IT202100022454A1 - Macchina per caffè espresso provvista di dispositivo di frenatura della leva di azionamento - Google Patents
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Description
TITOLO: ?Macchina per caff? espresso provvista di dispositivo di frenatura della leva di azionamento?.
DESCRIZIONE
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione ha per oggetto una macchina per caff? espresso, del tipo con leva di azionamento del sistema di erogazione a pistone, provvista di dispositivo di frenatura di tale leva di azionamento.
Descrizione della tecnica anteriore
? noto nella tecnica realizzare una macchina per caff? espresso con dispositivo di azionamento dell?unit? di erogazione mediante leva manuale. Nelle macchine note, l?operatore aziona la leva portandola da una prima posizione ad una seconda posizione per avviare l?erogazione del caff?, in modo da movimentare un pistone scorrevole in un cilindro collegato al circuito idraulico della macchina. Il movimento del pistone, da una prima posizione ad una seconda posizione, provoca il carico di acqua calda entro un alloggiamento del cilindro dell?unit? di erogazione. D?altro canto, il movimento del pistone dalla seconda posizione alla prima posizione provoca lo scarico dell'acqua calda dall'alloggiamento del cilindro verso la tazza di erogazione della macchina, dove viene erogata la bevanda. Il dispositivo di azionamento ? provvisto di un mezzo di ritorno della leva dalla seconda posizione alla prima posizione.
Nell?utilizzo di tali macchine, si potrebbero verificare degli incidenti con possibile infortunio dell?operatore che aziona la leva, come conseguenza di malfunzionamenti o nel casso di utilizzo non corretto della macchina. Infatti, il mezzo di ritorno potrebbe causare un rapido passaggio della leva dalla seconda posizione alla prima posizione, con possibilit? di urtare l?operatore. Per ovviare a tale inconveniente, sono altres? noti dispositivi di frenatura la cui funzione ? quella di rallentare il ritorno della leva dalla seconda posizione alla prima posizione.
Nella tecnica, sono noti dispositivi frenanti che impiegano un meccanismo a pistone, distinto dal pistone dell?unit? di erogazione della macchina, configurato per esercitare un?azione frenante sulla leva. Un esempio di dispositivo di frenatura ? noto dal documento EP3220786. Tale meccanismo impiega un pistone scorrevole in un cilindro riempito di olio per circuiti idraulici o acqua distillata, in cui il pistone divide la cavit? del cilindro in due camere. Il movimento del pistone nel cilindro causa il passaggio del fluido tra le due camere. Il pistone ? in grado di esercitare una forza sostanzialmente nulla quando la leva passa dalla prima posizione alla seconda posizione, mentre produce una forza frenante in grado di rallentare la leva nel passaggio dalla seconda posizione alla prima posizione. Occorre precisare che il pistone del dispositivo di frenatura si trova su di un asse distinto da e parallelo a quello del pistone dell?unit? di erogazione. Se la leva viene abbassata per avviare l?erogazione del caff?, il dispositivo di frenatura ? in grado di esercitare una forza sostanzialmente nulla. Mentre, il sistema di frenatura produce una forza frenante in grado di rallentare la leva nel passaggio dalla seconda posizione alla prima posizione, ossia nel ritornare verso l?alto. La forza frenante, cos? come la forza nulla, vengono generate realizzando fori calibrati nel pistone con o senza valvole di ritegno, cos? da controllare selettivamente il flusso del fluido attraverso il pistone. Nello specifico, il flusso di fluido tra le due camere, attraverso il pistone, viene ostacolato quando occorre esercitare l?azione frenante. Ad esempio, un foro calibrato pu? offrire una maggior resistenza al passaggio del fluido solo in una certa direzione. In alternativa, l?impiego combinato di valvole di ritegno e fori calibrati consente di offrire una maggior resistenza al passaggio del fluido attraverso il pistone in una certa direzione quando le valvole sono chiuse ed il passaggio avviene solo attraverso i fori calibrati. Viceversa, nella direzione di scorrimento opposta, il fluido pu? passare con maggior facilit? sia attraverso i fori calibrati che attraverso le valvole aperte.
Problema della tecnica anteriore
Nella tecnica nota, risulta particolarmente sconveniente la realizzazione dei fori calibrati nel pistone del dispositivo di frenatura. Infatti, i fori impiegati da soli non sono in grado di offrire una sufficiente libert? di movimento della leva dalla prima posizione alla seconda posizione, senza sacrificare la contrapposta azione frenante. Infatti, la sola conformazione dei fori non ? sufficiente a garantire un?adeguata forza frenante. Inoltre, i fori calibrati sono costosi e complessi da realizzare nel corpo del pistone.
D?altra parte, l?impego di valvole di ritegno migliora le performance del dispositivo di frenatura ma richiede maggiori costi e complessit? di realizzazione.
SOMMARIO DELL?INVENZIONE
Scopo dell?invenzione in oggetto ? quello di realizzare una macchina per caff? espresso con dispositivo di frenatura in grado di superare gli inconvenienti della tecnica nota.
Ulteriore scopo ? quello di realizzare una macchina per caff? espresso con un dispositivo di frenatura alternativo a quelli noti nella tecnica.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da una macchina per caff? espresso avente le caratteristiche tecniche esposte nella rivendicazione 1.
Vantaggi dell?invenzione
Grazie ad una forma di realizzazione, ? possibile ottenere una macchina per caff? espresso in cui il dispositivo di frenatura risulti meno costoso e complesso nella sua realizzazione.
Grazie ad una forma di realizzazione, ? possibile ottenere una macchina per caff? espresso in cui il dispositivo di frenatura, e quindi il suo pistone, ? solidale al pistone dell?unit? di erogazione in quanto disposti sullo stesso asse.
Grazie ad una forma di realizzazione, ? possibile realizzare una macchina per caff? espresso in cui il dispositivo di frenatura fornisca prestazioni migliori rispetto alla tecnica nota.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una possibile forma di realizzazione pratica, illustrata a titolo di esempio non limitativo nell?insieme dei disegni, in cui:
- la figura 1 mostra una vista in sezione schematica di un dispositivo di frenatura della macchina da caff? della presente invenzione, in una prima configurazione operativa,
- la figura 2 mostra il dispositivo di frenatura di figura 1 in una seconda configurazione operativa,
- la figura 3 mostra un dettaglio del dispositivo di frenatura di figura 1,
- la figura 4 mostra la sezione trasversale schematica di una porzione del dispositivo di frenatura di figura 2,
- la figura 5 mostra un elemento del dispositivo di frenatura delle precedenti figure.
Il dispositivo di frenatura illustrato nelle unite figure deve intendersi rappresentato schematicamente, non necessariamente in scala e non necessariamente con le rappresentate proporzioni tra i vari elementi costitutivi.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
La presente invenzione ha per oggetto una macchina per caff? espresso, non mostrata complessivamente nelle unite figure, del tipo in cui ciascuna unit? di erogazione del caff? ? azionabile mediante una leva, preferibilmente da un operatore.
Nello specifico, la macchina comprende almeno un'unit? di erogazione di caff? dotata di un dispositivo di azionamento provvisto di leva spostabile da una prima posizione a una seconda posizione per erogare il caff?. Ad esempio, un operatore pu? spostare manualmente la leva dall?alto verso il basso per avviare il ciclo di preparazione del caff? espresso In alternativa, la leva pu? essere attuata mediante un organo di attivazione motorizzato. L?unit? di erogazione comprende un primo cilindro all'interno del quale ? montato in modo scorrevole un primo pistone. Il primo pistone ? mobile tramite la leva da una prima posizione ad una seconda posizione, mediante organi di trasmissione di tipo noto. Il dispositivo di azionamento ? provvisto di un mezzo di ritorno della leva dalla seconda posizione alla prima posizione, ad esempio per riportare la leva dal basso verso l?alto. Nella forma preferita dell?invenzione, la leva ? provvista di camme e il mezzo di ritorno comprende una molla forte, ossia in grado di estendersi per comprimere l'acqua per farla defluire dal pannello di caff?.. Il ciclo di preparazione del caff? espresso prevede che l'operatore abbassi la leva che si porta in una posizione di stallo. In questa posizione il primo pistone ? completamente alzato e la leva ? in compressione massima. Contemporaneamente entra l'acqua nel primo cilindro che imbeve il pannello di caff?. Successivamente l?operatore alza la leva solo per un piccolo tratto sufficiente a fare in modo che la leva abbandoni la posizione di stallo. Quindi la molla pu? estendersi, il primo pistone si abbassa e preme l'acqua sottostante con una pressione di circa 9-10 bar e la leva automaticamente sale verso l'alto. Poich? l'acqua ? incomprimibile e il caff? offre una certa resistenza, la molla incontra dunque una resistenza nell?estendersi. Mentre la molla si estende e il primo pistone scende tornando dalla seconda posizione alla prima posizione, la leva si alza tornando dalla seconda posizione alla prima posizione. In particolare, la molla forte del mezzo di ritorno si comprime quando la leva viene abbassata manualmente in quanto il primo pistone si sposta verso l?alto. Mentre si estende e spinge il primo pistone verso il basso per riportare la leva verso l?alto. In alternativa, il mezzo di ritorno della leva pu? concretizzarsi in un organo di attivazione motorizzato che ? configurato quantomeno per ricondurre la leva dalla seconda posizione alla prima posizione.
L'unit? di erogazione comprende almeno un dispositivo di frenatura 1, mostrato complessivamente nelle figure 1 e 2. Il dispositivo di frenatura 1 ? configurato per esercitare una forza frenante sul dispositivo di azionamento dell'unit? di erogazione almeno durante il movimento del primo pistone dalla seconda posizione alla prima posizione. La forza frenante ? atta a frenare almeno la leva durante il movimento dalla seconda posizione alla prima posizione. In altre parole, il dispositivo di frenatura 1 rallenta il movimento della leva che, sotto la spinta data dall'estensione della molla solidale con il primo pistone, viene spostata esemplificativamente dal basso verso l?alto per concludere la fase di erogazione del caff?.
Il dispositivo di frenatura 1 comprende un secondo cilindro 2 avente una cavit? 3 interna riempita con un fluido, preferibilmente acqua distillata oppure olio per circuiti idraulici. Il dispositivo di frenatura 1 comprende un secondo pistone 4 montato in modo scorrevole all?interno della cavit? 3. Il secondo pistone 4 ? collegato all'unit? di erogazione per essere mobile tramite la leva tra una prima posizione e una seconda posizione. La cavit? 3 ? suddivisa in una prima camera 31 ed una seconda camera 32 separate dall'interposizione mobile del secondo pistone 4 che, a seguito del movimento di scorrimento all'interno della cavit? 3, provoca una variazione del volume della prima camera 31 e della seconda camera 32 e provoca un passaggio del fluido contenuto nella cavit? 3 tra la prima camera 31 e la seconda camera 32.
Il secondo pistone 4 ? conformato per produrre una resistenza idraulica al passaggio del fluido dalla prima camera 31 alla seconda camera 32 per frenare la leva quando il ritorno della leva dalla seconda posizione alla prima posizione, guidato alla reazione del mezzo di ritorno, causa il passaggio del secondo pistone 4 dalla seconda posizione alla prima posizione.
Con riferimento alle unite figure 1 e 2, il secondo pistone 4 comprende un corpo centrale 5 provvisto di una prima apertura passante 51 e di una seconda apertura passante 52 tra loro distinte.
In aggiunta, il secondo pistone 4 comprende un primo elemento 6 mobile rispetto al corpo centrale 5 e affacciato alla prima camera 31. Il primo elemento 6 ? configurato per passare tra una posizione di apertura in cui consente il passaggio di fluido dalla seconda camera 32 alla prima camera 31 attraverso la prima apertura passante 51 quando il secondo pistone 4 passa dalla prima posizione alla seconda posizione (figura 1), ed una posizione di chiusura in cui impedisce il passaggio di fluido tra la prima camera 31 e la seconda camera 32 attraverso la prima apertura passante 51 quando il secondo pistone 4 passa dalla seconda posizione alla prima posizione (figura 2).
Il secondo pistone 4 comprende inoltre un secondo elemento 7 solidale al corpo centrale e affacciato alla seconda camera 32. Il secondo elemento 7 ? conformato per consentire il passaggio del fluido dalla prima camera 31 alla seconda camera 32 attraverso la seconda apertura passante 52 solo per trafilatura tra il corpo centrale 5 e lo stesso secondo elemento 7 quando il secondo pistone 4 passa dalla seconda posizione alla prima posizione.
Come verr? dettagliato meglio nel prosieguo, la forma preferita dell?invenzione illustrata nelle unite figure prevede che il primo pistone ed il secondo pistone 4 siano tra loro coassiali. Si noti ora come in figura 1 il secondo pistone 4 si stia muovendo verso l?alto e la posizione di apertura del primo elemento 6 assicuri un rapido passaggio di fluido dalla seconda camera 32 alla prima camera 31, senza esercitare alcuna forza frenante sulla leva quando la stessa si abbassa, ossia quando passa dalla prima posizione alla seconda posizione ad esempio sotto la spinta manuale dell?operatore. D?altro canto, in questa configurazione operativa resta trascurabile il trafilamento di fluido dalla seconda camera 32 alla prima camera 31 consentita dal secondo elemento 7. Invece, con riferimento ora alla figura 2, si noti come il secondo pistone 4 si stia muovendo verso il basso e la posizione di chiusura del primo elemento 6 impedisca il passaggio di fluido tra la seconda camera 32 e la prima camera 31. Allo stesso tempo, il passaggio di fluido dalla prima camera 31 alla seconda camera 32 pu? avvenire solo grazie alla trafilatura consentita dal secondo elemento 7. Questa condizione fluidodinamica offre una resistenza al movimento del secondo pistone 4 verso il basso, esercitando dunque la desiderata forza frenante sulla leva in contrasto al mezzo di ritorno agente sulla stessa leva per riportarla verso l?alto, vale a dire dalla seconda posizione alla prima posizione.
Nel prosieguo verranno descritti in maggior dettaglio i componenti del secondo pistone 4, con particolare riferimento alla figura 3, che mostra un ingrandimento di una porzione P del secondo pistone 4 del dispositivo di frenatura 1 di figura 1. Inoltre, si far? riferimento alla figura 4 che mostra la sezione trasversale A-A schematica del secondo pistone 4 del dispositivo di frenatura 1 di figura 2. Infine, si far? riferimento alla figura 5 che illustra in dettaglio il secondo elemento 7 del secondo pistone 4, in accordo con le figure 1-4.
Secondo la soluzione preferita dell?invenzione di cui alle unite figure, il corpo centrale 5 ? di forma sostanzialmente cilindrica ed ? attraversato dalla prima apertura passante 51 e dalla seconda apertura passante 52 tra la sua base inferiore 53 e la sua base superiore 54. Preferibilmente, la prima apertura passante 51 e la seconda apertura passante 52 sono realizzate in forma di foro passante nel corpo centrale 5 e sono pi? preferibilmente a sezione circolare.
In accordo con una soluzione preferita dell?invenzione, il primo elemento 6 ? un primo piattello circolare, ossia una rondella, mobile rispetto al corpo centrale 5 e presenta una terza apertura passante 61 in corrispondenza della bocca della seconda apertura passante 52 rivolta verso la prima camera 31. Preferibilmente, il secondo pistone 4 comprende un elemento elastico 8 attivo sul primo elemento 6 e configurato per comprimersi per far passare il primo elemento 6 nella posizione di apertura quando il secondo pistone 4 passa dalla prima posizione alla seconda posizione, e per estendersi per far passare il primo elemento 6 nella posizione di chiusura quando il secondo pistone 4 passa dalla seconda posizione alla prima posizione. Nella forma preferita, l?elemento elastico 8 ? una molla posizionata nella prima camera 31. Giova rilevare che il primo elemento 6 e l?elemento elastico 8 si muovono in modo solidale, anche con il secondo elemento 7 ed il corpo centrale 5 in quanto componenti del secondo pistone 4 montati sul medesimo stelo 9. In altre parole, il primo elemento 6 ? una rondella calzata sullo stelo 9. Quando entra l'acqua si ha un effetto a leva sul primo elemento 6 per la presenza dell?elemento elastico 8, che permette al primo elemento 6 di passare nella posizione di apertura. Preferibilmente, la molla ? di forza debole, ossia ? in grado di esercitare una forza molto ridotta sul primo elemento 6 in modo tale che la stessa molla possa comprimersi agevolmente per far passare il primo elemento 6 nella posizione di apertura quando il secondo pistone 4 passa dalla prima posizione alla seconda posizione, ed estendersi per riportare il primo elemento 6 nella posizione di chiusura quando il secondo pistone 4 passa dalla seconda posizione alla prima posizione.
Secondo la forma realizzativa preferita illustrata in dettaglio in figura 5, il secondo elemento 7 ? un secondo piattello circolare, o rondella, fisso rispetto al corpo centrale 5 e comprende almeno una quarta apertura passante 71,72 in corrispondenza della bocca della prima apertura passante 51 del corpo centrale 5 rivolta verso la seconda camera 32. Preferibilmente, l?almeno una quarta apertura passante 71,72 comprende un?apertura circolare, e pi? preferibilmente comprende due aperture circolari di diverso diametro, entrambe in corrispondenza della bocca della prima apertura passante 51 del corpo centrale 5 rivolta verso la seconda camera 32. Giova rilevare che la scelta di realizzare uno o due fori circolari 71,72 viene fatta all?atto della produzione, o eventualmente apportando una modifica nel corso della manutenzione, in funzione del liquido utilizzato, ad esempio acqua o olio.
Sempre preferibilmente, il secondo elemento 7 comprende una cava calibrata 73 ricavata sulla sua faccia circolare posta in battuta con la base superiore 54 del corpo centrale 5 per consentire la trafilatura del fluido dalla prima camera 31 alla seconda camera 32 attraverso la seconda apertura passante 52. Come si nota in figura 5, la cava calibrata 73 ? una scanalatura ricavata sulla superficie del piattello circolare che si affaccia in battuta alla base superiore 54 del corpo centrale 5. Ancora preferibilmente, la cava calibrata 73 si estende longitudinalmente sul secondo elemento 7 come una corda sulla faccia circolare del secondo piattello posta in battuta con la base superiore 54 del corpo centrale 5. Ovviamente, per corda si intende un segmento che congiunge due punti della circonferenza, nel presente caso della circonferenza del secondo piattello che forma il secondo elemento 7. Preferibilmente, la cava calibrata 73 si affaccia almeno in parte alla bocca della seconda apertura passante 52 rivolta verso la seconda camera 32. Pi? preferibilmente, la cava calibrata 73 si estende per una lunghezza minore del diametro del secondo piattello che costituente il secondo elemento 7. Questa caratteristica ? legata al fatto che il secondo pistone 4 ? montato su di uno stelo 9 che attraversa il secondo piattello al suo centro. Ancora preferibilmente, la cava calibrata 73 si affaccia in parte alla bocca della seconda apertura passante 52 rivolta verso la seconda camera 32, e nella restante parte si affaccia alla base superiore 54 del corpo centrale 5. Con riferimento ora alla figura 4 che mostra una sezione trasversale schematica del secondo pistone 4, si noti come la cava calibrata 73 consenta un flusso per trafilatura del fluido nello spazio lasciato libero tra il secondo elemento 7 e il corpo centrale 5. In questo modo avviene un passaggio per trafilatura del fluido dalla prima camera 31 alla seconda camera 32 passando prima per la seconda apertura passante 52 e poi per la cava calibrata 73. Ancora preferibilmente, il secondo piattello che forma il secondo elemento 7 ? sagomato per consentire la trafilatura anche sul suo bordo circolare che si affaccia al lato interno della parete del secondo cilindro 2, cos? da garantire una continuit? al flusso della trafilatura a valle della cava calibrata 73, ossia sul bordo circonferenziale del secondo elemento 7.
In accordo con la soluzione preferita dell?invenzione mostrata nelle unite figure, il primo pistone ed il secondo pistone 4 sono montati su di un medesimo stelo 9. Lo stelo 9 porta il primo pistone ed il secondo pistone 4 cos? che essi siano tra loro solidali e coassiali. Pertanto, se il primo pistone passa dalla prima posizione alla seconda posizione, anche il secondo pistone 4 passa dalla prima posizione alla seconda posizione. Analogamente, se il primo pistone passa dalla seconda posizione alla prima posizione sotto la forza del mezzo di ritorno, anche il secondo pistone 4 passa dalla seconda posizione alla prima posizione esercitando la forza frenante. Questo movimento solidale e coassiale del primo pistone e secondo pistone 4 ? dovuto appunto al fatto che entrambi vengono portati dallo stelo 9, che a sua volta ? accoppiato operativamente alla leva, mediante organi di trasmissione, secondo un accoppiamento strutturale e funzionale convenzionale. Come descritto prima, l?abbassamento della leva, ossia il suo passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione, porta lo stelo 9 verso l?alto causando il passaggio del primo pistone e del secondo pistone 4 dalla rispettiva prima posizione alla seconda posizione, e viceversa quando la leva ritorna verso l?alto sotto la spinta del mezzo di ritorno.
Occorre qui precisare che, in alternativa alla forma preferita appena descritta ed illustrata esemplificativamente nelle unite figure, ? possibile montare il dispositivo di frenatura 1, e dunque il secondo pistone 4, su di uno stelo differente dallo stelo su cui ? montato il primo pistone. In questo caso i due steli sono tra loro paralleli, in una configurazione analoga a quella della tecnica nota prima citata. Ovviamente, il sistema di frenatura deve essere adeguatamente installato per ottimizzare tale modalit? di funzionamento.
In accordo con una soluzione preferita, l?almeno un'unit? di erogazione di caff? ? dotata di un attacco per una tazza di erogazione. Preferibilmente, la macchina comprende anche un circuito idraulico collegato con l'unit? di erogazione in modo tale che il movimento del primo pistone dalla prima posizione alla seconda posizione provoca il carico di acqua calda entro un alloggiamento del primo cilindro. Inoltre, il movimento del primo pistone dalla seconda posizione alla prima posizione provoca lo scarico dell'acqua calda dall'alloggiamento del primo cilindro verso l?attacco della tazza di erogazione. Occorre qui sottolineare nuovamente che la cavit? 3 interna del secondo cilindro 2 definisce un circuito idraulico indipendente dal circuito idraulico del primo cilindro.
Claims (13)
1. Macchina per caff? espresso, comprendente:
- almeno un'unit? di erogazione di caff? dotata di un dispositivo di azionamento provvisto di leva spostabile da una prima posizione a una seconda posizione per erogare il caff?, in cui l'unit? di erogazione comprende un primo cilindro all'interno del quale ? montato in modo scorrevole un primo pistone che ? mobile tramite la leva da una prima posizione ad una seconda posizione, il dispositivo di azionamento essendo provvisto di un mezzo di ritorno della leva dalla seconda posizione alla prima posizione;
in cui l'unit? di erogazione comprende almeno un dispositivo di frenatura (1) configurato per esercitare una forza frenante sul dispositivo di azionamento dell'unit? di erogazione almeno durante il movimento del primo pistone dalla seconda posizione alla prima posizione, la forza frenante frenando almeno la leva durante il movimento dalla seconda posizione alla prima posizione, il dispositivo di frenatura (1) comprende un secondo cilindro (2) avente una cavit? (3) interna riempita con un fluido, il dispositivo di frenatura (1) comprende un secondo pistone (4) montato in modo scorrevole all?interno della cavit? (3), il secondo pistone (4) ? collegato all'unit? di erogazione per essere mobile tramite la leva tra una prima posizione e una seconda posizione, la cavit? (3) ? suddivisa in una prima camera (31) ed una seconda camera (32) separate dall'interposizione mobile del secondo pistone (4) che, a seguito del movimento di scorrimento all'interno della cavit? (3), provoca una variazione del volume della prima camera (31) e della seconda camera (32) e provoca un passaggio del fluido contenuto nella cavit? (3) tra la prima camera (31) e la seconda camera (32), il secondo pistone (4) ? conformato per produrre una resistenza idraulica al passaggio del fluido dalla prima camera (31) alla seconda camera (32) per frenare la leva quando il ritorno della leva dalla seconda posizione alla prima posizione, guidato alla reazione del mezzo di ritorno, causa il passaggio del secondo pistone (4) dalla seconda posizione alla prima posizione,
caratterizzata dal fatto che
il secondo pistone (4) comprende:
- un corpo centrale (5) provvisto di una prima apertura passante (51) e di una seconda apertura passante (52) tra loro distinte,
- un primo elemento (6) mobile rispetto al corpo centrale (5) e affacciato alla prima camera (31), configurato per passare tra una posizione di apertura in cui consente il passaggio di fluido dalla seconda camera (32) alla prima camera (31) attraverso la prima apertura passante (51) quando il secondo pistone (4) passa dalla prima posizione alla seconda posizione, ed una posizione di chiusura in cui impedisce il passaggio di fluido tra la prima camera (31) e la seconda camera (32) attraverso la prima apertura passante (51) quando il secondo pistone (4) passa dalla seconda posizione alla prima posizione,
- un secondo elemento (7) solidale al corpo centrale e affacciato alla seconda camera (32), conformato per consentire il passaggio del fluido dalla prima camera (31) alla seconda camera (32) attraverso la seconda apertura passante (52) solo per trafilatura tra il corpo centrale (5) e lo stesso secondo elemento (7) quando il secondo pistone (4) passa dalla seconda posizione alla prima posizione.
2. Macchina per caff? espresso secondo la rivendicazione 1, in cui il corpo centrale (5) ? di forma sostanzialmente cilindrica ed ? attraversato dalla prima apertura passante (51) e dalla seconda apertura passante (52) tra la sua base inferiore (53) e la sua base superiore (54).
3. Macchina per caff? espresso secondo la rivendicazione 2, in cui il primo elemento (6) ? un primo piattello circolare mobile rispetto al corpo centrale (5) e presenta una terza apertura passante (61) in corrispondenza della bocca della seconda apertura passante (52) rivolta verso la prima camera (31).
4. Macchina per caff? espresso secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui il secondo elemento (7) ? un secondo piattello circolare fisso rispetto al corpo centrale (5) e comprende almeno una quarta apertura passante (71,72) in corrispondenza della bocca della prima apertura passante (51) rivolta verso la seconda camera (32).
5. Macchina per caff? espresso secondo la rivendicazione 4, in cui l?almeno una quarta apertura passante (71,72) comprende due aperture circolari di diverso diametro.
6. Macchina per caff? espresso secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui il secondo elemento (7) comprende una cava calibrata (73) ricavata sulla sua faccia circolare posta in battuta con la base superiore (54) del corpo centrale (5) per consentire la trafilatura del fluido dalla prima camera (31) alla seconda camera (32) attraverso la seconda apertura passante (52).
7. Macchina per caff? espresso secondo la rivendicazione 6, in cui la cava calibrata (73) si estende longitudinalmente sul secondo elemento (7) come una corda sulla faccia circolare del secondo piattello posta in battuta con la base superiore (54) del corpo centrale (5) e si affaccia almeno in parte alla bocca della seconda apertura passante (52) rivolta verso la seconda camera (32).
8. Macchina per caff? espresso secondo la rivendicazione 7, in cui la cava calibrata (73) si estende per una lunghezza minore del diametro del secondo piattello costituente il secondo elemento (7).
9. Macchina per caff? espresso secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il secondo pistone (4) comprende un elemento elastico (8) attivo sul primo elemento (6) e configurato per comprimersi per far passare il primo elemento (6) nella posizione di apertura quando il secondo pistone (4) passa dalla prima posizione alla seconda posizione, e per estendersi per far passare il primo elemento (6) nella posizione di chiusura quando il secondo pistone (4) passa dalla seconda posizione alla prima posizione.
10. Macchina per caff? espresso secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui sia la prima apertura passante (51) che la seconda apertura passante (52) sono in forma di foro passante nel corpo centrale (5).
11. Macchina per caff? espresso secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il primo pistone ed il secondo pistone (4) sono montati su di un medesimo stelo (9) cos? da essere tra loro solidali e coassiali.
12. Macchina per caff? espresso secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l?almeno un'unit? di erogazione di caff? ? dotata di un attacco per una tazza di erogazione, la macchina comprendendo:
- un circuito idraulico collegato con l'unit? di erogazione in modo tale che il movimento del primo pistone dalla prima posizione alla seconda posizione provoca il carico di acqua calda entro un alloggiamento del primo cilindro e in modo tale che il movimento del primo pistone dalla seconda posizione alla prima posizione provoca lo scarico dell'acqua calda dall'alloggiamento del primo cilindro verso l?attacco della tazza di erogazione, in cui la cavit? (3) interna del secondo cilindro (2) definisce un circuito idraulico indipendente dal circuito idraulico del primo cilindro.
13. Macchina per caff? espresso secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il fluido che riempie la cavit? (3) interna del secondo cilindro (2) ? acqua distillata oppure olio per circuiti idraulici.
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FR1187907A (fr) * | 1956-11-02 | 1959-09-17 | Perfectionnements apportés aux dispositifs pour produire automatiquement la phase d'infusion dans les machines à café | |
WO2016078741A1 (en) * | 2014-11-19 | 2016-05-26 | La San Marco S.P.A. | Coffee machine |
EP3738482A1 (en) * | 2019-05-15 | 2020-11-18 | Gruppo Cimbali S.p.A. | Lever-operated dispensing unit for coffee machines |
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2021
- 2021-08-27 IT IT102021000022454A patent/IT202100022454A1/it unknown
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