IT202100022709A1 - Procedimento per la realizzazione di gelato espresso attraverso capsule con modanature ad incastro - Google Patents

Procedimento per la realizzazione di gelato espresso attraverso capsule con modanature ad incastro Download PDF

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IT202100022709A1
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IT
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Paolo Barichella
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Food Lifestyle S R L
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Description

Descrizione dell?Invenzione Industriale avente per titolo: ?PROCEDIMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI GELATO ESPRESSO ATTRAVERSO CAPSULE CON MODANATURE AD INCASTRO?
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce a matrici/stampo in grado di contenere una base gelato per consentirne la pacossatura direttamente nell?involucro/capsula e nello specifico aggiungendo altri ingredienti ?on demand?.
In particolare, la presente invenzione ha per oggetto un procedimento per la realizzazione di gelato di tipo espresso.
Come noto, il gelato ? una preparazione alimentare ottenuta con una miscela di ingredienti portata allo stato solido o pastoso mediante congelamento e contemporanea agitazione per insufflazione di aria.
Le caratteristiche di tale cibo tradizionale variano a seconda del tipo di processo utilizzato per la realizzazione dello stesso.
Infatti, ad esempio, il gelato tradizionale si distingue da quello industriale in quanto a percentuali di grassi al proprio interno, maggiori in quello industriale, e percentuali di aria.
Il gelato tradizionale prevede quindi una pluralit? di fasi di lavorazione che comprendono sostanzialmente una pluralit? di fasi successive.
In prima istanza, viene effettuata la miscelazione degli ingredienti costituenti il gelato a seguito di un corretto dosaggio degli stessi all?interno di un recipiente. Successivamente, la miscela viene sottoposta a pastorizzazione, a circa 70?C, poi ad emulsionamento e, quindi, viene lasciata risposare in una fase di maturazione.
In conclusione, il gelato artigianale subisce ulteriori fasi di mantecatura a -7?C, eventuale indurimento e conservazione a -14?C.
La fase di conservazione, a sua volta, pu? coincidere con quella di esposizione e pu? comprendere, soprattutto nei casi in cui il gelato sia destinato a punti di rivendita senza laboratorio, le fasi di trasporto all?interno di vaschette o carapine a -18?C.
La tecnica nota descritta comprende alcuni importanti inconvenienti.
In particolare, la tecnica di lavorazione del gelato tradizionale prevede una pluralit? di fasi di lavorazione che coinvolgono una pluralit? di macchinari.
Tali fasi, oltre ad essere in numero elevato, prevedono un controllo da parte di un operatore competente e, pertanto, sono molto annose sia da un punto di vista temporale, che da un punto di vista della manodopera.
Un altro importante inconveniente della suddetta tecnica ? dato dal fatto che durante il trasporto e smistamento del gelato esso viene mantenuto a temperature di -18?C invece che a temperature di -14?C con conseguenze sulla struttura e le caratteristiche del gelato stesso che risulta essere modificato rispetto al gusto originale.
In aggiunta, questo tipo di lavorazione non ? compatibile o ? poco utilizzabile in contesti quali bar in cui, infatti, sono previste strutture differenti.
Per questi ultimi in particolare, sono note infatti tecniche sviluppate da One-shot, Sc-Cup Carpigiani, Resfab e Algida.
Tali tecniche note comprendono sistemi concettualmente diversi dalla tecnica tradizionale e basati su estrazione a pressione del gelato prodotto all?interno di un macchinario che generalmente opera su miscele in polvere.
In particolare, la tecnica prevede un bilanciamento chimico di anticongelanti tale da consentire ad una cialda presa a -18?C di riuscire, attraverso una densit? di base che la rende gi? lavorabile a quella temperatura, ad essere estratta a pressione, per mezzo di una leva manuale, mantenendo una struttura simile a quella di un gelato. Tuttavia, i prodotti realizzati con le dette tecniche hanno il grave difetto di essere, secondo molti esperti, di bassa qualit? e non accettabili per esercizi che intendono offrire al cliente soluzioni di tipo gourmet.
Un ulteriore esempio di tecnica realizzative di gelato all?interno di esercizi che non comprendono laboratori preposti alla lavorazione del gelato ? costituito dal cosiddetto sistema ?Pacojet?.
Quest?ultimo ? descritto nella domanda di brevetto GB-A-2097273.
Tale sistema risolve parzialmente il problema della qualit? del gelato realizzato con i macchinari descritti in precedenza e prevede l?utilizzo di un bicchiere all?interno del quale viene disposto il preparato per gelato.
Secondo detta procedura, il preparato contenuto nel detto bicchiere, ? inserito all?interno di un abbattitore.
Quest?ultimo ? un potente frigorifero che lavora a basse temperature e con aria ventilata atta ad eliminare la condensa formata dagli alimenti. Pu? portare il cuore del prodotto da 90 a 3?C, tramite abbattimento rapido positivo, in meno di novanta minuti, per poi operare con l?abbattimento rapido negativo, o surgelazione rapida, che arriva fino a -18?C al cuore del prodotto in quattro ore.
Tali passaggi sono possibili poich? l'abbattitore lavora a temperature di circa -40?C a ventilazione forzata, sottraendo calore ai prodotti, consente un rapido surgelamento evitando cos? la formazione di macrocristalli di ghiaccio.
A seguito di abbattitura, il gelato contenuto nel bicchiere, pu? essere conservato a bassa temperatura, quali i -18?C tipici dei freezer e delle catene del freddo.
Per la consumazione il bicchiere contente il gelato ? immesso all?interno di una macchina utensile, denominata appunto ?Pacojet?, dove viene sottoposto a una lavorazione meccanica di fresatura e portato per attrito a -7?C.
Un grande svantaggio di questa tecnica ? dato dal fatto che, nonostante il gelato venga lavorato in maniera professionale per poco tempo, esso coinvolge almeno una fase di abbattitura che ? molto dispendiosa, sia in termine di lavoro che di attrezzature necessarie.
Inoltre, la porzione superficiale del gelato all?interno del bicchiere a ridosso della porzione sottoposta a fresatura, subisce delle alterazioni termiche che possono compromettere la qualit? del gelato successivamente fresato.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione ? ideare un procedimento per la realizzazione di gelato in grado di ovviare sostanzialmente ad almeno parte degli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico ? un importante scopo dell'invenzione ottenere un procedimento per la realizzazione di gelato che consenta di ridurre le fasi di lavorazione di un gelato nell?ambito di esercizi quali bar, ristoranti, hotel e altro che non coinvolgono la presenza di un laboratorio per il gelato.
Un altro importante scopo dell'invenzione ? ottenere un procedimento per la realizzazione di gelato che consenta di ridurre la quantit? di macchinari e dispositivi necessari alla realizzazione di un gelato per gli esercizi indicati in precedenza.
In conclusione, un importante scopo dell?invenzione ? ridurre i costi di produzione dello stesso.
I suddetti ed altri scopi e vantaggi dell?invenzione, quali risulteranno dal seguito della descrizione, vengono raggiunti con un procedimento per la realizzazione di gelato come quello descritto nella rivendicazione 1. Forme di realizzazione preferite e varianti non banali della presente invenzione formano l?oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Resta inteso che tutte le rivendicazioni allegate formano parte integrante della presente descrizione.
Risulter? immediatamente ovvio che si potranno apportare a quanto descritto innumerevoli varianti e modifiche (per esempio relative a forma, dimensioni, disposizioni e parti con funzionalit? equivalenti) senza discostarsi dal campo di protezione dell'invenzione come appare dalle rivendicazioni allegate.
La presente invenzione verr? meglio descritta da alcune forme preferite di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la FIG. 1 mostra uno schema di funzionamento del procedimento di realizzazione di gelato secondo l?invenzione con alcune fasi in una prima configurazione;
- la FIG. 2 mostra una vista in prospettiva di una realizzazione di una variante degli involucri secondo la presente invenzione;
- la FIG. 3 mostra un?altra vista in prospettiva di una realizzazione di una variante degli involucri secondo la presente invenzione;
- la FIG. 4 mostra una vista in prospettiva della fase di messa del vassoio con gli stampi con base ancora liquida nel congelatore;
- la FIG. 5 mostra una vista in prospettiva di una realizzazione di un?altra variante degli involucri secondo la presente invenzione.
Nel presente documento, le misure, i valori, le forme e i riferimenti geometrici (come perpendicolarit? e parallelismo), quando associati a parole come "circa" o altri simili termini quali "pressoch?" o "sostanzialmente", sono da intendersi come a meno di errori di misura o imprecisioni dovute a errori di produzione e/o fabbricazione e, soprattutto, a meno di una lieve divergenza dal valore, dalla misura, dalla forma o riferimento geometrico cui ? associato.
Ad esempio, tali termini, se associati a un valore, indicano preferibilmente una divergenza non superiore al 10% del valore stesso.
Inoltre, quando usati, termini come ?primo?, ?secondo?, ?superiore?, ?inferiore?, ?principale? e ?secondario? non identificano necessariamente un ordine, una priorit? di relazione o posizione relativa, ma possono essere semplicemente utilizzati per pi? chiaramente distinguere tra loro differenti componenti.
Le misurazioni e i dati riportati nel presente testo sono da considerarsi, salvo diversamente indicato, come effettuati in Atmosfera Standard Internazionale ICAO (ISO 2533).
Con riferimento alle Figure, il procedimento per la realizzazione di gelato secondo l'invenzione ? globalmente indicato con il numero 1.
Il procedimento 1 per la realizzazione di gelato secondo l?invenzione ? preferibilmente atto a realizzare un gelato di tipo espresso.
Il gelato di tipo espresso ? preferibilmente un tipo di gelato che non subisce una vera e propria fase di mantecatura, ma viene reso cremoso grazie ad una lavorazione effettuata poco prima di essere servito, ad esempio, ad un cliente presso un bar.
Il gelato di tipo espresso ? quindi preferibilmente una crema congelata ad una temperatura di -7?C.
Con il termine crema congelata si fa riferimento ad un gelato la cui consistenza ? pastosa e tipica dei gelati sottoposti a mantecatura o simile a quest?ultima.
Preferibilmente il procedimento comprende una pluralit? di fasi attraverso le quali un preparato di gelato 11 viene trasformato in una pluralit? di porzioni di gelato solido 5.
Il preparato di gelato 11 ? preferibilmente un preparato per la preparazione di gelati di tipo noto allo stato della tecnica attuale in soluzione acquosa.
Pi? nel dettaglio, il preparato di gelato 11 pu? comprendere almeno latte, panna, uova e zucchero in soluzione acquosa. In aggiunta esso pu? comprendere altri ingredienti, quali estratti di frutta, aromi al gusto di frutta o altro ancora, a seconda del gusto di cui si vuole dotare il preparato di gelato 11.
Quest?ultimo pu? anche essere, in origine, in polvere e mischiato con acqua.
Pi? nel dettaglio ancora, il preparato di gelato 11 ? del tipo analogo o identico a quello realizzato per i progetti di tipo ?Pacojet?.
Le porzioni di gelato solido 5 sono delle porzioni di gelato giunto a solidificazione per congelamento secondo tecniche successivamente descritte.
In una prima configurazione, il procedimento comprende una fase di inserimento, una fase di abbattitura ed una fase di rimozione.
Nella fase di inserimento, preferibilmente, il preparato di gelato 11 viene inserito all?interno di stampi monoporzione 2.
Gli stampi monoporzione 2 sono atti a suddividere il preparato di gelato 11 in una pluralit? di porzioni di preparato di gelato 3.
Tali porzioni di preparato di gelato 3 sono sostanzialmente delle quantit? ridotte, rispetto al totale, del preparato di gelato 1.
Lo stampo monoporzione 2 ? preferibilmente in materiale polimerico elasticamente deformabile. Con il termine elasticamente deformabile significa che esso ? preferibilmente manualmente deformabile in maniera amplia, preferibilmente per deformazioni che lungo un asse comportano estensioni superiori al 50% delle dimensioni originali.
Detto materiale polimerico elasticamente deformabile ? preferibilmente un polissilossano di tipo elasticamente deformabile, noto anche con il nome comune di silicone, con il quale vengono usualmente realizzati gli stampi per alimenti.
Lo stampo monoporzione 2 comprende almeno un involucro 20.
L?involucro 20 ? preferibilmente atto a definire le porzioni di preparato di gelato 3.
Infatti, il preparato di gelato 11 viene colato in uno o pi? involucri 20 in modo tale da raccogliere una quantit? limitata e predeterminata di preparato di gelato 11 all?interno dell?involucro 20.
L?involucro 20, ad esempio, comprende al massimo 1 dl di preparato di gelato 11 e, nel caso dell?esempio, 1 dl di preparato di gelato 11 corrisponde ad una porzione di preparato di gelato 3. Pi? opportunamente l?involucro 20 comprende al massimo 0,9 dl.
Successivamente alla fase di inserimento, in questa prima configurazione, vi ? la fase di abbattitura.
In tale fase le porzioni di preparato di gelato vengono abbattute all?interno degli stampi monoporzione 2 con un abbattitore 4 in modo tale da definire una corrispondente pluralit? di porzioni di gelato solido 5.
L?abbattitore 4 ? un abbattitore di tipo noto. In particolare, esso ? come un potentissimo frigorifero che lavora a basse temperature e con aria ventilata atta ad eliminare la condensa formata dagli alimenti.
Come gi? descritto in precedenza, pu? portare il cuore del prodotto da 90 a 3?C, tramite abbattimento rapido positivo, in meno di novanta minuti, per poi operare con l?abbattimento rapido negativo, o surgelazione rapida, che arriva fino almeno a -18?C al cuore del prodotto in quattro ore.
L?abbattitore 4 ? preferibilmente a ventilazione forzata, sottrae calore ai prodotti e consente un rapido surgelamento evitando cos? la formazione di macrocristalli di ghiaccio.
Preferibilmente, l?abbattitore 4 ? atto a lavorare a temperature inferiori a -30?C.
Nel dettaglio, l?abbattitore 4 congela le porzioni di preparato di gelato 3 a temperature inferiori a -30?C e pi? preferibilmente di circa -40?C o anche a temperature inferiori, in modo tale da realizzare le porzioni di gelato solido 5.
Nella fase di rimozione, preferibilmente le porzioni di gelato solido 5 sono rimosse dagli stampi monoporzione 2.
Tale rimozione, pu? essere effettuata manualmente da un utente, oppure pi? preferibilmente ? effettuata per mezzo di mezzi meccanici che esercitano una pressione sullo stampo monoporzione 2.
In tale maniera le porzioni di gelato solido 5 sono separate dallo stampo monoporzione 2.
In una seconda configurazione, il procedimento di realizzazione di gelato comprende una fase di colata 1d, una seconda fase di abbattitura 1e ed una fase di taglio 1f.
Nella fase di colata 1d, il preparato di gelato 11 viene colato all?interno di un estrusore.
In tale maniera, dall?estrusore fuoriesce preparato di gelato 11 allo stato di preparato di gelato solido 9.
In questo modo, ad esempio per mezzo di un comune processore, ? possibile regolare la frequenza di taglio e variare il volume e la quantit? di preparato di gelato solido 9 tagliato, corrispondente alla singola porzione di gelato solido 5.
Preferibilmente, le porzioni di gelato solido hanno volume massimo pari a 0,1 dm3.
Pi? nel dettaglio, esse hanno volume massimo pari a 90 cm3.
Il procedimento di realizzazione di gelato, a prescindere dal fatto di comprendere le fasi della prima o seconda configurazione, pu? comprendere altre fasi.
Esso pu? comprendere, ad esempio, una fase di confezionamento 1g.
Nella fase di confezionamento 1g, preferibilmente, le porzioni di gelato solido 5 sono confezionate ciascuna all?interno di confezioni monocomponente 50.
Tali confezioni monocomponente 50 possono essere dei sacchetti, ad esempio polimerici, o dei contenitori, ad esempio anch?essi polimerici, in modo da realizzare delle cialde con dette porzioni di gelato solido 5.
In alternativa, nella fase di confezionamento, le porzioni di gelato solido 5 sono disposte all?interno di una confezione multidose comprendente un contenitore all?interno del quale vengono disposte delle porzioni di solido gelato 5.
Nel caso in cui il procedimento preveda la prima configurazione, la fase di confezionamento 1g ? successiva alla fase di rimozione 1c, mentre nel caso il cui esso preveda la seconda configurazione, la fase di confezionamento 1g ? successiva alla fase di taglio 1f.
Il procedimento, in ogni caso, preferibilmente comprende inoltre una fase di conservazione e trasporto 1h ed una fase di pacossatura 1i.
Preferibilmente le dette fasi sono svolte successivamente alla fase di confezionamento 1g, se quest?ultima viene svolta.
Nella fase di conservazione e trasporto 1h, le porzioni di gelato solido 5 vengono conservate e/o trasportate mantenendole nella catena del freddo con temperature inferiori a -15?C, e pi? preferibilmente con temperature inferiori a -18?C.
La conservazione ed il trasporto 1h dipendono dal tipo di organizzazione utilizzato per la produzione del gelato.
Preferibilmente e vantaggiosamente, il procedimento consente di separare la realizzazione del gelato, di tipo espresso, tra laboratorio ed un eventuale locale di consumazione 6.
Per la conservazione ed il trasporto 1h possono essere utilizzate celle frigorifere statiche o celle frigorifere su ruote o automezzi comprendenti celle frigorifere.
Tali passaggi possono essere svolti nel medesimo luogo, e in tal caso si parla di conservazione, in luoghi diversi, e in tal caso si parla di conservazione e trasporto, o in viaggio, e in tal caso si parla di trasporto.
Il termine catena del freddo ? inoltre noto nello stato della tecnica attuale e si riferisce al mantenimento dei prodotti surgelati ad una temperatura costante e comunque inferiore ai -15 ?C, pi? preferibilmente prossima a -18?C o anche inferiore, lungo tutto il percorso dalla produzione alla vendita, comprese le fasi di trasporto, stoccaggio ed esposizione.
Il locale di consumazione 6 ? preferibilmente un locale non attrezzato come un qualsiasi laboratorio artigianale per la produzione di gelato, ma ? un locale qualsiasi come un bar, un hotel, un ristorante non specializzato, una casa o altro.
Preferibilmente, tuttavia, il locale di consumazione 6 comprende almeno dei mezzi di pacossatura 8.
Infatti, preferibilmente, nella fase di pacossatura 1i le porzioni di gelato solido 5 vengono pacossate e rese fruibili da un utente realizzando il gelato espresso.
Il termine pacossatura ? stato introdotto, tra i tecnici del ramo, per indicare una lavorazione introdotta dalla tecnologia Pacojet descritta ampiamente all?interno del brevetto GB-A-2097273 a pag. 2 linee 23-130, pag. 3 linee 1-130, pag. 4 linee 1-130, pag. 5 linee 1-5 e Fig. 1-6 quindi incorporanti come riferimento.
I mezzi di pacossatura 8 comprendono quindi essenzialmente preferibilmente almeno un contenitore 80 ed una fresa 81.
Il contenitore 80, ad esempio simile alla camera 5 descritta a pag. 2 linee 23-29 e Fig. 1-1a qui incorporate come riferimento, pu? avere dimensioni variabili e forme variabili. Esso definisce un fondo o porzione di base preferibilmente atto a raccogliere una sostanza in colata al proprio interno.
Preferibilmente, le porzioni di gelato solido 5 sono realizzate contro-sagomate alla porzione di base del contenitore 80.
Per poter realizzare tale contro-sagomatura, ad esempio gli stampi monoporzione 2 possono avere la stessa forma della porzione di base del contenitore 80, oppure I mezzi di taglio 10 possono consentire il taglio controllato in modo tale da realizzare una forma contro-sagomata.
Ad esempio, l?involucro 20 fornisce la forma alle porzioni di preparato di gelato 3 che realizzeranno le porzioni di gelato solido 5. Preferibilmente la forma ? discoidale e del tipo similare ad un comune disco da hockey.
Tale forma ? facilmente replicabile, inoltre, con l?estrusore 7 ed i mezzi di taglio 10.
Tuttavia, potrebbero essere previste altre forme come, ad esempio, delle sezioni di cono o altro ancora.
La fresa 81 ? preferibilmente una fresa di tipo meccanico, ma potrebbe utilizzare altri tipi di tecnologie.
Essa ?, ad esempio simile al coltello 16 descritto a pag. 2 linee 39-47 e Fig. 1-5 qui incorporate come riferimento.
Il contenitore 80 e la fresa sono preferibilmente reciprocamente vincolabili a tenuta d?aria e nella fase di pacossatura 1i comprendendo una sotto-fase di inserimento in cui una delle porzioni di gelato solido 5 viene introdotta all?interno del contenitore 80 quando il contenitore 80 e la fresa 81 sono svincolati, ed una sotto-fase di preparazione in cui la fresa 81 emulsiona e riscalda la porzione di gelato solido 5 in modo tale da realizzare il gelato espresso quando detto contenitore 80 e la fresa 81 sono vincolati.
Preferibilmente, nella sotto-fase di preparazione, la porzione di gelato solido viene riscaldata, preferibilmente per attrito, fino ad una temperatura massima di -7?C.
Il funzionamento del procedimento 1 precedentemente descritto ? il seguente.
A partire da un preparato di gelato 11, si ottengono una pluralit? di porzioni di gelato solido 5 che sono successivamente utilizzabili come cialde.
In seguito ad alcune delle fasi di realizzazione realizzate in una azienda o laboratorio attrezzato, quali le fasi descritte di solidificazione o colata 1d, abbattitura 1e, rimozione o taglio 1f, confezionamento 1g delle porzioni di gelato solido 5, ? quindi possibile, in seguito alla fase di trasporto 1h, utilizzare le stesse per la realizzazione di gelato espresso anche in locali differenti da quelli di realizzazione, implementando in questi ultimi esclusivamente la fase di pacossatura 1i od eventualmente di conservazione in frigoriferi di tipo standard, che come tutta la catena del freddo, sono generalmente a temperature inferiori ai -15 ?C, pi? preferibilmente prossime a -18?C o anche inferiori.
Il procedimento di realizzazione di gelato 1 secondo l?invenzione consegue importanti vantaggi.
Infatti, il procedimento 1 consente di agevolare tutte le fasi di realizzazione, smistamento e consumazione grazie al fatto che le porzioni di gelato solido 5 possono essere realizzate all?interno di laboratori per poi essere trasportate in locali di consumazione 6 senza che i prodotti vengano deteriorati.
Nella tecnica nota, non era possibile realizzare gelati espressi direttamente in loco senza l?ausilio di abbattitori disposti direttamente nei locali di consumazione 6.
Con il procedimento 1 secondo l?invenzione, i locali di consumazione 6 non hanno pi? la necessit? di svolgere la fase di abbattitura, 1e all?interno del locale stesso, ma possono utilizzare le cialde costituite dalle porzioni di gelato solido 5.
Tra le vantaggiose conseguenze del procedimento 1 secondo l?invenzione vi sono infatti sia la riduzione dei costi inerenti i macchinari necessari alla realizzazione del gelato espresso, sia la riduzione dei tempi necessari a rendere disponibile il prodotto ad un utente.
Ai precedenti vantaggi va, in conclusione, aggiunto il fatto che grazie al procedimento 1, la qualit? del gelato non viene intaccata in quanto esso non necessit? di conservanti, ma subisce sempre un trattamento termico a inversione costante che segue una regolare catena del freddo senza subire sbalzi di temperatura e gradienti negativi di temperatura con conseguenze sulla qualit? finale. Prendendo spunto dalla precedente domanda di brevetto n. 102018000000650 gi? nota alla titolare della presente invenzione, si opta per una variante ovvero si intende evolvere la forma della porzione di gelato solido ?capsula? 5 che pu? ora non essere pi? realizzata con stampi in silicone, ma direttamente in matrici monouso a perdere e/o smaltire in canale compost dalla forma ottenuta attraverso varie tecnologie che vanno dalla termoformatura di polimeri e biopolimeri, allo stampaggio ad iniezione alla formatura per cartotecnica tipica dei bicchieri in carta.
Tali involucri 20 sono atti a conferire la forma alla capsula 5 e al contempo a conservarla in quanto stampo/contenitore.
Gli involucri 20 diventano delle vere e proprie matrici per la base gelato 11, in grado di conferire la forma alla capsula gelato 5 una volta che la base liquida ? versata all?interno, vengono poi poste in congelatore a -18?C fino a che il cuore del prodotto non raggiunge tale temperatura e la mantiene nel tempo (all?incirca 18/24 mesi).
La matrice porta capsula-bicchiere 29 ? stata progettata con una forma ad elementi sporgenti 33 che consente di bloccare e incastrare i bicchieri 20 una volta posizionata nel suo alloggiamento, ci? per evitare che sotto azione della lama quest?ultima si metta a girare creando un grippaggio del bicchiere stesso.
Gli elementi sporgenti 33 servono a creare l?ingranaggio di incastro con il porta capsulabicchiere 29, la sua forma pu? anche non arrivare fino alla base del bicchiere.
Tale perfezionamento ad incastro della capsula gelato 5 nell?involucro 20 e nel porta capsulabicchiere 29 evita il grippaggio dovuto dall?azione meccanica circolare della lama sulla base congelata.
La forma degli elementi sporgenti 33 atti a creare un volume che eviti il grippaggio o rotazione del bicchiere all?interno del porta-capsula pu? essere di varie misure e numero.
Tale forma evita il grippaggio sia del bicchiere all?interno dell?involucro 20, sia della base congelata all?interno del bicchiere 5, che se fosse cilindrica slitterebbe sotto l?azione rotativa della lama del pacossatore 8.
Gli involucri 20 sono impilabili tra loro per creare delle pile che salvino spazio. Gli stampi sono realizzati in varie altezze, formati e dimensioni, in particolare per fare da refill per sistemi Pacojet e Nemox Frix-Air di pacossatura (8).
Il porta capsula-bicchiere (29) ha riprodotto in negativo la forma del volume della capsula in modo da creare ideale alloggiamento e incastro perfetto per compensare la forza meccanica della pacossatura (8) interna all?involucro (20).
In questa versione del brevetto la pacossatura della porzione di gelato solido (5) avviene direttamente nella capsula (2).
Il porta capsula-bicchiere (29) riporta in negativo l?incavo per l?incastro della capsula (2).
Nella figura 5 ? possibile vedere una variante di forma e incastro solo nella parte superiore della capsula (2) con numero e forma di elementi sporgenti di varia entit?.
L?invenzione ? suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo definito dalle rivendicazioni.
In tale ambito tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti ed i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.
Si sono descritte alcune forme preferite di attuazione dell?invenzione, ma naturalmente esse sono suscettibili di ulteriori modifiche e varianti nell?ambito della medesima idea inventiva. In particolare, agli esperti nel ramo risulteranno immediatamente evidenti numerose varianti e modifiche, funzionalmente equivalenti alle precedenti, che ricadono nel campo di protezione dell'invenzione come evidenziato nelle rivendicazioni allegate nelle quali, eventuali segni di riferimento posti tra parentesi non possono essere interpretati nel senso di limitare le rivendicazioni stesse. Inoltre, la parola "comprendente" non esclude la presenza di elementi e/o fasi diversi da quelli elencati nelle rivendicazioni. L?articolo ?un?, ?uno? o ?una? precedente un elemento non esclude la presenza di una pluralit? di tali elementi. Il semplice fatto che alcune caratteristiche siano citate in rivendicazioni dipendenti diverse tra loro non indica che una combinazione di queste caratteristiche non possa essere vantaggiosamente utilizzata.

Claims (8)

RIVENDICAZIONI
1. Procedimento (1) per la realizzazione di gelato di tipo espresso caratterizzato dal fatto comprendere le fasi di:
? colare (1d) un preparato di gelato (11) all?interno di un estrusore (7) atto a direzionare detto preparato di gelato (11) lungo una direzione di estrusione (7a) all?interno di un canale di estrusione (70), ? abbattere (1e) a meno di -30?C detto preparato di gelato (11) all?interno di detto canale di estrusione (70) in modo tale da far fuoriuscire da detto estrusore (7) detto preparato di gelato (11) allo stato di preparato di gelato solido (9),
? tagliare (1f) almeno parte di detto preparato di gelato solido (9) lungo un piano di taglio (7b) sghembo rispetto a detta direzione di estrusione (7a) in modo tale da realizzare porzioni di solido gelato (5),
? conservare e trasportare (1k) dette porzioni di gelato solido (5) mantenendo la catena del freddo con temperature inferiori a -15?C, ? pacossare (1i) tramite mezzi di pacossatura (8) dette porzioni di gelato solido (5) in modo tale da rendere dette porzioni di gelato solido (5) fruibili da un utente realizzando detto gelato espresso.
2. Procedimento (1) secondo la rivendicazione precedente, comprendente una fase di confezionamento (1j) compresa tra detta fase di taglio (1f) e detta fase di conservazione e trasporto (1k) in cui dette porzioni di gelato solido (5) sono confezionate (1j) ciascuna all?interno di confezioni monocomponente (50).
3. Procedimento (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detta seconda fase di abbattitura (1e) ? realizzata per mezzo di un abbattitore (4) comprendente almeno parte di detto canale di estrusione (70) ed atto a congela detto preparato di gelato (1) a -40?C in modo tale da realizzare detto preparato di gelato solido (9).
4. Procedimento (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di pacossatura (8) comprendono almeno un contenitore (80) ed una fresa (81), detto contenitore (80) e detta fresa (81) essendo reciprocamente vincolabili a tenuta d?aria e detta fase di pacossatura (1i) comprendendo una sotto- fase di inserimento in cui una di dette porzioni di gelato solido (5) viene introdotta all?interno di detto contenitore (80) quando detto contenitore (80) e detta fresa sono svincolati, ed una sotto-fase di preparazione in cui detta fresa emulsiona e riscalda al massimo -7 ?C detta porzione di gelato solido (5) in modo tale da realizzare detto gelato espresso quando detto contenitore (80) e detta fresa sono vincolati.
5. Procedimento (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui dette porzioni di gelato solido (5) sono realizzate contro-sagomate alla porzione di base di detto contenitore (80).
6. Procedimento (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detto preparato di gelato (11) comprende almeno latte, panna, uova e zucchero in una soluzione acquosa.
7. Procedimento (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detto gelato di tipo espresso ? una crema congelata ad una temperatura massima di -7?C.
8. Procedimento (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui gli involucri (20) progettati per contenere dette porzioni di gelato solido (5) comprendono una pluralit? di elementi sporgenti (33) progettati per connettere operativamente detti involucri (20) con almeno un porta capsulabicchiere (29).
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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GB2097273A (en) 1981-04-15 1982-11-03 Maurer Wilhelm Making soft ice-cream
IT201800000648A1 (it) * 2018-01-09 2019-07-09 Food Lifestyle S R L Procedimento per la realizzazione di gelato
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