IT202100022100A1 - Gruppo termico per motore a scoppio monocilindrico a due tempi particolarmente per motocicli e procedimento di montaggio di tale gruppo termico - Google Patents
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Description
GRUPPO TERMICO PER MOTORE A SCOPPIO MONOCILINDRICO A DUE TEMPI PARTICOLARMENTE PER MOTOCICLI E PROCEDIMENTO DI MONTAGGIO DI TALE GRUPPO TERMICO.
DESCRIZIONE
L?invenzione riguarda un gruppo termico per motore a scoppio monocilindrico a due tempi particolarmente per motocicli.
Forma oggetto dell'invenzione anche un procedimento di montaggio di tale gruppo termico.
E' oggigiorno noto nel settore motociclistico che un gruppo termico ? da intendersi comprendere:
- un cilindro, ovvero il corpo metallico al cui interno ? definito una sede cilindrica in cui scorre un pistone, quest'ultima nota in gergo come 'canna',
- un pistone, posto a traslare alternativamente nella canna,
- una testata, posta a chiudere il cilindro e a definire con il pistone una camera di scoppio,
- e le guarnizioni tra i componenti sopra citati.
Il cilindro ? montato su un carter al cui interno ? supportato un albero motore di un moto-veicolo.
Nel corpo del cilindro sono definite le luci di scarico e i travasi.
Con il termine 'travaso' si intende un condotto che unisce una camera interna ad un carter sottostante al cilindro con la camera di combustione, passando per il corpo dello stesso cilindro.
Il pistone, nella sua corsa verso la testata, comprime la miscela e la rende pronta per l?accensione; il moto del pistone verso la testata crea una depressione nel carter che risucchia miscela fresca dal carburatore.
Una volta effettuata l?accensione, il pistone nella sua corsa verso il basso trasforma la pressione sulla sua superficie in energia e scopre la luce di scarico, o le luci di scarico se pi? d'una, attraverso la quale, o attraverso le quali, i gas combusti escono nell?atmosfera.
Mentre il pistone scopre le luci di scarico, la miscela contenuta nel carter viene compressa e tramite i cosiddetti 'travasi' entra nel cilindro effettuando l?operazione di lavaggio, spingendo fuori anche gli ultimi gas incombusti. Cos?, il pistone risale chiudendo le luci ed il ciclo ricomincia.
Nei motori a due tempi, lo scarico ? una delle parti pi? importanti del motore. Lo scarico ha la funzione di tirare fuori pi? velocemente i gas combusti dalla camera di combustione, per favorire l?entrata della miscela fresca non ancora combusta, creando una depressione nel carter.
Quindi, con riferimento ad un gruppo termico, per ottimizzare le prestazioni a parit? di dimensioni di tutte le componenti, ? necessario ampliare il pi? possibile le dimensioni delle luci di scarico senza ovviamente compromettere la funzionalit? del motore e la robustezza delle sue parti.
Con la dicitura "Minarelli verticale ad aria" si ? soliti indicare, nel settore, una tipologia di motore a due tempi monocilindrico, avente cilindrata 49 cc, con alesaggio 40 mm e corsa 39,2 mm.
I principali gruppi termici del tipo "Minarelli verticale ad aria" prevedono che il cilindro sia fissato al carter mediante quattro prigionieri M6 configurati per attraversare in corrispondenti fori passanti sia la testata che il cilindro, per essere avvitate a corrispondenti fori filettati definiti sul carter.
I fori passanti definiti sul corpo del cilindro limitano l'estensione della luce di scarico principale, poich? tali fori impongono un certo volume pieno su cui sono definiti, il quale volume comprende le pareti cilindriche di tali fori passanti.
Tali pareti cilindriche dei fori passanti non possono quindi essere ulteriormente scavate per ottenere delle luci di scarico ausiliarie, pena un eccessivo assottigliamento del corpo del cilindro, al di sotto dei limiti di sicurezza.
Compito della presente invenzione ? quello di mettere a punto un gruppo termico per motore a scoppio monocilindrico a due tempi particolarmente per motocicli capace di ovviare ai citati inconvenienti e limiti della tecnica nota.
In particolare, uno scopo dell?invenzione ? quello di mettere a punto un gruppo termico capace di una fase di scarico migliore rispetto ai gruppi termici di uguali ingombri di tipo noto.
Un altro scopo dell?invenzione ? quello di mettere a punto un gruppo termico semplice da allestire alla stregua dei gruppi termici noti.
Ancora uno scopo dell?invenzione ? quello di mettere a punto un procedimento di montaggio di tale gruppo termico.
Il compito nonch? gli scopi sopra citati sono raggiunti da un gruppo termico per motore a scoppio monocilindrico a due tempi particolarmente per motocicli secondo la rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche del gruppo termico secondo la rivendicazione 1 vengono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Il compito ed i suddetti scopi, assieme ai vantaggi che verranno menzionati in seguito, sono evidenziati dalla descrizione di una forma esecutiva dell'invenzione, che viene data, a titolo indicativo ma non limitativo, con riferimento alle tavole di disegno allegate, dove:
- la figura 1 rappresenta un esploso prospettico del gruppo termico secondo l?invenzione;
- la figura 2 rappresenta una vista prospettica del cilindro del gruppo termico secondo l?invenzione;
- la figura 3 rappresenta una prima sezione secondo un piano parallelo all'asse del cilindro di figura 2;
- la figura 4 rappresenta una vista in sezione in assieme del gruppo termico secondo l'invenzione;
- la figura 5 rappresenta un'altra vista in sezione in assieme del gruppo termico secondo l'invenzione;
- la figura 6 rappresenta una prima sezione trasversale del cilindro, secondo un piano di sezione ortogonale all'asse del cilindro del gruppo termico secondo l'invenzione;
- la figura 7 rappresenta una seconda sezione secondo un piano parallelo all'asse del cilindro;
- la figura 8 rappresenta una seconda sezione trasversale del cilindro, secondo un piano di sezione ortogonale all'asse del cilindro del gruppo termico secondo l'invenzione;
- la figura 9 rappresenta una terza sezione secondo un piano parallelo all'asse del cilindro;
- le figure da 10 a 13 rappresentano ciascuna una fase di un procedimento di montaggio di un gruppo termico secondo l'invenzione.
Con riferimento alle figure citate, un gruppo termico per motore a scoppio monocilindrico a due tempi particolarmente per motocicli secondo l?invenzione ? indicato nel suo complesso con il numero 10. Tale gruppo termico 10 comprende:
- un cilindro 11, al cui interno sono definiti una canna 12, una luce di aspirazione 13, una luce di scarico 14 e una pluralit? di travasi, ad esempio quattro travasi 15, 16, 17, 18; tale cilindro 11 comprende una pluralit? di primi fori di fissaggio 19, 19a, 20, 20a; sul cilindro 11 sono anche definiti una flangia di aspirazione 21 configurata per il fissaggio con un condotto di alimentazione in corrispondenza della luce di aspirazione 13, e un colletto di scarico 22 configurato per il fissaggio di un collettore di scarico in corrispondenza della luce di scarico 14,
- un pistone 23, configurato per traslare nella canna 12, - una testata 24, posta a chiudere superiormente il cilindro 11; tale testata 24 comprende una pluralit? di secondi fori di fissaggio 25 e 26,
- una porzione di fissaggio 27 di un carter, ove tale porzione di fissaggio 27 comprende una pluralit? di terzi fori di fissaggio 28.
La peculiarit? del gruppo termico 10 secondo l'invenzione risiede nel fatto che il cilindro 11 comprende primi fori di fissaggio superiori 19, 19a e primi fori di fissaggio inferiori 20, 20a.
Ciascuno dei primi fori di fissaggio superiori 19, 19a ? coassiale ad un corrispondente secondo foro di fissaggio dei secondi fori di fissaggio 25 e 26 della testata 24.
Ciascuno dei primi fori di fissaggio inferiori 20, 20a ? coassiale ad un corrispondente terzo foro di fissaggio dei terzi fori di fissaggio 28 della porzione di fissaggio 27 di un carter.
Il gruppo termico 11 comprende:
- una serie di bulloni superiori 29 posti a fissare la testata 24 su detto cilindro 11,
- una serie di bulloni inferiori 30 posti a fissare il cilindro 11 alla porzione di fissaggio 27 di un carter, quest'ultima schematizzata in figure 4 e 5, ove il carter ? da intendersi essere un carter di tipo in s? noto.
Ad esempio, e non esclusivamente, il cilindro 11 ? da intendersi del tipo per gruppi termici del tipo "Minarelli verticale ad aria".
Tale cilindro 11 pu? presentare un alesaggio di dimensione diametrale compresa tra 38 mm e 52 mm.
Tale cilindro 11 pu? avere una cilindrata tra 43 cc e 90 cc.
In particolare, il cilindro 11 pu? avere cilindrata 49 cc, con alesaggio 40 mm e corsa 39,2 mm.
Ancora in particolare, ed in alternativa, il cilindro 11 pu? avere cilindrata 69,75 cc con alesaggio maggiorato 47,6 mm.
Tale cilindro 11 ? quindi da intendersi essere del tipo impiegato anche su moto-veicoli del tipo MBK Booster / Yamaha BW'S e simili. Nel presente esempio realizzativo dell'invenzione, il cilindro 11 comprende quattro primi fori di fissaggio superiori 19, 19a e quattro primi fori di fissaggio inferiori 20, 20a; tali primi fori di fissaggio superiori e tali primi fori di fissaggio inferiori sono da intendersi poter essere anche tre oppure un numero superiore a quattro.
I primi fori di fissaggio superiori comprendono due primi fori di fissaggio anteriori 19, dalla parte del colletto di scarico 22, e due primi fori di fissaggio posteriori 19a, dalla parte della flangia di aspirazione 21.
I due primi fori di fissaggio superiori anteriori 19 sono fori filettati ciechi, come visibile in figure 3 e 4.
I due primi fori di fissaggio superiori posteriori 19a sono fori passanti almeno in parte filettati, come visibile in figure 5 e 9.
I primi fori di fissaggio inferiori 20, 20a sono fori passanti.
I secondi fori di fissaggio 25 e 26 della testata 24 sono fori passanti. I terzi fori di fissaggio 28 della porzione di fissaggio 27 sono fori filettati.
I bulloni superiori 29 attraversano i secondi fori di fissaggio 25 e 26 della testata 24 e sono avvitati ai primi fori di fissaggio superiori 19 e 19a del cilindro 11.
I bulloni inferiori 30 attraversano i primi fori di fissaggio inferiori 20 e 20a del cilindro 11 e sono avvitati ai terzi fori di fissaggio 28 della porzione di fissaggio 27.
I primi fori di fissaggio superiori 19, 19a sono quindi coassiali ai fori di fissaggio 25 e 26 della testata 24.
I primi fori di fissaggio inferiori 20, 20a sono definiti su una porzione di base 11C del cilindro 11.
Ciascuno dei primi fori di fissaggio inferiori 20, 20a ? definito in corrispondenza di una tasca di avvitamento 32, 32a configurata per accogliere una testa di un bullone inferiore 30 e per consentire il passaggio di un attrezzo di avvitamento.
Le tasche di avvitamento 32 sono da intendersi essere quelle anteriori, mentre le tasche di avvitamento 32a sono da intendersi essere quelle posteriori.
Tale attrezzo di avvitamento pu? essere ad esempio una chiave brugola a 'L' 90.
I bulloni inferiori 30 possono essere del tipo con testa ad esagono incassato.
I bulloni superiori 29 sono preferibilmente, ma non esclusivamente, di tipo M7.
I bulloni inferiori 30 sono preferibilmente, ma non esclusivamente, di tipo M6.
Ciascun foro di fissaggio inferiore 20, 20a ? accessibile tramite la corrispondente tasca di avvitamento 32, 32a.
Ciascuna tasca di avvitamento 32, 32a presenta quindi dimensioni tali da consentire il passaggio di un bullone inferiore 30 dall'esterno del cilindro 11 fino all'interno del primo foro di fissaggio inferiore 20, 20a. Le tasche di avvitamento anteriori 32 sono configurate in modo tale da consentire ad un attrezzo di avvitamento di essere ruotato di un angolo W2 compreso tra 60? e 75? ove tale angolo W2 ? definito su un piano ortogonale alla direzione X1 di avvitamento del bullone inferiore anteriore 30.
Tale configurazione ? ben rappresentata in figura 8.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, ciascuno dei primi fori di fissaggio superiori 19 e 19a ? coassiale ad un corrispondente foro di fissaggio inferiore 20, 20a.
In una sua forma realizzativa preferita, il cilindro 11 presenta per ciascun bullone inferiore 30 un foro passante di avvitamento 40 o 41 sviluppantesi in una direzione Z1 o Z2 inclinata o coassiale rispetto alla direzione di avvitamento X1 del corrispondente bullone inferiore 30, come schematizzato nelle figure 4 e 5.
Ad esempio, e non esclusivamente, per ciascuno dei fori di fissaggio inferiori anteriori 20 ? definito un foro passante di avvitamento 40 inclinato, avente una direzione di sviluppo Z1 che ? inclinata di un angolo di inclinazione W1 compreso tra 10? e 45? rispetto alla direzione X1 di avvitamento del bullone inferiore 30, come visibile in figura 4.
In particolare, e preferibilmente, il foro passante di avvitamento 40 ha un angolo di inclinazione W1 della propria direzione di sviluppo di Z1 rispetto alla direzione di avvitamento X1 che ? di 21?.
I fori passanti di avvitamento 40 consentono il passaggio di un attrezzo di avvitamento come pu? essere ad esempio una chiave a brugola con testa a sfera 90, per l'avvitamento dei bulloni inferiori anteriori 30; tali bulloni inferiori anteriori 30 possono quindi essere del tipo a testa cava esagonale.
La chiave a brugola con testa a sfera 90 comprende una parte lunga 90a, una parte corta 90b trasversale alla parte lunga 90a, e un'estremit? a sfera 90c definita all'estremit? libera della parte lunga 90a.
Per ciascuno dei fori di fissaggio inferiori posteriori 20a ? definito un foro passante di avvitamento 41 avente una direzione di sviluppo Z2, schematizzata in figura 5, coassiale ad un corrispondente foro di fissaggio superiore posteriore 19a.
Il foro passante di avvitamento 41, posteriore, ? quindi una prosecuzione del primo foro di fissaggio superiore posteriore 19a, prosegue da quest'ultimo e comunica con la sottostante tasca di avvitamento posteriore 32a.
Il cilindro 11 ? costituito da un corpo in materiale metallico.
Tale corpo in materiale metallico comprende, in una direzione cha va dalla testata 24 alla porzione di fissaggio 27:
- una porzione superiore 11A, definita tra una superficie superiore 45 di appoggio della testata 24 e le estremit? di fondo dei fori di fissaggio superiori 19 e 19a,
- una porzione centrale 11B, definita tra le estremit? di fondo dei fori di fissaggio superiori 19 e 19a e l'inizio delle tasche di avvitamento 32,
- una porzione di base 11C, definita tra l'inizio delle tasche di avvitamento 32, 32a e una superficie inferiore 46 di appoggio sulla porzione di fissaggio 27 di un carter.
Tra i fori di fissaggio superiori anteriori 19 e le sottostanti rispettive tasche di avvitamento anteriori 32 ? definita quindi una porzione centrale 11B.
In tale porzione centrale 11B, in prossimit? della luce di scarico 14 sono definite due luci di scarico ausiliarie 14a e 14b sviluppantisi lateralmente alla luce di scarico 14 a partire dalla camera tubolare 12a definita dalla canna 12 fino al condotto 22a del colletto di scarico 22, come ben visibile nelle figure 3, 6 e 7.
Grazie all'adozione dei due fori di fissaggio superiori anteriori 19, che sono fori ciechi, il cilindro 11 presenta una porzione centrale 11B che consente la definizione di tali luci di scarico ausiliarie 14a e 14b, le quali luci di scarico ausiliarie 14a e 14b consentono di migliorare lo scarico del gruppo termico 10 e quindi la resa del motore di cui il gruppo termico 10 ? parte.
In particolare, tali luci di scarico ausiliarie 14a e 14b si sviluppano nel corpo metallico del cilindro 11 ciascuna come un canale laterale 47 e 48 che parte da una apertura laterale che ? separata rispetto alla luce di scarico 14; tale configurazione ? evidenziata nella sezione trasversale di figura 6.
Convenientemente, ed in modo in s? noto, il cilindro 11 presenta una serie di rilievi perimetrali 50 di ausilio al raffreddamento.
Forma oggetto dell'invenzione anche un procedimento di montaggio di un gruppo termico 10 come sopra descritto.
Tale procedimento ? esemplificato nelle fasi principali nelle figure da 10 a 13.
Tale procedimento comprende le seguenti fasi:
- una fase di inserimento dei bulloni inferiori 30 ciascuno in un rispettivo primo foro di fissaggio inferiore 20 e 20a, mediante inserimento in una corrispondente tasca di avvitamento 32, 32a, come da figura 10,
- una fase di posizionamento del cilindro 11 sulla porzione di fissaggio 27 di un carter,
- una fase di avvitamento dei bulloni inferiori 30 posteriori, mediante l'introduzione della parte lunga 90a di una chiave a brugola 90 attraverso i primi fori di fissaggio superiori posteriori 19a e attraverso i coassiali fori di passanti di avvitamento posteriori 41, esemplificata in figura 11,
- una fase di avvitamento dei bulloni inferiori 30 anteriori, mediante una prima azione di introduzione della parte lunga 90a della chiave a brugola 90 attraverso i fori passanti di avvitamento anteriori 40 con una conseguente prima azione di avvitamento eseguita tramite l'estremit? a sfera 90c con applicazione di una prima coppia di serraggio, come esemplificato in figura 12, seguita da una seconda azione di introduzione della parte corta 90b chiave a brugola 90 in una tasca di avvitamento anteriore 32 con conseguente seconda azione di avvitamento con applicazione di una seconda coppia di serraggio maggiore della prima coppia di serraggio, come esemplificato in figura 13.
Grazie ad un simile procedimento di montaggio ? possibile montare il gruppo termico 10 su una porzione di fissaggio 27 di un carter di un blocco motore anche di tipo noto, ottenendo un fissaggio ottimale alla stregua del fissaggio dei gruppi termici di tipo noto.
Si ? in pratica constatato come l?invenzione raggiunga il compito e gli scopi preposti.
In particolare, con l?invenzione si ? messo a punto un gruppo termico capace di una fase di scarico migliore rispetto ai gruppi termici di uguali ingombri di tipo noto, grazie alle luci di scarico ausiliarie ricavate nella porzione centrale del corpo del cilindro che ? libera dai vuoti determinati dai fori passanti anteriori generalmente presenti nei cilindri noti per il fissaggio di testata e cilindro al carter di un motore. In pi?, con l'invenzione si ? messo a punto un gruppo termico semplice da allestire alla stregua dei gruppi termici noti.
Inoltre con l?invenzione si ? messo a punto un procedimento di montaggio di tale gruppo termico facile da effettuare alla stregua dei procedimenti di montaggio dei gruppi termici noti.
L?invenzione cos? concepita ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell?ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i componenti ed i materiali impiegati, purch? compatibili con l?uso specifico, nonch? le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono da intendersi apposti al solo scopo di aumentare l?intelligibilit? delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull?interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.
Claims (15)
1) Gruppo termico (10) per motore a scoppio monocilindrico a due tempi particolarmente per motocicli, comprendente:
- un cilindro (11), al cui interno sono definiti una canna (12), una luce di aspirazione (13), una luce di scarico (14) e una pluralit? di travasi (15, 16, 17, 18), detto cilindro (11) comprendendo una pluralit? di primi fori di fissaggio (19, 19a, 20, 20a), su detto cilindro (11) essendo definiti una flangia di aspirazione (21) configurata per il fissaggio con un condotto di alimentazione in corrispondenza di detta luce di aspirazione (13), e un colletto di scarico (22) configurato per il fissaggio di un collettore di scarico in corrispondenza di detta luce di scarico (14),
- un pistone (23), configurato per traslare in detta canna (12),
- una testata (24), posta a chiudere superiormente detto cilindro (11), detta testata (24) comprendendo una pluralit? di secondi fori di fissaggio (25, 26),
- una porzione di fissaggio (27) di un carter, detta porzione di fissaggio (27) comprendendo una pluralit? di terzi fori di fissaggio (28),
caratterizzato dal fatto che
detto cilindro (11) comprende primi fori di fissaggio superiori (19, 19a) e primi fori di fissaggio inferiori (20, 20a),
ciascuno di detti primi fori di fissaggio superiori (19, 19a) essendo coassiale ad un corrispondente secondo foro di fissaggio di detti secondi fori di fissaggio (25, 26) di detta testata (24),
ciascuno di detti primi fori di fissaggio inferiori (20, 20a) essendo coassiale ad un corrispondente terzo foro di fissaggio di detti terzi fori di fissaggio (28) di detta porzione di fissaggio (27) di un carter, detto gruppo termico (11) comprendendo:
- una serie di bulloni superiori (29) posti a fissare detta testata (24) su detto cilindro (11),
- una serie di bulloni inferiori (30) posti a fissare detto cilindro (11) a detta porzione di fissaggio (27) di un carter.
2) Gruppo termico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto cilindro (11) ? del tipo per gruppi termici "Minarelli verticale ad aria".
3) Gruppo termico secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto cilindro (11) comprende quattro primi fori di fissaggio superiori (19, 19a) e quattro primi fori di fissaggio inferiori (20, 20a).
4) Gruppo termico secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti primi fori di fissaggio superiori comprendono due primi fori di fissaggio anteriori (19), dalla parte del colletto di scarico (22), e due primi fori di fissaggio posteriori (19a), dalla parte della flangia di aspirazione (21), detti due primi fori di fissaggio superiori anteriori (19) essendo fori filettati ciechi.
5) Gruppo termico secondo le rivendicazioni 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detti due primi fori di fissaggio superiori posteriori (19a) sono fori passanti almeno in parte filettati.
6) Gruppo termico secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi fori di fissaggio inferiori (20, 20a) sono fori passanti.
7) Gruppo termico secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti secondi fori di fissaggio (25, 26) della testata (24) sono fori passanti, detti terzi fori di fissaggio (28) della porzione di fissaggio (27) essendo fori filettati.
8) Gruppo termico secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti bulloni superiori (29) attraversano i secondi fori di fissaggio (25, 26) di detta testata (24) e sono avvitati ai primi fori di fissaggio superiori (19, 19a) di detto cilindro (11), detti bulloni inferiori (30) attraversando detti primi fori di fissaggio inferiori (20, 20a) di detto cilindro (11) ed essendo avvitati ai terzi fori di fissaggio (28) di detta porzione di fissaggio (27).
9) Gruppo termico secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti primi fori di fissaggio inferiori (20, 20a) ? definito in corrispondenza di una tasca di avvitamento (32) configurata per accogliere una testa di un bullone inferiore (30) e per consentire il passaggio di un attrezzo di avvitamento, ciascun foro di fissaggio inferiore (20, 20a) essendo accessibile tramite detta corrispondente tasca di avvitamento (32), sagomata in modo da consentire il passaggio di un bullone inferiore (30) dall'esterno di detto cilindro (11) verso un corrispondente foro di fissaggio inferiore (20, 20a) in una direzione di inserimento (Y1, Y2) trasversale alla direzione di avvitamento (X1) del bullone inferiore (30) stesso.
10) Gruppo termico secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto cilindro (11) presenta per ciascun bullone inferiore (30) un foro passante di avvitamento (40, 41) sviluppantesi in una direzione (Z1, Z2) inclinata o coassiale rispetto alla direzione di avvitamento (X1) del corrispondente bullone inferiore (30).
11) Gruppo termico secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che per ciascuno dei fori di fissaggio inferiori anteriori (20) ? definito un foro passante di avvitamento (40) inclinato, avente una direzione di sviluppo (Z1) che ? inclinata di un angolo di inclinazione (W1) compreso tra 10? e 45? rispetto alla direzione (X1) di avvitamento del bullone inferiore (30).
12) Gruppo termico secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto foro passante di avvitamento (40) ha un angolo di inclinazione (W1) della propria direzione di sviluppo di (Z1) rispetto alla direzione di avvitamento (X1) che ? di 21?.
13) Gruppo termico secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che per ciascuno dei fori di fissaggio inferiori posteriori (20a) ? definito un foro passante di avvitamento (41) avente una direzione di sviluppo (Z2) coassiale ad un corrispondente foro di fissaggio superiore posteriore (19a), detto foro passante di avvitamento (41), posteriore, essendo una prosecuzione del primo foro di fissaggio superiore posteriore (19a), proseguendo da quest'ultimo e comunicando con la sottostante tasca di avvitamento (32).
14) Gruppo termico secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tra detti fori di fissaggio superiori anteriori (19) e dette sottostanti rispettive tasche di avvitamento (32) ? definita una porzione centrale (11B) di detto cilindro (11), in detta porzione centrale (11B), in prossimit? di detta luce di scarico (14) essendo definite due luci di scarico ausiliarie (14a, 14b) sviluppantisi lateralmente alla luce di scarico (14) a partire dalla camera tubolare (12a) definita da detta canna (12) fino al condotto (22a) di detto colletto di scarico (22).
15) Procedimento di montaggio di un gruppo termico (10) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, configurato per essere eseguito con una chiave a brugola con testa a sfera (90), detta chiave a brugola (90) comprendendo una parte lunga (90a), una parte corta (90b) trasversale a detta parte lunga (90a), e un'estremit? a sfera (90c) definita all'estremit? libera di detta parte lunga (90a), caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi:
- una fase di inserimento dei bulloni inferiori (30) ciascuno in un rispettivo primo foro di fissaggio inferiore (20, 20a), mediante inserimento in una corrispondente tasca di avvitamento (32);
- una fase di posizionamento del cilindro (11) sulla porzione di fissaggio (27) di un carter;
- una fase di avvitamento dei bulloni inferiori (30) posteriori, mediante l'introduzione della parte lunga (90a) di detta chiave a brugola (90) attraverso i primi fori di fissaggio superiori posteriori (19a) e attraverso i coassiali fori passanti di avvitamento posteriori (41);
- una fase di avvitamento dei bulloni inferiori (30) anteriori, mediante una prima azione di introduzione della parte lunga (90a) della chiave a brugola (90) attraverso i fori passanti di avvitamento anteriori (40), con una conseguente prima azione di avvitamento eseguita tramite l'estremit? a sfera (90c) con applicazione di una prima coppia di serraggio, seguita da una seconda azione di introduzione della parte corta (90b) chiave a brugola (90) in una tasca di avvitamento (32) con conseguente seconda azione di avvitamento con applicazione ai bulloni inferiori (30) anteriori di una seconda coppia di serraggio maggiore di detta prima coppia di serraggio.
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- 2021-08-20 IT IT102021000022100A patent/IT202100022100A1/it unknown
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