivo di piegatura longitudinale 25 ? configurato per accostare i bordi longitudinali 22 del nastro 9, in maniera tale che il nastro 9 formi attorno agli oggetti 2 un involucro tubolare 27.
Il bordo longitudinale 22 del nastro 9 avente le disposizioni longitudinali 41, 43 di colla del primo tipo e rispettivamente del secondo tipo viene cos? portato a contatto con l?altro bordo longitudinale 22 del nastro 9, per formare una giunzione longitudinale 28, che si estende in modo continuo parallelamente alla direzione di avanzamento F, lungo la quale i bordi longitudinali del nastro 9 sono uno sovrapposto all?altro.
Un dispositivo di pressatura longitudinale 29 ? disposto lungo il trasportatore di confezionamento 6 per applicare pressione in corrispondenza della giunzione longitudinale 28, in maniera tale la colla delle disposizioni longitudinali 41, 43 (in particolare la colla del primo tipo, che ha un tempo di presa minore) mantenga a contatto i bordi longitudinali 22 sovrapposti del nastro 9. Nell?esempio raffigurato, il dispositivo di pressatura longitudinale 29 comprende un rullo pressore 34, meglio visibile in Figura 5. Il dispositivo di pressatura longitudinale 29 pu? inoltre, opzionalmente, comprendere un nastro di pressatura 35, che si avvolge sul rullo pressore 34, ed eventualmente un elemento di aspirazione 36 per generare un?aspirazione sul nastro di pressatura 35. Utilizzando, in aggiunta al rullo pressore 34, il nastro di pressatura 35, ? possibile aumentare la lunghezza della zona in cui viene applicata pressione sulla giunzione longitudinale 28, rispetto al caso in cui si utilizzi soltanto il rullo pressore 34. Se inoltre viene aspirata aria attraverso il nastro di pressatura 35 e si utilizza un nastro di pressatura 35 motorizzato, sul materiale da confezionamento che forma l?involucro tubolare 27 viene esercitata un?azione di traino da parte del nastro di pressatura 35. Questa azione di traino trascina il materiale da confezionamento nella direzione di avanzamento F, mantenendo i bordi longitudinali 22 del materiale da confezionamento sovrapposti uno all?altro, rendendo pi? difficile che si originino pieghe o scorrimenti reciproci dei bordi longitudinali 22.
Il dispositivo di pressatura longitudinale 29 pu? tuttavia essere conformato diversamente da quanto mostrato in Figura 5.
L?apparato 1 pu? inoltre comprendere un dispositivo di stampa 30 per stampare, su una porzione del nastro 9 destinata a rimanere in vista, un codice identificativo 31 al quale sono associate informazioni sullo specifico oggetto 2 contenuto nella confezione 3 formata da quella specifica porzione di nastro 9. Il codice identificativo 31 pu? essere un codice a barre. Nell?esempio raffigurato, il dispositivo di stampa 30 ? posizionato a monte del dispositivo di pressatura longitudinale 29.
Pu? essere inoltre previsto un lettore 32, disposto a valle del dispositivo di stampa 30, per leggere il codice identificativo 31.
Il dispositivo di stampa 30 pu? essere utilizzato per personalizzare ogni confezione 3, ossia per stampare su ciascuna confezione 3 informazioni caratteristiche di quella confezione 3, differenti dalle informazioni stampate sulle altre confezioni 3. Per esempio, il codice identificativo 31 stampato dal dispositivo di stampa 30 pu? essere utilizzato per identificare univocamente ogni confezione 3 prodotta (ossia ogni ordine effettuato da un consumatore, nel caso in cui l?apparato 1 venga utilizzato nel settore del commercio elettronico). E? anche possibile utilizzare il dispositivo di stampa 30 per stampare sul nastro 9 il nominativo del destinatario a cui la corrispondente confezione 3 deve essere spedita, e/o il suo indirizzo di spedizione, e/o ogni altra informazione utile per tracciare la confezione 3 o per spedirla.
Il lettore 32 ? configurato per leggere il codice identificativo 31 subito dopo che quest?ultimo ? stato stampato sul materiale da confezionamento, cos? da effettuare un controllo qualit? immediato. Questo controllo serve per verificare che il codice identificativo 31 sia stato correttamente generato e stampato. In assenza di controlli sul codice identificativo 31, si rischierebbe di perdere la tracciabilit? della confezione 3. Infatti, dopo che la confezione 3 ? stata chiusa, il codice identificativo 31 ? l?unico elemento in grado di stabilire un legame univoco fra l?oggetto 2, la confezione 3, l?ordine del cliente e il cliente.
L?apparato 1 comprende inoltre un dispositivo di taglio e pressatura trasversale 33, meglio visibile in Figura 5, per separare confezioni 3 consecutive l?una dall?altra e per chiudere le confezioni 3 trasversalmente alla direzione di avanzamento F.
Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 33 pu? essere interposto fra il trasportatore di confezionamento 6 e il trasportatore di uscita 7.
Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 33 comprende una lama di taglio 37, che si estende trasversalmente, in particolare perpendicolarmente, alla direzione di avanzamento F per tagliare il nastro 9, che ? stato ripiegato per formare l?involucro tubolare 27, cos? da separare due confezioni 3 adiacenti.
La lama di taglio 37 ? interposta fra due elementi pressori superiori 38 di un dispositivo pressore superiore. Gli elementi pressori superiori 38, che sono meglio visibili nelle Figure 6 e 8, si estendono trasversalmente, in particolare perpendicolarmente, alla direzione di avanzamento F. Gli elementi pressori superiori 38 sono disposti per applicare pressione a due porzioni dell?involucro tubolare 27 disposte rispettivamente a monte e a valle della lama di taglio 37, sulle quali sono state precedentemente applicate disposizioni trasversali 42, 44 di colla.
Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 33 comprende inoltre un dispositivo pressore inferiore che include due elementi pressori inferiori 47, disposti al di sotto dei corrispondenti elementi pressori superiori 38 in modo tale che il materiale da confezionamento formante l?involucro tubolare 27 venga pressato fra gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47.
Si ottengono in questo modo due giunzioni trasversali 39 che chiudono rispettivamente un?estremit? posteriore di una confezione 3 e un?estremit? anteriore della confezione 3 successiva.
Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 33 comprende inoltre un elemento di supporto superiore 48 per supportare gli elementi pressori superiori 38. Nell?esempio raffigurato, l?elemento di supporto superiore 48 supporta anche la lama di taglio 37.
L?elemento di supporto superiore 48 pu? estendersi trasversalmente, in particolare perpendicolarmente, alla direzione di avanzamento F. Pi? specificatamente, l?elemento di supporto superiore 48 pu? essere conformato come una barra rettilinea. L?elemento di supporto superiore 48 ? posizionato ad un livello pi? alto del piano di avanzamento lungo il quale si muovono gli oggetti 2.
Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 33 comprende inoltre un elemento di supporto inferiore 49 per supportare gli elementi pressori inferiori 47. Anche l?elemento di supporto inferiore 49 si estende trasversalmente, in particolare perpendicolarmente, alla direzione di avanzamento F. L?elemento di supporto inferiore 49 pu? essere conformato come una barra.
L?elemento di supporto inferiore 49 pu? inoltre supportare un elemento di contrasto, la cui presenza ? opzionale e che non ? mostrato nelle Figure, atto a cooperare con la lama di taglio 37 per tagliare l?involucro tubolare 27. L?elemento di supporto inferiore 49 ? disposto al di sotto del piano di avanzamento lungo il quale si muovono gli oggetti 2.
L?elemento di supporto superiore 48 e l?elemento di supporto inferiore 49 sono allineati l?uno con l?altro in una direzione verticale.
L?elemento di supporto superiore 48 e l?elemento di supporto inferiore 49 sono mobili uno verso l?altro, o in alternativa l?uno in allontanamento dall?altro, per portare gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 ad impegnarsi con il materiale da confezionamento che forma l?involucro tubolare 27 (cos? da applicare la pressione sufficiente a chiudere l?involucro tubolare 27 lungo la giunzione trasversale 39), o alternativamente disimpegnarsi dall?involucro tubolare 27 (cos? da consentire agli oggetti 2 avvolti nel materiale da confezionamento di avanzare nella direzione di avanzamento F). Pi? specificatamente, l?elemento di supporto superiore 38 e l?elemento di supporto inferiore 49 sono mobili uno verso l?altro lungo una direzione di pressatura verticale, come indicato dalle frecce P in Figura 5, e possono allontanarsi l?uno dall?altro muovendosi in un verso contrario alla direzione indicata dalle frecce P.
Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 33 comprende inoltre un sistema di guida 50 per guidare l?elemento di supporto superiore 48 e l?elemento di supporto inferiore 49 mentre essi vengono movimentati uno verso l?altro oppure uno in allontanamento dall?altro. Il sistema di guida 50 assicura che l?elemento di supporto superiore 48 e l?elemento di supporto inferiore 49 restino verticalmente allineati l?uno all?altro non solo quando interagiscono con l?involucro tubolare 27, ma anche quando si muovono l?uno rispetto all?altro.
Il sistema di guida 50 pu? comprendere una coppia di guide verticali 51, per esempio conformate come aste, disposte da lati opposti del dispositivo di avanzamento 4, in particolare del trasportatore di confezionamento 6. L?elemento di supporto superiore 48 e l?elemento di supporto inferiore 49 sono scorrevoli lungo le guide verticali 51.
L?apparato 1 comprende un sistema di azionamento per movimentare il dispositivo pressore superiore, che comprende gli elementi pressori superiori 38, e il dispositivo pressore inferiore, che comprende gli elementi pressori inferiori 47, in avvicinamento o in allontanamento l?uno dall?altro. Il sistema di azionamento pu? comprendere un primo dispositivo di azionamento 52 e un secondo dispositivo di azionamento 53.
L?elemento di supporto superiore 48 ? mobile lungo la rispettiva direzione di pressatura P grazie al primo dispositivo di azionamento 52 mostrato in Figura 7. L?elemento di supporto inferiore 49 ? mobile lungo la rispettiva direzione di pressatura P grazie al secondo dispositivo di azionamento 53, anch?esso visibile in Figura 7. Il primo dispositivo di azionamento 52 e il secondo dispositivo di azionamento 53 sono fra loro indipendenti.
Di conseguenza, l?elemento pressore superiore 38 pu? essere movimentato dal primo dispositivo di azionamento 52 lungo una corsa di lunghezza diversa dalla lunghezza della corsa lungo la quale il secondo dispositivo di azionamento 53 movimenta l?elemento pressore inferiore 47. Ci? rende possibile selezionare l?altezza (rispetto al piano di avanzamento degli oggetti 2) alla quale l?elemento pressore superiore 38 e l?elemento pressore inferiore 47 interagiscono con il materiale da confezionamento formante l?involucro tubolare 27, ossia la quota della giunzione trasversale 39.
In questo modo, la giunzione trasversale 39 pu? essere posizionata ad altezze differenti su confezioni 3 differenti, per tener conto dello spessore dell?oggetto 2 contenuto in ogni confezione 3. In altre parole, se l?oggetto 2 ha uno spessore molto sottile, come nel caso di un DVD, la giunzione trasversale 39 pu? essere posizionata ad una quota minore rispetto al caso in cui l?oggetto 2 abbia uno spessore grande, come nel caso di un libro di molte pagine o in generale di una scatola di grandi dimensioni.
Questo consente di migliorare l?aspetto estetico delle confezioni 3 e di limitare i difetti formati dal materiale da confezionamento, come grinze, pieghe e ondulazioni non desiderate.
Nell?esempio raffigurato, il primo dispositivo di azionamento 52 comprende un primo motore 54, mostrato in Figura 7, configurato per movimentare in una direzione verticale, verso l?alto o alternativamente verso il basso, l?elemento di supporto superiore 48. Fra il primo motore 54 e l?elemento di supporto superiore 48 ? interposto un meccanismo di trasmissione per trasmettere il moto dal primo motore 54 all?elemento di supporto superiore 48, trasformando il moto rotativo di un albero del primo motore 54 in un moto rettilineo avanti e indietro dell?elemento di supporto superiore 48. Il meccanismo di trasmissione pu? comprendere un meccanismo del tipo a biella e manovella. Pi? dettagliatamente, il primo motore 54 pu? avere un albero motore collegato, per esempio tramite una cinghia 55, ad una puleggia 56 alla quale ? connessa una manovella 57, per esempio tramite un perno 58. La manovella 57 ? girevolmente collegata ad un?asta 59, che si comporta come una biella. L?asta 59 ? a sua volta incernierata ad una zona di estremit? dell?elemento di supporto superiore 48.
Una ulteriore asta 60 ? incernierata ad una ulteriore zona di estremit? dell?elemento di supporto superiore 48, opposta alla zona di estremit? alla quale ? incernierata l?asta 59. L?ulteriore asta 60 ? movimentabile da una ulteriore manovella non raffigurata, a sua volta collegata al perno 58.
In questo modo, quando il primo motore 54 ruota, la puleggia 56 viene a sua volta ruotata ed aziona in rotazione il perno 58. Quest?ultimo fa ruotare la manovella 57, che movimenta l?asta 59 e l?ulteriore manovella non raffigurata, che movimenta l?ulteriore asta 60. L?elemento di supporto superiore 48 viene cos? movimentato in una direzione verticale, alternativamente verso il basso (in modo tale da avvicinarsi all?elemento di supporto inferiore 49 lungo la direzione di pressatura P) o verso l?alto (cos? da allontanarsi dall?elemento di supporto inferiore 49).
Come mostrato in Figura 7, il secondo dispositivo di azionamento 53 comprende un secondo motore 61 disposto per azionare l?elemento di supporto inferiore 49 con un moto lineare, alternativamente verso l?alto o verso il basso, tramite un rispettivo meccanismo di trasmissione. Quest?ultimo pu? comprendere un meccanismo del tipo a biella e manovella del tutto analogo a quello che aziona l?elemento di supporto superiore 48. In particolare, il secondo motore 61 pu? essere disposto per azionare in rotazione, tramite una cinghia 62 e una puleggia 63, un perno 64. A due estremit? opposte del perno 64 sono collegate rispettive manovelle 65, ciascuna delle quali ? fissata girevolmente ad un?asta di movimentazione 66. Ciascuna asta di movimentazione 66 ? incernierata ad una zona di estremit? dell?elemento di supporto inferiore 49. In questo modo, quando il secondo motore 61 ? attivo, l?elemento di supporto inferiore 49 viene movimentato di moto rettilineo alternato verso l?alto o alternativamente verso il basso.
Il primo dispositivo di azionamento 52 e il secondo dispositivo di azionamento 53 sono controllati in maniera tale che, quando il primo dispositivo di azionamento 52 movimenta l?elemento di supporto superiore 48 verso il basso, il secondo dispositivo di azionamento 53 movimenti l?elemento di supporto inferiore 49 verso l?alto, e viceversa. In questo modo, l?elemento di supporto superiore 48 e l?elemento di supporto inferiore 49 si avvicinano contemporaneamente all?involucro tubolare 27 per applicare pressione alle disposizioni trasversali di colla 42, 44 in maniera tale da formare le giunzioni trasversali 39, o alternativamente si allontanano contemporaneamente dall?involucro tubolare 27 per consentire a quest?ultimo, e alle confezioni 3 gi? formate, di avanzare nella direzione di avanzamento F.
Il primo motore 54 e il secondo motore 61 sono distinti e indipendenti l?uno dall?altro. Ci? consente, oltre che di selezionare l?altezza delle giunzioni trasversali 39, anche di regolare meglio la pressione che gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 applicano sulle disposizioni trasversali di colla 42, 44. La pressione applicata dagli elementi pressori superiori 38 e la pressione applicata dagli elementi pressori inferiori 47 pu? infatti essere variata a seconda del tipo di materiale da confezionamento, del suo spessore, del tipo di colla, della forma degli elementi pressori superiori 38 e degli elementi pressori inferiori 47. Viene cos? ottimizzata la formazione delle giunzioni trasversali 39.
Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 33 comprende inoltre un sistema di movimentazione longitudinale 67, mostrato nelle Figure da 5 a 7, per movimentare l?elemento di supporto superiore 48 e l?elemento di supporto inferiore 49 in una direzione longitudinale, ossia parallela alla direzione di avanzamento F. Ci? assicura che, come verr? meglio spiegato in seguito, gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 possano muoversi insieme con il materiale da confezionamento fra essi serrato, mentre l?involucro tubolare 27 viene avanzato nella direzione di avanzamento F. E? in questo modo possibile applicare pressione sulle disposizioni trasversali di colla 42, 44 per un periodo di tempo sufficiente a chiudere efficacemente la giunzione trasversale 39. Infatti, grazie al sistema di movimentazione longitudinale 67, gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 possono inseguire il materiale da confezionamento che forma l?involucro tubolare 27 mentre applicano pressione sulle disposizioni trasversali di colla 42, 44.
Pi? dettagliatamente, come mostrato in Figura 7, il sistema di movimentazione longitudinale 67 comprende una coppia di carrelli 68 disposti da due parti opposte del dispositivo di avanzamento 4, a ciascuno dei quali ? fissa una guida verticale 51. Come indicato dalle frecce H in Figura 5, ciascun carrello 68 ? scorrevole avanti e indietro lungo una rispettiva guida orizzontale 69, che si estende parallelamente alla direzione di avanzamento F. A tal fine, ciascun carrello 68 pu? essere movimentato lungo la rispettiva guida orizzontale 69 da un elemento di movimentazione che pu? comprendere una cinghia di movimentazione 70, mostrata in Figura 7, alla quale il carrello 68 ? fissato. La cinghia di movimentazione 70 pu? essere movimentata da un motore 71, ad esempio accoppiato ad una puleggia sulla quale la cinghia di movimentazione 70 si avvolge. Il motore 71 ? in grado di ruotare in entrambi i versi di rotazione, per movimentare avanti e indietro il carrello 68 ad esso associato.
Il movimento dei carrelli 68 ? controllato in maniera tale che, quando il materiale da confezionamento ? serrato fra gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47, i carrelli 68 si muovano nella direzione di avanzamento F ad una velocit? uguale alla velocit? del materiale da confezionamento.
I carrelli 68 si muovono parallelamente alla direzione di avanzamento F, in particolare lungo le guide orizzontali 69, compiendo una corsa che non ? costante, ma che dipende dalle dimensioni degli oggetti 2 parallelamente alla direzione di avanzamento F. Maggiore ? la dimensione degli oggetti 2 parallelamente alla direzione di avanzamento F, maggiore ? la corsa dei carrelli 68, ossia maggiore ? la corsa degli elementi pressori superiori 38 e degli elementi pressori inferiori 47 nella direzione di avanzamento F. In altre parole, maggiore ? la dimensione degli oggetti 2 parallelamente alla direzione di avanzamento F, maggiore ? il tratto lungo il quale gli elementi pressori inferiori 47 e superiori 38 inseguono l?involucro tubolare 27.
L?elemento di supporto superiore 48 supporta inoltre un dispositivo attuatore 72 per movimentare la lama di taglio 37 avanti e indietro lungo una direzione verticale, cos? da portare periodicamente la lama di taglio 37 ad interagire con il materiale da confezionamento formante l?involucro tubolare 27 per tagliare quest?ultimo, separando una confezione 3 dall?involucro tubolare 27. Il dispositivo attuatore 72 pu? comprendere due attuatori 73, fissati all?elemento di supporto superiore 48. Ciascun attuatore 73 pu? avere uno stelo atto ad essere fissato, direttamente o con interposizione di uno o pi? componenti aggiuntivi, ad una protuberanza 74, mostrata in Figura 12, che si proietta dalla lama di taglio 37.
Come mostrato in Figura 12, la lama di taglio 37 pu? avere un bordo di taglio 75 dentato. La conformazione dentata del bordo di taglio 75 permette di tagliare pi? agevolmente il materiale da confezionamento, particolarmente nel caso in cui tale materiale sia carta. Infatti, le estremit? sporgenti dei denti del bordo di taglio 75 penetrano per prime nel materiale da confezionamento, che viene in questo modo bucato. La lama di taglio 37 riesce cos? a penetrare nel materiale da confezionamento pi? facilmente di quanto accadrebbe se il bordo di taglio 75 fosse un bordo rettilineo privo di denti.
Nell?esempio mostrato in Figura 12, le estremit? sporgenti dei denti si trovano tutte ad un livello comune, ossia sono disposte lungo una linea retta.
La Figura 13 mostra una lama di taglio 137 secondo una versione alternativa. La lama di taglio 137 ha ancora una conformazione dentata. Tuttavia, le estremit? sporgenti dei denti della lama di taglio 137 non si trovano tutte al medesimo livello. Pi? specificatamente, la lama di taglio 137 ha un bordo di taglio 175 che presenta una porzione centrale 76, avente una lunghezza b, comprendente una pluralit? di denti dotati di rispettive estremit? sporgenti che sono disposte ad un livello comune. La porzione centrale 76 ? interposta fra due porzioni periferiche 77 che sono inclinate rispetto alla porzione centrale 76, in maniera tale che il materiale da confezionamento interagisca prima con la porzione centrale 76, e successivamente con le due porzioni periferiche 77. Le porzioni periferiche 77 possono comprendere una pluralit? di denti le cui estremit? sporgenti sono disposte lungo una retta inclinata di un angolo ? rispetto alla direzione orizzontale. Le due porzioni periferiche 77 possono avere la medesima lunghezza, indicata con la lettera ?a? in Figura 13.
La lama di taglio 137 mostrata in Figura 13 ha una minore resistenza di penetrazione nel materiale da confezionamento rispetto alla lama di taglio 37 mostrata in Figura 12. Infatti, quando la lama di taglio 137 incontra il materiale da confezionamento, inizialmente soltanto la porzione centrale 76 penetra nel materiale da confezionamento. Le porzioni periferiche 77 penetrano nel materiale da confezionamento soltanto successivamente, il che riduce la resistenza che il materiale da confezionamento offre alla penetrazione della lama di taglio nelle fasi iniziali.
A seconda del tipo di materiale da confezionamento e delle sue propriet?, ? anche possibile selezionare il numero di denti del bordo di taglio e le dimensioni dei denti, in particolare l?altezza, la larghezza e il passo. Nell?esempio di Figura 12, il numero di denti ? relativamente piccolo e la lama di taglio 37 ? dotata di denti aventi dimensioni relativamente grandi e un passo elevato. Nell?esempio di Figura 13, il numero dei denti ? maggiore in quanto i denti sono pi? piccoli e pi? vicini rispetto al caso di Figura 12. Come mostrato in Figura 8, gli elementi pressori superiori 38 sono delimitati da rispettive superfici di pressatura 78 che possono avere una geometria non piana. In particolare, ciascuna superficie di pressatura 78 pu? comprendere una zona sporgente 79, che si proietta verso il corrispondente elemento pressore inferiore 47, e una zona in recesso 80. Nell?esempio raffigurato, la zona sporgente 79 ? disposta pi? vicina alla lama di taglio 37 rispetto alla zona in recesso 80. Questa condizione non ? tuttavia necessaria e, in una versione alternativa non raffigurata, altre disposizioni potrebbero essere adottate.
Gli elementi pressori inferiori 47 sono delimitati da rispettive facce di pressatura 81 aventi una forma complementare alla forma delle superfici di pressatura 78 con cui si impegnano.
Quando gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 interagiscono con il materiale da confezionamento, applicando pressione a tale materiale, gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 deformano in maniera controllata il materiale da confezionamento.
Si forma in questo modo una giunzione trasversale 39 avente una geometria non piana, come mostrato in Figura 9. In particolare, la giunzione trasversale 39 comprende una prima zona deformata 82, disposta in una posizione pi? vicina all?interno della confezione 3, e una seconda zona deformata 83, disposta in una posizione pi? vicina alla linea di taglio 24. La prima zona deformata 82 e la seconda zona deformata 83 possono avere ciascuna una geometria concava, con una concavit? rivolta in versi opposti l?una rispetta all?altra. Per esempio, nella versione di Figura 9, la prima zona deformata 82 ha una concavit? rivolta verso il basso, mentre la seconda zona deformata 83 ha una concavit? rivolta verso l?alto. Grazie alla prima zona deformata 82 e alla seconda zona deformata 83, il materiale da confezionamento ha, nella giunzione trasversale 39, una forma ondulata, per esempio come di ?S?.
Deformando il materiale da confezionamento in prossimit? della giunzione trasversale 39, ? possibile innanzitutto aumentare la superficie di incollaggio, in quanto il materiale da confezionamento viene stirato localmente e la superficie a disposizione della colla aumenta. Inoltre, la prima zona deformata 82 e la seconda zona deformata 83 definiscono sul materiale da confezionamento rispettive nervature di irrigidimento, che rendono pi? rigida una zona di bordo di ciascuna confezione 3 e ne aumentano la resistenza agli urti.
Infine, grazie alla deformazione della giunzione trasversale 39, ed in particolare grazie alla prima area deformata 82, che ? pi? vicina all?interno della confezione 3, ? possibile evitare che, qualora l?oggetto 2 scivoli verso la giunzione trasversale 39 (ad esempio perch? la confezione 3 ? stata disposta verticalmente) l?oggetto 2 possa venire a contatto con la colla applicata in corrispondenza della giunzione trasversale 39 e sporcarsi, o danneggiare la giunzione trasversale 39. Se l?oggetto 2 scivola verso la giunzione trasversale 39, l?oggetto 2 si ferma quando interagisce con la prima area deformata 82, che evita che l?oggetto 2 venga a contatto con la colla. Quest?ultima viene infatti normalmente applicata in una posizione interposta fra la prima area deformata 82 e la seconda area deformata 83. E? possibile adottare diversi tipi di geometria per le superfici di pressatura 78 e per le facce di pressatura 81, per esempio a seconda delle caratteristiche del materiale da confezionamento e delle colle utilizzate. Nell?esempio mostrato in Figura 8, la zona sporgente 79 e la zona in recesso 80 di ciascun elemento pressore superiore 38 sono delimitate da un profilo trapezoidale. Di conseguenza, la prima area deformata 82 e la seconda area deformata 83 presenti sulla confezione 3 hanno una geometria trapezoidale.
E? tuttavia possibile anche adottare altre geometrie per le zone sporgenti 79 e le zone in recesso 80. Per esempio, nella versione di Figura 10, ciascun elemento pressore superiore 38 ? delimitato da una superficie di pressatura 78 che ha una zona sporgente 179 e una zona in recesso 180 di forma curvilinea, in particolare circolare.
In questo caso, come mostrato in Figura 11, la giunzione trasversale 39 ha una prima area deformata 182 e una seconda area deformata 183 di forma curvilinea.
Durante il funzionamento, il nastro 9 di materiale da confezionamento, particolarmente carta, viene svolto dalla bobina 10 e portato ad interagire con il primo dispositivo applicatore 12 e il secondo dispositivo applicatore 13, che applicano sul nastro 9 la colla del primo tipo e del secondo tipo secondo rispettive disposizioni longitudinali 41, 43 e secondo rispettive disposizioni trasversali 42, 44.
Dopo l?applicazione della colla, il nastro 2 viene deviato verso il trasportatore di confezionamento 6 e posizionato al di sopra di quest?ultimo. Dopo aver ricevuto in appoggio gli oggetti 2 da confezionare sul trasportatore di confezionamento 6, il nastro 9 viene piegato per formare l?involucro tubolare 27 nel quale sono racchiusi gli oggetti 2. Il dispositivo di pressatura longitudinale permette di applicare pressione a zone di bordo longitudinali contrapposte del nastro 9, per portare a contatto tali zone e applicare una pressione sufficiente affinch? almeno un tipo di colla applicata faccia presa e mantenga chiusa la giunzione longitudinale 28.
L?involucro tubolare 27 viene avanzato nella direzione di avanzamento F con una velocit? che pu? essere variabile.
L?elemento di supporto superiore 48 e l?elemento di supporto inferiore 49 vengono movimentati verticalmente uno verso l?altro nella direzione di pressatura P dai rispettivi dispositivi di azionamento indipendenti 52, 53, cosicch? gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 giungano a contatto con il materiale da confezionamento e lo serrino fra loro, nella regione del materiale da confezionamento in cui sono state applicate le disposizioni trasversali di colla 42, 44.
Gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 portano a contatto reciproco zone contrapposte dell?involucro tubolare 27 destinate a formare le giunzioni trasversali 39. Inoltre, le superfici di pressatura 78 e le facce di pressatura 81 deformano il materiale da confezionamento, come precedentemente descritto con riferimento alle Figure da 8 a 11. Infine, viene applicata una pressione alla colla del primo tipo e alla colla del secondo tipo precedentemente disposte sul nastro 9, cosicch? le due colle penetrino fra le fibre del materiale da confezionamento e generino una giunzione trasversale 39 resistente e duratura.
Gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47, fra i quali ? serrato il materiale da confezionamento, vengono avanzati lungo la direzione di avanzamento F dal sistema di movimentazione longitudinale 67, cos? da inseguire il materiale da confezionamento ed applicare pressione alla giunzione trasversale 39 per un tempo sufficiente a garantirne la chiusura.
Viene cio? massimizzato il tempo di pressatura durante il quale gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 applicano pressione al materiale da confezionamento. Ci? consente di ottenere la massima capacit? di adesione della colla con il materiale da confezionamento, in quanto viene aumentato il tempo a disposizione della colla per penetrare nelle fibre del materiale da confezionamento.
Mentre il materiale da confezionamento ? serrato fra gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47, il dispositivo attuatore 72 aziona la lama di taglio 37 movimentandola verso il basso in una direzione verticale, cosicch? la lama di taglio 37 fori gli strati di materiale da confezionamento che incontra e tagli il materiale da confezionamento, separando le confezioni 3 dall?involucro tubolare 27.
Quando la giunzione trasversale 39 ? stata formata, i dispositivi di azionamento 52 e 53 allontanano gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 gli uni dagli altri, cos? da liberare il materiale da confezionamento.
Il sistema di movimentazione longitudinale 67 riporta indietro l?elemento di supporto superiore 48 e l?elemento di supporto inferiore 49, con i componenti da essi supportati, muovendoli in verso contrario alla direzione di avanzamento F fino a raggiungere una posizione lungo il trasportatore di confezionamento 6 in cui gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 sono pronti per impegnarsi nuovamente con il materiale da confezionamento.
Come gi? spiegato in precedenza, i dispositivi di azionamento 52 e 53 fra loro indipendenti consentono di posizionare la giunzione trasversale 39 ad una altezza desiderata. Inoltre, azionando gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 indipendentemente gli uni dagli altri, ? possibile variare la forza di pressione che gli elementi pressori superiori 38 e gli elementi pressori inferiori 47 sono in grado di applicare, rendendola adatta a tipi di colle e di materiali da confezionamento differenti fra loro. Ancora, azionare la lama di taglio 37 con un proprio dispositivo attuatore 72, indipendente da altri attuatori dell?apparato 1, rende le operazioni di taglio estremamente flessibili. E? infatti possibile selezionare liberamente la forza di spinta con cui la lama di taglio 37 agisce, la sua velocit? di taglio e il momento in cui la lama di taglio viene movimentata per penetrare nel materiale da confezionamento.
Nelle versioni realizzative finora descritte, si ottiene una confezione 3 del tipo mostrato nelle Figure 3 e 4, in cui il materiale da confezionamento sporge verso l?esterno in corrispondenza di due facce laterali 84 della confezione 3, le facce laterali estendendosi parallelamente alla direzione di avanzamento F. Possono cos? generarsi rigonfiamenti indesiderati del materiale da confezionamento, che risultano particolarmente evidenti nel caso di confezioni 3 di altezza ridotta o di materiali da confezionamento particolarmente spessi o rigidi.
Inoltre, si genera il cosiddetto ?effetto caramella?, cio? la larghezza delle giunzioni trasversali 39 ? maggiore della larghezza della confezione 3, misurata in una zona centrale della confezione stessa. Le giunzioni trasversali 39 sporgono cio? rispetto ad una zona centrale della confezione 3, il che risulta esteticamente poco gradevole.
Per ovviare a questo inconveniente, l?apparato 1 pu? essere dotato di una coppia di elementi di ripiegamento laterale 85, uno solo dei quali ? mostrato in Figura 1, disposti per interagire con porzioni dell?involucro tubolare 27 destinate a dare origine a due facce laterali 84 opposte di una confezione 3. Gli elementi di ripiegamento laterale 85 sono configurati per ripiegare il materiale da confezionamento verso l?interno della confezione, formando una confezione 103, mostrata nelle Figure 14 e 15, le cui facce laterali 84 sono dotate di rispettive pieghe longitudinali 86, delimitate da due superfici inclinate 87 che penetrano verso l?interno della confezione 103.
In corrispondenza delle pieghe longitudinali 86, il materiale da confezionamento ? disposto per formare una sorta di ?V?, con il vertice della ?V? rivolto verso l?interno della confezione 103, in una sezione trasversale presa su un piano verticale perpendicolare alla direzione di avanzamento F.
Ci? consente di evitare indesiderati rigonfiamenti del materiale da confezionamento verso l?esterno.
Gli elementi di ripiegamento laterale 85 possono essere conformati come barre che si estendono parallelamente alla direzione di avanzamento F da lati opposti dell?involucro tubolare 27, per esempio al di sopra del trasportatore di confezionamento 6. Gli elementi di ripiegamento laterale 85 possono essere disposti ai lati del dispositivo di pressatura longitudinale 29. Gli elementi di ripiegamento laterale 85 possono essere attivati selettivamente, quando si desideri ripiegare il materiale da confezionamento verso l?interno della confezione 3, avvicinandoli all?involucro tubolare 27.
Se non si desidera ripiegare il materiale da confezionamento che forma le facce laterali 84 verso l?interno della confezione, gli elementi di ripiegamento laterale 85 possono essere disposti in una posizione distanziata dall?involucro tubolare 27, in maniera tale da non interagire con il materiale da confezionamento. Si ottiene cos? una confezione del tipo mostrato nelle Figure 3 e 4, in cui il materiale da confezionamento sporge verso l?esterno sulle facce laterali 84.
Se invece si desidera formare una confezione pi? compatta, senza rigonfiamenti del materiale da confezionamento sulle facce laterali 84 e/o senza giunzioni laterali 39 sporgenti, ? possibile attivare gli elementi di ripiegamento laterale 85, avvicinandoli ad una linea di mezzeria del trasportatore di confezionamento 6, in maniera tale che essi interagiscano con l?involucro tubolare 27. Gli elementi di ripiegamento laterale 85 produrranno cos? la piega longitudinale 86 sulle facce laterali 84.
Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 33 ? disposto a valle degli elementi di ripiegamento laterale 85 rispetto alla direzione di avanzamento F. Pertanto, quando viene formata la giunzione laterale 39, il materiale da confezionamento ? gi? piegato secondo una conformazione a ?V? lungo tutta la sua lunghezza. La giunzione trasversale 39 blocca il materiale da confezionamento nella conformazione a ?V? alle due estremit? di ciascuna confezione 103. Si ottiene cos? una confezione 103 pi? compatta, in cui le giunzioni trasversali 39 hanno la stessa larghezza della zona centrale della confezione.
Inoltre, grazie al materiale da confezionamento ripiegato verso l?interno, le pieghe longitudinali 87 definiscono una protezione aggiuntiva dagli urti per l?oggetto 2 confezionato.
Gli elementi di ripiegamento laterale 85 possono essere attivati o disattivati per ciascuna singola confezione. In altre parole, a seconda della larghezza dell?oggetto 2 da confezionare e della tipologia di confezione che si desidera ottenere, ? possibile decidere di far lavorare gli elementi di ripiegamento laterale 85 o di lasciarli inattivi. Ci? consente di aumentare la flessibilit? dell?apparato 1.
La Figura 16 mostra una porzione dell?apparato 1 secondo una versione alternativa, in cui ? possibile produrre confezioni che possono essere facilmente aperte dal consumatore per estrarre l?oggetto 2 ivi contenuto e verificarne la corrispondenza ai desideri del consumatore.
Le confezioni prodotte dalla versione dell?apparato 1 mostrata in Figura 16 possono inoltre essere facilmente richiuse, senza utilizzare nastro adesivo, colla o simili sistemi di ancoraggio applicati dal consumatore, qualora sia necessario rispedire al mittente la confezione 3 e l?oggetto 2 in essa contenuto.
Le funzioni di apertura semplificata e capacit? di richiusura sopra menzionate possono essere ottenute applicando al nastro 9 di materiale da confezionamento un nastrino di strappo (?tear strip?) e una striscia biadesiva.
Nella versione mostrata in Figura 16, ? previsto un primo elemento applicatore 88 per applicare sul nastro 9 un nastrino di strappo 89 atto ad essere afferrato e tirato dall?utilizzatore per aprire la confezione 3 in una posizione prestabilita. E? inoltre previsto un secondo elemento applicatore 90 per applicare sul nastro 9 una striscia biadesiva 91 atta a richiudere la confezione 3 dopo l?apertura, se necessario.
Il primo elemento applicatore 88 e il secondo elemento applicatore 90 possono essere configurati per applicare rispettivamente il nastrino di strappo 89 e la striscia biadesiva 91 su una faccia del nastro 9 di materiale da confezionamento destinata ad essere affacciata all?oggetto 2, ossia ad essere disposta all?interno della confezione 3.
Il primo elemento applicatore 88 ? configurato per applicare il nastrino di strappo 89 in una posizione pi? vicina al bordo longitudinale 22 del nastro 9 lungo il quale verr? applicata la colla, rispetto alla striscia biadesiva 91. Il primo elemento applicatore 88 consente di svolgere il nastrino di strappo 89 da una prima bobina 92 e di premere il nastrino di strappo 89 contro il nastro 9 ancora avvolto sulla rispettiva bobina 10. Analogamente, il secondo elemento applicatore 90 consente di svolgere la striscia biadesiva 91 da una seconda bobina 93 e di applicarla, con pressione, sul nastro 9 avvolto sulla rispettiva bobina 10. Pi? specificatamente, il nastrino di strappo 89 e la striscia biadesiva 91 vengono applicate su una faccia del nastro 9 rivolta verso l?esterno della bobina 10.
Il nastrino di strappo 89 e la striscia biadesiva 91 aderiscono al nastro 9 perch? sul lato del nastrino di strappo 89 e della striscia biadesiva 91 destinato a venire a contatto con il nastro 9 ? presente una sostanza collante, per esempio un adesivo sensibile alla pressione.
Il dispositivo di alimentazione 8, gi? menzionato con riferimento alla Figura 1, ? configurato per svolgere dalla bobina 10 il nastro 9 al quale aderiscono gi? il nastrino di strappo 89 e la striscia biadesiva 91, avanzandolo nella direzione di svolgitura S. Il nastro 9 viene cos? portato ad interagire con un dispositivo di perforazione 94 configurato per realizzare sul nastro 9 una linea di indebolimento 95 lungo la quale il materiale da confezionamento ? destinato ad essere strappato ad opera del consumatore.
Il dispositivo di perforazione 94 pu? comprendere una rotella perforatrice 96 avente lungo la propria periferia una pluralit? di sporgenze atte a penetrare nel materiale da confezionamento per realizzare corrispondenti indebolimenti locali, per esempio fori. Il dispositivo di perforazione 94 pu? inoltre comprendere un rullo di contrasto 97, girevole attorno ad un asse parallelo ad un asse di rotazione della rotella perforatrice 96. Il nastro 9 viene fatto passare fra la rotella perforatrice 96 e il rullo di contrasto 97, che supporta il materiale da confezionamento mentre quest?ultimo viene forato. Come meglio visibile nel dettaglio ingrandito di Figura 16, la linea di indebolimento 95 viene realizzata parallelamente ad un bordo del nastrino di strappo 89 ed in prossimit? di quest?ultimo. Per esempio, la linea di indebolimento 95 pu? essere sovrapposta al nastrino di strappo 89, come mostrato nel dettaglio ingrandito di Figura 16, oppure esterna al nastrino di strappo 89 e vicina a quest?ultimo.
Dopo che sul nastro 9 ? stata realizzata la linea di indebolimento 95, sul nastro 9 viene applicata la colla, che pu? ad esempio comprendere una colla del primo tipo e una colla del secondo tipo, come descritto con riferimento alle Figure 1 e 2. La colla viene in particolare applicata sulla medesima faccia del nastro 9 sulla quale sono presenti il nastrino di strappo 89 e la striscia biadesiva 90.
Come mostrato nel dettaglio di Figura 16, il nastrino di strappo 89 e la striscia biadesiva 91 sono disposti in una posizione pi? lontana dal bordo 22 rispetto alla disposizione longitudinale di colla che, nell?esempio raffigurato, comprende la disposizione longitudinale 41 di colla del primo tipo e la disposizione longitudinale 43 di colla del secondo tipo.
Il nastro 9 viene successivamente posizionato sul trasportatore di confezionamento 6, dove riceve in appoggio gli oggetti 2 e dove verr? processato per formare l?involucro tubolare 27 e quindi le confezioni.
Nella confezione finita, il nastrino di strappo 89 e la striscia biadesiva 91 si estendono in direzione longitudinale, parallelamente alla giunzione longitudinale 28, ossia si estendono da una estremit? della confezione chiusa da una giunzione trasversale 39 a un?ulteriore estremit? della confezione chiusa da una ulteriore giunzione trasversale 39.
Quando l?utilizzatore desidera aprire una confezione, ? sufficiente che l?utilizzatore afferri e tiri il nastrino di strappo 89. Per effetto della forza applicata dall?utilizzatore, il materiale da confezionamento si strappa in corrispondenza della linea di indebolimento 95, permettendo all?utilizzatore di aprire la confezione senza strumenti esterni, quali forbici o tagliacarta.
Inoltre, la confezione viene aperta senza strappare completamente il materiale da confezionamento che la costituisce, ma con una rottura localizzata in una zona predefinita. Ci? consente di riutilizzare la confezione nel caso in cui lo si desideri o sia necessario farlo.
Per esempio, se la confezione contiene un oggetto 2 spedito all?utilizzatore che lo ha ordinato e se, dopo aver aperto la confezione, l?utilizzatore rileva che l?oggetto 2 non ? conforme alle sue aspettative, l?oggetto 2 pu? essere reintrodotto nella confezione e quest?ultima pu? essere richiusa grazie alla striscia biadesiva 91 e riutilizzata per restituire l?oggetto 2 al mittente. Per fare ci?, ? sufficiente che l?utilizzatore rimuova una banda protettiva inclusa nella striscia biadesiva 91, cos? da rendere accessibile un adesivo, per esempio del tipo sensibile alla pressione (?pressure sensitive?) applicato sulla striscia biadesiva 91. L?utilizzatore non deve invece utilizzare colle, nastri adesivi, graffette o altri mezzi di ancoraggio esterni per richiudere la confezione.
La Figura 17 mostra una confezione 203 secondo una versione alternativa. La confezione 203 ha un elemento di manipolazione 98 che pu? essere utilizzato per manipolare la confezione. Per esempio, l?elemento di manipolazione 98 pu? essere utilizzato da un consumatore come elemento di afferraggio o maniglia per afferrare la confezione e trasportarla, oppure pu? essere utilizzato per appendere la confezione, per esempio in un espositore, cos? da mostrare al pubblico l?oggetto 2 in essa contenuto. L?elemento di manipolazione 98 ? ricavato su una appendice a banda 99 prevista ad una estremit? della confezione 203. L?appendice a banda 99 si estende da una giunzione trasversale 39 verso l?esterno della confezione, cos? da essere interposta fra una giunzione trasversale 39 e un bordo libero 100, che delimita l?appendice a banda 99 dalla parte opposta rispetto al bordo libero 100.
Nell?esempio mostrato in Figura 17, l?elemento di manipolazione 98 ? definito da un?incisione 101 passante attraverso l?intero spessore della appendice a banda 99. L?incisione 101 circonda almeno parzialmente una porzione ripiegabile 104 realizzata da due strati sovrapposti di materiale da confezionamento. La porzione ripiegabile 104 pu? essere piegata manualmente dall?utilizzatore, come mostrato in Figura 20, cos? da definire un?apertura 102 nella quale l?utilizzatore pu? introdurre una mano per trasportare la confezione 203.
L?incisione 101 pu? avere differenti geometrie. Nell?esempio raffigurato, l?incisione 101 ha un tratto rettilineo interposto fra due porzioni a forma come di ?C?, le cui concavit? sono fra loro affacciate. Questa condizione non ? tuttavia necessaria.
L?incisione 101 ? una linea aperta, ossia non ? una linea chiusa ad anello. Fra due estremit? dell?incisione 101 pu? essere definita una linea di cerniera ideale attorno alla quale la porzione ripiegabile 104 pu? essere ruotata per rendere accessibile l?apertura 102.
In una versione alternativa, mostrata in Figura 21, l?elemento di manipolazione 98 pu? essere definito da un?incisione 201 chiusa. L?incisione 201 circonda un?apertura 202 nella quale pu? essere introdotta una mano dell?utilizzatore, per trasportare la confezione. In alternativa, nell?apertura 202 pu? essere introdotto un elemento di supporto, per esempio di un espositore, per appendere la confezione. In questo caso, l?elemento di manipolazione 98 funge da elemento di aggancio.
Come mostrato in Figura 17, sull?appendice a banda 99 pu? essere applicato almeno un punto di colla 109 per mantenere a contatto lembi contrapposti del materiale da confezionamento, in particolare in prossimit? del bordo libero 100. E? possibile prevedere pi? di un punto di colla, per esempio una coppia di punti di colla disposti rispettivamente a monte e a valle dell?elemento di manipolazione 98 rispetto ad una direzione longitudinale della confezione.
L?elemento di manipolazione 98 pu? essere ricavato da un dispositivo di taglio e pressatura trasversale 133 del tipo mostrato nelle Figure 18 e 19. Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 133 pu? essere inserito in un apparato simile all?apparato 1 mostrato in Figura 1.
Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 133 comprende una pluralit? di componenti che sono presenti anche nel dispositivo di taglio e pressatura trasversale 33 descritto con riferimento alla Figura 5. Tali componenti vengono indicati con i medesimi numeri di riferimento utilizzati in Figura 5 e non vengono nuovamente descritti in dettaglio.
Nel dispositivo di taglio e pressatura trasversale 133, l?elemento di supporto superiore 48 supporta un punzone 105 che ? provvisto, ad una propria estremit? inferiore, di un bordo tagliente avente la medesima geometria dell?incisione 101, 201. Il punzone 105 ? inteso per interagire con il materiale da confezionamento costituente l?appendice a banda 99 per realizzare su di essa l?incisione 101, 201.
L?elemento di supporto superiore 48 supporta inoltre un elemento attuatore 106, per esempio comprendente un cilindro pneumatico, configurato per movimentare il punzone 105 di moto rettilineo alternato lungo una direzione verticale, ossia in gi? e in su, per portare periodicamente il punzone 105 ad interagire con il materiale da confezionamento. L?elemento attuatore 106 pu? essere interposto fra i due attuatori 73 agenti sulla lama di taglio 37. Sull?elemento di supporto inferiore 49 ? prevista una matrice 107, che pu? essere disposta in posizione fissa rispetto all?elemento di supporto inferiore 49. La matrice 107 ? disposta per interagire con il punzone 105 cos? da realizzare l?incisione 101, 201.
Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 133 comprende due elementi pressori superiori 138 analoghi agli elementi pressori superiori 38 precedentemente descritti e disposti per applicare pressione sul materiale da confezionamento dell?involucro tubolare 27 per ricavare la giunzione trasversale 39 di una confezione e la giunzione trasversale 39 della confezione adiacente. Gli elementi pressori superiori 138 sono fra loro distanziati in maniera tale che, fra due giunzioni trasversali 39 consecutive (ed appartenenti a due confezioni diverse) venga lasciata l?appendice a banda 99. Fra gli elementi pressori superiori 138 ? interposto il punzone 105, che ? mobile indipendentemente dagli elementi pressori superiori 138 grazie all?elemento attuatore 106.
Nell?esempio mostrato nelle Figure 18 e 19, la lama di taglio 37 ? disposta fra il punzone 105 e l?elemento pressore superiore 138 disposto nella posizione pi? avanzata lungo la direzione di avanzamento F. In questo modo, ? possibile ottenere una confezione 203 in cui l?elemento di manipolazione 98 ? collocato ad una estremit? anteriore della confezione 203, rispetto alla direzione di avanzamento F. Questa condizione non ? tuttavia necessaria.
Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 133 comprende due elementi pressori inferiori 147 atti a cooperare con gli elementi pressori superiori 148 per formare le giunzioni trasversali 39. Uno degli elementi pressori inferiori 147 pu? essere provvisto di un?estensione 108 sulla quale ? ricavata la matrice 107.
Nell?esempio raffigurato, l?estensione 108 ? prevista sull?elemento pressore inferiore 147 disposto in posizione pi? arretrata lungo la direzione di avanzamento F.
Il dispositivo di taglio e pressatura trasversale 133 pu? opzionalmente essere configurato per applicare pressione sul punto di colla 109 in modo da facilitare la presa della corrispondente colla.
Le Figure 22 e 23 mostrano un dispositivo di taglio e pressatura trasversale 233 secondo una versione alternativa, configurata per produrre una confezione 303 del tipo mostrato in Figura 24, in cui l?elemento di manipolazione 98 ? disposto all?estremit? posteriore di ciascuna confezione 203, rispetto alla direzione di avanzamento F.
La matrice 107 e il punzone 105 sono in questo caso configurati per realizzare una linea di taglio simmetrica rispetto a quanto mostrato nelle Figure 18 e 19.
La presenza del punzone 105 e della matrice 107 ? comunque opzionale. E? anche possibile azionare selettivamente l?elemento attuatore 106 per produrre confezioni dotate dell?elemento di manipolazione 98 solo quando ci? viene richiesto.
I dispositivi fin qui descritti in un unico apparato non devono necessariamente essere contemporaneamente presenti in combinazione l?uno con l?altro.
Per esempio, il dispositivo di taglio e pressatura trasversale che prevede di utilizzare dispositivi di azionamento indipendenti per gli elementi pressori inferiori e rispettivamente per gli elementi pressori superiori potrebbe essere utilizzato anche in combinazione con sistemi di incollaggio in cui sul materiale da confezionamento viene applicato un solo tipo di colla.
Viceversa, il sistema di incollaggio che prevede di utilizzare due tipi distinti di colla descritto con riferimento alle Figure da 1 a 4 potrebbe essere impiegato anche in apparati in cui gli elementi pressori inferiori e gli elementi pressori superiori siano movimentati da un dispositivo di azionamento comune.
Grazie all?apparato 1, ? possibile ottenere confezioni, in particolare per prodotti acquistabili tramite commercio elettronico, realizzate a partire da un materiale da confezionamento poco costoso e riciclabile, quale la carta. E? inoltre possibile minimizzare il consumo di materiale da confezionamento, in quanto l?apparato 1 consente di selezionare la distanza fra due linee di taglio 24 consecutive, ossia la lunghezza della confezione, sulla base della lunghezza misurata per ciascun oggetto 2 da confezionare. Le dimensioni delle confezioni possono cos? essere ottimizzate in funzione delle dimensioni dei corrispondenti oggetti 2, il che consente di minimizzare il consumo di materiale da confezionamento.
Inoltre, durante il funzionamento dell?apparato 1 non vengono generati sfridi.
L?apparato 1 lavora in modo altamente automatizzato sia per quanto riguarda la creazione delle confezioni, che per quanto riguarda la loro chiusura ed ? in grado di raggiungere elevate velocit? di produzione.

Claims (16)

RIVENDICAZIONI
1. Apparato comprendente:
- un dispositivo di avanzamento (4) per avanzare in una direzione di avanzamento (F) una pluralit? di oggetti (2) da confezionare, avvolti da un involucro tubolare (27) di materiale da confezionamento;
- un dispositivo pressore superiore (38; 138) e un dispositivo pressore inferiore (47);
- un sistema di azionamento per movimentare il dispositivo pressore superiore (38; 138) e il dispositivo pressore inferiore (47) in avvicinamento o in allontanamento l?uno dall?altro, cosicch? il dispositivo pressore superiore (38; 138) e il dispositivo pressore inferiore (47) applichino pressione sul materiale da confezionamento per generare una giunzione trasversale (39) o alternativamente si disimpegnino dal materiale di confezionamento;
- un dispositivo di movimentazione longitudinale (67) per movimentare il dispositivo pressore superiore (38; 138) e il dispositivo pressore inferiore (47) lungo la direzione di avanzamento (F) cosicch? il dispositivo pressore superiore (38; 138) e il dispositivo pressore inferiore (47) restino impegnati con il materiale da confezionamento mentre il materiale da confezionamento sta avanzando nella direzione di avanzamento (F);
in cui il sistema di azionamento comprende un primo dispositivo di azionamento (52) collegato al dispositivo pressore superiore (38; 138) e un secondo dispositivo di azionamento (53) collegato al dispositivo pressore inferiore (47), il primo dispositivo di azionamento (52) e il secondo dispositivo di azionamento (53) essendo distinti l?uno dall?altro per movimentare il dispositivo pressore superiore (38; 138) e il dispositivo pressore inferiore (47) trasversalmente alla direzione di avanzamento (F) in maniera indipendente l?uno dall?altro.
2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui il primo dispositivo di azionamento (52) comprende un primo motore (54) collegato al dispositivo pressore superiore (38; 138) tramite un meccanismo di trasmissione del moto, il secondo dispositivo di azionamento (53) comprendendo un secondo motore (61) collegato al dispositivo pressore inferiore (47) tramite un ulteriore meccanismo di trasmissione del moto.
3. Apparato secondo la rivendicazione 2, in cui il meccanismo di trasmissione del moto e l?ulteriore meccanismo di trasmissione del moto sono meccanismi a biella e manovella.
4. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre un elemento di supporto superiore (48) e un elemento di supporto inferiore (49) che si estendono trasversalmente alla direzione di avanzamento (F) e supportano rispettivamente il dispositivo pressore superiore (38; 138) e il dispositivo pressore inferiore (47), l?elemento di supporto superiore (48) e l?elemento di supporto inferiore (49) essendo movimentabili dal primo dispositivo di azionamento (52) e dal secondo dispositivo di azionamento (53) lungo almeno un elemento di guida comune (51).
5. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di movimentazione longitudinale (67) comprende almeno un carrello (68) ed almeno una guida (69) disposta parallelamente alla direzione di avanzamento (F), il dispositivo di movimentazione longitudinale (67) comprendendo inoltre un motore (71) per azionare il carrello avanti e indietro lungo la guida (69).
6. Apparato secondo la rivendicazione 5, quando dipendente dalla rivendicazione 4, in cui l?elemento di guida comune (51) ? fisso rispetto al carrello (68).
7. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo pressore superiore comprende una coppia di elementi pressori superiori (38; 138) disposti per interagire con zone di bordo di due confezioni (3; 103; 203), il dispositivo pressore inferiore comprendendo una coppia di elementi pressori inferiori (47) ciascuno dei quali ? verticalmente allineato con un corrispondente elemento pressore superiore (38; 138).
8. Apparato secondo la rivendicazione 7, in cui ciascun elemento pressore superiore (38; 138) ? delimitato da una superficie di pressatura (78) atta ad andare a contatto con il materiale da confezionamento, la superficie di pressatura (78) avendo una zona sporgente (79: 179) che sporge verso il corrispondente elemento pressore inferiore (47) e una zona in recesso (80: 180) posizionata di fianco alla zona sporgente (79; 179), ciascun elemento pressore inferiore (47) essendo delimitato da una faccia di pressatura (81) avente una forma complementare alla superficie di pressatura (78), cos? da deformare il materiale da confezionamento nella giunzione trasversale (39) secondo una forma ondulata.
9. Apparato secondo la rivendicazione 7 oppure 8, e comprendente inoltre una lama di taglio (37; 137) interposta fra gli elementi pressori superiori (38; 138) oppure fra gli elementi pressori inferiori (47) per tagliare il materiale da confezionamento fra due giunzioni trasversali (39) consecutive.
10. Apparato secondo la rivendicazione 9, in cui la lama di taglio (37; 137) ? delimitata da un bordo di taglio (75; 175) dentellato.
11. Apparato secondo la rivendicazione 9 oppure 10, in cui la lama di taglio (137) ha una porzione centrale (76) sostanzialmente orizzontale interposta fra due porzioni periferiche (77) inclinate, la porzione centrale (76) essendo sporgente rispetto alle porzioni periferiche (77) per interagire con il materiale da confezionamento prima delle porzioni periferiche (77).
12. Apparato secondo una delle rivendicazioni da 9 a 11, e comprendente inoltre almeno un attuatore (73) per azionare la lama di taglio (37; 137) avanti e indietro in una direzione trasversale rispetto alla direzione di avanzamento (F), cos? da portare periodicamente la lama di taglio (37; 137) ad interagire con il materiale da confezionamento.
13. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre un punzone (105) delimitato da un bordo tagliente e una matrice (107) contrapposta al punzone (105), il punzone (105) e la matrice (107) essendo disposti da parti opposte del materiale da confezionamento per ricavare un?incisione (101; 201) tra due giunzioni trasversali (39) adiacenti, cos? da definire sulla confezione (203; 303) un?apertura tramite la quale un utilizzatore pu? afferrare o appendere la confezione (203; 303).
14. Apparato secondo la rivendicazione 13, quando dipendente da una delle rivendicazioni da 7 a 12, in cui gli elementi pressori superiori (38; 138) sono fra loro distanziati lungo la direzione di avanzamento (F) e gli elementi pressori inferiori (47) sono fra loro distanziati lungo la direzione di avanzamento (F), cos? da alloggiare il punzone (105) fra gli elementi pressori superiori (38; 138) e la matrice (107) fra gli elementi pressori inferiori (47) o viceversa.
15. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre una coppia di elementi di ripiegamento laterale (85) disposti a monte del dispositivo pressore superiore (38; 138) e del dispositivo pressore inferiore (47) rispetto alla direzione di avanzamento (F) e posizionati da parti opposte dell?involucro tubolare (27), cos? da interagire con rispettive facce laterali (84) dell?involucro tubolare (27) per ripiegare il materiale da confezionamento verso l?interno della confezione (103).
16. Apparato secondo la rivendicazione 15, in cui gli elementi di ripiegamento laterale (85) sono spostabili selettivamente fra una configurazione di interazione in cui gli elementi di ripiegamento laterale (85) interagiscono con l?involucro tubolare (27) per ripiegare il materiale da confezionamento e una configurazione distanziata in cui gli elementi di ripiegamento laterale (85) sono lontani dall?involucro tubolare (27).
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